Filiera delle carni: i fattori che influenzano la qualità delle carni.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Filiera delle carni: i fattori che influenzano la qualità delle carni."

Transcript

1 Filiera delle carni: i fattori che influenzano la qualità delle carni. Dott.ssa Selene Marozzi IZSLT, CSA. sicurezza.alimentare@izslt.it selene.marozzi@izslt.it Corso: Aspetti teorici e pratici per la valutazione della qualità delle carni. IZSLT, Roma, Ottobre 2011

2 Alcune definizioni di carne: Si definiscono carni le parti commestibili dei muscoli scheletrici degli animali da macello propriamente detti, del pollame, dei conigli e della selvaggina rese edibili al termine del periodo di maturazione, detto frollatura, necessario per tutte le carni ad esclusione di quella suina. Regolamento CE 853/2004: definizione di carne : tutte le parti commestibili, compreso il sangue, delle seguenti specie animali: Ungulati domestici: delle specie bovina (comprese le specie Bubalus e Bison), suina, ovina e caprina e di solipedi domestici; dei volatili d'allevamento, compresi i volatili che non sono considerati domestici ma che vengono allevati come animali domestici, ad eccezione dei ratiti, dei lagomorfi ovvero conigli e lepri, nonché carni di roditori della selvaggina (cacciata ed allevata).

3 Che cosa è la qualità??? l insieme delle proprietà e caratteristiche di un prodotto o servizio che gli conferiscono l attitudine a soddisfare bisogni espressi o impliciti (norma UNI EN ISO 8402).

4 Qualità organolettica: insieme dei caratteri organolettici dell alimento Qualità nutrizionale Qualità igienico sanitaria Qualità tecnologica: insieme delle proprietà di un alimento che lo rendono idoneo ad un certo processo di tecnologia alimentare Qualità tecnologica Qua alità organo olettica QUALITÀ TOTALE Qualità nutrizionale Qualità igienico sanitaria

5 Cosa influisce sulla qualità totale? I fattori in grado di influenzare le caratteristiche qualitative della carne sono decisamente numerosi e presenti lungo l intera filiera del prodotto, a partire dalla produzione primaria Un ruolo da protagonista spetta all ALLEVAMENTO: Un ruolo da protagonista spetta all ALLEVAMENTO: 1. Il tipo genetico dell animale ma anche il sesso e l età alla macellazione 2. l alimentazione 3. il tipo di stabulazione determinano le peculiarità del prodotto finale.

6 1. IL TIPO GENETICO: LA RAZZA Numerosi studi evidenziano che i soggetti appartenenti a razze caratterizzate da ipertrofia/iperplasia muscolare sono più a rischio per la comparsa di un difetto tecnologico ed organolettico ovvero la comparsa di colore scuro delle carni. Bovino di razza Piemontese (ipertrofia) Groppa doppia per mutazione del gene che codifica la miostatina Bovino di razza Aberdan Angus (no ipertrofia)

7 > Rischio Carni scure perché: Normalmente dopo la morte dell animale in seguito all arresto della circolazione sanguigna, il muscolo si trova in condizioni di anossia (mancanza di O2), il glicogeno viene pertanto utilizzato per la glicolisi anerobia con formazione di acido lattico ed abbassamento del ph da 7 a 5.5 ( valore che determina l inattivazione degli enzimi responsabili della glicolisi anerobia che, di conseguenza, si interrompe). le razze ipertrofico/iperplastiche sono: più suscettibili agli eventi stressanti, meno resistenti allo sforzo fisico, dotate di un minor potenziale respiratorio. gestione inadeguata degli animali nelle fasi premacellazione= STRESS= < glicogeno= ph alto intorno a valori di ph finale elevati e conseguentemente, in carni più a rischio di colore scuro (DFD).

8 Dark firm dry o Dark Cutting Beef DCB DCB NON DCB

9 Ma. bovini con ipertrofia/iperplasia muscolare se adeguatamente gestiti (ovvero alimentati adeguatamente e senza stress premacellazione) producono potenzialmente carne più tenera : < presenza di collagene intramuscolare < attività della CALPASTATINA La calpastatina è un antagonista della trasformazione del muscolo in carne. E una proteina termo-resistente (a 100 C) che inibisce l attività proteolitica della calpaina. Nella carne esiste un rapporto inverso fra attività della Calpastatina e tenerezza

10

11 Il sesso Colore: femmine carne più chiara Tenerezza: femmine carne più tenera Ingrassamento: maschi più magri Queste differenze dipendono solo in parte da fattori endogeni (per es. ormoni) ed in maggior misura da elementi esogeni come il differente tipo di gestione in allevamento dei maschi e delle femmine (alimentazione diversa, diverso stato di ingrassamento, differente età alla macellazione ecc.)

12 L età alla macellazione La Succulenza: L'età degli animali, ha effetti immediati sul peso vivo e sulla disidratazione dell'organismo, aspetti che sono in stretta correlazione con la crescente perdita di succulenza della carne, per induzione del potere di ritenzione idrica. Il Colore: il contenuto di mioglobina aumenta molto rapidamente durante i primi 30 mesi di vita per poi attestarsi su tassi di incremento decisamente più contenuti Differenze di colore visibili ad occhio nudo correlate all età tra animali di 16 e 21mesi

13 tessuto adiposo: aumenta in modo proporzionale all accrescimento dell animale; questo andamento interessa grassi di deposito e grassi di infiltrazione delle carni (adipociti intramuscolari = iperplasia/ipertrofia). il colesterolo è in concentrazione maggiore nei soggetti giovani e decresce fino ad un picco minimo che corrisponde ai 20 mesi di età (53 mg/100 g muscolo) e poi si inverte la tendenza; Negli ovi-caprini e nei bovini gli acidi grassi insaturi come stearico e oleico aumentano con l età a scapito degli acidi grassi saturi, come il palmitico

14 La tenerezza della carne : Variazioni macroscopiche superati i 30 mesi di vita dovute alla minore presenza di collagene solubile che è alla base della tenerezza della carne

15 Le modalità di allevamento -il tipo di stabulazione: animali allevati con sistema intensivo hanno: carni più tenere (età macellazione minore; > grasso di infiltrazione muscolare), meno pigmentate (meno movimento), maggiore attitudine alla conservazione aroma migliore (?) grasso più confacente alle esigenze del consumatore maggiore incidenza di carne scura negli animali allevati con sistema estensivo (> mioglobina x > movimenti; > età alla macellazione; > suscettibilità allo stress) -il tipo di alimentazione: Colore, tenerezza, presenza di grasso ecc.

