Relazione sull attività svolta dai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL del Piemonte

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1 PDFaid.com #1 pdf solutions Relazione sull attività svolta dai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL del Piemonte Attività dei Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) 2011

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3 Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria Relazione sull attività dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Anno 2011

4 Relazione sull attività dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Anno 2011 A cura di Gianfranco CORGIAT LOIA (Dirigente del Settore Prevenzione e Veterinaria) Hanno collaborato Angela COSTA Isabella MIOTTI Maria Vittoria ROSSI Caterina SALERNO Caterina STRUMIA (Regione Piemonte - Settore Prevenzione e Veterinaria) Gianluigi BASSETTI Marcello CAPUTO Mauro CRAVERO (Asl CN1) Si ringraziano i Servizi SIAN delle ASL del Piemonte per la raccolta e la trasmissione dei dati. La relazione è disponibile sul sito web della Regione Piemonte all indirizzo:

5 INDICE SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE pag. 1 o Gli organici dei SIAN pag. 1 o Il Sistema informativo pag. 3 o Aspetti organizzativi pag. 3 o Descrizione dell Applicazione pag. 3 o Attività di produzione e vendita alimenti di origine animale e non animale pag. 4 o Acque potabili per il consumo umano pag. 4 o Malattie trasmesse da alimenti (MTA) pag. 4 o Alimentazione senza glutine pag. 5 AREA FUNZIONALE IGIENE DEGLI ALIMENTI PIANO REGIONALE INTEGRATO DI SICUREZZA ALIMENTARE (PRISA) pag. 6 IL CONTROLLO UFFICIALE NELLE IMPRESE ALIMENTARI pag. 6 o Il controllo additivi alimentari ed aromi nella produzione all ingrosso pag. 12 o Il controllo dei materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA) pag. 20 o Ispezioni stabilimenti produzione acque minerali e di sorgente pag. 20 IL CAMPIONAMENTO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI pag. 26 Campionamenti microbiologici pag. 26 o Attività di campionamento ufficiale e gestione delle non conformità analitiche rilevate pag. 26 o Piani di campionamento ordinari anno 2011 pag. 26 Analisi dei risultati pag. 26 Campionamenti chimici pag. 28 o Micotossine pag. 30 o I metalli Pesanti pag. 31 o L Acrillamide pag. 32 o Gli Idorocarburi Policiclici Aromatici (IPA) pag. 33 o Carbammato di Etile pag. 34 o Additivi e aromi puri pag Utilizzo additivi alimentari pag. 35 o Controllo ufficiale dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale pag. 37 o Controllo degli integratori alimentari pag. 40 o Controllo prodotti destinati ad una alimentazione particolare pag Latte formulato in polvere per lattanti pag. 42 o Ricerca allergeni su prodotti non di origine animale pag. 42 o Controllo della presenza di OGM in alimenti non di origine animale pag. 43 o Commercio ed impiego prodotti fitosanitari pag. 44 Campionamenti microbiologici/chimici pag. 45 o Acque minerali e di sorgente

6 o Il controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano pag. 45 o Nuove fonti di approvvigionamento pag Acque superficiali destinate all approvvigionamento di acquedotti pag Imprese alimentari con approvvigionamento autonomo pag Acquedotti e reti idriche pag. 49 o Dimensioni delle reti idriche pag. 50 o Indice di potabilità e analisi qualitativa degli esiti sfavorevoli pag Parametri microbiologici (Allegato 1, Parte A del D. Lgs 31/01) pag Parametri chimici indicatori (Allegato 1, Parte C del D. Lgs 31/01) pag Parametri chimici tossico-nocivi (Allegato 1, Parte B del D. Lgs 31/01) pag. 52 Fitofarmaci Organoalogenati pag. 52 Metalli pesanti pag. 53 o Considerazioni conclusive pag. 53 o Deroghe pag. 54 o Monitoraggio acque di risaia anno 2011 pag. 54 Il campionamento fisico pag. 55 o La radioattività pag. 55 AREA FUNZIONALE NUTRIZIONE pag. 56 LE ATTIVITÀ NUTRIZIONALI DEI SIAN pag. 56 o Aree di intervento pag. 59 o Sistema di allerta pag Rischio microbiologico e biologico pag Rischio chimico pag. 65 ALTRE ATTIVITÀ SIAN pag. 66 o Pareri preventivi nell interesse dei privati pag. 66 o Pareri rilasciati per Manifestazioni temporanee pag. 66 o Esposti pag. 67 o Aggiornamento degli operatori pag. 67 o Formazione della popolazione e degli addetti pag. 68 I CENTRI MICOLOGICI pag. 69 o Il controllo ufficiale di funghi messi in commercio pag. 69 o La consulenza ai raccoglitori pag. 69 o Le intossicazioni da funghi in Piemonte pag. 70 o Il controllo e l identificazione delle specie fungine provenienti da paesi extra UE pag. 71 o Informazione, educazione sanitaria, formazione ed aggiornamento pag. 71 I PROGETTI SPECIALI pag. 72 SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI (MTA) pag. 72 PROGETTI CELIACHIA (Artt. 4 e 5 Legge 123/5) pag. 75

