Collana Osservatori, n. 173 ottobre 2013

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Collana Osservatori, n. 173 ottobre 2013"

Transcript

1 Collana Osservatori, n. 173 ottobre 2013 Rilevazione promossa da CONFINDUSTRIA SI VENETO OSSERVATORIO PERMANENTE SUI SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI DEL VENETO La fotografia degli iscritti a ConfindustriaSi Veneto Focus: Innovazione di Silvia Oliva In collaborazione con

2 P a g i n a 2 Sommario Parte prima LE IMPRESE DEI SERVIZI INNOVATIVI ISCRITTE A CONFINDUSTRIA VENETO: UNA FOTOGRAFIA 1. Il mercato 2. Il nuovo contesto competitivo determinato dalla crisi 3. La questione dimensionale 3.1 Le aggregazioni 4. L innovazione 4.1 Le tecnologie 5. Le strategie per la crescita: sistema paese e imprese 6. Conclusioni APPENDICE a) Nota metodologica b) La classificazione del settore dei servizi innovativi e tecnologici c) Il questionario Parte seconda STORIE DI INNOVAZIONE 1. Intervista a Giorgio De Nardi, Titolare Aton Spa 2. Intervista a Gabriella Reniero, Partner Reniero & Associati Srl 3. Intervista a Nicola Gianese, Responsabile Servizi Informativi Stevanato Group

3 P a g i n a 3 PARTE PRIMA

4 P a g i n a 4 LE IMPRESE DEI SERVIZI INNOVATIVI ISCRITTE A CONFINDUSTRIA VENETO: UNA FOTOGRAFIA L evoluzione della crisi economica, che sta attraversando il nostro paese e in generale le economie occidentali, mette in luce in modo rilevante da una lato quanto rimanga centrale il ruolo della manifattura come capacità di generare valore aggiunto e di produrre innovazione, dall altro quanto oggi, più che mai, il ruolo dei servizi innovativi sia diventato fondamentale sia per garantire lo sviluppo della competitività dell industria sia come veicolo per la creazione di tecnologie e innovazioni che hanno bisogno di beni materiali per essere diffuse e utilizzate. Si pensi al mercato sempre crescente, ad esempio, di tablet e smartphone necessari per l utilizzo dei software di rete, app aziendali, social network, sistemi di tracciabilità 1. In ragione di queste riflessioni, appare quanto mai utile osservare l evoluzione e la capacità di crescita e di sviluppo dei servizi innovativi in una regione come il Veneto in cui il settore manifatturiero è chiamato a intraprendere un percorso di cambiamento nei prodotti, nei processi, nell organizzazione per poter sviluppare ancora più ampiamente la propria capacità di vendere e operare nella catene globali del valore e di saper assorbire conoscenza e innovazione. In questa prospettiva il presente lavoro propone un aggiornamento dei dati raccolti nel 2011 presso le imprese dei servizi innovativi e tecnologici del Veneto per verificare eventuali scostamenti e cogliere il superamento dei limiti che erano stati riscontrati. Inoltre, per consentire un approfondimento qualitativo dei risultati raccolti con l indagine quantitativa, sono state realizzate alcune interviste presso alcune imprese locali sia dei servizi che della manifattura per cogliere come le imprese più innovative e performanti affrontino le problematiche e sviluppino le strategie vincenti per l innovazione e la competitività. Come nella precedente edizione dell Osservatorio 2, l analisi quantitativa è stata condotta su un campione di imprese iscritte alle Confindustrie Provinciali Venete cui è stato sottoposto un questionario al fine di costruire una descrizione relativa al loro mercato, alla situazione congiunturale e agli effetti della crisi rispetto al contesto. Tab. 1 Distribuzione per macrosettori Valori assoluti Percentuali Servizi di informazione e comunicazione 88 35,2 Contabilità e consulenza gestionale 58 23,2 Architettura, ingegneria e consulenza tecnica 82 32,8 Altro servizi di supporto alle imprese 22 8,8 Totale ,0 Il settore dei servizi innovativi è un ambito in cui convivono imprese tra loro molto diverse in ragione dei business intrapresi, ma accumunate dall elevato grado di conoscenza e di innovazione di cui dovrebbero essere portatrici. La rilevante differenza di esperienze e di caratteristiche che attraversa il mondo dei KIBS (Knowledge Innovative Business Service) ha reso necessario poter approfondire l analisi anche rispetto ai diversi comparti. Sono stati così individuati i seguenti quattro specifici ambiti sulla base dei quali costruire il campione delle 250 imprese intervistate: servizi di informazione e comunicazione, contabilità e consulenza gestionale, architettura, ingegneria e consulenza tecnica, altri servizi di supporto alle imprese. 1 I. Cipolletta, Più industria o più servizi? Falso dilemma, in UniCredit Spa, Economia Italiana, n. 2, Cfr. Veneto.pdf).

5 P a g i n a 5 In generale, il campione è stato selezionato tenendo in considerazione tre variabili: la collocazione territoriale (provincia), il comparto di appartenenza e la dimensione dichiarate. Il primo elemento di analisi importante per le riflessioni successive è la dimensione media delle aziende rispondenti. Il 51,9% del campione ha fino a 10 addetti, il 23,4% da 11 a 20 e il 24,7% da 21 in su. Rispetto all indagine del 2011 il panel intervistato è costituito da imprese di dimensione leggermente più ampia. Tab. 2 Distribuzione per dimensione (val. %) addetti 51, addetti 23,4 21 addetti e più 24,7 Totale 100,0 La distribuzione del campione per fatturato riporta dati coerenti con la dimensione in base al numero degli addetti: il 56,1% ha registrato nel 2012 un fatturato fino a un milione di euro (il 19,3% fino a 199mila euro, il 18,3% da 200 a 499mila e il 18,5% da 500mila a 1 milione). Il rimanente 43,9% circa si divide nel 15,9% che registra un fatturato tra 1 e 2 milioni di euro e il 28% oltre i 2 milioni. Tab. 3 Distribuzione per fatturato Da 100 mila fino a 199 mila euro 19,8 19,3 Da 200 mila a 499 mila euro 18,5 18,3 Da 500 mila a 1 milione di euro 24,8 18,5 Da 1 milione a 2 milioni di euro 13,1 15,9 Oltre 2 milioni di euro 23,6 28,0 Totale 100,0 100,0 Fonte: Fondazione Nord Est, ConfindustriaSI Veneto (n. casi 250 Altro elemento che concorre a dare una descrizione generale dell universo di riferimento è l età delle imprese interpellate. Si tratta, infatti, di un settore molto giovane in cui quasi 2 imprese su 5 sono state fondate nell ultimo decennio, mentre un ulteriore 36,7% tra il 1991 e il Tab. 4 Distribuzione per anno di fondazione Fino al ,9 Dal 1991 al ,7 Da 2001 al ,4 Totale 100,0 Le domande sottoposte al campione hanno poi permesso di individuare altre caratteristiche delle imprese che possono risultare significative rispetto all analisi delle strategie e dei risultati di impresa. In particolare si sono distinte le imprese sotto due profili: l aggregazione e l innovazione. Dal primo punto di vista si sono così individuate le imprese aggregate, ossia quelle che sono inserite in qualche network formale o informale, e quelle non aggregate che agiscono da sole sul mercato. Le imprese aggregate risultano essere la maggioranza del campione.

