PACCHETTO IVA (SERVIZI INTERNAZIONALI)

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1 PACCHETTO IVA (SERVIZI INTERNAZIONALI) FisCal Software by ACS Data Systems Stato: ACS Data Systems SpA Pag. 1 di 10

2 INDICE Indice... 2 Introduzione... 3 Pacchetto IVA 2010 e modifiche in FisCal... 4 Ampliamenti tabelle... 5 Codici IVA... 5 Causali contabili... 6 Registrazione contabile... 8 Registrazione di una prestazione di servizio resa... 8 Registrazione di una prestazione di servizio ricevuta... 9 chiusura periodo IVA (Liquidazione IVA)... 9 Documenti di vendita ACS Data Systems SpA Pag. 2 di 10

3 INTRODUZIONE Il Consiglio dei Ministri ha licenziato la versione definitiva del decreto legislativo n. 79 del 22 gennaio 2010 che recepisce le direttive europee in materia di territorialità delle prestazioni di servizi. Purtroppo il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo con grande ritardo, il 19/02/2010; questo ha portato a condizioni di incertezza negli operatori nell applicazione delle nuove disposizioni (come si è potuto apprendere anche dalla stampa specializzata). Le nuove disposizioni riguardano la territorialità delle prestazioni di servizi nei rapporti con l estero e definiscono il luogo dove la prestazione è soggetta ad IVA e le regole da osservare da parte del prestatore e del committente. Cambia profondamente il quadro delle regole da applicare per le prestazioni di servizi tra soggetti passivi - imprese e professionisti (B2B), mentre rimane sostanzialmente ferma tra imprese e privati (B2C). Per quanto riguarda le cessioni e gli acquisti di beni le regole sono rimaste in sostanza invariate (eccezioni sono in riferimento alla registrazione diretta ed al rappresentante fiscale). Per le prestazioni di servizi rese e ricevute a partire dal 1 gennaio 2010, in ambito intracomunitario, viene a cessare completamente l applicazione delle regole particolari, dettate sino al 31 dicembre 2009 dal DL 331/1993 (servizi intracomunitarie); a partire da tale data, anche per le prestazioni di servizi rese e ricevute in ambito comunitario si deve fare riferimento alle regole contenute nel Dpr 633/1972. Per i servizi prestati a soggetti passivi, la regola generale relativa al luogo della loro prestazione è basata sul luogo in cui è stabilito il destinatario, cioè il committente, non su quello in cui è stabilito il prestatore, indipendentemente dal luogo di effettuazione del servizio. Committente Fino al 31/12/2009 Dal 01/01/2010 (nuova regolal) B2B tra imprese Luogo del prestatore Luogo del committente B2C impresa a privato Luogo del prestatore Premesso il quadro generale, si deve immediatamente aggiungere che la regola sopra descritta è oggetto di numerose eccezioni. Di seguito le più importanti eccezioni (B2B): Prestazioni di servizi relativi ad immobili Locazione breve di mezzi di trasporto Prestazioni di eventi e manifestazioni Servizi di restorazione e di catering Trasporto di persone. Nei vari seminari, circolari di commercialisti e nella stampa questi argomenti sono stati trattati in modo esaustivi; perciò di seguito non si approfondirà ulteriormente questo tema a livello fiscale. L applicazione della nuova regola generale prevede che si passi da un criterio basato sul luogo dove è stabilito il prestatore ad un criterio basato sul luogo dove è stabilito il committente (soggetto passivo, non privato), indipendentemente dove materialmente è stata eseguita la prestazione. Il prestatore emette fattura senza applicazione dell IVA (operazione fuori campo IVA art. 7-ter); il committente estero invece applica il sistema di reverse charge. Se si tratta di un servizio reso verso un soggetto estero UE l operazione deve essere inserita nell elenco Intrastat. Viceversa, se il committente della prestazione è un soggetto passivo residente ed il prestatore è un impresa estera, quest ultima emette fattura senza applicazione dell IVA; tutti gli obblighi relativi all applicazione dell IVA sono a carico del committente, il quale dovrà procedere all autofatturazione dell operazione secondo il mecca- ACS Data Systems SpA Pag. 3 di 10

