PRATICA PROBLEMATICHE CLINICHE OSTEO-ARTICOLARI. LA POLIMIALGIA REUMATICA P. Macchioni... 3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRATICA PROBLEMATICHE CLINICHE OSTEO-ARTICOLARI. LA POLIMIALGIA REUMATICA P. Macchioni... 3"

Transcript

1 R EUMATOLOGIA PRATICA MARZO 2007 NUMERO 1 Direttore Scientifico Roberto Marcolongo Direttore Editoriale Bianca Canesi Comitato Scientifico Gerolamo Bianchi Alessandro Bussotti Pierlorenzo Franceschi Bruno Frediani Stefano Giovannoni Arrigo Lombardi Raffaella Michieli Vittorio Modena Presidente CROI Gerolamo Bianchi Presidente LIMAR Roberto Marcolongo Presidente SIMG Claudio Cricelli Presidente FADOI Giovanni Mathieu Direttore Responsabile Patrizia Alma Pacini Copyright by Pacini Editore S.p.A. - Pisa Edizione Pacini Editore S.p.A. Via Gherardesca Ospedaletto (Pisa) Tel Fax Pacini.Editore@pacinieditore.it Staff Marketing Pacini Editore Medicina Andrea Tognelli - Medical Project - Marketing Director Tel atognelli@pacinieditore.it Fabio Poponcini - Sales Manager Tel fpoponcini@pacinieditore.it Manuela Mori - Customer Relationship Manager Tel mmori@pacinieditore.it Editorial Office Lucia Castelli Tel lcastelli@pacinieditore.it Stampa Industrie Grafiche Pacini Ospedaletto (Pisa) LA POLIMIALGIA REUMATICA P. Macchioni... 3 L ATTACCO ACUTO DI GOTTA L. Di Matteo, M. Di Cicco, C. Lauriti Il punto di vista del Medico di Medicina Generale P.L. Franceschi LA GONALGIA Q. Mela, L. Montaldo LA COMUNICAZIONE E IL SUO RUOLO NEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE G. Minisola ASPETTI INTERNISTICI DELLE MALATTIE REUMATICHE F. Lombardini, G. Palombi, C. Vitali RUOLO DEGLI STRUCTURE/DISEASE MODIFYING OSTEOARTHRITIS DRUGS (S/DMOADs) NEL PAZIENTE CON OSTEOARTROSI L esperienza in Medicina Generale R. Michieli L esperienza in Reumatologia L. Di Matteo, L. Di Battista TESTIMONIANZA DEL PAZIENTE L artrite reumatoide S. Cheli COLLEGIO REUMATOLOGI OSPEDALIERI ITALIANI LEGA ITALIANA MALATTIE AUTOIMMUNI E REUMATICHE SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE Con il patrocinio di FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DEI DIRIGENTI OSPEDALIERI INTERNISTI

2 NORME REDAZIONALI Gli articoli dovranno essere accompagnati da una dichiarazione firmata dal primo Autore, nella quale si attesti che i contributi sono inediti, non sottoposti contemporaneamente ad altra rivista ed il loro contenuto conforme alla legislazione vigente in materia di etica della ricerca. Gli Autori sono gli unici responsabili delle affermazioni contenute nell articolo e sono tenuti a dichiarare di aver ottenuto il consenso informato per la sperimentazione e per la riproduzione delle immagini. La Redazione accoglie solo i testi conformi alle norme editoriali generali e specifiche per le singole rubriche. La loro accettazione è subordinata alla revisione critica degli esperti, all esecuzione di eventuali modifiche richieste ed al parere conclusivo del Direttore. Il Direttore del Giornale si riserva inoltre il diritto di richiedere agli Autori la documentazione dei casi e dei protocolli di ricerca, qualora lo ritenga opportuno. Nel caso di provenienza da un Dipartimento Universitario o da un Ospedale il testo dovrà essere controfirmato dal responsabile del Reparto ( U.O.O., Clinica Universitaria ). Conflitto di interessi: nella lettera di accompagnamento dell articolo, gli Autori devono dichiarare se hanno ricevuto finanziamenti o se hanno in atto contratti o altre forme di finanziamento, personali o istituzionali, con Enti Pubblici o Privati, anche se i loro prodotti non sono citati nel testo. Questa dichiarazione verrà trattata dal Direttore come un informazione riservata e non verrà inoltrata ai revisori. I lavori accettati verranno pubblicati con l accompagnamento di una dichiarazione ad hoc, allo scopo di rendere nota la fonte e la natura del finanziamento. Norme generali Testo: in lingua italiana, dattiloscritto, con ampio margine, con numerazione delle pagine a partire dalla prima e corredato di: 1) titolo del lavoro; 2) parole chiave (dove richiesto); 3) riassunto (dove richiesto), 4) titolo e didascalie delle tabelle e delle figure. Non si accettano articoli che non siano accompagnati dal relativo file su cui è registrata l ultima versione corretta del testo, corrispondente alla copia dattiloscritta. Il testo deve essere scritto con programmi Word per Dos o Macintosh versione 2.0 e successive; nome del/i file/s: il testo e le singole tabelle devono essere salvati in file separati. Le bozze del lavori saranno inviate per la correzione al primo degli Autori salvo diverse istruzioni. Gli Autori si impegnano restituire le bozze corrette entro e non oltre 3 giorni dal ricevimento; in difetto i lavori saranno pubblicati dopo revisione fatta dalla Redazione che però declina ogni responsabilità per eventuali inesattezze sia del dattiloscritto che delle indicazioni relative a figure e tabelle. Nella prima pagina devono comparire: il titolo (coinciso); le parole chiave; i nomi degli Autori e l Istituto o l Ente di appartenenza; la rubrica cui si intende destinare il lavoro (decisione che è comunque subordinata al giudizio del Direttore); il nome, l indirizzo, il recapito telefonico e l indirizzo dell Autore cui sono destinate la corrispondenza e le bozze. Nella seconda pagina comparirà: il riassunto (non più di 200 parole) e nelle ultime la bibliografia, le didascalie di tabelle e figure e l eventuale menzione del Congresso al quale i dati dell articolo siano stati comunicati (tutti o in parte). Tabelle: devono essere contenute nel numero (evitando di presentare lo stesso dato in più forme), dattiloscritte una per pagina e numerate progressivamente con numerazione romana. Nel testo della tabella e nella legenda utilizzare, nell ordine di seguito riportato, i seguenti simboli: *,,,,,**,, Figure: per l invio delle figure attenersi strettamente alle seguenti indicazioni: software e formato: inviare immagini esclusivamente in formato TIFF o EPS, con risoluzione minima di 300 dpi e formato di 100 x 150 mm; nome del/i file/s: inserire un estensione che identifichi il formato del file (esempio:.tif;.eps). Bibliografia: va limitata alle voci essenziali identificate nel testo con numeri arabi ed elencate al termine del manoscritto nell ordine in cu sono state citate. Devono essere riportati i primi 6 Autori, eventualmente seguiti da et. al. Le riviste devono essere citate secondo le abbreviazioni riportate su Index Medicus. Esempi di corretta citazione bibliografica per: articoli e riviste Bianchi M, Laurà G, Recalcati D. Il trattamento chirurgico delle rigidità acquisite del ginocchio. Minerva Ortopedica 1985;36: libri Tajana GF. Il condrone Milano: Edizioni Mediamix Krmpotic-Nemanic J, Kostovis I, Rudan P. Aging changes of the form and infrastructure of the extemal nose and its importance in rhinoplasty. In. Conly J, Dickinson JT, eds. Plastic and reconstructive surgery of the face and neck. New York: Grune and Stratton 1972, p. 84. Ringraziamenti: indicazioni di grants o borse di studio, vanno citati al termine della bibliografia. Le note contraddistinte da asterischi o simboli equivalenti, compariranno nel testo a piè di pagina. Termini matematici, formule, abbreviazioni, unità e misure devono conformarsi agli standards riportati in Science 1954;120:1078. I farmaci vanno indicati con il nome chimico. Solo se inevitabile potranno essere citati con i nome commerciale (scrivendo in maiuscolo la lettera iniziale del prodotto). Norme specifiche per le singole rubriche Editoriali Sono intesi come considerazioni generali e pratiche sui temi di attualità, in lingua italiana, sollecitati dal Direttore o dai componenti il Comitato di Redazione. Per il testo sono previste circa 15 cartelle da 2000 battute. Sono previste inoltre al massimo 3 figure e 5 tabelle. Bibliografia: massimo 15 voci. Articoli sulle patologie Non devono superare le 10 pagine dattiloscritte (2000 battute). Sono previste massimo 3 parole chiave, massimo 2 figure e 3 tabelle e non più di 30 voci bibliografiche. Gli articoli dovranno riportare al termine un quadro sinottico per riassumere gli elementi essenziali di utilità. L articolo se è scritto dallo specialista verrà inviato dalla redazione ad un medico di medicina generale per un commento (massimo una pagina di 2000 battute). Se l articolo verrà elaborato da un medico di medicina generale il commento sarà a cura di uno specialista. Articoli sui sintomi Preferibilmente devono partire dalla illustrazione di un caso clinico. Non devono superare le 10 pagine dattiloscritte (2000 battute). Sono previste massimo 3 parole chiave, massimo 2 figure e 3 tabelle e non più di 30 voci bibliografiche. Gli articoli dovranno riportare al termine un quadro sinottico per riassumere gli elementi essenziali di utilità. L articolo se è scritto dallo specialista verrà inviato dalla redazione ad un medico di medicina generale per un commento (massimo una pagina di 2000 battute). Se l articolo verrà elaborato da un medico di medicina generale il commento sarà a cura di uno specialista. Casi clinici Vengono accettati dal Comitato di Redazione solo lavori di interesse didattico e segnalazioni rare. La presentazione comprende l esposizione del caso ed una discussione diagnostico-differenziale. Il testo (8 cartelle da 2000 battute) deve essere coinciso e corredato, se necessario, di 1-2 figure o tabelle al massimo di 10 riferimenti bibliografici essenziali. Il riassunto è di circa 50 parole. Devono essere suddivisi in 3 blocchi temporali (Step). Alla fine di ogni fase devono essere esposti alcuni quesiti, che derivano dall analisi dei problemi più importanti emersi con la presentazione del caso, seguiti dalle risposte e eventuali commenti. Evidenziare gli obiettivi del lavoro. Report Congressi Sono previste 5 cartelle da 2000 battute. Notizie dal Web Sono previste 2,5 cartelle da 2000 battute, sono ammesse 2/3 tra figure e tabelle. Una pagina per il paziente Sono previste 4 cartelle da 2000 battute, sono ammesse 2/3 tra figure e tabelle. Gli scritti di cui si fa richiesta di pubblicazione vanno indirizzati a: Pacini Editore S.p.A. Ufficio Editoriale, via Gherardesca 1, Ospedaletto (PI) lcastelli@pacinieditore.it Finito di stampare nel mese di aprile 2007 presso le Industrie Grafiche della Pacini Editore - Pisa

