BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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1 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1

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3 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Bilancio

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5 Indice ORGANI SOCIALI 7 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 9 Il quadro macroeconomico 12 Cenni sull evoluzione dell intermediazione creditizia nel sistema bancario italiano 14 L andamento delle BCC nel contesto del sistema bancario 16 Gli assetti strutturali 16 Lo sviluppo dell intermediazione 16 Attività di impiego 16 Qualità del credito 18 Attività di funding 19 Posizione patrimoniale 19 Aspetti reddituali 19 L economia della Sicilia 20 L industria 21 Le costruzioni e il mercato immobiliare 21 Gli scambi con l estero 22 I servizi 22 Il mercato del lavoro 23 Il sistema bancario siciliano 24 Il sistema di Credito Cooperativo siciliano 26. Le strategie ed i progetti della Federazione Siciliana 29 Prevenzione e gestione delle crisi 29 Sistema dei controlli 30 Credito 30 I principali progetti 31 Convenzioni e attività istituzionali e sociali 34 La struttura organizzativa della Federazione Siciliana 35 5

6 Attività dei servizi federali 37 Il Bilancio della Federazione Siciliana 46 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell esercizio 48 Evoluzione prevedibile della gestione 48 Conclusioni 50 Proposta di ripianamento della perdita di esercizio 51 STATO PATRIMONIALE 53 CONTO ECONOMICO 61 NOTA INTEGRATIVA 67 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 95 RELAZIONE DI CERTIFICAZIONE 101 APPENDICI 107 L economia della Sicilia 109 Il sistema bancario siciliano 115 Il sistema di Credito Cooperativo siciliano 125 Elenco sportelli 145 Relazione ICAAP aggregata 155 Il personale 163 Formazione: riepilogo ore formative e partecipanti 164 PROGETTI 167 Il giovani nel mondo delle BCC siciliane 168 Terzo Forum dei Giovani Soci del Credito Cooperativo 175 La struttura organizzativa delle BCC siciliane 179 Progetto Gestione Risorse Umane 182 Progetto per lo sviluppo della produttività delle filiali delle BCC Associate 187 6

7 Organi sociali Consiglio di Amministrazione Presidente Antonio Albano Vice Presidente Concetto Costa Vice Presidente Nicola Mastrosimone Vice Presidente Giuseppe Mistretta Consiglieri Nicolò Blando Salvatore Caldara Francesco Canale Liborio Catalanotto Luigi Fabio Damiano Filì Michele Mingoia Antonino Piazza Agatino Rizzo Maria Rosa Rubulotta Salvatore Saporito Comitato Esecutivo Presidente Vice Presidente Vice Presidente Vice Presidente Componenti Collegio Sindacale Presidente Membri effettivi Membri supplenti Antonio Albano Concetto Costa Nicola Mastrosimone Giuseppe Mistretta Salvatore Caldara Francesco Canale Salvatore Saporito Stefano Farinella Vincenzo Barraco Francesco De Domenico Andrea Butera Giuseppe Cannì 7

8 Collegio dei Probiviri Presidente Membri effettivi Membri supplenti Direzione Direttore Commissione Sindacale Presidente Membri effettivi Augusto Dell Erba Stefano Trombani Pierfilippo Verzaro Francesco Arcanà Chiara Gonzadi Nicola Culicchia Salvatore Caldara Francesco Canale Liborio Catalanotto Francesco De Domenico Luigi Fabio Antonino Piazza Commissione Conciliazione e Arbitrato Presidente Antonio Albano Membri effettivi Salvatore Caldara Luigi Fabio Damiano Filì Michele Mingoia Osservatorio locale / Commissione paritetica Membri effettivi Francesco Canale Liborio Catalanotto Ignazio La Porta Antonino Mancuso Michele Mingoia Comitato Tecnico dei Direttori Membri effettivi Corrado Bongiovanni Michelangelo Bonsignore Carmelo Cordaro Alfonso Ferrara Gaetano Licata Adele Machì Giuseppe Parrinello 8

9 Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione 9

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11 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Cari soci, anche il 2013 è stato un anno complesso. L Italia si è oggettivamente impoverita; i divari, come testimoniato anche in una recente indagine dalla Banca d Italia, si sono ampliati; la produzione è entrata in stallo; la disoccupazione è cresciuta, i salari reali si sono compressi. Ma in un contesto così difficile, bisogna avere la volontà di rimboccarsi le maniche rifiutando un inconcludente pessimismo. In questo contesto, sentiamo ancora più forte, anche come cittadini, il dovere di contribuire a ricostruire nel nostro territorio il tessuto della fiducia, a rilanciare in avanti la speranza, a generare nei modi possibili il futuro. Le nostre BCC sono nate proprio per assolvere a questo compito. Poco più di centotrenta anni fa, a Loreggia, in provincia di Padova, come risposta ad una situazione di diffusa povertà ed esclusione, un giovane di ventiquattro anni, Leone Wollemborg, diede vita ad un impresa cooperativa che accomunava persone diverse per storia e per destino, che univa concretezza e idealità, con l obiettivo di promuovere l equità e favorire l intrapresa. L intuizione rivoluzionaria di questo giovane fu quella di puntare sull inclusione come principio e sulla cooperazione come metodo. La Cassa Rurale, infatti, era un impresa comune tra persone diverse per censo e classe sociale, che scommetteva sulle risorse e sulle energie dei singoli, ma unite insieme, spingendo a trovare in se stessi, non nella beneficenza altrui, la forza del riscatto. Dilatare la speranza, promuovere l equità, rilanciare l intrapresa, favorire la cooperazione: i bisogni di ieri sono straordinariamente vicini a quelli di oggi. C è ancora bisogno, anzi sempre più bisogno, di imprese che interpretino il mercato come luogo umanizzato e non asettico; un luogo che deve essere arricchito di relazioni fiduciarie, non rapaci. 11

12 Il quadro macroeconomico La crescita dell attività economica mondiale e degli scambi internazionali è proseguita a ritmi moderati. Negli Stati Uniti vi sono stati segnali di rafforzamento dell economia, cui ha contribuito anche una minore incertezza sulla politica di bilancio; l avvio della riduzione degli acquisti di titoli da parte della Riserva federale non ha aumentato la volatilità sui mercati finanziari e dei cambi. La crescita nelle economie emergenti è continuata con rischi al ribasso connessi con le condizioni finanziarie globali meno espansive. Nell area dell euro una modesta se pur fragile ripresa si è avviata. La debolezza dell attività economica si è riflessa in una dinamica molto moderata dei prezzi al consumo, che si è tradotta in tassi di interesse più elevati in termini reali e in una più lenta riduzione dell indebitamento privato e pubblico. Alla luce del permanere dell inflazione al di sotto del livello coerente con la definizione di stabilità dei prezzi, della dinamica contenuta di moneta e credito e della debolezza dell attività economica, il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali in novembre e ha ribadito con fermezza che rimarranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un periodo di tempo prolungato. Il Consiglio ha, inoltre, ribadito che utilizzerà se necessario tutti gli strumenti a sua disposizione per mantenere un orientamento accomodante della politica monetaria. Le condizioni sui mercati finanziari europei e italiani sono migliorate; vi hanno contribuito le prospettive di ripresa, la politica monetaria accomodante, i progressi nella governance dell area dell euro e la stabilizzazione del quadro interno in Italia. I tassi di interesse a lungo termine sui titoli di Stato italiani sono diminuiti; il differenziale rispetto al rendimento del Bund decennale è sceso a circa 200 punti base. È tornato l interesse dei non residenti per le attività finanziarie italiane. In Italia il PIL, sostenuto dalle esportazioni e dalla variazione delle scorte, ha interrotto la propria caduta nel terzo trimestre del Sulla base dei sondaggi e dell andamento della produzione industriale, la crescita del prodotto sarebbe stata appena positiva nel quarto trimestre. Gli indici di fiducia delle imprese sono migliorati in dicembre, collocandosi sui livelli osservati all inizio del Il quadro congiunturale è tuttavia ancora molto diverso a seconda delle categorie di imprese e della localizzazione geografica. Al miglioramento delle prospettive delle imprese industriali di maggiore dimensione e di quelle più orientate verso i mercati esteri, si è contrapposto un quadro ancora sfavorevole per le aziende più piccole, per quelle del settore dei servizi e per quelle meridionali. Nonostante i primi segnali di stabilizzazione dell occupazione e di aumento delle ore lavorate, le condizioni del mercato del lavoro sono rimaste difficili. Il tasso di disoccupazione, che normalmente segue con ritardo l andamento del ciclo economico, ha raggiunto il 12,3 per cento nel terzo trimestre e sarebbe ulteriormente salito al 12,6 nel bimestre ottobre-novembre. L inflazione in Italia ha continuato a diminuire, più di quanto previsto alcuni mesi fa, scendendo allo 0,7 per cento in dicembre. Anche l inflazione di fondo, calcolata al netto delle componenti più volatili, è scesa allo 0,9 per cento. La debolezza della domanda ha contenuto i prezzi fissati dalle imprese in misura più accentuata che in passato; l aumento dell IVA di ottobre è stato traslato solo in piccola parte sui prezzi finali. Il saldo di parte corrente della bilancia dei pagamenti è tornato positivo nel 2013; l avanzo dovrebbe ancora aumentare, pur in presenza di un incremento delle importazioni indotto dal previsto graduale rafforzamento dell attività economica. Il miglioramento del saldo tra il 2010 e il 2013 non ha risentito solo della flessione delle 12

13 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE importazioni indotta dalla recessione, ma anche dell incremento delle esportazioni. Il costo della raccolta obbligazionaria delle banche è diminuito nelle principali economie dell area dell euro, in particolare in Spagna e in Italia. Il credito alle imprese non ha ancora beneficiato del miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari; esso è diminuito in Italia, nei tre mesi terminanti in novembre, di oltre l 8 per cento su base annua e continua a rappresentare un freno alla ripresa. I prestiti hanno risentito della bassa domanda per investimenti e, dal lato dell offerta, dell elevato rischio di credito e della pressione della recessione sui bilanci delle banche. L esercizio di valutazione complessiva delle maggiori banche dell area dell euro, condotto dalla BCE insieme con le autorità di vigilanza nazionali, potrà attenuare la frammentazione dei mercati finanziari e apportare benefici al sistema bancario e al credito in Italia, accrescendo la trasparenza dei bilanci e riducendo l incertezza sulla qualità degli attivi. Lo scorso 18 dicembre il Consiglio dei ministri economici e finanziari ha trovato un accordo di compromesso sulle caratteristiche di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie; il Consiglio della UE ha chiesto che sia approvato entro la fine dell attuale legislatura del Parlamento europeo, nel prossimo maggio. Un efficace meccanismo unico di risoluzione rappresenta una tappa essenziale verso il completamento dell Unione bancaria. Nel 2013 il fabbisogno del settore statale è fortemente aumentato, risentendo di vari fattori straordinari, come il pagamento dei debiti pregressi in conto corrente delle Amministrazioni pubbliche e il venir meno degli effetti del provvedimento sulla tesoreria unica, che aveva contenuto il fabbisogno del Sulla base dei dati disponibili, si può valutare che l indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche sia rimasto in prossimità della soglia del 3 per cento del PIL, nonostante l ulteriore flessione del prodotto. Nelle previsioni ufficiali del Governo, che tengono conto della legge di stabilità per il 2014, l indebitamento netto scenderebbe in ciascun anno del triennio Le proiezioni della Banca d Italia sull economia italiana per il prossimo biennio pubblicate sul Bollettino Economico hanno confermato le indicazioni, presentate un anno fa e ribadite nello scorso luglio, che prefiguravano un punto di svolta dell attività alla fine del Nel 2014 si registrerebbe una moderata ripresa dell attività economica, che accelererebbe, sia pur in misura contenuta, l anno prossimo: dopo essersi ridotto dell 1,8 per cento nel 2013, il PIL crescerebbe dello 0,7 nel 2014 e dell 1,0 per cento nel La ripresa sarebbe trainata dalla domanda estera e dalla graduale espansione degli investimenti produttivi, favoriti dal miglioramento delle prospettive di domanda e dalle accresciute disponibilità liquide delle imprese, grazie anche al pagamento dei debiti commerciali pregressi delle Amministrazioni pubbliche. Le condizioni del credito rimarrebbero però ancora tese. Il rapporto tra investimenti e PIL si manterrebbe al di sotto della media storica. Resterebbero deboli i consumi. Il miglioramento dell economia si trasmetterebbe con i consueti ritardi alle condizioni del mercato del lavoro: l occupazione potrebbe tornare a espandersi solo nel Le previsioni dell inflazione al consumo per il biennio sono state riviste al ribasso, poco sopra l 1 per cento quest anno, attorno all 1,4 il prossimo. Anche i prezzi interni, misurati dal deflatore del PIL, crescerebbero a un ritmo contenuto, per l effetto degli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata sulle politiche di prezzo delle imprese. I rischi per la crescita, rispetto a questo scenario previsivo, restano orientati verso il basso. Se le condizioni di accesso al credito rimanessero restrittive più a lungo di quanto prefigurato o se i pagamenti dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche registrassero diffe- 13

14 rimenti, la ripresa degli investimenti sarebbe ritardata. Il riaccendersi di timori sulla determinazione delle autorità nazionali nel perseguire il consolidamento delle finanze pubbliche e nell attuare le riforme strutturali, o di quelle europee nel proseguire nella riforma della governance dell Unione, potrebbe riflettersi sfavorevolmente sui tassi di interesse a lungo termine. Il rischio di una deflazione generalizzata resta nel complesso modesto, ma il calo dell inflazione potrebbe essere più accentuato e persistente di quanto prefigurato, specie se la debolezza della domanda si riflettesse sulle aspettative. Cenni sull evoluzione dell intermediazione creditizia nel sistema bancario italiano Nel corso del 2013 nell industria bancaria italiana ha trovato conferma la progressiva ripresa del trend della raccolta al dettaglio mentre è proseguita la flessione dei prestiti indotta da debolezza della domanda e politiche di offerta ancora restrittive. Sul fronte del funding si è assistito, nel dettaglio, ad una crescita significativa dei depositi da clientela (+5,7 per cento annuo a novembre 2013) e dei pronti contro termine passivi (+8 per cento), mentre le emissioni obbligazionarie hanno fatto registrare una contrazione pari al 10 per cento. La raccolta sull interbancario, dopo un lungo periodo di sviluppo significativo, ha fatto registrare a partire dall inizio del 2013 una progressiva flessione; a novembre 2013 l aggregato presentava una variazione su base d anno pari a -7,6 per cento. I prestiti hanno continuato a contrarsi (-4,4 per cento annuo a novembre); i finanziamenti alle imprese si sono ridotti del 6,3 per cento annuo, quelli alle famiglie consumatrici dell 1,1 per cento. La flessione sui dodici mesi dei prestiti alle imprese è stata più marcata per gli intermediari di dimensioni maggiori e il calo dei finanziamenti erogati è stato in generale più pronunciato nei confronti delle aziende che impiegano meno di 20 addetti. Secondo le banche intervistate dalla Banca d Italia nell ambito dell indagine trimestrale sul credito bancario nell area dell euro (Bank Lending Survey), nel terzo trimestre del 2013 le politiche di offerta applicate ai pre- 14

15 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE stiti alle imprese sono rimaste sostanzialmente invariate e restrittive, continuando a risentire della percezione di un elevato rischio di credito. Sembrava essersi, viceversa, annullato l irrigidimento dei criteri di offerta per i mutui alle famiglie, principalmente a seguito di attese meno sfavorevoli per il mercato immobiliare. Ha pesato, sull offerta di credito, l incertezza relativa all impatto delle nuove regole di Basilea 3 e le verifiche riguardanti l asset quality review avviata dalla BCE sui maggiori gruppi bancari. Le condizioni di accesso al credito sono risultate, dai sondaggi, molto differenziate per classe dimensionale di impresa: la percentuale netta di aziende con meno di 50 addetti, che ha segnalato un deterioramento delle condizioni di offerta, è stata pari al doppio di quella relativa alle imprese con oltre 249 addetti (rispettivamente 30 per cento e 14 per cento a dicembre 2013). Similmente, la quota di piccole imprese intervistate che ha dichiarato di non aver ottenuto il finanziamento richiesto è stata pari al 18,1 per cento, contro il 9,3 per cento per quelle grandi. Il costo medio dei nuovi prestiti alle imprese si è ridotto nel corso dell anno di due decimi di punto (3,47 per cento a fine 2013), riflettendo la diminuzione del tasso applicato sia ai finanziamenti di ammontare inferiore al milione di euro sia a quelli di ammontare superiore (al 4,36 per cento e al 2,82 per cento, rispettivamente). Il costo del credito si è attestato al di sopra di quello medio dell area dell euro, anche se il differenziale tra il tasso applicato sui nuovi finanziamenti alle imprese concessi in Italia e il corrispondente dato per l area dell euro è diminuito di 20 punti base, portandosi a 70. Anche il costo medio dei nuovi mutui alle famiglie è lievemente diminuito al 3,42 per cento dal 3,69 per cento di dodici mesi prima. Il taglio dei tassi ufficiali della BCE all inizio di novembre 2013 ha verosimilmente influenzato la riduzione del costo del credito. Con riguardo alla qualità del credito erogato, nel terzo trimestre del 2013 il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti, al netto dei fattori stagionali e in ragione d anno, pur restando elevato, ha smesso di crescere per la prima volta dal secondo trimestre del 2011, attestandosi al 2,9 per cento, un decimo di punto in meno rispetto ai tre mesi precedenti. La diminuzione è attribuibile ai prestiti erogati alle società finanziarie e alle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, a fronte di una sostanziale stabilità dell indicatore per i prestiti alle famiglie e alle imprese, pari rispettivamente all 1,3 per cento e al 4,8 per cento. Informazioni preliminari per ottobre e novembre 2013 indicavano che l esposizione complessiva nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza è diminuita del 16 per cento rispetto al corrispondente periodo del Nei primi nove mesi dell anno la redditività media dell industria bancaria è rimasta molto contenuta: le informazioni sull andamento di conto economico del sistema bancario a settembre 2013 indicavano una contrazione dell 11,8 per cento del margine di interesse. I ricavi netti per attività di servizio e negoziazione compensavano in parte l andamento negativo della gestione denaro determinando una sostanziale stazionarietà del margine di intermediazione (+0,3 per cento). I costi operativi risultavano in calo del 6,4 per cento. Il risultato di gestione presentava un incremento su base d anno del 9,8 per cento. Il rafforzamento patrimoniale è continuato nel corso del Alla fine di giugno ultima data disponibile i coefficienti relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) del totale del sistema bancario erano pari, rispettivamente, all 11,3 e al 14,1 per cento, in crescita rispetto alla fine del precedente esercizio. 15

16 L andamento delle BCC nel contesto del sistema bancario Nell ultimo anno si è consolidata la ripresa della raccolta da clientela delle BCC già evidenziatasi nell ultimo scorcio dell anno precedente e si è ampliata la capillarità della categoria in termini di presenza territoriale. D altro canto, con l ulteriore inasprirsi della crisi economica, anche nei mercati locali la domanda di credito si è fortemente ridotta, mentre la necessità di contenere i rischi e preservare la dotazione patrimoniale ha indotto anche le BCC a contenere sensibilmente l erogazione di nuovo credito. Gli assetti strutturali Nel corso dell ultimo anno il sistema del Credito Cooperativo ha sostanzialmente mantenuto la propria copertura territoriale. Tra il dicembre 2012 ed il dicembre 2013 il numero delle BCC è diminuito (da 394 a 385), gli sportelli sono aumentati di 4 unità (+0,1 per cento a fronte di una diminuzione del 3,5 per cento registrata per il complesso delle banche), fino a raggiungere a dicembre 2013 quota filiali, pari al 14 per cento del sistema bancario. Alla fine del 2013 le BCC risultavano presenti in 101 province e in comuni. In 573 comuni le BCC rappresentavano l unica presenza bancaria, mentre in 551 comuni operavano in concorrenza con un solo intermediario. Nel 70,9 per cento dei comuni bancari della Categoria erano presenti sportelli di una sola BCC. I dipendenti delle BCC erano pari alla fine del 2013 a unità, in leggera diminuzione rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (-0,5 per cento), a fronte di una diminuzione più consistente rilevata nella media del sistema bancario (-1,5 per cento). I dipendenti complessivi del Credito Cooperativo, compresi quelli delle Società del sistema, approssimavano le unità. Il numero totale dei soci era pari a unità, con un incremento del 3,4 per cento su base d anno. I soci affidati ammontavano a (+2 per cento annuo). Lo sviluppo dell intermediazione Nel quadro congiunturale particolarmente negativo di cui si è detto, nel corso del 2013 anche le BCC hanno fatto registrare una contrazione dei finanziamenti erogati, pur se di intensità inferiore rispetto alla diminuzione registrata mediamente nel sistema bancario italiano, mentre, sul fronte del funding, si è registrata per le banche della categoria una progressiva crescita dei depositi da clientela. In considerazione di tali dinamiche la quota delle BCC nel mercato degli impieghi e in quello della raccolta diretta è cresciuta nel corso del 2013 e si è attestata a fine anno rispettivamente al 7,2 per cento e al 7,7 per cento. Attività di impiego A dicembre 2013 gli impieghi a clientela delle BCC ammontavano a circa 136 miliardi di euro, con una contrazione di circa il 2,1 per cento su base d anno (-4,2 per cento nella media dell industria bancaria). Considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, l ammontare degli impieghi della Categoria si attesterebbe a fine 2013 a circa 148,9 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,9 per cento. 16

17 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Con riguardo alle forme tecniche del credito, gli impieghi delle BCC a novembre 2013 (ultimo dato disponibile) risultavano costituiti per circa il 68 per cento da mutui (54 per cento nella media di sistema). I mutui delle BCC superavano a tale data i 91 miliardi di euro, in sostanziale stazionarietà rispetto alla fine del 2012 a fronte di un calo del 2,4 per cento registrato mediamente nel sistema bancario; il 30 per cento erano mutui per acquisto abitazione. La quota BCC nel mercato dei mutui era pari al 9,1 per cento. Tali valori sono significativi circa la capacità del sistema BCC di offrire sostegno stabile e di lungo termine all economia italiana. Il credito concesso dalle BCC risulta, com è noto, storicamente accompagnato da un adeguata richiesta di garanzie che coprono un ampia porzione del portafoglio di impieghi. L incidenza di crediti assistiti da garanzie è significativamente più elevata nelle BCC rispetto alla media di sistema, sia con riguardo alle esposizioni in bonis che a quelle deteriorate. La percentuale di esposizioni garantite è mediamente più elevata nelle BCC del Nord. A giugno 2013 (ultimo dato disponibile) oltre il 60 per cento delle esposizioni creditizie per cassa nette delle BCC risultava assistito da garanzie contro il 50 per cento della media di sistema; in particolare, risultava molto elevata la quota di impieghi sostenuta da garanzia reale. La frammentazione del credito, indice classico di bassa rischiosità bancaria, risulta nel complesso del sistema BCC particolarmente elevata, a ulteriore garanzia della stabilità del Sistema. In relazione ai settori di destinazione del credito, le BCC risultano storicamente caratterizzate, com è noto, da un incidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e consumatrici significativamente superiore al sistema bancario. A dicembre 2013 l incidenza percentuale dei finanziamenti ai suddetti comparti sul totale degli impieghi era pari al 12 per cento per le BCC, al 5 per cento per il sistema complessivo per le famiglie produttrici, al 32 per cento e al 26 per cento per le famiglie consumatrici. Con riguardo alla dinamica di crescita negli ultimi dodici mesi, a dicembre 2013 si registrava nelle BCC una variazione negativa degli impieghi a residenti in tutti i settori di destinazione maggiormente rilevanti, pur se meno pronunciata rispetto al sistema bancario complessivo: famiglie consumatrici (-0,1 per cento, contro il -1 per cento medio di sistema), famiglie produttrici (-1,6 per cento contro il -2,6 per cento medio di sistema), società non finanziarie (-3,2 per cento contro il -5,9 per cento del sistema bancario). Sono cresciute nelle BCC, in controtendenza con il sistema, gli impieghi alle istituzioni senza scopo di lucro (+1,1 per cento contro il -2,7 per cento della media di sistema). Le quote di mercato delle BCC nei settori d elezione di destinazione del credito, in crescita nel corso del 2013, risultavano a dicembre 2013 molto elevate: 17,7 per cento nel credito a famiglie produttrici; 8,9 per cento nel credito a società non finanziarie; 8,7 per cento nei finanziamenti a famiglie consumatrici. La quota BCC nel mercato dei finanziamenti al settore non profit era pari al 12,8 per cento. Con specifico riguardo al credito alle imprese, si è confermato a dicembre 2013 il permanere di una concentrazione nel comparto costruzioni e attività immobiliari superiore per le BCC rispetto alla media di sistema (rispettivamente 35,3 per cento e 30,8 per cento), pur se in leggera diminuzione rispetto ai mesi precedenti, e di una significativa incidenza dei finanziamenti all agricoltura (9,1 per cento per le BCC contro il 4,9 per cento del sistema bancario complessivo). In relazione alla dinamica di crescita, in un contesto di complessiva riduzione dei finanziamenti erogati al settore produttivo (-2,9 per cento per le BCC e -5,5 per cento per il sistema), si è rilevato un seppur debole sviluppo dei 17

18 finanziamenti al comparto attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,3 per cento a fronte del -11 per cento medio di sistema). Risultavano, invece, in contrazione su base annua, pur se meno pronunciata rispetto alla media di sistema, i finanziamenti a tutti gli altri comparti: al comparto alloggio e ristorazione (-0,2 per cento contro il -2,8 per cento), al comparto costruzioni e attività immobiliari (-3 per cento contro il -3,8 per cento della media del sistema), al comparto attività manifatturiere (-4,9 per cento contro il -6,3 per cento della media di sistema) e al comparto commercio ingrosso e dettaglio (-3,5 per cento contro il -4,7 per cento del sistema). I finanziamenti al settore agricoltura, silvicoltura e pesca presentavano un seppur poco significativo incremento rispetto al dato in contrazione della media di sistema (rispettivamente 0,1 per cento e -0,3 per cento). Con riguardo alle quote di mercato, permanevano particolarmente elevate le quote relative al comparto agricolo (18,4 per cento), alle attività di servizi di alloggio e ristorazione (17,9 per cento), al comparto costruzioni e attività immobiliari (11,3 per cento) e al commercio (10,8 per cento). Qualità del credito Nel corso del 2013 la qualità del credito erogato dalle banche della categoria ha subìto con maggiore incisività gli effetti della perdurante crisi economica. I crediti in sofferenza delle BCC sono cresciuti a ritmi elevati: a dicembre lo stock di sofferenze lorde ha raggiunto quota 11,7 miliardi di euro, con un tasso di incremento annuo del 30,1 per cento, in leggero contenimento rispetto ai mesi precedenti, ma ancora superiore a quanto rilevato nel sistema bancario complessivo (+24,6 per cento). Il rapporto sofferenze lorde/impieghi ha raggiunto a dicembre 2013 l 8,6 per cento, dal 6,5 per cento dell anno precedente. Il rapporto sofferenze/impieghi permaneva, comunque, inferiore alla media di sistema nei comparti d elezione della Categoria: famiglie consumatrici e famiglie produttrici (4,5 per cento contro il 6,3 per cento del sistema per le famiglie consumatrici e 8,4 per cento contro 13,6 per cento per le famiglie produttrici a novembre 2013). Nel corso dell anno si è verificata una forte crescita anche degli incagli e degli altri crediti deteriorati. Il rapporto incagli lordi/impieghi ha raggiunto alla fine del 2013 il 7 per cento (5 per cento nel sistema bancario), dal 6,1 per cento dei dodici mesi precedenti. Nel corso dell anno le partite incagliate delle BCC hanno registrato una crescita del 12,4 per cento, inferiore alla media di sistema (24,4 per cento). Con specifico riguardo alla clientela imprese, il rapporto sofferenze lorde/impieghi ha superato a dicembre 2013 il 10,8 per cento, registrando nel corso dell anno una crescita significativa, mantenendosi comunque inferiore di oltre due punti percentuali a quanto rilevato mediamente per il settore bancario complessivo (13,4). In particolare, il rapporto sofferenze lorde/impieghi delle BCC risultava a fine 2013 significativamente inferiore rispetto alla media dell industria bancaria in tutte le branche di attività economica maggiormente rilevanti: nel comparto costruzioni e attività immobiliari (14,1 per cento contro 15,9 per cento), nel comparto attività manifatturiere (11,6 per cento contro 15,1 per cento) e nel commercio (10,4 per cento contro 15,3 per cento). Con riferimento al coverage delle sofferenze, si evidenziava un significativo aumento del tasso di copertura effettuato dalle BCC che, grazie a prudenti strategie di bilancio, risultava mediamente prossimo al 50 per cento. 18

19 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Attività di funding Nel corso dell anno si è consolidata, come già accennato, la ripresa della raccolta da clientela già evidenziatasi nell ultimo scorcio dell anno precedente. La raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni), pari a dicembre 2013 a 159,5 miliardi, è cresciuta infatti del 3,8 per cento (-1,3 per cento nel sistema bancario). La variazione annua della raccolta da clientela risultava più rilevante nell area Centro (+6,1 per cento). La dinamica dell aggregato risultava trainata dalla componente caratterizzata da un rendimento relativamente più significativo: depositi con durata prestabilita e certificati di deposito. Su tale dinamica ha influito positivamente l uscita dei risparmiatori privati dai titoli di Stato italiani (-80 miliardi circa nel biennio ): le BCC sono state capaci di intercettare tale liquidità. Le obbligazioni emesse dalle BCC presentavano una significativa contrazione in tutte le aree geografiche, in linea con quanto registrato nella media di sistema. Tale fenomeno è stato principalmente indotto dalla modifica della normativa fiscale. I primi dati di NSFR e di LCR del sistema BCC, calcolati già ai sensi delle norme di Basilea 3, illustravano comunque un robusto equilibrio nelle scadenze di lungo termine e della liquidità operativa. Il sistema del Credito Cooperativo rimane storicamente, nel suo complesso, datore di liquidità nel mercato interbancario domestico. La provvista complessiva (raccolta da clientela, obbligazioni e raccolta interbancaria) si attestava a fine 2013 a circa 192 miliardi di euro, in crescita del 4,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012 (-2,8 nella media del sistema bancario). La provvista complessiva delle BCC risultava composta per circa l 83 per cento da raccolta da clientela e obbligazioni e per il 17 per cento da raccolta interbancaria. La composizione risultava ben diversa per la media di sistema dove l incidenza della raccolta da banche era pari al 29,4 per cento. All interno della raccolta da clientela, risultava per le BCC significativamente superiore l incidenza dei conti correnti passivi, dei C.D. e delle obbligazioni. La raccolta indiretta rimaneva su livelli inferiori al potenziale di sistema. Posizione patrimoniale Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, l aggregato capitale e riserve delle BCC ammontava a dicembre 2013 a 20 miliardi di euro, con un incremento del 2,2 per cento su base annua. Il tier1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC, in leggero incremento rispetto allo stesso periodo del 2012, erano pari a settembre 2013, ultima data ad oggi disponibile, rispettivamente al 14,3 per cento ed al 15,2 per cento. Il confronto con il restante settore bancario evidenziava il permanere di un ampio divario a favore delle banche della Categoria non solo in termini di quantità di patrimonio, ma anche di qualità dello stesso. Aspetti reddituali Con riguardo, infine, agli aspetti reddituali, le prime informazioni sull andamento di conto economico indicavano, alla fine del 2013, una significativa contrazione del contributo dell intermediazione creditizia già evidenziata dai dati della semestrale. Il margine di interesse delle BCC presentava una contrazione pari all 8,3 per cento (-8,5 per cento medio totale banche), soprattutto a motivo del trasferimento di parte del portafoglio a sofferenza. 19

