Progetto Leonardo-ValeRIAPLUS

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1 Progetto Leonardo-ValeRIAPLUS GESTIONE DEL FOCUS GROUP MEETING ROMA 15 E 16 APRILE 2013 AGATA SILLETTI

2 Che cos è il Focus Group? 2 Una discussione attentamente pianificata con l idea che il processo del gruppo può aiutare le persone a chiarire le proprie opinioni in modo più semplice che in un intervista individuale, in ambiente permissivo e non minaccioso. Krueger, 1994

3 Che cos è il Focus Group? 3 Una tecnica di ricerca applicabile in approcci valutativi soft, di tipo qualitativo, quando si ritiene opportuno ricorrere a valutazioni, giudizi, opinioni, espressi da esperti o utenti/clienti, per raccogliere i diversi punti di vista su un argomento, un processo, un risultato, un prodotto in senso lato. Giovanni Bertin, 1996

4 Che cos è il Focus Group 4 Un tipo particolare di intervista di gruppo, basato sulle potenzialità esplorative della comunicazione interattiva, verbale e non, che permette al ricercatore di ricevere un feedback dal suo pubblico di riferimento. Livia Bovina, 1997

5 Che cos è il Focus Group? 5 Il focus group è una tecnica qualitativa di rilevazione dei dati, utilizzata nella ricerca sociale, che si basa sulle informazioni che emergono da una discussione di gruppo su un tema o argomento che il ricercatore desidera indagare in profondità. Zammuner, 2003

6 Elementi caratterizzanti 6 Il Focus Group, in sintesi, si può dire che è: Una discussione pianificata tra un gruppo di persone, accuratamente selezionate, attivata da un conduttore che, con domande mirate, crea interazione comunicativa tra i partecipanti e clima favorevole all emersione ed alla esplicitazione di opinioni autentiche su un argomento specifico, indagato in profondità.

7 Differenze tra Focus Group e Intervista in profondità 7 FOCUS GROUP I dati vengono prodotti dal confronto, dalla discussione e dall interazione di gruppo. Il conduttore può far discutere nel gruppo le somiglianze e le differenze di opinioni INTERVISTA IN PROFONDITÀ I dati vengono prodotti solo dall interazione tra due persone. L intervistatore può evidenziare le somiglianze e le differenze delle opinioni degli intervistati solo in fase di analisi.

8 Differenze tra Focus Group e Osservazione 8 FOCUS GROUP OSSERVAZIONE Il conduttore crea la situazione di interazione per raccogliere i dati. I dati sono focalizzati su un argomento. I dati prodotti sono opinioni, atteggiamenti. L osservatore non crea il setting che osserva. I dati riguardano più argomenti. I dati prodotti sono comportamenti.

9 Peculiarità del Focus Group 9 La peculiarità del Focus Group sta proprio nella capacità di generare riflessioni nei presenti e far emergere pensieri profondi, che talvolta i partecipanti non pensavano nemmeno di avere.

10 Ambiti di applicazione 10 Ricerca accade mica Ricerca in ambito comunit ario Ricerca in ambito organizz ativo Ricerca in ambito formati vo Ricerca nell are a della salute Ricerca di marketi ng Ricerca in ambito scolastic o

11 Focus Group in ambito scolastico Partecipanti: Studenti, insegnanti, genitori 11 Finalità: Indagare in profondità tematiche delicate come: bullismo, violenza in famiglia, uso di droghe e di alcool, comportamenti sessuali, problemi scolastici riguardanti la relazione coi docenti, coi compagni, con la famiglia.

12 12 Il Focus Group nel progetto ValeRIA

13 Numero risposte Il docente di italiano agli occhi dello studente CLIMA Risp.=1 Risp.=2 Risp.=3 Risp.=4 2 0 Non perde pazienza Grafico clima della classe Sorride/ lavora volentieri Pronto a discutere sue decisioni Sa ascoltare Rispetta studenti Ammette propri errori

14 Il Focus Group nel progetto ValeRIA Ambito indagato: clima della classe Indicatori indagati: 1) L insegnante non perde la pazienza 2) L insegnante sa ascoltare 3) L insegnante ammette i propri errori

15 Report clima Report Focus group Clima della classe Indicatore: l insegnante ammette i propri errori (pag. 10) 15 Approfondimenti Metodiche Focus Group

16 Pianificazione del Focus Group 16 Motivazione dell indagine a) Quali sono i motivi per cui avviare l indagine? Obiettivi dell indagine a) Quali informazioni si desidera ottenere?