16 Le fasi premacellazione Durata del periodo di restrizione alimentare ed idrica: dati contrastanti in bibliografia 1. Fernandez et al., 1996: scadimento qualitativo della carne solo quando il periodo di restrizione idrica e alimentare premacellazione è maggiore o uguale a 24 ore 2. Sgoifo Rossi et al., 2005: studio condotto in Italia su bovini di razza Charolaise, la restrizione alimentare per un periodo di 20 ore rappresenta una condizione sufficiente a far aumentare il rischio di avere soggetti con ph a 24 ore postmortem superiore a 6 3. Jeremiah et al., 1992: in altri studi la privazione di alimento e acqua per un periodo di sole 12 ore prima della macellazione sembra sufficiente a determinare un peggioramento significativo delle caratteristiche organolettiche della carne

17

18 Il trasporto e l attesa al macello sia la durata del trasporto sia l attesa premacellazione rappresentano le principali cause predisponenti la comparsa del fenomeno delle carni DFD (dark, firm, dry) un attesa premacellazione di 8 ore può determinare < glicogeno muscolare < un attesa premacellazione di 8 ore può determinare < glicogeno muscolare < abbassamento del ph finale oltre valori di 6,5, con grave compromissione della qualità della carne. Schaefer et al. (1990) riportano che un trasporto della durata di 6 ore, seguito da un periodo di attesa premacellazione di 12 ore in condizioni di sola restrizione alimentare, determina un significativo aumento del ph a 45 minuti (6,84 vs 6,98), 24 (5,77 vs 6,40) e 48 ore (5,61 vs 6,33) postmortem e la produzione di carne con tessitura eccessivamente compatta, colores curo e superficie asciutta.

19 ...altro Temperature post-macellazione: 37 C (alterazioni sarcomero con Ca+?? > durezza) Congelamento prima del rigor mortis e scongelamento (rottura sarcomeri- Ca+ libero- contrazione eccessiva fibre muscolariperdita liquidi e > durezza)

20

21 Domande?

IL BENESSERE ANIMALE PER ALIMENTI DI QUALITA. A. Mengoni

IL BENESSERE ANIMALE PER ALIMENTI DI QUALITA. A. Mengoni IL BENESSERE ANIMALE PER ALIMENTI DI QUALITA A. Mengoni Fondamenti del benessere animale Le 5 libertà (Brambel report) Benessere animale Capacità dell animale di stabilire un equilibrio con l ambiente

Dettagli

Allevamenti Zootecnici e Consumo di Carne: una risorsa o un problema alimentare e ambientale?

Allevamenti Zootecnici e Consumo di Carne: una risorsa o un problema alimentare e ambientale? Agricoltura, Cibo e Salute. Palermo, 19/09/2014 Allevamenti Zootecnici e Consumo di Carne: una risorsa o un problema alimentare e ambientale? Prof. Vincenzo Chiofalo Ordinario di Nutrizione ed Alimentazione

Dettagli

Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche. CARNE e QUALITÀ. Prof. Vittorio Dell Orto

Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche. CARNE e QUALITÀ. Prof. Vittorio Dell Orto Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche CARNE e QUALITÀ Prof. Vittorio Dell Orto Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi, Dr. Riccardo Compiani Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per

Dettagli

Composizione Varia molto secondo la specie considerata, allo stato di nutrizione, all età e al sesso.

Composizione Varia molto secondo la specie considerata, allo stato di nutrizione, all età e al sesso. La carne Generalità Per legge con il termine carne si definiscono: I muscoli striati e i tessuti prettamente connessi di animali da macello (equini, suini, bovini, ecc.) Animali da cortile (pollame, tacchini,

Dettagli

Carni BIO, grass-fed e convenzionali: qualità nutrizionale e merceologica

Carni BIO, grass-fed e convenzionali: qualità nutrizionale e merceologica ASSEMBLEA FEDERCARNI imeat 2016 Modena 10.04.2016 Carni BIO, grass-fed e convenzionali: qualità nutrizionale e merceologica Dr. Gianluca Baldi, Responsabile Qualità Vercelli SpA AGENDA 1. PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Dettagli

SAPER SCEGLIERE LE CARNI BOVINE

SAPER SCEGLIERE LE CARNI BOVINE Il piacere della carne Exposapori - Milano, 16 novembre 2003 SAPER SCEGLIERE LE CARNI BOVINE Prof. Vittorio Dell Orto Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare USM REGIONE

Dettagli

Qualità della carne bovina determinante la gestione

Qualità della carne bovina determinante la gestione Qualità della carne bovina determinante la gestione Il tipo di allevamento, se intensivo o estensivo, la fase pre macellazione, il trasporto e lo scarico degli animali al mattatoio influenzano in modo

Dettagli

San Marino 17/11/10. Dott. Maurizio Berardi Dipartimento Prevenzione ISS Rembrandt Bue macellato 1655