20 In calo, in controtendenza rispetto al sistema, i ricavi netti da servizi (-5,1 per cento contro il +12,8 per cento). È proseguito per le BCC, in controtendenza rispetto al sistema, l incremento significativo dell utile da cessione/riacquisto di crediti e attività e passività finanziarie (+77,2 per cento contro -15 per cento) che ha permesso, nonostante il forte calo dei ricavi da gestione denaro e da servizi, una leggera crescita del margine di intermediazione (+0,4 per cento contro il -0,1 per cento del sistema). Il contenimento dei costi operativi (-3,1 per cento) è stato un mero effetto contabile di una diversa collocazione nel conto economico delle commissioni per istruttoria fidi. Sia le spese per il personale che le altre spese amministrative sono cresciute, seppur in modo modesto, per le BCC (rispettivamente +0,7 per cento e +0,1 per cento), in controtendenza rispetto alla media del settore bancario (rispettivamente -6,3 per cento e -4,3 per cento). Il risultato di gestione, pari a 2,7 miliardi di euro, è apparso in crescita del 5,6 per cento su base d anno (+12,3 per cento nella media del sistema). L economia della Sicilia La fase ciclica negativa, particolarmente severa nel 2012, è proseguita anche nel corso del Qualche segnale di attenuazione si è registrato nei mesi estivi, come emerso dai risultati delle inchieste congiunturali presso le imprese e le famiglie. Il fatturato delle imprese industriali è diminuito ulteriormente; è proseguita la flessione degli investimenti. Nel settore edile si è realizzato un nuovo calo del numero di ore lavorate; le compravendite nel mercato immobiliare hanno continuato a ridursi, anche se a ritmi meno intensi che nel La dinamica sfavorevole del reddito reale disponibile delle famiglie ha penalizzato non solo il settore commerciale ma anche quello turistico, dove si è registrato un calo delle presenze di italiani; è invece proseguita la crescita della spesa effettuata dai turisti stranieri. Dopo l incremento registrato nel 2012, le importazioni siciliane sono diminuite a causa del sensibile calo degli acquisti di prodotti petroliferi; anche l export ha registrato un andamento negativo derivante principalmente dalla diminuzione delle vendite dei prodotti delle industrie estrattive e dei prodotti e sostanze chimiche. Ha continuato a ridursi il numero di occupati in regione, in tutti i settori. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente aumentato. Nei primi nove mesi dell anno le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni, pur rimanendo su livelli storicamente alti, sono calate. Nell anno 2013 la riduzione dei prestiti alle imprese e alle famiglie siciliane si è intensificata. La debolezza del quadro congiunturale ha continuato a influenzare negativamente la domanda di finanziamenti del settore privato e, per effetto del peggioramento del rischio percepito dagli intermediari, le condizioni di offerta del credito. 20

21 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Gli indicatori che misurano il grado di deterioramento del credito hanno toccato i livelli più alti dall insorgere della crisi del : le sofferenze sono cresciute notevolmente nel settore produttivo, soprattutto nel comparto delle costruzioni e manifatturiero. I depositi bancari delle famiglie sono aumentati, sebbene a un ritmo meno intenso rispetto a quello del Dopo un biennio di variazioni negative, anche la liquidità delle imprese detenuta presso il sistema bancario è cresciuta. L industria Nel corso del 2013 l attività industriale è rimasta su livelli modesti, pur in presenza di alcuni timidi segnali di miglioramento nei mesi estivi. Secondo l indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere condotta mensilmente dall Istat, riferita alle imprese del Mezzogiorno, i livelli degli ordini e della produzione si sono mantenuti su valori contenuti. I risultati del sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d Italia tra settembre e ottobre su un campione di imprese industriali con almeno 20 addetti, hanno fornito un quadro analogo per la Sicilia. Circa il 40 per cento delle aziende siciliane ha registrato una riduzione del fatturato nei primi tre trimestri del 2013, una quota più che doppia rispetto a chi ha segnalato un aumento. Rispetto alla precedente edizione del sondaggio, svolta nell autunno del 2012, il saldo negativo delle risposte è stato comunque più contenuto. Le imprese di maggiore dimensione (oltre 50 addetti) e quelle esportatrici hanno mostrato una maggiore resilienza, con un incidenza più bassa delle aziende che hanno segnalato un calo del fatturato. Oltre la metà del campione si attendeva nei successivi sei mesi un livello degli ordini stazionario rispetto al valore attuale; il saldo tra le previsioni in aumento e quelle in diminuzione è stato leggermente positivo. La quota di imprese che prevedeva di chiudere l esercizio in utile era pari al 59 per cento (61 per cento nel 2012); le aziende che stimavano una perdita erano il 24 per cento (23 per cento nel 2012). I risultati attesi erano mediamente migliori per le imprese più grandi. Per meno della metà delle aziende intervistate le decisioni di investimento erano in linea con la spesa programmata a fine 2012; il saldo tra la quota di imprese che prevedevano una spesa superiore a quella programmata e quelle per cui la spesa sarebbe stata inferiore era negativo per circa 8 punti percentuali. Per il 2014 la maggioranza delle imprese si attendeva investimenti stabili sui livelli del 2013; il saldo tra le previsioni in aumento e quelle in diminuzione era positivo per oltre 10 punti percentuali. Dal punto di vista occupazionale, il 38 per cento delle imprese stimava una riduzione della manodopera nel 2013, l 11 per cento un aumento; i dati erano omogenei per classe dimensionale. Oltre un quarto del campione ha fatto richiesta di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni. Il perdurare dell andamento negativo dell economia regionale ha inciso sulla base produttiva. Secondo i dati dell archivio InfoCamere-Movimprese, nella prima parte dell anno il saldo di nati-mortalità delle imprese industriali siciliane è risultato negativo per oltre 600 unità; il numero di imprese attive ( unità) si è ridotto dell 1,1 per cento rispetto a giugno Le costruzioni e il mercato immobiliare Nel corso dell anno 2013 il settore delle costruzioni ha continuato ad attraversare una fase ciclica negativa. In base ai dati dell Istat, l occupazione si è ridotta del 9,6 per cento rispetto allo stesso periodo del Oltre la metà delle imprese edili siciliane con almeno 20 addetti, che hanno partecipato al sondaggio congiunturale della Banca d Italia, ha segnalato una riduzione del va- 21

22 lore della produzione; meno di un quinto ha segnalato una crescita. Il calo dei volumi di produzione si è riflesso in una contrazione dell occupazione per oltre il 60 per cento delle imprese intervistate. Le aspettative per il 2014 non sono favorevoli; il saldo tra quanti prevedevano un aumento e quanti invece una diminuzione del valore della produzione era negativo per circa 10 punti percentuali. Nei primi due trimestri del 2013 è proseguita la contrazione del mercato immobiliare residenziale. Secondo i dati dell Osservatorio del mercato immobiliare dell Agenzia delle Entrate, la flessione del numero di compravendite (-13,4 per cento) è risultata, tuttavia, meno intensa rispetto alla media del 2012, quando si era registrata una caduta dei volumi pari al 27,4 per cento. Le quotazioni immobiliari nel comparto residenziale si sono ridotte sia in termini reali (-7,9 per cento) sia nominali (-6,5 per cento). Anche nel settore non residenziale il calo delle compravendite si è attenuato. Nel primo semestre del 2013 il volume degli scambi si è ridotto del 10,6 per cento (-22,4 per cento nella media del 2012). Nel segmento commerciale, quello più rilevante per volume di attività, la diminuzione è stata dell 8,5 per cento (-22,4 per cento nel 2012). In base ai dati del CRESME (Centro Ricerche Economiche, Sociali di Mercato per l Edilizia ed il Territorio), nel primo semestre del 2013 i bandi di gara per opere pubbliche da effettuare sul territorio siciliano sono diminuiti in numero (-24,7 per cento) e in valore (-34,0 per cento); il calo è risultato più accentuato rispetto a quello registrato nella media delle regioni del Mezzogiorno (rispettivamente -17,4 e -24,1 per cento). La riduzione in valore dei bandi di gara ha riguardato tutte le province siciliane a esclusione di Enna e Trapani, che rappresentavano circa il 10 per cento del mercato regionale delle opere pubbliche. L importo medio dei bandi di gara siciliani è stato di poco inferiore a 570 mila euro (circa 740 mila euro nella media del Mezzogiorno). Gli scambi con l estero Dopo l incremento registrato nel 2012 (21,5 per cento), nella prima metà del 2013 le esportazioni siciliane sono diminuite, a prezzi correnti, del 14,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La dinamica negativa è stata influenzata principalmente dalla diminuzione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (-22 per cento), che rappresentavano i due terzi delle esportazioni regionali. Per queste produzioni si sono dimezzati, in particolare, i flussi verso i paesi dell area dell euro e gli Stati Uniti. Al netto dei prodotti petroliferi le esportazioni siciliane sono aumentate del 6,6 per cento. Come l anno scorso un contributo positivo è pervenuto dai settori dell elettronica e degli articoli farmaceutici; sono, inoltre, aumentate tra i principali comparti le vendite di prodotti chimici e dell agroalimentare. Le importazioni siciliane sono diminuite del 4,7 per cento, influenzate dell andamento dei settori delle sostanze e prodotti chimici e delle industrie estrattive, che rappresentavano circa il 70 per cento del totale. I servizi Nel corso del 2013 il settore dei servizi ha continuato a mostrare un andamento negativo, risentendo della contrazione dell occupazione e della riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Secondo i dati del sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d Italia, il 42 per cento delle aziende di servizi non finanziari ha registrato un calo del fatturato rispetto al 2012, il 27 per cento un aumento. Il saldo tra la quota di risposte positive e quelle negative era in miglioramento rispetto alla precedente rilevazione (-21 punti percentuali). In questo contesto, il 50 per cento delle imprese 22

23 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE prevedeva di chiudere l esercizio in utile, il 33 per cento in perdita. Le aziende del campione indicavano in prevalenza una spesa per investimenti fissi in linea con quanto programmato a fine 2012; il saldo tra la quota di imprese che prevedevano una spesa superiore a quella programmata e quelle per cui la spesa sarebbe stata inferiore era negativo per circa 18 punti percentuali. Nel 2014 il calo degli investimenti avrebbe dovuto interrompersi; il 60 per cento delle imprese prevedeva investimenti stabili, mentre il saldo tra le previsioni in aumento e quelle in diminuzione era positivo per circa 10 punti percentuali. Le imprese del campione stimavano una riduzione dell occupazione nel 2013: a fronte del 39,5 per cento che prevedeva una stabilità dei livelli occupazionali, il saldo tra le risposte in aumento e quelle in diminuzione era negativo (-26,9 punti percentuali). Il commercio. Nella prima parte dell anno è proseguita la fase recessiva del settore commerciale. In base al sondaggio congiunturale della Banca d Italia, oltre la metà delle imprese del commercio ha registrato una riduzione del fatturato, meno di un quinto un aumento. I risultati reddituali delle aziende apparivano in linea con il 2012: un impresa su due si attendeva di chiudere l anno in utile, meno del 30 per cento in perdita. L occupazione era prevista in riduzione da quasi la metà del campione, in aumento da meno del 20 per cento. Nel comparto dei beni durevoli, secondo i dati Anfia (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche), il numero di vetture immatricolate in Sicilia nei primi nove mesi dell anno si è ridotto del 16,4 per cento (nell anno precedente -30,1 per cento), con un risultato peggiore rispetto al Mezzogiorno e al Paese (rispettivamente -11,9 e -8,3 per cento). Il turismo. In base ai primi dati dell Osservatorio turistico della Regione Siciliana, nel 2013 i flussi turistici in Sicilia hanno sostanzialmente ristagnato, con un limitato incremento del numero di arrivi (+0,5 per cento) ed una diminuzione dei pernottamenti (-0,1 per cento). La dinamica negativa ha riguardato esclusivamente i flussi di connazionali, mentre per gli stranieri si è registrato un incremento. In base ai dati dell indagine della Banca d Italia sul turismo internazionale, è proseguito per il terzo anno consecutivo l andamento positivo della spesa complessivamente effettuata dai turisti stranieri nell Isola; l aumento nel 2013 è stato pari al 14,2 per cento. Il mercato del lavoro Nel 2013 il mercato del lavoro siciliano ha continuato a risentire degli effetti del quadro congiunturale negativo. In base alla Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat gli occupati, nel 2013, sono diminuiti del 5,3 per cento. La flessione dei livelli occupazionali ha coinvolto tutti i settori produttivi; è proseguita la contrazione per gli addetti nell edilizia e nell industria (rispettivamente -9,6 e -2,9 per cento) e si è accentuata quella per gli occupati nell agricoltura e nel terziario (rispettivamente -11,6 e -4,5 per cento). In conseguenza di tali dinamiche il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni è sceso di 1,9 punti percentuali, al 39,3 per cento. Nel 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato del 10,2 per cento; tale andamento era riconducibile esclusivamente alle persone con precedente esperienza lavorativa, che rappresentavano i due terzi delle persone alla ricerca di un impiego. Il tasso di disoccupazione è così salito di 1,4 punti percentuali rispetto al 2012, al 21,0 per cento. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è ridotto di un punto percentuale, al 49,9 per cento. 23

24 Nei primi nove mesi dell anno le imprese siciliane sono ricorse alla Cassa Integrazione Guadagni in misura minore rispetto allo stesso periodo del 2012 (-11,6 per cento); il numero di ore autorizzate era, comunque, su livelli elevati rispetto all inizio della crisi. Alla contrazione ha contribuito prevalentemente la componente straordinaria (-24,5 per cento), per la forte diminuzione delle ore destinate ai settori della meccanica e della chimica e petrolchimica. Tra i settori con la maggiore quota di ore concesse, gli interventi sono aumentati nei trasporti e comunicazioni e nel commercio. Il sistema bancario siciliano A dicembre 2013 in Sicilia erano attive complessivamente 64 banche di cui 32 con sede nella regione; di queste ultime, 25 risultavano essere Banche di Credito Cooperativo. Gli sportelli operativi ammontavano a (in diminuzione rispetto ai del 2012); di questi, 171 erano espressione del Credito Cooperativo e 344 erano riconducibili alle rimanenti 7 banche con sede nella regione. La distribuzione territoriale degli sportelli garantiva la presenza di almeno uno sportello bancario in 328 comuni siciliani su un totale regionale di 390 comuni. Il Credito Cooperativo era presente in 133 comuni. I prestiti bancari Il rallentamento dei prestiti bancari alla clientela residente in regione, già in atto alla fine del 2012, è proseguito nel 2013 riducendosi di 1,3 miliardi, pari al 2,0 per cento (erano diminuiti dell 1,9 per cento nel 2012). La contrazione ha interessato, in particolare, le famiglie consumatrici (destinatarie del 43,0 per cento del totale dei finanziamenti erogati dal sistema finanziario siciliano nel 2013), per le quali sono stati erogati finanziamenti per 28,1 miliardi di euro, inferiori di 553 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (-1,9 per cento), e le imprese a cui sono risultati erogati finanziamenti per 30 miliardi di euro, con un decremento rispetto al 2012 di 1,0 miliardi di euro (-3,2 per cento). Relativamente alle imprese, sono diminuiti sia i finanziamenti alle piccole imprese (-3,3 per cento), sia i finanziamenti alle imprese medio-grandi (-3,2 per cento); in crescita sono risultati i finanziamenti al comparto delle 24

25 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Amministrazioni pubbliche (+4,2 per cento). La qualità del credito alla clientela siciliana ha continuato a peggiorare. I prestiti bancari classificati a sofferenza, che nel 2012 avevano registrato un incremento del 17,5 per cento, nel 2013 hanno confermato la loro crescita (+20,2 per cento). L incremento è stato del 12,7 per cento per le famiglie consumatrici e del 25,1 per cento per le imprese. Relativamente a queste ultime, si è evidenziato un maggior incremento delle sofferenze per le imprese medio-grandi (+28,9 per cento) rispetto alle piccole imprese (+18,2 per cento). La percentuale delle sofferenze lorde sui prestiti totali è cresciuta nel 2013 al 13,3 per cento dal 10,9 per cento del Nel 2013 si è registrata una maggiore rischiosità dei crediti erogati alle imprese rispetto alle famiglie consumatrici: in particolare, nell ultimo trimestre si è evidenziato un incremento delle esposizioni deteriorate delle imprese manifatturiere, pari all 8,8 per cento, e delle imprese di costruzioni, pari all 8,0 per cento, contro un incremento dell 1,9 per cento relativo alle famiglie consumatrici. I tassi di interesse bancari Relativamente ai tassi di interesse bancari, al 31 dicembre 2013 si è registrato un aumento sia dei tassi attivi sui prestiti a breve termine (tasso medio del 7,83 per cento) sia dei tassi attivi a medio-lungo termine (tasso medio del 4,67 per cento). In lieve riduzione la remunerazione media dei conti correnti liberi cui risultavano applicati tassi passivi medi pari allo 0,38 per cento. Il risparmio finanziario A fine dicembre 2013 il risparmio detenuto nella forma di depositi bancari per il complesso delle famiglie e delle imprese residenti in Sicilia è risultato in aumento dell 1,7 per cento rispetto all anno precedente (+3,6 per cento). In particolare, in aumento sono risultati sia il risparmio delle famiglie consumatrici (+1,7 per cento), sia la raccolta dalle imprese (+1,6 per cento). In leggera diminuzione è risultata la raccolta indiretta (-1,0 per cento); la composizione della stessa ha evidenziato per il 2013 una riduzione di investimenti in obbligazioni italiane ed in altre obbligazioni (rispettivamente -10,3 per cento e -26,6 per cento) a fronte di un incremento di investimenti in quote di OICR (+27,9 per cento). 25

26 Il sistema di Credito Cooperativo siciliano Al 31 dicembre 2013 il Credito Cooperativo siciliano era rappresentato da 25 BCC (-2 rispetto al 2012, per effetto dell acquisizione delle attività e passività della BCC del Belice da parte della BCC Don Rizzo e della BCC Credito Aretuseo da parte della BCC di Pachino) con 171 sportelli in 133 comuni su 328 bancati. Nel 2013 si è registrata l apertura di 3 nuove filiali (Mazzarino, Acicastello e Agrigento) in controtendenza rispetto al sistema bancario regionale che ha visto una riduzione degli sportelli operativi da del 2012 a del Le analisi sui dati di bilancio sono state realizzate su 24 BCC. Non sono stati esaminati i dati della BCC S. Francesco di Canicattì in amministrazione straordinaria. La dinamica dei volumi è stata influenzata dalle operazioni di aggregazione citate; le attività e passività delle banche cedenti, non considerate nel 2012, sono state ricomprese tra quelle delle cessionarie nel Tuttavia, gli scostamenti rispetto all esercizio precedente, di seguito rappresentati, sono stati depurati da tale effetto e da eventuali componenti straordinarie, stimando in questo modo la variazione effettiva delle diverse voci di Stato Patrimoniale. La raccolta diretta complessiva ha raggiunto i milioni di euro con un incremento del 7,5 per cento, pari a 249 milioni di euro, rispetto al In particolare, si è registrato: un incremento della componente conti correnti e depositi liberi che, con un +12,0 per cento, si è attestata a milioni di euro, pari al 64,9 per cento dell intera raccolta; una crescita del 23,9 per cento dei depositi vincolati che hanno raggiunto i 379 milioni; un decremento della componente obbligazioni che, con un -16,0 per cento, si è attestata a 419 milioni di euro, pari all 11,7 per cento dell intera raccolta; un incremento dei certificati di deposito che, con un +8,9 per cento, si sono attestati a circa 403 milioni di euro, pari all 11,3 per cento del totale della provvista. Al netto degli elementi straordinari sopra citati, la raccolta diretta complessiva da clientela, ha registrato un incremento effettivo stimato del 4,7 per cento, pari a 156 milioni di euro, rispetto al La raccolta diretta, al netto della componente obbligazioni e pronti contro termine, ha registrato un incremento del 5,3 per cento, maggiore rispetto a quanto rilevato dal sistema regionale (+1,2 per cento). La quota di mercato detenuta dalle 24 BCC è risultata pari al 9,0 per cento in lieve incremento rispetto al dato 2012 (8,7 per cento). La raccolta indiretta è diminuita da 489 milioni di euro del 2012 a 464 milioni di euro del 2013; il decremento è stato del 5,1 per cento. Al netto degli elementi straordinari, la raccolta indiretta complessiva ha registrato un decremento effettivo stimato del 7,8 per cento, pari a 38 milioni di euro, rispetto al Nel 2013 gli impieghi netti a clientela hanno raggiunto i milioni di euro, contro i milioni di euro del 2012, registrando un calo del 3,2 per cento, pari a 74 milioni di euro. In dettaglio, i mutui sono rimasti stabili (+0,1 per cento), rappresentando con circa milioni di euro il 71,2 per cento dell intero comparto. In calo (-8,0 per cento) i conti correnti, il cui valore risultava pari a circa 437 milioni di euro ed il cui peso rispetto al comparto è diminuito leggermente attestandosi al 19,5 per cento. In calo la componente altre operazioni di finanziamento (-15,2 per cento, pari a -37,6 milioni di euro), che aveva un peso del 9,4 per cento sull intero comparto degli impieghi netti verso clientela. Notevole è stato l incremento dei crediti deteriorati (+8,6 26

27 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE per cento), che sono passati da 362 a quasi 392 milioni di euro (+30 milioni di euro), confermando la situazione di difficoltà dell economia regionale che grava sulla qualità del credito erogato dalle BCC. L incremento delle partite deteriorate si è registrato prevalentemente nella forma tecnica dei mutui: su 30 milioni di euro di variazione in aumento, circa 28 milioni di euro erano rappresentati da mutui. Al netto degli elementi straordinari già citati, gli impieghi netti complessivi da clientela hanno registrato un decremento effettivo stimato del 6,2 per cento, pari a 145 milioni di euro, rispetto al 2012; i deteriorati netti un aumento effettivo stimato del 3,3 per cento, pari a circa 12 milioni di euro. In riferimento ai prestiti bancari lordi, la quota di mercato detenuta dalle 24 BCC è risultata pari al 6,3 per cento, in lieve diminuzione rispetto al dato del 2012 (6,5 per cento). Il rapporto impieghi netti su raccolta diretta nel 2013 ha registrato un calo di 6,9 punti percentuali, passando dal 69,7 per cento al 62,8 per cento. Il rapporto sofferenze nette su impieghi netti è peggiorato dal 5,2 al 7,1 per cento. Le sofferenze nette sono aumentate del 31,9 per cento ( incremento effettivo stimato : +22,9 per cento), attestandosi a 159 milioni di euro; gli incagli, con un +6,7 per cento ( incremento effettivo stimato : +2,3 per cento), si sono attestati a 164 milioni di euro; i past due sono diminuiti (-22,4 per cento) raggiungendo i 64 milioni contro gli 82 milioni di euro del Lieve incremento, invece, per la componente delle esposizioni ristrutturate (+600 mila euro circa) che ha raggiunto i 6 milioni di euro. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi lordi è peggiorato passando dal 10,7 per cento del 2012 al 13,6 per cento del 2013 (in linea con il 13,3 per cento registrato dal sistema regionale). Il grado di copertura del credito deteriorato è aumentato dal 33,4 al 38,3 per cento, con una leggera riduzione delle svalutazioni complessive sulle sofferenze (dal 55,0 al 53,4 per cento) ed un deciso incremento di quelle relative agli incagli (dal 16,3 al 25,8 per cento), dato che ha risentito delle operazioni di acquisizione di attività e passività citate. Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto delle BCC siciliane ammontava a 605 milioni di euro, valore che rappresentava il 16,9 per cento della raccolta diretta ed il 26,9 per cento degli impieghi netti con clientela. L incremento di circa 21 milioni di euro è stato determinato principalmente dall utile di fine periodo e dall apprezzamento della riserva da valutazione dei titoli disponibili per la vendita per 17 milioni di euro. Il rapporto sofferenze nette su patrimonio netto si è incrementato dal 20,7 per cento del 2012 al 26,3 per cento del È aumentato anche il peso degli incagli netti sul patrimonio netto dal 26,2 al 27,0 per cento. Si è ridotta l incidenza degli scaduti sul patrimonio netto, dal 14,0 per cento al 10,5 per cento. Nel 2013 il portafoglio titoli risultava pari a milioni di euro contro i milioni di euro del 2012, incrementandosi del 19,7 per cento. Sempre molto rilevante il peso delle attività disponibili per la vendita (pari a circa il 96 per cento). Sono cresciuti del 3,7 per cento i crediti verso le banche, attestatisi a 355 milioni di euro. Ancora in aumento la raccolta da banche (+16,0 per cento rispetto al 2012), più che raddoppiata nell ultimo biennio, grazie principalmente alle operazioni di rifinanziamento BCE. Ancora costante la crescita del numero dei soci delle 24 BCC prese in esame passato dai del 2012 ai del 2013 (+386 unità con un incremento dell 1,4 per cento). Per quanto concerne gli aspetti reddituali si è registrato un forte decremento del risultato netto d esercizio (-74,4 27

28 per cento). L utile netto si è attestato a 5,5 milioni di euro contro i 21,3 milioni di euro del In particolare: il margine di interesse ha fatto registrare un decremento dell 11,3 per cento, pari a 15,3 milioni di euro (da 135,3 a 120 milioni di euro); le commissioni nette sono aumentate del 3,8 per cento, pari a circa 1 milione di euro (da 26,0 a 27,0 milioni di euro); il margine di intermediazione è diminuito dell 1,2 per cento, pari a circa 2,2 milioni di euro (da 180,5 a 178,3 milioni di euro); l aggregato ha beneficiato di un incremento dei dividendi (+17,8 per cento) e soprattutto di un maggiore risultato netto positivo derivante dagli utili da cessione delle attività finanziarie disponibili per la vendita (+13,4 milioni di euro circa rispetto all anno precedente), che ha quasi compensato la riduzione del margine da interessi; di contro, si è ridotto il risultato netto derivante dal portafoglio titoli da negoziazione (-1,1 milioni di euro) e dalle attività e passività valutate al fair value (-0,5 milioni di euro); si è ridotto il peso del margine di interesse su quello di intermediazione (dal 74,9 per cento del 2012 al 67,3 per cento del 2013); il risultato netto della gestione finanziaria è diminuito del 10,4 per cento, per effetto dell aumento delle rettifiche di valore complessive sui crediti di 12,4 milioni di euro rispetto al pari periodo dello scorso anno (da 45,7 a 58,2 milioni di euro); i costi operativi si sono incrementati del 3,9 per cento, pari a 4,3 milioni di euro (da 108,5 a 112,8 milioni di euro); le spese amministrative sono aumentate del 5,3 per cento, pari a circa 6,1 milioni di euro (da 115,7 a 121,8 milioni di euro), con un incremento del 4,9 per cento per le spese del personale (+3,0 milioni di euro) e un aumento delle altre spese amministrative del 5,8 per cento (+3,1 milioni di euro); in aumento anche gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri per 1,1 milioni di euro (da 0,6 a 1,7 milioni di euro); il risultato lordo di gestione ha registrato una diminuzione del 73,8 per cento pari a circa 20 milioni di euro (da 27,1 a 7,1 milioni di euro); le imposte dell esercizio sono diminuite del 71,6 per cento per effetto della riduzione della base imponibile IRES ed IRAP. In particolare, su 24 BCC esaminate: 17 BCC hanno registrato un risultato d esercizio positivo; 7 BCC hanno chiuso in perdita d esercizio; 19 BCC hanno registrato un peggioramento del risultato d esercizio; 5 BCC hanno migliorato il risultato di conto economico (tuttavia, in tre casi si tratta di riduzione di perdita). Il ROE ha registrato una forte riduzione passando dal 3,65 per cento del 2012 allo 0,90 per cento del Il Cost to income, in controtendenza rispetto al biennio precedente, si è incrementato dal 60,1 per cento del 2012 al 63,3 del L analisi dei risultati economici delle BCC siciliane, aggregati per cluster dimensionale, ha evidenziato, con riferimento al risultato netto di esercizio 2013, quanto segue: le BCC raggruppate nel cluster 1 hanno registrato un utile pari a 3,5 milioni di euro a fronte di un risultato netto positivo di 11 milioni di euro nel 2012 (-68,0 per cento); delle 6 BCC appartenenti a questa fascia, 2 hanno chiuso l esercizio in perdita; le BCC raggruppate nella cluster 2 hanno registrato un utile pari a 3,5 milioni di euro a fronte di un risultato netto positivo di 10,8 milioni di euro del 2012 (-67,9 per cento); delle 11 BCC appartenenti alla fascia, solo 2 hanno registrato una perdita; le BCC raggruppate nella cluster 3 hanno registrato una perdita pari a 1,5 milioni di euro a fronte di un 28

