La filiera del frumento tenero in Piemonte: alcuni risultati dell indagine sull industria molitoria e dello stoccaggio

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1 La filiera del frumento tenero in Piemonte: alcuni risultati dell indagine sull industria molitoria e dello stoccaggio Teresina Mancuso-Stefano Massaglia-Massimo Morganti Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria Forestale e Ambientale dell Università di Torino Castagnole Piemonte, 9/02/2011-Fossano, 17/02/2011- Quargnento, 21/02/2011

2 Capacità di stoccaggio dei cereali e delle colture proteoleaginose nei centri di stoccaggio oggetto di indagine, suddivisa per provincia Centri di stoccaggio oggetto di indagine Provincia Numero (n) 2007 Capacità di stoccaggio totale (t) 2007 AL AT CN TO VC Totale

3 Cereali e colture proteoleaginose stoccati nei centri di stoccaggio oggetto di indagine, suddivisi per provincia (t; 2007) Centri di stoccaggio oggetto di indagine Provincia Numero (n) Cereali Produzioni stoccate (t) 2007 Colture proteoleaginose Totale AL AT CN TO VC Totale

4 Confronto tra i quantitativi stoccati (t) nei centri di stoccaggio oggetto di indagine e le produzioni in Piemonte (ISTAT; t) per il frumento tenero nel 2007 FRUMENTO TENERO Provincia Stoccato ISTAT % AL AT CN * TO VC NO BI VB * I quantitativi stoccati attribuiti alla provincia di Cuneo, comprendono una modesta quota di prodotti stoccati in provincia di Asti, non disaggregabile. 4

5 Confronto tra i quantitativi stoccati (t) nei centri di stoccaggio oggetto di indagine e le produzioni in Piemonte (ISTAT; t) per il mais nel 2007 MAIS Provincia Stoccato ISTAT % AL AT CN * TO VC NO BI VB * I quantitativi stoccati attribuiti alla provincia di Cuneo, comprendono una modesta quota di prodotti stoccati in provincia di Asti, non disaggregabile. 5

6 Altre attività che affiancano lo stoccaggio nei centri di stoccaggio oggetto di indagine Attività Centri Mezzi tecnici 71 Contoterzismo 5 Carburanti 20 Vendita alimentari 16 Altre attività 2 Solo stoccaggio 1 6

7 Presenza dell impianto di prepulitura nei centri di stoccaggio oggetto di indagine (2007) 39% 61% Sì impianto No impianto 7

8 Presenza dell impianto per la captazione e l abbattimento delle polveri nei centri di stoccaggio oggetto di indagine (2007) 45% 55% No impianto Sì impianto 8

9 Presenza del laboratorio interno ai centri di stoccaggio (2007) A parte alcune cooperative, il laboratorio interno non è presente. La maggior parte delle realtà più grandi si appoggiano a centri di analisi esterni. 9

10 Numero di fosse di ricevimento presenti nei centri di stoccaggio oggetto di indagine (2007) Fosse di ricevimento (n) Centri di stoccaggio (n) % nessuna fossa fossa fosse fosse fosse fosse fosse 2 3 Totale centri

11 Strutture in cui avviene lo stoccaggio nei centri di stoccaggio oggetto di indagine (2007) 1% 34% 51% 14% S olo in s ilos vertic ale In entrambe S olo in mag azzino orizzontale Nes s una s truttura Capacità di stoccaggio dei silos verticali: pari a circa il 70% del totale indagato 11

12 Tipologie di frumento tenero stoccato e commercializzato nei centri di stoccaggio oggetto di indagine (2007) Di forza 4% Altri usi 15% Biscottiero 9% Panificabile superiore 5% Panificabile 67% 12

13 (t) Primi acquirenti del GRANO BISCOTTIERO stoccato dai centri di stoccaggio oggetto di indagine e destinazione geografica (2007) Az. Zoot. e mangimifici Molini Biscottifici Piemonte Italia 13

14 (t) Primi acquirenti del GRANO PANIFICABILE stoccato dai centri di stoccaggio oggetto di indagine e destinazione geografica (2007) Az. Zoot. e mangimifici Piemonte Italia Molini 14

15 (t) Primi acquirenti del GRANO PANIFICABILE SUPERIORE stoccato dai centri di stoccaggio oggetto di indagine e destinazione geografica (2007) Molini Piemonte Italia 15

16 (t) Primi acquirenti del GRANO DI FORZA stoccato dai centri di stoccaggio oggetto di indagine e destinazione geografica (2007) Piemonte Molini Italia 16

17 (t) Primi acquirenti del GRANO ALTRI USI stoccato dai centri di stoccaggio oggetto di indagine e destinazione geografica (2007) Commercianti ed agricoltori Az. Zoot. e mangimifici Molini Piemonte Italia 17

18 La filiera del frumento tenero in Europa, Italia e Piemonte Filiera del frumento tenero in UE, Italia e Piemonte - numero di aziende agricole, molini e altri trasformatori (dati e fonti diversi, dal 2005 al 2010) Voci UE Italia Piemonte Superficie (ha) Aziende agricole (n.) Centri di stoccaggio (n.) n.d. n.d. n.d. Molini (n.) Trasformatori (n): - panifici artigianali - panifici industriali - biscottifici e altre industrie dolciarie n.d. n.d. n.d Fonte: nostre elaborazioni 18

