midollare, possano coesistere diversi sub-cloni, geneticamente differenti tra loro, in grado di dare origine alla malattia. [3] In base a questi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "midollare, possano coesistere diversi sub-cloni, geneticamente differenti tra loro, in grado di dare origine alla malattia. [3] In base a questi"

Transcript

1 Caratterizzazione dei differenti stadi maturativi del clone neoplastico di mieloma multiplo mediante un analisi multiparametrica di citofluorimetria a flusso. BACKGROUND Il Mieloma Multiplo (MM) è una malattia neoplastica caratterizzata dall accumulo dei linfociti B e dalla proliferazione incontrollata delle plasmacellule nel compartimento midollare e più raramente in tessuti extramidollari. La comparsa del Mieloma Multiplo è caratterizzata da un processo di evoluzione multistadio, con progressivo incremento dell eterogeneità biologica, clinica ed epidemiologica. Gli stadi che caratterizzano la progressione multistep del Mieloma Multiplo, anche se non tutti identificabili nei pazienti affetti, sono i seguenti: - stadio preclinico di malignità asintomatica (MGUS);. I cloni plasmacellulari nel MGUS costituiscono meno del 10% delle cellule del midollo osseo, sono quiescenti non completamente trasformati e non causano danni d organo; - stadio intermedio Smoldering (SMM) che rappresenta uno stadio clinico intermedio tra MGUS e Mieloma Conclamato; tale stadio si è caratterizzato da una percentuale di plasmacellule midollari che si avvicina al 10%, dall assenza di sintomi e di danni d organo; - stadio intermedio intramedullare o Mieloma Conclamato, caratterizzato da una percentuale di plasmacellule maggiore del 10%; le caratteristiche cliniche di questa fase sono anemia, ipercalcemia, osteoporosi, lesioni osteolitiche soprattutto a livello dello scheletro assiale, disfunzione renale, deposizione di Ig monoclonale e aumentato rischio d infezione; - stadio extramedullare ovvero lo stadio terminale della malattia noto come Leucemia Plasmacellulare (PCL, Plasma Cell Leukemia); questa fase è caratterizzata da un elevata proliferazione delle plasmacellule mielomatose che, in seguito all accumulo di mutazioni acquisiscono la capacità di localizzarsi e crescere in zone extra-midollari, e pertanto riscontrabili a livello della circolazione sanguigna, del liquido pleurico e a livello epidermico. L evoluzione clinica del MM è caratterizzata da un processo di evoluzione multistadio, con progressivo incremento dell eterogeneità biologica, clinica ed epidemiologica. Nella visione classica, il processo di patogenesi e progressione del MM prevede la graduale e lineare acquisizione, da parte di un clone di plasmacellule, di diverse alterazioni genetiche che ne alterano la biologia, e che possono conferire un vantaggio di sopravivenza rispetto alle cellule presenti nell ambiente circostante. Negli ultimi anni, grazie all introduzione di tecnologie progressivamente più sofisticate di sequenziamento massivo del genoma, questo modello di tumorigenesi lineare è stato messo più volte in discussione. [1,2] Infatti, dall analisi delle caratteristiche genetiche delle cellule coinvolte nelle diverse fasi della malattia (ad esempio diagnosi e recidiva), emerge che, nella maggior parte dei casi, il clone prevalente nella fase di recidiva è geneticamente differente rispetto al clone della diagnosi. Questo suggerisce che, all interno dello stesso microambiente

2 midollare, possano coesistere diversi sub-cloni, geneticamente differenti tra loro, in grado di dare origine alla malattia. [3] In base a questi nuovi elementi, è sempre più chiaro che dopo la comparsa della malattia, un susseguirsi di eventi genetici sia necessario per la progressione e che l evoluzione clonale non sia un processo che avviene in maniera lineare, ossia coinvolgente un unico clone di cellule neoplastiche, bensì ramificata, cioè coinvolgente più cloni caratterizzati da instabilità genetica. Negli ultimi anni, un ulteriore livello di eterogeneità è stato studiato nel mieloma: studi recenti suggeriscono che, all interno del microambiente midollare, coesistono diversi sub-cloni di plasmacellule in stadi differenti della loro maturazione, in grado di svolgere un ruolo predominante nel processo di propagazione tumorale; Questo aspetto suggerisce che alla diagnosi, il clone neoplastico sarebbe costituito da diverse sottopopolazioni di cellule, caratterizzate da con profili citogenetici, fenotipici e capacità clono-geniche diverse tra loro; [4] il clone tumorale di mieloma quindi non sarebbe caratterizzato solo da un eterogeneità intra-clonale nel compartimento completamente differenziato (plasmacellule CD138+), ma anche da un eterogeneità nel livello di maturazione. [5] Nel midollo di pazienti con mieloma pertanto, sarebbero identificabili quattro diverse sottopopolazioni, organizzate in maniera gerarchica l una, rispetto all altra: al vertice della gerarchia vi sarebbero (1) le cellule B, CD19+, seguite da (2) i plasmablasti, da (3) le plasmacellule immature (definite Pre-PC), CD19-, CD38+, CD319+ e CD138- e infine da (4) le plasmacellule mature, CD19- CD138+ Il clone neoplastico nel mieloma sarebbe quindi costituito sia da cellule esprimenti il marcatore tipico delle plasmacellule (il CD138) che da cellule che non esprimono il CD138. Il ruolo di quest ultima popolazione cellulare (CD138-) nella patogenesi della malattia non è del tutto chiaro: infatti, nonostante spesso sia stato suggerito che queste sottopopolazioni del lineage B rappresentino il compartimento delle "cellule staminali proliferanti del Mieloma Multiplo, questa rimane una questione dibattuta, poiché tali cellule ancora non sono state funzionalmente caratterizzate. Quindi entrambe le popolazioni plasmacellulari, sia le CD138+ sia le CD138-, mostrano un ruolo attivo nella propagazione del mieloma; queste cellule costituiscono due stati dinamici e interconvertibili della stessa popolazione clonale che mostra una differenziale risposta al trattamento. [6] Relativamente al concetto di eterogeneità maturativa del clone neoplastico, negli ultimi anni l attenzione è stata rivolta all espressione di due marcatori CD19 e CD81, e recentemente è stato, infatti, suggerito che la diversa espressione di questi due marcatori da parte del clone plasmacellulare permette l identificazione di almeno tre stadi di maturazione: uno stadio in cui le cellule mostrano un fenotipo più immaturo costituito dall espressione positiva di entrambi i marcatori, uno stadio intermedio in cui le cellule mostrano una mancata espressione del CD19 e un espressione positiva del CD81, e infine uno stadio maturo in cui le cellule si caratterizzano per l espressione negativa di entrambi i marcatori. La coesistenza di questi sub-cloni aventi stadi maturativi differenti sembra essere correlata alla prognosi di malattia,infatti i pazienti aventi plasmacellule con fenotipo più immaturo mostrano una prognosi peggiore di malattia a differenza dei pazienti aventi plasmacellule con fenotipo maturo i quali mostrano una prognosi migliore. [7]