3 :3-9 LA POLIMIALGIA REUMATICA Parole chiave Polimialgia reumatica Clinica Terapia RIASSUNTO La polimialgia reumatica è la forma più frequente di malattia reumatica infiammatoria dell anziano e rappresenta la più comune indicazione per la terapia a lungo termine con corticosteroidi. I pazienti affetti da polimialgia reumatica presentano l improvvisa comparsa di dolore e rigidità mattutina al cingolo scapolare e pelvico a volte associati a sintomi generali (iporessia, riduzione ponderale e iperpiressia) o alla presenza di arterite a cellule giganti. La malattia risponde rapidamente alla somministrazione di corticosteroidi e, se trattata adeguatamente, ha una prognosi molto buona. In un sottogruppo di pazienti, la durata della terapia steroidea può essere superiore ai 5 anni con importanti implicazioni per lo sviluppo di eventi avversi da corticosteroidi. L utilizzo di nuove indagini strumentali, specialmente la risonanza magnetica e l ecografia, hanno potuto dimostrare il coinvolgimento delle strutture periarticolari delle spalle e delle anche e hanno potuto chiarire meglio il rapporto con la sindrome RS3PE. Sono stati pubblicati o sono in corso di pubblicazione studi controllati che hanno dimostrato la possibilità di utilizzare il metotrexato o i farmaci anti-tnf come risparmiatori di steroidi nei casi di nuova diagnosi o resistenti alla terapia steroidea. INTRODUZIONE La polimialgia reumatica (PMR) è una malattia infiammatoria di origine sconosciuta caratterizzata da dolore e rigidità mattutina localizzate al cingolo scapolare, pelvico e al collo che, generalmente, risponde rapidamente a basse dosi di corticosteroidi e con una prognosi favorevole 1. La prima descrizione della malattia è stata forse fornita da Bruce nel 1888, che la definì gotta reumatica senile, sottolineando in questo l insorgenza nell età avanzata 2. Barber è stato il primo a proporre l uso della definizione polimialgia reumatica 3. Nel 1963 Bagratuni ne sottolineò il carattere non erosivo e negli anni 80 ne è stato riconosciuto anche il carattere artritico periferico. EPIDEMIOLGIA E CRITERI DIAGNOSTICI La PMR è una malattia relativamente comune con una prevalenza di un caso ogni 130 soggetti con età superiore ai 50 anni. In uno studio su popolazione nel comune di Reggio Emilia svolto negli anni 80 del secolo scorso l incidenza annuale si è dimostrata maggiore PIERLUIGI MACCHIONI Servizio di Reumatologia, Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia macchioni.pierluigi@asmn.re.it nel sesso femminile (14,9/ di età superiore ai 50 anni) che in quello maschile (9,7/ ) con valori complessivi di 12,7 casi/ di età superiore a 50 anni 4. In tutte le popolazioni in cui la malattia è stata descritta l incidenza aumenta con l età con un picco tra i 70 e gli 80 anni. Esiste anche un chiaro gradiente legato alla latitudine, con le maggiori incidenze nei paesi nordici. L incidenza della malattia, inoltre, non sembra variata nelle ultime decadi anche se uno studio recente svolto nel Regno Unito e pubblicato nel 2006 segnala il possibile incremento dei tassi di incidenza negli ultimi anni (nel 1990 il tasso di incidenza per era di 6,92 e nel 2001 di 9,25). Anche questo lavoro riporta una stagionalità dell incidenza della PMR, che sarebbe maggiore nel periodo estivo 5. I tassi di mortalità non differiscono da quelli della popolazione generale, anche se alcuni report epidemiologici segnalano la possibile maggiore incidenza di malattie cardiovascolari ischemiche. Esistono numerosi criteri diagnostici per la PMR tra cui quelli di Chuang, formulati nel 1982, o quelli di Healey del 1984 (Tab. I) ma nessuno è stato mai validato formalmente sia verso la popolazione generale sia verso una popolazione di controllo con patologie reumatiche note. La PMR ha degli stretti rapporti con l arterite gigantocellulare (AGC), poiché dal 16 al 21% dei pazienti con PMR hanno una AGC dimostrata biopticamente e 3

