Sistemi di welfare comparati
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- Orazio Casagrande
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1 Corsi di Laurea L-16 L-40 Sistemi di welfare comparati L2 Storie di vita 17 e 25 febbraio 2016 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Research LAB - LaRISS -
2 Indice della presentazione 1. Una giornata qualunque: 2 domande 2. Forme dello scambio e integrazione 3. Storie di vita dei disoccupati di l.p. (Urbex) 4. Esercizio Storie di vita 5. Discussione: temi e concetti centrali 6. Il welfare in prospettiva ecologica
3 1. Una giornata qualunque Come risolviamo il problema quotidiano della sussistenza? Chi / Cosa rende possibile, e in quale modo, la sussistenza e il benessere dell'uomo?
4 2. Forme dello scambio e integrazione Karl Polanyi: tre forme di scambio e integrazione sociale ed economica reciprocità redistribuzione mercato 4
5 Forme di scambio e integrazione 1. Reciprocità Forma di scambio / integrazione basata sulla simmetria, in presenza o assenza di mutualismo. Il movimento di dare e avere può essere distanziato, da un punto di vista spaziale o temporale. Il valore dell'oggetto dello scambio è incorporato nel significato della relazione: questa è vincolata/mediata da norme e istituzioni (clan, tribù, parentela, comunità, vicinato, religione, familismo, cosca, clientela, ecc.). L appartenenza ad un sistema di aspettative e obbligazioni oltre la durata e il senso del singolo atto di scambio, è un criterio importante di accesso
6 Forme di scambio e integrazione 2. Redistribuzione Sistema di rapporti con movimenti di raccolta (o di disponibilità in termini di diritto a disporre dei beni) verso un centro e redistribuzione. Esempi: Famiglia a struttura matriarcale con rapporti estesi. Struttura a tribù e clan. Impresa con autonomia gestionale ma non di bilancio dei settori Sistema di welfare a vari livelli di decentramento istituzionale/spaziale. Necessario un centro politico, consolidato e riconosciuto, che costituisca il luogo di raccolta e redistribuzione delle risorse. La struttura è definita da norme e leggi proclamate a diversi livelli di centricità. I legami attualizzano uno status di diritti e doveri, secondo l ottica culturale prevalente nel sistema considerato.
7 Forme di scambio e integrazione 3. Mercato Lo scambio di mercato costituisce un movimento fra una qualsiasi coppia di punti dispersi o casuali del sistema. Gli scambi puri di mercato non producono legami: si attualizzano sulla base dell interesse razionale rispetto allo scopo esaurendo i significati dello scambio nella contingenza del medesimo e nell esito della transazione, (valore monetario). Il contesto (norme e strutture) non è ritenuto influente La norma regolatrice è data dal rapporto tra domanda e offerta Il tempo tende a zero (contingenza dello scambio), e il suo scorrere è una punteggiatura di eventi casuali senza sequenze
8 3. Storie di vita: i disoccupati di lungo periodo Urbex. Spatial Dimension of Urban Social Exclusion and Integration Fonti: A. Andreotti, Y. Kazepov Y. (eds.), Spatial Dimension of Urban Social Exclusion and Integration. A European Comparison: The Case of Milan, EU - Fourth RTD Framework Programme Targeted Socio-Economic Research (TSER), AME Amsterdam Study Centre for the Metropolitan Environment, 2001, downloadable at: M. Villa, Rappresentazioni del locale. Comunità, esclusione, welfare, Volume per i corsisti del Master in Promozione della Partecipazione Sociale Università di Urbino - Facoltà di Sociologia, l Asterisco Copisteria, Urbino, giugno
9 Mercato Redistribuzione Reciprocità Spazio Lavoro Servizi pubblici Familiari Quartiere Consumi Servizi del privato sociale Vicini e amici Città Source: Andreotti & Kazepov 2001
10 Private No-Profit Services Public Services and Provisions Case 24 Labour Consumption Household Private No-Profit Services Public Services and Provisions Case 34 Labour Consumption Household Forme di attivazione del network (esempi) Source: Andreotti & Kazepov 2001 Villa 2003 City Neighbours and Friends City Neighbours and Friends Neighbourhood Neighbourhood Case 26 Case 33 Labour 10 Labour 10 Private No-Profit Services 8 6 Consumption Private No-Profit Services 8 6 Consumption Public Services and Provisions 0 Household Public Services and Provisions 0 Household City Neighbourhood Private No-Profit Services Public Services and Provisions Neighbours and Friends Case 28 Labour Consumption Household City Neighbourhood Public Services and Provisions Neighbours and Friends Private No-Profit Services valori medi Totali Labour Valori medi Consumption Household City Neighbours and Friends City 10 Neighbours and Friends Neighbourhood Neighbourhood