3 SCOPO DEL PROGETTO Lo scopo di questo progetto è caratterizzare l eterogeneità maturativa del clone di mieloma, ovvero identificare l eventuale presenza di sottopopolazioni neoplastiche caratterizzate da stadi maturativi diversi, per valutarne il possibile impatto sulla prognosi di malattia. Per condurre questo studio verranno utilizzate metodiche di citofluorimetria multiparametrica. Il razionale di questo studio si basa sull ipotesi - supportata da dati recentemente pubblicati - che il clone di MM sia costituito da diverse sottopopolazioni, clonalmente correlate tra di loro, caratterizzate non solo da background genomici, ma anche da fenotipi diversi tra loro, che suggeriscono in ciascun paziente l esistenza di subcloni più o meno maturi all interno dello stesso clone. [7] PIANO SPERIMENTALE Questo progetto prevede la caratterizzazione di una coorte di 100 pazienti, il cui campione verrà raccolto alla diagnosi e possibilmente anche alla ricaduta; per ciascun paziente inserito nello studio, sarà identificata e caratterizzata immunofenotipicamente la popolazione plasma cellulare; i pazienti saranno stratificati in sottogruppi in base all espressione di specifici marcatori, in grado di identificare i differenti stadi maturativi; verranno infine eseguite delle correlazioni prognostiche per valutare l impatto clinico della stratificazione proposta dallo studio. Il piano sperimentale di questo progetto prevede: 1) Identificazione di un pannello di anticorpi adatto a descrivere il clone neoplastico!, con il supporto dei dati presenti in letteratura, è stato definito un pannello di 11 anticorpi (CD138, CD38, CD45, CD56, CD19, CD81, CD27, CD20, CD28, CD44, CD54) da utilizzare per caratterizzare la popolazione plasmacellulare ma soprattutto per studiare le differenti fasi maturative del clone neoplastico di mieloma. 2) Caratterizzazione della popolazione plasmacellulare! Per ciascun paziente con mieloma inserito nello studio, identificazione della popolazione plasmacellulare normale e/o neoplastica e caratterizzazione del profilo fenotipico 3) Stratificazione dei pazienti in sottogruppi! I pazienti con mieloma inseriti nello studio saranno stratificati in tre sottogruppi in base alla diversa espressione dei marcatori CD19 e CD81; successivamente questi tre gruppi saranno caratterizzati in base all espressione di seguenti marcatori: CD54, CD44, CD27, CD28, CD38 e CD56; 4) Correlazione dei sottogruppi in differenti stadi maturativi con le con le caratteristiche cliniche! l obiettivo di questo progetto è quello di correlare i dati ottenuti mediante l analisi citofluorimetrica con le caratteristiche cliniche dei pazienti;