17 Pianificazione del Focus Group 17 Popolazione di riferimento a) Chi sono i soggetti più adatti all indagine? b) Quanti partecipanti? Gruppo a) Omogeneo? b) Eterogeneo? c) Quanti gruppi?

18 Pianificazione del Focus Group Conduttore/moderatore/facilitatore a) Quanti b) Chi? 18 Assistente a) Quanti? b) Chi? c) Con quali funzioni?

19 Setting Pianificazione del Focus Group a) Quale il luogo più adatto? b) Quale la disposizione dei partecipanti? 19 Domande a) Quale approccio nella conduzione del focus? b) Quale la griglia di discussione? c) Quale la griglia di osservazione?

20 Setting 20

21 Approcci alla conduzione del Focus 21 Guida per argomenti (Topic guide) Griglia strutturata (Questioning route)

22 Griglia strutturata: caratteristica delle domande 22 BREVI CHIARE ADEGUATE AL LINGUAGGIO DEI PARTECIPANTI

23 Formato delle domande 23 Aperte Che non suggeriscano la risposta Retrospettive Non intrusive Chiuse (per evitare bias)

24 Domande aperte Le domande aperte sono maggiormente adoperate nel Focus Group perché offrono al partecipante la possibilità di riflettere e di rispondere in modo articolato e danno al conduttore la possibilità di fare domande di approfondimento. Le domande aperte sono per lo più introdotte dalle parole: come, che, che cosa, quale. Es: Qual è la tua opinione riguardo a ciò? 24 Le domande di approfondimento sono per lo più introdotte da interlocuzioni come: In che senso? Che significato ha per te questa parola? Puoi provare a spiegarmi meglio il tuo pensiero? Puoi fare qualche esempio? etc.

25 Domande semi-aperte Le domande cosiddette semi-aperte o parzialmente aperte sono quelle che non facilitano l elaborazione e la riflessione, ma richiedono risposte precise, perciò sono poco indicate per il focus group Esse sono introdotte dalle parole: dove, quando, chi, perché. In particolare le domande introdotte da perché sono da evitare perché provocano nella persona un atteggiamento difensivo, che interrompe il flusso comunicativo e determina la chiusura del discorso. 25

26 Categorie di domande (Kruegher, 1994) 26 Nel regno degli esseri viventi non esistono cose, ma solo relazioni (G. Bateson) Domanda di apertura Domanda di introduzione Domanda di transizione Domanda chiave Domanda finale

27 Tecniche di conduzione Tecnica del funneling 27 La tecnica del funneling consiste nel porre le domande in ordine di importanza, ponendo gli argomenti chiave in posizione centrale, quando il livello di riflessione e di interazione è maggiore.

28 Focus group Clima della classe 2010 Per esempio: Griglia conduttore (docenti) pag 5 Griglia conduttore (studenti) pag.23 28

29 Per esempio Focus group Clima della classe 2010 Scheda di riflessione conclusiva (focus docenti) pag Scheda di riflessione conclusiva (focus studenti) pag. 34

30 Fasi del Focus Group Fase introduttiva (domande di apertura, di introduzione, di transizione) 2. Fase sostanziale (domande chiave) 3. Chiusura (domande, riassunto, schede di riflessione etc..)

31 Il clima del Focus 31 Un clima teso e giudicante blocca il flusso della comunicazione e l esplicitazione di libere opinioni. Un clima accogliente e non giudicante favorisce l emersione dei pensieri e facilita l interazione comunicativa.

32 CATEGORIE DI MESSAGGI CHE BLOCCANO LA COMUNICAZIONE (T. Gordon) Valutare/giudicare/criticare negativamente Dare ordini Interpretare Rassicurare Indagare Risolvere 32

33 Suggerimenti per interazioni comunicative efficaci (Jerome Liss) 33 Evitare il messaggio TU (es: hai capito?), preferire il messaggio IO (es: sono stato chiaro?). Evitare i dogmatismi (es: bisogna procedere in questo modo) meglio dire (es:ritengo sia meglio procedere in questo modo perché..) Evitare le generalizzazioni (es: gli studenti di oggi sono tutti superficiali..) meglio dire (es: ho riscontrato in questi ultimi tempi una certa superficialità nei comportamenti degli studenti) Usare messaggi che fanno sentire l altro compreso e rispettato nel suo pensiero e nel sentimento che lo accompagna, utilizzando l ascolto attivo (per esempio: restituire all altro il contenuto di quello che ha detto senza aggiungere commenti, valutazioni, interpretazione etc. e mettendosi dal suo punto di vista)