San Marino 17/11/10. Dott. Maurizio Berardi Dipartimento Prevenzione ISS Rembrandt Bue macellato 1655 CARNE E BUOI DEI PAESI TUOI San Marino 17/11/10 Dott. Maurizio Berardi Dipartimento Prevenzione ISS Rembrandt Bue macellato 1655 La Carne La carne èlamateriaorganica costituente gli animali, con particolare

Dettagli

Alimentazione e qualità della carne bovina

Alimentazione e qualità della carne bovina Alimentazione e qualità della carne bovina BOVINI DA CARNE Consumo carne bovina pro capite annuo circa 25 Kg In calo dovuto all'incremento del consumo di carni alternative suini - avicoli 15% vitello carne

Dettagli

Relazione tra caratteristiche genetiche, alimentazione e qualità della carne

Relazione tra caratteristiche genetiche, alimentazione e qualità della carne EUROCARNE, Verona 12 maggio 2015 Relazione tra caratteristiche genetiche, alimentazione e qualità della carne Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi e Dott. Gianluca Baldi Dipartimento di Scienze Veterinarie

Dettagli

FATTORI SOGGETTIVI E GESTIONALI CHE INFLUENZANO LE CARATTERISTICHE COLORIMETRICHE DELLA CARNE BOVINA

FATTORI SOGGETTIVI E GESTIONALI CHE INFLUENZANO LE CARATTERISTICHE COLORIMETRICHE DELLA CARNE BOVINA Il colore della carne Agriturismo Spizzirò Ponte Nizza (PV), 18 luglio 2003 FATTORI SOGGETTIVI E GESTIONALI CHE INFLUENZANO LE CARATTERISTICHE COLORIMETRICHE DELLA CARNE BOVINA Prof. Carlo Angelo Sgoifo

Dettagli

ERUCON - ERUditio et CONsultum IGIENE ALIMENTI

ERUCON - ERUditio et CONsultum IGIENE ALIMENTI IGIENE ALIMENTI QUALIFICA FORNITORI Devono essere accettate esclusivamente materie prime che: Siano fornite da Aziende registrate e/o riconosciute che attuino un adeguato sistema di autocontrollo Siano

Dettagli

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono Comunemente chiamati "grassi", i lipidi comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua. I lipidi più importanti dal

Dettagli

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare In occasione di I Meat, 11 aprile 2016, Modena Mattiaccio Mary Dipartimento di Scienze mediche veterinarie mary.mattiaccio@unibo.it Il grasso nella carne Grasso

Dettagli

I Controlli Funzionali (1)

I Controlli Funzionali (1) I Controlli Funzionali (1) La più tradizionale delle attività dell Associazione di razza verte nell'ambito della selezione con l'effettuazione dei controlli funzionali e la tenuta dei libri genealogici.

Dettagli

Individuazione ed analisi delle materie prime e dei fitoderivati, formulazione dei mangimi, performance zootecniche e valutazioni post mortem

Individuazione ed analisi delle materie prime e dei fitoderivati, formulazione dei mangimi, performance zootecniche e valutazioni post mortem Progetto FITOPIG : IMPIEGO DI FITODERIVATI IN SUINI ALLEVATI ALL APERTO PER LA QUALITA DEI PRODOTTI FINITI ED IL BENESSERE ANIMALE Individuazione ed analisi delle materie prime e dei fitoderivati, formulazione

Dettagli

Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto.

Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto. ALLEGATO I (Riferito agli articoli 3, comma 1, e 5, commi 2, 3 e 7) Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto. Il presente allegato risulta essere parte integrante della

Dettagli

TABELLA 1 SEZIONE 0 ATTIVITA GENERALI Sez Categoria Attività Descrizione 1 criterio 0 Attività generali. Descrizione 2 criterio. (Descrizio1 criterio)

TABELLA 1 SEZIONE 0 ATTIVITA GENERALI Sez Categoria Attività Descrizione 1 criterio 0 Attività generali. Descrizione 2 criterio. (Descrizio1 criterio) ALLEGATO I (Riferito agli articoli 3, comma 1, e 5, commi 2, 3 e 7) Scheda di rilevazione tipologia di sezione, categoria, attività e prodotto. Il presente allegato risulta essere parte integrante della

Dettagli

Aspe p t e t t i t te t c e ni n ci r e r l e at a i t vi al a la

Aspe p t e t t i t te t c e ni n ci r e r l e at a i t vi al a la Aspetti tecnici relativi alla trasformazione e valorizzazione del latte di capra Arbus, 31 luglio 2010 Massimo Pes Il latte di capra per le sue caratteristiche fisico-chimiche e nutrizionali è particolarmente

Dettagli

Figura 1 Punteggi medi di tenerezza espressi dai consumatori per la carne podolica e la carne commerciale

Figura 1 Punteggi medi di tenerezza espressi dai consumatori per la carne podolica e la carne commerciale INTRODUZIONE La razza Podolica rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello del settore zootecnico, il cui allevamento sta conoscendo un importante incremento nel Mezzogiorno. Concentrato prevalentemente

Dettagli

CARNE BOVINA TERRA DI SAN MARINO

CARNE BOVINA TERRA DI SAN MARINO DISCIPLINARE DI PRODUZIONE CARNE BOVINA TERRA DI SAN MARINO ARTICOLO 1 La denominazione Carne Bovina Terra di San Marino è riservata esclusivamente alla carne prodotta in aziende agricole e stabilimenti

Dettagli

SCOPO DELLA TESI Avendo svolto un esperienza di tirocinio in laboratorio di analisi della qualità del latte nei mesi autunnali appena passati, presso

SCOPO DELLA TESI Avendo svolto un esperienza di tirocinio in laboratorio di analisi della qualità del latte nei mesi autunnali appena passati, presso SCOPO DELLA TESI Avendo svolto un esperienza di tirocinio in laboratorio di analisi della qualità del latte nei mesi autunnali appena passati, presso il quale mi sono occupato personalmente, dopo opportuno