19 Il campione di molini in Piemonte 57 impianti molitori a frumento tenero + 2 a frumento duro intervistati = esaminate tutte le aziende rintracciabili in Piemonte t di granella di frumento tenero acquistate t di frumento duro (dati anno 2007) 29 tramite intervista telefonica, questionario breve 28 tramite intervista in loco (frum. ten.) + 2 a frum. duro, questionario completo t 16% sul totale acquistato di frum. ten t 84% sul totale acquistato di frum. ten. 19

20 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: dimensione degli impianti (1/2) Molini Granella acquistata (t) Farina venduta (t) Capacità macin. giornaliera (t) M_CN_ M_AL_ M_CN_ M_TO_ M_AT_ M_AL_ M_AL_ M_TO_ M_CN_ M_TO_ M_AT_ M_AL_ M_AT_ M_TO_ M_AT_ segue. 20

21 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: dimensione degli impianti (2/2) Molini Granella acquistata Farina Capacità macin. (t) venduta (t) giornaliera (t) M_CN_ M_CN_ M_AT_ M_CN_ M_TO_ M_TO_ M_AL_ M_AT_ M_TO_ M_TO_ M_CN_ M_TO_ M_CN_ M_CN_ M_TO_ ,25 TOTALE Resa media di macinazione = 73,6% 21

22 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: provenienza del frumento tenero e duro acquistato (% su quantità) Extra UE; 9,2% Altre regioni Italiane; 8,8% Piemonte; 18,5% UE; 63,6% ESTERO: t (72,8%) ITALIA: t (27,2%) 22

23 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: tipologie di frumento tenero e duro acquistate (% su quantità) Altri usi; 0,5% Panificabile superiore; 8,5% Biscottiero; 9,0% Frum duro; 11,0% Panificabile; 55% Forza; 14,5% 23

24 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: fonti di approvvigionamento di frumento dall'italia (% su quantità) Cooperative 50% Centri di stoccaggio individuali- Commercianti 33% Agricoltori 17% 24

25 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: fonti di approvvigionamento di frumento dall'estero (% su quantità) Commercianti 38% Cooperative 62% 25

26 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: destinazione, per area geografica, della farina di frumento prodotta (% su quantità) UE; 9,3% Extra UE; 2,1% Altre regioni italiane; 46,9% Piemonte; 41,7% ITALIA: t (88,6%) ESTERO: t (11,4%) 26

27 Il campione: i 30 molini analizzati RISULTATI: destinazione delle farine prodotte, per primo acquirente (% su quantità) GDO; 10,9% Aiuti all'estero; 0,3% Dettaglio; 0,3% Mangimifici; 0,2% Trasf/conf; 35,5% Industria dolciaria, panifici, pastifici; 52,8% 27

28 Il campione: i 30 molini analizzati PRINCIPALI CONSIDERAZIONI (1/4): le importazioni di granella dall estero (73%) sono dovute ad una carenza sia quantitativa che qualitativa sul territorio nazionale; le cooperative rappresentano il canale commerciale più affidabile per creare rapporti di fornitura duraturi nel tempo, in particolare per i grandi impianti; le aziende agricole rappresentano una fonte di approvvigionamento in particolare per i piccoli impianti con cui instaurano rapporti di fiducia nel tempo; il ricorso a cooperative estere (in particolare Francesi) permette di avere forniture costanti e di elevata qualità nel tempo; elevata soddisfazione per la granella acquistata dall estero: Francia per il panificabile, USA e Canada per il frumento di forza; 28

29 Il campione: i 30 molini analizzati PRINCIPALI CONSIDERAZIONI (2/4): l acquisto della granella viene effettuato in base al prezzo di mercato e solo in minima parte i molini adottano anche appositi contratti (es. di coltivazione); la vendita della farina viene effettuata con il sistema spot per circa il 68% dei quantitativi; il restante 32% è regolarizzato da appositi contratti a quote; i principali requisiti richiesti per la granella acquistata sono: il rispetto del livello di contaminazione da micotossine e OGM, area di coltivazione e varietà; tutti i molini - eccetto 3 di piccole dimensioni - sono dotati di un laboratorio interno; i molini di grandi dimensioni sono dotati di diverse certificazioni e adottano sistemi informatici per la gestione in rete della rintracciabilità (difficoltà nel reperire informazioni per le produzioni provenienti dall estero); 29

30 Il campione: i 30 molini analizzati PRINCIPALI CONSIDERAZIONI (3/4): i molini ricorrono alla miscela di differenti farine per ottenere i parametri qualitativi richiesti dai clienti: pratica comune è quella di utilizzare farine di forza provenienti dall estero per correggere le farine nazionali; tutti i referenti intervistati lamentano una scarsa costanza delle caratteristiche qualitative del frumento regionale e nazionale e un eccessivo numero di varietà; nessun molino ricorre all utilizzo di derivati finanziari (futures); 30

31 Il campione: i 30 molini analizzati PRINCIPALI CONSIDERAZIONI (4/4): Grosse difficoltà per i piccoli impianti di gestire la loro attività sia dal punto di vista burocratico che economico (legislazione in materia di sicurezza sugli ambienti di lavoro, soglie di contaminazione di micotossine da rispettare, micotossine, ecc ); molto alto il rischio di elevata esposizione finanziaria che impedisce, nel breve periodo, di disporre della liquidità necessaria allo svolgimento delle attività correnti e, nel medio periodo, di effettuare i dovuti investimenti. da 103 a 59 imprese molitorie negli ultimi anni 31

32 RINGRAZIAMENTI I MOLINI e I CENTRI DI STOCCAGGIO che hanno aderito all indagine (in particolar modo i Consorzi cooperativi) La Regione Piemonte per il sostegno finanziario 32

33 I contatti: 33