4 TABELLA I. Due set di criteri diagnostici per la polimialgia reumatica. CRITERI DI CHUANG (1982) u Età superiore ai 50 anni u Dolore e rigidità da almeno un mese coinvolgente almeno due delle seguenti aree: collo e dorso, spalle o regione prossimale delle braccia, anche o regione prossimale delle cosce u VES superiore a 40 mm/prima ora u Esclusione di altre patologie reumatiche esclusa la AGC CRITERI DI HEALEY (1984) u Dolore della durata di almeno 30 giorni e coinvolgente almeno 2 delle seguenti aree: collo, cingolo scapolare, cingolo pelvico u Rigidità mattutina di almeno 60 minuti u Rapida risposta al prednisone ( 20 mg/die) u Assenza di altre malattie in grado di causare gli stessi sintomi u Età superiore ai 50 anni u VES alla prima ora superiore a 40 mm sintomi di tipo PMR sono presenti dal 40 al 60% dei pazienti con AGC. La PMR può precedere, essere simultanea o seguire l esordio di una AGC. Pazienti con PMR che non presentano sintomi di coinvolgimento delle arterie craniche (disturbi visivi, cefalea di recente insorgenza o claudicatio mandibolae) hanno un elevata probabilità di non presentare una AGC alla biopsia dell arteria temporale, per cui non è necessario ricercare attivamente un arterite nel caso di sintomi di sola PMR. L AGC può manifestarsi in pazienti con PMR nota durante le fasi di riduzione del dosaggio steroideo o alla sospensione del farmaco, per cui è necessaria attenzione per cogliere i primi segni di questa vasculite e avviare rapidamente opportune misure diagnostiche o terapeutiche. PATOGENESI La PMR è una malattia poligenica in cui fattori sia genetici sia ambientali influenzano la suscettibilità e la severità. La maggiore incidenza alle alte latitudini e nelle popolazioni con origini scandinave sono una prova dell influenza di fattori etnici e ambientali. Una causa virale è stata sospettata, ma mai definitivamente dimostrata. Sono stati descritti rapporti tra epidemie di Mycoplasma pneumoniae, parvovirus B19 o infezioni da Chlamydia pneumoniae e lo sviluppo di PMR. Le forme di associazione genetica più studiate sono state quelle con il sistema HLA (Human Leukocyte Antigens) e anche in questo caso, come nell artrite reumatoide, è presente una significativa associazione con gli alleli HLA-DRB1*04 e HLA-DRB1*01. Il rapporto tra AGC e PMR è inoltre sottolineato da diversi lavori del gruppo di Weyand e Goronzy, che hanno dimostrato come una forma subclinica di vasculite sia presente in pazienti con PMR e come la produzione di interferone-gamma sia la citochina cruciale per l evoluzione verso una vasculite conclamata. Anche dati derivati da studi con tomografia a emissione di positroni hanno dimostrato il coinvolgimento infiammatorio delle pareti dei vasi arteriosi in pazienti con PMR che non presentavano segni clinici di vasculite 6 fornendo dati utili per la diagnosi precoce. ANATOMIA PATOLOGICA Studi in artroscopia, radioisotopici, con ultrasuoni o con risonanza magnetica hanno tutti dimostrato la presenza di sinovite delle articolazioni prossimali e delle strutture periarticolari (borse e guaine tendinee). La sinovite associata alla PMR è caratterizzata dalla predominanza di macrofagi e di cellule T, soprattutto cellule CD4+, con aspetti istologici molto simili a quelli osservabili nella struttura delle pareti arteriose della AGC 7. MANIFESTAZIONI CLINICHE I sintomi clinici che devono far pensare a una PMR sono la presenza di dolore e rigidità mattutina della durata di almeno 30 minuti, localizzati al cingolo pelvico, al cingolo scapolare e/o al collo e associati ad 4 LA POLIMIALGIA REUMATICA

5 aumento degli indici aspecifici di flogosi (velocità di eritrosedimentazione [VES] > 40 mm/prima ora e/o proteina C reattiva [PCR] superiore a 0,50 mg/dl). La maggior parte dei pazienti ha coinvolgimento del cingolo scapolare (dal 70 al 95%). Il cingolo pelvico e il collo sono meno coinvolti (50-70%). Il dolore può inizialmente essere monolaterale, ma in genere diviene rapidamente bilaterale. Il dolore è bilaterale nella maggior parte dei pazienti e si estende lungo gli arti sia nella faccia antero-laterale delle cosce sino al ginocchio sia lungo le braccia sino al gomito. In genere il dolore è presente a riposo, si esacerba nelle ore notturne e del primo mattino, può peggiorare con il movimento, interferendo in modo rilevante con le normali attività quotidiane del paziente. All esame clinico sono presenti chiare limitazioni alla motilità attiva, e talora anche passiva, delle spalle. Un terzo dei pazienti associa sintomi sistemici rappresentati da febbre, malessere generale, astenia, anoressia e perdita di peso. Il ritardo diagnostico va in genere dalle 6 alle 12 settimane dopo l inizio dei sintomi. Gli importanti sintomi riferibili al cingolo scapolare sembrano dovuti al coinvolgimento sia delle strutture articolari della gleno-omerale sia delle strutture periarticolari. L esame obiettivo dimostra però solo raramente la presenza di un coinvolgimento della gleno-omerale, nonostante i sintomi rilevanti del paziente. Esami ultrasonografici o con risonanza magnetica hanno dimostrato che le strutture coinvolte nel processo infiammatorio sono più frequentemente la borsa subacromion-deltoidea e la guaina del capo lungo del bicipite. Più della metà dei pazienti presenta altre manifestazioni reumatologiche quali sinovite articolare anche simmetrica, in genere non erosiva e autolimitantesi localizzata con maggiore frequenza ai polsi, alle ginocchia o alle metacarpo-falangee. Alcuni pazienti presentano una sindrome del tunnel carpale e altri associano la presenza di una chiara sindrome sinovitica simmetrica sieronegativa con edema improntabile (RS3PE) con edema localizzato al dorso della mano e del polso o delle caviglie e del dorso del piede mono o bilatarale. DATI DI LABORATORIO La maggior parte dei criteri classificativi/diagnostici della PMR richiede la presenza di valori di VES superiori a 40 mm/prima ora, anche se studi epidemiologici hanno rilevato che dal 7 al 20% dei pazienti con PMR hanno valori normali di VES al momento della diagnosi. Studi più recenti compiuti alla Clinica Mayo (Rochester, MN) hanno dimostrato che il 5,4% dei soggetti con PMR ha, alla diagnosi, valori di VES inferiori a 40 mm/prima ora e che il 10,8% ha valori inferiori a 50 mm/prima ora. Quindi il riscontro di valori normali della VES non è incompatibile con la diagnosi di PMR in fase attiva, e quando gli altri dati clinici sono in accordo con questa non vi è motivo per ritardare l inizio della terapia con steroidi. I livelli della proteina C reattiva sono considerati un indicatore più sensibile della VES sia per la diagnosi che per il follow-up. L indicatore più sensibile dell attività della PMR sembra comunque essere l interleuchina (IL)-6. Molti pazienti associano una forma moderata o lieve di anemia dell infiammazione cronica e un terzo dei pazienti ha anormalità dell enzimogramma epatico (specie degli indici di colestasi). In genere sia gli anticorpi antinucleo sia il fattore reumatoide sono negativi. Una piccola percentuale di pazienti presenta positività per gli anticorpi antipeptidi ciclici citrullinati (CCP). IMAGING Sia la risonanza magnetica sia l ecografia muscolotendinea sono ugualmente sensibili e specifici per riconoscere la presenza della tipica distensione bilaterale della borsa subacromion-deltoidea presente nella quasi totalità dei pazienti. Con la risonanza magnetica è infatti possibile riconoscere la presenza di borsite subacromiale nella totalità dei pazienti confrontata al 22% dei controlli affetti da patologie reumatiche infiammatorie. In una buona percentuale di casi è possibile dimostrare anche il coinvolgimento delle guaine del tendine del capo lungo del bicipite omerale o dell articolazione gleno-omerale. L esame ultrasonografico si è dimostrato molto utile nel confermare la diagnosi in casi atipici o con indici di flogosi nei limiti della norma 8. In caso di sindrome RS3PE sia la risonanza magnetica sia gli esami ultrasonografici possono rilevare la presenza della tenosinovite dei flessori e degli estensori delle dita e del carpo. Recentemente è stata proposta anche la tomografia a emissione di positroni con 18F-fluorodesossiglucosio (FDG-PET) sia per confermare una diagnosi di PMR sia per escludere la presenza di una vasculite associata. I dati hanno dimostrato che oltre alla captazione a livello delle spalle (94% dei pazienti) e delle anche (89% P. MACCHIONI 5

