Strategia,progettazione organizzativa ed efficacia
|
|
- Antonio Luciani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2-1 Capitolo 2 Obiettivi strategici e architetture organizzative Apogeo srl 2001 Daft, Organizzazione aziendale 2-1 Strategia,progettazione organizzativa ed efficacia 2-2 La direzione strategica del top management Un organizzazione viene creata e progettata per raggiungere un determinato scopo, deciso dall amministratore delegato e/o dal team del top management
2 La direzione strategica del top management 2-3 Funzioni del top management la principale responsabilità del top management è di determinare gli obiettivi, la strategia e la struttura dell organizzazione, con ciò adattando l organizzazione ai cambiamenti dell ambiente. ¾ Il processo di determinazione della direzione strategica comprende:! " # %$" " & # '! ( " # ) $'! # $* $+,.- / 0 ) 1 2 /! " " ) 2-3 ) $ # $' 4 '' Apogeo srl 2001 Daft, Organizzazione $ 5 aziendale la direzione strategica del top management 2-4 La rilevazione dell ambiente interno comprende: 6 una valutazione di ogni unità organizzativa, connessa allo storico delle performance e allo stile di leadership dell amministratore delegato e del team di top management; e la fase successiva riguarda: 6 Definizione della missione (mission) generale e degli obiettivi ufficiali basati sul corretto adattamento tra opportunità esterne e strategie operative, necessarie all organizzazione per soddisfare la mission generale. Progettazione organizzativa Gestione Esecuzione del PianoStrategico N.B. Questo è il ruolo della Teoria Organizzativa 2-4 2
3 Il ruolodel top management nell indirizzo strategico,nella progettazioneenel conseguimento dei risultati Ambiente esterno Opportunità Minacce Incertezza Disponibilità di risorse Amministratore delegato, Teamdi Top Management Gestione strategica Definizione della missione e degli obiettivi ufficiali Selezione degli obiettivi operativi e delle strategie competitive Progettazione organizzativa Formastrutturaleapprendimento vs.efficienza Sistemi informativi edi controllo Tecnologia produttiva Politicheper le risorse umane,incentivi Risultati di efficacia Risorse Efficienza Raggiungimento degli obiettivi Stakeholder Valori competitivi Ambiente interno Punti di forza Punti di debolezza Competenza distintiva Stile del leader Performancepassata 8 9 : ;< = Adattato da Arie Y. Lewin and Carroll U. Stephens, Individual Properties of the CEO as Determinants of Organization Design, manoscritto inedito, Duke University, 1990; e Arie Y. Lewin and Carroll U. Stephens, CEO Attributes as Determinants of Organization Design: An integrated Model, >?@ A : BCA ;B9 : D ;E F B<G 15, no. 2 (1994): Cultura organizzativa Collegamenti interorganizzativi 2-5 Competing on the Edge 2-6 Approfondimento >> Le aziende devono costantemente sapersi reinvetare per superare: H l instabilità dei mercati H le difficoltà di una competizione globale H il cambiamento Caos Strategia Stabilità Regole per competere sulla frontiera: H Il vantaggio è temporaneo H La strategia è varia,emergente e complicata H Dirigere la strategia dalle aree d affari 2-6 3
4 Il fine organizzativo 2- Obiettivi operativi Missione 6 (o Mission) è l obiettivo generale perseguito da un organizzazione I)J'KL+M M KN'K definisce gli OP P KQKR'S K Vision Convinzioni Valori interni condivisi Motivazioni della sua esistenza Obiettivi Operativi 6 Risultati misurabili Disegnano i fini perseguiti attraverso le Breve periodo procedure operative dell organizzazione I)J'KL+M M KN'KI)T*L'U R+M KN'KVNWXI)J'KL+M M KN'K OP P KQKR'S K I)J'KL+M M KN'K+Y P P L+M M KN'KZNW[I)J'KL+M M KN'K\KQ]'KR'U R+M K 2- il fine organizzativo 2-8 Obiettivi operativi 9Performance generale I)U KL'e+M R'b3L'e+M ` R'S SR f U L+cc KM M KN'KM gh Performancegenerale ^ U LWQKM R _` S ä b3ldc K ` a+m Ta*M >> Tipologie e finalità Vendite totali Ammontare di prodotti eservizi forniti Utilenetto Utile per azione Rendimento dell investimento Incrementi dei volumi di vendita Incrementi neiprofitti 9Risorse Acquisizione dall ambiente dei fattori di input Risorse materiali Risorse finanziarie Costruzione nuovi Impianti, ricerca delle materie prime a prezzi vantaggiosi, assunzione personale specializzato
5 il fine organizzativo 2-9 Obiettivi operativi 9Mercato Quota oposizionedesiderata nel mercato 9Sviluppo del personale Formazione Promozione Sicurezza Crescita >> Tipologie e finalità dei dipendenti (dirigenti e dipendenti) Unità coinvolte Marketing Vendite Promozione 9Innovazione al cambiamento Flessibilità internae prontezzaad adattarsi agli improvvisi mutamenti dell ambiente 9Produttività Ammontare di Output prodottooconseguito Indici di produttività i Costoper unità produttiva i Unità prodotteper dipendente i Apogeo srl 2001 Daft, Organizzazione Costo aziendale delle risorseper dipendente 2-9 Importanza degli obiettivi 2-10 Gli obiettivi, sia ufficiali che operativi, ricoprono un ruolo di notevole importanza per l intera organizzazione. Obiettivi Ufficiali Obiettivi Operativi 9Legittimità jdk l4lk m.n Legittimità Orientamentoper i dipendenti o Missioneodichiarazione degli obiettivi ufficiali ^ S KL'e+M K comunica Direzioneemotivazione per i dipendenti Linee guidaper ledecisioni Standarddi performance o Stakeholders (portatori d interesse) Stakeholders ^'` e+q ` U U L'e+M K p ` U e'km ` U K ^'` bqa'e'km gqs` Q"R'S K
