Commento periodico del 12 febbraio 2016

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1 Commento periodico del 12 febbraio 2016 EUR/USD Dopo un mese di gennaio relativamente tranquillo il cambio EUR\USD ha rotto la banda di oscillazione salendo fino ad un massimo di Alla base di questo movimento più che l avversione al rischio, che ha interessato tutti i settori del mercato da inizio 2016, sembrano esservi i timori di una nuova recessione negli Stati Uniti. Visti i persistenti ed irrisolti problemi dell Europa (Unione bancaria, Grecia, potenziale sospensione di Schengen) sembra davvero difficile immaginarsi l Euro come una divisa rifugio, per questo motivo la causa principale del movimento va cercata oltre oceano: gli Stati Uniti sono davvero alla vigilia di una nuova recessione? Al di là dei timori del mercato, al momento non vi sono ragioni fondamentali per temere una recessione negli USA. Negli ultimi tempi alcuni dati non sono stati esaltanti, ma persiste il calo della disoccupazione e la politica monetaria della FED, pur dopo il primo rialzo dei tassi, resta accomodante e a supporto dell economia. Probabilmente il percorso di rialzo dei tassi Usa sarà più lento rispetto a quello che si pensava a fine 2015, ma sembra difficile che un rialzo di 25 punti base dei tassi possa far tornare in recessione l economia statunitense. Guardando i fondamentali sembra che i timori del mercato sulla ripresa USA siano per il momento eccessivi, in questo scenario il dollaro dovrebbe quindi tornare a rafforzarsi. Ragioni per un nuovo indebolimento dell Euro si trovano anche in Europa: oltra ai già citati problemi di natura politica non va dimenticato che la BCE è pronta a lanciare nuove politiche espansive nel meeting di marzo, senza contare che con l avvicinarsi di EUR/USD all area di 1,15, come già accaduto qualche mese fa, potrebbero esserci interventi verbali da parte di membri del consiglio direttivo BCE volti ad indebolire la divisa. Grafico Giornaliero EUR/USD P a g e

2 EUR/GBP Lo scorso 4 febbraio il mercato attendeva con trepidazione l appuntamento con la BOE e la decisione sui tassi, ma soprattutto la pubblicazione del report sull inflazione trimestrale. Carney nell appuntamento di gennaio aveva già annunciato come questo non sia il momento di aumentare i tassi a causa degli ultimi sviluppi che hanno interessato i mercati da inizio anno: prezzo del petrolio in caduta libera, alta volatilità, timori per la crescita dell economia cinese ed un rallentamento della crescita dei salari britannici. Il comitato inaspettatamente ha votato all unanimità per lasciare i tassi invariati. Degno di nota quindi il cambiamento di posizione del falco McCafferty che aveva votato per un rialzo fino allo scorso gennaio. Lo stesso ha dichiarato come stante il basso e prolungato livello di inflazione attuale, la crescita dei salari sarà minore di quanto previsto nei mesi scorsi; perciò un rialzo immediato non risulta necessario. Il report evidenzia una previsione al ribasso dell inflazione di medio periodo rispetto al report di novembre tenuto conto soprattutto dei recenti cali del prezzo del petrolio che ha perso circa il 30% dall ultimo trimestre La BOE ha inoltre precisato anche che l attuale debolezza della sterlina permetterà di avere un effetto positivo sui prezzi nel lungo termine le cui stime non sono state quindi oggetto di revisione. Questa situazione ha messo la sterlina ulteriormente sotto pressione con un mercato che ormai ha escluso qualsiasi possibilità di rialzo nel corso dell anno e che vede possibile un primo rialzo tassi verso fine 2017 inizio Oltre a ciò la BOE ha tagliato le stime di crescita del PIL dal 2,5 al 2,2% per il 2016, le stime di inflazione per il primo trimestre dal 1,5% al 1,2% e le proiezioni di crescita dei salari al 3% e 3,75 per il 2016 e Questi eventi hanno messo sotto pressione la sterlina che ha sorpassato rapidamente il livello di 0,76 fino al picco di di metà settimana. A contribuire a indebolire la sterlina si aggiunge anche l incognita referendum la cui data al momento non è stata ancora fissata. L incertezza relativa al timing potrebbe avere effetti negativi sull attività economica del Regno Unito, soprattutto a causa di minori investimenti privati. Prossimi livelli tecnici da osservare area per aprire la strada verso area Grafico Giornaliero EUR/GBP P a g e

3 EUR/CHF La debolezza del franco svizzero contro Euro fatta registrare a cavallo fra fine gennaio e inizio febbraio sembra già finita, le turbolenze degli ultimi 10 giorni sul mercato dell equity hanno fatto registrare un fuggi fuggi generale degli investitori dalle borse verso i vecchi beni rifugio vale a dire Oro e CHF. Il franco svizzero contro Euro è passato da un livello di registrato il 4 febbraio scorso a toccato nella giornata di ieri 11 febbraio, abbiamo visto un movimento simile anche contro divisa americana, il cross USD/CHF infatti da è arrivato a toccare sempre ieri quota Tutto questo nonostante il Presidente della SNB Jordan dichiara che la stessa Banca Nazionale Svizzera è sempre vigile e pronta ad intervenire sul mercato forex per ridurre l appeal della valuta elvetica. Il cross EUR/CHF quota USD/CHF Grafico Giornaliero EUR/CHF Supporti Resistenze P a g e