4 RISULTATI ATTESI: MESE 1-6: Raccolta dei campioni in fasi diverse di malattia, individuazione della popolazione plasmacellulare e caratterizzazione immunofenotipica: popolazione plasmacellulare normale e/o neoplastica; caratterizzazione delle fasi maturative del clone neoplastico e individuazione dei vari sottogruppi. MESE6-12: Confronto dei differenti profili fenotipici dello stesso paziente, e successiva stratificazione dei pazienti nei vari sottogruppi identificati, studiare lo stadio maturativo delle plasmacellule soprattutto ai pazienti alla diagnosi, ma anche alla ricaduta permetterà di comprendere l andamento della malattia ed infine correlazione dei risultati ottenuti mediante analisi multiparametrica con le caratteristiche cliniche di ciascun paziente in modo tale da suggerire al clinico, l eventuale possibilità di un diverso intervento terapeutico, mirato sulle caratteristiche di ciascun paziente. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. Egan JB, Shi C-X, Tembe W. et al Whole-genome sequencing of multiple myeloma from diagnosis to plasma cell leukemia reveals genomic initiating events, evolution, and clonal tides. Blood 2012; 120(5): Bolli N, Avet-Loiseau H, Wedge DC, Van Loo P, Alexandrov LB, Martincorena I, et al. Heterogeneity of genomic evolution and mutational profiles in multiple myeloma. Nat Comun. 2014;5: Brian A. Walker, Christopher P. Wardell, Lorenzo Melchor et al. Intraclonal heterogeneity and distinct molecular mechanisms characterize the development of t (4; 14) and t (11; 14) in Multiple Myeloma. Blood, August 2, 2012; 120 (5) : PainoT, Paiva B,Sayaguès JM, Mota I et al. Phenotypic identification of subclones in multiple myeloma with different chemoresistant, cytogenetic and clonogenic potential. Leukimia 2015 May;29(5): Chaidos A, Barnes CP, Cowan G, May PC, Melo V, Hatjiharissi E, et al. Clinical drug resistance linked to interconvertible phenotypic and functional states of tumor- propagating cells in multiple myeloma. Blood. 2013;121(2): Paiva, N Puig, M-T Cedena, B G de Jong, Y Ruiz, et al. Differentiation stage of myeloma plasma cells: biological and clinical significance. Leukemia 2016;September.

5 7. Rawstron AC, Orfao A, Beksac M, et al. Report of the European Myeloma Network on multiparametric flow cytometry in multiple myeloma and related disorders. Haematologica 2008; 93(3):

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate

Dettagli

MIELOMA MULTIPLO. Criticità. del percorso diagnostico. Imma Attolico. U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali

MIELOMA MULTIPLO. Criticità. del percorso diagnostico. Imma Attolico. U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali MIELOMA MULTIPLO Imma Attolico Criticità U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali del percorso diagnostico DEFINIZIONE GAMMOPATIE MONOCLONALI Quadri clinico-laboratoristici caratterizzati da:

Dettagli

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi HER2Club in gastric cancer Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi La ricerca clinica per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche nei pazienti affetti da carcinoma gastrico metastatico

Dettagli

Bibbiena 17 aprile dr. Marcello Grifagni

Bibbiena 17 aprile dr. Marcello Grifagni Bibbiena 17 aprile 2010 Quando si sospetta una Gammopatia monoclonale? È un reperto spesso occasionale È spesso asintomatica Quando si individua in conseguenza di sintomi, questi stessi indirizzano la

Dettagli

Cos è. una leucemia. bianche all interno. del midollo osseo. E di natura clonale. secondario ad altri stimoli

Cos è. una leucemia. bianche all interno. del midollo osseo. E di natura clonale. secondario ad altri stimoli Le leucemie Cos è una leucemia Una proliferazione anomala delle cellule ematiche bianche all interno del midollo osseo. E di natura clonale (in genere interessa una singola linea cellulare) Può insorgere

Dettagli

09-DIC-2015 da pag. 30 foglio 1

09-DIC-2015 da pag. 30 foglio 1 Tiratura 09/2015: 391.681 Diffusione 09/2015: 270.207 Lettori Ed. II 2015: 2.458.000 Dir. Resp.: Ezio Mauro da pag. 30 Tiratura 09/2015: 170.305 Diffusione 09/2015: 125.286 Lettori Ed. II 2015: 1.125.000

Dettagli

DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE

DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE UO di Oncologia Ospedale del Ceppo, Pistoia DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE NEL MIELOMA MULTIPLO Pistoia 10 Novembre 2012 Dr. ssa Carla Breschi APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTO MIELOMA INDAGINI DI LABORATORIO

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in

Dettagli

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap I DATI DI LABORATORIO NELLA PRATICA CLINICA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE LE GAMMOPATIE MONOCLONALI Alessandro Montanelli 31 marzo 2011 DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione

Dettagli

Prof AM Vannucchi AA2009 10

Prof AM Vannucchi AA2009 10 LEUCEMIE ACUTE 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione e proliferazione con

Dettagli

Evoluzione biologica. In particolare dei mesoteliomi e dei tumori polmonari. Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 1

Evoluzione biologica. In particolare dei mesoteliomi e dei tumori polmonari. Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 1 Evoluzione biologica In particolare dei mesoteliomi e dei tumori polmonari Bologna 6 marzo 2014 Roberto Calisti e Dario Mirabelli 1 Sommario Origine e sviluppo dei tumori maligni Induzione e latenza Durata

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

Mieloma Multiplo: Il primo impatto con la malattia (definizione, sintomi, esami d inquadramento). Domande frequenti

Mieloma Multiplo: Il primo impatto con la malattia (definizione, sintomi, esami d inquadramento). Domande frequenti Mieloma Multiplo: Il primo impatto con la malattia (definizione, sintomi, esami d inquadramento). Domande frequenti Andrea Nozza U.O. di Ematologia Humanitas Cancer Center Istituto Clinico Humanitas Mieloma