29 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE risultato netto negativo di 0,5 milioni di euro nel 2012 (+216,2 per cento); in particolare il dato è stato influenzato negativamente dalla perdita registrata da 2 delle 7 BCC appartenenti alla fascia. Il dato della redditività complessiva ha evidenziato, a fronte di un risultato economico d esercizio del 2013 di 5,5 milioni di euro, una redditività complessiva positiva pari a 23 milioni di euro circa. Il dato è peggiorato rispetto al 2012, quando ha registrato, a fronte di un utile di 21,3 milioni di euro, una redditività complessiva di 97,4 milioni di euro. L elemento determinante è risultato essere sempre la dinamica del valore del portafoglio titoli disponibili per la vendita. Le strategie ed i progetti della Federazione Siciliana Il triennio è stato caratterizzato da importanti scelte strategiche e progettualità per il Credito Cooperativo siciliano, che si è interrogato sulle proprie criticità ed ha assunto consapevolezza sulla necessità di avviare iniziative mirate a migliorare il sistema dei controlli, la struttura organizzativa, la produttività e l efficienza, il rapporto con il territorio, con i soci e con le comunità locali. Nel 2013 è proseguito con determinazione l impegno nella realizzazione delle strategie e dei progetti delineati ed avviati nel triennio precedente. In particolare, le attività si sono concentrate sulla prevenzione e gestione delle crisi, sul sistema dei controlli e sulla qualità del credito. Prevenzione e gestione delle crisi Nel corso del 2013 all apparato regolamentare della Federazione sono stati aggiunti nuovi tasselli funzionali al conseguimento dell obiettivo strategico di prevenire e gestire le crisi bancarie. È stato formalizzato l iter procedurale per la individuazione delle BCC da sottoporre ad osservazione, al fine di garantire tracciabilità al processo di valutazione delle evidenze di criticità e adeguato sostegno alle attività della Federazione. Annualmente trova definizione il Piano delle attività di monitoraggio e delle verifiche che evidenzia l elenco delle BCC poste in osservazione e le iniziative individuate per ciascuna di esse. Al fine di rendere più efficace e responsabilizzante l attività di coordinamento dei Servizi di controllo e consu- 29

30 lenza della Federazione, è stato istituito il Comitato Controlli, ove vengono condivise le iniziative di monitoraggio ed intervento. È stato, infine, previsto che il Comitato per la valutazione dei Piani Strategici venga attivato anche su iniziativa del Direttore a seguito di specifica proposta del Servizio Rischi e Controlli nell ambito delle BCC poste in osservazione. Il Comitato valuta anche la sostenibilità dei Piani d Azione richiesti alle Associate. Sistema dei controlli È proseguito con i Presidenti dei Collegi Sindacali il percorso di confronto ed approfondimento sui compiti che la normativa assegna al loro ruolo. Gli incontri con i Collegi delle Associate hanno assunto cadenza periodica e l ampio dibattito che ne è scaturito costituisce un prezioso contributo nella individuazione delle iniziative che la Federazione avvierà a supporto dei Collegi Sindacali o nel ruolo di facilitatore per la diffusione di best-practice. Il 24 maggio è stata redatta la prima versione del documento Linee Guida per l operato dei Collegi Sindacali nelle Banche di Credito Cooperativo, documento ripetutamente sottoposto a revisione, estensione ed aggiornamento. L emanazione del 15 aggiornamento della Circolare n. 263 della Banca d Italia del 2 luglio 2013, con l introduzione di nuove disposizioni in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa, ha visto l avvio di un progetto nazionale di Categoria per l adeguamento delle BCC alle previsioni normative. In tale ambito, la Federazione partecipa attivamente ai Tavoli di Lavoro di Federcasse fornendo contributi per una declinazione dei requisiti normativi che tenga adeguatamente in considerazione le specificità delle proprie Associate. Credito Sono state aggiornate, con il supporto del Centro di Competenza Crediti, le Linee guida per la gestione del credito rilasciate ad inizio anno. Le modifiche hanno riguardato essenzialmente la fase istruttoria. In particolare, sono stati aggiornati: gli indicatori da prendere a riferimento nell analisi di bilancio, gli elementi di criticità ed ostativi derivanti da informazioni da Centrali Rischi e Banche dati, gli elementi di criticità per gli affidamenti riguardanti i soggetti privati. È stata introdotta la possibilità di considerare gli elementi ostativi e di criticità, già individuati per la fase di istruttoria, anche per la fase di revisione. In tale fase, le procedure concorsuali e/o l applicazione di misure cautelari o definitive da parte dell Autorità Giudiziaria saranno da considerarsi, già in prima battuta, elementi ostativi causa di un eventuale revoca dell affidamento, mentre la presenza degli altri elementi ostativi comporterà che l affidamento sia posto nuovamente a revisione entro 12 mesi. In occasione della nuova revisione la persistenza degli elementi ostativi sarà causa di revoca dell affidamento. Per agevolare l operatività dei dipendenti nella fase istruttoria e tracciare l iter valutativo da seguire conformemente con le Linee guida, è stata predisposta una scheda di lavoro in cui sono stati riportati gli elementi da prendere in considerazione secondo la tipologia di soggetto da affidare e la fonte dei dati. Analogamente a quanto evidenziato in occasione del primo rilascio delle Linee guida, l aggiornamento delle stesse ha comportato l avvio di un processo di rivisitazione della regolamentazione aziendale già adottata per il processo del credito. 30

31 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I principali progetti Nel 2013 il personale della Federazione è stato impegnato in 19 progetti finalizzati al miglioramento dei servizi offerti o al rilascio alle Associate di nuovi strumenti operativi. Tra questi hanno assunto rilevanza: i progetti connessi al monitoraggio ed alla prevenzione delle crisi: l accesso diretto della Federazione agli applicativi delle BCC; l accesso al Cruscotto Iside per le Federazioni locali; l elaborazione di una reportistica trimestrale del Servizio Rischi e Controlli per il Comitato Controlli. Progetto Pianificazione Strategica. Nuovo approccio metodologico ed operativo; Progetto Giovani; Progetto Modelli organizzativi: i processi di lavoro, implementazioni ed aggiornamenti; Progetto integrato Paghe, Risorse Umane e Gestione Formazione. Monitoraggio e prevenzione delle crisi Questi progetti hanno consentito alla Federazione una più ampia ed aggiornata visibilità sull andamento delle Associate dalla quale è scaturita la definizione iniziale di un programma di interventi con la previsione di nove attività di verifica in loco. La definizione di una reportistica periodica per l analisi del monitoraggio andamentale delle Associate ha consentito inoltre il riposizionamento del programma in corso d anno, sulla base di evidenze aggiornate, e indotto alla richiesta di quattro Piani d Azione ad altrettante BCC. Grazie alla strumentazione resasi disponibile, nel mese di dicembre è stato per la prima volta definito un articolato Piano delle attività di monitoraggio e delle verifiche per l esercizio Progetto Pianificazione Strategica. Nuovo approccio metodologico ed operativo Sono state ridefinite le impostazioni del processo di Pianificazione Strategica. In particolare, sono state riviste le metodologie, i processi e gli strumenti operativi, con l obiettivo di dare maggiore rilevanza alle analisi utilizzate a supporto della definizione delle linee strategiche e di erogare un servizio di assistenza e consulenza più aderente alle necessità organizzative e di pianificazione delle BCC. In particolare, il nuovo percorso di pianificazione strategica prevede: analisi di bilancio e benchmark; assessment ispettivo, organizzativo, finanza (a cura del Servizio Rischi e Controlli); scenario macroeconomico e quadro regionale; posizionamento competitivo; efficacia e produttività della rete; analisi territoriale; budget commerciale; traduzione quantitativa delle linee strategiche: simulazione strategica; valutazione degli assorbimenti patrimoniali. La pianificazione delle linee strategiche individuate viene svolta su un arco temporale triennale e negli anni successivi alla definizione di tali linee viene data assistenza su: elaborazione del budget commerciale di filiale; analisi degli scostamenti ed aggiornamento delle previsioni; assistenza in caso di eventuale ridefinizione delle linee strategiche. 31

32 Progetto Giovani Con i progetti Convegno su Giovani e Lavoro e I giovani nel mondo delle BCC siciliane la Federazione ha inteso creare le condizioni per costruire una profonda e stabile relazione del Credito Cooperativo con i giovani. Sono state realizzate nel corso del 2013 le seguenti attività: a) Avvio delle Associazioni di Giovani Soci. È stato prodotto il Box Avvio Associazioni Giovani Soci contenente materiali utili per la costituzione delle Associazioni di Giovani Soci e la realizzazione di incontri con gruppi di giovani dipendenti e successivamente con gruppi di giovani soci per facilitare il processo di costituzione delle Associazioni. b) Forum Nazionale delle Associazioni di Giovani Soci delle BCC. Il 6-7 aprile u.s. si è tenuto a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, il Terzo Forum Nazionale delle Associazioni di Giovani Soci che ha visto la partecipazione di circa 350 giovani di BCC appartenenti alle 45 Associazioni e aggregazioni territoriali dei Giovani Soci delle Banche di Credito Cooperativo diffuse in tutta Italia. La realizzazione dell evento in Sicilia è frutto del riconoscimento a livello nazionale della validità del Progetto Giovani avviato dalla Federazione Siciliana nel Il Forum è stato l occasione per confrontarsi sul tema caldo del lavoro e della possibilità di applicare la logica della cooperazione ai processi di start up delle giovani imprese. c) Incontri di Formazione Finanziaria nelle scuole superiori di secondo grado. È stato realizzato un percorso formativo per i giovani dipendenti con l obiettivo di fornire i fondamenti di tecniche di gestione d aula e di comunicazione di base ed inoltre è stato consegnato il pacchetto didattico da presentare nelle scuole. Alla Formazione Finanziaria è stato associato il concorso C+: Conosci e conquista destinato ai giovani attraverso Facebook. Al 31 dicembre 2013 erano state costituite le Associazioni dei Giovani Soci presso le BCC: Don Rizzo di Alcamo, San Giuseppe di Petralia Sottana, Altofonte e Caccamo, Valledolmo e Paceco. In fase conclusiva la costituzione dell associazione presso la BCC Valle del Torto. Il Credito Cooperativo rappresenta oggi l unico attore finanziario in grado di costruire insieme ai giovani un futuro sostenibile da vivere: la centralità della relazione con le persone, la fede nei valori della mutualità e il rispetto dell individuo e delle peculiarità territoriali, ne confermano la vocazione assoluta a rispondere, con l unica visione possibile, ai problemi causati dall estremizzazione delle spinte individualistiche e capitalistiche, problemi ricaduti sulle spalle dei giovani, mettendone a serio rischio il futuro. Questi valori rappresentano caratteristiche fondamentali alla costruzione di quel rapporto sinergico e costruttivo tra i giovani e il mondo delle banche, necessario per ricostruire un futuro sostenibile per entrambi: una realtà che punti sui giovani e sulla loro capacità di cooperare per un mondo migliore per loro. Progetto Modelli organizzativi: i processi di lavoro, implementazioni ed aggiornamenti A conclusione del progetto di impianto del repository dei modelli e dei processi per le BCC siciliane, si è posta l esigenza di completare il modello, con l implementazione di ulteriori processi di lavoro, nonché di garantire l aggiornamento, nel continuo dei processi già rilasciati, indotto da nuove o rinnovate prassi normative. Nel repository sono stati implementati i seguenti processi: Gestione Anagrafe Generale; Rischi e attività connessi a soggetti correlati; BancAssicurazione; Gestione Soci; 32

33 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Pianificazione e monitoraggio piani; ICAAP; Tesoreria Enti; Virtual Banking; Estero; Contante e valori; Infrastrutture e Spese; Continuità operativa. Al 31 dicembre 2013 erano 18 le BCC Associate aderenti al Progetto sui Modelli Organizzativi della Federazione. Nei primi mesi del 2014 altre 3 BCC hanno aderito al progetto. Progetto integrato Paghe, Risorse Umane e Gestione Formazione Le ragioni principali che hanno indotto la Federazione ad avviare questo progetto sono state: la situazione di dotazione di strumenti informatici delle Associate riguardante la gestione del personale: eterogenea, non completa e non integrata oltre che separata dai sistemi informatici della Federazione; le forniture hardware e software e i relativi servizi tecnici gestiti in autonomia dalle singole banche, con evidente aggravio di problematiche e competenze estranee al proprio core business; gli impianti delle Associate con configurazioni e strutture tabellari eterogenee fra loro; anche i contenuti ed i servizi seguivano strade separate, obbligando allo sviluppo di processi e sotto-progetti autonomi e, spesso, inutilmente diversificati fra loro; gli impianti delle banche parziali oltre che limitati nelle funzionalità avviate; lo sviluppo in autonomia avrebbe costretto le banche a sostenere costi interni ed esterni non sfruttando alcuna parte comune, oltre a reinventarsi modelli, contenuti, processi e tecniche. I principali obiettivi del progetto sono stati: la fornitura di una soluzione informatica completa ed integrata; l esternalizzazione degli strumenti informatici e tecnologici della gestione del personale per le Associate; la standardizzazione delle informazioni e dei processi e l ampliamento delle funzionalità e dei servizi disponibili; procedere rapidamente verso una soluzione completa sfruttando le competenze e le esperienze tecnologiche dei fornitori all avanguardia, a livello nazionale, per le soluzioni di gestione del personale specializzati nel mondo delle Banche di Credito Cooperativo. La Federazione ha sviluppato il proprio sistema informatico per la gestione delle Paghe e delle Risorse Umane procedendo secondo le seguenti principali direttrici: 1. implementazione Impianto Paghe, Portale del Personale; 2. sviluppo della reportistica per gli Uffici del Personale delle Associate; 3. moduli integrati e accentrati: Gestione Presenze, Workflow e Risorse Umane. Convenzioni e attività istituzionali e sociali Il Credito Cooperativo siciliano ha contribuito con convinzione, soprattutto negli ultimi tre anni, a contenere e attenuare i sintomi e gli effetti della crisi nella regione. Sono state realizzate numerose iniziative a favore delle famiglie, delle micro, piccole e medie imprese. La maggior parte sono frutto di alleanze con enti locali, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, diocesi e soggetti pubblici. Sono il frutto di una logica cooperativa diffusa e di un approccio che punta a fare coalizione nei territori, modalità moderna e tipica della sussidiarietà. 33

34 Le principali convenzioni sottoscritte nel 2013 sono state con: Iccrea BancaImpresa per il Service del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese (MCC - legge 662/96). L accordo quadro ha consentito alle BCC Associate di sottoscrivere specifiche convenzioni con IBI affinché quest ultima potesse svolgere per loro conto le attività relative alla richiesta, alla gestione e all eventuale attivazione delle garanzie rilasciate dal Fondo. In sostanza IBI, attraverso uno specifico mandato con rappresentanza, inoltrerà, per conto della BCC mandante, le richieste al Fondo di Garanzia curandone tutti gli aspetti amministrativi ed istruttori previsti dalla normativa vigente e svolgerà attività di monitoraggio finalizzata alla eventuale escussione della garanzia. Il servizio offerto è senz altro utile per le Associate in considerazione della complessità e delicatezza dell attività di inoltro delle pratiche in procedura semplificata e per le delicate attività da svolgersi nel caso di escussione della garanzia. Comitato Regionale Sicilia della Lega Nazionale Dilettanti della FIGC. La finalità della convenzione è stata di agevolare l accesso al micro credito delle società sportive per il pagamento dell iscrizione ai campionati. Regione Siciliana per le Nuove Linee guida per il Microcredito alle famiglie e alle imprese familiari. Nel corso del 2013 la Regione Siciliana, con l intento di accrescere il potenziale impatto dell iniziativa del Microcredito a favore delle famiglie, a cui la Federazione ha aderito con la convenzione siglata nel giugno 2011, ha introdotto alcune novità. In particolare: l ampliamento dei soggetti beneficiari, con estensione del microcredito all impresa familiare; l aumento dell importo massimo del singolo microcredito erogabile, col passaggio dal limite di euro a quello di euro. Per dare piena attuazione alle modifiche introdotte, le Linee guida del 2011 quindi sono state sostituite fornendo i criteri e le prescrizioni tecnico-operative per l aggiornata prosecuzione attuativa dell intervento anche in favore dell impresa. Nonostante le novellate linee guida prevedessero la possibilità per le BCC di non includere le imprese familiari tra i beneficiari, il forte spirito di solidarietà dell iniziativa ha indotto le BCC a valutare anche le richieste della nuova tipologia di beneficiari. Legambiente Sicilia. Lo scorso 19 luglio, Federcasse e Legambiente hanno rinnovato l accordo quadro per la diffusione delle fonti di energia rinnovabili e delle buone pratiche ambientali, siglando la Terza Convenzione Nazionale. Sul solco della suddetta Convenzione, la Federazione ha sottoscritto la Terza Convenzione Regionale. Il nuovo accordo, siglato nel novembre 2013, si prefigge lo scopo di promuovere e favorire tutti quegli interventi diretti ad incentivare la realizzazione di sistemi e tecnologie attinenti alle energie rinnovabili (impianti solari, fotovoltaici, eolici, mini-idroelettrico, biomasse e mini-cogenerazione), alla bioedilizia, al risparmio idrico, alla mobilità sostenibile ed alla difesa e tutela del territorio da parte di famiglie, imprese ed enti, mediante interventi finanziari a condizioni agevolate. 34

35 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE La struttura organizzativa della Federazione Siciliana Il personale della Federazione al 31 dicembre 2013 contava 25 risorse (29 al 31 dicembre 2011, 27 al 31 dicembre 2012). Nel 2013 la struttura organizzativa della Federazione è stata oggetto di un aggiornamento evolutivo. Sono stati istituiti nuovi servizi e riviste attività e funzioni di alcuni servizi in un ottica di ulteriore efficientamento prospettico. Con riguardo all area funzionale Strategie, prevenzione e gestione delle crisi, sono stati definiti i criteri per l individuazione delle BCC da porre in osservazione, le modalità di monitoraggio e le iniziative più idonee da attivare nell ambito delle prerogative della Federazione per la prevenzione e gestione delle crisi. L iter procedurale previsto si propone di fornire un adeguato livello di oggettività al processo di valutazione delle Associate nonché stabilità nei criteri utilizzabili indipendentemente dall evoluzione delle procedure informative o dei flussi informativi attivabili tra i Servizi di Federazione. Si è inoltre previsto che il Comitato per la valutazione dei Piani Strategici fosse attivabile su iniziativa del Direttore a seguito di specifica proposta del Servizio Rischi e Controlli nell ambito delle BCC poste in osservazione. Il Comitato valuta inoltre la sostenibilità dei Piani d azione richiesti dal Servizio Rischi e Controlli. A seguito dell avvio delle attività del Servizio Rischi e Controlli ed al fine di rendere più efficace e responsabilizzante l attività di coordinamento dei servizi di controllo della Federazione, il Consiglio ha, infine, istituito il Comitato Controlli composto dai responsabili dei Servizi Internal Auditing, Compliance, Revisione e Vigilanza Cooperativa e Amministrazione e Pianificazione. Il Comitato è un meccanismo di coordinamento di tutti i servizi di controllo della Federazione ed ha l obiettivo di aggiornamento periodico reciproco sulle criticità delle Associate emerse nel corso di verifiche o attività di consulenza in loco, di analisi della reportistica prodotta dal Servizio Rischi e Controlli e di condivisione delle iniziative della Federazione da sottoporre alla Direzione. Nel mese di febbraio il Consiglio, essendo il coordinamento delle unità organizzative e dei progetti evolutivi della Federazione accentrato in capo alla figura del Direttore Generale, ha ritenuto più efficiente istituire l unità organizzativa Assistente di Direzione cui attribuire la responsabilità del coordinamento, della gestione e del monitoraggio dei progetti e delle relative attività della Federazione, con lo scopo di ottimizzarne le performance progettuali. Si riporta di seguito l organigramma aggiornato. 35

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37 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE La società KPMG, nell assessment sulla struttura organizzativa della Federazione, aveva proposto di completare l assetto organizzativo con la creazione di una unità Supporto al Mercato in grado di supportare al meglio le BCC ed il Gruppo Bancario nelle politiche commerciali e nello sviluppo di prodotti e servizi per la clientela. In particolare, secondo la proposta della società di revisione, l unità dovrebbe essere a supporto delle strategie commerciali delle BCC: svolgendo un attività conoscitiva del mercato regionale, del fabbisogno dei servizi finanziari e di analisi economica ed individuando opportunità commerciali e di business per il Credito Cooperativo siciliano; dialogando con le società del GBI e confrontandosi nella individuazione delle politiche commerciali e nello sviluppo dei prodotti e servizi alla clientela da proporre in ambito regionale; supportando il Servizio Amministrazione e Pianificazione nella sua funzione di consulenza alle BCC; assistendo le BCC nella pianificazione commerciale e di budgeting nonché nella conoscenza e nell utilizzo di strumenti di supporto quali il CRM. L analisi e l avvio di tali attività sono stati affidati ad un consulente, il Dott. Luigi Amodeo, dotato di adeguate competenze ed esperienza. Attività dei servizi federali Servizio Internal Auditing Dalla sua istituzione, il Servizio Internal Auditing ha contribuito a diffondere presso le BCC utenti, che rappresentano la totalità delle BCC della Sicilia, la cultura dei controlli interni. Nel corso del 2013 i processi esaminati sono stati 82, con un impegno significativo sui processi del Credito, della Finanza, del Governo e del rispetto delle disposizioni normative. Sono stati inoltre prodotti 24 report per le attività richieste dalla normativa di Vigilanza in materia di Politiche di remunerazione ed incentivazione. Nell esercizio 2013 il Servizio Internal Auditing, insieme al Servizio Revisione e Vigilanza Cooperativa, ha svolto le attività di verifica congiunta presso 3 BCC sottoposte ad ispezioni della Banca d Italia con risultanze in area sfavorevole. Anche per l anno 2013 il Servizio di Internal Auditing ha svolto le attività di audit in regime di co-sourcing, presso due dei principali Confidi che operano nel territorio siciliano, quale segno tangibile di riconoscimento della competenza del Servizio. Infine, in linea con le politiche di determinazione dei costi, anche per il 2013 il Servizio ha operato a beneficio dell utenza una riduzione sul prezzo contrattuale. Servizio Segreteria e Comunicazione Il Servizio ha fornito, in via continuativa e prevalente, assistenza operativa, tecnica, organizzativa ed amministrativa agli Organi sociali, alla Presidenza, alla Direzione ed ai servizi della Federazione. L assistenza agli Organi sociali è consistita nella convocazione degli organi statutari, nella predisposizione delle bozze e trascrizione dei relativi verbali; nella preparazione ed invio degli estratti delle delibere per i servizi di competenza, nell assistenza e nella verifica dell esecuzione delle delibere del consiglio; nella tenuta e conservazione dei libri societari e nei relativi adempimenti di legge; nella predisposizione della documentazione a supporto delle decisioni degli organi statutari della Federazione. L assistenza alla Presidenza è consistita nel servizio di segreteria e nelle attività logistiche ed organizzative relative agli impegni istituzionali e di rappresentanza del Presidente. 37

38 L assistenza alla Direzione è consistita nel curare: la comunicazione interna aziendale; la comunicazione esterna alle Associate; la custodia e l archiviazione dei contratti; gli acquisti ed i rapporti con i fornitori; la raccolta e l aggiornamento di dati, documenti, informazioni provenienti dagli organismi di categoria e/o dalle Associate e la loro veicolazione ai servizi della Federazione; il protocollo della corrispondenza in arrivo ed in partenza e lo smistamento della stessa nonché l archiviazione ottica e cartacea; le comunicazioni in entrata, il centralino, il fax centralizzato; le spedizioni a mezzo corriere o l invio a mezzo posta elettronica delle lettere/circolari e la loro pubblicazione sul sito intranet. L assistenza ai servizi della Federazione è consistita: nella gestione e manutenzione dei locali e/o apparecchiature elettroniche/informatiche nonché delle auto aziendali; nella gestione delle attività logistiche ed organizzative relative alle missioni e trasferte del personale; nell aggiornamento di dati, notizie e informazioni sulla rete intranet aziendale; nella gestione del firewall, del software per la documentazione dei consumi del centralino, dell utente amministratore del server di posta elettronica; nei rapporti con la società di assistenza informatica; nelle attività logistiche ed organizzative di supporto all operatività dei servizi. In particolare, per il Servizio Formazione, il Servizio ha curato le attività di supporto logistico ed organizzativo inerente la pianificazione mensile e la realizzazione delle attività formative nonché la predisposizione del materiale per i corsi di formazione; relativamente al Portale Formazione si è incaricato del caricamento della documentazione dei corsi, dell inserimento delle frequenze, dell archiviazione e scansione dei fogli firma. Il Servizio, inoltre, si è occupato della gestione del budget degli eventi e dell organizzazione dell Assemblea annuale dei Soci. Il Servizio ha provveduto: alla predisposizione ed alla trasmissione telematica della Comunicazione Iva, Variazione Dati Iva, Modello Intra; all invio delle segnalazioni mensili/periodiche (F24; F24 Enti Pubblici, Fug, Anagrafe dei Rapporti, Comunicazione all Anagrafe Tributaria); alla registrazione telematica dei contratti di locazione; alla trasmissione telematica di tutte le dichiarazioni fiscali (Unico, Irap, Mod.770); alla elaborazione e stampa dei file 730 messi a disposizione dall Agenzia delle Entrate e forniti al Servizio Gestione ed Amministrazione del Personale per la predisposizione del Mod Inoltre, è stata effettuata la seguente attività amministrativa propria della Federazione: raccolta, controllo, protocollo e sistemazione di tutte le fatture d acquisto e dei vari documenti giustificativi di spesa; predisposizione, classificazione e contabilizzazione delle fatture emesse nell esercizio; bonifici ai fornitori e pagamenti di altra natura; incasso delle fatture emesse e riscossioni di altra natura; tenuta della prima nota contabile; pagamento stipendi del personale e verifica relative note spese; redazione prospetto di riepilogo dei costi/recuperi spesa sui corsi di formazione; gestione della cancelleria; determinazione contributo associativo da erogare a Federcasse; collaborazione con lo studio di consulenza contabile per la definizione e predisposizione delle principali operazioni di natura contabile-fiscale e di controllo di gestione attraverso la redazione dei Budget/Preconsuntivi; gestione delle presenze Amministratori, Componenti Commissioni con relativa compilazione delle schede compensi fornite al Servizio Gestione e amministrazione del personale per l elaborazione dei cedolini paga, nonché delle presenze dei Sindaci (professionisti). 38

39 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Relativamente alla comunicazione, il Servizio si è occupato della gestione dei siti Internet ed Extranet della Federazione e della predisposizione delle comunicazioni alle Associate inerenti le tematiche di comunicazione e social banking. Le attività pianificate per il 2014 sono: all interno del Progetto integrato Paghe, Risorse Umane e gestione Formazione, nel primo semestre, l analisi, la definizione e la realizzazione delle implementazioni necessarie per l avvio del modulo Formazione della procedura Zucchetti, nonché la migrazione dello storico della formazione dal portale Stratos; nel secondo semestre, saranno avviate l analisi e la definizione delle implementazioni necessarie per l avvio della valutazione dei fabbisogni formativi attraverso il modulo formazione della procedura Zucchetti e l applicativo Aris. Per quanto riguarda il Progetto Giovani, sarà avviato il Comitato di Coordinamento delle Associazioni dei Giovani Soci. Servizio Amministrazione e Pianificazione Nel corso del 2013, oltre alla consueta attività di assistenza e consulenza sui principali adempimenti di natura contabile e fiscale, è stato fornito un supporto significativo per la predisposizione dei Piani Strategici triennali e dei Piani Operativi annuali delle BCC. In particolare, in collaborazione con la Federazione Puglia e Basilicata delle BCC e con il supporto esterno di una unità (co. co.pro.), è stata portata avanti l attività progettuale volta a definire nuove metodologie di redazione dei piani strategici che prevedono l elaborazione di una serie di analisi propedeutiche alla definizione delle linee strategiche delle Associate (Analisi di Bilancio, Approfondimento Territoriale, Quote di Mercato, Produttività della rete commerciale). Nell ambito della nuova iniziativa, in aggiunta alle 5 BCC Pilota che hanno avviato il progetto nei primi mesi dell anno, sono state seguite nel corso dell esercizio 2013: 3 BCC, che hanno chiesto il supporto per la predisposizione dei piani strategici; 2 BCC, per la predisposizione dei piani operativi e relativi budget commerciali di filiale; 2 BCC, per la predisposizione dei piani di risanamento. Contestualmente sono stati completati i lavori di costruzione dei vari database e sono state aggiornate ed integrate le fonti informative (Siloa, Camera di Commercio, Base informativa pubblica di Banca d Italia, SIT Federcasse, ecc.) utilizzate per le elaborazioni delle citate analisi. Parallelamente, nell ambito dell area studi e ricerche, è stato ulteriormente sviluppato lo strumento con il quale vengono elaborati i dati di bilancio e forniti i report di analisi con evidenza degli indici patrimoniali, economici, di produttività e di rischiosità, nonché il confronto con gli aggregati regionali e con quelli dei cluster di appartenenza. Nell anno appena concluso, è stato, altresì, avviato il progetto DBfil che si pone l obiettivo, attraverso un applicativo Web, di fornire alle banche utenti la possibilità di monitorare la produttività delle proprie filiali tramite una serie di confronti omogenei tra i dati di una singola filiale con la media delle filiali di altre BCC aventi caratteristiche simili (n dipendenti, localizzazione geografica, localizzazione amministrativa, anzianità, tipologia, dimensioni). Il progetto si inquadra nell obiettivo strategico di categoria di consolidare e sviluppare l azione commerciale e di efficienza operativa delle Banche di Credito Cooperativo. Entro il primo semestre del 2014 verrà rilasciata una prima versione sperimentale. Con riguardo all attività tradizionale di assistenza e consulenza fiscale e di bilancio, il Servizio ha provveduto, sulla base delle nuove disposizioni approvate nel corso dell esercizio, ad aggiornare gli strumenti operativi (Tool di calcolo per le imposte, Tool per imposta di bollo, Tool di Unico, ecc.) che ogni anno vengono messi a disposizione delle Associate. Come di consueto, sono state emanate 39