6 r importanza degli obiettivi Direzione e motivazione del personale comunica o o Fine Concetto di senso di direzione o Strategie What How 9Linee guida per le decisioni o Gli obiettivi di un organizzazione definiscono anchele linee guidaper il processo decisionale dei dipendenti R'TTU LWL'e+M Re ` aeqk e+w.kl b3ldc K+S K bqkm R+sK` e'k t cl'k f Q ` bqt ` U M R b3l'e+m Kh t cl's SL f cl+qkw.k` e'k+k e+c KN'Kc a+r's Kh 9Criteri di performance o Gli obiettivi forniscono uno standard per larilevazione dei risultati Livello di performancedell organizzazione Performancedi prodotto(qualità) Reclami Performancedi unità Apogeo prodotte srl 2001 Daft, Organizzazione aziendale 2-11 Strategie organizzative e progettazione organizzativa 2-12 Definizione Una strategia è un piano per l interazione con l ambiente competitivo volto a raggiungere gli obiettivi organizzativi. L organizzazione in sede di attività di formulazione delle strategie si trova difronte ad un trade-off: VFHJOLHUHVH O RUJDQL]]D]LRQHGHEED LPSHJQDUVLLQDWWLYLWj GLIIHUHQWLGDTXHOOHGHL SURSULFRQFRUUHQWL? vs VFHJOLHUHVH O RUJDQL]]D]LRQHGHEED VYROJHUHDWWLYLWjVLPLOL PDLQPDQLHUDSL HIILFLHQWH
7 Porter Ambito competitivo Ampio Ampio Ristretto Ristretto Le strategie competitive di Porter Vantaggio competitivo Costi bassi Unicità Costi bassi Unicità Strategia Leadership di costo Differenziazione Leadership di costo focalizzata Differenziazione focalizzata Esempio GoFly Ltd. Starbucks Coffee Co. Enterprise Rent-a- Car Edward Jones Investments Porter...le strategie competitive di Porter... 9Differenziazione u Le organizzazioni cercano di distinguere i propri prodotti oservizi dagli altri competitor all interno del medesimo settore. v Pubblicità v Caratteristiche distintive del prodotto v Nuova tecnologia v Servizio aggiuntivo Utilizzati per ottenere (es.gofly) Percezionedel prodottocome unico (es. Starbucks Coffee) 9Leadership di costo u La strategia di costo cerca d incrementare la quota di mercato sfruttando i vantaggi offerti da costi inferiori rispetto alla concorrenza. v Massima efficienza degli impianti v Riduzioni di costi v stretto livello dei controlli finalizzati Ottimale efficienza nella realizzazione dei prodotti rispetto alla concorrenza
8 w w w w...le strategie competitive di Porter 2-15 Porter 9Focalizzazione u L organizzazione si concentra su una specifica area di mercato o su un determinato gruppo di acquirenti. L azienda cerca di raggiungere alternativamente Vantaggio di costo Vantaggio di differenziazione (es. Enterprise Rent-a-Car) 2-15 Latipologia strategica di Miles e Snow 2-16 Miles e Snow La tipologia di Miles e Snow si basa sull idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere congruenti con l ambiente esterno. Le strategie che possono essere attuate sono: Strategia Strategia esploratrice Strategia difensiva Strategia analitica Strategia reattiva Caratteristiche interne Ambiente esterno
9 Miles e Snow...latipologia strategica di Miles e Snow... 9Impresa esploratrice u Si addattaad ambienti dinamici e increscita 2-1 Values creativity Risk-taking Innovation + Orientamento all apprendimento Struttura flessibile,fluida e decentralizzata + Grandi spazi per la ricerca 9Impresa difensiva u Si addatta ad ambienti stabili orientati allo snellimento Enfasi sull efficienza produttiva Bassi costi generali + Orientamento all efficienza Autorità centralizzata Stretto controllo sui costi + Attenta supervisione Limitata responsabilizzazione dei dipendenti 2-1 Miles e Snow...latipologia strategica di Miles e Snow 9Impresa analitica u Livello di attività stabile con innovazione alla periferia Tra l esploratrice e la difensiva 2-18 Creatività, ricerca assunzione di rischi + per l innovazione Bilancia l efficienzae l apprendimento Stretto controllo sui costi + Produzione efficiente per linee di prodotto consolidate 9Impresa reattiva (in realtà non è una vera strategia) u Risponde alle minacce ambientali ealle opportunità casoper caso Nonesiste nessun chiaro approccio organizzativo Lecaratteristiche della struttura possono cambiare bruscamentein basealle necessitàdel momento