6 P a g i n a 6 Tab. 5 La Sua impresa partecipa a forme di aggregazione tra imprese? (val.%) Aggregate 48,8 54,3 Non aggregate 51,2 45,7 Totale 100,0 100,0 Sul fronte dell innovazione, invece, le imprese sono state classificate nelle tre seguenti categorie: - i non innovatori, ovvero coloro che hanno dichiarato di non aver realizzato alcun tipo di innovazione nell ultimo triennio; - gli innovatori deboli: ovvero coloro che hanno realizzato o innovazione dei servizi offerti o innovazione di processo negli ultimi 3 anni; - gli innovatori forti: ovvero le imprese che hanno realizzato nell ultimo triennio sia innovazioni dei servizi che di processo. Da questo punto di vista, rispetto al 2011, nel campione risulta essere diminuita la quota delle innovatrici forti a favore delle innovatrici deboli. Tab. 6 Tipologia di innovazione nell ultimo triennio (val.%) Non innovatori 14,1 11,1 Innovatori deboli 30,1 36,3 Innovatori forti 55,8 52,6 Totale 100,0 100,0 1. Il mercato Anche nel 2013 si confermano le principali caratteristiche del mercato dei servizi innovativi e tecnologici del Veneto. In particolare i servizi offerti sono soprattutto servizi personalizzati e definiti in accordo con i clienti, i quali sono prevalentemente imprese locali del manifatturiero. Mediamente il 68,8% del fatturato realizzato dalle imprese KIBS del Veneto è realizzato attraverso la vendita di servizi personalizzati sulle esigenze del singolo cliente e spesso definiti attraverso una costante relazione di scambio di conoscenze con il cliente stesso. Se si analizza il dato in base alla dimensione delle imprese, si osserva come le più grandi siano in grado di realizzare una quota più rilevante di fatturato attraverso servizi standardizzati: sopra i 20 addetti tale percentuale raggiunge il 38,7, sotto i 10 il 25,9. La quota di servizi personalizzati è più elevata nell ambito dei servizi di ingegneria, architettura e consulenza tecnica (76,1%), minore per i servizi di informatica e comunicazione (62,7%). La quota prevalente del fatturato, mediamente l 80%, è realizzata nell ambito di rapporti b2b, mentre il secondo cliente è rappresentato dall Amministrazione Pubblica (13,2%). Particolarmente focalizzate sulle vendite verso le altre imprese sono le attività di servizi con meno di 10 addetti (83,7%), mentre le più grandi, anche rispetto al confronto con il 2011, ottengono una quota importante dei propri ricavi nell ambito della pubblica amministrazione (19,4%). Rispetto ai diversi comparti emergono differenze rilevanti, rispetto alla media, sia nel settore della contabilità e consulenza che realizza il 92,5% del proprio fatturato nella vendita di servizi

7 P a g i n a 7 alle imprese, sia nel settore architettura, ingegneria e consulenza tecnica che ottiene una quota maggiore di ricavi presso i privati (11,1%) e presso la Pubblica Amministrazione (19,7%). Tab. 7 Quota di fatturato per tipologia di servizi offerti (media) Standardizzati Personalizzati Tutti ,2 68,8 Tutti ,0 73,0 Dimensione 1-10 addetti 25,9 74, addetti 34,8 65,2 21 e + addetti 38,7 61,3 Settore Informatica e comunicazione 37,3 62,7 Contabilità e consulenza gestionale 29,2 70,8 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 23,9 76,1 Altri servizi di supporto alle imprese 38,7 61,3 Tab. 8 Quota di fatturato per tipologia di cliente (media) Imprese Privati Pubblico Tutti ,4 6,4 13,2 Tutti ,4 6,1 13,5 Dimensione 1-10 addetti 83,7 6,2 10, addetti 79,1 7,5 13,4 21 e + addetti 75,0 5,6 19,4 Settore Informatica e comunicazione 83,0 4,4 12,6 Contabilità e consulenza gestionale 92,5 1,1 6,4 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 69,2 11,1 19,7 Altri servizi di supporto alle imprese 81,5 9,7 8,8 Tra i clienti b2b sono le imprese manifatturiere a rappresentare l ambito maggiormente interessante per i servizi innovativi a conferma dell importante legame esistente tra i due settori e che rende ingiustificata l affermazione secondo cui lo sviluppo dei servizi debba avvenire a discapito dell industria. Il 56,4% del campione, infatti, dichiara che i propri servizi sono rivolti in misura prevalente al manifatturiero, mentre il 22,7% dichiara di avere come mercato di riferimento quello delle altre imprese di servizi. Tale quota sale al 32,5% e al 40% rispettivamente nel comparto dei servizi di informatica e comunicazione e per le altre attività di supporto all impresa. Viceversa è più importante il legame con l industria per le attività di consulenza e contabilità (80%). Ultimo tratto caratteristico del fatturato delle imprese interpellate è che viene realizzato, soprattutto, nell ambito di un mercato locale: il 39,2% del ricavato ha origine nel mercato costituito dalla provincia di operatività e il 26,9% nella regione di appartenenza. Sommando a questa quota quella del fatturato realizzato in Friuli Venezia Giulia e nel Trentino Alto Adige, si osserva come le imprese KIBS venete realizzino al 74,4% dei ricavi nel Nord Est. Nel complesso il mercato italiano determina quasi il 95% del risultato delle vendite, mentre il fatturato dell Unione Europea conta solo il 2,0% e quello extra UE il 3,4%.

8 P a g i n a 8 Il comparto più legato al contesto locale risulta quello dei servizi di consulenza e contabilità, quello più aperto al mercato nazionale è, invece, rappresentato dall informatica e comunicazione. Tab. 9 A quale settore sono venduti principalmente i servizi? (val. %) Informatica e comunicazione Contabilità e consulenza gestionale Architettura, ingegneria, cons. tecnica Altri servizi di supporto alle imprese Tutti 2013 Tutti 2011 Agricoltura 1,2 0,0 0,0 0,0 0,5 0,3 Manifatturiero 49,4 80,0 50,0 45,0 56,4 54,1 Costruzioni 1,2 3,6 33,8 10,0 12,8 11,5 Industria estrattiva 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 Servizi alle persone 15,7 0,0 4,0 5,0 7,6 7,5 Servizi alle imprese 32,5 16,4 12,2 40,0 22,7 25,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tab. 10 Quota di fatturato per principale mercato di destinazione (media) Provincia Regione TAA e FVG Altre regioni italiane Unione Europea Extra Unione Europea Tutti ,2 26,9 8,3 20,2 2,0 3,4 Tutti ,8 27,4 8,3 20,4 2,7 2,4 Dimensione 1-10 addetti 47,3 27,4 6,7 15,2 1,5 1, addetti 38,0 25,7 10,1 20,1 2,9 3,2 21 e + addetti 22,7 27,0 9,8 31,4 2,1 7,0 Settore Informatica e comunicazione 25,8 28,3 8,7 31,3 1,7 4,2 Contabilità e consulenza gestionale 51,7 28,7 5,8 12,4 1,3 0,1 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 44,8 25,3 9,0 13,5 2,5 4,9 Altri servizi di supporto alle imprese 39,2 22,6 10,2 21,9 3,0 3,1 2. Il nuovo contesto competitivo determinato dalla crisi L indagine realizzata nel 2011 presso le imprese dei servizi innovativi del Veneto aveva messo in luce la realtà di un settore che ancora non aveva subito rilevanti flessioni del fatturato a causa del perdurare della crisi. La rilevazione del 2013, viceversa, evidenzia come anche questo comparto sia costretto a confrontarsi con una criticità persistente che inizia a determinare effetti negativi sulle performance imprenditoriali. Infatti se la rilevazione precedente aveva restituito una quota di imprese con fatturato in crescita nell ultimo triennio superiore alla