40 apposite circolari esplicative e forniti strumenti e soluzioni operative su argomenti di natura contabile e tributaria. In particolare, per l anno appena trascorso, sono state recepite le novità in tema di Bilancio introdotte con il 2 aggiornamento della Circolare n. 262 di Banca d Italia, che ha comportato l integrazione e lo sviluppo della procedura ProBil. Com è noto, tale procedura, di proprietà della Federazione Siciliana, viene utilizzata dal sistema nazionale delle BCC per la redazione del bilancio d esercizio ed il Servizio Amministrazione e Pianificazione ne cura l aggiornamento e coordina l omonimo GdL Nazionale. Al riguardo, rilevante è stata l attività, in termini di giornate uomo dedicate, di verifica e implementazione della struttura del sistema dei controlli di coerenza interna ed esterna tra bilancio e segnalazioni di vigilanza. Altrettanto impegnativa è stata l attività di miglioramento dell efficienza funzionale del software, attraverso l implementazione delle funzionalità esistenti (tra le quali esportazione dati di bilancio per il FGI) e lo sviluppo di nuove (esportazione dati per la metrica mutualistica richiesti da Federcasse). Sono state, inoltre, effettuate le seguenti attività amministrative proprie della Federazione: calcolo del contributo associativo dovuto dalle BCC siciliane per l esercizio corrente; collaborazione con lo studio di consulenza contabile per la predisposizione, dei Budget/Preconsuntivi; implementazione di un tool di calcolo per la determinazione delle imposte della Federazione; elaborazione dei dati aggregati di fine periodo delle BCC siciliane per l Assemblea, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Esecutivo della Federazione e la Conferenza dei Presidenti e dei Direttori. Il personale del Servizio ha regolarmente partecipato ai tavoli di lavoro costituiti in seno a Federcasse quali: Commissione Tributaria, Comitato Guida Ias e GdL vari. Sono stati organizzati e sviluppati dal Servizio i seguenti corsi di formazione a favore delle BCC: contabilizzazione Titoli e Crediti, aspetti specifici d interesse delle BCC; novità normative ai fini della stima delle imposte dell esercizio e della redazione del Bilancio e della nota integrativa; aggiornamenti per la compilazione delle Dichiarazioni Fiscali (Unico/Irap/Mod. 770/Iva); nuove Versioni del Piano dei Conti Unico e Procedura Probil; imposte indirette; novità sulla tassazione delle rendite finanziarie; nuove misure dell imposta di bollo; pianificazione strategica ed operativa, processi, nuove metodologie e strumenti operativi. Infine, tra le attività straordinarie effettuate nel corso del 2013, si evidenzia: il supporto fornito alle Associate, in collaborazione con il servizio ALM di Iccrea Banca, per gli adempimenti richiesti dalle disposizioni di Vigilanza Prudenziale ed in particolare per l elaborazione della rendicontazione ICAAP dell anno 2012 e l attività di assistenza e consulenza per gli adempimenti di natura amministrativa, contabile e fiscale indirizzata alle BCC che hanno effettuato operazioni di fusione o di acquisizione/ cessione delle attività e passività di bilancio. Servizio Revisione e Vigilanza Cooperativa Il Servizio ha curato le attività connesse al ruolo della Federazione Siciliana quale articolazione territoriale del Fondo di Garanzia dei Depositanti fornendo le informative richieste e realizzando tutte le attività previste dal piano di verifiche. In tale contesto e sulla base del Piano delle attività di monitoraggio e delle verifiche elaborato dal Servizio Rischi e Controlli sono state sottoposte a verifica generale cinque Associate (di cui tre congiuntamente al Servizio di Internal Auditing) mentre una è stata oggetto di follow-up. 40

41 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L attività di Vigilanza Cooperativa relativa al biennio , iniziata nel corso quarto trimestre del 2013, ha interessato una sola Associata, mentre le rimanenti saranno completate entro il Il Servizio è presente, con propri rappresentanti, nella Commissione Vigilanza Cooperativa costituita presso Federcasse. Servizio Rischi e Controlli Nel corso del 2013 le attività del Servizio Rischi e Controlli in materia di coordinamento delle metodologie e delle attività di prevenzione e gestione delle crisi sono entrate a regime. Dal mese di luglio le funzionalità del Cruscotto del Risk Controller sono state estese a tutte le Associate consentendo, sia alla Federazione che alle BCC, l analisi periodica degli indicatori andamentali e di rischio con riferimento all intero benchmark regionale. È stato reso operativo un accesso multibanca in un apposito ambiente del sistema informativo fornito da Iside Spa e dedicato alle federazioni locali per l analisi dei dati aggregati. Si è proceduto con la definizione delle attività e la gestione delle procedure di abilitazione funzionali all accesso in remoto ai sistemi informativi. Nel corso dell esercizio sono state definite e formalizzate le procedure per il monitoraggio dell andamento gestionale delle Associate e dal mese di gennaio è stato reso operativo il Comitato Controlli, presieduto dal Responsabile del Servizio e finalizzato al periodico aggiornamento sulle criticità emerse nel corso delle verifiche o delle attività di consulenza prestate dai Servizi di Federazione. Nella riunione dell 11 dicembre il Comitato ha condiviso le iniziative da avviare con riferimento alle BCC classificate in osservazione per l esercizio È stato, quindi, redatto il Piano delle attività di monitoraggio e delle verifiche Il Servizio si è fatto carico di sintetizzare gli esiti delle attività di verifica congiunta ad opera dei Servizi Internal Auditing e Revisione e Vigilanza Cooperativa e di curare il monitoraggio delle attività avviate dalle Associate per la risoluzione dei profili di criticità riscontrati. In quattro occasioni è stata richiesta l attivazione del Comitato per la valutazione dei piani strategici per la valutazione in termini di sostenibilità dei documenti di pianificazione strategica. L 8 febbraio 2013 la Federazione ha invitato i Presidenti dei Collegi Sindacali delle Associate ad un incontro di confronto ed approfondimento sui compiti che la normativa assegna al loro ruolo. Tale primo incontro è stato precursore dell attivazione di una serie di incontri periodici che si sono sviluppati durante l intero esercizio e nei quali il Servizio Rischi e Controlli ha svolto il ruolo di facilitatore. L ampio dibattito fra i partecipanti che si è attivato nel tempo costituisce un prezioso contributo alle iniziative che la Federazione può avviare per supportare i Collegi Sindacali nella loro attività e nel ruolo di facilitatore per la diffusione di best-practice. La volontà di dare la più ampia condivisione alla metodologia di approccio alle attività di verifica ha quindi condotto alla redazione delle Linee Guida per l operato dei Collegi Sindacali nelle Banche di Credito Cooperativo, documento inizialmente rilasciato il 24 maggio 2013 e ripetutamente sottoposto a revisione, estensione ed aggiornamento. L emanazione del 15 aggiornamento della Circolare n. 263 della Banca d Italia del 2 luglio 2013, con l introduzione di nuove disposizioni in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa, ha visto l avvio di un progetto nazionale di Categoria per l adeguamento delle BCC alle previsioni normative. In tale ambito, il Servizio partecipa ai Tavoli di Lavoro di Federcasse e ha assunto il coordinamento delle attività in capo alla Federazione per la diffusione ed il recepimento degli indirizzi progettuali presso le Associate. 41

42 Servizio Compliance In ordine alle tipologie di esternalizzazione, di tutte o parte, delle fasi del processo di gestione del rischio di non conformità offerte alle Associate, al 31 dicembre 2013 si contavano n. 15 BCC aderenti alla modalità di esternalizzazione integrale delle attività della Funzione di Compliance e ulteriori n. 8 BCC aderenti all esternalizzazione delle attività a prevalente contenuto di consulenza legale e definizione degli interventi organizzativi interni e di mitigazione. Le attività di verifica e reporting svolte, riferibili alla pianificazione del Servizio per l anno 2013, sono state complessivamente n. 32 (di cui 5 condotte nei primi mesi del 2014). Il Servizio ha inoltre supportato due BCC, aderenti con modello di contratto di esternalizzazione parziale, nella conduzione del Compliance Risk Assessment in materia di normativa Antiriciclaggio. Le verifiche condotte ed i relativi report prodotti hanno avuto ad oggetto il rispetto della normativa Mifid, la conformità alle norme in materia di Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e quella in materia di Antiriciclaggio. Congiuntamente alle suddette attività, il Servizio ha svolto attività di consulenza e supporto ai presidi di Compliance delle BCC, sia corrispondendo specifiche richieste, ovvero mediante la produzione e distribuzione generalizzata di informative (Alerts normativi, Circolari, ) su argomenti previsti nel perimetro della Compliance. Le suddette attività sono state rappresentate nell ambito dell annuale Report Consuntivo redatto dal Servizio di Compliance della Federazione per ogni singola BCC titolare di contratto di esternalizzazione integrale della funzione. Nel corso del 2013 l Osservatorio Regionale della Compliance, costituito nel 2011 su iniziativa del Servizio con il fine di estendere il rapporto di collaborazione con gli omologhi presidi di tutte le Associate, si è riunito una sola volta trattando problematiche connesse al processo di gestione del rischio di non conformità e agli strumenti di identificazione e misurazione dei rischi in uso presso il Servizio della Federazione. Servizio Consulenza Legale, Giuslavoristica e Sindacale Per quanto riguarda la consulenza legale, il Servizio nell anno ha predisposto n. 16 Circolari in materia di: contratti bancari (4), trasparenza (2), governance e disposizioni di vigilanza (3), antiriciclaggio (2), modalità di svolgimento delle assemblee sociali (4) e conti dormienti (1). Mediante messaggi di alerting ha informato le banche sulle principali novità normative soprattutto attinenti l antiriciclaggio, la vigilanza prudenziale, il sistema dei pagamenti, la trasparenza e la privacy. Oltre alla quotidiana attività di assistenza e consulenza alle Banche nelle materie di competenza, ha fornito circa una trentina di risposte scritte su quesiti relativi alla CAI, all antiriciclaggio, agli assegni, alle successioni, all anatocismo ed all usura, al pignoramento presso terzi, ai libri sociali, alle attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati. Per quanto riguarda l attività di supporto alle Associate nella gestione delle tematiche giuslavoristiche e sindacali, il Servizio ha predisposto n. 38 circolari in materia di relazioni sindacali, di riforma del mercato del lavoro, di previdenza e assistenza, di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Servizio ha inoltre assistito la Commissione Sindacale regionale in 14 incontri con le OO.SS. di categoria ed ha prestato la propria assistenza alla Commissione di Conciliazione ed Arbitrato prevista dall art. 15 del C.C.N.L. in undici diverse occasioni. Ha assistito, infine, una Associata nell attivazione e conclusione della procedura ex articolo 22 del CCNL in occasione di due ipotesi di acquisizione di ramo d azienda. 42

43 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il responsabile del Servizio, nell ambito dell attività di formazione offerta dalla Federazione alle proprie Associate, ha tenuto un corso centrale (sulla normativa di contrasto al riciclaggio) e 6 corsi residenziali (sia in materia di antiriciclaggio che di disposizioni di vigilanza sull autovalutazione della governance). Servizio Organizzazione Nel corso del 2013, come nei due anni precedenti, il Servizio ha coordinato e curato la realizzazione delle fasi del progetto sui modelli organizzativi delle BCC precedentemente avviato. Dal gennaio 2011, infatti, la Federazione ha intrapreso un percorso sui modelli organizzativi delle Associate necessariamente graduale, idoneo a garantire il perseguimento di obiettivi di innovazione professionale, organizzativa e tecnologica per meglio rispondere alle esigenze, sempre più pressanti e cogenti, imposte alle BCC dall evoluzione del quadro normativo e regolamentare. Nel 2013 è stato attivato il modulo progettuale denominato La struttura organizzativa delle BCC siciliane - I Processi di lavoro - Implementazione ed aggiornamento, che ha visto impegnato il Servizio nell implementazione del modello organizzativo delle BCC mediante la formalizzazione di ulteriori nuovi processi di lavoro. All implementazione è stata affiancata l attività di aggiornamento, nel continuo, dei processi già formalizzati (cfr. ad esempio, il processo Antiriciclaggio) a garanzia del perseguimento dei citati obiettivi di innovazione e valorizzazione del patrimonio informativo delle Banche in un unico repository gestito centralmente. Nel corso del 2013, pertanto, sono stati rilasciati alle Associate n. 10 nuovi processi di lavoro (Gestione Anagrafe Generale, Icaap, BancAssicurazione, Contante e Valori, Virtual Banking, Soci, Rischi e attività connessi a soggetti correlati, Tesoreria enti, Infrastrutture e Spese e Estero) che, insieme a quelli rilasciati in precedenza, portano a n. 19 il numero complessivo dei processi standard disponibili nel repository regionale. Le attività di rilascio sono state coordinate dal Servizio anche mediante incontri formativi, rivolti ai referenti organizzativi delle Banche aderenti al progetto. Il Servizio è stato, inoltre, impegnato in interventi di consulenza spot, richiesti dalle singole Banche e relativi (soprattutto) ad attività di gestione dei rispettivi repository organizzativi, con riguardo al modello organizzativo (regolamento interno, organigramma, funzionigramma), alle attività di implementazione di specifici processi operativi, all attività di supporto nell utilizzo dell applicativo Aris ed alla strutturazione del portale organizzativo della Banca (Kadma). Servizio Formazione Il Servizio ha curato, avvalendosi della collaborazione di docenti esterni ed interni e di Accademia BCC, l elaborazione, l organizzazione e la realizzazione del Piano Formativo 2013, destinato al personale dipendente, Amministratori e Sindaci delle Associate, che si è concretizzato nell erogazione di 107 corsi di formazione, per un totale complessivo di ore formative, cui hanno aderito 531 dipendenti, 186 amministratori e 50 Sindaci. Il predetto Piano Formativo è stato realizzato tenendo conto dei fabbisogni formativi delle BCC (rilevati tramite apposito questionario) e dei nuovi ambiti formativi derivanti dalle linee strategiche nazionali del Credito Cooperativo e dei Progetti di Categoria. Le linee guida formative 2013 hanno interessato temi specifici derivanti dall evoluzione del quadro normativo e dall accresciuta complessità degli assetti organizzativi delle BCC. Il Piano Formativo 2013 è stato predisposto con l intento di conseguire i seguenti obiettivi: qualificare e aggiornare i profili professionali e le competenze nelle aree interessate dal cambiamento; 43

44 acquisire ed applicare i contenuti del nuovo quadro normativo, trasformando i possibili vincoli normativi in nuove opportunità di mercato; ampliare le competenze professionali dei diversi profili della banca, integrandole con le sollecitazioni provenienti dal contesto esterno; sviluppare le competenze manageriali e gestionali per potenziare gli assetti organizzativi; sensibilizzare i vertici aziendali sui nuovi scenari che impongono un forte cambiamento culturale a cascata, che dovrà coinvolgere tutte le figure professionali, dal Management della Banca ai livelli operativi; definire un modello di competenze per l Amministratore della BCC per svolgere, con consapevolezza e responsabilità, il proprio servizio di guida e governo di un impresa bancaria; rafforzare la Governance, per il miglioramento degli assetti organizzativi e dei flussi informativi tra Organi Sociali e Funzioni di controllo, per garantire la stabilità della banca; svolgere un efficace presidio del territorio, sia per individuare i fabbisogni della clientela per una maggiore fidelizzazione, sia per supportare la pianificazione delle attività commerciali; potenziare la competenza professionale di tipo tecnico-operativo, soprattutto nelle aree core business. Inoltre, a seguito dell emanazione da parte di Banca d Italia della nuova normativa antiriciclaggio riguardante l Adeguata verifica della clientela bancaria, è stato realizzato con il finanziamento di Fon.Coop e con la collaborazione della Strategies Business School (Scuola di formazione bancaria operante a livello nazionale ed internazionale) un Master di specializzazione in Antiriciclaggio, rivolto specificatamente ai Responsabili dia Funzione, per il conseguimento di un diploma MoneyLaundering, riconosciuto a livello europeo. Il Servizio ha fornito anche supporto alle attività formative realizzate direttamente dalle singole BCC curando, secondo le specifiche esigenze, la pianificazione e l organizzazione dei corsi di formazione in loco. Per le BCC che ne hanno fatto richiesta, sono stati organizzati n. 52 corsi di formazione residenziale prevalentemente in materia di Antiriciclaggio, Trasparenza Bancaria, Sistema dei Controlli Interni, Basilea 3, Modelli organizzativi delle BCC siciliane, Privacy, Resoconto ICAAP, MIFID, Credito, Gestione del Tempo, Tecniche di Vendita Sicurezza. Infine il Servizio ha curato l organizzazione di incontri di carattere istituzionale. Servizio Gestione e Amministrazione del Personale Il Servizio ha svolto la consueta attività di calcolo e liquidazione degli stipendi del personale dipendente, dei compensi degli Amministratori e Sindaci, dei prestatori d opera con contratti di collaborazione occasionale, coordinata e continuativa e/o a progetto curando tutti gli aspetti connessi di natura fiscale, previdenziale e assistenziale. Complessivamente il Servizio ha elaborato buste paga amministrando 984 dipendenti su 25 BCC oltre la Federazione. Particolarmente impegnativa nel corso del 2013 è risultata la migrazione dei dati sulla nuova procedura Paghe in ambiente web di Zucchetti. Il Servizio in collaborazione con Zucchetti SpA, Blutec Srl e Federazione BCC dell Emilia Romagna è stato impegnato nella realizzazione del Progetto Integrato Paghe, Risorse Umane e Gestione Formazione con il quale sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: fornitura di una soluzione informatica completa e integrata; esternalizzazione degli strumenti informatici e tecnologici della gestione del personale per le Associate; standardizzazione delle informazioni e dei processi; 44

45 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ampliamento delle funzionalità e di servizi disponibili. Al 31 dicembre 2013 l organico delle BCC siciliane, incluso il personale della Federazione, contava 984 dipendenti, così distribuiti: Dirigenti 31 Quadri direttivi 23 4 livello 43 3 livello 53 2 livello 80 1 livello Terza area professionale livello livello 81 2 livello livello Seconda area professionale 19 2 livello 4 1 livello Prima area professionale 6 1 livello Si fornisce di seguito informativa in merito alle attività svolte da meccanismi attivati dalla Federazione. Centro di Competenze Crediti Nel corso del 2013 il Centro Competenze Crediti è stato impegnato in molteplici attività di supporto alle BCC siciliane, realizzate con riunioni e con uno scambio continuo di informazioni tra i componenti del predetto meccanismo. Il Centro Competenze Crediti è stato così principalmente coinvolto: nell analisi della piattaforma di comunicazione telematica tra BCC e Confidi, richiesta dall Organo di Vigilanza e nell esame dello schema di convenzione Federazione-BCC-Confidi; nella valutazione degli strumenti e dei servizi della CEDFIN S.r.l. (società di consulenza specializzata nell elaborazione di sistemi informativi economico finanziari di supporto alla pre-valutazione quantitativa del merito creditizio delle imprese, in particolare per le operazioni assistite dal Fondo Centrale di Garanzia) e al termine del quale è stata siglato un Accordo quadro dalla Federazione; nell esame della Terza Convenzione Regionale sottoscritta tra la Federazione e Legambiente Sicilia; all aggiornamento delle Linee Guida sulla Gestione del Credito; nell esame della bozza dell Accordo Quadro sottoscritto tra la Federazione e ICCREA avente ad oggetto il Service Fondo di Garanzia ; al consueto supporto alle BCC aderenti al finanziamento in pool a favore di Codesarrollo nella fase di incasso delle rate. Gruppo di lavoro giovani Il gruppo di lavoro Progetto Giovani nel 2013 ha realizzato tutte le attività pianificate sin dalla sua costituzione nel 2011 attraverso un progetto finanziato da Fondosviluppo che prevedeva: 1. la realizzazione del Box Associazioni Giovani all interno del quale sono stati inseriti: il volume Scrivere il futuro edito dall Ecra; un cd contenente files utili per la costituzione delle associazioni (bozze statuto, logo e relativo manuale d uso, slides per primi incontri con i giovani, video, questionario raccolta info soci, ecc.); 4 schede sull utilizzo dei new media. Il box è stato distribuito alle Associate durante incontri destinati ai giovani dipendenti e ai giovani soci volti a facilitare la costituzione delle Associazioni; 2. gli incontri di Formazione Finanziaria per le Scuole Superiori tenuti da giovani dipendenti delle BCC siciliane. L attività ha previsto la progettazione e la realizzazione, in collaborazione con Accademia BCC, del 45

46 materiale formativo da presentare durante gli incontri nonché una attività formativa destinata ai dipendenti che terranno gli incontri. Gli incontri si svolgeranno nel corso del Alla Formazione Finanziaria nelle scuole è stato associato il Concorso C+ Conosci e Conquista destinato ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni residenti e/o domiciliati in Sicilia che si svolgerà nel corso del Infine, nel mese di aprile si è tenuto a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa il Terzo Forum Nazionale delle Associazioni dei Giovani Soci al quale hanno partecipato più di 300 giovani provenienti da tutta Italia. Il Forum nazionale è stato organizzato da Federcasse con la collaborazione della Federazione, del Gruppo di lavoro e delle Associazioni dei Giovani Soci Siciliane. Il Bilancio della Federazione Siciliana L esercizio 2013 si è chiuso con una perdita di a fronte di un utile netto nel 2012 di Si evidenziano di seguito le variazioni più significative delle principali voci confrontate con i dati al 31 dicembre 2012: il valore della produzione ha registrato complessivamente un decremento di (da ad ); in dettaglio: i Contributi Associativi sono aumentati dell 1,69 per cento, pari ad (da ad ); i Ricavi da Servizio Internal Auditing sono diminuiti del 9,70 per cento, pari ad (da ad ); la diminuzione è stata determinata da minori costi ribaltati alle Associate anche per la riduzione dell organico assegnato al servizio; il Recupero spese da Servizio Compliance sono diminuiti del 4,15 per cento, pari ad (da ad ); la diminuzione è stata determinata da minori costi ribaltati alle Associate; la voce Recupero spese per organizzazione corsi di formazione si è incrementata dell 8,50 per cento, pari ad (da ad ) per l aumento delle attività formative; la voce Recupero spese assistenza fiscale BCC si è incrementata del 60,05 per cento, pari ad (da ad ), per la maggiore attività di assistenza alle Associate anche a seguito delle operazioni di aggregazione; si evidenzia che tali costi sono ribaltati alle Associate destinatarie dell assistenza; la voce Recupero spese Sinergia si è ridotta del 64,63 per cento, pari ad (da ad ), per la progressiva adesione diretta delle 46

47 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE BCC al Centro Servizi Sinergia; tale voce identifica il costo dei servizi esternalizzati dalle Associate addebitato alle banche ed accreditato al centro servizi; la voce Ricavi da Pianificazione Strategica di identifica i costi sostenuti dalle Associate utilizzatrici del servizio di consulenza ed assistenza nella pianificazione strategica ed operativa; la voce Altri ricavi e proventi si è incrementata del 18,63 per cento, pari ad (da ad ), per i nuovi progetti finanziati da Fondosviluppo; le spese per servizi (viaggi e trasferte, servizi amministrativi) sono aumentate dello 0,42 per cento, pari ad (da ad ); in particolare le spese per viaggi e trasferte sono diminuite dello 0,42 per cento, pari ad 900 (da ad ); tra le spese per servizi amministrativi le principali variazioni incrementative hanno riguardato le voci: Collaborazioni coordinate e continuative (di , riferibili a prestazioni consulenziali per il Presidio Area Mercato e per il supporto al Servizio Amministrazione e Pianificazione); Manutenzione beni propri (incrementate di , riferibili principalmente alle attività di manutenzione sulle nuove procedure/moduli aggiuntivi Zucchetti ed ai costi di migrazione da Giove a Pagheweb); Organizzazione convegni ed eventi (incrementate di , essenzialmente al 3 Forum nazionale delle Associazioni dei Giovani Soci ed al Convegno su Giovani e Lavoro, finanziati da Fondosviluppo); Costi Consulenza Pianificazione Strategica (incrementate di , riferibili ai costi dei dipendenti e della consulenza della Federazione Puglia per l attività di supporto; tali costi sono recuperati dalle BCC utilizzatrici del servizio). In riduzione, invece, i Costi per servizio SOAR/ Sinergia (di , per la progressiva adesione delle Associate al centro servizi); il costo per il personale si è incrementato dell 1,01 per cento, pari ad (da ad ); tale importo è risultato influenzato dalla diminuzione della voce stipendi e straordinari e dall incremento retributivo delle prestazioni aggiuntive (QD1 e QD2, causa previsione CCNL) e del premio di risultato (per l aumento del premio medio regionale sul quale è parametrato il premio dei dipendenti della Federazione). 47

48 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell esercizio Successivamente al 31 dicembre 2013 non sono intervenuti fatti rilevanti tali da influenzare la situazione esistente alla chiusura dell esercizio e rappresentata in bilancio. Evoluzione prevedibile della gestione Si riassumono i principali temi che impegneranno la Federazione nel corso del 2014 e degli anni successivi. Operazioni societarie Nel 2014 andranno a realizzarsi due importati operazioni societarie: l acquisizione delle attività e delle passività della BCC di Siracusa da parte della BCC La Riscossa di Regalbuto; la fusione per incorporazione della BCC San Marco di Calatabiano nella BCC di Pachino. Un ringraziamento va agli amministratori tutti delle BCC interessate dalle operazioni sopra richiamate per l impegno profuso e la sensibilità e collaborazione dimostrata per realizzare le predette operazioni societarie. Coordinamento Associazioni Giovani Soci Considerati gli importanti obiettivi realizzati, illustrati in altri capitoli della presente relazione, si è ritenuto opportuno non disperdere l esperienza maturata dal Gruppo di Lavoro Giovani per costituire, primo in Italia, il Comitato di Coordinamento delle Associazioni dei Giovani Soci delle BCC siciliane che si ponga l obiettivo strategico di avvicinare le BCC al mondo dei giovani e i giovani al mondo delle BCC. 48

49 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Impatti delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale Il 2 luglio 2013 la Banca d Italia ha innovato le Disposizioni di Vigilanza in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa. La Categoria ha partecipato attivamente alla fase di consultazione del documento riuscendo in molti casi a far valere il criterio di proporzionalità. Il documento finale contiene comunque numerosi aspetti che comporteranno per le BCC l assunzione di ulteriori oneri di conformità (in termini culturali, metodologici, organizzativi) e dei relativi costi. Analoga attenzione andrà riservata alle strutture degli Organismi di II Livello, Federcasse, Federazioni locali, Banche di secondo livello e centri servizi, in quanto coinvolti nei molteplici aspetti di conformità richiamati dalla norma. Le Federazioni locali, in particolare, sono coinvolte direttamente, in quanto outsourcer delle Associate per le funzioni di controllo di secondo e terzo livello, ed indirettamente, in quanto fornitrici di servizi di assistenza-consulenza in materia di pianificazione e di monitoraggio dei rischi. Poiché tali interventi impatteranno quali-quantitativamente sulle strutture delle BCC e sul modello organizzativo, dimensionale e di servizio delle Federazioni Locali, si impone, ora più che mai, un approfondita riflessione sia sul modello organizzativo delle BCC sia sul modello organizzativo e di servizio delle Federazioni locali. Evoluzione del Modello di Business delle BCC siciliane Già nel corso del 2013, in considerazione dell evoluzione dello scenario economico e finanziario, e tenuto conto del modello di business delle BCC Associate, storicamente molto legato al margine di interesse, è stata avviata una riflessione sull attuale modello di business attraverso un esame dell approccio culturale e relazionale con la clientela, della composizione e anzianità della base sociale e della clientela, delle strategie e metodologie commerciali spesso non particolarmente indirizzate alla proattività, della limitata presenza della componente commerciale nelle strutture organizzative. Da tale riflessione, invero ampiamente condivisa, è emersa la necessità ormai indifferibile di sviluppare un nuovo modello di business che consenta alle Associate di meglio riconoscere le esigenze della clientela, di meglio intercettare la clientela potenziale, di fidelizzarla, di verticalizzare la presenza sul territorio, migliorando conseguentemente la redditività ed i margini commissionali da servizi. Il progetto Evoluzione del modello di business delle BCC siciliane è stato formalizzato in un apposita riunione della Conferenza dei Presidenti e dei Direttori di marzo del Evoluzione del Modello del Credito Cooperativo Il 2013 è stato ancora un anno difficile, per l Europa e per l economia italiana, più di quanto si prevedesse un anno fa. L uscita dalla recessione è travagliata, la ripresa fragile e incerta. Non mancano, però, segnali positivi: crescono gli afflussi di capitale, migliora il clima di fiducia dei consumatori, gli ordinativi delle imprese manifatturiere sono in espansione. Perché il miglioramento si consolidi è necessario proseguire con decisione lungo la strada delle riforme e promuovendo la ricerca dell efficienza. Negli ultimi mesi del 2013 il flusso di nuove sofferenze sembra che abbia iniziato a ridursi. L esperienza insegna tuttavia che la ripresa economica determinerà miglioramenti nella qualità del credito ritardati e graduali. Per far fronte agli accantonamenti che saranno ancora necessari occorre un ulteriore aumento dell efficienza e il recupero di redditività del sistema bancario. La razionalizzazione della rete di sportelli sta iniziando a incidere sui costi operativi, ma 49

50 vi sono ancora ampi spazi di miglioramento nell utilizzo della tecnologia. L aumento del grado di concorrenza nel mercato bancario che scaturirà, su scala europea, dal passaggio a una vigilanza unitaria, spingerà verso un ripensamento dei modelli di attività, dell organizzazione e dell assetto distributivo. In tal senso potranno agire anche le misure strutturali sull attività delle banche attualmente in discussione a livello europeo, con effetti circoscritti a un numero limitato di intermediari. Dalla crisi il sistema bancario uscirà diverso rispetto a prima, così come differente sarà la composizione delle classi sociali e lo stato di salute di famiglie ed imprese. La crisi economica, la globalizzazione dei mercati, le direttive comunitarie emanate e di prossima emanazione, le nuove disposizioni di vigilanza prudenziale impattano sul Credito Cooperativo in ambito di modello, di governance, di management, di organizzazione e di presidio del territorio. Tutto ciò impone una approfondita riflessione ed una chiara visione strategica. Nuove sinergie tra tutti i soggetti del Credito Cooperativo si rendono necessarie nell interesse delle BCC. Conclusioni Signori Soci, a conclusione di questa relazione desideriamo ringraziare: i Direttori delle Filiali siciliane della Banca d Italia ed i loro collaboratori per l attenzione da sempre riservataci; il Collegio Sindacale per l assidua partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e per il qualificato contributo fornito nello svolgimento delle sue funzioni; i Presidenti, gli Amministratori ed i Sindaci delle BCC Associate per la costante collaborazione e per la fiducia accordataci; i Direttori delle nostre BCC ed i loro collaboratori per la massima disponibilità manifestata; i componenti dei Centri di Competenze Basilea 2, Crediti e dei Gruppi di lavoro Giovani e Contabili per il supporto fornito alla Federazione con dinamismo, entusiasmo e professionalità; Federcasse e tutte le Società del Gruppo Bancario, in particolare Iccrea Holding, Iccrea Banca, Iccrea BancaImpresa, BCC Gestione Crediti, nonché Accademia BCC per l assistenza ed il supporto operativo assicurati alle BCC siciliane. Desideriamo ancora ringraziare cordialmente il Direttore e tutto il personale della Federazione per la generosa disponibilità e il fattivo impegno dimostrato nell assistere le BCC Associate in questo particolare momento carico di gravosi impegni normativi, regolamentari ed organizzativi. 50