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI MASI SERENA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PER IL CURRICULUM VITAE. Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI MASI SERENA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PER IL CURRICULUM VITAE. Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail MASI SERENA Nazionalità Italiana Data di nascita ISTRUZIONE E FORMAZIONE Date 2002 2007 (data conseguimento:

Dettagli

AIEOP ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA COMITATO STRATEGICO E DI STUDIO IMMUNODEFICIENZE

AIEOP ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA COMITATO STRATEGICO E DI STUDIO IMMUNODEFICIENZE AIEOP ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA COMITATO STRATEGICO E DI STUDIO IMMUNODEFICIENZE AGAMMAGLOBULINEMIA AUTOSOMICA - RECESSIVA Addendum alle Raccomandazioni per l XLA Versione

Dettagli

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV

MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE IN CORSO DI INFEZIONE DA HIV L'HIV è stato isolato nel tessuto cerebrale e nel liquor, edèpresente nel SNC fin dai primi stadi dell'infezione virale generalizzata I disturbi

Dettagli

Le leucemie acute mieloidi La diagnosi

Le leucemie acute mieloidi La diagnosi LEUCEMIE MIELOIDI Le leucemie acute mieloidi sono una patologia dell adulto più frequente nell anziano con un età media >60 anni; entrambi i sessi sono colpiti, con una lieve predominanza per quello maschile.

Dettagli

Epidemiologia (3) Bruno Federico

Epidemiologia (3) Bruno Federico Università degli Studi di Cassino Università La Sapienza di Roma Corso di Laurea Triennale in Infermieristica Anno accademico 2008/2009 Epidemiologia (3) Bruno Federico Cattedra di Igiene - Università

Dettagli

UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON

UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON INDIVIDUATA GAMMOPATIA MONOCLONALE DI INCERTO SIGNIFICATO (MGUS) Release 1.0 - Settembre 2014 1. LA CONSISTENZA

Dettagli

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE

LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE DEFINIZIONE PROLIFERAZIONE CLONALE E INCONTROLLATA DI CELLULE EMOPOIETICHE IMMATURE LEUCEMIE CLASSIFICAZIONE MIELOIDE Acuta Cronica LINFOIDE Acuta Cronica LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE DEFINIZIONE GRUPPO

Dettagli

Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia RUOLO DELLA RISONANZA MAGNETICA DI PERFUSIONE E DI DIFFUSIONE NELLA VALUTAZIONE PRECOCE DELLA RISPOSTA AL TRATTAMENTO RADIOCHIRURGICO DELLE

Dettagli

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione

La mappatura dei geni umani. SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione La mappatura dei geni umani SCOPO conoscere la localizzazione dei geni per identificarne la struttura e la funzione Un grande impulso alla costruzione di mappe genetiche è stato dato da le tecniche della

Dettagli

IL CONTRIBUTO DELLA DIAGNOSTICA PROTEICA NELLA GESTIONE DELLE GAMMOPATIE MONOCLONALI. Anna Caldini - Firenze Maria Stella Graziani - Verona

IL CONTRIBUTO DELLA DIAGNOSTICA PROTEICA NELLA GESTIONE DELLE GAMMOPATIE MONOCLONALI. Anna Caldini - Firenze Maria Stella Graziani - Verona IL CONTRIBUTO DELLA DIAGNOSTICA PROTEICA NELLA GESTIONE DELLE GAMMOPATIE MONOCLONALI Anna Caldini - Firenze Maria Stella Graziani - Verona biochimica clinica, 2014;38:47-53 Scopo del documento è quello

Dettagli

La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente

La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia

Dettagli

Settore scientifico disciplinare: Titolo insegnamento: Patologia Molecolare

Settore scientifico disciplinare: Titolo insegnamento: Patologia Molecolare Scheda da utilizzare per la progettazione ed erogazione dei moduli didattici d insegnamento Università degli Studi di Bari Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie BSF Settore

Dettagli

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi A.O. Polo Universitario Ospedale L. Sacco, Milano Unità Operativa di Cardiologia Centro Malattie Rare Cardiologiche - Marfan Clinic Responsabile prof. Alessandro Pini Polimorfismo clinico e genetico: quali

Dettagli

Linfoma di Hodgkin Carla Giordano

Linfoma di Hodgkin Carla Giordano Linfoma di Hodgkin Carla Giordano LINFOMA DI HODGKIN Descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin circa 150 anni fa. Inizialmente considerato una malattia infiammatoria. Infatti, la massa neoplastica

Dettagli

ULTIMI AGGIORNAMENTI IN TEMA DI STRATEGIA DIAGNOSTICA NELLE GAMMOPATIE MONOCLONALI: QUALE RUOLO PER HEVYLITE? Anna Caldini - AOU Careggi - Firenze

ULTIMI AGGIORNAMENTI IN TEMA DI STRATEGIA DIAGNOSTICA NELLE GAMMOPATIE MONOCLONALI: QUALE RUOLO PER HEVYLITE? Anna Caldini - AOU Careggi - Firenze ULTIMI AGGIORNAMENTI IN TEMA DI STRATEGIA DIAGNOSTICA NELLE GAMMOPATIE MONOCLONALI: QUALE RUOLO PER HEVYLITE? Anna Caldini - AOU Careggi - Firenze Heavy/Light Chain assay (Hevylite ) HLC-ratio (HLCr):

Dettagli

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica Storia naturale del tumore della mammella diagnosi preclinica +/-trattamento/i? nascita del tumore diagnosi clinica exitus Trattamento carcinoma della mammella chirurgia radioterapia terapia medica MASSIMO

Dettagli

LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI IMMUNOISTOCHIMICA

LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI IMMUNOISTOCHIMICA LA DIAGNOSI DEI LINFOMI MALIGNI ATTRAVERSO TECNICHE DI IMMUNOISTOCHIMICA Dott. Lorenzo Memeo Anatomia Patologica Istituto Oncologico del Mediterraneo Catania Struttura normale del linfonodo I linfonodi

Dettagli

Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B.

Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B. O-CLL1 CHRONIC LYMPHOCYTIC LEUKEMIA PROGNOSTIC FACTOR PROJECT Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B. O-CLL1-PROTOCOL Sinossi O-CLL1-sinossi,

Dettagli

CORSO DI IGIENE LIVELLI DI PREVENZIONE

CORSO DI IGIENE LIVELLI DI PREVENZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA, MEDICINA SPERIMENTALE E FORENSE SEZIONE DI IGIENE CORSO DI IGIENE LIVELLI DI PREVENZIONE Docente: Prof.ssa Marisa Arpesella Anno Accademico:

Dettagli

RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO

RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO Nicola Giuliani U. O. Ematologia e CTMO, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma MM-EPIDEMIOLOGIA 10% di tutti i tumori del sangue Malattia dell

Dettagli

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :45

Written by Tuesday, 12 August :26 - Last Updated Sunday, 21 November :45 Anemia Aplastica acquisita Rara malattia ematologia, non oncologica Sua caratteristica è una netta riduzione di globuli bianchi, rossi e piastrine nel sangue (pancitopenia periferica) a volte gravissima

Dettagli

Progetto di ricerca. Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd( UCBd) per la formazione di epatociti

Progetto di ricerca. Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd( UCBd) per la formazione di epatociti Progetto di ricerca Tissue engineering: utilizzo delle cellule staminali da cordone ombelicale (UCBd( UCBd) per la formazione di epatociti Dr. Negri Stefano - Ospedale C. Poma Mantova concetti generali

Dettagli

TCR e maturazione linfociti T

TCR e maturazione linfociti T TCR e maturazione linfociti T Il recettore per l Ag dei linfociti T, T-Cell Receptor (TCR) eterodimero composto da catene a e b o g e d TCR a/b presente in 95% delle cellule T periferiche eterodimero legato

Dettagli

ALTERAZIONI IATROGENE DEL PARENCHIMA TIROIDEO: STUDIO RETROSPETTIVO E PROSPETTICO DI 468 PAZIENTI

ALTERAZIONI IATROGENE DEL PARENCHIMA TIROIDEO: STUDIO RETROSPETTIVO E PROSPETTICO DI 468 PAZIENTI ALTERAZIONI IATROGENE DEL PARENCHIMA TIROIDEO: STUDIO RETROSPETTIVO E PROSPETTICO DI 468 PAZIENTI Massimino M, Gandola L, Mattavelli F, Seregni E, Spreafico F, Marchianò A e Collini P Esposizione incidentale

Dettagli

CASO CLINICO Sesso: Maschio 69 anni APR: non patologia significativa APP: riscontro occasionale di

CASO CLINICO Sesso: Maschio 69 anni APR: non patologia significativa APP: riscontro occasionale di CASO CLINICO Sesso: Maschio 69 anni APR: non patologia significativa APP: riscontro occasionale di - proteine totali 7,9 g/dl - gammaglobuline 19% - presenza di sospetta componente monoclonale - obiettività

Dettagli

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Revisione Cochrane 2016 Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Hemkens LG, Ewald H, Gloy VL, et al. Colchicine for prevention of cardiovascular events. Cochrane Database Syst Rev 2016;1:CD011047.

Dettagli

RASSEGNA STAMPA. Giovedì 11 giugno 2015. Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati

RASSEGNA STAMPA. Giovedì 11 giugno 2015. Sommario: Rassegna Associativa. Rassegna Sangue e Emoderivati RASSEGNA STAMPA Giovedì 11 giugno 2015 Sommario: Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 4 Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 9 Prime Pagine 14 Rassegna associativa

Dettagli

LE MALATTIE DEL SANGUE ASPETTI CLINICI. Dr. Lucia Farina Ematologia

LE MALATTIE DEL SANGUE ASPETTI CLINICI. Dr. Lucia Farina Ematologia LE MALATTIE DEL SANGUE ASPETTI CLINICI Dr. Lucia Farina Ematologia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Incidenza dei tumori ematologici I tumori ematologici costituiscono il 10% di tutti i tumori

Dettagli

S.C. di Otorinolaringoiatria

S.C. di Otorinolaringoiatria S.C. di Otorinolaringoiatria Direttore: F. Balzarini Otorinostudio.tortona@aslal.it Ospedale SS. Antonio e Margherita ASL AL Tortona LE MALATTIE DELLA TIROIDE (DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA) Focus sui percorsi

Dettagli

Risultati RISULTATI 70

Risultati RISULTATI 70 RISULTATI 70 1. Caratteristiche delle coorti esaminate nello studio Nel presente studio sono stati valutati 200 pazienti e 200 volontari sani. I due gruppi sono composti da 154 donne e 46 uomini ciascuno.