6 dei casi), è molto frequente la captazione a livello dei processi spinosi cervicali e lombari (51%) e a livello dei grossi vasi (31%) indicando come il processo flogistico della PMR sia più diffuso di quanto non appaia alla sola ispezione clinica 6. DIAGNOSI DIFFERENZIALE Sono diverse le condizioni cliniche che possono mimare la PMR. Quando ad esempio la PMR associa interessamento distale può essere difficile differenziarla dall artrite reumatoide o da altre patologie infiammatorie articolari di tipo spondilitico. La presenza di positività del fattore reumatoide o degli anti-ccp, il coinvolgimento periferico spiccato, la presenza di manifestazioni extraarticolari o lo sviluppo di erosioni ossee articolari indicano chiaramente la presenza di un artrite reumatoide. La presenza di entesite periferica, dattilite, uveite anteriore e di evidenza radiologica di sacro-ileite sono elementi differenziali delle spondiloartriti dell anziano. La diagnosi differenziale con la sindrome RS3PE può essere difficoltosa quando la PMR si manifesta con edema distale al dorso delle mani o dei piedi. La sindrome RS3PE è caratterizzata dallo sviluppo acuto di tumefazione simmetrica bilaterale e diffusa dei polsi e delle mani o meno frequentemente dei piedi con intenso dolore, importante limitazione funzionale ed evidente edema improntabile del dorso della mano (o del piede). I pazienti sono tipicamente sieronegativi per il fattore reumatoide e non hanno l artrite reumatoide. La terapia con basse dosi di steroidi è rapidamente efficace. La risonanza magnetica e gli esami ultrasonografici dimostrano che la causa dell edema è la presenza di una tenosinovite dei flessori e degli estensori delle dita. Alcuni studi hanno suggerito che la sindrome RS3PE faccia parte dello stesso spettro di malattia della PMR. La diagnosi differenziale con il lupus eritematoso sistemico (LES) dell anziano, che a volte può presentarsi con sintomi simil-pmr, può essere effettuata per l assenza nella PMR di positività degli anticorpi antinucleo (ANA), di leucopenia o trombocitopenia e di sierosite (pericardite o pleurite), che invece sono relativamente frequenti in questo subset di pazienti. La polimiosite si presenta più con debolezza muscolare dimostrabile con il movimento che con dolore, e si associa a incremento degli enzimi muscolari non presente nella PMR. Anche endocarditi batteriche e tumori solidi (più spesso del rene, dell ovaio o dello stomaco) o di tipo ematologico (in particolare mieloma) possono simulare la presenza di una PMR. In questi casi però la risposta allo steroide è variabile e i sintomi non sono tipici per la mancanza di una chiara rigidità mattutina, per la scarsa accentuazione dei sintomi con il movimento e per il pattern più diffuso del dolore somatico. In genere non è giustificata la ricerca sistematica di un tumore occulto o di un infezione nei casi tipici di PMR. Anche l amilodosi può a volte presentarsi con aspetti simili alla PMR o alla AGC. In questi casi la risposta allo steroide è scarsa e una biopsia per la ricerca dell amiloide potrà confermare il sospetto diagnostico. TRATTAMENTO E DECORSO DELLA MALATTIA Gli steroidi sono il farmaco di scelta nella terapia della PMR, anche se studi formali sul dosaggio del farmaco all esordio e sugli schemi di riduzione dello stesso sono molto scarsi. Una dose iniziale di mg di prednisone o suoi equivalenti sono sufficienti nella maggior parte dei pazienti. La risposta alla terapia è rapida con la risoluzione dei sintomi dopo pochi giorni dall inizio del trattamento. Una mancata risposta alla terapia steroidea dovrebbe far sospettare al medico una diagnosi differente. La dose iniziale va somministrata per almeno 4 settimane e può, in seguito, essere ridotta progressivamente ogni 2-4 settimane del 10% della dose iniziale. Una riduzione troppo rapida scatena nella maggior parte dei casi una recidiva della sintomatologia dolorosa. In ogni caso dal 30 al 50% dei pazienti può manifestare una riaccensione della malattia, specie durante i primi due anni dall inizio dei sintomi, che è indipendente dal dosaggio steroideo assunto in quel momento. Uno studio retrospettivo della Clinica Mayo ha dimostrato come i fattori che sono indipendentemente legati al rischio di recidiva siano rappresentati dal dosaggio più elevato di prednisone all esordio (superiore a 20 mg/die) e alla rapidità del decremento nelle settimane successive. Nel follow-up del paziente è importante la regolare valutazione (ogni 2-3 mesi) della VES e della PCR. Il riscontro isolato di un incremento degli indici aspecifici di flogosi, in assenza di altri sintomi riferibili a una riaccensione della malattia, non è un motivo sufficiente per aumentare il dosaggio dello steroide. La durata della terapia steroidea è in genere di uno o due anni. Tuttavia una percentuale variabile di pazienti presenta un andamento di malattia cronico-recidivante che richiede terapia cortisonica per diversi anni. Da segnalare l elevata frequenza di pazienti che presentano reazioni di tipo simil-fibromialgico alla riduzione o 6 LA POLIMIALGIA REUMATICA

7 alla sospensione dello steroide, che non vanno confuse con una riaccensione della PMR ma che a volte necessitano ugualmente la ripresa della terapia steroidea a bassi dosaggi. Sono stati proposti sia indici di attività di malattia sia indici di risposta alla terapia che possono essere impiegati nella clinica e nei trial clinici (Tabb. II e III), anche se il loro impiego non è al momento generalizzato. Purtroppo non esistono attualmente indicatori utilizzabili come fattori prognostici per la durata della terapia. Uno studio ha suggerito che i valori di IL-6, dopo 4 settimane di terapia steroidea ottimale, sono utili nell identificare il sottogruppo di pazienti che richiederà un trattamento più prolungato. I pazienti che dopo 4 settimane hanno valori di IL-6 nei limiti di norma hanno, infatti, minori probabilità di sviluppare recidiva alla riduzione del dosaggio steroideo e possono essere considerati con malattia più benigna. Un altro studio ha dimostrato che i livelli di VES e di PCR all esordio sono indipendentemente correlati al rischio di recidiva di malattia. I pazienti con VES > 40 mm/ prima ora hanno un rischio 4,9 volte maggiore di svi- TABELLA II. Criteri di attività di malattia secondo Leeb. SI OTTIENE SOMMANDO ARITMETICAMENTE I SEGUENTI PARAMETRI: u PCR (in mg/dl) u Stato generale di salute secondo il paziente (in centimetri su scala 0-10) u Stato generale di salute secondo il medico (in centimetri su scala 0-10) u Durata della rigidità mattutina in minuti/10 u Capacità di elevare le braccia su scala 0-3 (0 = mobilità normale; 1 = solo sino al piano delle spalle; 2 = al di sotto del piano delle spalle; 3 = incapacità completa) IN BASE A QUESTI CRITERI LA MALATTIA PUÒ ESSERE DEFINITA SECONDO TRE CATEGORIE: u u u < 7: bassa attività di malattia tra 7 e 17: media attività di malattia > 17: elevata attività di malattia È POSSIBILE COSTRUIRE CRITERI DI RISPOSTA ALLA TERAPIA O CRITERI DI RIATTIVAZIONE DELLA MA- LATTIA BASANDOSI SUL PASSAGGIO DA UNA CLASSE DI ATTIVITÀ A UN ALTRA O SULLA PERCEN- TUALE DI VARIAZIONE RISPETTO AL CONTROLLO PRECEDENTE. TABELLA III. Criteri di risposta alla terapia nella polimialgia reumatica. CRITERI EULAR Core set di criteri per la risposta alla terapia u u u Dolore su scala visiva analogica (100 mm) PCR (mg/dl) o VES (mm/prima ora) Durata della rigidità mattutina in minuti u Capacità di elevare le braccia su scala 0-3 (0 = incapacità completa; 1 = al di sotto del piano delle spalle; 2 = sino al piano delle spalle; 3 = al di sopra del piano delle spalle) u Valutazione generale del medico su scala visiva analogica (100 mm) LA RISPOSTA VIENE DEFINITA AL 20, 50, 70 O 90% QUANDO VIENE SODDISFATTO IL PRIMO CRITE- RIO (CHE È OBBLIGATORIO) E ALMENO 3 DEGLI ULTIMI 4. P. MACCHIONI 7