9 P a g i n a 9 quota delle aziende in flessione di quasi venti punti percentuali, ora il saldo diventa negativo per 5,7 punti. A settembre 2013 il 31,6% delle aziende del settore (era il 44,9% nel 2011) dichiara di aver registrato una crescita del fatturato nell ultimo triennio, il 31,1 di aver registrato una stabilità e il 37,3% una flessione (era il 25,5%). Tutte le classi dimensionali hanno registrato un andamento simile del fatturato che è stato particolarmente positivo nella classe intermedia (11-20 addetti). Tra i comparti la migliore performance è stata quella registrata dai servizi di informatica e comunicazione (50% di indicazioni di crescita, solo il 15,% di flessione), mentre la peggiore per quelli di architettura, ingegneria e consulenza tecnica (37,0% crescita, 35,2% flessione), come visto molto legati al mondo della Pubblica Amministrazione e delle costruzioni. A livello dimensionale l unico dato positivo è registrato tra le aziende con un numero di occupati compresi tra che anche nel 2011 avevano ottenuto il risultato migliore. Negativo per 11,9 punti il dato tra le piccole, dove solo poco più di un impresa su quattro ottiene un fatturato in aumento. Le più strutturate, infine, ottengono un saldo sintetico di -3,2, dal precedente +18,4, con il 37,1% di aziende in positivo. Se la scelta di agire in aggregazione non sembra, diversamente dal 2011, definire differenti capacità di sviluppo, tanto che sia per gli aggregati che per i non aggregati il risultato sintetico risulta negativo, viceversa, le strategie di innovazione continuano a rappresentare il vero elemento in grado di determinare le performance aziendali. Le imprese che in questi anni non hanno fatto alcun investimento in innovazione, infatti, presentano la quota maggiore di indicazioni di flessione (54,2%) a fronte di una quota minoritaria di indicazioni di crescita (12,5%), con un saldo di opinione pari a -41,7 punti. Negativo (-14,4) anche il dato di chi ha realizzato processi deboli di innovazione, mentre il dato sale a +6,8 per le imprese che nell ultimo triennio hanno investito nell innovazione dei processi, della tecnologia, dell organizzazione e dei servizi. Tra queste il 37,9% ha registrato una crescita del fatturato, il 31,0% una stabilità e il 31,1% una flessione. Confrontando i risultati attuali con quelli del 2011 si osserva come tenda ad allargarsi la forbice tra imprese fortemente innovatrici e imprese che non hanno fatto innovazione. Anche nel comparto in esame, così come sta avvenendo nel complesso del sistema produttivo, si sta manifestando una forte polarizzazione delle imprese in base alle scelte strategiche messe in atto. Da una parte chi rimane molto legato al contesto locale e non realizza innovazione e che soffre anche pesantemente la crisi, dall altra chi ha scelto di attivare percorsi di innovazione, di apertura a nuovi mercati, un nuovo approccio con i clienti e che per questo riesce a crescere e a svilupparsi. La crisi che, come evidenziano i dati di congiuntura, ha messo in forte difficoltà soprattutto il settore manifatturiero che rappresenta la quota prevalente del mercato dei servizi innovativi ha determinato in questo ambito alcune criticità, ma anche nuove occasioni di business. Le prime, nel confronto, con i dati raccolti nel 2011 sembrano essersi ulteriormente incrementate, soprattutto, in termini di diminuzione dei budget dei clienti e di allungamento dei tempi di pagamento. In generale, il 93,4% del panel lamenta una riduzione dei budget per i progetti, mentre il 90,1% l allungamento dei tempi di pagamento. A questi primi due effetti si affiancano anche l abbassamento del livello dei prezzi dei servizi offerti (79,9%), la richiesta di nuovi servizi (68,3%) e per il 59,3% dei rispondenti una riduzione del numero dei clienti (44,7%).

10 P a g i n a 10 Tab. 11 Nel complesso, negli ultimi tre anni, il fatturato della Sua azienda è aumentato rimasto stabile diminuito Saldo di opinione 2013 Saldi di opinione 2011 Tutti ,6 31,1 37,3-5,7 +19,4 Tutti ,9 29,6 25,5 +19,4 - Dimensione 1-10 addetti 27,0 34,1 38,9-11,9 +19, addetti 35,6 33,9 30,5 +5,1 +23,2 21 e + addetti 37,1 22,6 40,3-3,2 +18,4 Settore Informatica e comunicazione 32,2 29,9 37,9-5,7 +34,2 Contabilità e consulenza gestionale 25,5 41,8 32,7-7,2 +21,2 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 34,1 25,7 40,2-6,1 +1,8 Altri servizi di supporto alle imprese 36,4 27,2 36,4 0,0 +23,1 Aggregati Sì 31,6 33,1 35,3-3,7 +27,2 No 31,6 28,9 39,5-7,9 +12,1 Innovazione Non innovatori 12,5 33,3 54,2-41,7 +9,5 Innovatori deboli 27,8 30,0 42,2-14,4 +5,4 Innovatori forti 37,9 31,0 31,1 +6,8 +28,6 Per saldo di opinione si intende la differenza tra la percentuale di indicazioni di crescita e la percentuale di indicazioni di flessione. Per quanto riguarda la dimensione di impresa si osserva come le più grandi abbiano registrato un aumento importante della quota di chi ha verificato una diminuzione del numero dei clienti (dal 27,5 al 55,6%) così come di chi ha subito un allungamento dei tempi di pagamento (da 86,7 a 94,9%), mentre è diminuita la percentuale di coloro che hanno dichiarato di aver ricevuto richieste di nuovi servizi (da 73,2 a 63,5%). Le più piccole in generale hanno conosciuto un deteriorarsi maggiore del proprio contesto competitivo, mentre quelle tra addetti sembrano aver bilanciato le criticità con l opportunità di intraprendere nuovi business e realizzare nuovi servizi per la clientela (da 60,5 a 75,0%) La medesima situazione è stata rilevata anche nell ambito consulenza gestionale che pur registrando un generale peggioramento delle condizioni di mercato ha visto crescere la domanda di servizi innovativi da parte dei clienti (da 58,3 a 73,2%). Particolarmente difficile il contesto competitivo dei servizi di ingegneria e consulenza tecnica che hanno riscontrato un forte incremento di aziende che ha visto ridursi il numero di clienti (da 50,5 a 63,0%). I dati di bilancio delle imprese del settore hanno messo in evidenza come le imprese pur anche a fronte di un eventuale crescita del fatturato abbiano visto ridursi in modo importante i margini proprio in ragione dei minori budget disponibili e della necessità di ridurre i prezzi dei servizi offerti. La lettura dei dati in base all andamento del fatturato mostra che le imprese che sono state in grado di aumentare il fatturato sono quelle che meno hanno registrato la