51 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Proposta di ripianamento della perdita di esercizio Signori Soci, come evidenziato nella Relazione sulla Gestione al bilancio al 31 dicembre 2013, l esercizio si chiude con una perdita di Ciò premesso, proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra approvazione il bilancio di esercizio chiuso in data 31 dicembre 2013, come esposto nella documentazione di stato patrimoniale e di conto economico, nonché nella nota integrativa. Proponiamo inoltre di procedere al ripianamento della perdita di esercizio mediante utilizzazione della riserva legale. Palermo, 26 marzo 2014 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Avv. Antonio Albano) 51

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53 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Stato patrimoniale 53

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55 BILANCIO 2013 > STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31/12/ /12/2012 A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI Totale crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (A) 0 0 B) IMMOBILIZZAZIONI I - Immobilizzazioni immateriali 3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell ingegno Totale immobilizzazioni immateriali (I) II - Immobilizzazioni materiali 4) Altri beni Totale immobilizzazioni materiali (II) III - Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni a) Imprese controllate d) Altre imprese Totale partecipazioni (1) ) Crediti d) Verso altri Esigibili oltre l esercizio successivo Totale crediti verso altri Totale Crediti (2) Totale immobilizzazioni finanziarie (III) Totale immobilizzazioni (B)

56 C) ATTIVO CIRCOLANTE I) Rimanenze Totale rimanenze (I) 0 0 II) Crediti 1) Verso clienti Esigibili entro l esercizio successivo Totale crediti verso clienti (1) bis) Crediti tributari Esigibili entro l esercizio successivo Esigibili oltre l esercizio successivo Totale crediti tributari (4-bis) ter) Imposte anticipate Esigibili oltre l esercizio successivo Totale imposte anticipate (4-ter) ) Verso altri Esigibili entro l esercizio successivo Totale crediti verso altri (5) Totale crediti (II) III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 4) Altre partecipazioni Totale attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni (III) IV - Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali ) Danaro e valori in cassa Totale disponibilità liquide (IV) Totale attivo circolante (C)

57 BILANCIO 2013 > BILANCIO 2013 > STATO PATRIMONIALE D) RATEI E RISCONTI Ratei e risconti attivi Totale ratei e risconti (D) TOTALE ATTIVO PASSIVO 31/12/ /12/2012 A) PATRIMONIO NETTO I - Capitale II - Riserva da soprapprezzo delle azioni 0 0 III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale V - Riserve statutarie 0 0 VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio 0 0 VII - Altre riserve, distintamente indicate Differenza da arrotondamento all unità di Euro 1 1 Totale altre riserve (VII) 1 1 VIII - Utili (perdite) portati a nuovo 0 0 IX - Utile (perdita) dell esercizio Utile (perdita) dell esercizio Utile (perdita) residua Totale patrimonio netto (A)

58 B) FONDI PER RISCHI E ONERI 3) Altri Totale fondi per rischi e oneri (B) C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO D) DEBITI 7) Debiti verso fornitori Esigibili entro l esercizio successivo Totale debiti verso fornitori (7) ) Debiti tributari Esigibili entro l esercizio successivo Totale debiti tributari (12) ) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale Esigibili entro l esercizio successivo Totale debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (13) ) Altri debiti Esigibili entro l esercizio successivo Totale altri debiti (14) Totale debiti (D) E) RATEI E RISCONTI Ratei e risconti passivi Totale ratei e risconti (E) TOTALE PASSIVO

59 BILANCIO 2013 > BILANCIO 2013 > STATO PATRIMONIALE CONTI D ORDINE 31/12/ /12/2012 Altri conti d ordine Totale altri conti d ordine TOTALE CONTI D ORDINE

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61 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Conto economico 61

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63 BILANCIO 2013 > CONTO ECONOMICO CONTO ECONOMICO 31/12/ /12/2012 A) VALORE DELLA PRODUZIONE: 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni ) Altri ricavi e proventi Altri Totale altri ricavi e proventi (5) Totale valore della produzione (A) B) COSTI DELLA PRODUZIONE: 7) Per servizi ) Per godimento di beni di terzi ) Per il personale: a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri costi Totale costi per il personale (9) ) Ammortamenti e svalutazioni: a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali Totale ammortamenti e svalutazioni (10) ) Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione (B) Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

64 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI: 15) Proventi da partecipazioni Altri Totale proventi da partecipazioni (15) ) Altri proventi finanziari: d) Proventi diversi dai precedenti Altri Totale proventi diversi dai precedenti (d) Totale altri proventi finanziari (16) ) Interessi e altri oneri finanziari Altri Totale interessi e altri oneri finanziari (17) Totale proventi e oneri finanziari (C) ( bis) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA FINANZIARIE: 18) Rivalutazioni: c) Di titoli iscritti nell attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale rivalutazioni (18) ) Svalutazioni: a) Di partecipazioni c) Di titoli iscritti nell attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale svalutazioni (19) Totale rettifiche di attività finanziarie (D) (18-19)

65 BILANCIO 2013 > CONTO ECONOMICO E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI: 20) Proventi Differenza da arrotondamento all unità di Euro 1 0 Altri Totale proventi (20) ) Oneri Minusvalenze da alienazioni i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n Imposte relative ad esercizi precedenti Altri Totale oneri (21) Totale delle partite straordinarie (E) (20-21) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+-C+-D+-E) ) Imposte sul reddito dell esercizio, correnti, differite e anticipate Imposte correnti Imposte anticipate Totale imposte sul reddito dell esercizio (22) ) UTILE (PERDITA) D ESERCIZIO Il presente bilancio è veritiero e conforme alle scritture contabili. Per il Consiglio di Amministrazione Il presidente (Avv. Antonio Albano) 65

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67 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Nota integrativa 67

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69 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Premessa Il bilancio chiuso al 31/12/2013, di cui la presente nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi dell art. 2423, comma 1 del Codice Civile, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è redatto conformemente agli articoli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, 2425, 2425 bis del Codice Civile, secondo principi di redazione conformi a quanto stabilito dall art bis, comma 1 c.c., e criteri di valutazione di cui all art c.c.. I criteri di valutazione di cui all art 2426 Codice Civile sono conformi a quelli utilizzati nella redazione del bilancio del precedente esercizio, e non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui agli artt bis, secondo comma e 2423, quarto comma del Codice Civile. Ove applicabili sono stati, altresì, osservati i principi e le raccomandazioni pubblicati dagli organi professionali competenti in materia contabile, al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica. Le voci dell Attivo e del Passivo appartenenti a più voci dello Stato patrimoniale sono specificatamente richiamate. Criteri di redazione Conformemente al disposto dall articolo 2423 bis del Codice Civile, nella redazione del bilancio si è provveduto a: valutare le singole voci secondo prudenza ed in previsione di una normale continuità aziendale, nonché tenendo conto della funzione economica dell elemento dell attivo o del passivo considerato; includere i soli utili effettivamente realizzati nel corso dell esercizio; determinare i proventi ed i costi nel rispetto della competenza temporale, ed indipendentemente dalla loro manifestazione finanziaria; comprendere tutti i rischi e le perdite di competenza, anche se divenuti noti dopo la conclusione dell esercizio; considerare distintamente, ai fini della relativa valutazione, gli elementi eterogenei inclusi nelle varie voci del bilancio; mantenere immutati i criteri di valutazione adottati rispetto al precedente esercizio. Criteri di valutazione I criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio, esposti di seguito, sono conformi a quanto disposto dall art del Codice Civile. 69

70 Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto, inclusi tutti gli oneri accessori di diretta imputazione, e sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in relazione alla residua possibilità di utilizzazione del bene. In particolare, i diritti di utilizzazione delle opere d ingegno sono ammortizzati in base alla loro presunta durata di utilizzazione. L iscrizione e la valorizzazione delle poste inserite nella categoria delle immobilizzazioni immateriali sono state operate con il consenso del Collegio Sindacale. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto al netto dei relativi fondi di ammortamento, inclusi tutti i costi e gli oneri accessori di diretta imputazione. Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo è sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla residua possibilità di utilizzazione. Sono state applicate le seguenti aliquote previste dalla normativa fiscale, confermate dalle realtà aziendali, e ridotte del 50% in caso di acquisizioni nell esercizio solo per i beni indicati nella lettera b) del comma 1 dell art. 164 del testo unico delle imposte sui redditi, in ottemperanza all art. 1, comma 33 della legge 244/2007, in quanto ritenute rappresentative dell effettivo deperimento: Altri beni: mobili e arredi: 12% macchine ufficio elettroniche: 20% autoveicoli: 25% impianti speciali: 25% arredamento: 15% attrezzature: 15% altri beni: 16,60% Immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori, e sono costituite da partecipazioni che la Federazione detiene in società facenti parte del movimento delle Banche di Credito Cooperativo. I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono esposti al valore di presunto realizzo. 70

71 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Crediti I crediti dell attivo circolante sono iscritti al valore di presunto realizzo, il quale coincide con il valore nominale dei crediti stessi. Le attività per imposte anticipate connesse alle differenze temporanee deducibili ed alle perdite fiscali, in aderenza al principio generale della prudenza, sono state rilevate rispettivamente in presenza di ragionevole certezza dell esistenza, negli esercizi in cui le stesse si riverseranno, di un reddito imponibile non inferiore all ammontare delle differenze che si andranno ad annullare, e di imponibili fiscali futuri che potranno assorbire le perdite riportabili entro il periodo nel quale le stesse sono deducibili. Disponibilità liquide Le disponibilità liquide sono esposte al loro valore nominale. Ratei e risconti I ratei e i risconti sono stati iscritti sulla base del principio della competenza economica. Fondi per rischi ed oneri I fondi per rischi ed oneri sono stati accantonati in misura da coprire adeguatamente le perdite ed i debiti determinabili in quanto a natura e certezza o probabilità dell evento, ma non definiti in rapporto all ammontare o alla data di insorgenza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi che sono a disposizione. TFR Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è iscritto nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente e corrisponde all effettivo impegno della Società nei confronti dei singoli dipendenti alla data di chiusura del bilancio, dedotte le anticipazioni corrisposte. 71

72 Debiti I debiti sono indicati tra le passività in base al loro valore nominale. Costi e ricavi Sono esposti secondo il principio della prudenza e della competenza economica. Informazioni sullo Stato Patrimoniale Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Diritti di brevetto ind. e utilizzo opere ing. Costo storico es. pr. Rivalutaz. es. pr. Svalutaz. es. pr. F.do ammort. es. pr. Valore iniziale Totali Descrizione Diritti di brevetto ind. e utilizzo opere ing. Acquisiz. / Capitalizz. Alienazioni/ Eliminazioni Riclassif.(a)/ da altre voci Svalut./Ripr. valore dell es. Rivalutazioni dell esercizio Totali

73 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Descrizione Diritti di brevetto ind. e utilizzo opere ing. Ammortamenti Totale rivalutaz. es. corr. Totale svalutaz. es. corr. F.do ammort. es. corr. Valore finale Totali Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Costo storico es. pr. Rivalutaz. es. pr. Svalutaz. es. pr. F.do ammort. es. pr. Valore iniziale Mobili, arredi e dotazioni d ufficio Macchine d ufficio elettroniche Autovetture Impianti speciali Miglioramento e adattamento locale Telefoni cellulari Arredamento Attrezzature varie Totali

74 Descrizione Acquisiz. / Capitalizz. Alienazioni/ Eliminazioni Riclassif.(a)/ da altre voci Svalut./ Ripr. valore dell es. Rivalutazioni dell esercizio Mobili, arredi e dotazioni d ufficio Macchine d ufficio elettroniche Autovetture Impianti speciali Miglioramento e adattamento locale Telefoni cellulari Arredamento Attrezzature varie Totali Descrizione Ammortamenti Totale rivalutaz. es. corr. Totale svalutaz. es. corr. F.do ammort. es. corr. Valore finale Mobili, arredi e dotazioni d ufficio Macchine d ufficio elettroniche Autovetture Impianti speciali Miglioramento e adattamento locale Telefoni cellulari Arredamento Attrezzature varie Totali

75 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Immobilizzazioni finanziarie - Partecipazioni Le partecipazioni comprese nelle immobilizzazioni finanziarie sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Costo storico es. pr. Rivalutaz. es. pr. Svalutaz. es. pr. Valore iniziale Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in altre imprese Totali Descrizione Acquisiz. / Sottoscriz. Alienazioni Riclassif. ad altre voci Riclassif. da altre voci Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in altre imprese Totali Descrizione Partecipazioni in imprese controllate Svalut./ Ripr. valore dell es. Rivalutazioni dell esercizio Totale rivalutazioni es. corr. Totale svalutazioni es. corr. Valore finale Partecipazioni in altre imprese Totali Non sono intervenute variazioni rispetto all anno precedente. 75

76 Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alle partecipazioni in imprese controllate e collegate, ai sensi dell art. 2427, punto 5 del Codice Civile. Elenco delle partecipazioni in imprese controllate: 1) MO.C.R.A. SRL La società ha sede in Palermo in Viale Regione Siciliana, 7275 e svolge attività di agenzia di assicurazione, con mandati conferiti dalle compagnie Assimoco Spa, Assimoco Vita Spa, BCC Assicurazioni Spa e BCC Vita Spa, prevalentemente nel settore del credito cooperativo. Il valore contabile della partecipazione è di Euro e si differenzia dal valore nominale, che è pari ad Euro , per effetto dell aumento gratuito di Euro deliberato nei precedenti esercizi, e per effetto dell acquisizione di nuove quote a titolo di sovrapprezzo per Euro e spese notarili pari ad Euro La quota di partecipazione rappresenta il 55,73% del capitale sociale. Nessuna variazione è stata registrata per l anno in corso rispetto al saldo del 31/12/2012. Elenco delle altre partecipazioni: 1) ICCREA HOLDING SPA Rappresenta la partecipazione detenuta nella Holding del movimento delle Banche di Credito Cooperativo costituitasi nel Il valore contabile della partecipazione al 31/12/2013 è di Euro ed è rappresentata da n azioni del valore nominale di Euro 51,65 per un valore reale complessivo di Euro Non sono intervenute variazioni rispetto all esercizio precedente. 2) CISCRA SPA E la società del movimento che produce e commercializza stampati e oggetti promozionali per tutte le BCC d Italia. Il valore di Bilancio al 31/12/2013 è di Euro a fronte di una partecipazione rappresentata da n azioni con valore nominale di 6,71 complessivo di Euro Nessuna variazione è intervenuta rispetto al saldo dell anno precedente. 3) E.C.R.A. SRL Il valore di bilancio al 31/12/2013 è pari a Euro e rappresenta il costo di acquisto di n. 200 quote sociali del valore nominale di Euro 5,20 cadauna. La società ha sede in Roma e cura i servizi editoriali del nostro Movimento su 76

77 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA tutto il territorio nazionale. Nessuna variazione è intervenuta rispetto al saldo dell anno precedente. 4) C.E.S.I. SRL IN LIQ. Il Centro Siciliano d Informatica è la società che gestiva il centro regionale di elaborazione dati nonché una serie di servizi informatici a favore delle BCC socie. Nell anno 2001 è stata deliberata la riduzione del Capitale sociale, nonché la messa in liquidazione della società, dalla quale si profila, in ogni caso, un recupero integrale della partecipazione. Il valore della partecipazione al 31/12/2013 è pari a Euro ) ACCADEMIA BCC Società Consortile per azioni La società nasce il 1 gennaio 2013 a seguito della trasformazione della società SeF Consulting Spa e si occupa della gestione della Scuola Centrale del Credito Cooperativo, con lo scopo statutario di curare a livello nazionale la formazione del personale nel nostro Movimento. Il valore indicato in Bilancio al 31/12/2013 è di Euro e rappresenta la quota di partecipazione di n. 36 azioni del valore nominale di Euro ) ISIDE SPA La Iside Spa è la società del movimento che gestisce a carattere nazionale i servizi informatici per conto delle Banche di Credito Cooperativo aderenti. Il capitale sociale al 31/12/2013 è rappresentato da n azioni del valore nominale di Euro 100 ciascuna, al quale la Federazione partecipa con n azioni pari a Euro Non sono intervenute variazioni rispetto all anno precedente. 7) BCC SECURIS SRL Trattasi di una società del movimento costituita il per la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione dei crediti ai sensi della L.130/99. Il capitale sociale al 31/12/2013 è pari ad Euro e la quota di partecipazione della Federazione Siciliana è di Euro 500 pari al 5% del capitale sociale. Non sono intervenute variazioni rispetto all anno precedente. 8) SINERGIA SOC. COOP. ARL Trattasi di una società consortile del movimento che gestisce a carattere nazionale i servizi informatici per conto delle Banche di Credito Cooperativo aderenti. Il valore contabile della partecipazione al 31/12/2013 è di Euro 131 ed è rappresentata da n. 1 quota del valore nominale di Euro

78 Immobilizzazioni finanziarie - Crediti I crediti compresi nelle immobilizzazioni finanziarie sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Importo nominale finale Fondo svalutazione finale Valore netto finale Depositi cauzionali in denaro oltre 12 mesi Totali Attivo circolante - Crediti I crediti compresi nell attivo circolante sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Composizione dei crediti dell attivo circolante: Descrizione Valore nominale Fondo svalutazione F.do svalut. interessi di mora Valore netto Vs Clienti entro 12 mesi Tributari entro 12 mesi Tributari oltre 12 mesi Imposte anticipate oltre 12 mesi Vs Altri entro 12 mesi Totali

79 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Movimenti dei crediti dell attivo circolante: Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Crediti verso clienti Crediti tributari Imposte anticipate Crediti verso altri Totali Riteniamo opportuno fornire i seguenti chiarimenti: Crediti esigibili entro l esercizio successivo I crediti vs. clienti si riferiscono a fatture già emesse e da emettere verso le associate; I crediti tributari comprendono Euro 312 per ritenute su interessi, Euro 907 per ritenute su dividendi, Euro 265 per IVA a credito, Euro 453 per credito imposta sostitutiva TFR, Euro per credito IRAP 2013 ed Euro per credito IRES 2013; I crediti vs. altri comprendono Euro per crediti verso Iccrea BancaImpresa Spa per quote versate anno 2005 e non contabilizzate dalla stessa società, Euro 137 per crediti verso Inps per somme pagate in eccesso, Euro per note credito da ricevere, Euro per crediti verso debitori diversi per costi anticipati, Euro per crediti per anticipazioni spese rimborsabili, Euro per crediti verso Federcasse, Euro per crediti verso fornitori per fatture da ricevere, Euro 264 per crediti verso fornitori per note credito da ricevere, Euro 500 per acconti a fornitori ed Euro per crediti diversi. Crediti esigibili oltre l esercizio successivo I crediti tributari comprendono Euro per rimborsi Irpeg anno 1997, Euro per rimborso Ilor anno 1997 ed Euro per interessi su Ilor anno I crediti per imposte anticipate derivano dalla iscrizione in bilancio delle imposte anticipate in conformità al principio contabile n. 25, redatto dal Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e dal Consiglio nazionale dei Ragionieri. Attivo circolante - Attività finanziarie Le attività finanziarie comprese nell attivo circolante sono pari a ( nel precedente esercizio). La voce rappresenta titoli di proprietà non immobilizzati acquistati per l investimento di una parte della liquidità 79

80 eccedente la gestione dell Ufficio. La tabella sotto riportata evidenzia il valore di bilancio e di mercato dei titoli al 31/12/2013. Descrizione Valore di Bilancio Valore di Mercato Fondo BCC Risparmio obbligazionario Securfondo (Immobiliare) La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Altre partecipazioni Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Fondo Bcc Risparmio obbligazionario Fondo immobiliare Securfondo Totali Attivo circolante - Disponibilità liquide Le disponibilità liquide comprese nell attivo circolante sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa Totali

81 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Crediti - Distinzione per scadenza Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei crediti per scadenza, ai sensi dell art. 2427, punto 6 del Codice Civile: Descrizione Entro i 12 mesi Oltre i 12 mesi Oltre i 5 anni Totale Verso clienti - Circolante Crediti tributari - Circolante Imposte anticipate - Circolante Verso altri - Circolante Totali Crediti - Ripartizione per area geografica I crediti esistenti alla chiusura dell esercizio 2013 sono stati contratti esclusivamente con soggetti residenti in Italia. Ratei e risconti attivi I ratei e risconti attivi sono pari a ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Ratei e risconti attivi: Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Risconti attivi Totali Composizione dei risconti attivi: Risconti attivi su canoni di manutenzione Euro 430; risconti attivi su aggiornamento banche dati Euro 7.141; risconti attivi su spese di assicurazione Euro

82 Patrimonio Netto Il patrimonio netto esistente alla chiusura dell esercizio è pari a ( nel precedente esercizio). Nel prospetto riportato di seguito viene evidenziata la movimentazione subita durante l esercizio dalle singole poste che compongono il Patrimonio Netto. Descrizione Saldo iniziale Riparto utile/(dest. perdita) Aumenti/ Riduzioni di capit. Altri movimenti Saldo finale Capitale Riserve di rivalutazione Riserva legale Altre riserve Utile (perdita) dell esercizio Totali La composizione delle riserve di rivalutazione è la seguente: Descrizione Saldo iniziale Utilizzo per copertura perdite Altri movimenti Saldo finale Legge n. 72/ Totali Le informazioni richieste dall articolo 2427, punto 7-bis del Codice Civile relativamente alla specificazione delle voci del patrimonio netto con riferimento alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché alla loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, sono desumibili dai prospetti seguenti: Natura e descrizione delle voci di Patrimonio netto Saldo finale Possibilità di utilizzazione Quota disponibile Riepilogo utilizzazione dei tre esercizi precedenti Copertura perdite Altre ragioni Capitale // Riserve di rivalutazione B Riserva legale B Legenda - Le poste di Patrimonio netto possono essere utilizzate: A) per aumento di capitale, B) per copertura perdite, C) per distribuzione ai soci. 82

83 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Fondi per rischi ed oneri I fondi per rischi ed oneri sono iscritti nelle passività per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Fondo per rischi e oneri futuri Totali TFR Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è iscritto tra le passività per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Saldo iniziale Acc.ti dell esercizio Utilizzi dell esercizio Trattamento fine rapp. lavoro subordinato Totali Descrizione Altri movim. dell eserc. +/ Saldo finale Variazione (-) Trattamento fine rapp. lavoro subordinato Totali Il fondo accantonato rappresenta l effettivo debito della società alla data di bilancio verso i dipendenti in forza a tale data, al netto delle quote al Fondo Nazionale di Previdenza per gli assunti dopo il 28/04/

84 Debiti I debiti sono iscritti nelle passività per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Debiti vs fornitori Debiti tributari Debiti vs ist. prev. e sicur. soc Altri debiti Totali I debiti tributari comprendono: Euro per IVA da versare, Euro per ritenute Irpef di lavoro dipendente, Euro per ritenute Irpef assimilate a lavoro dipendente, Euro per ritenute Irpef di lavoro autonomo. I debiti verso istituti previdenziali e di sicurezza sociale si riferiscono alle competenze di fine anno pagate all inizio dell anno Le componenti più rilevanti che compongono la voce di bilancio altri debiti si riferiscono a: Euro per debiti verso il personale per retribuzioni differite, così suddivise: Euro per ferie non godute e relativi contributi al 31/12/2013; Euro per prestazioni aggiuntive e relativi contributi di competenza 2013; Euro per ex festività non godute e relativi contributi al 31/12/2013. Euro per debiti verso le organizzazioni sindacali per le ritenute operate al personale dipendente; Euro per debiti vs clienti per note credito da emettere; Euro 723 per debiti verso Cassa mutua nazionale; Euro per debiti verso Cesi Srl, Euro 683 per debiti verso dipendenti per rimborsi spese anticipate; Euro per debiti su pagamenti con carta di credito aziendale; Euro 809 per debiti verso F/do Sviluppo; Euro 461 debiti verso BCC Associate; Euro per altri debiti. 84

85 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Debiti - Distinzione per scadenza Qui di seguito vengono riportati i dati relativi alla suddivisione dei debiti per scadenza, ai sensi dell art. 2427, punto 6 del Codice Civile: Descrizione Entro i 12 Oltre i 12 mesi mesi Oltre i 5 anni Totale Debiti verso fornitori Debiti tributari Debiti vs ist. prev. e sicur. sociale Altri debiti Totali Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali Non sussistono. Debiti - Ripartizione per area geografica I debiti esistenti alla chiusura dell esercizio 2013 sono stati contratti esclusivamente con soggetti residenti in Italia. Ratei e risconti passivi I ratei e risconti passivi sono iscritti nelle passività per complessivi ( 0 nel precedente esercizio). La composizione ed i movimenti delle singole voci sono così rappresentati: Descrizione Saldo iniziale Saldo finale Variazione Risconti passivi Totali Essi si riferiscono ad acconti ricevuti per il servizio di vigilanza cooperativa di competenza del

86 Conti d ordine Vengono riportate le informazioni concernenti i conti d ordine: Titoli di proprietà presso terzi Euro ; Somme depositate presso terzi a cauzione Euro La voce più consistente dei conti d ordine riguarda il valore nominale delle partecipazioni detenute dalla Federazione e depositate in custodia presso terzi. L importo delle suddette partecipazioni è comprensivo anche degli eventuali aumenti gratuiti di capitale deliberati negli anni. La composizione delle singole voci è così rappresentata: Società partecipata Numero Quote Valore Quote Importo Mocra Srl , Iccrea Holding Spa , Ciscra Spa , Ecra Srl 200 5, Cesi Srl in Liq , Accademia BCC soc. cons.per azioni Iside Spa Bcc Securis Srl Sinergia Soc. Coop. arl Totali

87 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Informazioni sul Conto Economico Ricavi delle vendite e delle prestazioni I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono iscritti nel valore della produzione del conto economico per complessivi ( nel precedente esercizio). In relazione a quanto disposto dall art. 2427, punto 10 del Codice Civile viene esposta nei seguenti prospetti la ripartizione dei ricavi per categorie di attività e per aree geografiche: Suddivisione delle vendite e delle prestazioni per categorie di attività: Contributi Associativi BCC per Euro ; Ricavi da servizio e recupero spese Internal Audit per Euro ; Ricavi da servizio EDP Auditing per Euro ; Ricavi da servizio e recupero spese Compliance per Euro ; Ricavi per recupero costi per assistenza fiscale per Euro ; Ricavi per recupero costi per corsi di formazione per Euro ; Ricavi da servizio di pianificazione strategica per Euro ; Ricavi per recupero spese Sinergia per Euro Suddivisione delle vendite e delle prestazioni per aree geografiche: I ricavi sono stati realizzati esclusivamente con soggetti residenti in Italia. 87

88 Altri ricavi e proventi Gli altri ricavi e proventi sono iscritti nel valore della produzione del conto economico per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Importo Rimborso spese sostenute c/bcc Contributo Fondo Sviluppo progetto Organizzazione Contributo Fondo Sviluppo progetto Dbfil Contributo Fondo Sviluppo progetto Risorse umane Contributo Fondo Sviluppo progetto Forum giovani Contributo Fondo Sviluppo progetto Giovani soci Plusvalenze da alienazione Vendita software Altri ricavi e proventi 10 Totali Spese per servizi Le spese per servizi sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Importo Energia elettrica Spese di manutenzione e riparazione Emolumenti amministratori Emolumenti sindaci Pubblicità

89 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Spese telefoniche Assicurazioni Spese di rappresentanza e omaggi Spese di viaggio e trasferta Consulenze legali Spese di aggiornam., formazione e addestram Spese per organizzazione corsi di formazione per le BCC Consulenze fiscali, del lavoro e altre consulenze Organizzazione convegni ed eventi Outsourcing servizio Internal Auditing Consulenze e spese x assistenza fiscale alle BCC Servizi di pulizia locali Spese di spedizione a mezzo corriere Spese di cancelleria e stampati Software Costi per progetto consulenza e pianificazione strategica Spese per buoni pasto Collaborazioni coordinate e continuative Inps gestione separata su collaborazioni coordinate & continuative Costi per servizio SINERGIA Altri Totali

90 Spese per godimento beni di terzi Le spese per godimento beni di terzi sono iscritte nei costi della produzione del conto economico per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Importo Affitti e locazioni Spese condominiali Totali Oneri diversi di gestione Gli oneri diversi di gestione sono iscritti nei costi della produzione del conto economico per complessivi ( nel precedente esercizio). La composizione delle singole voci è così costituita: Descrizione Importo Contributi ad associazioni sindacali e di categoria Abbonamenti riviste, giornali Imposta di registro Erogazioni liberali Diritti camerali 770 Tasse automobilistiche 170 Imposte di bollo Tassa sui rifiuti Tarsu Tares Quote associative Contributi Fondo di garanzia istituzionale Altri costi indeducibili Altri oneri di gestione Totali

91 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA Proventi da partecipazione In relazione a quanto disposto dall art. 2427, punto 11 del Codice Civile, il seguente prospetto riporta i proventi da partecipazione diversi dai dividendi: Descrizione Plusvalenze da alienazioni Altri movimenti Totale Altri Totali Essi riguardano i proventi relativi al Fondo immobiliare Securfondo. Proventi straordinari In relazione a quanto disposto dall art. 2427, punto 13 del Codice Civile il seguente prospetto riporta la composizione dei proventi straordinari: Descrizione Importo Plusvalenze e sopravvenienze da insuss. oneri esercizi precedenti 264 Altre sopravvenienze e plusavalenze Totali La voce comprende: Euro per costi già imputati negli esercizi precedenti; Euro 986 per allineamento imposte da Unico Disinquinamento fiscale A seguito dell abrogazione dell art. 2426, comma 2 del Codice Civile, non è più possibile effettuare in Bilancio rettifiche di valore ed accantonamenti esclusivamente in applicazione di norme tributarie. Al riguardo, non si è provveduto al disinquinamento dei valori residui degli esercizi precedenti concernenti gli accantonamenti e le rettifiche di valore privi di giustificazione civilistica in quanto non presenti. 91

92 Oneri straordinari In relazione a quanto disposto dall art. 2427, punto 13 del Codice Civile il seguente prospetto riporta la composizione degli oneri straordinari: Descrizione Importo Imposte esercizi precedenti Sopravvenienze passive Totali Gli oneri straordinari comprendono Euro per oneri relativi ad esercizi precedenti ed Euro per imposte esercizi precedenti. Imposte sul reddito La composizione delle singole voci è così rappresentata: Descrizione Imposte correnti Imposte differite Imposte anticipate Totale IRES IRAP Totali