11 Valori medi nelle strategie dei disoccupati di lungo periodo (fonte: elaborazione da dati Urbex (Andreotti & Kazepov, 2001) 11
12 Forme di attivazione del network (confronti fra target group) Source: Villa 2003 LT Unemployed Lone Mother Immigrants Labour 3,44 6,73 4,95 Consumption 3,78 6,82 3,32 Household 4,61 6,68 2,89 Neighbours and Friends 4,22 5,18 3,26 Neighbourhood 3,61 6,18 2,74 City 4,17 5,18 3,74 Public Services and 7,17 6,00 4,16 Provisions Private No-Profit Services 4,78 4,55 4,68 12
13 Mutazioni nelle forme di attivazione del network Source: Villa
14 4. Esercizio: le storie di vita File per realizzare l'esercizio scaricabili da sercizi_corsi/file_x_esercizio_-_storie_di_vita_ zip (cartella compressa.zip) Restituzione esercizi
15 Esercizio: le storie di vita. Confronto Domande e considerazioni. Aspetti da discutere e da riprendere da: Storie di vita vostre Storie di vita Ricerca Urbex Storie di vita Ricerca Giovani Storie di vita / Contesti / Forme di integrazione
16 5. Discussione: temi e concetti essenziali 5.1 Autonomia e interdipendenza (Bateson) 5.2 Economia e società: economia formale e sostanziale, forme di integrazione (Polanyi) 5.3 Interdipendenza come inclusione ed esclusione: il ruolo dell'assistenza (Simmel) 5.4 Welfare, welfare state, welfare system
17 5.1 Autonomia e interdipendenza Si consideri un cieco munito di bastone: dove comincia l io del cieco? Alla punta del bastone? All impugnatura del bastone? O in qualche punto intermedio del bastone? (Gregory Bateson, 1971)
18 5.1 Autonomia e interdipendenza «Queste domande sono prive di senso poiché il bastone è un canale lungo il quale le differenze, trasformate, sono trasmesse, sicché tracciare una linea di demarcazione attraverso questo canale equivale a rescindere una parte del circuito sistemico che determina la locomozione del cieco» «L io è una falsa reificazione di una parte impropriamente delimitata di questo assai più vasto campo di processi interconnessi»
19 5.1 Autonomia e interdipendenza even the simplest organisms [a bacteria] regulate their interactions with the world in such a way that they transform the world into a place of salience, meaning, and value into an environment [...]. This transformation of the world into an environment happens through the organism s sense-making activity. Sense-making is the interactional and relational side of autonomy. An autonomous system produces and sustains its own identity in precarious conditions and thereby establishes a perspective from which interactions with the world acquire a normative status. Certain interactions facilitate autonomy and other interactions degrade it. (Thompson, Stapleton 2008)
20 5.1 Autonomia e interdipendenza C'è un a priori che andrebbe per lo meno considerato quando trattiamo qualcosa di vitale: la storicità, la dinamicità, l'evoluzione e il cambiamento di ciò che Bateson (1972) chiamava la creatura, ovvero il mondo delle cose che in natura vivono, e cioè crescono, apprendono, si evolvono [...] il mondo creaturale dei processi mentali (Conserva 1996). Ogni forma di vita costituisce storie e intrecci di storie attraverso le relazioni e i loro cambiamenti nel corso del tempo a vari livelli, con tanto maggiore complessità quanto più la forma di vita in questione è dotata di capacità riflessive e, quindi, di percezione, descrizione, attribuzione e costruzione di senso. Cosicché ogni attore o sistema osservato è anche sistema osservante. Fonte: Villa 2012
21 5.2 Economia e società Definizione di economia formale (Robbins 1947): «L economia è la scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi scarsi, applicabili a usi alternativi» Polanyi (1977): nessuna società può esistere senza possedere un qualche tipo di economia sostanziale implicata dal fatto che l uomo dipende per la sua sopravvivenza dai processi di interazione con i suoi simili e con la natura. stabilire un uguaglianza fra l economia umana in generale e la sua forma di mercato costituisce un errore logico, una palese fallacia. L identificazione con il mercato implica un significato del termine economico derivante dalla natura logica della relazione mezzi-fini. Questa veicola una nozione estranea al processo complessivo di cui essa stessa fa parte, che rinuncia a osservare l'interdipendenza tra fenomeni e leggi della natura e fenomeni storici.
22 5.2 Economia e società 2 definizioni di economico (Polanyi, 1977) SOSTANZIALE FORMALE Si riferisce all interscambio tra il soggetto e il suo ambiente naturale e sociale. Si riferisce alla scelta tra diversi impieghi cui destinare i mezzi (scarsi). Deriva dal fatto che l uomo dipende per la sua sopravvivenza dalla natura e dai suoi simili. Deriva dal carattere logico del rapporto mezzi fini (economizzare).