4 nismo del reverse charge (art. 17,2 Dpr 633/72). Secondo informazioni dell Agenzia delle Entrate per i servizi ricevuti da prestatori UE verrebbe reintrodotto, al posto della procedura di autofattura, il modo di integrazione della fattura emessa dal prestatore comunitario (come nel caso degli acquisti intracomunitari). Se il prestatore è un soggetto UE l operazione deve essere inserita nell elenco Intrastat. A partire dal 2010 sono state introdotte nuove disposizioni riguardanti gli elenchi riepilogativi Intrastat: Inserimento delle prestazioni internazionali rese e ricevute nei confronti dei paesi dell UE negli elenchi Intrastat (nuovi moduli ed esportazione file) Obbligo dell invio telematico (non più consegna cartacea) Nuovi limiti e abolizione della dichiarazione annuale. Dato che la normativa di recepimento della nuova disciplina è stata appena pubblicata, la consegna degli elenchi può essere fatta in base alle disposizioni del Questo significa che per il momento possono essere inseriti negli elenchi solamente le cessioni e gli acquisti intracomunitari di merce (e non le prestazioni di servizi UE). Questo è stato confermato anche dalla circolare dell Agenzia delle Entrate n. 5/E del 17/02/2010. Secondo un informazione della dogana, i movimenti devono essere consegnati in dogana sotto forma di un file (scambi.cee). Per i servizi internazionali UE la consegna sarà rinviata di qualche mese. FisCal supporta l esportazione dei movimenti su file in base alla normativa vigente del Appena saranno rilasciate le nuove disposizioni, queste verranno implementate in FisCal. PACCHETTO IVA 2010 E MODIFICHE IN FISCAL Le nuove disposizioni, almeno fino alla situazione del 25/02/2010, sono state implementate in FisCal. Per la gestione dei servizi internazionali sono stati predisposti delle modifiche che verranno diseguito descritte in dettaglio. ACS Data Systems SpA Pag. 4 di 10

5 AMPLIAMENTI TABELLE CODICI IVA Ogni codice IVA è abbinato ad un Gruppo IVA che definisce il tipo di operazione (p.es. vendita nazionale al 20%, cessione intracomunitaria NI art. 41, ecc.). Anche per i servizi internazionali sono stati aggiunti due nuovi gruppi: Fuori campo IVA - servizi internazionali: si tratta delle prestazioni di servizi resi (vendite) nei rapporti con l estero con territorialità in un paese estero (UE o paese terzo); questi verranno fatturati senza applicazione dell IVA (fuori campo IVA). Autofattura Art. 17, 2- servizi internazionali: si tratta delle prestazioni di servizi ricevuti (acquisti) nei rapporti con l estero con territorialità in Italia; questi verranno registrati con IVA mediante il sistema del reverse charge. Per favore create nel programma Inserimento codici IVA (menù Dati anagrafici/tabelle -> Tabelle contabilità e pagamenti) due codici IVA per i servizi internazionali, uno per le vendite ed uno per gli acquisti. per i servizi internazionali resi (vendita) per i servizi internazionali ricevuti (acquisti) ACS Data Systems SpA Pag. 5 di 10

6 Potrebbe essere necessario creare più codici IVA per i servizi ricevuti se si utilizzano aliquote IVA differenti oppure IVA non o solo parzialmente deducibile. (p.es. locazione di automezzi dall estero). In questo caso create per ogni aliquota/deducibilità un codice IVA e collegate questo con il gruppo IVA 10 Autofattura Art. 17,2 servizi internazionali. Note: Dato che a partire dal 1 gennaio 2010, in ambito intracomunitario, è venuta a cessare completamente l applicazione delle regole sui servizi intercomunitari, dettate dall art. 40 DL 331/1993, è necessario bloccare questo codice IVA con data 31/12/2009. CAUSALI CONTABILI Negli acquisti il tipo di operazione viene definito sia dalla causale contabile (trattamento IVA) che dal codice IVA (gruppo IVA); per la vendita invece viene utilizzato solamente il codice IVA per definire il tipo di operazione. Il campo Trattamento IVA ha le seguenti opzioni (invariato): Per la registrazione dei servizi internazionali ricevuti create due causali contabili: Servizi internazionali ricevuti UE: Trattamento IVA = 3 estero CEE Servizi internazionali ricevuti paesi terzi: Trattamento IVA = 2 estero dogana. La causale contabile viene creata con il programma Inserimento codici di registrazione (menù Contabilità -> Tabelle). Di seguito verrà spiegata la creazione delle due causali contabili per i servizi internazionali ricevuti; i singoli campi possono avere un contenuto differente in base alla codifica specifica dell utente. ACS Data Systems SpA Pag. 6 di 10

