La fisiopatologia dell insulino-resistenza
|
|
- Mattia Verde
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La fisiopatologia dell insulino-resistenza Luca Monge AOU Città della Salute e della Scienza di Torino SSD Gestione delle Complicanze del Diabete
2 Dichiaro di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti dalle seguenti Aziende Farmaceutiche e/o Diagnostiche: - Lilly - Boehringer Ingelheim
3 Le azioni dell insulina
4 Un po di storia La prima definizione di insulino-resistenza (IR) risale al 1922 ad opera di Banting e Best secondo i quali era da ritenersi insulino-resistente un soggetto che necessitasse di più di 200 unita di insulina al giorno per mantenere un controllo metabolico accettabile. A seguito di ricerche di fisiopatologia sull azione dell insulina, alla fine degli anni 70, Kahn definì l IR come ogni condizione in cui concentrazioni normali di insulina producono una risposta biologica inferiore alla normalità. Reaven con gli studi al clamp definisce l IR come ridotta capacita di indurre consumo di glucosio nel muscolo scheletrico
5 Una definizione classica La resistenza insulinica è una condizione di ridotta risposta dei tessuti target a normali livelli circolanti di insulina
6 L insulino-resistenza è una caratteristica di un diverso numero di patologie, come l obesità, l alterata tolleranza glucidica, la dislipidemia, l ipertensione che sono aggregate nella cosiddetta sindrome metabolica
7 Misurare l insulino-resistenza Metodi di misurazione Diretta CLAMP EUGLICEMICO IPERINSULINEMICO È il gold standard. In una condizione di iperinsulinismo controllato e mantenuto costante, la quantità (variabile) di glucosio infusa nell unità di tempo corrisponde alla quantità di glucosio utilizzata dai tessuti periferici con trasporto dipendente dall attività insulinica (valore M mg/kg/min). L indice di sensibilità insulinica (ISI) è ottenuto dividendo il valore M per l insulina plasmatica media.
8 Misurare l insulino-resistenza Metodi di misurazione Indiretta Modello di valutazione omeostatico (HOMA) Approssimazione matematica di una serie di equazioni non lineari: IR(HOMA) = glicemia a digiuno (mmol/l) x insulinemia (mu/ml) / 22.5 QUICKI (Quantitative Insulin-sensitivityChecKIndex) = 1 /log I0 + log G0 dove I0 è l insulinemia a digiuno (μu/ml) e dove G0 è la glicemia a digiuno (mg/dl) rapporto glicemia/insulina, fabbisogno insulinico corretto per l apporto calorico
9 Una patologia poligenica Studi genetici principalmente studi genome-wide association hanno identificato più di 60 loci associati con il rischio di DMT2, ma la maggior parte di loro sembra influenzare la funzione beta-cellulare piuttosto che l insulino sensibilità. Non e ancora stato individuato un singolo gene specifico responsabile dell IR, ma sono state studiate mutazioni a carico di diversi geni, in particolare del gene dei trasportatori del glucosio, del recettore per l insulina, del gene dell insulina, del DNA mitocondriale, del gene della leptina e del TNF-α.
10 Loci di insulino-resistenza Studio GENFIEV (676 soggetti non diabetici) e Studio VNDS (597 diabetici tipo 2 di nuova diagnosi) sottoposti a OGTT e valutazione dell IS (HOMA-IR o clamp), sono stati genotipizzati per alleli di rischio per DMT2. Le varianti alleliche PPARG2 e ADAMTS9 sono entrambe associate con il DMT2 e con l insulino-resistenza. Thus, at least in Italians, they may be considered bona fide insulin resistance genes. Trombetta M et al. Acta Diabetol (2013) 50:
11 condizionata dall ambiente
12 condizionata dall ambiente
13 DPP incidence of diabetes % RISK REDUCTION: Lifestyle vs. Placebo: 58% Metformin vs. Placebo: 31% Placebo Cumulative incidence 40 n=1,082 Metformin* n=1, Lifestyle** n=1, Years from randomisation DPP: Diabetes Prevention Program (2002)
14 Classificazione delle cause di insulino-resistenza PRE- RECETTORIALI Insulina anomale (mutazioni) Antagonisti dell insulina (s. Cushing, acromegalia, condizioni di stress, infezioni, uremia, cirrosi epatica, etc) Farmaci (glucocorticoidi, ciclosporina, inibitore delle proteasi, etc) Ab anti-insulina RECETTORIALI Riduzione numerorecettori insulinici Riduzione del legame insulinico al recettore Mutazione del recettore insulinico Ab bloccanti il recettore insulinico POST-RECETTORIALI Difetto del segnale di trasduzione Riduzione della sintesi di GLUT4 (età) Mutazioni del GLUT4
15 La trasduzione del segnale insulinico 1 1. Il recettore insulinico e un complesso eterodimerico bifunzionale, consistente di due subunita α extracellulari (a cui si lega l insulina), due regioni transmembrana e due subunita β con attivita tirosin-chinasica.