23 5.2 Economia e società La fallacia economicista (Polanyi, 1977) «stabilire un uguaglianza fra l economia umana in generale e la sua forma di mercato» (Polanyi, 1977 : 28) Per cui appare necessario concepire «una teoria generale dell economia nella società, libera dalle preponderanti influenze della mentalità di mercato della nostra epoca» (Pearson, 1977 : XXXIII)
24 5.3 Inclusione, esclusione e ruolo dell'assistenza [ ] ogni ambiente generale e ogni particolare strato sociale posseggono bisogni tipici, il cui mancato soddisfacimento significa la povertà. Di qui il fatto banale di ogni cultura più sviluppata che certe persone povere nell'ambito della loro classe non lo sarebbero affatto nell'ambito della classe inferiore [ ] [ ] La povertà non è determinabile in sé per sé, come uno stato da stabilire quantitativamente, ma soltanto in base alla relazione sociale che interviene dinanzi a un certo stato, esattamente come il reato [ ]. (Georg Simmel 1908) 24
25 5.3 Inclusione, esclusione e ruolo dell'assistenza [ ] il povero è si posto in certa misura al di fuori del gruppo, ma questo fuori è soltanto una forma particolare dell azione reciproca con esso. [ ] l'assistenza ai poveri [ ] è piuttosto una parte dell'organizzazione del tutto a cui il povero appartiene, al pari delle classi possidenti [ ]. La peculiare esclusione che il povero subisce da parte della comunità che lo soccorre è indicativa del ruolo che egli assolve all'interno della società, come suo membro che si trova in una situazione particolare tecnicamente un semplice oggetto della società sociologicamente un soggetto che la costituisce al pari di tutti gli altri Ma diverso se assistenza basata su Diritto a ricevere o Dovere ad offrire (Georg Simmel, 1908)
26 5.3 Inclusione, esclusione e ruolo dell'assistenza [ ] dal punto di vista sociologico non è data per prima la povertà, e ad essa segue l'assistenza [ ] ma si chiama povero chi gode dell'assistenza oppure dovrebbe goderne in base alla sua costellazione sociologica [ ] L'essere un povero è un carattere individuale. La povertà no. E' un punto finale comune di destini diversi. E' una colorazione della situazione individuale. Ne può derivare una definizione sociale di poveri e basta Se così, prevale una visione passiva e negativa. - determinata dal soccorso - non dalla particolare condizione - consolidata dalle eventuali sanzioni istituzionali Costruzione sociale della povertà 26
27 5.3 Inclusione, esclusione e ruolo dell'assistenza Una possibile definizione di ESCLUSIONE SOCIALE Non definisce uno stato (una condizione statica). Descrive la complessa dinamica dei processi di interazione e scambio e dei meccanismi di regolazione e integrazione economica, sociale e culturale che producono o favoriscono estraniazione dal gruppo nel senso inteso da Simmel, e quindi nelle possibilità di scambiare, appartenere, esercitare soggettività-potere.
28 5.4 Welfare, Welfare State, Welfare System
29 5.4 Welfare, Welfare State, Welfare System Stato Forma di scambio / integrazione prevalente Tipo di istituzione Mercato BENESSERE Famiglia Il diamante del welfare (Ferrera 2006) Associazioni intermedie Redistribuzione Mercato Combinazione di tipi diversi Reciprocità Stato Mercato Associazione Famiglia Comunità
30 6. Il welfare in prospettiva ecologica Il gioco del croquet...
31 6. Il welfare in prospettiva ecologica Il gioco del croquet in Alice nel paese delle Meraviglie Alice pensava che in vita sua non aveva mai veduto un terreno più curioso per giocare il croquet; era tutto a solchi e zolle; le palle erano ricci, i mazzapicchi erano fenicotteri vivi, e gli archi erano soldati vivi, che si dovevano curvare e reggere sulle mani e sui piedi Alice s Adventures In Wonderland Lewis Carroll
32 6. Il welfare in prospettiva ecologica Il gioco del croquet rappresenta una metafora di una concezione del welfare come sistema vivente (che cambia, si evolve e apprende, ha caratteristiche di irreversibilità) cognitivo (dotato di riflessività e autoreferenza) ecologico (le cui parti, i processi e gli attori sono interdipendenti tra loro e con l'ambiente) "i sistemi puniscono ogni specie che sia tanto stolta da non andare d'accordo con la propria ecologia" (Bateson 1972).
33 6. Il welfare in prospettiva ecologica Storie di vita / contesti / forme di integrazione Sistemi di interdipendenza Sistemi vitali, cognitivi, ecologici Dimensioni sociali, economiche, ambientali: Il problema della sostenibilità Social Investment State and Ecological State
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