11 P a g i n a 11 riduzione dei clienti, dei budget, dei prezzi e che più delle altre hanno ricevuto ordini per nuove tipologie di servizi. Tab. 12 La crisi ha determinato (val. %) la riduzione del budget dei clienti l allungamento dei tempi di pagamento l abbassamento del livello dei prezzi la richiesta di nuovi servizi la diminuzione del numero dei clienti Tutti ,4 90,1 79,9 68,3 59,3 Tutti ,7 85,0 74,6 65,0 44,7 Dimensione 1-10 addetti 93,7 87,5 82,2 67,0 63, addetti 92,5 90,7 73,1 75,0 52,9 21 e + addetti 93,1 94,9 83,0 63,5 55,6 Settore Informatica e comunicazione 94,0 89,4 75,3 76,3 58,8 Contabilità e consulenza gestionale 95,6 93,9 72,7 73,2 58,0 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 92,0 91,0 90,3 56,7 63,0 Altri servizi di supporto alle imprese 85,0 81,0 75,0 65,0 52,4 Andamento fatturato ultimo triennio Aumentato 82,2 79,7 66,2 76,4 35,8 Stabile 100,0 95,8 76,6 74,2 60,3 Diminuito 98,8 94,1 96,1 54,3 75,3 Aggregati Sì 93,4 90,5 80,5 64,6 52,1 No 93,1 89,7 79,8 73,3 67,6 Innovazione Non innovatori 100,0 100,0 80,0 50,0 82,6 Innovatori deboli 96,2 90,6 83,1 58,2 65,0 Innovatori forti 90,1 88,0 77,9 76,7 51,2 Infine il dato sull innovazione ancora una volta mette in luce che la scelta di investire in questo ambito a 360 mette le imprese nella condizione di subire meno, rispetto a chi non innova, il rischio di perdere clienti (51,2% rispetto all 82,6% dei non innovatori), così come le decisioni unilaterali dei clienti i quali, viceversa si mostrano maggiormente propensi a coinvolgere i propri fornitori nella realizzazione di nuove tipologie di servizi (76,7% tra i super innovatori e 50% tra i non innovatori). La necessità di concedere tempi di dilazione molto lunghi appare evidente là dove il 28,3% dichiara di concedere tempi di pagamento a due mesi, il 33,9% a tre mesi e il 26,6% oltre i 90 giorni. Il problema coinvolge tutte le imprese con punte particolarmente critiche per il settore dell architettura, ma anche per quelle sopra i 10 addetti Per completare l analisi dei possibili effetti della crisi si sono poste due ulteriori domande sul comportamento dei clienti: la scelta di internalizzare servizi prima acquistati sul mercato e quella di acquisire i servizi presso imprese con sede all estero.

12 P a g i n a 12 Tab. 13 Mediamente quale dilazione di pagamento viene concessa ai clienti più importanti? (val.%) Un mese Due mesi Tre mesi Oltre tre mesi Tutti ,2 28,3 33,9 26,6 Tutti ,0 35,6 29,9 26,5 Dimensione 1-10 addetti 13,3 32,6 25,8 28, addetti 9,1 27,3 41,8 21,8 21 e + addetti 8,6 20,7 43,1 27,6 Settore Informatica e comunicazione 10,8 30,1 36,2 22,9 Contabilità e consulenza gestionale 21,5 27,5 27,5 23,5 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 6,3 24,1 36,7 32,9 Altri servizi di supporto alle imprese 10,0 40,0 30,0 20,0 Il primo viene effettivamente registrato come fenomeno in atto, e in espansione rispetto a quanto registrato nel 2011, dal 42,3% del panel e per il 33,6% esso è dovuto alla crisi. Viceversa, il secondo comportamento è indicato come tendenza in atto dal 17,5% e non appare legato in particolare alle condizioni economiche attuali. Tab. 14 I Suoi clienti (val. %) stanno internalizzando servizi che prima acquisivano sul mercato acquistano servizi da imprese che hanno sede all estero Sì, in risposta alla crisi 26,2 33,6 6,0 9,7 Sì, per altri motivi 10,2 8,7 6,7 7,8 No 63,6 57,7 87,3 82,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Dall analisi di questi dati emerge come il settore dei servizi innovativi sia stato sottoposto negli ultimi diciotto mesi a tensioni particolarmente rilevanti che hanno avuto effetti importanti sui risultati di impresa, sulle relazioni con i clienti e sulla possibilità di sviluppare nuove occasioni di sviluppo sui mercati. Emerge anche, a differenza di quanto rilevato nella scorsa rilevazione, che il punto centrale della capacità competitiva non trova riscontro nelle dimensioni o nell aggregazione di impresa quanto nelle specifiche strategie di innovazione intraprese. Dimensione e aggregazione sono strumenti utili alla crescita solo se pensati come strumenti o precondizioni necessarie per sostenere l innovazione. 3. La questione dimensionale Poiché la dimensione non sia l elemento differenziale nel definire la competitività di un impresa, tuttavia, il raggiungimento della dimensione adeguata diventa indispensabile alle scelte di investimento in innovazione definite - e, come visto, indispensabili - è necessario soffermarsi ad analizzare come tale tematica sia percepita in un ambito settoriale caratterizzato ancora da imprese poco strutturate in termini di occupati. Le imprese interpellate sono nel 51,9% dei casi imprese con meno di 10 addetti, una su quattro opera con un numero di addetti compreso tra 11 e 20 e, infine, un quarto ha più di 20 occupati.

13 P a g i n a 13 Tab. 15 Distribuzione per dimensione Informatica e comunicazione Contabilità e consulenza gestionale Architettura, ingegneria, consulenza tecnica Altri servizi di supporto alle imprese addetti 34,1% 70,7% 53,7% 68,2% 51, addetti 27,3% 24,1% 22,0% 13,6% 23,4 21 addetti e più 38,6% 5,2% 24,4% 18,2% 24,7 Totale 34,1% 70,7% 53,7% 68,2% 100,0 Osservando le risposte del campione circa l opportunità in termini di competitività che una piccola impresa agisca da sola sui mercati, appare evidente che vi ormai è la consapevolezza che questa non strada costituisce più l opzione preferibile, tanto che solo il 6,3% si esprime a favore di tale strategia. Il 69,0%, viceversa, ritiene indispensabile agire in aggregazione/network con altre imprese, mentre il 23,7% indica una soluzione più strutturale in termini di crescita dimensionale da attuarsi attraverso fusioni (17,9%) o acquisizioni (5,8%). Il confronto con i dati raccolti a giugno 2012 presso un campione di imprese italiane di tutti i settori 3, conferma che il panel veneto non solo appare più propenso alla collaborazione tra imprese ma anche che tra le diverse forme possibili esprime una maggiore preferenza per quelle meno strutturate e definitive, ovvero l aggregazione piuttosto che le fusioni o le acquisizioni. Diversamente da quanto registrato nella precedente indagine, la medesima intensità di disaccordo per l ipotesi di agire in modo autonomo sul mercato viene riscontrata in ogni classe dimensionale dove anche le più piccole appaiono ormai orientate a definire come strategia più opportuna quella dell aggregazione. Le imprese sopra i dieci addetti, tuttavia, appaiono maggiormente orientate a scegliere la strada delle fusioni o acquisizioni come opzione ideale per una piccola impresa che voglia recuperare competitività. Le imprese oggi non partecipanti a qualche forma di aggregazione evidenziano un maggiore interesse per l ipotesi di rimanere sole (9,8% rispetto al 3,1% delle aggregate), o eventualmente per quella di intraprendere la strada della crescita strutturale tramite fusione o acquisizione (29,5% rispetto a 18,%). Questa maggiore propensione si riscontra anche tra le aziende che hanno realizzato una qualche forma di innovazione nell ultimo triennio: almeno un impresa su quattro, a fronte del 9,5% delle non innovatrici che mostrano maggiore interesse per l aggregazione (81%). 3 Si confrontino i dati dell Italia delle Imprese 2012 che raccoglie le opinioni di imprese di tutti i settori con almeno 10 addetti. D. Marini, L Italia delle imprese. Rapporto 2012, Quaderni FNE, Collana Ricerche, n. 70, Fondazione Nord Est, Treviso, settembre 2012