Dettagli

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale Analisi dell esoma e la medicina predittiva Domenico Coviello Direttore Medico

Dettagli

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI

Dettagli

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se 1. Aspetti generali Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se è stato ritrovato anche in sedi atipiche come le ghiandole salivari, le ovaie

Dettagli

Curriculum. Carriera Universitaria

Curriculum. Carriera Universitaria Prof. ALBERTO RICCARDI Professore Ordinario di Oncologia Medica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica dell Università di Pavia. In rapporto convenzionale, Primario Oncologia

Dettagli

LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO XVI CONGRESSO NAZIONALE SITCC Roma 4-7 Ottobre 2012 LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO Giovanni Liotti Associazione di Psicoterapia Cognitiva, Roma Benedetto Farina

Dettagli

Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività

Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività Scheda Tecnica: dati 2012 Epidemiologia della Malattia Renale cronica Un recente studio della Società Italiana di Nefrologia (SIN), condotto in collaborazione con la Società Italiana di Medicina generale

Dettagli

Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi

Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi Corso di BioMedicina Molecolare Genomica e dei Sistemi Complessi CFU: 6 Anno accademico 2010-2011 Logica del Corso Il completamento del Progetto Genoma di Homo sapiens e di molti altri organismi e virus

Dettagli

Trapianto. Stefano Guidi TMO. AOU Careggi. Firenze. Sesta Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche

Trapianto. Stefano Guidi TMO. AOU Careggi. Firenze. Sesta Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Sesta Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Sabato 9 Aprile 2016 CRIMM Centro di Ricerca e Innovazione per le Malattie Mieloproliferative AOU Careggi Trapianto

Dettagli

LA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA

LA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA LA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA Opuscolo informativo Anno 2014 1 Leucemia Mieloide Cronica (LMC) La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è una malattia neoplastica che colpisce le cellule staminali emopoietica,

Dettagli

MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV

MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV Ascione T, T, Ercolini D, D, D Antonio A, A, Sbreglia C, C, Riccio V, V, Perrella A, A, Perrella

Dettagli

Uso del Registro Gemelli nell epidemiologia genetica

Uso del Registro Gemelli nell epidemiologia genetica Convegno Nazionale di Epidemiologia Congresso del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica 3-4 ottobre 2002 Uso del Registro Gemelli nell epidemiologia genetica Lorenza Nisticò, Rodolfo Cotichini,

Dettagli

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale. La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo

Dettagli

RUOLO DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO NELLE GAMMAPATIE MONOCLONALI

RUOLO DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO NELLE GAMMAPATIE MONOCLONALI RUOLO DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO NELLE GAMMAPATIE MONOCLONALI Giorgio Paladini (1,2,3), Manuela Caizzi (1,2); Elisabetta Gianoli (3) 1. S.C. Ematologia Clinica, AOUTS Ospedali Riuniti di Trieste

Dettagli

PROTOCOLLO SPERIMENTALE DI IMPIEGO CLINICO MN3

PROTOCOLLO SPERIMENTALE DI IMPIEGO CLINICO MN3 PROTOCOLLO SPERIMENTALE DI IMPIEGO CLINICO MN3 DIAGNOSTICA CON ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA MARCATI CON 68 Ga DI TUMORI CON PROBABILE ESPRESSIONE DI RECETTORI SSTR2 e/o 5, DA INDIRIZZARE AL TRATTAMENTO

Dettagli

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: La variabilità biologica degli organismi viventi La trasmissione dei caratteri da un organismo ad un altro o da una cellula ad un altra Il ruolo del genoma (patrimonio

Dettagli

ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA

ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA ESAMI EMATOCHIMICI e STRUMENTALI esame emocromocitometrico completo formula leucocitaria conta dei reticolociti striscio di sangue periferico esami

Dettagli

LE GAMMOPATIE MONOCLONALI: SIGNIFICATO, DIAGNOSI E GESTIONE DEL PAZIENTE

LE GAMMOPATIE MONOCLONALI: SIGNIFICATO, DIAGNOSI E GESTIONE DEL PAZIENTE LE GAMMOPATIE MONOCLONALI: SIGNIFICATO, DIAGNOSI E GESTIONE DEL PAZIENTE Le gammaglobuline o immunoglobuline (termine abbreviato Ig) sono anticorpi che servono alla difesa dell'organismo contro agenti

Dettagli

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto

Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive

Dettagli

LA RICERCA BIBLIOGRAFICA

LA RICERCA BIBLIOGRAFICA LA RICERCA BIBLIOGRAFICA curiosità ESIGENZA FORMATIVA EVIDENCE BASED MEDICINE L EBM costituisce un approccio alla pratica clinica dove le decisioni cliniche risultano dall'integrazione tra L'ESPERIENZA

Dettagli

Disordini linfoproliferativi: leucemie linfoidi

Disordini linfoproliferativi: leucemie linfoidi DIAGNOSTICA CITO-ISTOLOGICA DELLE MALATTIE LINFO-EMATOPOIETICHE NEI PICCOLI ANIMALI seminario organizzato nell'ambito del corso di Diagnostica cito-istologica veterinaria a.a. 2005-2006 Udine, Venerdì