8 luppare riaccensioni della malattia e i pazienti con PCR > 7,8 mg/dl hanno un rischio 2,1 volte maggiore di sviluppare recidive 9. Gli eventi avversi della terapia steroidea, data anche l età avanzata dei pazienti, sono molto frequenti. Uno studio di follow-up di lunga durata ha potuto documentare l insorgenza di almeno un evento avverso agli steroidi nel 65% dei pazienti. I rischi di diabete mellito o di fratture osteoporotiche sono da 2 a 5 volte maggiori tra pazienti affetti da PMR che tra coetanei della stessa popolazione. Variabili indipendentemente associate allo sviluppo di eventi avversi sono l età alla diagnosi, il sesso femminile e una dose cumulativa di steroidi superiore ai 2 grammi. Per questo motivo supplementi di calcio e vitamina D sono da somministrare in tutti i pazienti con PMR in trattamento steroideo. Per quelli con ridotto contenuto minerale osseo alla densitometria ossea computerizzata (MOC) vertebrale o femorale è necessaria l associazione di bifosfonati. Data la frequenza e la gravità delle complicanze della terapia steroidea in pazienti anziani sono state tentate diverse strategie per ridurre la durata e la dose cumulativa totale di cortisonici. Diversi studi hanno dimostrato l assenza di efficacia degli agenti citotossici come agenti risparmiatori di steroidi. Alcuni studi in aperto e uno studio in doppio cieco verso placebo 10 hanno dimostrato l efficacia del metotrexato, in pazienti con malattia di recente insorgenza, nell indurre una significativa maggiore percentuale di remissioni complete rispetto ai pazienti trattati con solo steroide (pazienti non più in trattamento 28/32 nel gruppo con metotrexato e 16/30 nel gruppo con solo steroidi, p = 0,003). Alla fine del follow-up di 76 settimane il gruppo che effettuava la terapia di associazione aveva assunto una dose cumulativa di steroide significativamente inferiore rispetto al gruppo dello steroide da solo (2,1 g vs. 2,9 g, p = 0,03), ma senza apprezzabili variazioni nell incidenza di eventi avversi correlati all uso del cortisonico. Diversi studi in aperto hanno rilevato che gli anti-tnf (Tumor Necrosis Factor) (sia infliximab sia etanercept o adalimumab) possono essere efficaci nel ridurre la dose media giornaliera di steroide nel sottogruppo di pazienti cosiddetti steroido-dipendenti, cioè che non riescono a ridurre la dose giornaliera di prednisone al di sotto dei 7,5-10 mg/die senza riaccensione della malattia. Uno studio in doppio cieco vs. placebo in un gruppo di pazienti con PMR di nuova diagnosi, utilizzando infliximab alla dose di 3 mg/kg secondo lo schema utilizzato nell artrite reumatoide e somministrato per 22 settimane, non ha invece dimostrato una chiara efficacia dell anti-tnf nel ridurre sia il numero delle riacutizzazioni sia la dose cumulativa dello steroide in un follow-up di 52 settimane (in press). Sembra quindi che gli anti-tnf, così come osservato per la granulomatosi di Wegener, possano essere utilizzati come risparmiatori di steroidi, per lo meno nel breve periodo, solo nel sottogruppo di pazienti con malattia recidivante. PROSPETTIVE FUTURE Nella PMR mancano ancora criteri standardizzati sia diagnostici sia classificativi. Ad esempio potrebbero essere inclusi in un nuovo set di criteri sia la PCR sia la dimostrazione per mezzo di ultrasuoni (o con risonanza magnetica) di distensione bilaterale delle borse subacromiali. Non sono inoltre disponibili dati controllati sul dosaggio ottimale dello steroide all inizio della terapia. Manca ancora la possibilità di differenziare le forme più benigne di malattia dalle forme più severe che necessitano di trattamento steroideo più prolungato. Forse in questi ultimi casi un trattamento più aggressivo con farmaci in associazione potrebbe portare a un più rapido controllo della malattia. L utilizzo del dosaggio dell IL-6 potrebbe dimostrarsi utile nel monitoraggio dei pazienti per decidere con più sicurezza quando è il caso di ridurre il dosaggio steroideo per evitare troppo frequenti recidive. Inoltre, studi multicentrici randomizzati potranno chiarire con maggiore certezza se l uso di altri farmaci immunosoppressori, compresi i farmaci biologici (ad es. anti- TNF), possono avere un ruolo nel controllo della malattia o nel ridurre la durata del trattamento steroideo sia in pazienti all esordio sia nel gruppo con malattia più prolungata. Infine la comprensione dei meccanismi molecolari e cellulari coinvolti nella patogenesi della PMR può aiutare nel proporre nuove terapie, nel riconoscere eventuali cause infettive della malattia, nello stabilire i motivi sia dell esclusiva prevalenza della malattia nella popolazione anziana che dell ancora oscura associazione tra PMR e AGC. BIBLIOGRAFIA 1 Salvarani C, Cantini F, Boiardi L, Hunder GG. Polymyalgia reumatica and giant cell arteritis. N Engl J Med 2002;347: Bruce W. Senile rheumatic gout. Br Med J 1888;2: Barber HS. Myalgic syndrome with constitutional effect. polymyalgia rheumatica. Ann Rheum Dis 1957;16: LA POLIMIALGIA REUMATICA

9 4 Salvarani C, Macchioni PL, Tartoni PL, Rossi F, Baricchi R, Castri C, et al. Polymyalgia rheumatica and giant cell arteritis: a 5-year epidemiologic and clinical study in Reggio Emilia, Italy. Clin Exp Rheumatol 1987;5: Salvarani C, Cantini F, Olivieri I, Barozzi L, Macchioni L, Niccoli L, et al. Proximal bursitis in active polymyalgia rheumatica. Ann Intern Med 1997;127: Meliconi R, Pulsatelli L, Uguccioni M, Salvarani C, Macchioni P, Melchiorri C, et al. Leukocyte infiltration in synovial tissue from the shoulder of patients with polymyalgia rheumatica: quantitative analysis and influence of corticosteroid treatment. Arthritis Rheum 1996;39: Blockmans D, De Ceuninck L, Vanderschueren S, Knockaert D, Mortelmans L, Bobbaers H. Repetitive 18- fluorodeoxyglucose positron emission tomography in isolated polymyalgia rheumatica: a prospective study in 35 patients. Rheumatology 2006;doi: / rheumatology/kel Caporali R, Cimmino MA, Ferraccioli G, Gerli R, Klersy C, Salvarani C, et al. Prednisone plus methotrexate for polymyalgia reumatica: a randomized, double blind, placebo-controlled trial. Ann Intern Med 2004;141: Salvarani C, Cantini F, Niccoli L, Macchioni P, Consonni D, Bajocchi G, et al. Acute-phase reactant and the risk of relapse/recurrence in polymyalgia rheumatica: a prospective follow-up study. Arthritis Rheum 2005;53: Smeeth L, Cook C, Hall AJ. Incidence of diagnosed polymyalgia rheumatica and temporal arteritis in United Kingdom, Ann Rheum Dis 2006;65: P. MACCHIONI 9