10 z z Come le strategie influiscono sulla struttura organizzativa 2-19 ¾Le scelte strategiche influiscono sulle caratteristiche interne dell organizzazione. ¾ Le caratteristiche della struttura organizzativa devono supportare l approccio competitivo dell azienda. y organizzazione orientata all efficienza y l organizzazione orientata all apprendimento Leadership di costo Strategia di differenziazione Autorità forte e centralizzata Sperimentazione e Stretto controllo apprendimento continuo Procedure oper. Standard Struttura flessibile e fluida sistemi di approvvigionamento Coordinamento orizzontale e distribuzione Capacità di assumere rischi 2-19 Risultati strategici di progettazione organizzativa Strategie competitive di Porter Differenziazione Orientamento all apprendimento; agisce in maniera flessibile e senza molti vincoli, con forte coordinamento orizzontale Grandi spazi per la ricerca Valorizza e costruisce meccanismi per la familiarità con i clienti Premia la creatività dei dipendenti, l assunzione di rischi e l innovazione z Leadership di costo Orientamento all efficienza; forte autorità centrale, stretto controllo dei costi con report frequenti e dettagliati Procedure operative standard Sistemi di approvvigionamento e distribuzione molto efficienti Attenta supervisione; compiti routinari; limitata responsabilizzazione dei dipendenti S t r a t e g i e a c o n f r o n t o Tipologia strategica di Miles e Snow 2-20 Esplorazione Orientamento all apprendimento; struttura flessibile, fluida e decentralizzata Grandi spazi per la ricerca z Difesa Orientamento all efficienza; autorità centralizzata e stretto controllo sui costi Enfasi sull efficienza produttiva; bassi costi generali Attenta supervisione, limitata responsabilizzazione dei dipendenti z Analisi Bilancia l efficienza e l apprendimento; stretto controllo sui costi, flessibilità e adattabilità Produzione efficiente per linee di prodotto consolidate; enfasi sulla creatività, la ricerca e l assunzione di rischi per l innovazione z Reazione Nessun chiaro approccio organizzativo; le caratteristiche 2-20 Apogeo srl 2001 Daft, della Organizzazione struttura aziendale possono cambiare bruscamente in base alle necessità del momento 10
11 Fattori contingenti che influiscono sulla progettazione organizzativa Strategia Ambiente Tecnologia Dimensioni/ Ciclo di vita Cultura Struttura e progettazione organizzativa Con il giusto insieme di caratteristiche strutturali,l organizzazione si adatta ai fattori contingenti 2-21 Efficacia organizzativa 2-22 ¾La comprensione degli obiettivi e delle strategie organizzative, associata al concetto di adattamento della struttura a diverse cotingenze, costituisce un primo passo verso la comprensione dell efficacia organizzativa. 9Efficacia organizzativa { E lamisurain cui l organizzazione realizzai propri obiettivi ufficiali e operativi. 9Efficienza organizzativa { E un concetto più limitato inerente al funzionamento interno dell organizzazione. Ammontare di risorse utilizzate per produrre un unità di output Input Output
12 Approcci contingenti alla misura dell efficacia organizzativa Ambiente esterno Input di risorse Organizzazione Attività e processi interni Output di prodotti e servizi Approccio basato sulle risorse Approccio del progetto interno Approccio degli obiettivi approcci contingenti alla misura dell efficacia organizzativa Approccio basato sulle risorse Rileva l efficacia osservando la parte iniziale del processo e valutando se l organizzazione ottiene o meno in maniera efficace le risorse necessarie per generare buoni risultati. 9Approccio del processo interno Si rivolge alle attività interne e rileva l efficacia attraverso indicatori di salute ed efficienza interna. Momento della rilevazione }~'
13 ƒ ƒ ƒ 2-25 Approccio degli Obiettivi...approcci contingenti alla misura dell efficacia organizzativa 9Approccio degli obiettivi Identifica gli obiettivi di output di un organizzazione e rileva la misura in cui questi sono stati conseguiti. Indicatori Importanza nella misurazione dell efficacia Utilità Obiettivi operativi + produttivi E un approccio logico Obiettivi Ufficiali Tendono ad essere astratti e difficili da misurare Obiettivi Multipli Gamma di risultati raggiungibili dalle organizzazioni L approccio degli obiettivi è utilizzato nelle organizzazioni economiche perchè gli obiettivi di output possono essere facilmente misurati. Reddittività + Crescita + Quotadi mercato + ROI (Return On Investment) 2-25 Obiettivi dichiarati dalle aziende statunitensi...approccio degli obiettivi Obiettivo % di aziende Redditività 89 Crescita 82 Quota di mercato 66 Responsabilità sociale 65 Benessere dei dipendenti 62 Qualità del prodotto e servizi 60 Ricerca e sviluppo 54 Diversificazione 51 Efficienza 50 Stabilità finanziaria 49 Conservazione delle risorse 39 Sviluppo del management 35 ˆ Adattato da Y. K. Shetty, New Look at Corporate Goals, Š Œ Ž ˆ 4ˆ ˆ ˆ 22, no. 2 (199), pp