16 La trasduzione del segnale insulinico 2. Il recettore insulinico attivato, fosforila residui tirosinici a livello di specifici substrati intracellulari quali le proteine dell Insulin Receptor Substrate family 2
17 La trasduzione del segnale insulinico 3. Sotto attivazione fosforilativa questi substrati interagiscono con una vasta gamma di molecole effettrici o adattatrici - proteine Src2 (dominio SH2) 3
18 La trasduzione del segnale insulinico 4 4. Attivazione dalla Fosfatidil-inositol3Kinasi. Segue la traslocazione delle vescicole che contengono il trasportatore GLUT-4 sulla superficie cellulare.
19 La trasduzione del segnale insulinico 5 5. Localizzazione del GLUT4 a livello della membrana plasmatica con rapido incremento del trasporto di glucosio.
20 Le cause dell insulino-resistenza in chiave molecolare Variazioni nell espressione dell isoforma del recettore insulinico e abbondanza di recettori ibridi insulina/igf1 Difetto nel segnale dell insulina che coinvolge la cascata IR/IRS-I/PI 3-chinasi/PKCζ/λ/Akt/GLUT4 Inibizione del segnale insulinico attraverso aumentata espressione e/o funzione delle fosfatasi Aumentata produzione di molecole infiammatorie con dissociazione delle proteine IRS-I dal recettore insulinico Sesti G. Best Practice & Research Clinical endocrinological & Metabolism, 20: , 2006
21 Una definizione basata sul difetto molecolare l IR e la ridotta capacita dell ormone circolante di regolare il metabolismo dei nutrienti determinata dal disaccoppiamento fosforilazione-dipendente del segnale intracellulare di insulina Zick Y. Trends Cell Biol 2001; 11:
22 Uptake del glucosio a livello muscolare Piruvato chinasi ATP Nella fase post-prandiale l uptake insulino mediato del glucosio a livello muscolare è il 75% del totale disponibile. Una ridotta sintesi del glicogeno (NMR Spettroscopica) a livello del muscolo dovuta a un difetto nel trasporto del glucosio nel muscolo svolge un ruolo maggiore nel causare l insulinoresistenza. Shulman GI. Physiology 19: ,2004
23 Esercizio fisico e insulinoresistenza 10 adulti figli di pazienti con DMT2 (insulinoresistenti) e 8 soggetti normali studiati con clamp iperglicemico iperinsulinemico / calorimetria indiretta / NMR Spettroscopica prima e dopo 6 settimane di un programma di esercizio aerobico. L esercizio migliora l IS nei due gruppi per un raddoppio della sintesi di glicogeno conseguente a un aumento del trasporto di glucosio insulina-indotto/fosforilazione. Nei figli dei DMT2 non viene corretta completamente la sintesi del glicogeno per un difetto della glicogeno-sintetasi Perseghin G, et al. N Engl J Med 335: , 1996.
24 The lipocentric perspective: un eccesso di FFA è alla base dell IR? TRIGLICERIDI Lipolisi Glicerolo + FFA β-ossidazione AcetiCoA Ciclo di Krebs CO2 + HO2 + ATP
25 Tessuto adiposo viscerale, IR ed effetti lipotossici degli FFA Lipolisi indotta da catecolamine per aumentata espressione dei recettori β3 adrenergici Rispetto al SC maggiore vascolarizzazione, aumentata attività simaptico-adrenergica, maggiore rilascio di citochine e adipochine Ridotta inibizione insulinica della LPL intra-adipocitaria Sintesi VLDL Apo B e TG
26 Tessuto adiposo L effetto antilipolitico dell insulina si esplica principalmente nel periodo post-prandiale. Nei soggetti insulino-resistenti questo meccanismo risulta fortemente compromesso portando a un aumentata lipolisi sia a digiuno sia nel periodo post-prandiale e quindi a un aumento (modesto, ma protratto) dell immissione in circolo di FFA. La quantita di FFA immessi in circolo e maggiore nei soggetti obesi, in particolare in quelli con distribuzione centrale o viscerale dell adipe.
27 Fegato L IR epatica e caratterizzata dalla ridotta capacita dell insulina di sopprimere la sintesi epatica di glucosio. L insulina infatti inibisce la gluconeogenesi e la glicogenolisi. In condizioni di IR gli FFA del tessuto adiposo viscerale, via portale, sono captati dal fegato dove aumentano l IR epatica promuovendo la gluconeogenesi, a partire da un eccesso di acetil-coa disponibile, e inducendo la soppressione della glicogeno-sintasi indotta dall insulina. Ne consegue un aumentata produzione epatica di glucosio.