10 :10-15 Parole chiave Iperuricemia Gotta Attacco acuto Profilassi, Comorbidità FANS Coxib Colchicina Allopurinolo L ATTACCO ACUTO DI GOTTA RIASSUNTO La gotta è una delle forme di artrite di più comune riscontro nella clinica, di cui già negli antichi trattati di arte medica si trovano ampie descrizioni. A una millenaria conoscenza delle più tipiche manifestazioni della malattia si affianca oggi una precisa definizione dei suoi meccanismi fisiopatologici. Mancando però un adeguato numero di studi clinici randomizzati, non esistono ancora linee guida definitive e condivise per il trattamento farmacologico dell attacco gottoso acuto e per la profilassi delle ricorrenze. La gestione della gotta è perciò al tempo stesso facile e difficile: facile perché essa rimane una delle patologie reumatiche meglio note dal punto di vista eziologico e fisiopatologico e nelle quali la terapia farmacologica raggiunge i migliori risultati; difficile perché il paziente gottoso presenta tipicamente comorbidità (ipertensione arteriosa, cardiopatie, insufficienza renale, gastrite cronica ecc.) che rendono non sempre maneggevole l impiego dei farmaci, soprattutto degli antinfiammatori. BASI FISIOPATOLOGICHE La gotta è un disordine del metabolismo purinico caratterizzato da un accumulo di acido urico, prodotto finale della degradazione delle purine 1. Circa un terzo del carico giornaliero di urato proviene dalla dieta, la restante quota è di produzione endogena; la sua escrezione dipende principalmente dall apparato urinario e in minor parte da quello gastroenterico 2. Il 90% dei casi di gotta è dovuto a un difetto enzimatico, quasi sempre misconosciuto, responsabile di un aumentata produzione o di un inefficace eliminazione di acido urico (gotta primaria); nel restante 10% dei casi essa è secondaria a una patologia nota in cui vi sia un aumentato turn-over degli acidi nucleici, come nelle malattie emolinfoproliferative, o a una ridotta escrezione di urati, quale si verifica ad esempio nell insufficienza renale cronica o durante l assunzione di alcuni farmaci (diuretici dell ansa e diuretici tiazidici, aspirina a basse dosi, ciclosporina ecc.) 1. Quando la sua concentrazione supera la soglia di solubilità che nei liquidi biologici è intorno ai 7 mg/dl l acido urico in eccesso precipita in soluzione 3. L attacco di gotta consiste appunto in una sinovite acuta in risposta alla deposizione di cristalli di urato monosodico (MSU) nella cavità articolare, con conseguente richiamo di fagociti polimorfonucleati e produzione di grandi quantità di chemochine e citochine, in particolare interleuchina-1 (IL-1) e Tumor Necrosis Factor (TNF)-. Raggiunta la sede dell infiammazione, i polimorfonucleati fagocitano i cristalli di MSU e vanno incontro ad apoptosi, da cui deriva la liberazione massiva di enzimi e un ulteriore rilascio di mediatori flogistici 4. L attacco acuto di gotta è per sua natura auto-limitantesi. Tra i diversi meccanismi proposti per spiegare la risoluzione spontanea della flogosi è stata data importanza sia al rivestimento dei cristalli da parte delle apolipoproteine, con la conseguente riduzione dello stimolo flogistico, sia alla sostituzione progressiva della popolazione di neutrofili e monociti con quella dei macrofagi, la cui risposta nei confronti dei cristalli di MSU è caratterizzata dalla prevalenza dei mediatori ad attività antinfiammatoria, in particolare il Trasforming Growth Factor (TGF)-, su quelli ad attività pro-infiammatoria 4. FATTORI DI RISCHIO E COMORBIDITÀ L iperuricemia, che è definita come un livello di acido urico nel sangue superiore ai 7 mg/dl, non è sinoni- LUIGI DI MATTEO, MARIA DI CICCO *, CIRO LAURITI ** Direttore U.O.C. Reumatologia, Ospedale Santo Spirito, Pescara * Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università D Annunzio, Chieti-Pescara ** Medico frequentante U.O.C. Reumatologia, Ospedale Santo Spirito, Pescara reumatologia.pescara@virgilio.it 10

11 mo di gotta 3 : ma rappresenta il marker biochimico e la causa necessaria, ma non sufficiente, per la sua insorgenza. Gran parte dei soggetti iperuricemici non sviluppa mai l artrite, e perché questa si determini è decisivo il ruolo svolto da diversi cofattori quali la familiarità, la predisposizione individuale alla formazione dei cristalli, la coesistenza di disordini endocrino-metabolici, gli stati di acidosi, l usura dell articolazione, le alterazioni del microambiente articolare e in particolare del ph e della temperatura 2 5. Tuttavia, dal momento che esiste una correlazione lineare tra i livelli sierici medi di acido urico e l incidenza di artrite gottosa nella popolazione, l iperuricemia costituisce il fattore di rischio maggiore per la malattia 6. I dati epidemiologici dimostrano che ereditarietà e fattori ambientali concorrono sinergicamente a determinare i disordini del metabolismo dell acido urico 7. Il primo fattore di rischio è l appartenenza al sesso maschile: nelle donne, infatti, l iperuricemia premenopausale è un evento raro, riscontrato quasi esclusivamente in soggetti con un importante storia familiare di gotta o in terapia con diuretici; questo in virtù del fatto che gli estrogeni esercitano un ruolo protettivo grazie ai loro effetti uricosurici, tant è vero che, nell età senile, i dati epidemiologici sulla prevalenza della gotta nei due sessi tendono a convergere Tra i fattori di rischio ambientali, un ruolo importante è svolto soprattutto dalle abitudini alimentari, in particolare le diete ipercaloriche ricche di proteine di origine animale e il consumo di alcolici; per questo motivo la gotta è sempre stata tradizionalmente considerata una condizione legata al benessere, mentre oggi la tendenza epidemiologica risulta invertita, con una maggiore prevalenza tra le classi sociali medio-basse della popolazione 5 7. Un altro fattore di rischio è l uso dei farmaci iperuricemizzanti, in primo luogo i diuretici, ma anche l aspirina a basse dosi (i dosaggi elevati, al contrario, hanno un effetto ipouricemizzante), la ciclosporina e altri 5 7. Considerata l elevata coesistenza di ipertensione nei pazienti gottosi, sarebbe opportuno evitare l impiego dei tiazidici e privilegiare alcuni agenti anti-ipertensivi per cui è stato dimostrato un blando effetto uricosurico, come il losartan o l amlodipina Insieme all ipertensione arteriosa, i soggetti iperuricemici e gottosi presentano altre tipiche comorbidità elevato indice di massa corporea, obesità centrale, resistenza insulinica, dislipidemia che nell insieme definiscono un elevato rischio cardiovascolare. La resistenza insulinica legata all obesità centrale potrebbe rappresentare un importante connessione tra ipertensione e iperuricemia, dal momento che l iperinsulinemia stimola a livello tubulare renale il riassorbimento sia di sodio sia di urato Rimane incerto se iperuricemia e gotta costituiscano fattori di rischio indipendenti per malattie cardiovascolari. PRESENTAZIONE CLINICA E DIAGNOSI Nel 90% dei casi il primo attacco di gotta è monoarticolare 7. L articolazione metatarso-falangea del primo dito è colpita in più della metà dei pazienti 7, sebbene le ragioni della predilezione per tale sito non siano chiare; probabilmente entrano in gioco diversi fattori, tra cui i microtraumi conseguenti alle sollecitazioni articolari iterate e il raggiungimento di basse temperature locali o di condizioni di acidosi che facilitano la cristallizzazione 5. Articolazioni frequentemente interessate sono pure le tibio-tarsiche, i polsi, le metacarpo-falangee, le interfalangee e le ginocchia. Negli anziani la gotta può presentarsi in maniera atipica, con una maggiore frequenza di esordio poliarticolare e di coinvolgimento delle articolazioni delle estremità superiori come il gomito o la spalla 5. Gli episodi possono essere isolati oppure recidivare a intervalli più o meno ravvicinati; esiste una variante, la cosiddetta gotta a crisettes degli autori francesi, caratterizzata dalla ricorrenza di poussees che assumono l andamento di un tipico reumatismo palindromico. L attacco di gotta si verifica tipicamente di notte o nel primo mattino, e in poche ore la sintomatologia acquista carattere di intensità crescente: l articolazione è tumefatta, la cute sovrastante calda ed eritematosa, il dolore acutissimo. Talora si associano sensazioni disestesiche e componente allodinica meccanica 5. Spesso sono presenti segni clinici e laboratoristici di malattia sistemica: febbre, leucocitosi, elevazione degli indici aspecifici di flogosi. I livelli di acido urico possono invece risultare normali durante l attacco acuto 3 : perciò, se la clinica è suggestiva, una normouricemia non pregiudica la diagnosi semmai stimola a non trascurare ipotesi alternative, in particolare la condrocalcinosi che comunque è di certezza solo quando confermata dall esame del liquido sinoviale al microscopio a luce polarizzata, in cui i cristalli di urato sono svelati dalla caratteristica birifrangenza negativa 5. La condrocalcinosi è un artrite microcristallina causata da deposizione di cristalli di pirofosfato di calcio, detta anche pseudogotta per le analogie di presentazione con la gotta classica. Essa presenta, tuttavia, una L. DI MATTEO, M. DI CICCO, C. LAURITI EUMATOLOGIA 11