14 2-2 c a p a c i t à Approccio basato sulle Risorse...approcci contingenti alla misura dell efficacia organizzativa Secondo l approccio basato sulle risorse L efficacia organizzativa viene definita come la capacità dell organizzazione, in termini sia assoluti che relativi, di ottenere risorse scarse e di valore, e di integrarle e gestirle con successo Indicatori Posizione negoziale Risorse finanziarie, materie prime, risorse umane, conoscenze Percezioneeinterpretazione caratteristiche ambiente esterno (decisori) e tecnologie Utilizzo risorse tangibili e intangibili per ottenereperformancesuperiori (manager) Risposta efficace ai cambiamenti nell ambiente Utilità L approccio basato sulle risorse risulta prezioso quando è difficile ottenere altri indicatori di performance. Svantaggi Considera in modo vago i collegamenti dell organizzazione con i bisogni dei clienti nell ambiente esterno. 2-2 Approccio del processo Interno approcci contingenti alla misura dell efficacia organizzativa Secondo l approccio basato sul processo interno l efficacia è misurata come uno stato di salute ed efficienza interna dell organizzazione Indicatori () Efficienza economica dell organizzazione Indicatore dell efficacia del processo interno 1. forte cultura aziendale e clima di lavoro positivo 2. spirito di gruppo, fedeltà al gruppo, lavoro di gruppo 3. familiarità, fiducia e comunicazione tra lavoratori e management 4. processo decisionale svolto vicino alle fonti d informazione 5. comunicazione orizzontale e verticale non distorta, condivisione di fatti e impressioni rilevanti 6. ricompense ai manager per le performance, la crescita, lo sviluppo del personale subordinato e per la creazione di un efficace gruppo di lavoro. interazione tra organizzazione e le sue parti nell interesse dell organizzazione (es. Risoluzione di conflitti) Utilità L approccio del processo interno è importante perchè l utilizzo efficiente delle risorse 2-28 e l armonioso funzionamento interno Apogeo sono srl 2001 parametri Daft, Organizzazione per misurare aziendale l efficacia 14
15 š š š Approcci all efficacia bilanciati 2-29 I - Approccio degli stakeholder Stakeholder Qualsiasi gruppo all interno o all esterno dell organizzazione che abbia un interesse nei confronti della performance dell organizzazione Nell approccio degli stakeholder (o approccio del gruppo di sostegno o approccio della constituency) la soddisfazione di tali gruppi può essere rilevata come un indicatore della performance dell organizzazione. Indicatori stakeholder 1. Proprietari 2. Dipendenti 3. Clienti 4. Creditori 5. Comunità 6. Fornitori. Governo Criterio di efficacia Ritorno finanziario Soddisfazione sul lavoro, compenso, supervisione Utilità Qualità dei beni e servizi Capacità di credito Contributo alle questioni della società Transazioni soddisfacenti (es. Delta Air Lines) Rispetto delle leggi Apogeo e dei srl 2001 regolamenti Daft, Organizzazione aziendale Creditori Fornitori Dipendenti Proprietari Punto di forza dell approccio in oggetto risiede nell adozione di una visione ampia dell efficacia ed esamina contemporaneamente fattori ambientali e fattori interni all organizzazione. Concetto della responsabilità sociale 2-29 Approcci dei valori competitivi 2-30 II - Approccio dei valori competitivi Sviluppato da Robert Quinn e John Rohrbaugh per unire i diversi indicatori di performance utilizzati da manager e ricercatori. Gli indicatori di performancesono classificati in base alla loro affinità. Indicatori Primadimensione Focusorganizzazione temi interni o esterni Seconda dimensione Struttura organizzativa stabilità o flessibilità? Modello dei sistemi aperti Combinazione di focus esterno e di struttura flessibile (crescita e acquisizione risorse) Modello degli obiettivi razionali Controllo strutturale efocus esterno Modello delle relazioni umane Valori di focus interno e di struttura flessibile Efficienza Controllo top-down (produttività, efficienza e profitto ) Apprendimento Cambiamento 2-30 Apogeo srl 2001 Daft, Organizzazione (sviluppo aziendale delle risorse umane: autonomia, obiettivi di coesione, opportunità di formazione ) 15
16 Quattro valori per l efficacia 2-31 F O C U S Inerno Modello delle relazioni umane Valori obiettivo: sviluppo delle risorse umane Sotto-obiettivi: coesione, morale, formazione Modello del processo interno Valori obiettivo: stabilità, equilibrio Sotto-obiettivi: gestione della informazione, comunicazione Adattato da Robert E. Quinn and John Rohrbaugh, A Spatial Model of Effectiveness Criteria: Toward a Competing Values Approach to Organizational Analysis, œ œ ž Ÿ4Ÿ Ÿ Ÿ 29 (1983): 363-3; and Robert E. Quinn and Kim Cameron, Organizational Life Cycles and Shifting Criteria of Effectiveness: Some Preliminary Evidence, œ œ ž Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ 29 (1983): STRUTTURA Flessibilità Modello dei sistemi aperti Controllo Valori obiettivo: crescita, acquisizione di risorse Sotto-obiettivi: flessibilità, prontezza, valutazione esterna Modello degli obiettivi razionali Valori obiettivo: produttività,efficienza, profitto Sotto-obiettivi: pianificazione, scelta degli obiettivi Esterno 2-31 Modelli valoriali per l efficacia di due organizzazioni F O C U S INTERNO Modello delle relazioni umane Modello del processo interno Struttura FLESSIBILITA ORGANIZZAZIONE A ORGANIZZAZIONE B CONTROLLO Modello dei sistemi aperti Modello degli obiettivi razionali ESTERNO
CAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia
CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia
Corrado Gatti, Antonio Renzi, Gianluca Vagnani, L impresa. I fondamenti. Copyright 2016 McGraw-Hill Education (Italy) srl
Capitolo 4 Il contesto interno 4.1 Introduzione 4.2 L attività dell organizzazione 4.3 Le componenti del sistema organizzativo interno 4.3.1 Struttura 4.3.2 Persone 4.3.3 Incentivi 4.3.4 Cultura 4.3.5
9. 9. I L C O C NCE C TT T O T D I VAN A TA T G A GIO C O C MPE P TI T TI T VO V NEI M ERCA C T A I T E MERGENT N I T Fabio Cassia
9. IL CONCETTO DI VANTAGGIO COMPETITIVO NEI MERCATI EMERGENTI Fabio Cassia Il concetto di vantaggio competitivo Il vantaggio competitivo indica la capacità dell impresa di ottenere in maniera continuativa
Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata
Sistemi di valutazione delle performance Università di Macerata ncaste@unimc.it ncaste@ec.unipi.it La misurazione delle performance Strategic Control I processi di definizione degli obiettivi di fondo
CAPITOLO CAPIT 0 Cultura organizzativa e valori ganizza etici
CAPITOLO 10 Cultura organizzativa e valori etici Agenda Cultura organizzativa Cultura e progettazione Cultura e performance Valori etici nelle organizzazioni Responsabilità sociale d impresa Formare cultura
Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento
Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento 10 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo 1 Introduzione 2 3/5 gio
Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
http://it.123rf.com/photo_23991404_cerchio-da-simbolimusicali.html?fromid=bkvnlzzerkhmou9ys3juwwm1yje0ut09 Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 8 del testo «La progettazione organizzativa»
LE STRATEGIE CAPITOLO 3
LE STRATEGIE CAPITOLO 3 Breve riassunto della lezione scorsa La CREAZIONE DI VALORE V > CT - BN La CATENA DEL VALORE Il processo aziendale (o business process) è un insieme di attività interrelate, svolte
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre
26. Le aree funzionali
26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali
INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII
INDICE GENERALE Prefazione.... Pag. VII Indice generale....» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA Capitolo Primo L IMPRESA E IL
STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010
Corso di laurea in Economia Bancaria Finanziaria e Assicurativa Insegnamento di: STRATEGIA AZIENDALE a.a. 2009/2010 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI info: ccorsi@unite.it
LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE
LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE 1 La diversificazione nel tempo: il dopoguerra Lo sviluppo dall impresa moderna ha comportato una diversificazione in termini: geografici; catena del valore; gamma di prodotti.
Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi
Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
1 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A.A. 2008/09 PAROLE CHIAVE PARTE GENERALE ECONOMIA GESTIONE IMPRESE ORGANIZZAZIONE STABILE PERSONE E MEZZI PROCESSI DI PRODUZIONE BENI/SERVIZI SCAMBIO PRODUZIONE RICCHEZZA
Il Piano Organizzativo
Il Piano Organizzativo www.docenti.unina.it/mario.raffa Corso di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Prof. Mario Raffa raffa@unina.it p.1 Il Piano Organizzativo Analisi dei fattori critici di successo
IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
Lezione 21: la Comunicazione Organizzativa Stella Romagnoli
Lezione 21: la Comunicazione Organizzativa Definizione di comunicazione interna La comunicazione organizzativa Le dimensioni della comunicazione organizzativa: La comunicazione rivolta all interno Alla
XI Introduzione XIX Curatori e autori
Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4
La strategia di un azienda turistica
CORSO DI «ECONOMIA DELL AZIENDA TURISTICA» LEZIONE 4 14.03.2017 Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it 2 La strategia
Corso di Programmazione e Controllo LA BALANCED SCORECARD
Corso di Programmazione e Controllo LA BALANCED SCORECARD LE PROSPETTIVE DELLA BSC PROSPETTIVA ECONOMICO-FINANZIARIA DESTINATA A SINTETIZZARE LE DINAMICHE REDDITUALI E FINANZIARIE CLIENTI DESTINATA A EVIDENZIARE
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 3: La classificazione delle aziende Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema azienda OBIETTIVI
Psicologia della comunicazione organizzativa
Psicologia della comunicazione organizzativa AA 2014-15 ESERCITAZIONE - M. Mura Psicologia della comunicazione organizzativa MODELLO MULTIDIMENSIONALE DI ANALISI ORGANIZZATIVA (Francescato, Ghirelli, 1988)
Economia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese L impresa sistema vitale 1 Argomenti 1. Definizione di struttura 2. La matrice concettuale - Dall idea imprenditoriale alla struttura specifica 3.