34 34 esercitazione

35 Le figure professionali del Focus Group 35 Il conduttore/moderatore/facilitatore L assistente (osservatore, segretario, co-conduttore)

36 Il ruolo del conduttore/moderatore/facilitatore 36 Attivare e gestire l interazione comunicativa e la discussione di gruppo per ottenere informazioni utili all indagine

37 Il ruolo dell assistente in ValeRIA 37 Aiutare il conduttore nella gestione del focus nel ruolo di: a) Osservatore della comunicazione verbale b) Osservatore della comunicazione non verbale

38 Focus group Clima della classe 2010 Per esempio: Griglie Osservatore non verbale pag. 7 Griglie Osservatore verbale pag. 15 Griglie Osservatore unico pag

39 Caratteristiche del conduttore 39 Possedere abilità comunicativo/relazionali Sviluppare capacità di scanning del gruppo, che consiste nel mantenere uno sguardo sul gruppo nella sua interezza e nello stesso tempo fare attenzione a ciascuno dei suoi membri. Saper osservare

40 Abilità del conduttore SAPER OSSERVARE: Se il conduttore nota segnali non verbali di disaccordo, è bene che intervenga per aiutare il partecipante a chiarire il proprio pensiero, ricorrendo a domande interpretative del tipo: ho capito bene se dico che 40

41 SAPER ASCOLTARE: Abilità del conduttore 41 Utilizzare la tecnica dell ascolto attivo che consiste nel restituire alla persona il contenuto di quanto ha detto, riformulato con parole proprie, senza nulla togliere né aggiungere. La parafrasi è per lo più introdotta da frasi come: Mi sembra di capire che In altre parole Intendi dire che. Quindi.

42 Abilità del conduttore 42 Saper monitorare il proprio comportamento comunicativo usando un comportamento non verbale che favorisca la conversazione. Ad esempio: evitare di fare cenni di assenso o dissenso col capo o con l espressone del viso fare cenni neutrali con la mano che invitino a continuare controllare ciò che possa essere percepito come giudicante.

43 Abilità del conduttore FACILITARE L INTERAZIONE: 43 Per favorire l interazione del gruppo: Evitare di assumere atteggiamenti autoritari o direttivi Privilegiare atteggiamenti non direttivi ponendosi in posizione relazionale down rispetto al gruppo

44 Focus group Clima della classe Per esempio Griglia conduttore pag. 2

45 Abilità del conduttore 45 SAPER MODERARE LA DISCUSSIONE Per moderare gli interventi: Utilizzare tecniche di comunicazione assertiva Ad esempio: se un partecipante monopolizza l attenzione e non lascia parlare gli altri, il conduttore, dopo avergli fatto concludere la frase, gli fa capire che il suo intervento è importante, ma che lo sono anche gli interventi degli altri. Per non interrompere il flusso comunicativo può usare una frase del tipo: Grazie per il tuo intervento. Qualcuno ha un altro punto di vista?

46 Comportamenti del conduttore favorevoli al flusso comunicativo Non dare interpretazioni personali Non riempire i silenzi in modo tempestivo: le pause servono per scandire il passaggio da un argomento all altro Riorientare una discussione che va fuori tema Moderare gli interventi dei partecipanti in modo appropriato Non concentrare la propria attenzione sui partecipanti più interessanti o interessati. 46

47 Tecniche di conduzione per chiarire/approfondire Domande di specificazione Es: Cosa hai fatto dopo? Cosa è successo dopo? Domande di follow up Es: Se (fatti, problemi,situazioni) allora quali (opinioni, cause, soluzioni?) Domande di probing Es: Su questo vi viene in mente altro? Colpi di sonda Es: Puoi spiegare meglio? Fa un esempio, non ho capito bene.. Puoi dirmi qualcosa di più? 47

48 Strategie per la conduzione 48 o Porre le domande dal generale al particolare o Far riflettere sugli aspetti positivi e negativi dell argomento (ponendo le domande negative prima e le positive dopo) o Concedere pause (per dare la possibilità di riflettere e per stimolare poi ulteriori commenti)

49 Strategie per la discussione o Rimessa a fuoco dell argomento in caso di divagazioni (interrompendo la persona che divaga, in modo non direttivo): Es: Siamo maggiormente interessati alla vostra opinione riguardo a piuttosto che. 49 o Approfondire i commenti del gruppo (colpi di sonda, soprattutto quando i partecipanti sono tutti d accordo)

50 Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nel vedere con nuovi occhi. Marcel Proust 50

51 GRAZIE e.. BUON LAVORO! 51

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