4 USD/JPY Le continue tensioni sui mercati finanziari non hanno esentato la borsa di Tokyo. Dopo la chiusura di ieri per festività, stamattina il Nikkei ha chiuso con un calo del 4.80%, raggiungendo il livello più basso da oltre un anno e perdendo circa l 11% da inizio settimana, che rappresenta il peggior ritracciamento settimanale da ottobre 2008! Da un punto di vista valutario USD/JPY è crollato da inizio mese a 112,00 perdendo ben 10 figure e toccando un minimo di nella giornata di ieri; solo un intervento della Banca Centrale Giapponese (BOJ), anche se non confermato, ha fatto sì che la caduta fosse momentaneamente rallentata. Ricordiamo che il rapporto USD/JPY funge da termometro del rischio sui mercati; un rialzo del cross viene letto come propensione al rischio mentre un apprezzamento dello JPY è sinonimo di una fuga dal rischio. Il ministro delle Finanze giapponese ha ribadito stamattina che movimenti repentini ed al rialzo dello JPY non sono né graditi né tollerati. A fronte di tutto ciò è possibile che la Banca del Giappone attui, in marzo se non prima, un ulteriore allentamento quantitativo, attraverso un nuovo taglio del tasso di riferimento (attualmente a %). Grafico Giornaliero USD/JPY P a g e

5 EUR/SEK Nella giornata di ieri la Banca Centrale Svedese (Riksbank) ha tagliato nuovamente i tassi, portandoli al -0.50% (dal precedente -0.35%). La notizia ha colto di sorpresa i mercati che non si aspettavano un taglio nel meeting di ieri. Il cross EUR/SEK è passato in pochi minuti da a , nel corso del pomeriggio il cambio è poi rientrato in area Il movimento aggressivo di riduzione dei tassi potrebbe essere legato alla volontà di anticipare un probabile taglio dei tassi da parte di BCE durante la prossima riunione che avverrà il 10 marzo. Grafico Giornaliero EUR/SEK P a g e

6 EUR/NOK La corona norvegese dopo essersi rafforzata mercoledì scorso a fronte di dati sull inflazione ben più solidi rispetto alle attese, si è nuovamente indebolita contro Euro, toccando un nuovo minimo dell anno a a causa della caduta dei prezzi del petrolio (con il WTI che ha toccato un nuovo minimo a $ al barile) e del rafforzamento della divisa unica, vista come bene rifugio in questo contesto di tempesta finanziaria. Bisognerà attendere il 17 marzo per scoprire se la Banca Centrale Norvegese agirà sui tassi di riferimento (attualmente allo 0.75%), per fronteggiare la debolezza dell attuale crescita oppure opterà per mantenere l attuale livello in seguito al superamento dell obiettivo inflazionistico posto al 2.5% su base annua. Grafico Giornaliero EUR/NOK P a g e

7 Tassi di cambio: proiezioni Spot Q1 16 Q2 16 Q3 16 Q EURUSD 1,13 1,07 1,06 1,06 1,06 1,10 1,15 EURGBP 0,79 0,75 0,74 0,73 0,72 0,74 0,73 EURCHF 1,10 1,09 1,09 1,10 1,11 1,15 1,15 EURJPY 127,00 129,00 129,00 129,00 130,00 135,00 136,00 EURCNY 7,39 7,06 7,05 7,08 7,16 7,34 7,71 EURBRL 4,50 4,39 4,44 4,38 4,45 4,58 4,78 EURRUB 91,16 80,40 79,00 76,65 75,05 74,24 77,06 EURAED 4,17 3,93 3,89 3,87 3,89 4,04 4,22 USDCNY 6,51 6,60 6,65 6,71 6,75 6,68 6,70 USDBRL 3,96 4,11 4,19 4,15 4,20 4,16 4,16 USDRUB 80,37 75,60 74,50 72,40 71,70 66,87 67,00 Tassi di cambio: punti forward Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y EURUSD 1, EURGBP 0, EURCHF 1, EURJPY 126, EURCNY NDF 7, EURBRL NDF 4, EURRUB 89, EURAED 4, USDCNY NDF 6, USDBRL NDF 3, USDRUB 79, Tassi di cambio forward Valute Spot 1M 2M 3M 6M 1Y 2Y EURUSD 1,1284 1,1291 1,1303 1,1313 1,1348 1,1430 1,1608 EURGBP 0,7761 0,7766 0,7773 0,7779 0,7798 0,7843 0,7945 EURCHF 1,0994 1,0990 1,0983 1,0977 1,0957 1,0921 1,0846 EURJPY 126,93 126,94 126,91 126,91 126,88 126,78 126,32 EURCNY NDF 7,3515 7,3963 7,4417 7,4780 7,5700 7,7490 8,1329 EURBRL NDF 4,4925 4,5376 4,5846 4,6299 4,7775 5,0780 5,7545 EURRUB 89, , , , , , ,1462 EURAED 4,1446 4,1481 4,1527 4,1580 4,1744 4,2182 4,3110 USDCNY NDF 6,5150 6,5500 6,5835 6,6100 6,6707 6,7796 7,0060 USDBRL NDF 3,9817 4,0188 4,0563 4,0928 4,2103 4,4429 4,9566 USDRUB 79, , , , , , ,8841 Le operazioni in BRL e CNY vengono contabilizzate come NDF (Non Deliverable Forward) Fonte Bloomberg Elaborazioni BPS 7 P a g e

8 Appendice La presente pubblicazione è stata redatta da scpa. Le opinioni espresse nel documento riflettono l opinione personale, indipendente, equa ed equilibrata delle persone che hanno redatto il documento stesso e non rappresentano necessariamente quelle di. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da scpa affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione e illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome di scpa. Il Centro Cambi della è sempre a disposizione per chiarimenti, preventivi o quotazioni al numero seguente: P a g e