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE LEZIONE 11 LA MACRO PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dott.ssa Danila Scarozza danila.scarozza@uniroma2.it AGENDA LA PROGETTAZIONE
gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE
IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE 1 Il vantaggio di differenziazione si ottiene quando un azienda riesce a ottenere, grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo, che eccede il costo sostenuto per
IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI
IL VANTAGGIO COMPETITIVO NEI SETTORI MATURI 1 Maturità di un settore non significa mancanza di opportunità. I settori maturi costituiscono la spina dorsale delle economie dei paesi industrializzati. Anche
Sub-sistema della produzione
Un modello del sistema d azienda Sub-sistema della produzione Sub-sistema azienda/ambiente Sub-sistema delle informazioni Sub-sistema del management La relazione con gli stakeholder Soggetti che nutrono
MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE
Facoltà di Scienze della Comunicazione Insegnamento di: PUBBLICITÀ E MARKETING a.a. 2010/2011 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE info: ccorsi@unite.it
TENDENZE ATTUALI NELLA GESTIONE STRATEGICA
TENDENZE ATTUALI NELLA GESTIONE STRATEGICA 1 Trasformazione dell ambiente esterno dell impresa Prima rivoluzione industriale Fine 19 Secolo Inghilterra Meccanicizzazione della produzione Seconda rivoluzione
Aspetti metodologici per l analisi dei processi aziendali e l adeguatezza dei controlli interni
4 Aspetti metodologici per l analisi dei processi aziendali e l adeguatezza dei controlli interni Dopo aver osservato le componenti tipiche dei sistemi di controllo interni, descritte nei modelli proposti
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
L analisi strategica per le decisioni aziendali
L analisi strategica per le decisioni aziendali Guida alla lettura del Grant (le prime quattro sezioni) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 1 Temi e articolazione Introduzione alla strategia Il concetto
Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento
Organizzazione: teoria, progettazione, cambiamento Edizione italiana a cura di G. Soda Capitolo 1 Organizzazioni ed efficacia organizzativa: concetti di base 1-1 Concetti di base: refreshing con il capitolo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 4 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A. 2014-2015 1 Contenuti lezione 4: le teorie
1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti)
L evoluzione della pianificazione d impresa 1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti) 2) Pianificazione di lungo termine (anni 50, proiezioni di lungo periodo relative a capacità produttiva,
CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE
CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La
Il marketing nell economia e nella gestione d impresa
Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Obiettivi conoscitivi Definire il concetto di marketing nell insieme dei rapporti tra impresa e mercato Definire gli obiettivi di marketing partendo
Economia Aziendale 1
Economia Aziendale 1 Sistema aziendale e sottosistemi Aree funzionali caratteristiche Marketing (marketing mix politiche di prezzo, distribuzione, prodotto, promozione) Produzione Ricerca e sviluppo (innovazione
AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AREE FUNZIONALI AREE CARATTERISTICHE (AREE DI ATTIVITA'
I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015
I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti
25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini
CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale 25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini 22-23 aprile 2004 Milano Università Bocconi Lo stato
Indice. Prefazione. Parte Prima Introduzione all economia aziendale
Indice Prefazione xi Parte Prima Introduzione all economia aziendale 1 Cos è l azienda 1 di Giovanni Fiori 1.1 Origini e storia della scienza economica 1 1.1.1 I bisogni umani 3 1.1.2 Il soddisfacimento
Amministratore delegato. Sovrintendente stabilimento. Sovrintendente manutenzione
!"#$% &'! % &' () *+ , Amministratore delegato Vice presidente finanza Vice presidente produzione Direttore risorse umane Capo contabile Analista di budget Sovrintendente stabilimento Sovrintendente manutenzione
Organizzazione e Project Management Vincenzo Corvello
3 Gestione dei Progetti Organizzazione e Project Management Vincenzo Corvello 2 Organizzazioni e Project Management 1. I Progetti sono attività complesse e uniche svolte da individui e, soprattutto, da
IL SIGNIFICATO DI CLIMA ORGANIZZATIVO. Andrea Di Lenna 8 giugno 2010
IL SIGNIFICATO DI CLIMA ORGANIZZATIVO Andrea Di Lenna www.performando.it 8 giugno 2010 Il clima organizzativo Può essere analizzato in tre dimensioni: individuale interpersonale strutturale. Queste tre
Contingentismo: i principi generali
Contingentismo 1 Contingentismo: i principi generali L impresa deve adattare la propria configurazione organizzativa a fattori / condizioni di contesto la contingenza è il fattore (i fattori) di contesto
PROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE
La pianificazione è il processo con cui si cerca di costruire un certo futuro e di predisporre i mezzi più validi per realizzarlo stabilire quali obiettivi si vogliono raggiungere (in un certo periodo
Strutture divisionali e a matrice
Le scelte di progettazione strutturale Strutture divisionali e a matrice Corso di Organizzazione Aziendale Product structure o SBU (Strategic Business Unit) Caratteristiche essenziali Raggruppa le unità
LA GESTIONE STRATEGICA DELLE R.U.
