- Introduzione ai Modelli e ai metodi di rete
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- Francesca Romani
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1 - Introduzione ai Modelli e ai metodi di rete Corso di Introduzione ai METODI e alle TECNICHE del SERVIZIO SOCIALE Anno accademico 2016/2017 (prof. MARCO GIORDANO)
2 Concetti preliminari del lavoro di rete - Rischio di vulnerabilità: sorge quando si rompe l equilibrio tra sfide e risorse. - Il riequilibrio chiede una aumento delle risorse - Tra le risorse occorre considerare sia le relazioni (reti) primarie cui il soggetto appartiene, sia le reti secondarie - L intervento di rete mira ad incrementare quantità e qualità delle relazioni
3 Concetti preliminari del lavoro di rete Reti primarie Reti secondarie Reti di terzo settore
4 Modelli di rete M. ad Indirizzo terapeutico Disegno organizzativo a rete delle risorse Community Care Interventi di rete
5 Interventi di rete Metodo di Rete (Fabio Folgheraiter) Case Manag. Comunitario (Jerom Guay) Lavoro sociale di rete (Claude Brodeur)
6 Intervento di rete (Lavoro sociale di rete) e la sua équipe Sviluppato negli anni 80 in Canada Introdotto in Italia già nel 1990
7 Lavoro sociale di rete di Claude Brodeur Definizione Brodeur definisce l intervento di rete un progetto di azione sociale più che un modello di intervento. L intervento di rete di colloca nella prospettiva del progetto di lavoro sociale, cioè a partire dalla contingenza di una domanda di aiuto, pone al centro il cambiamento della qualità dei rapporti tra le persone
8 Lavoro sociale di rete di Claude Brodeur Definizione - Questa prospettiva investe innanzitutto il ruolo dell operatore che non deve mai agire al posto di - Obiettivo: Brodeur intendeva andare oltre le terapie individuali e familiari per innestare dei cambiamenti nella vita stessa della collettività. Egli ipotizzava che nella città dovessero esistere degli ambiti di vita, costituiti da persone legale tra loro (reti sociali, dette anche piccole patrie ) per indicare il legame di appartenenza e il carattere culturale di questi luoghi.
9 Lavoro sociale di rete di Claude Brodeur Principi L intervento di rete richiede un salto di mentalità - Il bisogno umano nella sua genesi naturale produce condivisione. - Un incidente critico, un bisogno eccezionale possono essere un occasione per rafforzare i legami esistenti oppure alterare la dinamica creando estraneità e distanziamenti. - Sono i membri delle reti primarie che possiedono la competenza per definire i bisogni e per produrre le risposte appropriate.
10 Lavoro sociale di rete di Claude Brodeur Movimenti dialettici Nella realtà comunitaria si sviluppano due movimenti dialettici, che si muovono su due assi: Il primo concerne il movimento dalla dimensione individuale verso la condivisione nei rapporti interni alle reti primarie (Incontro => riconoscimento reciproco => disponibilità a condividere => legame => rafforzamento identità individuale e comunitaria/appartenenza) Il secondo concerne il movimento dalla dimensione della dipendenza alla dimensione dell autonomia nei rapporti con le reti secondarie
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12 Lavoro sociale di rete di Claude Brodeur Movimenti dialettici Di fronte ad un evento critico lo stile relazionale assunto nella normalità della vita dai membri della rete generalmente si accentua: alcune reti si chiudono, si isolano, si frammentano altre invece sviluppano solidarietà A causa dell assetto dei servizi, la domanda comunitaria viene rapidamente trasformata in domanda individuale, anche quando una situazione di bisogno potrebbe avere dato origine a una domanda collettiva (!!!).
13 Lavoro sociale di rete di Claude Brodeur METODOLOGIA - Reti primarie 1) Esplorazione della rete 2) Ipotesi di rete 3) Mobilitazione della rete - Reti secondarie
14 Prima di utilizzare tecniche e strumenti, l OPERATORE di RETE è (deve essere) una persona che ha maturato una PROSPETTIVA ESISTENZIALE E ANTROPOLOGICA che si incarna in un modo di agire e relazionarsi con gli altri Video di Nick Vujicic
15 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 1) Il Decentramento dal Problema La capacità di decentrarsi dai problemi per concentrarsi sulla vita della rete (convinto che le difficoltà emergenti sono l espressione di una contraddizione della rete) [Operatore stratega: interessato ai processi relazionali più che ai singoli problemi, che vengono visti come sintomo/opportunità]
16 Disagio (etimologia) Etimologia: parola composta da - Prefisso DIS- «contrasto, negazione» - Particella AGIO, dal latino «giacere presso, stare vicino» => ESSERE LONTANI Visione del malessere sociale come problema della RETE-RELAZIONALE (Esclusione-Inclusione sociale)
17 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 2) La NON DIRETTIVITÀ nel contenuto L operatore orienta la vita della rete in modo «non direttivo», facilitando i processi verso obiettivi e con tempi scelti dalle reti stesse [sarà DIRETTIVO NELLA FORMA, nelle tecniche, nella metodologia] - stile di Leadership, - leadership partecipata, - ricambio generazionale.
18 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 3) L APERTURA ESISTENZIALE Riconoscere e valorizzare ciò che accade rispetto a ciò che si progetta [interesse alle relazioni, più che ai problemi] [accettare che le reti siano il luogo del bene ma anche del male (dimensioni che non si elidono)]
19 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 4) LA DEFINITIVITÀ DEL LEGAME La relazione ha una essenza che supera la contingenza del rapporto. Un rapporto, anche se temporaneo, porta con se qualcosa di definitivo, perenne [Premessa per abilitare un esperienza di condivisione]
20 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 5) LA DISPONIBILITÀ Atteggiamento di fondo ma anche concreta organizzazione [Se la si da per scontata rischia di non esserci perché ha dei costi, sia personali che per il servizio (es.: orario dei colloqui)]
21 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 6) LA VALORIZZAZIONE DEL POSITIVO Convinzione che la realtà, quand anche carica di problemi è abitata da un «bene più grande» [Non è ottimismo, ma «intelligenza delle cose della vita»]
22 Gli atteggiamenti dell Operatore di Rete 7) LA LIBERTÀ DALL ESITO Non è in gioco solo la competenza dell operatore ma la libertà dell altro, i condizionamenti del contesto [Evitare «pretese di soluzione», sia con se stessi che con gli altri] - W.A.Inge: 100 anni prima - Non tutti i frutti si vedono (radici, futuro)
23 Alla prossima lezione! Ci vediamo domani (Giovedì 20 aprile)
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