Dettagli

I lipidi Informazioni complementari

I lipidi Informazioni complementari I lipidi Informazioni complementari 2015 Informazioni complementari gli acidi grassi saturi Esempi: acido laurico, acido miristico, acido palmitico, acido stearico. Funzione: Gli acidi grassi saturi sono

Dettagli

AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO

AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO docente Patrizia Cattaneo Bibliografia: C. Cantoni, S. d Aubert: Il prosciutto San Daniele. Eurocarni, Parti I, II, III: 1987, 5, 46-61; 6, 52-55; 7, 52-57 Prosciutto

Dettagli

Francia, terra di allevamento

Francia, terra di allevamento Francia, terra di allevamento La Francia è il paese che detiene la più grande superficie di pascoli in Europa (più di 13 milioni di ettari), che rappresentano la base essenziale dell alimentazione dei

Dettagli

ALIMENTAZIONE SCROFE E SUINI LINEE GUIDA

ALIMENTAZIONE SCROFE E SUINI LINEE GUIDA ALIMENTAZIONE SCROFE E SUINI LINEE GUIDA 1 Premessa 1. Il Libro genealogico segue due indirizzi selettivi. La selezione delle razze Large White italiana, Landrace italiana e Duroc italiana per il circuito

Dettagli

La carne suina non è più quella di una volta è migliore.

La carne suina non è più quella di una volta è migliore. La carne suina non è più quella di una volta è migliore. La qualità delle carni evolve nel tempo sotto la spinta di numerosi fattori di origine genetica, ambientale e alimentare. Il consumatore, oggi più

Dettagli

Valorizzazione dell analisi degli acidi grassi attraverso il MIR: esempi di alcuni casi pratici

Valorizzazione dell analisi degli acidi grassi attraverso il MIR: esempi di alcuni casi pratici Valorizzazione dell analisi degli acidi grassi attraverso il MIR: esempi di alcuni casi pratici Andrea Revello Chion Daniele Giaccone Giorgio Borreani, Mauro Coppa, Ernesto Tabacco Lattiero caseari e acidi

Dettagli

L ALLEVAMENTO DEL SUINO PER OTTENERE IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA CARNE

L ALLEVAMENTO DEL SUINO PER OTTENERE IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA CARNE L ALLEVAMENTO DEL SUINO PER OTTENERE IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA CARNE Dr. Alessandro Calliman Associazione Provinciale Allevatori di Treviso Treviso 30 settembre 2006 INTRODUZIONE suino italiano

Dettagli

Le tappe di un corretto razionamento

Le tappe di un corretto razionamento Il razionamento Le tappe di un corretto razionamento - definizione dei fabbisogni individuali e di gruppo - conoscenza delle caratteristiche degli alimenti disponibili (composizione, valore nutritivo,

Dettagli

Le razze allevate in Italia

Le razze allevate in Italia Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche Le razze allevate in Italia Prof. Vittorio Dell Orto Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi, Dr. Riccardo Compiani Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie

Dettagli

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%

Dettagli

TRATTAMENTO IGIENICO-SANITARIO, QUALITA' E CONSERVAZIONE DELLE CARNI DI SELVAGGINA

TRATTAMENTO IGIENICO-SANITARIO, QUALITA' E CONSERVAZIONE DELLE CARNI DI SELVAGGINA TRATTAMENTO IGIENICO-SANITARIO, QUALITA' E CONSERVAZIONE DELLE CARNI DI SELVAGGINA Dr. Sergio Rinaudo, Veterinario Asl CN1 Dr. Gianpiero Oggero, Veterinario Asl CN1 Melle, lì 23/06/2013 INTRODUZIONE L'applicazione

Dettagli

Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato

Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato Al Comune di Codice ISTAT Ufficio destinatario Domanda di aggiornamento del decreto di riconoscimento rilasciato Ai sensi del Regolamento Comunitario 29/04/2004, n. 853/2004 Il sottoscritto Cognome Nome

Dettagli

Criteri oggettivi per la valutazione della qualità dei prodotti carnei: aggiornamento. Convegni QualityFood Cremona 24 ottobre 2008

Criteri oggettivi per la valutazione della qualità dei prodotti carnei: aggiornamento. Convegni QualityFood Cremona 24 ottobre 2008 Criteri oggettivi per la valutazione della qualità dei prodotti carnei: aggiornamento Convegni QualityFood Cremona 24 ottobre 2008 24/10/2008 Prof. Roberto Rosmini ALMA MATER STUDIORUM - Università di

Dettagli

REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO

REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO Pagina: 1 di 7 REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO Pagina: 2 di 7 Premessa Il Consorzio Macellai Tipici di Cuneo - Carnè promuove la realizzazione

Dettagli

Carni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza.

Carni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza. Carni avicole Il Regolamento (CE) 543/2008, recante le modalità di applicazione del Regolamento (CE) 1234/2007 e s.m.i., ha stabilito le norme di commercializzazione per le carni di pollame (pollo, tacchino,

Dettagli

Servono per produrre energia che viene utilizzata per svolgere tutte le attività e per mantenere costante la temperatura del corpo

Servono per produrre energia che viene utilizzata per svolgere tutte le attività e per mantenere costante la temperatura del corpo Servono principalmente: a costruire e riparare i tessuti dell organismo, a fabbricare sostanze importantissime quali ormoni, enzimi, anticorpi. Rappresentano anche una fonte di energia Servono per produrre

Dettagli

Azienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio

Azienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio Premessa La predisposizione delle linee guida per l allevamento/alimentazione dei bovini e bufali da carne allevati dai partner del progetto MALENA, ha riguardato in questa prima fase, l introduzione di

Dettagli

DEFINIZIONE Il tessuto muscolare è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. È responsabile dei movimenti vo