93 BILANCIO 2013 > NOTA INTEGRATIVA La composizione ed i movimenti della voce Crediti per imposte anticipate concernenti le differenze temporanee deducibili sono così rappresentati: da differenze temporanee IRES IRAP TOTALE da perdite fiscali da differenze temporanee 1. Importo iniziale Aumenti 2.1. Imposte anticipate sorte nell esercizio Altri aumenti Diminuzioni 3.1. Imposte anticipate annullate nell esercizio Altre diminuzioni Importo finale Composizione del personale Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti il personale, ai sensi dell art. 2427, punto 15 del Codice Civile: Dirigenti n. 1 Quadri n. 10 Impiegati n

94 Compensi agli organi sociali Qui di seguito vengono riportate le informazioni concernenti gli amministratori ed i sindaci, ai sensi dell art. 2427, punto 16 del Codice Civile: Descrizione Importo Organo amministrativo Collegio sindacale Totali Informazioni sulle società o enti che esercitano attività di direzione e coordinamento - art bis del Codice Civile La società non è soggetta a direzione o coordinamento da parte di società o enti. Partecipazioni in imprese comportanti responsabilità illimitata Non sussistono. Palermo, 26 marzo 2014 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Avv. Antonio Albano) 94

95 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Relazione del Collegio Sindacale 95

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97 BILANCIO 2013 > RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Signori Soci, il progetto di bilancio dell esercizio chiuso al 31/12/2013, che il Consiglio di Amministrazione sottopone alla vostra approvazione, è stato redatto secondo le disposizioni degli articoli 2423 e segg. del cod. civile, ed è stato messo a nostra disposizione nel rispetto del termine di cui all art cod. civile. Come previsto dallo statuto societario, l attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale è stata separata dalla funzione di controllo contabile prevista dall art bis cod. civ., anch essa affidata al Collegio Sindacale, pertanto il Collegio ha svolto entrambe le funzioni e, con la presente relazione, rende conto del proprio operato. Nell ambito della funzione di controllo contabile, il Collegio ha verificato con periodicità trimestrale la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione contabile dei fatti di gestione, e in particolare attesta la corrispondenza del bilancio di esercizio alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti, nonché la conformità dello stesso alle disposizioni di legge. Il procedimento di controllo contabile ha compreso l esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probatori a supporto dei valori di bilancio, nonché la valutazione della adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati per la redazione del bilancio. A giudizio del Collegio il bilancio esaminato è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società al 31/12/2013, in conformità alle norme che disciplinano la formazione del bilancio di esercizio. Nell ambito della funzione di vigilanza svolta in osservanza dell art cod. civ., il Collegio vi informa che: l attività è stata ispirata alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri; ha vigilato affinché gli Organi sociali osservassero la legge, l atto costitutivo e che fossero rispettati i principi di corretta amministrazione; ha partecipato alle Assemblee dei Soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, ed attesta che le sedute si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari; pertanto può assicurare che le azioni deliberate dagli Organi sociali sono conformi alla legge ed allo statuto sociale; ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo; ha acquisito conoscenza e vigilato sull adeguatezza dell assetto organizzativo della società anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni; ha vigilato sull adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonché sull affidabilità di quest ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione e l esame dei documenti aziendali; precisa infine, che nel corso dell esercizio sono stati rilasciati i pareri richiesti e quelli dovuti per legge. Il Collegio evidenzia che nel corso dell esercizio non sono pervenute denunce ex art cod. civile e che non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione. In seguito alla relativa delibera del Consiglio di Amministrazione il Collegio ha esaminato il progetto di bilancio d esercizio della Società al 31/12/2013, unitamente ai prospetti ed agli allegati di dettaglio, nonché alla Relazione sulla gestione, e ha verificato l osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della Relazione sulla gestione la quale compiutamente analizza la situazione 97

98 aziendale e quella del nostro movimento. A tale riguardo non ha osservazioni particolari da riferire. Gli Amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell art. 2423, comma 4 del cod. civile, e pertanto il Collegio assicura la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di sua conoscenza. In merito ai criteri di valutazione del patrimonio sociale adottati dagli Amministratori il Collegio attesta che essi sono conformi a quanto disposto dall art del cod. civile. In riferimento all art. 2 della legge 59/92 il Collegio da atto che l attività della società è stata improntata ai criteri di mutualità per il conseguimento degli scopi statutari esposti nella relazione degli Amministratori. Il bilancio d esercizio, redatto secondo gli schemi di legge, tiene conto di quanto previsto dagli articoli 2424-bis e 2425-bis del cod. civ. relativamente al trattamento delle singole voci dello Stato Patrimoniale ed all iscrizione dei ricavi, dei proventi e dei costi ed oneri nel Conto Economico. Lo Stato Patrimoniale compendia i seguenti valori: STATO PATRIMONIALE Crediti verso soci per versamenti dovuti IMPORTO 0 Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti Totale attività Patrimonio netto Fondi per rischi e oneri Trattamento di fine rapporto subordinato Debiti Ratei e risconti Totale passività e netto Conti d ordine Il Conto Economico presenta, in sintesi, i seguenti valori: CONTO ECONOMICO IMPORTO Valore della produzione Costi della produzione Differenza Proventi e oneri finanziari Rettifiche di valore di attività finanziarie Proventi e oneri straordinari (12.819) Imposte sul reddito Utile dell esercizio (17.792) 98

99 BILANCIO 2013 > RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE A seguito delle verifiche effettuate sul bilancio il Collegio può inoltre affermare che le poste di bilancio sono state valutate con prudenza ed in prospettiva di una normale continuità dell attività aziendale; che i criteri utilizzati per la valutazione delle poste di bilancio sono conformi a quanto previsto dall articolo 2426 del codice civile e risultano, altresì, corrispondenti a quelli utilizzati nel corso del precedente esercizio; che i costi ed i ricavi sono stati inseriti in bilancio secondo il principio della loro competenza temporale. Sulla base di tutto quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole all approvazione del Bilancio d esercizio chiuso al 31/12/2013 così come redatto dagli Amministratori, e concorda con la proposta formulata dagli Amministratori sul ripianamento della perdita dell esercizio Nel ringraziare i Soci per la fiducia accordataci, desideriamo porgere un ringraziamento alla Presidenza e a tutti i Consiglieri per le attenzioni riservateci, desideriamo altresì formulare un apprezzamento alla Direzione ed a tutto il personale dipendente per la disponibilità dimostrata nel supportarci nelle attività connesse all espletamento del nostro incarico. Palermo, 20 maggio 2014 Per il Collegio Sindacale Il Presidente Avv. Stefano Farinella 99

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101 BILANCIO 2013 > RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Relazione della società di revisione 101

102 102

103 BILANCIO 2013 > RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 103

104 104

105 BILANCIO 2013 > RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 105

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107 BILANCIO 2013 > APPENDICI Appendici 107

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109 BILANCIO 2013 > APPENDICI L economia della Sicilia La fase ciclica negativa, particolarmente severa nel 2012, è proseguita anche nel corso del Qualche segnale di attenuazione si è registrato nei mesi estivi, come emerso dai risultati delle inchieste congiunturali presso le imprese e le famiglie. Il fatturato delle imprese industriali è diminuito ulteriormente; è proseguita la flessione degli investimenti. Nel settore edile si è realizzato un nuovo calo del numero di ore lavorate; le compravendite nel mercato immobiliare hanno continuato a ridursi, anche se a ritmi meno intensi che nel La dinamica sfavorevole del reddito reale disponibile delle famiglie ha penalizzato non solo il settore commerciale ma anche quello turistico, dove si è registrato un calo delle presenze di italiani; è invece proseguita la crescita della spesa effettuata dai turisti stranieri. Dopo l incremento registrato nel 2012, le importazioni siciliane sono diminuite a causa del sensibile calo degli acquisti di prodotti petroliferi; anche l export ha registrato un andamento negativo derivante principalmente dalla diminuzione delle vendite dei prodotti delle industrie estrattive e dei prodotti e sostanze chimiche. Ha continuato a ridursi il numero di occupati in regione, in tutti i settori. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente aumentato. Nei primi nove mesi dell anno le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni, pur rimanendo su livelli storicamente alti, sono calate. Nell anno 2013 la riduzione dei prestiti alle imprese e alle famiglie siciliane si è intensificata. La debolezza del quadro congiunturale ha continuato a influenzare negativamente la domanda di finanziamenti del settore privato e, per effetto del peggioramento del rischio percepito dagli intermediari, le condizioni di offerta del credito. Gli indicatori che misurano il grado di deterioramento del credito hanno toccato i livelli più alti dall insorgere della crisi del : le sofferenze sono cresciute notevolmente nel settore produttivo, soprattutto nel comparto delle costruzioni e manifatturiero. I depositi bancari delle famiglie sono aumentati, sebbene a un ritmo meno intenso rispetto a quello del Dopo un biennio di variazioni negative, anche la liquidità delle imprese detenuta presso il sistema bancario è cresciuta. L industria Nel corso del 2013 l attività industriale è rimasta su livelli modesti, pur in presenza di alcuni timidi segnali di miglioramento nei mesi estivi. Secondo l indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere condotta mensilmente dall Istat, riferita alle imprese del Mezzogiorno, i livelli degli ordini e della produzione si sono mantenuti su valori contenuti. I risultati del sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d Italia tra settembre e ottobre su un campione di imprese industriali con almeno 20 addetti, hanno fornito un quadro analogo per la Sicilia. Circa il 40 per cento delle aziende 109

110 siciliane ha registrato una riduzione del fatturato nei primi tre trimestri del 2013, una quota più che doppia rispetto a chi ha segnalato un aumento. Rispetto alla precedente edizione del sondaggio, svolta nell autunno del 2012, il saldo negativo delle risposte è stato comunque più contenuto. Le imprese di maggiore dimensione (oltre 50 addetti) e quelle esportatrici hanno mostrato una maggiore resilienza, con un incidenza più bassa delle aziende che hanno segnalato un calo del fatturato. Oltre la metà del campione si attendeva nei successivi sei mesi un livello degli ordini stazionario rispetto al valore attuale; il saldo tra le previsioni in aumento e quelle in diminuzione è stato leggermente positivo. La quota di imprese che prevedeva di chiudere l esercizio in utile era pari al 59 per cento (61 per cento nel 2012); le aziende che stimavano una perdita erano il 24 per cento (23 per cento nel 2012). I risultati attesi erano mediamente migliori per le imprese più grandi. Per meno della metà delle aziende intervistate le decisioni di investimento erano in linea con la spesa programmata a fine 2012; il saldo tra la quota di imprese che prevedevano una spesa superiore a quella programmata e quelle per cui la spesa sarebbe stata inferiore era negativo per circa 8 punti percentuali. Per il 2014 la maggioranza delle imprese si attendeva investimenti stabili sui livelli del 2013; il saldo tra le previsioni in aumento e quelle in diminuzione era positivo per oltre 10 punti percentuali. Dal punto di vista occupazionale, il 38 per cento delle imprese stimava una riduzione della manodopera nel 2013, l 11 per cento un aumento; i dati erano omogenei per classe dimensionale. Oltre un quarto del campione ha fatto richiesta di utilizzo della Cassa integrazione guadagni. Il perdurare dell andamento negativo dell economia regionale ha inciso sulla base produttiva. Secondo i dati dell archivio InfoCamere-Movimprese, nella prima parte dell anno il saldo di nati-mortalità delle imprese industriali siciliane è risultato negativo per oltre 600 unità; il numero di imprese attive ( unità) si è ridotto dell 1,1 per cento rispetto a giugno Le costruzioni e il mercato immobiliare Nel corso dell anno 2013 il settore delle costruzioni ha continuato ad attraversare una fase ciclica negativa. In base ai dati dell Istat, l occupazione si è ridotta del 9,6 per cento rispetto allo stesso periodo del Oltre la metà delle imprese edili siciliane con almeno 20 addetti, che hanno partecipato al sondaggio congiunturale della Banca d Italia, ha segnalato una riduzione del valore della produzione; meno di un quinto ha segnalato una crescita. Il calo dei volumi di produzione si è riflesso in una contrazione dell occupazione per oltre il 60 per cento delle imprese intervistate. Le aspettative per il 2014 non sono favorevoli; il saldo tra quanti prevedevano un aumento e quanti invece una diminuzione del valore della produzione era negativo per circa 10 punti percentuali. Nei primi due trimestri del 2013 è proseguita la contrazione del mercato immobiliare residenziale. Secondo i dati dell Osservatorio del mercato immobiliare dell Agenzia delle Entrate, la flessione del numero di compravendite (-13,4 per cento) è risultata, tuttavia, meno intensa rispetto alla media del 2012, quando si era registrata una caduta dei volumi pari al 27,4 per cento. Le quotazioni immobiliari nel comparto residenziale si sono ridotte sia 110

111 BILANCIO 2013 > APPENDICI in termini reali (-7,9 per cento) sia nominali (-6,5 per cento). Anche nel settore non residenziale il calo delle compravendite si è attenuato. Nel primo semestre del 2013 il volume degli scambi si è ridotto del 10,6 per cento (-22,4 per cento nella media del 2012). Nel segmento commerciale, quello più rilevante per volume di attività, la diminuzione è stata dell 8,5 per cento (-22,4 per cento nel 2012). In base ai dati del CRESME (Centro Ricerche Economiche, Sociali di Mercato per l Edilizia ed il Territorio), nel primo semestre del 2013 i bandi di gara per opere pubbliche da effettuare sul territorio siciliano sono diminuiti in numero (-24,7 per cento) e in valore (-34,0 per cento); il calo è risultato più accentuato rispetto a quello registrato nella media delle regioni del Mezzogiorno (rispettivamente -17,4 e -24,1 per cento). La riduzione in valore dei bandi di gara ha riguardato tutte le province siciliane a esclusione di Enna e Trapani, che rappresentavano circa il 10 per cento del mercato regionale delle opere pubbliche. L importo medio dei bandi di gara siciliani è stato di poco inferiore a 570 mila euro (circa 740 mila euro nella media del Mezzogiorno). Gli scambi con l estero Dopo l incremento registrato nel 2012 (21,5 per cento), nella prima metà del 2013 le esportazioni siciliane sono diminuite, a prezzi correnti, del 14,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La dinamica negativa è stata influenzata principalmente dalla diminuzione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (-22 per cento), che rappresentano i due terzi delle esportazioni regionali. Per queste produzioni si sono dimezzati, in particolare, i flussi verso i paesi dell area dell euro e gli Stati Uniti. Al netto dei prodotti petroliferi le esportazioni siciliane sono aumentate del 6,6 per cento. Come l anno scorso un contributo positivo è pervenuto dai settori dell elettronica e degli articoli farmaceutici; sono inoltre aumentate, tra i principali comparti, le vendite di prodotti chimici e dell agroalimentare. Le importazioni siciliane sono diminuite del 4,7 per cento, influenzate dell andamento dei settori delle sostanze e prodotti chimici e delle industrie estrattive, che rappresentavano circa il 70 per cento del totale. 111

112 Commercio estero cif-fob per settore (milioni di euro e variazioni percentuali sul periodo corrispondente) Esportazioni Importazioni Tavola 1.1 Variazioni Variazioni SETTORI Prodotti dell agricoltura, silvicoltura e pesca ,8 7, ,7-1,8 Prodotti dell estr. di minerali da cave e miniere ,7-9,6 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 454 3, ,6 Prodotti tessili e dell abbigliamento , ,6-4,1 Pelli, accessori e calzature ,6-6 Legno e prodotti in legno; carta e stampa 21 13,5 1, ,8-2,9 Coke e prodotti petroliferi raffinati , ,3 27,6 Sostanze e prodotti chimici 963-5,4 7, ,9-9,9 Articoli farm., chimico-medicinali e botanici ,8 10, ,4 39,9 Gomma, materie plast., minerali non metal ,5-0, ,5 Metalli di base e prodotti in metallo ,3-19, ,9-4,4 Computer, apparecchi elettronici e ottici ,3 12, ,3-5,3 Apparecchi elettrici 51 53,6-3, ,8 0,9 Macchinari e apparecchi n.c.a , ,9-22,1 Mezzi di trasporto ,8 71,7 58-4,1-87,4 Prodotti delle altre attività manifatturiere 43 63,6-15, ,3-2,7 Energia, trattamento dei rifiuti e risanamento ,7 7-67,9 264,9 Prodotti delle altre attività 16-36,7 33,5 8-9,3 21,3 Totale ,5-14, ,1-4,7 Fonte: Istat 112

113 BILANCIO 2013 > APPENDICI I servizi Nel corso del 2013 il settore dei servizi ha continuato a mostrare un andamento negativo, risentendo della contrazione dell occupazione e della riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Secondo i dati del sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d Italia, il 42 per cento delle aziende dei servizi non finanziari ha registrato un calo del fatturato rispetto al 2012, il 27 per cento un aumento. Il saldo tra la quota di risposte positive e quelle negative era in miglioramento rispetto alla precedente rilevazione (-21 punti percentuali). In questo contesto, il 50 per cento delle imprese prevedeva di chiudere l esercizio in utile, il 33 per cento in perdita. Le aziende del campione indicavano in prevalenza una spesa per investimenti fissi in linea con quanto programmato a fine 2012; il saldo tra la quota di imprese che prevedevano una spesa superiore a quella programmata e quelle per cui la spesa sarebbe stata inferiore era negativo per circa 18 punti percentuali. Nel 2014 il calo degli investimenti avrebbe dovuto interrompersi; il 60 per cento delle imprese prevedeva investimenti stabili, mentre il saldo tra le previsioni in aumento e quelle in diminuzione era positivo per circa 10 punti percentuali. Le imprese del campione stimavano una riduzione dell occupazione nel 2013: a fronte del 39,5 per cento che prevedeva una stabilità dei livelli occupazionali, il saldo tra le risposte in aumento e quelle in diminuzione era negativo (-26,9 punti percentuali). Il commercio. Nella prima parte dell anno è proseguita la fase recessiva del settore commerciale. In base al sondaggio congiunturale della Banca d Italia, oltre la metà delle imprese del commercio ha registrato una riduzione del fatturato, meno di un quinto un aumento. I risultati reddituali delle aziende apparivano in linea con il 2012: un impresa su due si attendeva di chiudere l anno in utile, meno del 30 per cento in perdita. L occupazione era prevista in riduzione da quasi la metà del campione, in aumento da meno del 20 per cento. Nel comparto dei beni durevoli, secondo i dati Anfia (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche), il numero di vetture immatricolate in Sicilia nei primi nove mesi dell anno si è ridotto del 16,4 per cento (nell anno precedente -30,1 per cento), con un risultato peggiore rispetto al Mezzogiorno e al Paese (rispettivamente -11,9 e -8,3 per cento). Il turismo. In base ai primi dati dell Osservatorio turistico della Regione siciliana, nel 2013 i flussi turistici in Sicilia hanno sostanzialmente ristagnato, con un limitato incremento del numero di arrivi (+0,5 per cento) ed una diminuzione dei pernottamenti (-0,1 per cento). La dinamica negativa ha riguardato esclusivamente i flussi di connazionali, mentre per gli stranieri si è registrato un incremento. In base ai dati dell indagine della Banca d Italia sul turismo internazionale, è proseguito per il terzo anno consecutivo l andamento positivo della spesa complessivamente effettuata dai turisti stranieri nell Isola; l aumento nel 2013 è stato pari al 14,2 per cento. 113

114 PERIODI Movimento turistico (1) (variazioni percentuali sull anno precedente) Arrivi Presenze Tavola 1.2 Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale ,8 9,6 5,4-1 11,7 3, ,4 6,3 2,8-2,6 6,9 1, ,9 0,5-9,7 14,2-0,1 Fonte: Osservatorio turistico della Regione Siciliana. (1) I dati fanno riferimento ai flussi regionali registrati negli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri di tutte le province della regione. I dati relativi al 2013 sono provvisori, e non comprendono la provincia di Messina. Il mercato del lavoro Nel 2013 il mercato del lavoro siciliano ha continuato a risentire degli effetti del quadro congiunturale negativo. In base alla Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat gli occupati, nel 2013, sono diminuiti del 5,3 per cento. La flessione dei livelli occupazionali ha coinvolto tutti i settori produttivi; è proseguita la contrazione per gli addetti nell edilizia e nell industria (rispettivamente -9,6 e -2,9 per cento) e si è accentuata quella per gli occupati nell agricoltura e nel terziario (rispettivamente -11,6 e -4,5 per cento). In conseguenza di tali dinamiche il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni è sceso di 1,9 punti percentuali, al 39,3 per cento. Nel 2013 il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato del 10,2 per cento; tale andamento era riconducibile esclusivamente alle persone con precedente esperienza lavorativa, che rappresentavano i due terzi delle persone alla ricerca di un impiego. Il tasso di disoccupazione è così salito di 1,4 punti percentuali rispetto al 2012, al 21,0 per cento. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è ridotto di un punto percentuale, al 49,9 per cento. Nei primi nove mesi dell anno le imprese siciliane sono ricorse alla Cassa integrazione guadagni (CIG) in misura minore rispetto allo stesso periodo del 2012 (-11,6 per cento); il numero di ore autorizzate era, comunque, su livelli elevati rispetto all inizio della crisi. Alla contrazione ha contribuito prevalentemente la componente straordinaria (-24,5 per cento), per la forte diminuzione delle ore destinate ai settori della meccanica e della chimica e petrolchimica. Tra i settori con la maggiore quota di ore concesse, gli interventi sono aumentati nei trasporti e comunicazioni e nel commercio. 114

115 BILANCIO 2013 > APPENDICI Occupati e forza lavoro (variazioni percentuali sul periodo corrispondente e valori percentuali) Tavola 1.3 PERIODI Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Occupati Servizi di cui: com., alb. e ristor. Totale In cerca di occupazione Forze di lavoro Tasso di occupazione (1) (2) Tasso di disoccupazione (1) Tasso di attività (1) (2) ,2-0,9-7,1-0,6-6,4-0,5-3 -0,9 42,3 14,4 49, ,8-4, ,9 0,2-2,7 32,6 2,4 41,2 18,6 50, ,6-2,9-9,6-4,5-4,1-5,3 10,2-2,4 39, , trim. 0-7,2-10,2-1,8 3,1-2,9 33 2,5 41,2 19,5 51,3 2 trim. 2,6-4,3-10,6-1,8-0,6-2,4 40,3 3,7 41,9 19,4 52,1 3 trim. -8-7,4-11,7 0,9 4,9-1,6 29,3 2, ,4 49,1 4 trim. 2,8 2,3-7,5-5 -6,5-3,9 27,5 0,9 40,9 19,2 50, trim. -10,5-16,4-0,3-1,2 0,1-3,4 4,3-1,9 39,9 20,7 50,5 2 trim. -22,2 6,4-16,3-4,4-1,8-5,9 7,6-3,3 39,8 21,6 50,9 3 trim. -5,7 11,8-3,6-8,6-10,5-6,3 17,3-2,4 38,7 19,7 48,3 4 trim. -7,2-9,7-17,1-3,6-3,9-5,5 13,1-1,9 38,9 22,1 50 Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro. (1) Valori percentuali. (2) Si riferisce alla popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni. Il sistema bancario siciliano A dicembre 2013 in Sicilia erano attive complessivamente 64 banche di cui 32 con sede nella regione; di queste ultime, 25 risultavano essere Banche di Credito Cooperativo. Gli sportelli operativi ammontavano a (in diminuzione rispetto ai del 2012); di questi, 171 erano espressione del Credito Cooperativo e 344 erano riconducibili alle rimanenti 7 banche con sede nella regione. La distribuzione territoriale degli sportelli garantiva la presenza di almeno uno sportello bancario in 328 comuni siciliani su un totale regionale di 390 comuni. Il Credito Cooperativo era presente in 133 comuni. 115

116 Struttura del sistema finanziario (dati di fine periodo, unità) Tavola 2.1 Voci Banche presenti con propri sportelli di cui: con sede in regione banche spa (1) banche popolari banche di credito cooperativo filiali di banche estere Sportelli operativi di cui: di banche con sede in regione Comuni serviti da banche Numero dei rapporti di finanziamento per sportello bancario Numero dei conti di deposito per sportello bancario POS (2) ATM Società di gestione del risparmio e Sicav Società finanziarie iscritte nell elenco ex art. 107 del TUB Fonte: Banca d Italia. Base Dati Statistica e archivi anagrafici degli intermediari. (1) Inclusi gli istituti centrali di categoria e di rifinanziamento. (2) Il numero dei POS include, oltre a quelli bancari, dal 2004 le apparecchiature segnalate dalle società finanziarie, dal 2011 quelle degli istituti di pagamento e dal 2013 quelle degli Imel. 116

117 BILANCIO 2013 > APPENDICI Provincie Siciliane Banche Struttura del sistema finanziario in Sicilia per provincia (dati di fine periodo, unità) Tavola 2.2 Totale Banche S.p.A. Banche Popolari B.C.C. Comuni Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli Banche Sportelli serviti da banche Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Totale Fonte: Banca d Italia. Bollettino Statistico. I prestiti bancari Il rallentamento dei prestiti bancari alla clientela residente in regione, già in atto alla fine del 2012, è proseguito nel 2013 riducendosi di 1,3 miliardi, pari al 2,0 per cento (erano diminuiti dell 1,9 per cento nel 2012). La contrazione ha interessato, in particolare, le famiglie consumatrici (destinatarie del 43,0 per cento del totale dei finanziamenti erogati dal sistema finanziario siciliano nel 2013), per le quali sono stati erogati finanziamenti per 28,1 miliardi di euro, inferiori di 553 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (-1,9 per cento), e le imprese a cui sono risultati erogati finanziamenti per 30 miliardi di euro, con un decremento rispetto al 2012 di 1,0 miliardi di euro (-3,2 per cento). Relativamente alle imprese, sono diminuiti sia i finanziamenti alle piccole imprese (-3,3 per cento), sia i finanziamenti alle imprese medio-grandi (-3,2 per cento); in crescita sono risultati i finanziamenti al comparto delle Amministrazioni pubbliche (+4,2 per cento). La qualità del credito alla clientela siciliana ha continuato a peggiorare. I prestiti bancari classificati a sofferenza, che nel 2012 avevano registrato un incremento del 17,5 per cento, nel 2013 hanno confermato la loro crescita (+20,2 per cento). L incremento è stato del 12,7 per cento per le famiglie consumatrici e del 25,1 per cento per le imprese. 117

118 Relativamente a queste ultime, si è evidenziato un maggior incremento delle sofferenze per le imprese medio-grandi (+28,9 per cento) rispetto alle piccole imprese (+18,2 per cento). La percentuale delle sofferenze lorde sui prestiti totali è cresciuta nel 2013 al 13,3 per cento dal 10,9 per cento del Nel 2013 si è registrata una maggiore rischiosità dei crediti erogati alle imprese rispetto alle famiglie consumatrici: in particolare, nell ultimo trimestre si è evidenziato un incremento delle esposizioni deteriorate delle imprese manifatturiere, pari all 8,8 per cento, e delle imprese di costruzioni, pari all 8,0 per cento, contro un incremento dell 1,9 per cento relativo alle famiglie consumatrici. Prestiti e sofferenze delle banche per settore di attività economica (1) (consistenze di fine periodo in milioni di euro) SETTORI Prestiti (2) Sofferenze (3) Tavola Amministrazioni pubbliche Settore privato Società finanziarie e assicurative Imprese Imprese medio-grandi Imprese piccole (4) di cui: famiglie produttrici (5) Famiglie consumatrici Totale Fonte: Banca d Italia. Segnalazioni di vigilanza. (1) Il totale include anche le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate. A partire da giugno 2011 sono incluse le segnalazioni della Cassa depositi e prestiti. (2) I dati includono i pronti contro termine e le sofferenze. (3) A partire dal 2011 le sofferenze sono state influenzate da discontinuità dovute a operazioni societarie realizzate da alcuni gruppi bancari. (4) Società in accomandita semplice e in nome collettivo, società semplici, società di fatto e imprese individuali con meno di 20 addetti. (5) Società semplici, società di fatto e imprese individuali fino a 5 addetti. 118

119 BILANCIO 2013 > APPENDICI PERIODO Amministrazioni pubbliche Prestiti bancari per settore di attività economica (1) (variazioni percentuali sui 12 mesi) Totale settore privato Società finanziarie e assicurative Totale imprese Settore privato Medio -grandi Imprese Totale piccole imprese Piccole (2) di cui: Famiglie produttrici (3) Famiglie consumatrici Tavola 2.4 Dic ,7 4,5-2,1 5 5,9 2,9 2,9 4,2 5,3 Dic ,2-0,9 18,6-1,3-0, ,7-0,8 Mar ,2-1,4 37,8-2 -1,8-2,3-2,5-1 -0,6 Giu ,8-1,8 50,4-2,6-2,2-3,6-3,7-1,2-1 Set ,7-2,1 53,4-3,2-3 -3,6-3,8-1,2-1,3 Dic ,7-2 -6,8-2,6-2,2-3,5-3,4-1,3-1,8 Fonte: Banca d Italia. Segnalazioni di vigilanza. (1) I dati includono i pronti contro termine e le sofferenze. Il totale include anche le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate. (2) Società in accomandita semplice e in nome collettivo, società semplici, società di fatto e imprese individuali con meno di 20 addetti. (3) Società semplici, società di fatto e imprese individuali fino a 5 addetti. Totale 119

120 Tavola 2.5 Nuove sofferenze e crediti deteriorati (1) (valori percentuali) PERIODI Società finanziarie e assicurative Totale imprese attività manifatturiere Imprese di cui: costruzioni servizi di cui: piccole imprese (2) Famiglie consumatrici Totale (3) Nuove sofferenze (4) Dic ,9 4,5 5,1 5,3 4,6 5,2 1,9 3,2 Mar ,3 4,8 6 5,9 5 5,4 2 3,5 Giu ,8 5,1 6,2 7,1 5 5,6 2 3,5 Set ,5 5,3 6,8 7,1 5,2 5,5 1,9 3,7 Dic ,8 5,9 8,8 8 5,3 5,6 1,9 4 Mar (5) Crediti scaduti, incagliati o ristrutturati sui crediti totali (6) Dic ,3 11,3 10,3 12,1 12,7 9,7 5,6 9 Mar ,4 11,8 10,8 13,1 12,9 10,3 5,5 9 Giu ,9 12,4 11,3 13,4 13,6 10,5 5,7 9,4 Set ,6 13, ,4 14,5 11 6,1 10,2 Dic ,1 12, ,5 13,4 10,7 6 9,8 Mar (5) Sofferenze sui crediti totali (6) Dic , ,3 41,4 21,9 34,9 14,9 21,9 Dic ,2 31,3 35, ,9 38,6 16,4 24,8 Mar (5) SEGUE 120