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

Test genetico BRCA1 & BRCA2. Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico

Test genetico BRCA1 & BRCA2. Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico Test genetico BRCA1 & BRCA2 Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico I geni BRCA1 e BRCA2 Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nella

Dettagli

FORMULAZIONE CODIFICATA DELLA DIAGNOSI SECONDO CATEGORIE DIAGNOSTICHE RIPRODUCIBILITA` DIAGNOSTICA CONTROLLI DI QUALITA`

FORMULAZIONE CODIFICATA DELLA DIAGNOSI SECONDO CATEGORIE DIAGNOSTICHE RIPRODUCIBILITA` DIAGNOSTICA CONTROLLI DI QUALITA` Lesioni B 3 Senoforum Lugano OCL 24.95.2012 Tiziana Rusca Fadda Istituto Cantonale di Patologia Locarno FORMULAZIONE CODIFICATA DELLA DIAGNOSI SECONDO CATEGORIE DIAGNOSTICHE CATEGORIE DIAGNOSTICHE su BIOPSIA:

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

NEOPLASIE II CRITERI DI MALIGNITA

NEOPLASIE II CRITERI DI MALIGNITA NEOPLASIE II ----- CRITERI DI MALIGNITA CRITERI DI MALIGNITA I criteri e le regole per il riconoscimento di una neoplasia hanno valenza generale e non valore assoluto E fondamentale la conoscenza dell

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

Risultati dello studio sull eredo tumori del pancreas in provincia di Ragusa

Risultati dello studio sull eredo tumori del pancreas in provincia di Ragusa 13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA Risultati dello studio sull eredo eredo-familiarità dei tumori del pancreas in provincia di Ragusa Caterina Martorana

Dettagli

LA SCLEROSI MULTIPLA: IL BURDEN COGNITIVO-EMOTIVO

LA SCLEROSI MULTIPLA: IL BURDEN COGNITIVO-EMOTIVO LA SCLEROSI MULTIPLA: IL BURDEN COGNITIVO-EMOTIVO Marco Rovaris UO Riabilitazione Neuromotoria - Centro Sclerosi Multipla IRCCS Santa Maria Nascente Fondazione Don Gnocchi - Milano la memoria è diminuita,

Dettagli

L intercettazione del disagio da parte di professionisti non psichiatrici

L intercettazione del disagio da parte di professionisti non psichiatrici La salute mentale tra promozione e prevenzione. La sostenibilità del discorso Torino, 08 ottobre 2010 - Centro Relazioni e Famiglie L intercettazione del disagio da parte di professionisti non psichiatrici

Dettagli

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO Io sottoscritto/a, nato/a il a nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro di essere stato/a informato/a in modo dettagliato, chiaro e comprensibile, dal Dottor, sui seguenti punti: 1. diagnosi : La

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze)

Trombocitemia essenziale. Paola Guglielmelli (Firenze) Trombocitemia essenziale Paola Guglielmelli (Firenze) Incidenza: 1 per 100.000 ab/anno Prevalenza: 10 40 per 100.000 Aumentata conta piastrinica (> 450 x 109/L) Storia naturale della TE Neoplasia mieloproliferativa

Dettagli

CONSENSO ALL ESECUZIONE DI TEST GENETICI

CONSENSO ALL ESECUZIONE DI TEST GENETICI CONSENSO ALL ESECUZIONE DI TEST GENETICI Io sottoscritto/a............................................................................ nato/a a.................................... (...... ) il....................................

Dettagli

AGGIORNAMENTO STATISTICO

AGGIORNAMENTO STATISTICO AGGIORNAMENTO STATISTICO SUI RISULTATI CLINICI RELATIVI ALL'APPLICAZIONE DEL MDB SUI PAZIENTI (n.195) AFFETTI DA CARCINOMA MAMMARIO E RIVOLTISI ALLO STUDIO MEDICO DELLA FONDAZIONE DI BELLA nel periodo

Dettagli

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia

Dettagli

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico

Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Federica Cioffi. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Laboratorio Universitario di Ricerca Medica (LURM)

PROGETTO DI RICERCA. Federica Cioffi. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Laboratorio Universitario di Ricerca Medica (LURM) ANALISI DEI CIRCUITI DI SIGNALING DEL RECETTORE DELLE CELLULE B NELLA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA MEDIANTE ANTICORPI FOSFOSPECIFICI E CITOMETRIA A FLUSSO Federica Cioffi LEUCEMIA LINFATICA CRONICA patogenesi

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CDL IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (abilitante all esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico) Presidente: Prof.