DEFINIZIONE Il tessuto muscolare è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. È responsabile dei movimenti vo BARDOLINO CARNACINA 23/02/2013 e 18/04/13 LA FILIERA DELLA CARNE Il tessuto muscolare Daniele Degl Innocenti Dottore di Ricerca (PhD) 1 DEFINIZIONE Il tessuto muscolare è uno dei quattro tipi fondamentali

Dettagli

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Identikit del colesterolo. Colesterolo, alimentazione e malattie cardiovascolari. Grassi saturi:

Dettagli

Miopoiesi - Cenni sulle tecniche di allevamento dei bovini da macello

Miopoiesi - Cenni sulle tecniche di allevamento dei bovini da macello Miopoiesi - Cenni sulle tecniche di allevamento dei bovini da macello Categories : Anno 2008, N. 54-15 febbraio 2008 di Giuseppe Accomando Introduzione Una delle finalità dell allevamento bovino, per soddisfare

Dettagli

Esempi di monitoraggio del BA con il metodo WQ negli allevamenti di polli da carne

Esempi di monitoraggio del BA con il metodo WQ negli allevamenti di polli da carne Esempi di monitoraggio del BA con il metodo WQ negli allevamenti di polli da carne Paolo Ferrari - CRPA Valentina Ferrante - Università di Milano - SANA Salone Internazionale del Naturale EU Food-CT-2004-506508

Dettagli

Bologna, 3 luglio Heinrich Aukenthaler

Bologna, 3 luglio Heinrich Aukenthaler Bologna, 3 luglio 2013 - Heinrich Aukenthaler Aspetti igienico-sanitari del trattamento della spoglia Heinrich Aukenthaler, Bologna, luglio 2013 Dove si trova la milza? Quanti capi di ungulati si possono

Dettagli

Nuove regole nell etichettatura delle carni: regole obbligatorie e facoltative per le varie specie animali

Nuove regole nell etichettatura delle carni: regole obbligatorie e facoltative per le varie specie animali Nuove regole nell etichettatura delle carni: regole obbligatorie e facoltative per le varie specie animali 1 etichettatura carni BOVINE 2 Sistema obbligatorio di etichettatura informazioni obbligatorie

Dettagli

Il consumo della carne: il punto di vista dei consumatori. Agostino Macrì Unione Nazionale Consumatori

Il consumo della carne: il punto di vista dei consumatori. Agostino Macrì Unione Nazionale Consumatori Il consumo della carne: il punto di vista dei consumatori Agostino Macrì Unione Nazionale Consumatori 1 Consumi della carne bovina Il consumo globale annuo di alimenti in Italia è di circa 700 kg a persona

Dettagli

ETICHETTATURA La filiera carne. Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino

ETICHETTATURA La filiera carne. Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino ETICHETTATURA La filiera carne Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino carni rosse carni bianche carni macinate preparazioni di carne prodotti a base di carne ETICHETTATURA OBBLIGATORIA CARNI

Dettagli

CARNI DI SELVAGGINA: un alimento pregiato se cacciato a regola d arte. Carpegna, 7 febbraio 2009 dr Patrizia Bragagna

CARNI DI SELVAGGINA: un alimento pregiato se cacciato a regola d arte. Carpegna, 7 febbraio 2009 dr Patrizia Bragagna CARNI DI SELVAGGINA: un alimento pregiato se cacciato a regola d arte Carpegna, 7 febbraio 2009 dr Patrizia Bragagna CACCIA NEL TERZO MILLENNIO Non SOTTRAZIONE DI FAUNA DA UN HABITAT bensì MONITORAGGIO

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTITUDINE ALLA PRODUZIONE DI CARNE SUINA: (VALUTAZIONE FUNZIONALE) Sugli animali da macello: IN VITA incremento meo giorn

CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTITUDINE ALLA PRODUZIONE DI CARNE SUINA: (VALUTAZIONE FUNZIONALE) Sugli animali da macello: IN VITA incremento meo giorn Valutazione genetica dei riproduttori Il programma Selezione deve prevedere una attività valutazione genetica dei riproduttori utilizzati Meto Il valore genetico un riproduttore può essere stabilito con

Dettagli

GESTIONE NUTRIZIONALE DELLE UROLITIASI DEL GATTO Dott.ssa Miljana Glazar Libero professionista

GESTIONE NUTRIZIONALE DELLE UROLITIASI DEL GATTO Dott.ssa Miljana Glazar Libero professionista GESTIONE NUTRIZIONALE DELLE UROLITIASI DEL GATTO Dott.ssa Miljana Glazar Libero professionista UROLITIASI Concrezioni macroscopiche o calcoli presenti nelle vie urinarie LOCALIZZAZIONE: Bacinetto renale

Dettagli

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITELLONE/SCOTTONA AI CEREALI

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITELLONE/SCOTTONA AI CEREALI Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni TESTO CONSOLIDATO (in vigore dal 10/04/2015) Allegato F della Deliberazione della Giunta regionale

Dettagli

Dr Franco Santachiara Dr Paolo Gandolfi Unità operativa B Ambito Sanità Pubblica Veterinaria AUSL di Bologna

Dr Franco Santachiara Dr Paolo Gandolfi Unità operativa B Ambito Sanità Pubblica Veterinaria AUSL di Bologna Dr Franco Santachiara Dr Paolo Gandolfi Unità operativa B Ambito Sanità Pubblica Veterinaria AUSL di Bologna 30.3.2017 TUTTO PARTE DALLA CRISI BSE 1994 96 96 e 2000 Intento del legislatore: Assicurare

Dettagli

INDAGINE SULLA QUALITA DEL GRASSO DELLE COSCE PER DOP Confermata l importanza della genetica e dell età alla macellazione