12 serie di caratteristiche peculiari che la differenziano dall artrite uratica: la condrocalcinosi è spesso secondaria a vari disordini metabolici tra cui iperparatiroidismo, emocromatosi, ipotiroidismo, ipomagnesemia, diabete; gli episodi acuti sono in genere di più lunga durata, si presentano a intervalli più frequenti e sono più resistenti ai trattamenti; la loro prevalenza aumenta in rapporto all età; è patognomonico il riscontro radiologico di calcificazioni meniscali, del legamento triangolare del polso e della sinfisi pubica 1 8. Condrocalcinosi e gotta possono anche coesistere, e ciò si verifica non di rado nell anziano. Un altra diagnosi differenziale che non andrebbe mai trascurata è con l artrite settica, che presenta manifestazioni cliniche e laboratoristiche sovrapponibili a quelle dell artrite gottosa. Anche il liquido sinoviale ha caratteristiche chimico-fisiche e citologiche analoghe (aspetto torbido, aumentata cellularità con spiccata leucocitosi neutrofila), salvo poi differenziarsi per la presenza dei cristalli di urato e la negatività delle colture nel caso della gotta. Riconoscere tempestivamente un artrite settica è fondamentale, poiché essa costituisce una vera e propria urgenza medica e necessita di un trattamento specifico: se non viene instaurata tempestivamente un adeguata terapia antibiotica, infatti, già entro le prime 48 ore dall infezione si verificano processi destruenti a carico delle strutture articolari che possono esitare in gravi e irreversibili forme di invalidità 1 5. TERAPIA DELL ATTACCO ACUTO Gli obiettivi dell intervento medico in corso di attacco acuto di gotta dovrebbero essere: impostare una terapia che consenta un rapido sollievo dal dolore e dall impotenza funzionale, e che sia il più possibile sgravata da effetti collaterali; ricercare le eventuali comorbidità e i fattori di rischio cardiovascolare e, quando possibile, intervenire per modificarli; approntare strategie di prevenzione delle ricorrenze degli attacchi gottosi. Per la mancanza di adeguati trials clinici controllati, non esistono linee guida definitive in base a cui orientare le scelte terapeutiche; questo genera spesso confusione e non uniformità di approccio nella gestione dei pazienti. Di seguito viene fornita, sulla base di una revisione dei recenti dati della letteratura, una sintesi delle opzioni farmacologiche disponibili per un impostazione il più possibile razionale dei trattamenti. FANS tradizionali e COX-2 inibitori I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) tradizionali rappresentano il trattamento di prima scelta nei pazienti con attacco acuto di gotta senza particolari controindicazioni Diversi studi testa-testa hanno dimostrato una sostanziale sovrapponibilità di efficacia tra le varie molecole. Nelle prime ore si utilizzeranno i dosaggi più elevati, che andranno poi ridotti nei giorni successivi fino al raggiungimento della dose minima efficace; la maggior parte dei pazienti riferisce sollievo dal dolore già dopo le prime 24 ore e nel 90% dei casi l episodio acuto si risolve entro 5-8 giorni. La durata media del trattamento è di 1-2 settimane 2 5. Purtroppo l uso dei FANS è limitato da effetti collaterali e il loro impiego quando non sia del tutto sconsigliato deve essere prudente nei pazienti anziani o con fattori di rischio quali ipertensione, insufficienza renale, insufficienza cardiaca, pregressi eventi vascolari, terapia antiaggregante o anticoagulante in atto, storia pregressa di sanguinamento gastrointestinale, gastrite o esofagite attiva 2. Nei pazienti a rischio di sanguinamento del tratto gastrointestinale si può associare un inibitore di pompa protonica, o preferire direttamente al FANS tradizionale un COX-2 inibitore selettivo 7. Uno studio su 150 pazienti ha messo a confronto l uso di etoricoxib 150 mg/die verso indometacina 50 x 3 mg/die per 8 giorni in 150 pazienti in corso di attacco gottoso. L efficacia di etoricoxib è risultata sovrapponibile a quella dell indometacina rispetto ai vari end-points terapeutici (sollievo dal dolore, riduzione della flogosi articolare, recupero funzionale) mentre l incidenza di effetti avversi gastrointestinali è risultata significativamente inferiore tra i pazienti che avevano ricevuto etoricoxib in confronto a quelli che avevano ricevuto indometacina 9. Per quanto riguarda il problema del rischio vascolare dei Coxib, esso è perlomeno pari a quello dei FANS tradizionali e, pertanto, si dovrà porre la massima cautela nell impiego di entrambe le classi di farmaci nei pazienti ipertesi, cardiopatici, nefropatici o con storia personale di eventi vascolari maggiori 4 5. Infine, per ottenere una più soddisfacente analgesia nei casi resistenti alla terapia antinfiammatoria, nella clinica sono largamente utilizzati gli analgesici ad azione centrale, in particolare gli oppiodi, pur mancando studi clinici controllati al riguardo L ATTACCO ACUTO DI GOTTA

Sancta Maria Spes Nostra Ancilla Domini Sedes Sapientiae Ora Pro Nobis Dott. Carmelo Debilio

Sancta Maria Spes Nostra Ancilla Domini Sedes Sapientiae Ora Pro Nobis Dott. Carmelo Debilio Dirigente Medicina Interna Specialista in Reumatologia Viale Luigi Einaudi 6 93016 Riesi (Cl) Tel. 0934/922009 Cell. 331/2515580. - www.reumatologiadebilio.de iva: indennizzo negato Polimialgia Reumatica

Dettagli

Istituto Ortopedico Rizzoli Via G.C. Pupilli 1-40136 Bologna

Istituto Ortopedico Rizzoli Via G.C. Pupilli 1-40136 Bologna Struttura Semplice di Reumatologia Prof. R. Meliconi Struttura Semplice Dipartimentale di Ecografia - Dr. S. Galletti Struttura Complessa Laboratorio di Immunoreumatologia e Rigenerazione Tissutale - Prof.

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

COSA E LA REUMATOLOGIA?

