Salute e gusto in tavola La rete delle Istituzioni bolognesi per l educazione, la sicurezza alimentare e la tutela dei consumatori

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1 Convegno 3 dicembre 2008 Museo della Civiltà contadina, S. Marino di Bentivoglio Bologna Salute e gusto in tavola La rete delle Istituzioni bolognesi per l educazione, la sicurezza alimentare e la tutela dei consumatori L impegno delle Istituzioni nel territorio bolognese Franca Marulli 1

2 PERCHÉ L ASSESSORATO AGRICOLTURA SI OCCUPA DI EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E QUALIFICAZIONE DEI CONSUMI? La Legge Regionale n.15/97 Norme per l esercizio delle funzioni regionali in materia di agricoltura attribuisce formalmente alle Province la competenza per l attuazione degli interventi in materia di orientamento dei consumi e di educazione alimentare Gli interventi sono rivolti ai cittadini, in particolare ai giovani, e vengono considerati fondamentali per favorire la conoscenza delle produzioni di qualità e rafforzare la fiducia dei consumatori 2

3 L.R. n. 29/2002 Norme per l orientamento dei consumi e l educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva Articolo 5, Attività di competenza delle Province - in conformità a quanto disposto dalla L. R. n.15/97, le funzioni spettano alle Province - le attività riguardano interventi a livello locale interventi a livello locale, ricercando il coordinamento con i Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione (AUSL) e con i Comuni, con la collaborazione delle Associazioni dei consumatori accreditate 3

4 Pertanto la Provincia: - si colloca in modo trasversale ed integrante, con funzione di coordinamento con le istituzioni del territorio e svolge un azione di intermediazione con l attività di governo regionale - per rispondere agli obiettivi di sostegno al benessere sociale e alla salute dei cittadini stabiliti nel Programma provinciale di mandato è stato elaborato un Programma provinciale di educazione alimentare e orientamento e qualificazione dei consumi approvato dal Consiglio Ufficio promozione provinciale e valorizzazione il 30 ottobre

5 GLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA 1 Agricoltura - allargare il concetto di qualità all intera filiera produttiva, alla stagionalità ed al legame con il territorio, la storia e le tradizioni - comprendere la relazione esistente tra sistemi produttivi, salute e ambiente - divulgare le diverse peculiarità delle produzioni di qualità: produzione integrata, biologica, prodotti tipici e marchi corrispondenti, sistemi di certificazione e controlli di garanzia, rintracciabilità, origini storiche - favorire il rapporto diretto tra consumatore e produttore rapporto diretto tra consumatore e produttore sviluppando progetti integrati di orientamento dei consumi e valorizzazione delle produzioni di qualità 5

6 2. Scuola - rafforzare il rapporto fra la scuola e il mondo agricolo chiedendo agli istituti scolastici di inserire i percorsi in Fattoria didattica e di educazione alimentare nei Piani dell offerta formativa - migliorare le abitudini alimentari agendo contemporaneamente sulla scuola e sulla famiglia - rendere i docenti delle scuole competenti e autonomi docenti delle scuole competenti e autonomi nella progettazione e gestione di interventi educativi interdisciplinari sull alimentazione 6

7 3 Cultura e stili alimentari - capire, decodificare e valutare l influenza dei mass media e dei messaggi pubblicitari nella scelta degli alimenti - accrescere la consapevolezza dei benefici e dei rischi legati al comportamento alimentare ed agli altri stili di vita, con particolare riferimento all obesità e allo sport. - orientare la scelta dell alimentazione in funzione della propria salute e della salvaguardia dell ambiente e delle risorse naturali - sviluppare una coscienza critica che, partendo dalle relazioni esistenti tra le nostre abitudini alimentari e i sistemi produttivi mondiali, consenta di scegliere il cibo secondo principi di equità e solidarietà 7

8 4 Ristorazione collettiva - rendere consapevoli i fruitori, gli operatori e gli amministratori della ristorazione collettiva di quanto peso ha attualmente il pasto fuori casa sull alimentazione quotidiana degli individui, in particolare quello consumato a scuola per la sua riconosciuta valenza educativa; - si tratta di accrescere le conoscenze in merito alla salubrità dell alimento, alla qualità certificata, alla redazione dei capitolati per la fornitura delle derrate alimentari - migliorare le competenze degli operatori agrituristici e dei ristoratori sulle caratteristiche e peculiarità dei prodotti locali e della gastronomia tradizionale 8