7 SERVIZI DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Come è ormai consuetudine anche per il 2011 si propone una valutazione quantitativa dell attività svolta dai Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) in attività di vigilanza. Nelle tabelle che seguono vengono evidenziati gli operatori dei SIAN, in attività nell anno 2011; si rileva una sostanziale equivalenza del numero totale degli operatori rispetto al Al fine di valutare effettivamente la consistenza reale degli operatori dedicati all attività di sicurezza alimentare, depurata da ferie, malattie, permessi, etc., ci si è avvalsi della determinazione del personale equivalente, (Dirigenti medici e Biologi e Tecnici della Prevenzione escluso i Direttori dei Servizi) ottenuto misurando i giorni di effettiva presenza in servizio e dividendoli per 211, convenzionalmente considerato il numero medio di giorni annuali di servizio. GLI ORGANICI DEI SIAN Il personale effettivo equivalente che svolge le attività in ambito di sicurezza alimentare (comprendente anche il controllo delle acque potabili) è quindi rappresentato dal numero totale dei Dirigenti Medici e Biologi (escludendo il Direttore e le/i Dietiste/i) sommato al numero totale equivalente dei Tecnici della Prevenzione. IL PERSONALE DEL SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE - ANNO 2011 Personale SIAN 2011 DIRIGENTI DIRETTORE DIRIGENTE Numero operatori Giornate effettive personale equivalente Numero operatori Giornate effettive personale equivalente TECNICO PREVENZIONE Numero operatori Giornate effettive personale equivalente AMMINISTRATIVO DIETISTA MICOLOGO ALTRO Numero operatori Giornate effettive personale equivalente Numero operatori Giornate effettive Numero operatori Giornate effettive personale equivalente Numero operatori TO , , ,0 12,5 2 13,7 0, ,18 0,1 1 TO 3 1* 0 0, , ,0 14, , ,8 TO , , ,5 12, ,5 6, ,4 TO , , ,0 6, , ,1 1 VC , , ,0 5, , ,4 2 BI , , ,0 6, , ,1 NO 1** 30 0, ,5 5, ,5 10, , ,4 3 VCO 1** 108 0, , ,0 4, , ,1 2 CN , , ,6 14, , ,5 0,5 8 CN ,5 1, ,2 2, ,2 4, ,2 2,2 1 82,9 1 20,9 0,1 1 AT , ,5 1, ,0 5, , ,3 2 AL 2*** 188 0, , ,0 16, , ,6 2 Totale , ,2 47, , ,4 43, , ,58 3,8 22 * in aspettativa ** facente funzione *** 1 facente funzione 1

8 Direttore/Dirigenti In servizio Personale Tecnici prevenzione In servizio Personale Altro personale sanitario In servizio Personale Amministrativi In servizio Personale Totale In servizio Personale Anno (n. assoluto) equivalente (n. assoluto) equivalente (n. assoluto) equivalente (n. assoluto) equivalente (n. assoluto) equivalente , , , , , , , , , , , , ,28 IL PERSONALE EFFETTIVO/EQUIVALENTE SIAN/IMPRESE CONTROLLATE/ISPEZIONI - ANNO 2011 ASL Numero Numero Numero Dirigenti Dirigenti tecnici equivalente Numero Tecnici equivalente Somma Dirigenti/ tecnici Somma Dirigenti /tecnici equivalenti Numero imprese controllate Numero Numero operatori/ ispezioni imprese controllate Numero operatori equivalenti/imprese controllate Numero operatori/ Numero ispezioni Numero operatori equivalenti/numero ispezioni effettuate TO , , ,9 103,6 111,2 122,7 TO3 8 5, , , ,5 64,8 67,3 78,6 TO4 8 6, , ,0 67,8 65,0 78,6 TO5 3 2,8 8 6,5 11 9, ,5 45,6 47,3 55,9 VC 3 2,9 6 5,9 9 8, ,6 70,1 78,2 80,0 BI 3 2,9 11 6,2 14 9, ,9 64,4 59,6 91,6 NO 6 5, , , ,5 96,6 100,3 105,9 VCO 4 4,2 6 4,9 10 9, ,4 27,9 43,8 48,1 CN1 7 7, , , ,9 60,6 75,7 80,6 CN ,9 7 6, ,1 52,9 70,4 71,4 AT 2 1,9 7 5,8 9 7, ,4 70,6 64,1 74,9 AL 5 3, , , ,4 44,7 53,1 65,0 Totale 53 47, , , Media 56,9 65,5 70,4 81,1 2