28 Fegato A livello epatico avviene inoltre la trasformazione degli FFA in trigliceridi che tornano in circolo come VLDL. Si osserva inoltre la riduzione delle HDL circolanti, che, insieme all ipertrigliceridemia e alla presenza di LDL piccole e dense, costituisce la triade lipidica aterogena caratteristica degli stati di IR. I trigliceridi che non vengono ossidati o incorporati nelle VLDL si accumulano all interno degli epatociti determinando la condizione nota come steatosi epatica.
29 Muscolo Gli FFA a livello muscolare competono con il glucosio con un meccanismo definito di furto di substrato, inibiscono la cascata di attivazione dell insulina e bloccano la captazione muscolare di glucosio tramite l inibizione dei trasportatori GLUT-4. Ne consegue un aumento di FFA circolanti, che determina una minore captazione di glucosio e una maggiore ossidazione degli FFA da parte del muscolo. Vi e inoltre la tendenza all accumulo di trigliceridi in sede intramuscolare che si verifica nei soggetti insulino-resistenti.
30 Insulino-resistenza muscolare indotta da FFA carbon-13 nuclear magnetic resonance (13C NMR) spectroscopy 1 Elevati Acil-CoA da acidi grassi e altri metaboliti attivano la serina chinasi 2 Alterata fosforilazione IRS induce ridotta attivazione della fosfoinositol 3-chinasi Shulman GI. Physiology 19: , Ridotto trasporto del glucosio insulinostimolato
31 Pancreas Il permanere di elevati livelli circolanti di FFA sia a digiuno sia nel periodo post-prandiale, come nell IR, nell obesità e nel diabete di tipo 2, determina un accumulo progressivo di grassi in sede insulare (non adipocitica) con un meccanismo definito lipotossicità. Ciò determina la progressiva riduzione della secrezione insulinica e quindi la progressiva incapacità della β-cellula di fronteggiare l aumentata produzione epatica di glucosio. L iperglicemia inoltre, mediante un fenomeno definito glucotossicità, e in grado di inibire ulteriormente la secrezione insulinica.
32 Verso il diabete: un continuum clinico di alterata omeostasi glucidica
33 Psammomys obesus
34 Grazie per l attenzione
Metabolismo energetico nel lavoro muscolare
Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Esiste una relazione tra intensità di esercizio e consumo di grassi, scopriamo qu L'energia necessaria per soddisfare le richieste energetiche dell'organismo
DettagliAggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa idrofila, Farmacocinetica e legame alle proteine
Le differenze dell'insulina detemir rispetto all'insulina naturale sono la scomparsa del residuo aminoacido Aggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa
DettagliEffetti delle LDL ossidate sull uptake del glucosio in cellule adipocitarie mature
Effetti delle LDL ossidate sull uptake del glucosio in cellule adipocitarie mature Beatrice Scazzocchio Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari Istituto Superiore di Sanità
DettagliIntegrazione del metabolismo
Integrazione del metabolismo Gli effetti metabolici dell insulina e del glucagone Aspetti generali: il fegato, il tessuto adiposo, il muscolo e l encefalo sono i quattro tessuti che svolgono un ruolo dominante
DettagliVALUTAZIONE DELL ATTIVITA ANTIPROLIFERATIVA DI CELLFOOD IN CELLULE TUMORALI IN COLTURA. (relazione preliminare)
VALUTAZIONE DELL ATTIVITA ANTIPROLIFERATIVA DI CELLFOOD IN CELLULE TUMORALI IN COLTURA. (relazione preliminare) Serena Benedetti, Simona Catalani, Valentina Carbonaro, Francesco Palma, Franco Canestrari.
DettagliRegolazione del metabolismo del glucosio
Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione coordinata di glicolisi e gluconeogenesi Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco La regolazione è a livello dei punti di deviazione
DettagliCONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA
CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E
DettagliIl diabete mellito e la valutazione dell omeostasi glicemica
Il diabete mellito e la valutazione dell omeostasi glicemica Glicolisi Glicolisi aerobica: Glucosio+6O2+35.5(ADP+Pi)- - > 6CO2+35.5 ATP Glicolidi anaerobica (Ambden- Meyerhof) Glucosio+3(ADP+Pi) - - >
DettagliIL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di
IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di energia, prontamente disponibile quando l organismo ne ha bisogno.