INDAGINE SULLA QUALITA DEL GRASSO DELLE COSCE PER DOP Confermata l importanza della genetica e dell età alla macellazione INDAGINE SULLA QUALITA DEL GRASSO DELLE COSCE PER DOP Confermata l importanza della genetica e dell età alla macellazione I dati riguardano 1.464 allevamenti, sono stati raccolti nel 2012 da IPQ e INEQ

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Allegato 1 (art. 1) BOLLETTA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ASL REGIONE TARIFFA PER CONTROLLI SANITARI SU MANGIMI, ALIMENTI E BENESSERE ANIMALE li / / BOLLETTA N. (SERIE E NUMERO PRESTAMPATO) PERIODO DA

Dettagli

Il gruppo tramite le aziende controllate:

Il gruppo tramite le aziende controllate: Nome società: Tipo società: società per azioni Attività: Commercio all ingrosso di carne fresca, carne confezionata e preparati di carne Data di costituzione: 12/11/1996 Amministratore unico: Basile Antonino

Dettagli

OLIVA ITRANA IN SALAMOIA AL NATURALE

OLIVA ITRANA IN SALAMOIA AL NATURALE ASSOCIAZIONE PROVINCIALE PRODUTTORI OLIVICOLI LATINA Via Don Minzoni, 1 04100 LATINA Tel./Fax 0773/668957 mail aspollatina@libero.it SCHEDE TECNICHE OLIVA ITRANA IN SALAMOIA AL NATURALE 1 OLIVA ITRANA

Dettagli

LA FORZA E LA POTENZA CREATINA - FOSFOCREATINA

LA FORZA E LA POTENZA CREATINA - FOSFOCREATINA LA FORZA E LA POTENZA CREATINA - FOSFOCREATINA Il corretto uso degli integratori nello sport agonistico FIDAL - FMSI BARI 19.9.2009 Marco Majorano ISTITUTO DI MEDICINA DELLO SPORT - BARI VITO ACCETTURA

Dettagli

ETICHETTATURA DELLE CARNI SITUAZIONE ATTUALE E SCENARI FUTURI

ETICHETTATURA DELLE CARNI SITUAZIONE ATTUALE E SCENARI FUTURI ETICHETTATURA DELLE CARNI SITUAZIONE ATTUALE E SCENARI FUTURI ORIGINE DELLA NORMATIVA LE CARNI BOVINE Nel contesto delle misure di tutela del consumatore correlate alla prima crisi BSE, è stata istituita

Dettagli

PANI MONOVARIETALI ASPETTI NUTRIZIONALI E SALUTISTICI

PANI MONOVARIETALI ASPETTI NUTRIZIONALI E SALUTISTICI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE FARMACEUTICHE PANI MONOVARIETALI ASPETTI NUTRIZIONALI E SALUTISTICI ALIMENTI Per alimenti si intendono tutte le sostanze o miscele di sostanze

Dettagli

scaricato da

scaricato da LIPIDI LIPIDI A differenza delle altre biomolecole, presentano: piccole dimensioni grande varietà strutturale I lipidi sono eccellenti isolanti elettrici: lipidi di membrana termici: lipidi di riserva

Dettagli

Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana.

Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Toxoplasma gondii Un problema ispettivo attuale? Indagine epidemiologica in suini macellati a domicilio in Toscana. Dati preliminari Daniela Gianfaldoni e Francesca Mancianti Dipartimento di Patologia

Dettagli

ALLEVAMENTO CHE INTENDE EFFETTUARE SCAMBI INTRACOMUNITARI DI POLLAME VIVO ALLEVAMENTO CHE INTENDE EFFETTUARE SCAMBI INTRACOMUNITARI DI UOVA DA COVA

ALLEVAMENTO CHE INTENDE EFFETTUARE SCAMBI INTRACOMUNITARI DI POLLAME VIVO ALLEVAMENTO CHE INTENDE EFFETTUARE SCAMBI INTRACOMUNITARI DI UOVA DA COVA NORMA MACROAREA AGGREGAZIONE LINEA D'ATTIVITA' ATTIVITA' SPECIFICA BOVINI- CENTRO DI RACCOLTA BOVINI- CENTRO DI RACCOLTA BUFALINI - CENTRO DI RACCOLTA BUFALINI - CENTRO DI RACCOLTA CAPRINI - CENTRO DI

Dettagli

Temperature di conservazione durante il trasporto. Normativa di riferimento

Temperature di conservazione durante il trasporto. Normativa di riferimento Temperature di conservazione durante il trasporto (salvo diverse indicazioni riportate dal produttore in etichetta per alcuni prodotti) Rif. Bassoli et al. AIVEMP newsletter n.1 gennaio 2011 Prodotto massima

Dettagli

La qualità totale di un prodotto alimentare è in stretta relazione con la qualità della filiera produttiva. L ottimizzazione delle filiere al fine di

La qualità totale di un prodotto alimentare è in stretta relazione con la qualità della filiera produttiva. L ottimizzazione delle filiere al fine di ED DI ACQUACOLTURA ITALIANA: QUALITA NUTRIZIONALE, ORGANOLETTICA, SICUREZZA D USO ED ELEMENTI DI DIFFERENZIAZIONE CON LE STESSE SPECIE SELVATICHE La qualità totale di un prodotto alimentare è in stretta

Dettagli

QUALITÀ DEI PRODOTTI BIOLOGICI DI ORIGINE ANIMALE

QUALITÀ DEI PRODOTTI BIOLOGICI DI ORIGINE ANIMALE equizoobio Efficienza, qualità e innovazione nella zootecnia biologica QUALITÀ DEI PRODOTTI BIOLOGICI DI ORIGINE ANIMALE Prof. Raffaele Zanoli Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

Etnologia Suina. Il profilo fronto-nasale è un carattere anatomico di classificazione.