COSA E LA REUMATOLOGIA? COSA E LA REUMATOLOGIA? LA REUMATOLOGIA E LA SCIENZA MEDICA CHE STUDIA, DIAGNOSTICA E CURA LE MALATTIE REUMATICHE. LE MALATTIE REUMATICHE SONO QUELLE MALATTIE CHE PROVOCANO DOLORE, INFIAMMAZIONE, LESIONI,

Dettagli

Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTROPATIA PSORIASICA

Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTROPATIA PSORIASICA Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTROPATIA PSORIASICA Informazioni per i pazienti Reggio Emilia, settembre 2015 Artropatia psoriasica DESCRIZIONE

Dettagli

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania

IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania Che cos è il TAS? Il TAS rappresenta la concentrazione nel siero

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Corso nursing Ortopedico. Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide. www.slidetube.it

Corso nursing Ortopedico. Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide. www.slidetube.it Corso nursing Ortopedico Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide DEFINIZIONE MALATTIA INFIAMMATORIA SU BASE IMMUNITARIA DEL TESSUTO CONNETTIVO,ESSENZIALMENTE POLIARTICOLARE AD EVOLUZIONE

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO

PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO FARMACOVIGILANZA NELLA DISPENSAZIONE DEI FARMACI PER LA TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE. Ente Organizzatore: Dipartimento di Farmacologia

Dettagli

LA POLIMIALGIA REUMATICA POLYMYALGIA RHEUMATICA P.

LA POLIMIALGIA REUMATICA POLYMYALGIA RHEUMATICA P. Lo Spallanzani (2007) 21: 81-86 P. L. Macchioni Lavori originali LA POLIMIALGIA REUMATICA POLYMYALGIA RHEUMATICA P. Macchioni *Unità Operativa di Reumatologia - Arcispedale S. Maria Nuova - Reggio Emilia

Dettagli

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy

Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Horizontal Therapy. Terapia di recente acquisizione nell ambito dell elettroterapia, brevettata dalla casa produttrice Hako-Med a partire da

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

STRUTTURA DEL PROGETTO

STRUTTURA DEL PROGETTO BACKGROUND La definizione di artrite reumatoide è spesso imprecisa soprattutto nelle fasi iniziali di malattia, ma tale termine è sovente utilizzato per descrivere una poliartrite simmetrica ed erosiva

Dettagli

Questionario del progetto SHARE per i genitori

Questionario del progetto SHARE per i genitori Questionario del progetto SHARE per i genitori Informazioni personali del paziente e diagnosi Paese di nascita: Sesso: (Maschio) (Femmina) Età: Età alla diagnosi: Persona che compila il questionario: Madre

Dettagli

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL Meroni Unità di Allergologia, Immunologia Clinica & Reumatologia IRCCS Istituto Auxologico Italiano Dipartimento

Dettagli

- Durante la gravidanza a causa di un aumento di ritenzione di liquidi può presentarsi una tenosinovite.

- Durante la gravidanza a causa di un aumento di ritenzione di liquidi può presentarsi una tenosinovite. LE TENOSINOVITI Rientrano nel capitolo delle infiammazioni extra articolari. Si tratta di infiammazioni dolorose che colpiscono le guaine tendinee ovvero il rivestimento sinoviale dei tendini, da qui la

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI

STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A DIALISI. Introduzione 2 Obiettivo dello studio 4 Materiali

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,

Dettagli

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTRITI DA

Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTRITI DA Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore LA GOTTA ED ALTRE ARTRITI DA CRISTALLI REGGIO EMILIA,, APRILE 2007 La Gotta ed altre Artriti da Cristalli

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

La Psoriasi: una malattia infiammatoria cutanea oltre la pelle. Aula Ospedale San Giuseppe Moscati Avellino - 13 ottobre 2015

La Psoriasi: una malattia infiammatoria cutanea oltre la pelle. Aula Ospedale San Giuseppe Moscati Avellino - 13 ottobre 2015 La Psoriasi: una malattia infiammatoria cutanea oltre la pelle Aula Ospedale San Giuseppe Moscati Avellino - 13 ottobre 2015 Ble Consulting srl id. 363 numero ecm 137563, edizione 1 Responsabile scientifico:

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

Artrite Idiopatica Giovanile

Artrite Idiopatica Giovanile www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Artrite Idiopatica Giovanile Versione 2016 2. DIVERSI TIPI DI AIG 2.1 Esistono diversi tipi di questa malattia? Esistono diverse forme di AIG. Si distinguono

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici. LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di

Dettagli

Guida alla compilazione delle schede di valutazione

Guida alla compilazione delle schede di valutazione Valutazioni 2013 Guida alla compilazione delle schede di valutazione Servizio di Programmazione e Controllo 2 INDICE 1 Introduzione... 4 1.1 Modalità di compilazione e di consegna... 4 1.2 Compilazione

Dettagli

Pierre Auguste Renoir (1841-1919)

Pierre Auguste Renoir (1841-1919) Pierre Auguste Renoir (1841-1919) Stadio finale dell artrite reumatoide Disegno tratto dall atlante di Robert Adams, pubblicato nel 1857, che mostra le tipiche deformazioni dell atrite reumatoide Artrite

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli

PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE. relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento

PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE. relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento IT PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento 1. TASSI DI RIFERIMTO E TASSI DI ATTUALIZZAZIONE Nell ambito del

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno

Dettagli

IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO DI FAMIGLIA NELLA GESTIONE DELL OSTEOPOROSI ( PREVENZIONE E TRATTAMENTO) E NELLA PREVENZIONE DELLE FRATTURE

IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO DI FAMIGLIA NELLA GESTIONE DELL OSTEOPOROSI ( PREVENZIONE E TRATTAMENTO) E NELLA PREVENZIONE DELLE FRATTURE IL PUNTO DI NELLA GESTIONE DELL OSTEOPOROSI ( PREVENZIONE E TRATTAMENTO) E NELLA PREVENZIONE DELLE FRATTURE PISTOIA 6 GIUGNO OSTEOPOROSI: DIFETTO SISTEMICO A CARICO DELLO SCHELETRO CARATTERIZZATO DA UNA

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire.

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Il cuore : è un muscolo grande all'incirca come il pugno della propria mano. pesa circa 500

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità

Dettagli

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)

Dettagli

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

C.S.A.M. O.N.L.U.S. Cooperativa Sociale Arti e Mestieri. n 184150 Medaglia d Oro CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE

C.S.A.M. O.N.L.U.S. Cooperativa Sociale Arti e Mestieri. n 184150 Medaglia d Oro CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE CONGRESSO COMPRENDERE E CURARE LA DEPRESSIONE (Richiesto l accreditamento ECM per Medici, Psichiatri, Psicologi e Psicoterapeuti) 27 Settembre 2008 Sede del Congresso: Centro di Aiuto Psicologico Associazione

Dettagli

COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI?

COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Dott. Lorenzo Bettoni Sito web: www.lorenzobettoni.it E-mail: info@lorenzobettoni.it COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Per reazione avversa a farmaci si intende qualsiasi risposta non desiderata

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO

ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO Dott. FRANCESCO BUSONI Radiologo Pisa La Diagnostica per Immagini vista dal Riabilitatore 2012 Lo studio ecografico del polso e della mano necessita di apparecchiature

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Funzioni di gestione degli interventi: esperti Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell

Dettagli

La comunicazione medico-paziente

La comunicazione medico-paziente La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente

Dettagli

Titolo. Background. Obiettivi. Metodi Tipo di studio (disegno) Centro/i partecipante/i Popolazione

Titolo. Background. Obiettivi. Metodi Tipo di studio (disegno) Centro/i partecipante/i Popolazione La SIFC promuove la ricerca clini ca nel campo della Fibrosi Cistica in Italia mediante la valutazione di progetti scientifici multicentrici e m ultidisciplinari. La Commissione Permanente Ricerca e Sviluppo

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4 1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014

Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 Progetto ICoNLingua Scienza senza Frontiere CsF- Italia Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 1. Introduzione La valutazione sia in itinere

Dettagli