DettagliDiabete e attività fisica
Diabete e attività fisica Dott. Francesco Costantino Clinica Pediatrica Servizio di Diabetologia Infantile Università La Sapienza Roma Tipologia del Diabete Diabete mellito tipo 1 E caratterizzato dalla
DettagliDIABETE MELLITO. Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica. Patologia multisistemica e multifattoriale
DIABETE MELLITO Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica Patologia multisistemica e multifattoriale Parametri clinici: iperglicemia glicosuria - poliuria - polidipsia cheto-acidosi
DettagliSTEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM
10 MAGGIO 2014, ore 08:30 Centro Analisi Monza MONZA (MB) STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM Specialista in Medicina Interna Numero pazienti esaminati 340 15,88 84,12 Maschi Femmine Analisi
DettagliRUOLO DELL ESERCIZIO FISICO NELLA PREVENZIONE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA LAUREA IN SCIENZE MOTORIE ++ TESI DI LAUREA RUOLO DELL ESERCIZIO FISICO NELLA PREVENZIONE PRIMARIA DEL DIABETE TIPO 2: ASPETTI MOLECOLARI RELATORE CH.MO PROF. FEDERICO
DettagliMetabolismo di proteine e aminoacidi nel muscolo
Metabolismo di proteine e aminoacidi nel muscolo L equilibrio tra proteolisi e sintesi determina la crescita, l ipertrofia e l atrofia del muscolo L equilibrio è anche importante per l omeostasi generale
DettagliMetabolismo GLUCIDICO
Metabolismo GLUCIDICO COMPOSIZIONE DI UN ORGANISMO ADULTO Altro 3% Acqua 60% Carboidrati 1% Proteine 16% Lipidi 20% CALORIE TEORICHE PRODOTTE DALL OSSIDAZIONE COMPLETA DEI VARI SUBSTRATI (uomo adulto 70
DettagliMETABOLISMO DEL GLICOGENO
METABOLISMO DEL GLICOGENO Struttura del glicogeno DEMOLIZIONE DEL GLICOGENO: GLICOGENOLISI 1) distacco progressivo di unità glucosidiche con formazione di glucosio-1- fosfato: enzima: glicogeno fosforilasi
DettagliLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP
LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP I benefici ottenuti dalla somministrazione di tali substrati
DettagliCONGRESSO INTERSOCIETARIO. LA SINDROME METABOLICA Una sfida per l area l. endocrino-metabolica Cuneo, 8-98
CONGRESSO INTERSOCIETARIO LA SINDROME METABOLICA Una sfida per l area l endocrino-metabolica Cuneo, 8-98 9 ottobre 2004 Eterogenità clinica della sindrome metabolica Dislipidemia e sindrome metabolica
DettagliSistema endocrino 5. Pancreas endocrino. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona
Sistema endocrino 5. Pancreas endocrino Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Pancreas endocrino: anatomia fisiologica delle
Dettagli3 modulo didattico - Le
3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai
DettagliL a p a p p r p oc o ci c o o al a l Con o c n o c r o so s p r e S ed e i d i Fa F r a mac a e c u e t u i t che
L approccio al Concorso per Sedi Farmaceutiche dalla Preparazione all Esposizione Antidiabetici ANTIDIABETICI Totale: 33 ANTIDIABETICI 427 441 518 586 651 668 718 942 952 1072 1082 1092 1102 1112 1122
DettagliBiologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione
Biologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione camp Proteina-CHINASI camp DIPENDENTE (PKA) Proteine target : ε metabolici
DettagliAttività fisica e stress cellulare: la ricetta dell eterna giovinezza?
Attività fisica e stress cellulare: la ricetta dell eterna giovinezza? Claudio Stefanelli Dipartimento di Biochimica Università di Bologna Istituto Nazionale per la Ricerca Cardiovascolare Invecchiamento
DettagliPrevenzione dello Stroke nella donna
Prevenzione dello Stroke nella donna nuovo algoritmo clinico-eziopatogenetico Fumo e Ipertensione Arteriosa Roberto Giovannetti Ambulatorio Ipertensione Arteriosa U.O.Medicina Interna, Ospedale di Pescia,
DettagliDott. Maurizio Sudano - Urbino
Dott. Maurizio Sudano - Urbino Attività sportive nelle quali la prestazione atletica è prolungata nel tempo e/o nello spazio Sono attività prevalentemente aerobiche PREVALENTEMENTE? PROFILO ALTIMETRICO
DettagliIL DESTINO METABOLICO DEL GLUCOSIO E LA SUA RILEVANZA NEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2
IL DESTINO METABOLICO DEL GLUCOSIO E LA SUA RILEVANZA NEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 Ambulatorio Malattie Dismetaboliche 2142 soggetti OGTT Ambulatorio Malattie Dismetaboliche 2142 soggetti OGTT 1069 NGT
DettagliDott.ssa Ilaria Barchetta
Dott.ssa Ilaria Barchetta Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università di Roma Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato una influenza diretta della vitamina D non solo
DettagliClaudio Stefanelli Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Esercizio, stress cellulare e adattamenti all'allenamento Claudio Stefanelli Alma Mater Studiorum Università di Bologna RICERCA DI BASE OSSERVAZIONI PRATICHE RICERCA APPLICATA ESERCIZIO BENESSERE SALUTE
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE Specificità (specificità riconoscimento) Amplificazione e diversificazione della risposta (cascata enzimatica) Integrazione tra segnali Spegnimento del segnale