Etnologia Suina. Il profilo fronto-nasale è un carattere anatomico di classificazione. Etnologia Suina Sottoclasse: Ordine: Sottordine: Famiglia: Genere: Specie: Ungulati Artiodattili Suiformi Suidae Sus Sus scrofa Il profilo fronto-nasale è un carattere anatomico di classificazione. I suini

Dettagli

Esiste un alimentazione specifica in montagna per compensare il dispendio energetico della marcia e della scalata, per lottare contro il freddo e gli

Esiste un alimentazione specifica in montagna per compensare il dispendio energetico della marcia e della scalata, per lottare contro il freddo e gli Esiste un alimentazione specifica in montagna per compensare il dispendio energetico della marcia e della scalata, per lottare contro il freddo e gli effetti dell'altitudine? ALIMENTAZIONE 13% 60% 27%

Dettagli

RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI

RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI AL 1 DICEMBRE 2010 ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE 1 INDICE 1. Caratteristiche

Dettagli

Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo

Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA Silvana Russo CRAI: LA PRESENZA GEOGRAFICA CRAI sviluppa un fatturato alle casse di 3.200 mio/euro con una superficie di vendita pari a ca. 691.240

Dettagli

COMPOSIZIONE MEDIA DEI LATTI DI ALCUNE SPECIE. Grasso %

COMPOSIZIONE MEDIA DEI LATTI DI ALCUNE SPECIE. Grasso % Specie COMPOSIZIONE MEDIA DEI LATTI DI ALCUNE SPECIE Acqua Residuo secco Grasso Lattosio Sostanze azotate Caseina Vacca 87-89 11-13 3.4-3.6 4.6-4.7 3.4-3.6 2.50 Bufala 78-84 16-22 6-9 4.7-4.9 4.4-4.8 3.90

Dettagli

Aspetti microbiologici delle carni di selvaggina

Aspetti microbiologici delle carni di selvaggina Aspetti microbiologici delle carni di selvaggina Caratteristiche igienico-sanitarie delle carni di selvaggina cacciata: l influenza dell ambiente e dei metodi di cattura sulla conservabilità delle carni

Dettagli

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITELLO AL LATTE E CEREALI

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITELLO AL LATTE E CEREALI Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni TESTO CONSOLIDATO (in vigore dal 10/04/2015) Allegato F della Deliberazione della Giunta regionale

Dettagli

Cibo e Salute Centro di Educazione Nutrizionale ASL 1 Massa Carrara

Cibo e Salute Centro di Educazione Nutrizionale ASL 1 Massa Carrara Cibo e Salute Centro di Educazione Nutrizionale ASL 1 Massa Carrara Principi Nutritivi Sono sostanze indispensabili alla vita e al metabolismo e in particolare a: fornire energia per il mantenimento delle

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE 1 INDICE 1. Caratteristiche dell indagine e campo

Dettagli

Programma delle lezioni teoriche del XIII Corso per nuovi Norcini

Programma delle lezioni teoriche del XIII Corso per nuovi Norcini Associazione Norcini Bresciani Via Cantine snc Rovato (BS) www.norcinibresciani.it Amministrazione Comunale di ROVATO Programma delle lezioni teoriche del XIII Corso per nuovi Norcini anno 2015-2016 Data

Dettagli

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE Prof.ssa Marina Gentili 1 ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI LATTE VACCINO. PICCOLI ALLEVAMENTI (FINO A 50 CAPI) E GRANDI ALLEVAMENTI (200/300/500 CAPI).

Dettagli

esclusione nel corso degli ultimi due anni di sperimentazione hanno evidenziato, infatti, valori di proteina superiori al 13,5%, un livello

esclusione nel corso degli ultimi due anni di sperimentazione hanno evidenziato, infatti, valori di proteina superiori al 13,5%, un livello Razionalizzazione della tecnica di allevamento dei bovini e miglioramento della qualità della carne biologica: aspetti innovativi e risultati trasferibili Mauro Antongiovanni, Arianna Buccioni, Sara Minieri

Dettagli

PRODUZIONE DELLA CARNE

PRODUZIONE DELLA CARNE PRODUZIONE DELLA CARNE Non esiste un unico parametro in grado di identificare e definire l attitudine alla produzione della carne Peso alla macellazione indice conversione alimentare (ICA) Resa alla macellazione

Dettagli

Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia Istanza di riconoscimento disciplinare di produzione Fassone di Razza Piemontese

Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia Istanza di riconoscimento disciplinare di produzione Fassone di Razza Piemontese Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia Istanza di riconoscimento disciplinare di produzione Fassone di Razza Piemontese Scheda 6 disciplinare di produzione 1. Premessa Il presente disciplinare di produzione

Dettagli

1. Impiego di fonti proteiche alternative alla soia

1. Impiego di fonti proteiche alternative alla soia equizoobio Efficienza, qualità e innovazione nella zootecnia biologica L ALLEVAMENTO BIOLOGICO DEL SUINO: ESPERIENZA NEL NORD ITALIA Andrea Rossi CRPA Ufficio Zootecnia Obiettivi specifici SP5 1. Impiego

Dettagli

Impariamo a mangiare bene

Impariamo a mangiare bene Impariamo a mangiare bene I sei alimenti fondamentali I 6 alimenti fondamentali sono: Zuccheri Grassi Proteine Vitamine Acqua Sali minerali Soddisfazione dei fabbisogni biologici Nessun alimento da solo

Dettagli

La Natura non é mai stata così Buona. All Channels Gamma assortimento Prodotti (unbranded)

La Natura non é mai stata così Buona. All Channels Gamma assortimento Prodotti (unbranded) La Natura non é mai stata così Buona All Channels Gamma assortimento Prodotti (unbranded) Tipologie e Razze dei nostri bovini MEC S.p.A. offre un ampio assortimento fresco e congelato di carni bovine