9 1. LE RELAZIONI Fattorie didattiche laboratori artigiani formatori esperti animatori Didattica attiva Attività pratiche Laboratori del gusto e di cucina Visite in fattoria didattica Visite a laboratori di trasformazione dei prodotti allievi delle scuole cittadini insegnanti 9

10 2 IL PROCESSO EDUCATIVO - Scuole: si sono rivelati più formativi i progetti che si articolano almeno nell arco di un anno scolastico, interdisciplinari, seguiti da docenti formati, partecipi della progettazione e autonomi nella gestione didattica, che coinvolgono le famiglie e che prevedono strumenti di valutazione (focus group, questionari, osservazioni strutturate ) Cittadini: i migliori risultati si ottengono con progetti di medio termine, articolati in più azioni e attività fra loro coerenti, che si realizzano sul territorio, vicino alle persone; eventi che diventano appuntamenti attesi. 10

11 3 GLI STRUMENTI Strumenti informativi - produrre messaggi corretti e instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini - individuare gli strumenti per ciascun progetto comunicativo campagne attraverso i mass media pubblicazioni, opuscoli, comunicati stampa schede informative su temi specifici supporti informatici (Cd-Rom, Dvd, ecc.) giochi didattici per le scuole pagine internet convegni e seminari presenza a manifestazioni fieristiche 11

12 Strumenti esperienziali La maggiore efficacia si ottiene coinvolgendo attivamente le persone, per tutte le categorie interessate Alle lezioni teoriche sono da privilegiare: didattica attiva in aula percorsi educativi nelle Fattorie didattiche percorsi conoscitivi nelle Fattorie aperte visite a laboratori di produzione degli alimenti laboratori di cucina laboratori del gusto e della sensorialità occasioni di consumo a scuola e negli ambienti di lavoro 12

13 LE AZIONI DEL PROGRAMMA Qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva Educazione alimentare per la scuola Orientamento dei consumi Sicurezza alimentare DegustiBo Azioni per le Fattorie aperte e didattiche -accreditamento -formazione -promozione e divulgazione -monitoraggio e verifica 13

14 Risorse regionali Risorse previste dalla L.R. 29/2002 Norme per l orientamento dei consumi e l educazione alimentare e per la qualificazione della ristorazione collettiva Ripartite ogni anno sulla base dei seguenti criteri: 40% in misura fissa; 40% in base alla popolazione scolastica da 0 a 18 anni; 20% in base alla popolazione residente Risorse provinciali individuate sulla base delle risorse disponibili annualmente sul bilancio provinciale 14

15 Fattorie didattiche Risorsa per il territorio ed il benessere sociale 69 aziende 895 classi/gruppi visitatori - Sono aziende agricole che diffondono la conoscenza dei prodotti e delle filiere alimentari a scuole o gruppi di adulti. -Aziende che hanno recepito innovazioni di processo (produzioni integrate, biologiche e a marchio di qualità) o che hanno conservato metodi produttivi tradizionali comunque in grado di garantire qualità degli alimenti e tutela dell ambiente e del paesaggio 15

16 COSA SIGNIFICA TRASCORRERE UNA GIORNATA IN FATTORIA? Conoscere il lavoro dell agricoltore custode delle ricchezze ambientali e culturali del territorio e delle produzioni alimentari Comprendere le relazioni esistenti tra sistemi produttivi e usi alimentari e salvaguardia dell ambiente Acquisire conoscenze per un consumo più critico e consapevole Conoscere le tradizioni e la cultura del mondo rurale 16

17 L innovazione Costruire una rete delle fattorie didattiche della Provincia di Bologna Informatizzare le procedure di inoltro delle domande, delle comunicazioni e di eventuali avvisi Adeguare sempre più le strutture all accesso dei disabili Innovare periodicamente la proposta educativa Creare un gruppo di lavoro interattivo con la Provincia un gruppo di lavoro interattivo con la Provincia su alcuni progetti di educazione alimentare e valorizzazione del territorio. 17