14 P a g i n a 14 Tab. 16 A Suo giudizio, in questa fase una piccola impresa per continuare a essere competitiva deve (val. %) continuare ad agire da sola aggregarsi fare fusioni con altre aziende acquisire altre aziende cedere l azienda ,3 69,0 17,9 5,8 1, ,8 69,6 12,2 7,6 0,8 Dimensione 1-10 addetti 6,6 74,6 13,9 4,1 0, addetti 6,8 64,4 23,7 5,1 0,0 21 e + addetti 5,2 62,1 20,7 10,3 1,7 Settore Informatica e comunicazione 5,9 63,5 23,5 5,9 1,2 Contabilità e consulenza gestionale 8,9 66,1 19,6 5,4 0,0 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 6,2 72,6 13,8 6,2 1,2 Altri servizi di supporto alle imprese 4,5 81,9 4,5 9,1 0,0 Aggregate Sì 3,1 78,3 12,4 6,2 0,0 No 9,8 58,9 24,1 5,4 1,8 Innovazione Nessuno 9,5 81,0 9,5 0,0 0,0 Debole 6,8 70,5 18,2 4,5 0,0 Forte 5,3 66,5 19,1 7,6 1,5 Cercando di approfondire i limiti imposti dalla piccola dimensione, le imprese dei servizi innovativi e tecnologici individuano essenzialmente due fattori di criticità: la difficoltà di dotarsi o di acquisire funzioni complesse (61,8%), come possono essere la ricerca e sviluppo o il marketing, e la limitata capacità di investimento (54,9%). Entrambe queste indicazioni riconducono alle reali difficoltà che una piccola impresa incontra nel poter progettare e realizzare innovazione, anche se quest ultimo aspetto è indicato solo dal 30,1% del campione. Come visto, osservando le performance di crescita delle imprese in base alla tipologia di innovazione è emerso in maniera evidente quanto la capacità competitiva conosca dei differenziali importanti rispetto alle forme di innovazione intrapresa: solo le aziende che hanno funzioni, competenze e adeguate risorse per realizzare investimenti a tutto tondo sull innovazione (organizzazione, processi, tecnologia, servizi) riescono a superare la crisi e a crescere, viceversa la sola introduzione di nuovi servizi non appare più sufficiente. Minoritaria ma ancora rilevante anche la quota di chi ritiene che la piccola dimensione sia un limite nel riuscire ad avere accesso al credito (42,6%) e a internazionalizzarsi (48,3%). Più in generale, infine, la piccola dimensione media delle imprese dei servizi innovativi e tecnologici viene valutata dal 64% del panel veneto anche come un fattore concretamente in grado di limitare le possibilità di crescita e sviluppo del settore nel suo complesso. Tale opinione è maggiormente diffusa al crescere della dimensione delle aziende rispondenti.

15 P a g i n a 15 ha maggiori difficoltà a dotarsi di funzioni complesse Tab. 17 A Suo giudizio, una piccola impresa (val. %) ha limitate capacità di investimento ha difficoltà ad accedere al credito ha difficoltà a internazionalizzasi è meno attrattiva per i lavoratori qualificati ha ridotte capacità di innovazione Tutti ,8 54,9 42,6 48,3 30,8 30,1 Tutti ,9 87,9 75,6 74,0 56,1 44,0 Dimensione 1-10 addetti 41,5 51,9 56,6 43,8 31,0 23, addetti 39,0 52,5 62,1 44,1 27,1 22,4 21 e + addetti 49,2 62,9 72,6 62,3 33,9 51,6 Tab. 18 A Suo giudizio, la dimensione media ridotta delle imprese dei servizi IT limita le possibilità di crescita del settore? (val. %) 1-10 addetti addetti 21 addetti e + Tutti 2013 Tutti 2011 Sì 59,8 63,8 72,6 64,0 63,0 No 40,2 36,2 27,4 36,0 37,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 3.1 Le aggregazioni Come visto precedentemente, ¾ del panel veneto ritiene che l aggregazione possa essere la riposta vincente per le piccole imprese che vogliono assicurarsi un adeguata capacità competitiva superando i limiti che abbiamo visto essere connessi a una dimensione ridotta. L interesse per questa scelta appare confermato pienamente dal fatto che nell ambito dei servizi innovativi del Veneto il 54,3% delle imprese dichiari di partecipare a una qualche forma di aggregazione, dato che risulta in crescita dal precedente 48,8%. Le tipologie di aggregazione sperimentate appaiono più o meno impegnative o strutturate. Infatti, si registra la presenza di un 30,7% (dal 21,9 del 2011) che dichiara di partecipare a network di tipo informale; mentre il 14,4% (10,5) dichiara di essere inserito in un consorzio, il 13,1% (8,5) in un network formalizzati, l 8,4% (5,0) di partecipare a una joint venture e il 9,3%, in forte crescita dal precedente 2,6, di aver sottoscritto un contratto di rete. Alla quota già elevata di chi agisce all interno di aggregazioni si aggiunge anche una quota pari all 11,5% di imprese che sta valutano l ipotesi di intraprendere questa esperienza. Rispetto alle dimensioni degli intervistati, la quota degli aggregati risulta più elevata tra le imprese di dimensioni maggiori (oltre i 20 addetti, 59,7%), mentre tra quelle più piccole sale la quota di coloro che stanno valutando la scelta di entrare a far parte di una qualche forma di aggregazione. Percentuale che risulta particolarmente elevata anche tra le aziende che operano nell ambito della progettazione e consulenza tecnica (18,1%) a fronte di una generale omogeneità nella quota degli aggregati. Pur rinviando al capitolo sull innovazione ogni specifica riflessione, emerge in modo evidente come l aggregazione risulti maggiormente diffusa tra le imprese che più hanno avviato innovazione nel corso dell ultimo triennio: i non innovatori, infatti, si dichiarano aggregati nel 37% dei casi, con una quota molto ridotta di indecisi (3,7%), gli innovatori deboli raggiungono a

16 P a g i n a 16 percentuale del 62,7 tra i già aggregati oronti a farlo, i super innovatori, invece, sono già aggregati nel 64,1% dei casi (era il 56,8 nel 2011), indecisi nel 14,1%. Tab. 19 La Sua impresa partecipa a forme di aggregazione tra imprese? (val. %) Sì consorzio 14,4 Sì, joint venture 8,4 Sì network formalizzati 13,1 Aggregati 54,3 48,8 Sì network informali 30,7 Sì, contratti di rete 9,3 Ora no, ma ci sto pensando 11,5 Indecisi 11,5 15,2 Ora no, ma in passato sì 5,1 No 29,1 Non aggregati 34,2 36,0 Totale 100,0 100,0 100,0 Graf. 1 - La Sua impresa partecipa a forme di aggregazione tra imprese? (val. %) 0% 50% 100% Tutti 54,3 11,5 34, addetti 50,8 12,3 36, addetti 55,2 13,8 31,0 21 addetti e + 59,7 8,1 32,3 Aggregati Informatica e comunicazione Contabilità e consulenza gestionale Arch., ing. e consulenza tecnica 55,2 57,6 51,8 10,3 3,4 18,1 34,5 39,0 30,1 Indecisi Non aggregati Altre attività 50,0 13,6 36,4 Non innovatori 37,0 3,7 59,3 Innovatori deboli 46,2 16,5 37,4 Innovatori forti 64,1 9,2 26,7 Analogamente a quanto già rilevato nella precedente indagine, le imprese KIBS venete percepiscono e sperimentano nell aggregazione opportunità importanti per lo sviluppo della capacità competitiva dell impresa: oltre il 93,4% ritiene che aggregarsi permetta di progettare strategie più ambiziose, il 76,1% di aumentare il livello di professionalità, il 73,1% la crescita della dotazione tecnologica disponibile e il 60,6% una migliore efficienza della struttura organizzativa.

17 P a g i n a 17 Tab. 20 L aggregazione tra imprese (val. % di molto/abbastanza d accordo) Aggregati Non aggregati e indecisi Tutti 2013 permette di progettare strategie più ambiziose 93,2 93,6 93,4 92,9 aumenta la professionalità 79,5 72,1 76,1 71,4 accresce il livello tecnologico 71,8 74,3 73,1 77,5 migliora l efficienza della struttura organizzativa 60,5 61,1 60,6 58, L innovazione Come mostrano i dati sulle imprese che hanno registrato una crescita del fatturato, l elemento centrarle per mantenere e recuperare competitività è legato soprattutto alla capacità di progettare, sostenere e realizzare un innovazione che coinvolga i diversi elementi dell azienda e dell approccio con il mercato. La sola innovazione di prodotto non supportata da adeguati investimenti in tecnologia, risorse umane, relazioni con il mercato e, viceversa, questi investimenti non tradotti poi in un offerta nuova e di qualità sul mercato non sembrano più sufficienti a garantire lo sviluppo. La centralità dell innovazione rende, quindi, indispensabile analizzare in modo preciso il livello e le tipologie di investimento intraprese dalle aziende del panel veneto, nella fase critica dell ultimo triennio. E, accanto, a questo, verificare se l intensificarsi degli effetti della crisi sui margini, sui budget disponibili e sull allungamento dei tempi di pagamento abbia avuto ripercussioni sulla capacità di innovazione delle imprese. In effetti, se rimane ancora elevata e maggioritaria la quota di chi tra i servizi innovativi veneti ha potuto saputo almeno mantenere (24,8%) se non addirittura incrementare gli investimenti in corso (46,0%), il confronto con quanto rilevato nel 2011 evidenzia una riduzione di questa quota complessiva dall 80,4% al 70,8%. Questo scostamento deriva in particolare dal decremento di chi ha potuto progettare nuovi investimenti a fronte di una crescita consistente di chi ha rallentato quelli in corso (da 15 a 23,0%). Fortunatamente rimane minima la percentuale di chi li ha bloccati del tutto (da 4,6 a 6,2%). La medesima dinamica, così come le scelte intraprese, è riscontrabile per ogni tipologia di impresa sia in base alle dimensione che al settore di appartenenza. Uno scostamento rilevante si registra, invece, per quanto riguarda i profili di azienda in base all aggregazione e all innovazione. Sotto il primo aspetto le imprese aggregate sono quelle che maggiormente riescono a progettare nuovi investimenti: il 51,9% rispetto al 39,3% dei non aggregati tra cui sale all 8,9 la percentuale di chi ha bloccato ogni investimento in innovazione. Per quanto riguarda i profili degli innovatori: chi già realizza nuova innovazione nel 40,9% ha rallentato gli investimenti in corso e nel 22,7% li ha bloccati tutti. Tra le super innovatrici, viceversa, il 63,1% destina nuove risorse all innovazione. La capacità almeno di mantenere o anche di progettare nuova innovazione è stata più ampia tra le imprese che nel corso dell ultimo triennio sono riuscite ad aumentare il proprio fatturato (89,5%), mentre per quelle con fatturato in flessione è stato maggiore il rallentamento o il blocco degli impieghi (45,5%, contro il 29,2% generale).

18 P a g i n a 18 Tab. 21 Con la crisi la Sua impresa in termini di investimenti in innovazione ha (val. %) mantenuto quelli in corso e programmati di nuovi mantenuto solo quelli in corso rallentato quelli in corso bloccato tutti gli investi-menti Tutti ,0 24,8 23,0 6,2 Tutti ,1 26,3 15,0 4,6 Dimensione 1-10 addetti 42,4 25,6 22,4 9, addetti 54,4 21,1 19,3 5,3 21 e + addetti 45,0 26,7 28,3 0,0 Settore Informatica e comunicazione 50,6 25,9 22,4 1,2 Contabilità e consulenza gestionale 43,6 25,5 25,5 5,5 Architettura, ingegneria, consulenza tecnica 42,5 22,5 23,8 11,2 Altri servizi di supporto alle imprese 47,8 26,1 17,4 8,7 Andamento fatturato ultimo triennio Aumentato 59,2 30,3 10,5 0,0 Stabile 49,3 22,7 25,3 2,7 Diminuito 32,2 22,2 31,1 14,4 Aggregati Sì 51,9 22,1 22,1 3,8 No 39,3 27,7 24,1 8,9 Innovazione Nessuna 0,0 36,4 40,9 22,7 Innovatori deboli 32,2 27,8 32,2 7,8 Innovatori forti 63,1 20,8 13,8 2,3 I dati appena analizzati confermano che, nonostante la crisi, il settore in esame è senza dubbio un ambito a forte vocazione innovativa. Per analizzare i diversi sentieri di innovazione nel mondo dei servizi si è scelto di usare, come chiave di lettura, un modello che tiene insieme diverse dimensioni di innovazione 4 e che permette di osservare come nell ambito dei KIBS si riscontrino modelli di innovazione complessi che il più delle volte coinvolgono contemporaneamente tutte e quattro le seguenti dimensioni: nuovi servizi, nuove modalità di relazione con i clienti, nuove modalità di erogazione dei servizi e tecnologia. Se si osservano i dati raccolti sulle tipologie di investimenti realizzati dalle imprese si conferma la complessità dell innovazione nell ambito dei KIBS: infatti, ciò che prevale è un mix di investimenti e di processi che coinvolgono uno o più elementi dell impresa. I primi tre ambiti di investimento, in termini di diffusione, risultano le risorse umane (nuove competenze e formazione) utili all attività di ricerca e sviluppo (77,4%), seguiti da software (73,5%) e da strumenti, tecnologie, hardware (73,5%). Competenze e tecnologie si confermano, come nella precedente indagine, il fattore abilitante per avviare le altre forme di innovazione. In altri termini, per realizzare le scelte di innovazione strategica - quali i nuovi servizi, la riorganizzazione, un nuovo modo di relazionarsi con i clienti e il mercato le imprese del terziario innovativo hanno la necessità di dotarsi preventivamente di competenze hard 4 P. Den Hertog, R. Bilderbeek (1999), Conceptualising service and service innovation patterns, Research Programme on Innovation in Service (SIID) for the Ministry if Economic Affaurs, Dialogic, Utrecht

19 P a g i n a 19 (tecnologie e conoscenze) adeguate 5. Infatti, a questo insieme di innovazioni segue in termini di scelte delle imprese KIBS la progettazione e realizzazione di nuovi servizi (69,6%), i quali saranno veicolati al mercato con nuove modalità di relazione coni clienti da parte del 59,6% del campione. Infine, il 58,7% dichiara di aver realizzato nell ultimo triennio anche una riorganizzazione, molto probabilmente per rendere la struttura aziendale coerente con le necessità sia di incrementarne l efficienza così come di adattarla alle nuove strategie di innovazione, di approccio ai mercati intraprese. Tab. 22 In quali ambiti ha investito e quale % di fatturato negli ultimi 3 anni? (val. %) Risorse umane 77,4 80,0 Software 73,5 74,3 Strumenti, tecnologie, hardware 73,1 80,3 Nuovi servizi 69,6 76,0 Nuove modalità di relazione con i clienti 59,6 59,2 Organizzazione 58,7 62,2 Tab. 23 In quali ambiti ha investito negli ultimi 3 anni? (val. %) Risorse umane Software Strumenti, tecnologie, hardware Nuovi servi Nuove modalità di relazione con i clienti Organizzazione Tutti ,4 73,5 73,1 69,6 59,6 58,7 Dimensione 1-10 addetti 74,5 68,8 70,4 63,1 52,6 48, addetti 76,0 79,5 70,7 79,2 70,7 62,5 21 e + addetti 85,5 78,3 80,9 75,0 63,6 73,9 Settore Informatica e comunicazione 85,7 80,6 80,6 72,5 71,4 69,4 Contabilità e consulenza gestionale 68,1 45,9 50,0 69,4 57,4 43,9 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 72,6 79,7 75,8 64,6 47,3 56,9 Altri servizi di supporto alle imprese 82,4 82,4 83,3 76,5 62,5 64,3 Andamento fatturato ultimo triennio Aumentato 90,5 78,0 85,5 80,6 70,2 82,1 Stabile 74,2 61,0 56,7 71,4 54,4 34,0 Diminuito 69,4 80,6 77,5 58,9 55,2 59,4 Aggregati Sì 83,2 72,9 69,5 81,3 66,0 66,0 No 70,0 74,4 77,2 56,0 51,9 50,0 Innovazione Innovatori deboli 86,1 87,9 85,1 13,5 53,3 54,2 Innovatori forti 82,6 73,8 74,5 100,0 71,7 69,3 5 Fabrizio Guelpa, Silvia Oliva, Alessandro Rigoni, Gianluca Toschi (a cura di), Osservatorio nazionale sul terziario avanzato: servizi, mercati, risorse umane, rapporti con il mondo produttivo, innovazione, rappresentanza, burocrazia, congiuntura, rapporto con il mondo del credito, Quaderni FNE, Collana Osservatori, n. 95, Fondazione Nord est, Treviso, marzo 2009

20 P a g i n a 20 Osservando le tipologie di innovazione in base alla dimensione si può osservare come le imprese tra i 10 e i 19 addetti, che hanno evidenziato la quota maggiore di chi ha ottenuto una crescita del fatturato, esprimono un maggior impegno sui nuovi servizi e sulle modalità di relazione con i clienti. Questi due elementi, insieme a un forte investimento sui nuovi servizi (100,0%) costituiscono l impegno di innovazione degli innovatori forti che, alla pari degli aggregati, registrano un impegno più diffuso della media del campione su tutte le tipologie di investimento. Per approfondire ulteriormente i livelli innovazione delle imprese intervistate si sono distinti da un lato le innovazioni in termini di servizi offerti, dall altro l insieme delle innovazioni di processo che coinvolgono risorse umane, organizzazione, tecnologie, modalità di relazione con il cliente. Graf. 2 Tipologia di innovazione (val. %) Fatturato diminuito Fatturato costante Fatturato aumentato 14,1 41,3 10,5 35,5 3,8 32,1 64,1 44,6 54,0 Non aggregati Aggregati 15,8 7,3 30,9 43,0 61,8 41,2 Altre attività 0,0 45,5 Arch., ing. e consulenza tecnica 18,3 35,4 Contabilità e consulenza gestionale 15,5 25,9 Informatica e comunicazione 4,5 42,0 54,5 46,3 58,6 53,5 Non innovatori Innovatori deboli Innovatori forti 21 addetti e addetti 1-10 addetti 11,2 10,3 11,5 32,3 27,6 41,5 56,5 62,1 47,0 Tutti 11,1 36,3 52,6 0% 20% 40% 60% 80% 100% Come richiamato nella premessa, sono state così individuate tre categorie di imprese: non innovatrici, innovatrici deboli e innovatrici forti. In base a tali tipologie il settore dei servizi innovativi del Veneto, legato a Confindustria, si conferma una realtà nella quale più della metà delle imprese (52,6%) sta realizzando un innovazione complessa e completa. A questa quota si affianca quella di chi ha intrapreso strategie tese solo all innovazione dei servizi offerti (36,3%), mentre risulta totalmente minoritaria la percentuale di chi non ha realizzato nessun tipo di innovazione (11,1). Gli innovatori cosiddetti forti sono presenti in misura maggiore tra le imprese oltre i dieci addetti, tra gli aggregati (61,8%) rispetto ai non aggregati (41,2%), e, in misura rilevante, tra chi ha registrato una crescita del fatturato negli ultimi tre anni (64,1%). Tra i settori è quello dell ingegneria e consulenza tecnica a presentare un livello inferiore di innovatori forti (46,3%). Una volta individuati gli investimenti realizzati, è opportuno considerare le modalità

21 P a g i n a 21 dell innovazione, e più in dettaglio come e con chi le imprese del mondo dei servizi hanno investito in progetti finalizzati all innovazione. Sono state individuate così tre diverse modalità, in cui le imprese possono: agire da sole, attivando risorse interne, ovvero una via all innovazione basata sulla capacità innovativa interna; avvalersi della collaborazione di altre imprese, siano esse concorrenti o partner, o ancora clienti o fornitori; avvalersi della collaborazione di soggetti esterni presenti sul territorio, quali Università, centri di ricerca e poli tecnologici, che forniscono le conoscenze che supportano il processo di innovazione. Pur non trattandosi di modalità esclusive non vi è dubbio che la propensione ad agire da sole con risorse intere è la scelta più diffusa tra le imprese del panel veneto. La collaborazione con altre imprese è la modalità utilizzata dal 36,4%, mentre un altro 28,8% ha agito in collaborazione con clienti e fornitori. Infine, appaiono diffuse, seppur in misura minore, le relazioni con i soggetti presenti sul territorio appositamente preposti all innovazione: il 18,2% dei KIBS veneti ha collaborato con le Università per realizzare l investimento più importante in innovazione dal punto di vista strategico, il 9,0% con i centri di ricerca e il 6,1% con i poli tecnologici. Tab. 24 Rispetto all'investimento in innovazione più importante, da un punto di vista strategico, l'impresa ha... (val. %) agito da sola con risorse interne collaborato con altre imprese collaborato con clienti/fornitori collaborato con le Università collaborato con centri di ricerca collaborato con poli tecnologici Tutti ,2 36,4 28,8 18,2 9,0 6,1 Dimensione 1-10 addetti 67,7 38,5 29,2 8,5 3,1 3, addetti 81,0 28,8 18,6 25,9 10,3 5,1 21 e + addetti 85,5 39,3 38,7 30,6 19,4 11,3 Settore Informatica e comunicazione 90,8 42,0 31,0 27,3 12,5 8,0 Contabilità e consulenza gestionale 65,5 39,7 19,0 10,3 5,2 5,2 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 68,3 27,7 31,7 13,4 9,6 6,0 Altri servizi di supporto alle imprese 63,6 40,9 36,4 18,2 4,5 4,3 Aggregati Sì 75,6 45,2 33,8 22,8 10,3 6,6 No 75,4 25,4 22,8 12,3 7,9 6,1 Innovazione Innovatori deboli 79,1 31,9 35,6 16,5 7,7 5,5 Innovatori forti 80,2 43,2 29,5 22,1 10,7 6,9