DettagliAttività fisica e diabete
A.DI.VA.SE. Associazione DIabetici VAldichiana SEnese Attività fisica e diabete Dr Salvatore Bocchini Medicina Interna Ospedali Riuniti Valdichiana Senese Montepulciano Tipi di esercizio fisico e metabolismo
DettagliMetabolismo glicidico
Metabolismo glicidico Ipoglicemia Diabete Ormoni della omeostasi glicemica Metabolismo glicidico e diabete + adrenalina glucagone cortisolo GH - insulina I trasportatori del glucosio Metabolismo del glucosio
DettagliFISIOPATOLOGIA E NEUROREGOLAZIONE DELL ASSE SOMATOTROPO. Richiami anatomo-fisiologici Funzionamento dell asse Principali patologie dell asse
FISIOPATOLOGIA E NEUROREGOLAZIONE DELL ASSE SOMATOTROPO Richiami anatomo-fisiologici Funzionamento dell asse Principali patologie dell asse Richiami anatomo-fisiologici IPOTALAMO GHRH IPOFISI GH IGF-1
DettagliGLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio
GLUCONEOGENESI Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio CATABOLISMO ANABOLISMO OSSIDAZIONI Produzione di ATP RIDUZIONI Consumo di ATP La GLUCONEOGENESI è un PROCESSO ANABOLICO La gluconeogenesi
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE LE PRINCIPALI MOLECOLE CHE PROVVEDONO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE CELLULE SONO FATTORI SOLUBILI QUALI NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, FATTORI DI CRESCITA, CITOCHINE. UN CASO
DettagliL integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie
Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Laurea in Scienze della Nutrizione Umana Corso di: Chimica degli Alimenti L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie Prof. Gian Carlo Tenore
DettagliIl glicogeno (riserva di glucosio) è immagazzinato nel fegato e nei muscoli (con finalità diverse )
Glicogeno Glicogeno...1 Glicogenolisi...3 Glicogenosintesi...7 Regolazione ormonale della glicogenolisi e delle glicogenosintesi...13 Il recettore del glucagone e quello dell adrenalina sono 2 GPCR (G-Protein
DettagliSindrome Metabolica e NAFLD: è solo alimentazione?
Sindrome Metabolica e NAFLD: è solo alimentazione? Sabato 27 febbraio 2016 Fabrizio Comisi Obesità Introduzione Introduzione Valori di cut off 0-24 mesi (Rapporto peso/lunghezza) Sovrappeso: 85 centile
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliIl Diabete Mellito. Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso. Campobasso 19 marzo 2014
Il Diabete Mellito Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso Campobasso 19 marzo 2014 DIABETE MELLITO Definizione Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata
DettagliViene alla nostra o sservazione una signora di
Un diabete familiare Sebastiano Squatrito Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica e Divisione Clinicizzata di Endocrinologia, Ospedale Garibaldi, Università degli Studi di Catania Viene
DettagliPancreas esocrino FUNZIONI:
Il pancreas PANCREAS ESOCRINO: secrezione di liquidi ed enzimi digestivi PANCREAS ENDOCRINO: regolazione del metabolismo e dell omeostasi energetica dell organismo FUNZIONI: Pancreas esocrino Neutralizzazione
DettagliScuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie Primo anno della Laurea specialistica in Biotecnologie molecolari Anno Accademico 2004-2005
Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie Primo anno della Laurea specialistica in Biotecnologie molecolari Anno Accademico 2004-2005 ALESSIA PERINO La leptina è una piccola proteina non glicosilata
DettagliCHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico 2014-15
Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Corso di Laurea in Scienze Biologiche Insegnamento di CHIMICA BIOLOGICA Prof. Antimo Di Maro Anno Accademico 2014-15 Lezione 16 Degradazione dei lipidi
DettagliCONTROLLO GLICEMICO E ANTIDIABETICI ORALI. Lucia Ricci
CONTROLLO GLICEMICO E SICUREZZA DEI FARMACI ANTIDIABETICI ORALI Lucia Ricci Trattamento all esordio Definizione TARGET Educazione Stile di vita Monitorizzazione TRATTAMENTO ALL ESORDIO: MEMORIA PERSEGUIRE
DettagliL OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA?
Cernusco Lombardone 11-05-2013 L OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA? Dott Ivano Baragetti Divisione di Nefrologia e Dialisi Ospedale Bassini, Cinisello Balsamo Azienda Ospedaliera ICP Milano IN UN
Dettaglimacrovascolari del diabete: insulina umana vs analoghi
Complicanze metaboliche, micro- e macrovascolari del diabete: insulina umana vs analoghi Giuseppe Roberto XXIV Seminario Nazionale di Farmacoepidemiologia Roma, 14-15 dicembre 2015 Dichiarazione di conflitto
DettagliL audit come strumento di implementazione. diabetico in Medicina Generale. Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale
L audit come strumento di implementazione delle linee guida sulla gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Storia naturale
DettagliLe due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse.
ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 7 PANCREAS Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse. Isole del Langherans Contengono da poche centinaia
DettagliMETABOLISMO E SISTEMI ENERGETICI
METABOLISMO E SISTEMI ENERGETICI 1 Obiettivi della lezione 1) Capire come l organismo converta il cibo che ingeriamo in ATP per fornire ai muscoli l energia che essi necessitano per contrarsi. 2) Esaminare
DettagliI LIPIDI (GRASSI) Cosa sono
I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono Comunemente chiamati "grassi", i lipidi comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua. I lipidi più importanti dal
Dettaglidi glucosio da parte di tutte le cellule, facilitandone il trasporto transmembranario 2. aumenta l utilizzazione
non c Ormone ipoglicemizzante, causa un forte abbassamento della glicemia (70-100 mg/100 ml) perché esalta i processi responsabili della sottrazione di glucosio dal sangue e inibisce i processi responsabili
DettagliRuolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto
Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive
DettagliAttualità in tema di diabete: Iperglicemia post-prandiale Resistenza insulinica Dott. Piero Vasapollo Area Endocrinologia e metabolismo della
Ridurre i fattori di rischio cardiovascolari : il diabete Attualità in tema di diabete: Iperglicemia post-prandiale Resistenza insulinica Dott. Piero Vasapollo Area Endocrinologia e metabolismo della Società
DettagliAssunzione di energia = energia spesa + energia immagazzinata
ADIPOCITI COME REGOLATORI DEL BILANCIO ENERGETICO E DELL OMEOSTASI DEL GLUCOSIO (Tratto dall articolo: Adipocytes as regulators of energy balance and glucose homeostasis Evan D. Rosen & Bruce M. Spiegelman
DettagliIL DIABETE MELLITO Dr. Gaiti Dario 08.05.2013
IL DIABETE MELLITO Dr. Gaiti Dario 08.05.2013 Regolazione della glicemia Glicemia = concentrazione plasmatica di glucosio Variazioni fisiologiche della glicemia Aumento post-prandiale Diminuzione con lo
Dettagliaffetti da morbo celiaco (75). I dati sulla coorte dei diabetici di Casale Monferrato sono divenuti un riferimento d obbligo per le nuove ricerche
1 Curriculum vitae (sintesi) Gianfranco Pagano è stato professore ordinario di Medicina Interna presso l Università degli Studi di Torino, dove ha completato il ciclo di studi e conseguito la laurea in
DettagliE DIABETE. Prof. Nicola Candeloro. Campobasso 9 Aprile 2014
ESERCIZIO FISICO E DIABETE Prof. Nicola Candeloro Campobasso 9 Aprile 2014 Steve Redgrave 5 volte oro olimpico (1984,1988,1992,1996,2000) Diabete tipo 1 Effetti del training sul metabolismo energetico
DettagliFIF convention. Diabete e attività fisica: quali consigli per attività e alimentazione
FIF convention Bologna 28 Ottobre 2012 Diabete e attività fisica: quali consigli per attività e alimentazione Marco Neri: Comitato scientifico Federazione Italiana Fitness Segreteria Associazione Italiana
Dettagli- lipidi strutturali, costituenti fondamentali delle membrane cellulari ed intracellulari (fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo)
I lipidi, o grassi, costituiscono un gruppo eterogeneo di sostanze accomunate dalla proprietà fisica della insolubilità nei solventi polari (es. acqua) (idrofobicità) e dalla solubilità nei soventi organici
DettagliFARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA
FARMACOCINETICA 1 Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA 1 ASSORBIMENTO DEI FARMACI cioè il processo per mezzo del quale un farmaco passa dal sito di somministrazione al plasma
Dettaglidella secrezione di insulina, la soppressione della secrezione di glucagone, il rallentamento dello svuotamento gastrico, la riduzione dell
Introduzione Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta un problema medico estremamente rilevante per l ampia diffusione della patologia e per la morbilità a essa associata. Mentre si è affermata la necessità
DettagliSegnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule
Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale Comunicazione fra le cellule Le cellule comunicano e interagiscono tra loro tramite il fenomeno della segnalazione cellulare Una cellula segnalatrice produce
DettagliLa Dislipidemia Diabetica. Dr Michele Riccio ASL Napoli 2 Nord
La Dislipidemia Diabetica Dr Michele Riccio ASL Napoli 2 Nord Global Projections for Diabetes 1995-2010 14.2 17.5 23% 9.4 14.1 50% 26.5 32.9 24% 84.5 132.3 57% 15.6 22.5 44% Zimmet P et al. Nature. 2001;414:782.
DettagliCARBOIDRATI C H O ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO
CARBOIDRATI ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO C H O carboidrati C n H 2n O n H C O C O Il glucosio è un monosaccaride con 6 atomi di carbonio GLUCOSIO Forma ciclica Forma lineare a ph 7 circa lo 0,0026%
DettagliPARLIAMO DI DIABETE 4
ASSOCIAZIONE DIABETICI TORINO 2000 Via San Domenico, 18 Torino Tel. 011.436.2269 Presidente Sig.ra M. Bono e-mail assdiato2000@email.it Alberto BRUNO U.O.A. DIABETOLOGIA ASO San Giovanni Battista Torino
DettagliLa nutrizione e il metabolismo
La nutrizione e il metabolismo 1. Le sostanze nutritive, o nutrienti 2. Definizione di metabolismo 3. Il metabolismo dei carboidrati 4. Il metabolismo dei lipidi 1 L apparato respiratorio 5. Il metabolismo
DettagliIl ciclo nutrizione / digiuno
Il ciclo nutrizione / digiuno Aspetti generali La fase di assorbimento è il periodo che va dalle 2 alle 4 ore successive all assunzione di un pasto. Durante questo intervallo si verifica un transitorio
DettagliQuando si pensa ad una dieta per il colesterolo va innanzitutto valutato quale sia il reale obiettivo di tale strategia alimentare.
Quando si pensa ad una dieta per il colesterolo va innanzitutto valutato quale sia il reale obiettivo di tale strategia alimentare. I valori ematici di colesterolo sono solo in parte condizionati dall'intake
DettagliTraduzione della review: Inflammation and metabolic disorder, Hotamisligil Nature vol 444 anno 2006 allegata in versione PDF nella cartella articoli
Traduzione della review: Inflammation and metabolic disorder, Hotamisligil Nature vol 444 anno 2006 allegata in versione PDF nella cartella articoli Negli ultimi dieci anni si è fatta strada l idea che
DettagliCondizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
Dettagli1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e
1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e fondamenti di genetica GENETICA MEDICA OBBIETTIVI FORMATIVI Conoscere le basi cellulari e molecolari dell eredità Conoscere le basi genetiche
DettagliIl Diabete in Medicina Generale. Dott.ssa Rita Cavani Diabetologia Sassuolo Reggio Emilia Ottobre 2009
Il Diabete in Medicina Generale Dott.ssa Rita Cavani Diabetologia Sassuolo Reggio Emilia Ottobre 2009 Classificazione Diagnosi American Diabetes Association. Expert Commitee on the diagnosis and classification
DettagliENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 6 GHIANDOLE SURRENALI ZONE
ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 6 GHIANDOLE SURRENALI ZONE Struttura La porzione più esterna della corticale, la zona glomerulare, è costituita da piccole cellule mentre la porzione centrale,
DettagliCorso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery
Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Lezione 26 La gluconeogenesi Concetti chiave: Il fegato e il rene possono sintetizzare glucosio da lattato, piruvato e amminoacidi.
DettagliDIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA
DIABETE MELLITO Il diabete mellito è la più comune malattia endocrina: 1-2% della popolazione E caratterizzato da : -alterazione del metabolismo del glucosio -danni a diversi organi Complicanze acute:
DettagliMalnutrizione in Eccesso e in Difetto
Malnutrizione in Eccesso e in Difetto BMI Peso in KG (Altezza) 2 in m 1 2 3 Whitlock G, Lewington S, Sherliker P, et al. (marzo 2009). Body-mass index and cause-specific mortality in 900 000 adults: collaborative
Dettagli04/04/14. Fondamenti di biochimica Terza edizione. Le ghiandole principali del sistema endocrino. Capitolo 13 La segnalazione biochimica
Fondamenti di biochimica Terza edizione Donald Voet Judith G. Voet Charlotte W. Pratt La segnalazione biochimica Copyright 2013 Zanichelli editore S.p.A. Gli ormoni Conce& chiave 13.1 Gli ormoni endocrini
DettagliLa terapia con GH ricombinante
LA SINDROME DI CUSHING IN CONDIZIONI PECULIARI SESSIONE 1. IL CUSHING IN ETA PEDIATRICA La terapia con GH ricombinante Antonio Stigliano Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare Facoltà di Medicina
DettagliObesità addominale e diabete
Obesità addominale e diabete Enzo Bonora, Corinna Brangani, Isabella Pichiri Sezione di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgiche, Università degli Studi,
DettagliSECREZIONE DI INSULINA:
SECREZIONE DI INSULINA: O Ca ++ VGCC K-ATP GLUT2 Ca ++ K + O Ca ++ HK I P GK ATP O ADP piruvato acidi grassi corpi chetonici aminoacidi secretina glucagone incretine: colecistochinina (CCK) peptide inibitore
DettagliL ESERCIZIO FISICO NEL PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DEL DIABETICO Antonio Carlo Bossi, Treviglio - Caravaggio (BG)
CORSO ACTIVE DOCTORS ACTIVE PEOPLE: ATTIVITÀ/ESERCIZIO FISICO COME PRESCRIZIONE MEDICA? Milano, 3 dicembre 2011 L ESERCIZIO FISICO NEL PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DEL DIABETICO Antonio Carlo Bossi, Treviglio
DettagliAspetti nutrizionali
Aspetti nutrizionali Qualità tangibile: Caratteristiche organolettiche: - consistenza (caratt. meccaniche, geometriche, chimiche) - aspetto (forma, dimensione, colore) - aroma (sapore, odore) Caratteristiche
DettagliAspetti generali del diabete mellito
Il diabete mellito Aspetti generali del diabete mellito Il diabete è una patologia caratterizzata da un innalzamento del glucosio ematico a digiuno, dovuto a una carenza relativa o assoluta di insulina.
DettagliARTROSI ED ACIDO IALURONICO. A cura di Dr Marco Collarile. Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia
ARTROSI ED ACIDO IALURONICO A cura di Dr Marco Collarile Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia 1. INTRODUZIONE L osteartrosi e di gran lunga l artropatia più diffusa nella popolazione
DettagliDIABETE MELLITO DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA
HOME DIABETE MELLITO Dr. Alessandro Bernardini DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA DIABETE MELLITO Il diabete di tipo 1 si può manifestare a qualsiasi età, ma c'è un netto aumento nel periodo della pubertà
DettagliArriva in ambulatorio un paziente di anni 50,
Caso clinico A cura di Sebastiano Squatrito Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica, Università degli Studi di Catania Al cuore del diabete Sebastiano Squatrito Dipartimento di Medicina
DettagliL. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara
L. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara I trelivellidellaprevenzione Prevenzione Primaria: adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre l'insorgenza
DettagliINTERFERENZA DELLA GRAVIDANZA SUL METABOLISMO MATERNO meccanismi ipotizzati
INTERFERENZA DELLA GRAVIDANZA SUL METABOLISMO MATERNO meccanismi ipotizzati Aumentata degradazione del insulina Biosintesi di ormoni dotati di azione contro-insulinica Aumentata produzione di Leptina e
DettagliOBESITA. 11 Aprile 2013
OBESITA 11 Aprile 2013 L obesità è una patologia cronica caratterizzata dall eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell organismo ed è causata da fattori ereditari e non ereditari che determinano un introito
DettagliVALUTAZIONE DELL OBESITA OBESITA INFANTILE: GLI STRUMENTI DI LAVORO. Dr. ssa Chiara Raimondi U.O. Pediatria - P.O. Bollate Az. Ospedaliera G.
VALUTAZIONE DELL OBESITA OBESITA INFANTILE: GLI STRUMENTI DI LAVORO Dr. ssa Chiara Raimondi U.O. Pediatria - P.O. Bollate Az. Ospedaliera G. Salvini PRESSIONE ARTERIOSA I bambini obesi hanno un rischio
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. Dottorato di ricerca in Biologia Applicata.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dottorato di ricerca in Biologia Applicata XXVII Ciclo Tesi di Dottorato Fruttosio: un nutriente altamente lipogenico
DettagliApoptosi. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company
Apoptosi La morte cellulare e la sua regolazione La morte cellulare programmata è un processo fondamentale che controlla lo sviluppo degli organismi pluricellulari; L apoptosi porta all eliminazione di
DettagliRelazione tra Vitamina D, Obesità infantile e Sindrome Metabolica: un puzzle in via di risoluzione
3 Maggio 2012 Relazione tra Vitamina D, Obesità infantile e Sindrome Metabolica: un puzzle in via di risoluzione Emanuele Miraglia del Giudice Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Pediatria
DettagliGLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI
GLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI ALIMENTARE Glucosio GLUCONEOGENESI GLICOGENOLISI (epatica) Glicemia: 70-90 mg/100ml ~ 5 mm GLICOGENO Nel fegato fino al 6-10% della massa epatica (~100 grammi) Nel muscolo
DettagliPERCHE DIABETE MELLITO?
PERCHE DIABETE MELLITO? La definizione di Diabete Mellito la si deve al medico inglese Willis, che nella seconda metà del XVIII secolo, scoprì, assaggiando l urina dei diabetici, che essa era dolce come
DettagliDIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI
DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE
DettagliXXVI CICLO L ASSE IPOTALAMO-IPOFISI GH-IGF-1 NEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 E NEL LADA: RUOLO DELL ADIPONECTINA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE BIOMEDICHE Direttore della Scuola: Prof. Franca Deriu INDIRIZZO IN FISIOLOGIA, FARMACOLOGIA, MORFOLOGIA E FISIOPATOLOGIA DEL
DettagliScaricato da www.sunhope.it 1
GENERALITA I carboidrati vengono introdotti nell organismo con l alimentazione, ma possono anche essere prodotti da altre sostanze nel corso di svariati processi metabolici (neoglicogenesi i eglicogenolisi).
DettagliLezione del 24 Ottobre 2014
MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi
Dettagli