18 Il Gruppo Tecnico Interistituzionale per l educazione alimentare e l orientamento dei consumi Finalità Come previsto dalla LR 29/2002, è stato istituito in data 11 agosto 2008 un gruppo tecnico per il coordinamento delle azioni a livello (costruzione, elaborazione e monitoraggio dei progetti) Composizione Tale gruppo è composto dai rappresentanti dei seguenti Enti: Provincia di Bologna Servizio igiene degli alimenti delle Aziende USL di Bologna e Imola Comuni Comunità montane Associazioni di consumatori accreditate Ufficio scolastico provinciale Min. Pubblica istruzione 18

19 Componenti del Tavolo Nominativo Ente di appartenenza Ruolo nel gruppo tecnico Nominativo Ente di appartenenza Ruolo nel gruppo tecnico Franca Marulli Provincia di Bologna Coordinatrice Anna Campanini Distretto Pianura Est Elena Scarcella Provincia di Bologna segreteria Luciano Poli Franca Poggi Comune di Imola Componenti Simona Ferlini Provincia di Bologna componente Claudio Tassoni Ass. Intercomunale 5 Castelli Emilia Guberti AUSL Bologna Gabriele Peroni AUSL Imola Unione Valle del Samoggia Componenti Ivana Stefanelli AUSL Imola Supplente Antonella Severini Gabriele Ronchetti CODICI Luigi Mattei Comune di Loiano Valentina Coppola Rosamaria Gallo ACU Emilia-Romagna Lanfranco Lorenzoni Federconsumatori Nicoletta Marotti Ufficio Scolastico Provinciale Castore Arata Comune di Bologna Franca Lenzi Ass.Intercomunale Terre d Acqua Donatella Mazzacurati Comune di Minerbio Baricella 19

20 La partecipazione ad Europass Struttura di collegamento con EFSA-Autority Autority per la Sicurezza Alimentare Attività Europass: Comunicazione e divulgazione sito web, conferenze tematiche nelle Province aderenti, partecipazione a eventi fieristici e manifestazioni, mostre, concorsi per le scuole Supporto alle aziende Manuale applicativo, dedicato agli operatori, per la corretta applicazione degli obblighi legislativi in materia di rintracciabilità e igiene Sistema Informativo sulla Sicurezza Alimentare (monitoraggio dei controlli sugli alimenti) Supporto alla ricerca Ha promosso la nascita del Consorzio italiano per la ricerca sulla qualità e la sicurezza degli alimenti Progetto Qualità/Sicurezza: analisi sicurezza prodotti tipici Formazione professionale costruiti profili formativi per tecnici e operatori della sicurezza alimentare 20

21 ATTIVITÀ SVOLTE E IN PROGRAMMA Le mani in pasta 2002 Giornata mondiale dell alimentazione Sana Fattorie aperte Un giro al mercato Mercato delle cose buone Fattorie Didattiche Europass Le tracce della sicurezza 2002 Cuocere il mondo Expo montagna Mangiare insieme A tutta frutta Frutta snack C'è un tempo per amare, un tempo per lavorare, per ridere e scherzare c'è il tempo per mangiare? E una questione di etichetta 2003 Il giardino dei profumi e dei sapori 2003 Pane amore fattorie e territorio 2003 Una sporta piena di 2003 Bologna e le città del cibo Bussola verde Cattedre e banchetti Piatto Piange Piatto Ride Dal giardino al territorio Mangialarte 2004 Alimentarti La frutta si conosce mangiandola 2005 Mangiare insieme frutta e verdura senza paura 2005 Mercato diverso La fiera dell economia solidale 2005 Merenda con gusto 2005 Merenda in Festa 2008 Ufficio promozione DegustiBO e valorizzazione Mercato della Terra 2008

22 Progetti ricorrenti Soggetti coinvolti nel quinquennio Piatto piange piatto ride interventi con animatori nelle scuole 588 classi studenti 477 insegnanti Giro al mercato per le scuole secondarie di I grado 200 classi studenti 400 insegnanti Fattorie didattiche classi/gruppi partecipanti Fattorie aperte (2 e 3 domenica di maggio) partecipanti Ufficio promozione e valorizzazione 22