22 P a g i n a 22 I risultati raccolti mostrano con evidenza quanto le imprese dei servizi innovativi del Veneto operino nell innovazione puntando su risorse interne sia dal punto di vista delle competenze, sia dal punto di vista della conoscenza, così come del finanziamento. Tuttavia, è interessante verificare anche quanto le stesse imprese abbiano potuto contare sui finanziamenti per l innovazione messi a disposizione dalla regione, piuttosto che dallo Stato o dall Unione Europea. I fondi messi a disposizione a livello regionale sono stati utilizzati dal 17,5% del campione, quelli europei dal 6,1% e quelli nazionali dal 4,9%. Maggiore capacità di accedere ai finanziamenti disponibili si riscontra per le imprese sopra i 10 addetti, tra gli aggregati e tra i super innovatori. Questi profili, e in particolare le imprese più strutturate, sono anche quelli che meglio riescono a sfruttare le possibilità di risorse finanziarie provenienti dall Unione Europea. Tab. 25 Rispetto all'investimento in innovazione più importante, da un punto di vista strategico, l'impresa ha ottenuto: (val. %) finanziamenti regionali finanziamenti nazionali finanziamenti europei Tutti ,5 4,9 6,1 Dimensione 1-10 addetti 6,2 0,0 3, addetti 29,3 8,6 6,9 21 e + addetti 29,0 11,3 11,6 Settore Informatica e comunicazione 29,9 8,0 5,7 Contabilità e consulenza gestionale 8,6 3,4 5,2 Architettura, ingegneria, cons. tecnica 12,2 2,4 7,2 Altri servizi di supporto alle imprese 13,6 4,6 9,1 Aggregati Sì 21,3 6,6 8,8 No 13,0 2,6 2,6 Innovazione Innovatori deboli 11,0 4,4 2,2 Innovatori forti 23,5 5,3 9,2 I risultati dell innovazione sicuramente si misurano anche sotto l aspetto dell efficienza organizzativa, della migliore reputazione verso i clienti, della capacità di mantenere e accrescere la clientela. In questo ambito di ricerca, tuttavia, si è scelto di sintetizzare il risultato dell innovazione limitandosi a verificarne il contributo nella definizione del fatturato. In generale il risultato dei processi di innovazione realizzati nell ultimo triennio viene considerato modesto dagli intervistati. Il 54,9%, infatti, dichiara che l investimento più importante dal punto di vista strategico ha contribuito a meno del 15% del fatturato. Il 22,61%, tuttavia, parla di un effetto importante pari a una quota compresa tra il 15 e il 50%. E per il 4,8% si parla di una quota di fatturato definita grazie all innovazione introdotta superiore al 50%. Distinguendo tra tipologia di innovazione, appare evidente come la combinazione tra innovazione di servizi e di processi sia in grado di determinare un successo maggiore in termini di contributo al valore delle vendite: per il 36,2% degli innovatori forti - rispetto a un dato medio del 27,4% - il contributo portato dall innovazione è stato superiore al 15%.

Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE. Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST.

Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE. Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST. Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST Silvia Oliva Solo un imprenditore su dieci ritiene che, ancora oggi, la piccola

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013

terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 ! terziario friuli venezia giulia ottobre 2013 osservatorio trimestrale sull andamento delle imprese del terziario del friuli venezia giulia rapporto di ricerca terzo trimestre 2013 trieste, 17 ottobre

Dettagli

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007 Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007 a cura di Ascom e Confesercenti Ricerca effettuata da Paolo Vaglio (Ceris-Cnr)

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Commento ai grafici: l analisi viene condotta su un totale di 215 imprenditori e manager d azienda.

Commento ai grafici: l analisi viene condotta su un totale di 215 imprenditori e manager d azienda. RISULTATI SURVEY INTERNATIONAL MANAGEMENT Luglio 2013 Premessa: l Area Executive Education della Fondazione CUOA ha lanciato un indagine per analizzare i fabbisogni formativi di imprenditori, manager e

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

Congressi: il punto di vista dalle associazioni MEETINGCONSULTANTS

Congressi: il punto di vista dalle associazioni MEETINGCONSULTANTS Congressi: il punto di vista dalle associazioni Le associazioni protagoniste della meeting industry All interno della meeting industry internazionale le associazioni suscitano grande interesse in quanto

Dettagli

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT

Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014 A cura del gruppo di lavoro TelePAT L articolazione del sistema di monitoraggio Focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento Verificare lo

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

LAB. Dalle startup la spinta alla crescita IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014. A piccoli passi verso il successo

LAB. Dalle startup la spinta alla crescita IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014. A piccoli passi verso il successo IL TEMA DEL MESE I SETTORI DI ATTIVITÀ PREVALENTI IL FATTURATO DEL 2014 Dalle startup la spinta alla crescita Dall informatica alla ricerca scientifica A piccoli passi verso il successo 2 4 5 Imprese che

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente

Dettagli

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010

IL TALENTO DELLE IDEE, edizione 2009-2010 UniCredit Group - Territorial Relations Department 18 dicembre 2009 Giovani Imprenditori di Confindustria PREMESSE GENERALI PROPOSTA PROGETTUALE E MODELLO DI RATING TIMELINE 2 PREMESSE GENERALI L OCSE

Dettagli

I debitori delle aziende del Triveneto. Aggiornamento al I trimestre 2011

I debitori delle aziende del Triveneto. Aggiornamento al I trimestre 2011 Aggiornamento al I trimestre 2011 Maggio 2011 Prefazione L analisi ha l obiettivo di verificare come sia cambiato il profilo delle aziende cattivi pagatori, cioè delle aziende verso le quali è stata effettuata

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena 5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

Da un mercato che cambia a un consumatore che cambia, cosa deve fare l agente immobiliare oggi per poter continuare a crescere?

Da un mercato che cambia a un consumatore che cambia, cosa deve fare l agente immobiliare oggi per poter continuare a crescere? NMG Financial Services Consulting NMG Financial Services Consulting Collaborazione tra agenti immobiliari: l evoluzione della professione NMG FINANCIAL SERVICES CONSULTING Piazza Liberty, 8 20121 Milano

Dettagli

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Sommario Premessa... 2 1. Introduzione... 3 2. Criteri generali della metodologia di valutazione...

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006 IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto

Dettagli

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

Fig. 1 La voglia di impresa degli italiani. Fonte: indagine Confcommercio-Format novembre 2015

Fig. 1 La voglia di impresa degli italiani. Fonte: indagine Confcommercio-Format novembre 2015 La nascita dell impresa Secondo la ricerca, quasi il 60% dei cittadini italiani sopra i 24 anni ha voglia di impresa e, di questi, quasi il 40% ha provato o sta provando ad aprire una impresa o ha avuto

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

Sistema di valutazione della performance

Sistema di valutazione della performance COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA Sistema di valutazione della performance Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 17.09.2015 Introduzione Sommario 1. Contenuti ed ambiti 1.1.

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI

BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

INFO FINAX S.p.A. Spunti di riflessione per il Convegno Banche e Sicurezza ABI

INFO FINAX S.p.A. Spunti di riflessione per il Convegno Banche e Sicurezza ABI INFO FINAX S.p.A. Spunti di riflessione per il Convegno Banche e Sicurezza ABI Giuseppe Ricciuti. Roma, 10 giugno 2010 Lo Scenario: La recente crisi economico finanziaria che ha colpito l Italia, ha prodotto

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO

GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO L indagine sugli esiti occupazionali dei corsi di formazione ha preso in considerazione i corsi Nof del biennio 2002/2003 e i post-diploma del 2003, analizzando

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Aprile 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG41U Studi di mercato e sondaggi di opinione è stata condotta

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle

Dettagli

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di

Dettagli

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

Minori stranieri non accompagnati Secondo Rapporto Anci 2007 Monia Giovannetti

Minori stranieri non accompagnati Secondo Rapporto Anci 2007 Monia Giovannetti stranieri non accompagnati Secondo Rapporto Anci 2007 Monia Giovannetti Dipartimento Immigrazione 7 aprile 2008 L'arrivo di minori stranieri soli sui nostri territori non è un fenomeno nuovo - risale significativamente

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB Consiglio di Amministrazione Gruppo Editoriale L Espresso: approvati i risultati consolidati del primo

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

Information summary: Il marketing

Information summary: Il marketing Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel secondo trimestre del 2003 è continuato il trend negativo per domanda e occupazione. Il fatturato è rimasto sui livelli precedentemente raggiunti.

Dettagli