LA GESTIONE STRATEGICA DELLE R.U. Obiettivi - Descrivere le differenze tra formulazione di una strategia e la sua implementazione - Indicare le componenti del processo di gestione strategica - Discutere
ANALISI DELLE POSIZIONI
ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento
IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
a. s. 2014/2015 I.P.S.E.O.A. G. Varnelli - Cingoli IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE Parte 3 prof. Alda Minocchi L azienda è un sistema, cioè un insieme che la nostra mente riesce a concepire in modo unitario
Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione
Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo
Strutture divisionali, a matrice ed a rete
Le scelte di progettazione strutturale Strutture divisionali, a matrice ed a rete Corso di Organizzazione Aziendale Struttura Divisionale Product structure o SBU (Strategic Business Unit) Caratteristiche
MARKETING (Principi e strumenti)
Corso di Laurea in Economia Aziendale Management internazionalizzazione e qualità A.A. 2017-2018 MARKETING (Principi e strumenti) Prof.ssa Silvia Ranfagni L EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI MARKETING NELL IMPRESA
Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che conduce l impresa a occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato (o, più
Il traguardo: il vantaggio competitivo Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che conduce l impresa a occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato (o, più generalmente, nell
IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO
IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto
Economia e gestione delle imprese
Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli
MODELLO DI PORTER 12/05/2014
MODELLO DI PORTER Michael Porter, uno dei più grandi studiosi di marketing e consulenti di direzione, è noto per i suoi studi sull analisi competitiva, pubblicati in tutto il mondo e (anche se ormai datati
Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo
Lezione 1 Il sistema di pianificazione e controllo Partiamo dall esperienza comune Mission: Conseguire la laurea Pianificazione (obiettivi di lungo periodo) - Facoltà - Corso di laurea - Piano di studi
I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano
I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono
Innovazione e risorse umane: Concetti e relazioni fondamentali. Pratiche di gestione risosre umane. Strategie competititive dell'impresa
Innovazione e risorse umane: Concetti e relazioni fondamentali Pratiche di gestione risosre umane Esigenze dei dipendenti Relazioni di scambio Strategie competititive dell'impresa Forme di organizzazione
Comportamento Manageriale
Corso di Comportamento Manageriale ORGANITAZIONAL SCIENCE Organizational Theory ORGANIZATIONAL SCIENCE Organizational Behavior 1 Comportamento organizzativo o Organizational behavior (OB) Campo di analisi
Il Modello Coda Teoria degli Stakeholder e concetto di strategia.
Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Alberto Ezza, Ph. D. alberto.ezza@uniss.it Il Modello
Economia e gestione delle imprese
Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato
Il contenuto della strategia aziendale
Il contenuto della strategia aziendale 1. Modello generale di gestione per interazione con ambiente esterno (Chandler, Andrews, Ansoff); 2. Per le aziende/imprese la relazione con l ambiente esterno è
LA GESTIONE DELLE RISORSE DELL IMPRESA
LA GESTIONE DELLE RISORSE DELL IMPRESA Le risorse dell impresa: definizioni e caratteristiche La catena del valore di Porter Capitale relazionale: reputazione, fiducia, lealtà il legame con il valore economico
La balanced scorecard
La balanced scorecard Prof. Domenico Nicolò domenico.nicolo@unirc.it 1) TRADURRE LA VISION E LA STRATEGIA 2) COMUNICARE E COLLEGARE DEFINIRE GLI OBIETTIVI BALANCED SCORE-CARD 4) FEEDBACK E APPRENDIMENTO
Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie
Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Agenda Premessa Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario Creazione del valore
Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 2 Lezione 7. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.
Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 2 Lezione 7 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study
Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove
Economia aziendale e tecnica aziendale Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove Contenuti Bilancio Stato patrimoniale e conto economico Analisi ed indicatori di prestazione Analisi flussi
Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia Cattedra di Sociologia dell Organizzazione Corso base di analisi e progettazione organizzativa Prof. Federico Butera Professore Ordinario, Università di Milano Bicocca Lezione 3 I
UNIVERSITA CARLO CATTANEO
a.a. 2007/2008 3 Capitolo SVILUPPO DEL PRODOTTO PANIFICAZIONE DEI PRODOTTI Docente A.Federico Giua QUALI SONO LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE NELLO SVILUPPO PRODOTTI? LE PRINCIPALI FUNZIONI
Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese
Corso di Economia e Gestione delle Imprese I principi della gestione delle imprese I principi della gestione delle imprese La gestione dell impresa riguarda la scelta di che cosa essa deve fare (tipicamente:
INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI
INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI LIMITI: INCAPACITA DI COGLIERE ALCUNI ASPETTI (QUALITA,
Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi
Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno
Business Excellence. Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016
Business Excellence Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016 Lo scenario MIGLIORARE LE PERFORMANCE IN UN MERCATO SEMPRE PIU COMPETITIVO PRESENZA IN DIVERSI SEGMENTI DI MERCATO/ DIVERSE AREE GEOGRAFICHE
Corso di Analisi Strategiche Analisi dell integrazione verticale. Prof. Vincenzo Maggioni
Corso di Analisi Strategiche Analisi dell integrazione verticale Prof. Vincenzo Maggioni Strategia di Gruppo e Strategia di Business La strategia di gruppo riguarda le decisioni relative alla diversificazione
PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA CAPITOLO PRIMO L IMPRESA E IL SUO RUOLO ECONOMICO E SOCIALE
Indice generale Prefazione alla decima edizione... Pag. VII Prefazione alla nona edizione...» IX Indice generale...» XV Indice delle tabelle...» XXIII Indice delle figure...» XXV Introduzione al manuale...»
LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA
LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA 1 Resources-based view of the firm Nasce e si sviluppa negli anni 90. Determina uno spostamento dell analisi dal rapporto dell impresa con l esterno,
Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona
Strategia e Politica aziendale Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona andrea.berettazanoni@univr.it 1 Strategia aziendale e teorie di riferimento Modelli e teorie Diversi modelli
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre
Strategie di prodotto (cap. 16)
Strategie di prodotto (cap. 16) Tipologie di prodotto Prodotti Cardine (leader) Realizzano gran parte del fatturato e dei profitti e richiedono particolare attenzione Prodotti civetta Convenienti per I
- il contesto degli intangibili - in che senso intangibili? - cosa sono? - perchè sono importanti - modello strategico per mapparli - focus sul
Intangibili? - il contesto degli intangibili - in che senso intangibili? - cosa sono? - perchè sono importanti - modello strategico per mapparli - focus sul Knowledge management - case - conclusioni Cos'è
Università di Macerata, Dipartimento di Economia e Diritto, a.a La strategia. Corso di Organizzazione Aziendale. Prof. Federico Niccolini
La strategia Corso di Organizzazione Aziendale Strategia Possibili definizioni La risposta di un organizzazione al suo ambiente Mezzo attraverso il quale l organizzazione affronta le contingenze causate
ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio
ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio Alessandra Damiani Managing Partner Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Consulente per l Organizzazione degli
Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa
Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa Obiettivi della lezione Il marketing nell organizzazione e nella pianificazione d impresa Gli strumenti di analisi strategica Competitività
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento
Capitolo 2 STRATEGIA, PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA ED EFFICACIA
Capitolo 2 STRATEGIA, PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA ED EFFICACIA Il ruolo della direzione strategica nella progettazione organizzativa Un organizzazione viene creata per raggiungere un determinato scopo.
Indice. Parte I La strategia nel sistema impresa. 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo Caroli 1 XVII XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla quinta edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XVII XXI XXIII XXV Parte I La strategia nel sistema impresa 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo
La Competitive Intelligence
La Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE IL CONCETTO E GLI OBIETTIVI DELLA COMPETITIVE INTELLIGENCE (C.I.) ANALIZZARE LA SEQUENZA
CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9 L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
Comunicazione economico-finanziaria
Pagina 1 di 6 Comunicazione economico-finanziaria Bilanci aziendali Il bilancio d esercizio - Il sistema informativo di bilancio - La normativa sul bilancio Le componenti del bilancio civilistico: Stato
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori Gli imperativi dello scenario Globalizzazione Stato Societa Imprenditorialità Impresa Mercato del lavoro Lavoro autonomo Neoimpresa Gli imperativi dello
Teorie organizzative, relazioni inter-organizzative e ambiente
Teorie organizzative, relazioni inter-organizzative e ambiente Lo studio delle organizzazioni come disciplina Negli anni 60 si assiste ad un primo tentativo di raggruppamento di riflessioni organizzative
Economia e gestione delle imprese
Anno accademico 2006-2007 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 2 IL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE PROGRAMMAZIONE (decisioni) CONTROLLO (valutazione) ORGANIZZAZIONE (disposizioni) CONDUZIONE
Oggetto: gestione razionale del fattore capitale
FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita