PROGETTO MOVIMENTO E SALUTE

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3 Movimento Socio Popolare Europeo (MSPE) Fondazione Santa Lucia IRCCS Regione Lazio Assessorato alla Sanità PROGETTO MOVIMENTO E SALUTE Consigli pratici per mantenere una buona efficienza fisica Marco Traballesi, Tiziano Averna, Paolo Porcacchia Emanuela Lucarelli, Cristina Paganelli, Lorenzo Polidori Associazione Capitale Europea dello Sport Madrid 2001 Glasgow 2003 Parlamento Europeo

4 Marco Traballesi, specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione e in Medicina dello Sport Fondazione Santa Lucia IRCCS Tiziano Averna, specialista in Medicina dello Sport Fondazione Santa Lucia IRCCS Paolo Porcacchia, specialista in Medicina dello Sport Fondazione Santa Lucia IRCCS Emanuela Lucarelli, tecnico sportivo laureata in Scienze Motorie e specializzata in Attività Motorie Preventive e Adattate Fondazione Santa Lucia IRCCS Cristina Paganelli, tecnico sportivo laureata in Scienze Motorie e specializzata in Attività Motorie Preventive e Adattate Fondazione Santa Lucia IRCCS Lorenzo Polidori, tecnico sportivo laureato in Scienze Motorie e specializzato in Attività Motorie Preventive e Adattate Fondazione Santa Lucia IRCCS Disegni di Giulio Lascialfari

5 Prefazione Il Movimento Socio Popolare Europeo (MSPE) ha come fine istituzionale la promozione dello sport, agonistico ed amatoriale, tra tutte le categorie sociali e le fasce di età. Soprattutto promuove la cultura dello sport: come valore di convivenza, di miglioramento dell essere umano, di «terapia» preventiva contro molte patologie, comprese quelle connaturate con l anzianità. Il nostro Movimento conta in Italia oltre 300 mila tesserati e 4 mila associazioni sportive, è presente in 8 paesi europei. Proprio da uno di questi paesi, il Regno Unito, abbiamo preso spunto per il progetto «Movimento e Salute»: più precisamente abbiamo ritenuto doveroso importare in Italia quello che era stato fatto con successo a Glasgow, in Scozia. Grazie alla disponibilità della Regione Lazio con in testa il presidente Piero Marrazzo e l assessore alla Sanità Augusto Battaglia abbiamo potuto realizzare questa iniziativa pilota anche in Italia. Per attuarla ci siamo avvalsi della Fondazione Santa Lucia di Roma, individuata come il centro di eccellenza nel campo della riabilitazione neuromotoria, ma anche come promotrice di una vera e propria «terapia dello sport», somministrata con ottimi risultati tra i propri pazienti. Non solo: questa Fondazione è riuscita a portare a livelli agonistici da primato alcune discipline sportive praticate da atleti disabili, seguiti a livello medico dal dr. Marco Traballesi. Un bagaglio quindi di grande capacità ed esperienza. Unendo sinergicamente Istituzione, Movimento e Fondazione è stato completato il progetto che oggi comprende anche questa utilissima guida. Non possiamo però fermarci qui: auspichiamo che quanto fatto nel Lazio sia di stimolo ad altre regioni, che il progetto sia adottato da altri enti istituzionali. Ce ne è bisogno. Dopo Glasgow e Roma, è la volta di Madrid con il progetto pilota di Boadilla del monte. L MSPE crede fermamente che lo sport, l attività ginnica quotidiana praticata seguendo indicazioni mediche e non improvvisati esperti, sia sinonimo di migliore qualità di vita per tutti, in particolare per gli anziani che ne possono trarre grande giovamento fisico, psichico e sociale, riducendo il consumo di farmaci e l incidenza di molte malattie. Ringraziamo tutti coloro che hanno creduto nell iniziativa e che hanno permesso di dare uno strumento in più per diffondere la cultura del movimento, dello sport e della prevenzione nella terza età. on. Mario Mauro Presidente onorario ACES Vicepresidente Parlamento Europeo Gian Francesco Lupattelli Presidente MSP Progetto Movimento e Salute 5