121 BILANCIO 2013 > APPENDICI PERIODI Società finanziarie e assicurative Nuove sofferenze e crediti deteriorati (1) (valori percentuali) Totale imprese attività manifatturiere Imprese di cui: costruzioni servizi di cui: piccole imprese (2) Crediti deteriorati sui crediti totali (6) (7) Famiglie consumatrici Tavola 2.5 Totale (3) Dic ,3 40,6 53,5 34,6 44,6 20,5 30,9 Dic ,3 43,9 47,5 61,5 39,3 49,3 22,4 34,6 Mar (5) Fonte: Banca d Italia. Centrale dei rischi. (1) Dati riferiti alle segnalazioni di banche, società finanziarie e società veicolo di operazioni di cartolarizzazione. (2) Società in accomandita semplice e in nome collettivo, società semplici, società di fatto e imprese individuali con meno di 20 addetti. (3) Include anche le Amministrazioni pubbliche, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate. (4) Esposizioni passate a sofferenza rettificata in rapporto ai prestiti in bonis in essere all inizio del periodo. L indicatore è calcolato come media dei quattro valori trimestrali, espressi in ragione d anno, terminanti nel trimestre di riferimento. (5) Dati provvisori. (6) Il denominatore del rapporto include le sofferenze. (7) I crediti deteriorati comprendono le posizioni scadute, incagliate, ristrutturate o in sofferenza. Il risparmio finanziario A fine dicembre 2013 il risparmio detenuto nella forma di depositi bancari per il complesso delle famiglie e delle imprese residenti in Sicilia è risultato in aumento dell 1,7 per cento rispetto all anno precedente (+3,6 per cento). In particolare, in aumento sono risultati sia il risparmio delle famiglie consumatrici (+1,7 per cento), sia la raccolta dalle imprese (+1,6 per cento). In leggera diminuzione è risultata la raccolta indiretta (-1,0 per cento); la composizione della stessa ha evidenziato per il 2013 una riduzione di investimenti in obbligazioni italiane ed in altre obbligazioni (rispettivamente -10,3 per cento e -26,6 per cento) a fronte di un incremento di investimenti in quote di OICR (+27,9 per cento). 121

122 Il risparmio finanziario (1) (consistenze di fine periodo in milioni di euro e variazioni percentuali sul periodo corrispondente) Tavola 2.6 Famiglie consumatrici Imprese e famiglie consumatrici Totale imprese VOCI 2013 Variazioni Variazioni Variazioni Depositi ,6 1, ,4 1, ,6 1,7 di cui: conti correnti ,5 3, ,1 2, ,2 3,2 depositi a risparmio (2) ,8 1, ,2-2, ,3 1,1 pronti contro termine ,2-47, ,5-47, ,3-47,1 Titoli a custodia (3) , ,3-4, ,8-1 di cui: titoli di Stato italiani ,9 0, ,1-4, ,3 0,4 obbl. bancarie ital ,7-9, ,2-19, ,4-10,3 altre obbligazioni ,7-27, ,7-20, ,6-26,6 azioni ,5 10, , ,4 10,4 quote di OICR (4) ,1 28, ,7 25, ,4 27,9 Fonte: Banca d Italia. Segnalazioni di vigilanza. (1) Depositi e titoli a custodia costituiscono le componenti principali del risparmio finanziario; le variazioni sono corrette per tenere conto delle riclassificazioni. (2) Depositi con durata prestabilita o rimborsabili con preavviso. (3) Titoli a custodia semplice e amministrata valutati al fair value. I dati sulle obbligazioni (al fair value) sono tratti dalle informazioni sui titoli di terzi in deposito. (4) Organismi di investimento collettivo del risparmio. Sono escluse le quote depositate dalla clientela in assenza di un esplicito contratto di custodia. 122

123 BILANCIO 2013 > APPENDICI Prestiti e depositi delle banche per provincia (1) (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Province Tavola 2.7 Prestiti (2) Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Totale Depositi (3) Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Totale Fonte: Banca d Italia. Segnalazioni di vigilanza. (1) A partire da giugno 2011 sono incluse le segnalazioni della Cassa depositi e prestiti. (2) I dati includono i pronti contro termine e le sofferenze. (3) I dati si riferiscono alle famiglie consumatrici e alle imprese. 123

124 I tassi di interesse bancari Relativamente ai tassi di interesse bancari, al 31 dicembre 2013 si è registrato un aumento sia dei tassi attivi sui prestiti a breve termine (tasso medio del 7,83 per cento) sia dei tassi attivi a medio-lungo termine (tasso medio del 4,67 per cento). In lieve riduzione la remunerazione media dei conti correnti liberi cui risultavano applicati tassi passivi medi pari allo 0,38 per cento. Tassi di interesse bancari (1) (valori percentuali) Tavola 2.8 VOCI Dic Dic Dic Mar (2) Tassi attivi (3) Prestiti a breve termine (4) 7,48 7,80 7,83 di cui: imprese medio-grandi 7,36 7,73 7,80 piccole imprese (5) 9,12 9,59 9,36 totale imprese 7,68 8,07 8,09 di cui: attività manifatturiere 7,49 7,67 7,86 costruzioni 8,31 8,26 8,25 servizi 7,62 8,14 8,18 Prestiti a medio e a lungo termine (6) 4,90 4,93 4,67 di cui: famiglie consumatrici per l acquisto di abitazioni 4,32 4,25 3,96 imprese 5,17 5,13 4,89 Tassi passivi Conti correnti liberi (7) 0,50 0,44 0,38 0,35 Fonte: Banca d Italia. Rilevazioni sui tassi di interesse attivi e passivi. (1) Dati riferiti alle operazioni in euro. I totali includono le Amministrazioni pubbliche, le società finanziarie e assicurative, le imprese, le famiglie consumatrici, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate. (2) Dati provvisori. (3) Tassi effettivi riferiti ai finanziamenti per cassa erogati a favore della clientela ordinaria segnalata alla Centrale dei rischi nell ultimo mese del trimestre di riferimento. Le informazioni sui tassi attivi sono rilevate distintamente per ciascun cliente: sono oggetto di rilevazione i finanziamenti per cassa concessi alla clientela ordinaria relativi a ciascun nominativo per il quale, alla fine del trimestre di riferimento, la somma dell accordato o dell utilizzato segnalata alla Centrale dei rischi sia pari o superiore a euro. (4) Dati riferiti ai rischi autoliquidanti e ai rischi a revoca. (5) Società in accomandita semplice e in nome collettivo, società semplici, società di fatto e imprese individuali con meno di 20 addetti. (6) Tasso di interesse annuo effettivo globale (TAEG) relativo alle operazioni non agevolate accese nel trimestre con durata superiore a un anno. (7) I tassi passivi (al lordo della ritenuta fiscale) si riferiscono alle operazioni di deposito in conto corrente di clientela ordinaria, in essere alla fine del trimestre di rilevazione. Includono anche i conti correnti con assegni a copertura garantita. 124

125 BILANCIO 2013 > APPENDICI Il sistema di Credito Cooperativo siciliano Al 31 dicembre 2013 il Credito Cooperativo siciliano era rappresentato da 25 BCC (-2 rispetto al 2012, per effetto dell acquisizione delle attività e passività della BCC del Belice da parte della BCC Don Rizzo e della BCC Credito Aretuseo da parte della BCC di Pachino) con 171 sportelli in 133 comuni su 328 bancati. Nel 2013 si è registrata l apertura di 3 nuove filiali (Mazzarino, Acicastello e Agrigento) in controtendenza rispetto al sistema bancario regionale che ha visto una riduzione degli sportelli operativi da del 2012 a del Le analisi sui dati di bilancio sono state realizzate su 24 BCC. Non sono stati esaminati i dati della BCC S. Francesco di Canicattì in amministrazione straordinaria. La dinamica dei volumi è stata influenzata dalle operazioni di aggregazione citate; le attività e passività delle banche cedenti, non considerate nel 2012, sono state ricomprese tra quelle delle cessionarie nel Tuttavia, gli scostamenti rispetto all esercizio precedente, di seguito rappresentati, sono stati depurati da tale effetto e da eventuali componenti straordinarie, stimando in questo modo la variazione effettiva delle varie voci di Stato Patrimoniale. La raccolta diretta complessiva ha raggiunto i milioni di euro con un incremento del 7,5 per cento, pari a 249 milioni di euro, rispetto al In particolare, si è registrato: un incremento della componente conti correnti e depositi liberi che, con un +12,0 per cento, si è attestata a milioni di euro, pari al 64,9 per cento dell intera raccolta; una crescita del 23,9 per cento dei depositi vincolati che hanno raggiunto i 379 milioni; un decremento della componente obbligazioni che, con un -16,0 per cento, si è attestata a 419 milioni di euro, pari all 11,7 per cento dell intera raccolta; un incremento dei certificati di deposito che, con un +8,9 per cento, si sono attestati a circa 403 milioni di euro, pari all 11,3 per cento del totale della provvista. 125

126 Raccolta Diretta: dettaglio per forma tecnica (consistenze di fine periodo in milioni di euro) VOCI Tavola 3.1 Cons Peso % Cons Peso % Var % Cons Peso % Var % Debiti verso clientela ,9% ,9% 0,9% ,0% 12,0% Conti correnti e Depositi liberi ,9% ,2% -1,8% ,9% 10,4% Depositi vincolati 244 7,4% 306 9,2% 25,4% ,6% 23,9% PCT passivi 25 0,8% 12 0,4% -51,6% 16 0,4% 30,1% Altre 28 0,8% 40 1,2% 42,6% 39 1,1% -1,8% Titoli in circolazione ,1% ,1% 0,9% ,0% -5,4% Obbligazioni ,3% ,0% -17,4% ,7% -16,0% Certificati di Deposito e Altri 257 7,8% ,1% 43,9% ,3% 8,9% Altri debiti 1 0,0% 0 0,0% -100,0% 0 0,0% 0,0% Totale ,0% ,0% 0,9% ,0% 7,5% Fonte: Bilanci BCC (Probil) Al netto degli elementi straordinari sopra citati, la raccolta diretta complessiva da clientela, ha registrato un incremento effettivo stimato del 4,7 per cento, pari a 156 milioni di euro, rispetto al La raccolta diretta, al netto della componente obbligazioni e pronti contro termine, ha registrato un incremento del 5,3 per cento, maggiore rispetto a quanto rilevato dal sistema regionale (+1,2 per cento). La quota di mercato detenuta dalle 24 BCC è risultata pari al 9,0 per cento in lieve incremento rispetto al dato 2012 (8,7 per cento). 126

127 BILANCIO 2013 > APPENDICI Depositi per provincia (1) (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Provincia Sistema BCC Quota Mercato Sistema BCC Tavola 3.2 Quota Mercato Agrigento ,3% ,4% Caltanissetta ,5% ,4% Catania ,8% ,3% Enna ,8% ,8% Messina ,8% ,9% Palermo ,0% ,5% Ragusa ,1% ,3% Siracusa ,3% ,2% Trapani ,9% ,3% Totale ,7% ,0% Fonte Banca d Italia e Segnalazioni di Vigilanza (1) Non comprende i prestiti obbligazionari emessi ed i pronti contro termine in quanto non presenti nei dati di sistema forniti da BI. (Voce ) Si fa riferimento alla Matrice A2 di dicembre [Sono esclusi i depositi delle BCC in amministrazione straordinaria e quelli della Cassa depositi e prestiti] [Sono esclusi i prestiti obbligazionari emessi ed i pronti contro termine] La raccolta indiretta è diminuita da 489 milioni di euro del 2012 a 464 milioni di euro del 2013; il decremento è stato del 5,1 per cento. 127

128 Andamento raccolta indiretta (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola Raccolta indiretta Variazione -7,1% -5,1% Fonte: Banca d Italia e Bilanci BCC (Probil) Al netto degli elementi straordinari, la raccolta indiretta complessiva, ha registrato un decremento effettivo stimato del 7,8 per cento, pari a 38 milioni di euro, rispetto al Nel 2013 gli impieghi netti a clientela hanno raggiunto i milioni di euro, contro i milioni di euro del 2012, registrando un calo del 3,2 per cento, pari a 74 milioni di euro. In dettaglio, i mutui sono rimasti stabili (+0,1 per cento), rappresentando con circa milioni di euro il 71,2 per cento dell intero comparto. In calo (-8,0 per cento) i conti correnti, il cui valore risultava pari a circa 437 milioni di euro ed il cui peso rispetto al comparto è diminuito leggermente attestandosi al 19,5 per cento. In calo la componente altre operazioni di finanziamento (-15,2 per cento, pari a -37,6 milioni di euro), che aveva un peso del 9,4 per cento sull intero comparto degli impieghi netti verso clientela. Notevole è stato l incremento dei crediti deteriorati (+8,6 per cento), che sono passati da 362 a quasi 392 milioni di euro (+30 milioni di euro), confermando la situazione di difficoltà dell economia regionale che grava sulla qualità del credito erogato dalle BCC. L incremento delle partite deteriorate si è registrato prevalentemente nella forma tecnica dei mutui: su 30 milioni di euro di variazione in aumento, circa 28 milioni di euro, erano rappresentati da mutui. 128

129 BILANCIO 2013 > APPENDICI Impieghi netti: dettaglio per forma tecnica e qualità del credito (consistenze di fine periodo in milioni di euro) VOCI Tavola 3.4 Cons Peso % Cons Peso % Var % Cons Peso % Var % Mutui ,7% ,8% 3,6% ,2% 0,1% di cui: deteriorate ,1% ,3% 31,7% ,1% 11,4% Conti correnti ,9% ,5% 7,8% ,5% -8,0% di cui: deteriorate 64 22,8% 84 23,1% 31,2% 84 21,4% 0,5% Altre operazioni di finanziamento ,3% ,7% 8,5% 210 9,4% -15,2% di cui: deteriorate 28 10,2% 31 8,6% 9,7% 33 8,5% 7,4% Totale ,0% ,0% 4,9% ,0% -3,2% di cui: deteriorate ,0% ,0% 29,4% ,0% 8,6% Fonte: Bilanci BCC (Probil) Al netto degli elementi straordinari già citati, gli impieghi netti complessivi da clientela, hanno registrato un decremento effettivo stimato del 6,2 per cento, pari a 145 milioni di euro, rispetto al 2012; i deteriorati netti un aumento effettivo stimato del 3,3 per cento, pari a circa 12 milioni di euro. In riferimento ai prestiti bancari lordi, la quota di mercato detenuta dalle 24 BCC è risultata pari al 6,3 per cento, in lieve diminuzione rispetto al dato del 2012 (6,5 per cento). 129

130 Impieghi per provincia (1) (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Provincia Sistema BCC Quota Mercato Tavola 3.5 Sistema BCC Quota Mercato Agrigento ,1% ,1% Caltanissetta ,1% ,6% Catania ,0% ,0% Enna ,1% ,9% Messina ,0% ,0% Palermo ,2% ,2% Ragusa ,9% ,0% Siracusa ,6% ,5% Trapani ,4% ,2% Totale ,5% ,3% Fonte Banca d Italia e Segnalazioni di Vigilanza 1) Si fa riferimento ad esposizioni lorde della Matrice A2 di dicembre (Voce ) [Sono esclusi gli impieghi delle BCC in amministrazione straordinaria e quelli della Cassa depositi e prestiti] Il rapporto impieghi netti su raccolta diretta nel 2013 ha registrato un calo di 6,9 punti percentuali, passando dal 69,7 per cento al 62,8 per cento. Il rapporto sofferenze nette su impieghi netti è peggiorato dal 5,2 al 7,1 per cento. Le sofferenze nette sono aumentate del 31,9 per cento ( incremento effettivo stimato : +22,9 per cento), attestandosi a 159 milioni di euro; gli incagli, con un +6,7 per cento ( incremento effettivo stimato : +2,3 per cento), si sono attestati a 164 milioni di euro; i past due sono diminuiti (-22,4 per cento) raggiungendo i 64 milioni contro gli 82 milioni di euro del Lieve incremento, invece, per la componente delle esposizioni ristrutturate (+600 mila euro circa) che ha raggiunto i 6 milioni di euro. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi lordi è peggiorato passando dal 10,7 per cento del 2012 al 13,6 per cento del 2013 (in linea con il 13,3 per cento registrato dal sistema regionale). 130

131 BILANCIO 2013 > APPENDICI Impieghi lordi / Raccolta Diretta da Clientela (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola VOCI Impieghi Raccolta Impieghi / Raccolta 73,5% 75,6% 70,1% Fonte: Bilanci BCC (Probil) Impieghi netti / Raccolta Diretta da Clientela (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola VOCI Impieghi Raccolta Impieghi / Raccolta 67,1% 69,7% 62,8% Fonte: Bilanci BCC (Probil) 131

132 Impieghi lordi / Raccolta Diretta Complessiva (1) (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola 3.7 VOCI Impieghi Raccolta Impieghi / Raccolta 65,6% 60,4% 55,4% (1) Clientela e Banche Fonte: Bilanci BCC (Probil) Qualità del credito: andamento e composizione degli impieghi netti (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola 3.8 VOCI Variazione Deteriorati ,6% Sofferenze ,9% Incagli ,7% Esposizioni Ristrutturate ,2% Esposizioni scadute ,4% Bonis ,4% TOTALE Impieghi netti ,2% Deteriorati / Impieghi 12,6% 15,6% 17,5% 1,9% Sofferenze / Impieghi 4,2% 5,2% 7,1% 1,9% Incagli / Impieghi 6,5% 6,6% 7,3% 0,7% Esposizioni Ristrutturate / Impieghi 0,2% 0,2% 0,3% 0,0% Esposizioni scadute / Impieghi 1,7% 3,5% 2,8% -0,7% Bonis / Impieghi 87,4% 84,4% 82,5% -1,9% Fonte: Bilanci BCC (Probil) 132

133 BILANCIO 2013 > APPENDICI Qualità del credito: andamento e composizione degli impieghi lordi (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola 3.9 VOCI Variazione Deteriorati ,2% Sofferenze ,5% Incagli ,4% Esposizioni Ristrutturate ,9% Esposizioni scadute ,6% Bonis ,2% TOTALE Impieghi lordi ,4% Deteriorati / Impieghi 19,8% 21,6% 25,4% 3,8% Sofferenze / Impieghi 11,2% 10,7% 13,6% 3,0% Incagli / Impieghi 6,7% 7,3% 8,8% 1,5% Esposizioni Ristrutturate / Impieghi 0,3% 0,3% 0,3% 0,0% Esposizioni scadute / Impieghi 1,6% 3,4% 2,6% -0,7% Bonis / Impieghi 80,2% 78,4% 74,6% -3,8% Fonte: Bilanci BCC (Probil) Il grado di copertura del credito deteriorato è aumentato dal 33,4 al 38,3 per cento, con una leggera riduzione delle svalutazioni complessive sulle sofferenze (dal 55,0 al 53,4 per cento) ed un deciso incremento di quelle relative agli incagli (dal 16,3 al 25,8 per cento), dato che ha risentito delle operazioni di acquisizione di attività e passività citate. Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto delle BCC siciliane ammontava a 605 milioni di euro, valore che rappresentava il 16,9 per cento della raccolta diretta ed il 26,9 per cento degli impieghi netti con clientela. L incremento di circa 21 milioni di euro è stato determinato principalmente dall utile di fine periodo e dall apprezzamento della riserva da valutazione dei titoli disponibili per la vendita per 17 milioni di euro. Il rapporto sofferenze nette su patrimonio netto si è incrementato dal 20,7 per cento del 2012 al 26,3 per cento del E aumentato anche il peso degli incagli netti sul patrimonio netto dal 26,2 al 27,0 per cento. Si è ridotta l incidenza degli scaduti sul patrimonio netto, dal 14,0 per cento al 10,5 per cento. Nel 2013 il portafoglio titoli, risultava pari a milioni di euro contro i milioni di euro del 2012, incrementandosi del 19,7 per cento. Sempre molto rilevante il peso delle attività disponibili per la vendita (pari a circa il 96 per cento). Sono cresciuti del 3,7 per cento i crediti verso le banche, attestatisi a 355 milioni di euro. Ancora in aumento la raccolta da banche (+16,0 per cento rispetto al 2012), più che raddoppiata nell ultimo biennio, grazie principalmente alle operazioni di rifinanziamento BCE. 133

134 Patrimonio Netto - Titoli - Interbancario (consistenze di fine periodo in milioni di euro) VOCI Patrimonio Netto Titoli di proprietà Crediti verso Banche Debiti verso Banche Fonte: Bilanci BCC (Probil) Tavola 3.10 Ancora costante la crescita del numero dei soci delle 24 BCC prese in esame passato dai del 2012 ai del 2013 (+386 unità con un incremento dell 1,4 per cento). Per quanto concerne gli aspetti reddituali si è registrato un forte decremento del risultato netto d esercizio (-74,4 per cento). L utile netto si è attestato a 5,5 milioni di euro contro i 21,3 milioni di euro del In particolare: il margine di interesse ha fatto registrare un decremento dell 11,3 per cento, pari a 15,3 milioni di euro (da 135,3 a 120 milioni di euro); le commissioni nette sono aumentate del 3,8 per cento, pari a circa 1 milione di euro (da 26,0 a 27,0 milioni di euro); il margine di intermediazione è diminuito dell 1,2 per cento, pari a circa 2,2 milioni di euro (da 180,5 a 178,3 milioni di euro); l aggregato ha beneficiato di un incremento dei dividendi (+17,8 per cento) e soprattutto di un maggiore risultato netto positivo derivante dagli utili da cessione delle attività finanziarie disponibili per la vendita (+13,4 milioni di euro circa rispetto all anno precedente), che ha quasi compensato la riduzione del margine da interessi; di contro, si è ridotto il risultato netto derivante dal portafoglio titoli da negoziazione (-1,1 milioni di euro) e dalle attività e passività valutate al fair value (-0,5 milioni di euro); si è ridotto il peso del margine di interesse su quello di intermediazione (dal 74,9 per cento del 2012 al 67,3 per cento del 2013); il risultato netto della gestione finanziaria è diminuito del 10,4 per cento, per effetto dell aumento delle rettifiche di valore complessive sui crediti di 12,4 milioni di euro rispetto al pari periodo dello scorso anno (da 45,7 a 58,2 milioni di euro); i costi operativi si sono incrementati del 3,9 per cento, pari a 4,3 milioni di euro (da 108,5 a 112,8 milioni di euro); le spese amministrative sono aumentate del 5,3 per cento, pari a circa 6,1 milioni di euro (da 115,7 a 121,8 milioni di euro), con un incremento del 4,9 per cento per le spese del personale (+3,0 milioni di euro) e un aumento delle altre spese amministrative del 5,8 per cento (+3,1 milioni di euro); in aumento anche gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri per 1,1 milioni di euro (da 0,6 a 1,7 milioni di euro); 134

135 BILANCIO 2013 > APPENDICI il risultato lordo di gestione ha registrato una diminuzione del 73,8 per cento pari a circa 20 milioni di euro (da 27,1 a 7,1 milioni di euro); Le imposte dell esercizio sono diminuite del 71,6 per cento per effetto della riduzione della base imponibile IRES ed IRAP. In particolare, su 24 BCC esaminate: 17 BCC hanno registrato un risultato d esercizio positivo; 7 BCC hanno chiuso in perdita d esercizio; 19 BCC hanno registrato un peggioramento del risultato d esercizio; 5 BCC hanno migliorato il risultato di conto economico (tuttavia, in tre casi si tratta di riduzione di perdita). Il ROE ha registrato una forte riduzione passando dal 3,65 per cento del 2012 allo 0,90 per cento del Il Cost to income, in controtendenza rispetto al biennio precedente, si è incrementato dal 60,1 per cento del 2012 al 63,3 del L analisi dei risultati economici delle BCC Siciliane, aggregati per cluster dimensionale, ha evidenziato, con riferimento al risultato netto di esercizio 2013, quanto segue: le BCC raggruppate nel cluster 1 hanno registrato un utile pari a 3,5 milioni di euro a fronte di un risultato netto positivo di 11 milioni di euro nel 2012 (-68,0 per cento); delle 6 BCC appartenenti a questa fascia, 2 hanno chiuso l esercizio in perdita; le BCC raggruppate nella cluster 2 hanno registrato un utile pari a 3,5 milioni di euro a fronte di un risultato netto positivo di 10,8 milioni di euro del 2012 (-67,9 per cento); delle 11 BCC appartenenti alla fascia, solo 2 hanno registrato una perdita; le BCC raggruppate nella cluster 3 hanno registrato una perdita pari a 1,5 milioni di euro a fronte di un risultato netto negativo di 0,5 milioni di euro nel 2012 (+216,2 per cento); in particolare il dato è stato influenzato negativamente dalla perdita registrata da 2 delle 7 BCC appartenenti alla fascia. Il dato della redditività complessiva ha evidenziato, a fronte di un risultato economico d esercizio del 2013 di 5,5 milioni di euro, una redditività complessiva positiva pari a 23 milioni di euro circa. Il dato è peggiorato rispetto al 2012, quando ha registrato, a fronte di un utile di 21,3 milioni di euro, una redditività complessiva di 97,4 milioni di euro. L elemento determinante è risultato essere sempre la dinamica del valore del portafoglio titoli disponibili per la vendita. 135

136 136 Tavola 4.1 Bilancio aggregato BCC siciliane - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in milioni euro) STATO PATRIMONIALE - Attivo VAR. % Cassa e disponibilità liquide 31,6 37,8 38,6 0,8 2,2% Attività finanziarie detenute per la negoziazione 33,4 24,6 30,6 6,0 24,3% Attività finanziarie valutate al fair value 38,8 38,7 23,7-15,1-38,9% Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.432, , ,7 406,9 21,7% Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 33,6 32,7 33,5 0,8 2,5% Crediti verso banche 281,4 342,8 355,5 12,7 3,7% Crediti verso clientela 2.229, , ,8-79,3-3,4% Attività materiali 60,5 63,3 67,2 4,0 6,3% Attività immateriali 7,4 7,9 7,8-0,1-0,8% Attività fiscali 76,5 59,4 76,5 17,0 28,6% a) correnti 9,6 12,0 21,8 9,9 82,6% b) anticipate 66,9 47,5 54,6 7,1 15,0% Attività non correnti 1,5 0,3 0,2-0,1-32,5% Altre attività 51,0 57,4 86,5 29,2 50,8% Totale attivo 4.277, , ,6 382,8 7,8% Fonte: Bilanci BCC (Probil) Tavola 4.2 Bilancio aggregato BCC siciliane - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in milioni euro) STATO PATRIMONIALE - Passivo VAR. % Debiti verso banche 396,6 840,6 947,8 107,1 12,7% Debiti verso clientela 2.436, , ,2 295,7 12,0% Titoli in circolazione 860,6 868,5 821,7-46,8-5,4% Passività finanziarie di negoziazione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0% Passività finanziarie valutate al fair value 1,1 0,0 0,0 0,0 0,0% Passività fiscali 6,7 19,1 15,1-4,0-20,8% a) correnti 0,0 6,8 0,5-6,3-92,9% b) differita 0,0 12,2 14,6 2,4 19,4% Altre passività 63,4 80,1 87,2 7,1 8,9% Trattamento di fine rapporto del personale 19,9 22,5 22,8 0,3 1,4% Fondo per rischi ed oneri 4,2 4,4 6,4 2,0 46,4% Riserve da valutazione -63,7 11,3 28,2 16,9 149,2% Riserve 506,8 511,8 531,4 19,6 3,8% Sovrapprezzi di emissione 7,7 7,7 7,1-0,6-8,1% Capitale 31,5 32,0 33,2 1,2 3,9% Utile (Perdita) di esercizio 6,0 21,3 5,5-15,8-74,4% Totale passivo 4.277, , ,6 382,8 7,8% Fonte: Bilanci BCC (Probil)

137 BILANCIO 2013 > APPENDICI Bilancio aggregato BCC siciliane - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Tavola 4.3 CONTO ECONOMICO VAR. % Interessi attivi e proventi assimilati 169,2 190,1 181,3-8,8-4,6% Interessi passivi e oneri assimilati -43,2-54,9-61,3-6,4 11,7% MARGINE DI INTERESSE 126,0 135,3 120,0-15,3-11,3% Commissioni attive 27,3 31,0 32,4 1,4 4,4% Commissioni passive -4,7-5,0-5,3-0,4 7,8% COMMISSIONI NETTE 22,6 26,0 27,0 1,0 3,8% Dividendi e proventi simili 1,0 0,5 0,6 0,1 17,8% Risultato netto dell attività di negoziazione -1,7 2,0 0,9-1,1-56,4% Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di : 1,6 16,2 29,8 13,6 83,8% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 1,6 16,2 29,6 13,4 82,5% Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 0,9 0,4 0,0-0,5-107,9% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 150,5 180,5 178,3-2,2-1,2% Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di: -31,9-46,2-58,0-11,8 25,5% a) crediti -31,4-45,7-58,2-12,4 27,2% b) attività finanziarie disponibili per la vendita -0,1-0,1-0,1 0,0 18,7% d) altre operazioni finanziarie -0,5-0,4 0,2 0,7-149,7% RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 118,5 134,3 120,3-14,0-10,4% Spese Amministrative: -113,4-115,7-121,8-6,1 5,3% a) Spese per il personale -62,0-62,6-65,7-3,1 4,9% b) Altre spese amministrative -51,4-53,1-56,1-3,1 5,8% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -0,8-0,6-1,7-1,1 174,4% Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali -4,5-4,2-4,1 0,1-2,9% Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali -0,1-0,1-0,1 0,0-12,8% Altri oneri/proventi di gestione 11,1 12,1 14,9 2,8 23,5% COSTI OPERATIVI -107,7-108,5-112,8-4,3 3,9% Risultato netto della valutaz. al FV delle attività materiali e immateriali 0,0 0,0-0,3-0,3 n.s. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 0,1 1,4 0,0-1,3-98,2% UTILE (PERDITA) DELL OPERATIVITA CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 11,0 27,1 7,1-20,0-73,8% Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente -5,0-5,8-1,6 4,1-71,6% UTILE (PERDITA) DI ESERCIZIO 6,0 21,3 5,5-15,8-74,4% Fonte: Bilanci BCC (Probil) 137