Dettagli

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica Riunione del Gruppo Chirurgico Oncologico Pediatrico Italiano Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica V. Di Benedetto, M.G. Scuderi Cattedra di Chirurgia Pediatrica

Dettagli

Depressione resistente e disturbo bipolare nell'anziano Giulia Perini LE FORME DELLA DEPRESSIONE RESISTENTE IN ETA SENILE: UN UPDATE

Depressione resistente e disturbo bipolare nell'anziano Giulia Perini LE FORME DELLA DEPRESSIONE RESISTENTE IN ETA SENILE: UN UPDATE Depressione resistente e disturbo bipolare nell'anziano Giulia Perini LE FORME DELLA DEPRESSIONE RESISTENTE IN ETA SENILE: UN UPDATE Disturbi bipolari nel DSM -V Disturbi Bipolari e Disturbi Correlati

Dettagli

ASPETTI SANITARI DELL ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI. Paolo Vecchia Istituto Superiore di Sanità, Roma

ASPETTI SANITARI DELL ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI. Paolo Vecchia Istituto Superiore di Sanità, Roma ASPETTI SANITARI DELL ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI Paolo Vecchia Istituto Superiore di Sanità, Roma INDICAZIONI SCIENTIFICHE DI EFFETTI SULLA SALUTE Per quanto riguarda i campi elettromagnetici

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEI LINFOMI NEL VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEI LINFOMI NEL VENETO EPIDEMIOLOGIA DEI LINFOMI NEL VENETO Paolo Spolaore CRRC-SER (Sistema Epidemiologico Regionale) http://www.ser-veneto.it Castelfranco Veneto, 13 novembre 2009 sistemi di classificazione Sistemi di classificazione

Dettagli

Diabete di tipo 2: iniziare lo screening per la microalbuminuria alla diagnosi di diabete

Diabete di tipo 2: iniziare lo screening per la microalbuminuria alla diagnosi di diabete La compromissione renale in corso di diabete mellito rappresenta un'evenienza sempre più frequente sia La nefropatia diabetica è responsabile non solo dell'insufficienza renale terminale (ESRF), ma anche

Dettagli

Regione Emilia Romagna. Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule

Regione Emilia Romagna. Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule Regione Emilia Romagna Attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule Resoconto 2010 Immunogenetica di riferimento regionale per il trapianto di cellule staminali emopoietiche e per il

Dettagli

EMA conferma le raccomandazioni per minimizzare il rischio di PML, un infezione del cervello, in seguito a utilizzo di Tysabri

EMA conferma le raccomandazioni per minimizzare il rischio di PML, un infezione del cervello, in seguito a utilizzo di Tysabri 26 febbraio 2016 EMA/137488/2016 EMA conferma le raccomandazioni per minimizzare il rischio di PML, un infezione del cervello, in seguito a utilizzo di Tysabri Più frequenti scansioni di Risonanza Magnetica

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo RAMBALDI ALESSANDRO USC EMATOLOGIA A. O. PAPA GIOVANNI XXIII, PIAZZA OMS, 1-24127 BERGAMO Telefono

Dettagli

Relatrice: dott.ssa Ilaria Pegoretti

Relatrice: dott.ssa Ilaria Pegoretti Relatrice: dott.ssa Ilaria Pegoretti IL LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE: introduzione alle tecniche e alle loro applicazioni 26 Novembre 2011 Auditorium Presidio Ospedaliero S.Chiara, Trento Scoperta

Dettagli

Emerging Clinical aspects: the case of LGV, syphilis and Herpes

Emerging Clinical aspects: the case of LGV, syphilis and Herpes Emerging Clinical aspects: the case of LGV, syphilis and Herpes Ivano Dal Conte HIV e LGV Linfogranuloma venereo è una rara variante dell infezione da Chlamydia (L1- L2-3) Sono descritte vari cluster epidemici

Dettagli

Scelta della terapia di 1 linea

Scelta della terapia di 1 linea Scelta della terapia di 1 linea Uomo di 45 anni anamnesi patologica muta Giugno 2009: dolore emicostato a dx FANS (scarsa risposta) Luglio 2009: dolore emicostato sin rx mostra frattura costale emocromo

Dettagli

i test Freelite ed Hevylite

i test Freelite ed Hevylite Mieloma multiplo Tumore del midollo osseo Conoscere i test Freelite ed Hevylite 12650 Riverside Drive, Suite 206 North Hollywood, CA 91607 USA Telefono: +1 800-452-2873 (Stati Uniti e Canada) +1 818-487-7455

Dettagli

Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD

Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD Casi di IFI in pazienti sottoposti a HSCT allogenico con GVHD Sindrome polmonare Sindrome sino-facciale Terapia pre-emptive Sepsi Sindrome al CNS Sindrome cutanea 58 CASO #1 Sepsi nel HSCT allogenico:

Dettagli

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA

Dettagli

Tecniche diagnostiche

Tecniche diagnostiche TEST DIAGNOSTICI Tecniche diagnostiche Infezione corrente Isolamento dell agente eziologico Identificazione del materiale genetico dell agente eziologico Segni clinici Alterazioni patognomoniche Alterazioni

Dettagli

La vita media delle cellule del sangue è breve

La vita media delle cellule del sangue è breve La vita media delle cellule del sangue è breve Eritrociti: 120 giorni Neutrofili: 6 ore in circolo; pochi giorni nei tessuti Eosinofili: 8-12 giorni Monociti: 14 ore in circolo; mesi-anni nei tessuti (macrofagi)

Dettagli

PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE

PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO

Dettagli

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI

IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI TERAPIA GENERALE IL TRATTAMENTO DI UNA LESIONE CRONICA CUTANEA E MULTIDISCIPLINARE E RICHEDE LA COLLABORAZIONE DI NUMEROSI SPECIALISTI, DEL PERSONALE INFERMIERISTICO, DEL PAZIENTE E/O DEL NUCLEO FAMILIARE

Dettagli