6 Presentazione È con profonda soddisfazione che scrivo questo piccolo commento alla collezione di esercizi che vengono proposti per ispirazione del mio carissimo amico Marco Traballesi. Questa pubblicazione corona un iniziativa da lui diretta quanto mai importante di inchiesta sanitaria e di propaganda dell esercizio fisico come mezzo per contrastare alcune condizioni morbose: di qui il consiglio di una ginnastica buona per tutti. Nella loro apparente modestia (solo apparente!) i consigli si adeguano ad una norma che quel poco di esperienza che io ho fatto in ambito di Fisiologia dell esercizio mi suggerisce. Niente di nuovo, in realtà, ma qualche considerazione che vale la pena di rimarcare. È a tutti noto che l esercizio fisico è un modo per procrastinare gli effetti deterioranti della vecchiaia e più in generale per mantenersi in buona salute. Su ciò non vale la pena di insistere. C è un altro aspetto sul quale mi sembra opportuno riflettere. Ogni attività del nostro corpo, come di ogni altra macchina vivente, è potenzialmente causa di danno: ciò vale manifestamente per l esercizio fisico e per lo sport. Chi frequenta atleti come medico dello sport sa bene che, soprattutto se sono di livello eccellente, presentano, chi più chi meno, i loro guai. Muscoli lesionati, legamenti sfibrati, articolazioni compromesse, danni e dolori muscolari, tutti effetti indubbi della pratica sportiva, allenamento incluso. Mi è capitato personalmente, conducendo un indagine sul dolore muscolare in atleti, di osservare che tanto più intensa è l attività di preparazione e di gara tanto maggiore è la probabilità di danni traumatici o da sovraccarico del muscolo. Ci troviamo dunque di fronte a due aspetti contrastanti della pratica motoria: da un lato il beneficio indubbio e dall altro il pericolo di farsi male. La soluzione del quesito è facile ed è un applicazione della norma che consiglia di «mai esagerare». In effetti uno dei requisiti fondamentali dell allenamento è la gradualità nella preparazione: si sa bene che il carico di lavoro deve progressivamente aumentare se si vuole ottenere un certo effetto (aumento della forza, velocità di movimento, etc) ma la prescrizione per non farsi male è la gradualità, sia per quanto riguarda l intensità che la frequenza delle sedute di allenamento. Bisogna dar tempo e modo all organismo di adattarsi al nuovo regime e di riparare le microlesioni che si siano eventualmente prodotte. Se uno vuole, e può, diventare un atleta di punta deve bruciare i tempi in concorrenza spietata con i colleghi. Ma se la pratica motoria viene assunta a scopo di divertimento praticando sport, o come regola igienica, è opportuno prendersela comoda. Ma anche essere metodici. Assunto un certo ritmo dedicato all attività, è necessario mantenerlo costante nel tempo. Trovo 6 Progetto Movimento e Salute

7 ridicola la pretesa di chi voglia dedicarsi ad un periodo di intensa attività (ad esempio una settimana bianca) senza adeguata preparazione. Questo è il modo sicuro di farsi male. Visti nell ottica proposta da queste considerazioni, i modi di mantenersi in forma proposti in questa pubblicazione mi sembrano particolarmente opportuni ed utili. Essi sono rivolti ad individui anziani o comunque sedentari che, per professione o stile di vita, non hanno modo e tempo di dedicarsi ad attività molto impegnative. Gli esercizi proposti corrispondono alla norma «né troppo né poco» e sono soprattutto indicati per mantenere flessibilità e capacità di estensione articolare. Un buon prerequisito per ogni altra eventuale attività, gioco delle bocce incluso. Vorrei concludere citando un saggio consiglio di un vecchio atleta che dimostrava un età sorprendentemente inferiore a quella che aveva. Domandatogli il segreto della sua giovinezza mi rispose «Ginnastica tutte le mattine: bisogna assumere abitudine tale che a trascurarla uno si senta a disagio come a trascurare di lavarsi». Facendo mio questo consiglio mi auguro che i lettori ne traggano frutto. Prof. Marco Marchetti Università di Roma La Sapienza Direttore Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport Progetto Movimento e Salute 7

8 Introduzione Dal mese di maggio 2005 al dicembre 2006 si è svolto a Roma il Progetto Regionale «Movimento e Salute», finanziato dalla Regione Lazio (delibera n. 693 del 30 luglio 2004, determinazione n. D5514 del 14 dicembre 2004) al Movimento Socio Popolare Europeo (MSP Europeo). Hanno partecipato al progetto le seguenti Unità Operative: U.O. 1 U.O. 2 U.O. 3 U.O. 4 IRCCS Fondazione Santa Lucia, Unità Operativa complessa D Responsabile: Marco Traballesi Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia Clinica, Università di Roma La Sapienza Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport Responsabile: Marco Marchetti Centro Studi Investimenti Sociali (CENSIS) Responsabile: Roberto Ciampicacigli Movimento Socio Popolare Europeo (MSPE) Responsabile: Sergio Sannipoli Il progetto si proponeva di aumentare il livello d attività fisica in adulti sedentari affetti da broncopneumopatie croniche ostruttive (in seguito definite BPCO) e adulti affetti da ipertensione arteriosa essenziale (in seguito definita IE). Gli scopi che il programma di ricerca si prefiggeva sono sinteticamente elencati come segue: 1. Incentivare ed incrementare l attività fisica. 2. Valutare gli effetti dell esercizio fisico per quanto riguarda: l efficienza funzionale, la qualità della vita, la riduzione dell assunzione di farmaci, la formazione di personale adeguato per guidare i pazienti nello svolgimento d attività fisica, l identificazione di programmi d allenamento individuali e collettivi adattati alle differenti condizioni cliniche. Il progetto è stato sottoposto all approvazione del Comitato Etico della Fondazione Santa Lucia IRCCS Roma; la partecipazione ad esso è stata volontaria, successiva alla firma del Consenso Informato e gratuita. 8 Progetto Movimento e Salute

9 I partecipanti, dopo una visita medico sportiva nella quale venivano valutate le condizioni generali di ognuno e si definivano i protocolli di allenamento da seguire, in gruppi di hanno svolto attività fisica adattata con frequenza di due o tre volte a settimana per tre mesi; i gruppi sono stati guidati da tecnici sportivi laureati in Scienze Motorie e specializzati in Attività Motorie Preventive e Adattate. Al termine del periodo di allenamento sono state effettuate le stesse valutazioni mediche fatte nella prima visita (ECG, spirometria, test da sforzo) per valutare gli effetti benefici dell esercizio. Questo volume origina dai protocolli di attività motoria applicati nel progetto «Movimento e Salute». È stato scritto, con linguaggio semplice e chiaro, per dare a tutti i partecipanti consigli per mantenere la condizione fisica raggiunta. Illustra in modo semplice e sintetico alcuni esercizi fisici, eseguibili in casa, organizzati razionalmente, dosati nel grado d intensità; è inoltre rivolto, a scopo informativo, a coloro che desiderano salvaguardare il proprio benessere psichico e migliorare il proprio stato di efficienza fisica funzionale. Ringrazio tutti i collaboratori che per la durata del progetto hanno dato ampia disponibilità ed alta competenza professionale. Dr. Marco Traballesi Responsabile Scientifico del progetto Direttore Unità Operativa complessa D Fondazione Santa Lucia IRCCS Progetto Movimento e Salute 9

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11 1. ASSI E PIANI Figura 1 Piano frontale, determinato dall incrocio dell asse longitudinale con quello trasversale, divide il corpo in due parti: anteriore e posteriore. Figura 2 Piano sagittale, determinato dall incrocio dell asse longitudinale con quello sagittale, divide il corpo in due parti: sinistra e destra. Figura 3 Piano traverso, determinato dall incrocio dell asse sagittale con quello trasversale, divide il corpo in due parti: inferiore e superiore. Progetto Movimento e Salute 11

12 2. POSIZIONI FONDAMENTALI Figura 1. In piedi (stazione eretta). Figura 2. Seduti. Figura 3 Decubito supino, gambe distese. Figura 4 Decubito supino, gambe semipiegate. 12 Progetto Movimento e Salute