138 BILANCIO 2013 > APPENDICI Bilancio aggregato BCC siciliane - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in milioni euro) Tavola 4.4 CONTO ECONOMICO: Principali Voci per BCC BCC Sicilia INTERESSI COMMISSIONI Attivi Passivi Attive Passive Dividendi Risultato dell attività di negoziazione Utili (Perdite) da cessione o riacquisto su AFS Rettifiche e/o Riprese di valore su crediti Spese del personale Altre Spese Amministrative Acc.menti netti ai fondi per rischi ed oneri Rettifiche e Riprese di valore nette su attività materiali Altri oneri e proventi di gestione Imposte Utile (Perdita) d esercizio 1 Toniolo Cluster 1 Banche Grandi Cluster 2 Banche Medie Cluster 3 Banche Piccole 2 Don Rizzo San Michele Regalbuto Pachino Nisseno Petralia Mazzarino Etneo Valle del Torto Paceco San Biagio Sambuca Altofonte Mussomeli Calatabiano Gangi Longi Resuttano Agrigentino Messina Valledolmo Modica Siracusa Fonte: Bilanci BCC (Probil) TOTALE Federazione

139 BILANCIO 2013 > APPENDICI Bilancio aggregato BCC siciliane - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in milioni euro) CONTO ECONOMICO: Principali variazioni per BCC Tavola 4.5 BCC Sicilia Margine d Interesse Variaz. Margine d Intermediazione Variaz. Rettifiche/Riprese di valore Variaz. Costi Operativi Variaz. Utile (Perdita) d esercizio Variaz / / / / / Toniolo Cluster 1 Banche Grandi Cluster 2 Banche Medie Cluster 3 Banche Piccole 2 Don Rizzo San Michele Regalbuto Pachino Nisseno Petralia Mazzarino Etneo Valle del Torto Paceco San Biagio Sambuca Altofonte Mussomeli Calatabiano Gangi Longi Resuttano Agrigentino Messina Valledolmo Modica Siracusa TOTALE Federazione Fonte: Bilanci BCC (Probil)

140 Bilancio aggregato BCC siciliane per fasce dimensionali - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in migliaia di euro) Conto Economico Anno 2013 Scostamenti % Voci Cluster 1 Cluster 2 Cluster 3 Totale ORGANIGRAMMA Cluster 1 Tavola 4.6 Cluster 2 Cluster 3 Totale 10. Interessi attivi e proventi assimilati ,4% -9,0% -1,2% -4,6% 20. Interessi passivi e oneri assimilati (36.666) (19.318) (5.330) (61.314) 16,1% 6,3% 4,4% 11,7% 30. Margine di interesse ,2% -14,7% -3,8% -11,3% 40. Commissioni attive ,7% 3,3% 8,2% 4,4% 50. Commissioni passive (2.989) (1.875) (483) (5.346) 11,4% 3,7% 2,9% 7,8% 60. Commissioni nette ,3% 3,2% 9,2% 3,8% 70. Dividendi e proventi simili ,7% 16,2% 34,0% 17,8% Risultato netto dell attività di negoziazione Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: ,1% -55,8% 71,2% -56,4% ,5% 85,7% 143,3% 83,8% a) crediti (2) n.s. n.s. n.s. n.s. b) attività finanziarie disponibili per la vendita ,0% 84,8% 145,4% 82,5% d) passività finanziarie n.s. -48,9% -85,3% n.s. Risultato netto delle attività/passività finanz. al FV (56) 21 - (35) n.s. -42,3% 0,0% n.s Margine di intermediazione ,6% -5,7% 5,7% -1,2% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (34.268) (17.401) (6.340) (58.009) 19,3% 40,6% 23,7% 25,5% a) crediti (34.414) (17.401) (6.345) (58.160) 21,9% 40,6% 23,7% 27,2% b) attività finanziarie disponibili per la vendita (69) - - (69) 18,7% 0,0% 0,0% 18,7% d) altre operazioni finanziarie n.s. n.s. n.s. n.s. Risultato netto della gestione finanziaria ,6% -16,8% -4,8% -10,4% 150. Spese amministrative: (69.227) (41.710) (10.884) ( ) 5,8% 3,8% 7,7% 5,3% a) spese per il personale (36.932) (23.074) (5.670) (65.676) 4,7% 5,4% 4,0% 4,9% b) altre spese amministrative (32.295) (18.636) (5.214) (56.145) 7,2% 1,9% 12,1% 5,8% SEGUE 142

141 BILANCIO 2013 > APPENDICI Bilancio aggregato BCC siciliane per fasce dimensionali - 31 dicembre 2013 (consistenze di fine periodo in migliaia di euro) Conto Economico Anno 2013 Scostamenti % Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Tavola 4.6 (490) (1.204) (55) (1.749) 91,2% 227,2% 318,7% 174,4% (2.440) (1.267) (391) (4.098) -2,5% -4,6% 0,9% -2,9% (24) (26) (11) (60) -8,3% -23,9% 13,9% -12,8% 190. Altri oneri/proventi di gestione ,5% 38,6% 3,2% 23,5% 200. Costi operativi (63.276) (39.135) (10.414) ( ) 4,3% 2,3% 8,3% 3,9% 220. Risultato netto della val. al FV delle attività mat./immat. (327) - - (327) n.s. n.s. n.s. n.s Rettifiche di valore dell avviamento (38) (0) - (38) n.s. n.s. n.s. n.s Utili (Perdite) da cessione di investimenti (6) n.s. n.s. n.s. n.s Utile (Perdita) al lordo delle imposte (2.050) ,6% -69,9% 147,9% -73,8% 260. Imposte sul reddito dell esercizio (1.541) (620) 516 (1.644) -53,5% -78,0% 51,0% -71,6% 290. Utile (Perdita) d esercizio (1.533) ,0% -67,9% 216,2% -74,4% Fonte: Bilanci BCC (Probil) 143

142 BILANCIO AGGREGATO BCC SICILIANE - 31 DICEMBRE 2013 (consistenze di fine periodo in milioni di euro) Prospetto della REDDITIVITA COMPLESSIVA Variazioni Tavola Utile (Perdita) d esercizio 21,3 5,5-15,8-74,4% Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 0,1 0,0-0,0-49,9% 40. Piani a benefici definiti -1,5 0,2 1,8-113,4% Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 77,6 17,3-60,3-77,7% 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 76,1 17,5-58,6-77,0% 140. Redditività complessiva (Voce ) 97,4 23,0-74,4-76,4% Fonte: Bilanci BCC (Probil) 144

143 BILANCIO 2013 > APPENDICI Elenco sportelli Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. Agrigento BCC SAN FRANCESCO DI CANICATTI 1 AGENZIA CITTA AG 2 BORGALINO (Canicattì) AG 3 AGRIGENTO AG 4 ARAGONA AG 5 BURGIO AG 6 ACI CASTELLO CT 7 CAMPOBELLO DI LICATA AG 8 CASTROFILIPPO AG 9 FAVARA AG 10 GROTTE AG 11 LICATA AG 12 PALMA DI MONTECHIARO AG 13 RIBERA AG 14 ACIREALE CT 15 SCILLICHENTI CT Agrigento BCC SAMBUCA DI SICILIA 1 SAMBUCA DI SICILIA AG 2 SCIACCA AG 3 MENFI AG 4 SANTA MARGHERITA BELICE AG 5 GIULIANA PA 6 CONTESSA ENTELLINA PA 145

144 Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. Agrigento BCC SAN BIAGIO PLATANI 1 SAN BIAGIO PLATANI AG 2 SANT ANGELO MUXARO AG 3 CASTELTERMINI AG 4 SANTO STEFANO DI QUISQUINA AG 5 CAMMARATA AG 6 RAFFADALI AG Agrigento BCC AGRIGENTINO 1 AGRIGENTO AG 2 GROTTE AG 3 FONTANELLE AG Caltanissetta BCC SAN MICHELE DI CALTANISSETTA E PIETRAPERZIA 1 CALTANISSETTA CL 2 AGENZIA DI CITTA (1) CL 3 AGENZIA DI CITTA (2) CL 4 MILENA CL 5 PIETRAPERZIA EN 6 BARRAFRANCA EN 7 ENNA EN 8 PIAZZA ARMERINA EN 9 AGENZIA DI CITTA (3) CL 146

145 BILANCIO 2013 > APPENDICI Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. Caltanissetta BCC DEI CASTELLI E DEGLI IBLEI DI MAZZARINO 1 MAZZARINO CL 2 MAZZARINO CL 3 BUTERA CL 4 CHIARAMONTE GULFI RG 5 SAN CONO CT 6 MONTEROSSO ALMO RG 7 ACATE RG Caltanissetta BCC SAN GIUSEPPE DI MUSSOMELI 1 MUSSOMELI CL 2 ACQUAVIVA PLATANI CL 3 AGENZIA DI CITTA CL Caltanissetta BCC DON STELLA DI RESUTTTANO 1 RESUTTANO CL Caltanissetta BCC G. TONIOLO DI SAN CATALDO 1 SAN CATALDO CL 2 AGENZIA DI CITTA CL 3 CAMPOFRANCO CL 4 CASTELVETRANO TP 5 SANTA NINFA TP 6 MAZARA DEL VALLO TP 7 TERRENOVE (MARSALA) TP 8 PALERMO A PA 9 PALERMO B PA 10 TRAPANI TP 11 TRABIA PA 12 SAN NICOLA L ARENA PA 13 VALLELUNGA PRATAMENO CL 147

146 Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. 14 CALTANISSETTA CL 15 AGENZIA BELVEDERE (SAN CATALDO) CL 16 FAVIGNANA TP 17 SANTA CATERINA VILLARMOSA CL 18 MONREALE PA 19 GELA CL 20 SANTA CATERINA VILLARMOSA CL 21 MAZZARINO CL Caltanissetta BCC DEL NISSENO DI SOMMATINO 1 SOMMATINO CL 2 SERRADIFALCO CL 3 MARIANOPOLI CL 4 RIESI CL 5 RAVANUSA AG 6 GELA CL 7 CALTANISSETTA CL 8 BUTERA CL 9 CALTAGIRONE CT Catania CREDITO ETNEO 1 CATANIA CT 2 BELPASSO CT 3 MISTERBIANCO CT 4 MASCALUCIA CT 5 BIANCAVILLA CT 148

147 BILANCIO 2013 > APPENDICI Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. Catania BCC SAN MARCO DI CALATABIANO 1 CALATABIANO CT 2 TAORMINA ME 3 TRAPPITELLO (Fraz. Taormina) ME 4 SOLICCHIATA (Fraz. Castiglione di Sicilia) CT 5 MASCALI CT 6 GIARRE CT Enna BCC LA RISCOSSA DI REGALBUTO 1 REGALBUTO EN 2 AGIRA EN 3 ASSORO EN 4 CATENANUOVA EN 5 GAGLIANO CASTELFERRATO EN 6 ENNA EN 7 NISSORIA EN 8 NICOSIA EN 9 PACE DEL MELA ME 10 RANDAZZO CT 11 TROINA EN 12 CATANIA CT 13 ACICASTELLO CT Messina BCC VALLE DEL FITALIA DI LONGI 1 LONGI ME 2 ALCARA LI FUSI ME 3 FRAZZANO ME 4 GALATI MAMERTINO ME 5 SAN MARCO D ALUNZIO ME 149

148 Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. Messina BCC ANTONELLO DA MESSINA MESSINA 1 MESSINA ME 2 VILLA FRANCA TIRRENA ME Palermo BCC DI ALTOFONTE E CACCAMO 1 ALTOFONTE PA 2 PIANA DEGLI ALBANESI PA 3 PALERMO PA 4 CACCAMO PA 5 TERMINI IMERESE PA Palermo BCC MUTUO SOCCORSO DI GANGI 1 GANGI PA 2 AGENZIA DI CITTA PA 3 NICOSIA EN 4 CASTEL DI LUCIO ME Palermo BCC DI LERCARA FRIDDI 1 LERCARA FRIDDI PA 2 CASTRONOVO DI SICILIA PA 3 VICARI PA 4 ALIA PA 5 MONTEMAGGIORE BELSITO PA 6 ALIMINUSA PA 150

149 BILANCIO 2013 > APPENDICI Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. Palermo BCC SAN GIUSEPPE DI PETRALIA SOTTANA 1 PETRALIA SOTTANA PA 2 MADONNUZZA (PETRALIA S.) PA 3 CASTELLANA SICULA PA 4 POLIZZI GENEROSA PA 5 CALTAVUTURO PA 6 CASTELBUONO PA 7 ISNELLO PA 8 GERACI SICULO PA 9 PETRALIA SOPRANA PA 10 COLLESANO PA Palermo BCC DI VALLEDOLMO 1 VALLEDOLMO PA Ragusa BCC DELLA CONTEA DI MODICA 1 MODICA RG Siracusa BCC DI SIRACUSA 1 SIRACUSA SR Trapani BCC BANCA DON RIZZO DI ALCAMO 1 ALCAMO TP 2 AGENZIA DI CITTA TP 3 BALESTRATE PA 4 CAMPOREALE PA 5 CASTELLAMARE DEL GOLFO TP 6 PALERMO PA 7 PARTINICO PA 8 TRAPPETO PA 9 CALATAFIMI TP 151

150 Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. 10 TERRASINI PA 11 VALDERICE TP 12 CASA SANTA (Fraz. Erice) TP 13 CARINI PA 14 MONTELEPRE PA 15 PARTANNA TP 16 MONTEVAGO AG 17 SELINUNTE (Fraz. Castelvetrano) TP Trapani BCC SEN. P. GRAMMATICO DI PACECO 1 PACECO TP 2 TABACCARO (Fraz. Marsala) TP 3 NAPOLA (Fraz. Erice) TP 4 RILIEVO (Fraz. Trapani) TP 5 TRAPANI TP Siracusa BCC DI PACHINO 1 PACHINO SR 2 AGENZIA CITTA SR 3 PORTO PALO SR 4 ROSOLINI SR 5 NOTO SR 6 PALAGONIA CT 7 MILITELLO VAL DI CATANIA CT 8 MODICA RG 9 AVOLA SR 10 SIRACUSA SR 152

151 BILANCIO 2013 > APPENDICI Provincia Banche di Credito Cooperativo N. Sportelli PROV. TOTALE BCC 25 TOTALE SPORTELLI 171 TOTALE SPORTELLI PROV. AG 27 TOTALE SPORTELLI PROV. CL 29 TOTALE SPORTELLI PROV. CT 19 TOTALE SPORTELLI PROV. EN 14 TOTALE SPORTELLI PROV. ME 11 TOTALE SPORTELLI PROV. PA 39 TOTALE SPORTELLI PROV. RG 5 TOTALE SPORTELLI PROV. SR 8 TOTALE SPORTELLI PROV. TP Sportelli BCC AGRIGENTO 27 AGRIGENTO 4 CALTANISSETTA 29 CALTANISSETTA 6 CATANIA 19 CATANIA 2 ENNA 14 ENNA 1 MESSINA 11 MESSINA 2 PALERMO 39 PALERMO 5 RAGUSA 5 RAGUSA 1 SIRACUSA 8 SIRACUSA 2 TRAPANI 19 TRAPANI

152 154

153 BILANCIO 2013 > APPENDICI Relazione ICAAP aggregata Adeguatezza patrimoniale L analisi è stata condotta sulle 22 Bcc che nel 2014 hanno presentato il resoconto Icaap relativo al ; il confronto con i dati 2012 è stato effettuato considerando lo stesso cluster di 22 BCC. Il Patrimonio di Vigilanza aggregato al 31 dicembre 2013 è risultato pari a 573,6 milioni di euro, in aumento del 2,28 per cento rispetto allo stesso registrato nel precedente esercizio (560,9 milioni di euro). Analogamente sugli assorbimenti patrimoniali si è rilevato un aumento determinato dall incremento dei rischi di primo e di secondo pilastro. In particolare: i rischi di primo pilastro, pari a 200,3 milioni di euro, sono aumentati del 3,12 per cento pari a 6,1 milioni di euro (erano 194,2 milioni di euro nel 2012). Si sono registrati, infatti, un incremento del rischio di Credito e di Controparte del 2,13 per cento, pari a 3,6 milioni di euro (evidenza di una maggiore rischiosità dei portafogli) e un aumento del rischio Operativo dell 11,04 per cento pari a 2,5 milioni di euro. I Requisiti Aggiuntivi richiesti dall Organo di Vigilanza sono rimasti pressoché invariati, registrando uno scostamento dello 0,11 per cento pari a 0,002 milioni di euro. Di contro si rileva una riduzione del rischio di Mercato del 3,55 per cento pari a 0,016 milioni di euro. i rischi di secondo pilastro, pari a 61,3 milioni di euro, hanno registrato una crescita del 7,31 per cento, pari a 4,2 milioni di euro conseguente all aumento del rischio di Tasso del 14,14 per cento, pari a 5,7 milioni di euro. Di contro si rileva una diminuzione del rischio di Concentrazione Single Name e Geo-settoriale per un importo di circa 1,5 milioni di euro, pari a 8,91 per cento. 155

154 COMPONENTI/DATA dic-12 dic-13 Var.Ass Var.% Patrimonio di Vigilanza / Fondi Propri ,28% Credito e Controparte ,13% Mercato ,55% Operativo ,04% Requisiti Aggiuntivi ,11% TOTALE RISCHI - PILLAR I ,12% PATRIMONIO LIBERO - PILLAR I ,83% Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) ,91% Tasso ,14% TOTALE RISCHI - PILLAR II ,31% TOTALE RISCHI - PILLAR I & PILLAR II ,08% PATRIMONIO LIBERO - PILLAR II ,82% DELTA STRESS - Credito ,39% DELTA STRESS - Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) ,09% DELTA STRESS - Tasso ,35% TOTALE STRESS TEST ,98% PATRIMONIO LIBERO - AFTER STRESS ,73% Di seguito si rappresentano graficamente le variazioni (in valore assoluto e percentuale) registrate sui singoli rischi tra il 31 dicembre 2012 ed il 31 dicembre 2013: 156

155 BILANCIO 2013 > APPENDICI Le esigenze di capitale a fronte dell applicazione delle prove di stress test hanno evidenziato un decremento del 7,98 per cento, pari a 4,4 milioni di euro, dovuto prevalentemente al decremento del delta stress per il rischio di credito (18,39 per cento, pari a 3,3 milioni di euro), a quello del rischio di concentrazione ( 7,09 per cento, pari a 0,3 milioni di euro) e infine a quello del rischio di Tasso (2,35 per cento pari a 0,8 milioni di euro). Pertanto la consistenza del Patrimonio di Vigilanza aggregato è risultata più che sufficiente alla complessiva copertura di tutti i rischi anche dopo le prove di stress, registrando un aumento del patrimonio libero rispetto alle risultanze dello scorso esercizio. In particolare: il patrimonio libero Pillar I, pari a 373,3 milioni di euro, ha registrato un aumento di 6,7 milioni di euro corrispondente al 1,83 per cento; il patrimonio libero Pillar II, pari a 312,1 milioni di euro, ha registrato un aumento di 2,5 milioni di euro corrispondente allo 0,82 per cento; il patrimonio libero dopo gli stress test, pari a 261,2 milioni di euro, ha registrato un aumento di 6,9 milioni di euro corrispondente al 2,73 per cento. Analisi prospettica Come è noto, dal è in vigore la Circolare 285 che recepisce le disposizioni della Direttiva Comunitaria CRD IV e indica le linee guida per una adeguata e corretta applicazione del Regolamento CRR. Per la determinazione del Capitale Interno Complessivo a livello prospettico, si è tenuto conto dei principali impatti del nuovo framework prudenziale Basilea III e si è pertanto proceduto a: ridefinire il Capitale Complessivo tenendo conto della nuova accezione di Fondi Propri definita dall articolo 72 della CRR, che sostituisce la precedente definizione di Patrimonio di Vigilanza; stimare gli impatti della nuove disciplina sulla determinazione del Capitale Interno inerente il rischio di credito e di controparte. 157

156 A tal fine si è utilizzato un tool di simulazione sviluppato da un tavolo tecnico costituito presso Federcasse che, sulla base di specifici presupposti e partendo dagli aggregati patrimoniali determinati secondo la previgente disciplina prudenziale (Patrimonio di Vigilanza ex Basilea 2), ha consentito di giungere alla stima dei Fondi Propri nelle componenti del Common Equity Tier1 e Tier2 (nell ipotesi di assenza di componenti del capitale Aggiuntivo di Classe 1). Lo stesso tool è stato utilizzato per la quantificazione del Capitale Interno a fronte del Rischio di Credito e Controparte. Anche in questo caso sono stati tenuti in considerazione novità normative che hanno inciso in maniera sostanziale nella determinazione del requisito patrimoniale, quali ad esempio la rimodulazione dei portafogli esposizione verso imprese ed esposizioni al dettaglio per effetto dell applicazione della diversa soglia di fatturato e l applicazione del fattore di sostegno alle esposizioni verso PMI, nella consapevolezza del ruolo-chiave che esse svolgono per l economia; tutto ciò al fine di elaborare un adeguata approssimazione dell esposizione al rischio al 31 dicembre In tal modo si è arrivati a determinare i principali impatti sia con riferimento alla definizione dell aggregato dei Fondi Propri, sia con riguardo alla misurazione delle esposizioni ponderate per il rischio e dei relativi coefficienti prudenziali nonché a valutare prospetticamente il posizionamento della banca rispetto al nuovo vincolo di detenzione del Capital Conservation Buffer che è una riserva di capitale aggiuntiva rispetto ai requisiti patrimoniali minimi, diretta a perseguire obiettivi di stabilità micro e/o macro prudenziale. Le valutazioni effettuate in chiave prospettica (proiezione al ) hanno evidenziato una previsione di crescita dei Fondi Propri rispetto al dato consuntivo al 31 dicembre 2013, per un importo pari a 31,6 milioni di euro corrispondente al 5,52 per cento (da 573,6 milioni di euro a 605,3 milioni di euro). COMPONENTI/DATA dic-13 31/12/2014 (Prospettico) Var.Ass Var.% Patrimonio di Vigilanza / Fondi Propri ,52% Credito e Controparte ,47% Mercato ,53% Operativo ,26% Requisiti Aggiuntivi ,83% TOTALE RISCHI - PILLAR I ,05% Capital Conservation Buffer (RCC) ,00% TOTALE RISCHI - PILLAR I, RCC ,76% PATRIMONIO LIBERO - PILLAR I - RCC ,10% Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) ,46% Tasso ,04% TOTALE RISCHI - PILLAR II ,67% TOTALE RISCHI - PILLAR I, PILLAR II, RCC ,88% PATRIMONIO LIBERO - PILLAR II ,39% DELTA STRESS - Credito ,84% DELTA STRESS - Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) ,76% DELTA STRESS - Tasso ,85% TOTALE STRESS TEST ,14% 158

157 BILANCIO 2013 > APPENDICI Gli assorbimenti patrimoniali prospettici hanno registrato un incremento dei rischi di Pillar I dell 1,05% pari a 2,1 milioni di euro. L introduzione del Capital Conservation Buffer (RCC), per effetto della nuova normativa, ha comportato un incremento del requisito patrimoniale di 63,5 milioni di euro. È stato previsto anche un aumento dei rischi di Pillar II per i quali è stata quantificata una esposizione prospettica pari a 66 milioni di euro (con un incremento dell 7,67 per cento pari a 4,7 milioni). Di seguito si rappresentano graficamente le variazioni (in valore assoluto e percentuale) tra i rischi quantificati al 31 dicembre 2013 e la stima prospettica dei rischi al 31 dicembre 2014 stimati nel resoconto ICAAP 2013: Anche in chiave prospettica, i Fondi Propri aggregati risultano adeguati alla copertura dei rischi sia di primo che di secondo pilastro. 159

158 Composizione dei rischi I grafici seguenti evidenziano la composizione percentuale degli assorbimenti patrimoniali aggregati registrati sia a consuntivo al 31 dicembre 2013 che quelli previsti nel prospettico al 31 dicembre 2014: 1% COMPOSIZIONE ASSORBIMENTI AGGREGATI DIC.2013 PILLAR I 0% 12% Credito e Controparte Mercato 87% Operativo Requisiti Aggiuntivi COMPOSIZIONE ASSORBIMENTI AGGREGATI DIC PILLAR II 1% 0% 10% COMPOSIZIONE ASSORBIMENTI AGGREGATI DIC PILLAR I 24% 65% Credito e Controparte Mercato Operativo Requisiti Aggiuntivi Capital Conservation Buffer (RCC) COMPOSIZIONE ASSORBIMENTI AGGREGATI DIC PILLAR II 30% Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) 37% Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) 70% Tasso 63% Tasso Dall analisi si evidenzia che tra i rischi di primo pilastro registrati, l 87 per cento del totale dell assorbimento patrimoniale è costituito dal rischio di credito, mentre per i rischi di secondo pilastro, al 31 dicembre 2013, il 70 per cento del totale del capitale interno è costituito dal rischio di tasso. In chiave prospettica tra i rischi di primo pilastro, rimane preponderante la componente del rischio di credito (65 per cento), e si configura l introduzione del buffer di capitale (24 per cento); per i rischi di secondo pilastro, il peso della componente rischio di tasso diminuisce risultando pari al 63 per cento. 160

159 BILANCIO 2013 > APPENDICI Confronto tra la valutazione prospettica 2013 (previsione 2012) e il consuntivo 2013 Nella tabella seguente sono evidenziati gli scostamenti (a livello aggregato) tra i dati prospettici stimati nel resoconto ICAAP al e i dati a consuntivo alla data del : COMPONENTI/DATA dic-13 31/12/2013 Previone fatta Delta % su Consuntivo 2013 Patrimonio di Vigilanza / Fondi Propri nel ,15% Credito e Controparte ,27% Mercato ,14% Operativo ,14% Requisiti Aggiuntivi ,47% TOTALE RISCHI - PILLAR I ,69% PATRIMONIO LIBERO - PILLAR I ,93% Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) ,18% Tasso ,30% TOTALE RISCHI - PILLAR II ,53% TOTALE RISCHI - PILLAR I & PILLAR II ,59% PATRIMONIO LIBERO - PILLAR II ,62% DELTA STRESS - Credito ,78% DELTA STRESS - Concentrazione (Single Name+Geo Settoriale) ,46% DELTA STRESS - Tasso ,45% TOTALE STRESS TEST ,55% PATRIMONIO LIBERO - AFTER STRESS ,29% E possibile, in questo modo, valutare la capacità delle BCC di stimare gli impatti sui rischi che derivano dall attuazione delle proprie scelte strategiche. Dall analisi sulla previsione di crescita, condotta sulle principali componenti, confrontando i dati previsionali stimati nel 2012 e relativi all anno 2013, con quelli rilevati a consuntivo nel 2013, si è rilevato che, a fronte di una stima delle consistenze patrimoniali, non è corrisposta una valutazione puntuale sugli assorbimenti prospettici dei rischi di secondo pilastro. Quanto detto evidenzia che, nell ambito delle scelte strategiche e delle conseguenti valutazioni prospettiche, le Bcc dovranno prestare maggiore attenzione al fine di rappresentare scelte plausibili e con l obiettivo di ridurre i gap degli scostamenti. In particolare, l analisi ha evidenziato una stima del Patrimonio di Vigilanza che si discosta dal dato a consuntivo di 12,3 milioni di euro pari a 2,15 per cento e un eccessiva sovrastima del rischio di concentrazione per circa 2,2 milioni di euro pari a 14,18 per cento. 161

160 Sovrastimati ma in misura inferiore sono risultati il rischio di credito (per un importo di 2,2 milioni di euro pari a 1,27 per cento) e il rischio di tasso (per un importo di 0,6 milioni di euro pari a 1,30 per cento). E risultata pressoché corretta la stima del rischio di Mercato, che si discosta dal dato a consuntivo di 0,001 milioni di euro pari a 0,14%. Di contro, sono risultati sottostimati gli assorbimenti per il rischio di Operativo (per un importo di 24,1 milioni di euro pari al 3,14 per cento rispetto al dato a consuntivo) e quelli per il Requisito Aggiuntivo (per un importo di 0,03 milioni di euro pari al 1,47 per cento rispetto al dato a consuntivo). 162

161 BILANCIO 2013 > APPENDICI Il personale 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2013 Dirigenti Quadri direttivi 4 livello Quadri direttivi 3 livello Quadri direttivi 2 livello Quadri direttivi 1 livello Terza area professionale 4 livello Terza area professionale 3 livello Terza area professionale 2 livello Terza area professionale 1 livello Seconda area professionale 2 livello Seconda area professionale 1 livello Prima area professionale 1 livello

162 Formazione: riepilogo ore formative e partecipanti BCC DIPENDENTI Ore Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2011 Ore Ore Ore Partecipanti Partecipanti Partecipanti Partecipanti San Francesco di Canicattì 683, , , ,50 6 San Biagio Platani 505, , , ,00 6 Sambuca di Sicilia 280, , , ,00 10 S. Michele di Caltanissetta 857, , , ,50 12 Credito Etneo di Catania 264, , , ,50 3 Mazzarino 414, , , ,50 0 S. Giuseppe di Mussomeli 697, , , ,50 7 Don Stella di Resuttano 247, , , ,00 3 G. Toniolo di San Cataldo 1.078, , , ,50 10 Del Nisseno 1.363, , , ,00 9 S. Marco di Calatabiano 634, , , ,50 6 La Riscossa di Regalbuto 296, , , ,50 5 Della Valle del Fitalia di Longi 319, , , ,00 1 Altofonte e Caccamo 792, , , ,00 6 Mutuo Soccorso di Gangi 256, , , ,00 11 Valle del Torto di Lercara Friddi 1.304, , , ,00 5 S. Giuseppe di Petralia Sottana 1.009, , , ,00 7 Valledolmo 74, , , ,50 1 Pachino 1.312, , , ,00 7 Don Rizzo di Alcamo 2.966, , , ,50 13 Sen. P. Grammatico di Paceco 802, , , ,00 11 Del Belice di Partanna 507, , ,00 1 Antonello da Messina 272, , , ,00 2 Credito Aretuseo Siracusa 291, , ,50 3 Della Contea di Modica 271, , ,00 7,00 101,00 1 Siracusa 350, , , ,50 5 L. Sturzo di Caltagirone 339, , ,50 6 Agrigentino 400, , , ,00 0 Totali , , , ,

163 BILANCIO 2013 > APPENDICI AMMINISTRATORI Ore SINDACI Anno 2012 Anno 2013 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Ore Ore Ore Ore Partecipanti Partecipanti Partecipanti Partecipanti Partecipanti 15,50 1 4, , , , , , , ,00 7 8, , , , , , , , , ,50 2 4, , , , ,00 3 4, , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 5 4, , ,00 2 7, , ,00 2 0, , , , , ,50 3 8, , , ,50 4 0, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,50 2 0,00 0 8,00 2 4,00 1 0, , , , , , , , , , , ,00 3 8, ,50 1 4, , , , , ,

164 ATTIVITÀ FORMATIVA TRIENNIO

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