7 Queste causali contabili hanno una struttura simile a quella degli acquisti intracomunitaria. I seguenti campi hanno particolare importanza: Trattamento IVA (3 estero CEE ovvero 2 estero dogana): il campo Trattamento IVA definisce se si tratta di un operazione nei confronti di un paese UE oppure di paese terzo; ma non se si tratta di merce (acquisto intracomunitario o doganale) oppure di servizi internazionali. Registro IVA e registro aggiuntivo: per i servizi internazionali ricevuti viene applicato il sistema del reverse-charge; ciò significa che la registrazione va effettuata contemporaneamente nel registro degli acquisti e delle vendite. Per evitare una sovrapposizione della numerazione con le fatture normali si consiglia di utilizzare dei registri differenti, sia per l acquisto che per le vendite (con una numerazione identica). Inoltre, i servizi UE dovrebbero essere gestiti distintamente dai servizi di paesi terzi (per la dichiarazione Intrastat). Perciò si consigla la seguente proposta: o Per i servizi internazionali da UE si possono utilizzare gli stessi registri già utilizzati per gli acquisti intracomunitari; o Per i servizi internazionali da paesi terzi si possono utilizzare i registri esistenti per le autofatture; in ogni caso utilizzate dei registri diversi dalle vendite ed acquisti normali. Contropartita IVA: conto IVA per acquisti e vendite (eventualmente conti distinti per UE se esistenti). Codice IVA: il codice IVA con il gruppo 10 Autofattura Art. 17,2 definisce che non si tratta di acquisti intracomunitari oppure bolletta doganale, bensì di un servizio internazionale nei confronti di un paese UE oppure paese terzo (a seconda del contenuto del campo trattamento IVA). Per entrambi le causali usate lo stesso codice IVA del gruppo 10 Autofattura Art. 17,2. Per i servizi internazionali resi invece, non è necessario creare una causale particolare, perché il tipo di operazione viene definito dal codice IVA utilizzato. La distinzione tra paese UE e paese terzo viene effettuato in base alla provenienza del cliente. ACS Data Systems SpA Pag. 7 di 10

8 REGISTRAZIONE CONTABILE Gli ampliamenti descritti prima incidono sulla registrazione contabile. Di seguito verranno descritte le registrazioni contabili per i servizi internazionali resi e ricevuti. Questo vale se le registrazioni vengono effettuate direttamente; nel caso invece dell utilizzo della fatturazione i parametri corretti come codice IVA vengono già definiti in questo programma. REGISTRAZIONE DI UNA PRESTAZIONE DI SERVIZIO RESA Nel caso di una registrazione di un servizio internazionale reso (vendita) si può utilizzare la stessa causale contabile già utilizzata per le fatture clienti nazionali, perché il tipo di operazione viene definito dal codice IVA utilizzato. In questo caso utilizzate il codice IVA specifico per i servizi internazionali, come descritto nel capitolo sui codici IVA. Sarebbe anche possibile creare una causale specifica, inserendo in questa come proposta il codice IVA in oggetto. Nel caso si utilizzi la fatturazione, le fatture vengono contabilizzate in modo automatico senza bisogno di una causale specifica. La distinzione del servizio tra UE e paesi terzi viene effettuata in base alla provenienza del cliente. ACS Data Systems SpA Pag. 8 di 10

9 REGISTRAZIONE DI UNA PRESTAZIONE DI SERVIZIO RICEVUTA Nel caso di una registrazione contabile di un servizio internazionale ricevuto (acquisto) è necessario utilizzare delle causali contabili specifiche per i servizi internazionali dall UE o da paesi terzi (vedi capitolo sulle causali contabili), perché il tipo di operazione viene determinato dalla causale contabile e dal codice IVA. La causale per i servizi internazionali si basa su quella degli acquisti intracomunitari, eccezione il codice IVA. La procedura descritta vale per i servizi sia dall UE che da paesi terzi; si cambia solamente la causale contabile ed eventualmente i registri IVA. CHIUSURA PERIODO IVA (LIQUIDAZIONE IVA) Come avviene già per gli acquisti intracomunitari anche i servizi internazionali vengono esposti distintamente dalle altre operazioni nella liquidazione periodica IVA. ACS Data Systems SpA Pag. 9 di 10

10 DOCUMENTI DI VENDITA In FisCal, per le vendite il tipo di operazione viene determinato dal codice IVA utilizzato. Per questo motivo è importante che nei documenti di vendita (offerta, ordine cliente, bolla e fattura) venga proposto il codice IVA corretto. Come già descritto nel capitolo sulla registrazione contabile anche nella fatturazione non è richiesta una causale di fatturazione specifica. In base alla provenienza del cliente viene proposto il codice IVA (nazionale, UE, paese terzo); però non è possibile definire in modo automatico il tipo di movimento (merce o servizi). Per questo motivo è necessario per i servizi modificare il codice IVA: selezionate l opzione individuale ed inserite il codice IVA del gruppo 9 Fuori campo IVA Art. 7-ter. In base a questa selezione viene inserito il codice IVA in ogni riga di movimento. È consigliabile suddividere gli articoli di merci (cessioni) dai servizi su fatture distinte (per la dichiarazione Intrastat). Questo documento è stato creato in base alla situazione attuale (25/02/2010). Per modifiche future come già annunciate dalla stampa specializzata, questa documentazione è da sostituire con una nuova versione. Sarà cura di ACS Data Systems spa informare i clienti tempestivamente sui nuovi sviluppi in materia. ACS Data Systems SpA Pag. 10 di 10

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