13 Figura 5 Sul fianco. Figura 6 Gambe incrociate. Figura 7 Posizione quadrupedica. Progetto Movimento e Salute 13

14 3. COME PROGRAMMARE LE SEDUTE DI ALLENAMENTO Il programma proposto è d intensità da lieve a moderata e comprende esercizi a corpo libero della muscolatura del collo, delle spalle, del tronco, degli arti superiori e inferiori, esercizi di rinforzo della muscolatura addominale, esercizi di stretching dei vari distretti corporei ed infine esercizi di rilassamento. In accordo con le linee guida per i test e la prescrizione di esercizi dell ACSM (American College of Sports Medicine), l organizzazione dei programmi di allenamento deve tener conto di tre fattori: frequenza delle sedute per settimana, intensità (entità del dispendio energetico assoluto durante le sedute di allenamento), durata delle sedute (tempo). FREQUENZA DELLE SEDUTE PER SETTIMANA INTENSITÀ DELLE SEDUTE DURATA DELLE SEDUTE almeno 3 volte/settimana da lieve a moderata (la persona deve essere sempre in grado di parlare senza affanno durante l esecuzione degli esercizi) da 30 a 60 minuti La durata e la frequenza delle sedute devono essere incrementate in relazione ai miglioramenti percepiti dal soggetto, iniziando da un minimo di 3 sedute settimanali fino a raggiungere una frequenza di 7 sedute settimanali. La suddivisone delle sedute di allenamento deve essere programmata seguendo un criterio ben preciso. Esempio di programmazione per distretti corporei. LUNEDÌ MERCOLEDÌ VENERDÌ Esercizi per il collo e Esercizi per il tronco Esercizi per gli arti superiori per gli arti inferiori È consigliabile associare o alternare all attività in casa un attività motoria di tipo aerobico, come ad esempio una passeggiata ad intensità 14 Progetto Movimento e Salute

15 lieve-moderata (la persona deve essere sempre in grado di parlare senza affanno nel corso dell attività) a passo confortevole, di durata progressiva, fino a minuti consecutivi. Esempio di programmazione per distretti corporei con alternanza di attività aerobica. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO Esercizi per il Attività Esercizi per Attività Esercizi per Attvità collo e per gli aerobica il tronco aerobica gli arti inferiori aerobica arti superiori (passeggiata) (passeggiata) (passeggiata) Al termine di ogni seduta di allenamento eseguire sempre esercizi di stretching e di rilassamento per un periodo complessivo di 15 minuti. È preferibile effettuare gli esercizi in un luogo confortevole, in un orario compreso nell arco della mattinata, almeno 2 ore circa dopo colazione. Tecnica di respirazione durante l esecuzione degli esercizi La respirazione è parte fondamentale della corretta esecuzione degli esercizi sia di rinforzo che di allungamento. L atto respiratorio deve essere fluido e non forzato. Per gli esercizi di rinforzo l inspirazione deve avvenire prima di compiere il movimento (fase di preparazione) per poi poter espirare durante l esecuzione del movimento (fase attiva). Per gli esercizi di allungamento l inspirazione deve avvenire nella fase di preparazione per poi poter espirare nella successiva fase di allungamento. Progetto Movimento e Salute 15

16 4. ESERCIZI PER IL CAPO CONSIGLI PRATICI È consigliabile eseguire 2 serie da 20 ripetizioni, con secondi di recupero tra le serie. Figura 1 Inclinazione del capo in avanti e ritorno (movimento del «sì»). Figura 2 Rotazione del capo a destra e a sinistra. Figura 3 Inclinazione del capo sul piano frontale a destra e a sinistra. Figura 4 Semicirconduzione del capo per avanti e ritorno. 16 Progetto Movimento e Salute

17 5. ESERCIZI PER GLI ARTI SUPERIORI CONSIGLI PRATICI È consigliabile eseguire 3-4 serie da 15 ripetizioni per lato, con secondi di recupero tra le serie. Figura 1 Elevazione di una spalla e ritorno. Figura 2 Elevazione contemporanea delle spalle e ritorno. Figura 3 Spingere in modo alternato per avanti e dietro prima una spalla e poi l altra. Figura 4 Circonduzione alternata delle spalle. Progetto Movimento e Salute 17

18 Figura 5 Flessione dell avambraccio sul braccio, intra ed extra rotazione sul piano traverso. Figura 6 Mani sulle spalle, spinta delle braccia in alto e ritorno. Figura 7 Mani sulle spalle, spinta delle braccia in basso e ritorno. 18 Progetto Movimento e Salute