Dettagli

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare e respiratorio. Svolge quindi un ruolo particolarmente rilevante nella prevenzione delle patologie cerebrovascolari,

Dettagli

stereotipie apparentemente privi di funzione nel contesto in cui vengono espressi (Mason, 1991)

stereotipie apparentemente privi di funzione nel contesto in cui vengono espressi (Mason, 1991) Stereotipie Comportamenti relativamente invariati e ripetitivi, apparentemente privi di funzione nel contesto in cui vengono espressi (Mason, 1991) Le stereotipie rappresentare un possono chiaro sintomo

Dettagli

BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI

BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Anno Accademico 2015-16 Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UMANA Insegnamento di BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli

Dettagli

Additional details >>> HERE <<<

Additional details >>> HERE <<< Additional details >>> HERE

Dettagli

LIPIDI. Steroidi Acidi grassi Trigliceridi Fosfolipidi Prostaglandine Vitamine liposolubili

LIPIDI. Steroidi Acidi grassi Trigliceridi Fosfolipidi Prostaglandine Vitamine liposolubili LIPIDI Classe eterogenea di di sostanze organiche caratterizzate dal fatto di di non essere solubili in in acqua ma solubili in in solventi non polari aprotici. 1. 1. Acidi grassi 2. 2. Trigliceridi 3.

Dettagli

L etichettatura della carne bovina. L esperienza della certificazione IGP Vitellone Bianco dell Appennino Centrale

L etichettatura della carne bovina. L esperienza della certificazione IGP Vitellone Bianco dell Appennino Centrale L etichettatura della carne bovina. L esperienza della certificazione IGP Vitellone Bianco dell Appennino Centrale Dott. Giuseppe Abramo Doliana Perugia, 23 ottobre 2015 Origine dei regolamenti relativi

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO. CIG Z2B10CE97A CARNI FRESCHE, SALUMI ED INSACCATI

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO. CIG Z2B10CE97A CARNI FRESCHE, SALUMI ED INSACCATI Allegato 1 CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO. CIG Z2B10CE97A I prezzi indicati, dovranno intendersi fissi per tutta la durata dell appalto. CARNI FRESCHE, SALUMI ED INSACCATI Tutte le carni fresche, salumi

Dettagli

Sali minerali negli alimenti

Sali minerali negli alimenti 1 SALI MINERALI Sali minerali elementi inorganici. Sono necessari in piccole quantità (mg o mcg). Non forniscono calorie. Costituiscono circa il 4% in peso del corpo umano. Svolgono sia un azione plastica

Dettagli

equizoobio POLLO BIOLOGICO Cesare Castellini Federico Sirri Efficienza, qualità e innovazione nella zootecnia biologica

equizoobio POLLO BIOLOGICO Cesare Castellini Federico Sirri Efficienza, qualità e innovazione nella zootecnia biologica equizoobio Efficienza, qualità e innovazione nella zootecnia biologica POLLO BIOLOGICO Cesare Castellini Federico Sirri Università degli studi di Perugia e Bologna CC1 Allevamento avicolo bio Attuale Rispetto

Dettagli

ROMA 2013 L ALLEVAMENTO MARCHIGIANO PER UN ALIMENTAZIONE DI QUALITA.

ROMA 2013 L ALLEVAMENTO MARCHIGIANO PER UN ALIMENTAZIONE DI QUALITA. ROMA 2013 L ALLEVAMENTO MARCHIGIANO PER UN ALIMENTAZIONE DI QUALITA. Cooperativa di Allevatori Marchigiani Costituita nel 1987; ha un proprio laboratorio di sezionamento che rifornisce le principali mense

Dettagli

CARNE E DERIVATI 6.3

CARNE E DERIVATI 6.3 6. CARNE E DERIVATI 6.1 6.2 6.3 anatomia e fisiologia del muscolo la produzione di energia la contrazione muscolare le tipologie di fibre muscolari trasformazione del muscolo in carne. La frollatura qualità

Dettagli

BENESSERE DEGLI ANIMALI

BENESSERE DEGLI ANIMALI La nostra azienda nasce nel 1997 con l obiettivo di riunire tutte le singole fasi della complessa filiera biologica: dalla produzione di cereali biologici utilizzati per l alimentazione dei suini, all

Dettagli

Accrescimento e qualità della carne nel tacchino di PR-PC allevato con diversi piani alimentari. Alberto Sabbioni

Accrescimento e qualità della carne nel tacchino di PR-PC allevato con diversi piani alimentari. Alberto Sabbioni l Europa investe nelle zone rurali UNIONE EUROPEA Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: Accrescimento e qualità della carne nel tacchino di PR-PC allevato con diversi piani alimentari Alberto

Dettagli

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico Obesità e sovrappeso L obesità e il sovrappeso sono l epidemia del Duemila. Un grave problema medico-sociale che richiede un mosaico di interventi: -Approccio cognitivo comportamentale -Educazione alimentare

Dettagli

A.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA

A.R.T..A. Regolamento (CE) n.1257/1999 del 17 maggio 1999 PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE TOSCANA STABILIMENTI DI PRODUZIONE DI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 1. OVOPRODOTTI - D.Lgs. 65/93 2. PRODOTTI A BASE DI CARNE - D.Lgs. 537/92 3. CARNI FRESCHE BOVINE, EQUINE, SUINE, OVICAPRINE - D.Lgs 286/94 4.

Dettagli

LA MIOPOIESI. La produzione di carne La macellazione La valutazione delle carcasse La qualità della carne

LA MIOPOIESI. La produzione di carne La macellazione La valutazione delle carcasse La qualità della carne LA MIOPOIESI La produzione di carne La macellazione La valutazione delle carcasse La qualità della carne La Miopoiesi La miopoiesi è la produzione della carne per uso alimentare Per carne si intendono

Dettagli