19 Figura 8 Mani sulle spalle, spinta delle braccia in fuori e ritorno. Figura 9 Mani sulle spalle, spinta delle braccia in avanti e ritorno. Figura 10 Circonduzione di un braccio sul piano frontale e ritorno. Figura 11 Circonduzione contemporanea delle braccia sul piano frontale. Progetto Movimento e Salute 19

20 Figura 12 Circonduzione contemporanea delle braccia sul piano sagittale. Figura 13 Flessione palmare, dorsale, radiale, ulnare e circonduzione completa. 20 Progetto Movimento e Salute

21 6. ESERCIZI PER IL TRONCO Gruppo 1. CONSIGLI PRATICI È consigliabile eseguire 3-4 serie da 15 ripetizioni per lato, con secondi di recupero tra le serie. Figura 1 Seduti, gambe incrociate: braccia incrociate al petto; rotazione a destra e sinistra del tronco. Figura 2 Seduti, gambe incrociate: una mano alla nuca, l altra in leggera pressione contro l emitorace; traslazione sul piano frontale. Figura 3 Seduti, gambe incrociate: braccio disteso poco al di sotto dell altezza delle spalle; traslazione sul piano frontale. Progetto Movimento e Salute 21

22 Figura 4 Seduti, gambe incrociate: braccio disteso in alto, mano opposta in leggera pressione contro l emitorace; traslazione sul piano frontale. Figura 5 Seduti, gambe incrociate: braccio in alto, mano opposta in leggera pressione contro l emitorace; traslazione e inclinazione del busto sul piano frontale. Gruppo 2. CONSIGLI PRATICI È consigliabile mantenere ogni posizione per 30 secondi per 3 serie. Figura 6 Appoggio del busto su una superficie rigida (es: tavolo). Figura 7 Il corpo in appoggio sul pallone. 22 Progetto Movimento e Salute

23 Figura 8 Distensione del tratto lombare in decubito supino, con le gambe semipiegate, in appoggio sul cuscino. Figura 9 Scarico del tratto lombare in decubito supino, con una gamba in appoggio al muro e l altra flessa al petto. Figura 10 Distensione del tratto lombare, glutei in appoggio sui talloni. Figura 11 Seduti, schiena in appoggio al muro: distensione del tratto lombare; piegamento alternato di una gamba al petto (mantenere la posizione per 30 secondi per gamba). Figura 12 Decontrazione del busto sulla verticale. Progetto Movimento e Salute 23

24 Gruppo 3. CONSIGLI PRATICI È consigliabile eseguire 3-4 serie da ripetizioni con 1 minuto di recupero tra ogni serie. Figura 13 Decubito supino, gambe semipiegate, piedi in appoggio a terra: mani alla nuca inspirare per poi flettere il busto espirando; distanziare il mento dallo sterno e mantenere lo sguardo rivolto verso l alto. Figura 14 Decubito supino, ginocchia piegate a 90, gambe in appoggio (ad esempio su una sedia): mani alla nuca inspirare per poi flettere il busto espirando; distanziare il mento dallo sterno e mantenere lo sguardo rivolto verso l alto. 24 Progetto Movimento e Salute

25 7. ESERCIZI PER GLI ARTI INFERIORI CONSIGLI PRATICI È consigliabile eseguire 2-3 serie da secondi per lato con 1 minuto di recupero tra ogni serie; ripetere 4-5 serie. Figura 1 In piedi: piegamento sul piano frontale di una gamba e ritorno. Figura 2 In piedi, busto eretto: affondo sul piano sagittale di una gamba e ritorno. Figura 3 In piedi, mani in appoggio al muro: flessione indietro di una gamba e ritorno. Progetto Movimento e Salute 25

26 Figura 4 In piedi, mani in appoggio al muro: flessione in avanti di una gamba e ritorno. Figura 5 In piedi: piegamento in contemporanea delle gambe e ritorno. Figura 6 Seduti: alzarsi in piedi e ritorno. Figura 7 Piedi: flessione dorsale, adduzione, abduzione, divaricati e paralleli e circonduzione completa. 26 Progetto Movimento e Salute

27 8. GINNASTICA RESPIRATORIA ED ESERCIZI DI RILASSAMENTO CONSIGLI PRATICI È consigliabile eseguire ogni esercizio per secondi con 20 secondi di recupero tra l uno e l altro. Figura 1 Stazione eretta, mani sui fianchi, gambe semi-piegate: espirando decontrarre il busto sulla verticale; ritorno, inspirazione lenta. Figura 2 Decubito supino, mani sulla zona addominale: in relax, localizzare dei movimenti di inspirazione alla base del torace. Figura 3 Decubito supino: inspirando, flettere una coscia sul tronco; in apnea, sollecitare la flessione della coscia con le mani in presa al ginocchio; espirando, rilassare e ripetere. Progetto Movimento e Salute 27

28 Figura 4 Decubito prono, gomiti flessi, mani in appoggio, ventre contro il pallone: inspirare; in apnea rotolare brevemente; rilassare in espirazione. Figura 5 Seduti, gambe incrociate: espirando, decontrazione lenta sulla verticale; ritorno, inspirazione lenta mantenendo la posizione di iperestensione della colonna. Figura 6 Seduti, gambe incrociate: espirando, inclinare il busto in avanti fino alla decontrazione totale; ritorno, inspirazione lenta ed estensione del tronco. Figura 7 Posizione quadrupedica: inspirare con la parte bassa del torace; espirare e decontrarre, portando i glutei in appoggio sui talloni. 28 Progetto Movimento e Salute

29 Figura 8 Posizione quadrupedica: espirare, «arrotondare» il dorso e flettere il capo; inspirare, rilassare il rachide ed estendere il capo. Progetto Movimento e Salute 29

30 9. ESERCIZI DI STRETCHING GENERALE CONSIGLI PRATICI È consigliabile: mantenere ogni posizione per secondi e ripetere per 4-5 serie; effettuare l inspirazione durante la fase di allungamento muscolare; nell allungamento è bene evitare sempre che si percepisca il dolore nei distretti corporei sottoposti a tensione. Esercizi di stretching per la schiena Figura 1 Decubito supino e gambe semipiegate: portare il mento allo sterno, mantenere la posizione per 5-10 secondi e ritornare alla posizione di partenza; inspirare in fase di rilassamento ed espirare in fase di allungamento. Eseguire per 4 volte. Figura 2 Decubito laterale e ginocchia flesse: mantenere la posizione per secondi per fianco. Eseguire per 4 volte (2 per fianco). Nota: il passaggio da un fianco all altro deve avvenire a ginocchia piegate, poggiando i piedi a terra. 30 Progetto Movimento e Salute

31 Figura 3 Decubito supino: flettere con l aiuto delle braccia prima un ginocchio e poi l altro al petto, mantenendo la posizione per secondi. Eseguire per 4 volte. Figura 4 Decubito supino, arti inferiori in appoggio ad una parete. Mantenere la posizione per secondi. Esercizi di stretching da seduti Figura 5 Avambraccio flesso sul braccio: afferrare il gomito e mantenere la posizione per secondi per braccio. Eseguire 2 volte per braccio. Progetto Movimento e Salute 31

32 Figura 6 Da seduti, a gambe semidivaricate: inspirare e poi flettere il busto per avanti espirando. Mantenere la posizione per 10 secondi respirando normalmente. Eseguire 2 volte. Figura 7 Da seduti: estendere le braccia spingendo progressivamente per avanti mantenendo l appoggio della schiena sulla sedia per 5 secondi consecutivi. Eseguire 4 volte. Figura 8 Da seduti: estendere le braccia spingendo progressivamente verso l alto per 5 secondi, mantenendo l appoggio dei glutei sulla sedia. Eseguire 4 volte. 32 Progetto Movimento e Salute

33 INDICE Prefazione (Gian Francesco Lupattelli) 5 Presentazione (Marco Marchetti) 6 Introduzione (Marco Traballesi) 8 1. Assi e piani Posizioni fondamentali Come programmare le sedute di allenamento Esercizi per il capo Esercizi per gli arti superiori Esercizi per il tronco Esercizi per gli arti inferiori Ginnastica respiratoria ed esercizi di rilassamento Esercizi di stretching generale 30

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35 Finito di stampare nel mese di dicembre 2006 Tipografia Atena - Roma Progetto e realizzazione grafica Graphic Art 6 srl - Roma

36 36 Progetto Movimento e Salute direzione.scientifica@hsantalucia.it

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