9 IL SISTEMA INFORMATIVO Al fine di normalizzare e standardizzare i flussi informativi tra i SIAN e la Direzione Regionale di Sanità Pubblica si è avviato dalla fine del 2005 un progetto di implementazione di uno strumento informatico su piattaforma web. Il 2011 non ha visto particolari innovazioni e ci si è limitati alla manutenzione ordinaria. Nell ottica di una progressiva integrazione tra i servizi SIAN e SVET è stato istituito un accesso unico ai sistemi informativi, dal 2011 in hosting presso il CSI Piemonte e amministrati dal CED di Fossano presso la ASL CN1. ASPETTI ORGANIZZATIVI Preme ricordare, come tutti gli anni, che un progetto di questo genere va molto al di là della semplice costruzione di un applicazione informatica. In realtà il risultato tecnico è soltanto l ultima parte operativa di un organizzazione che cresce con la condivisione razionale di dati che, elaborati, si trasformano in informazioni; tali informazioni hanno di conseguenza lo scopo di controllo e di rendicontazione ma anche di programmazione futura. In questo senso è stata necessaria, e lo diventa sempre più, una visione ampia dell attività della Direzione, dei Servizi, degli operatori, e una visione lungimirante dei dettagli di attività che devono diventare informazioni di sintesi utili alle componenti diverse che partecipano al sistema informativo. La possibilità di aggiornamento e inserimento di nuovi dati avviene soltanto all interno della tabella relativa la propria azienda. L operatore della Direzione Regionale ha accesso a tutti i dati in lettura (senza distinzione di Azienda Sanitaria) e può aggiornare alcune parti di carattere generale. Hanno accesso in lettura solo per quanto riguarda i dati della sezione ACQUE POTABILI anche gli operatori ARPA che collaborano con il gruppo di lavoro e gli operatori dei laboratori ARPA che effettuano l accettazione dei campioni di acqua potabile recapitati dai tecnici ASL. Nelle tabelle che seguono si riscontra che nel 2011 l accesso all applicazione è avvenuto per 271 operatori. Si pone sempre il problema, già segnalato nelle precedenti relazioni, di un piano di analisi dei bisogni e un piano di formazione a livelli diversi di operatività: più strategica per direttori e dirigenti, più di addestramento all utilizzo per ruoli operativi quali tecnici e amministrativi. RUOLO DETTAGLIO ACCESSI ANNO 2012 ACCESSI amministrativo 47 Direttore 12 Medico 50 Tecnico 132 Altri ruoli 30 Totale 271 ASL DESCRIZIONE DELL APPLICAZIONE L accesso è all indirizzo: ACCESSI TO1 20 TO3 35 TO4 35 TO5 18 VC 11 BI 16 NO 26 VCO 16 CN1 32 CN2 13 AT 17 AL 32 Totale 271 Dopo il riconoscimento, all operatore sono disponibili cinque sezioni principali: - servizi generali (anagrafe del personale, elenco delle sedi, ecc.) - gestione ESERCIZI ALIMENTARI - gestione ACQUE POTABILI - gestione MTA - sezione ALIMENTAZIONE SENZA GLUTINE. Il database contiene le informazioni di sintesi delle attività del periodo : - tabelle VIG ministeriali e sottotabelle regionali - scheda A - scheda B - campionamenti di alimentari e acque e informazioni di tipo anagrafico generale (comprensive di servizi SVET B-C e SISP) quali: - il personale dei servizi - le sedi dei servizi (con annesse numero di auto di servizio e superficie in mq.) - i comuni della Regione suddivisi per ASL 3

10 - i referenti dei laboratori ARPA coinvolti nei campionamenti di acque potabili - le referenze di quadrante e di azienda per i vari settori (tra cui i sistemi informativi). ATTIVITÀ DI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE E NON ANIMALE Il progetto ha previsto prioritariamente la creazione dell anagrafica completa degli esercizi soggetti a vigilanza, anche in ottemperanza al regolamento europeo 852. Nel 2011 l acquisizione degli archivi locali non è completa; l Azienda ASLTO3 non aggiorna i dati acquisiti in quanto opera su un sistema locale e l Azienda ASLTO1 sta inserendo le anagrafiche degli stabilimenti man mano che effettua i sopralluoghi. Le anagrafiche degli esercizi sono in comune con il SERVIZIO VETERINARIO. Le ASL per le quali il trasferimento è stato effettuato hanno la possibilità di registrare i dettagli delle attività di sopralluogo e campionamento, onde ottenere alla fine dell anno la costruzione automatica di una parte delle tabelle di rendicontazione. Dall anno 2009 la Direzione Regionale è in grado di visualizzare i dati di sintesi scaturite dai dettagli inseriti quotidianamente dai Servizi. In prospettiva non sarà più necessario raccogliere i dati annuali attraverso le tabelle di sintesi tradizionali, sfruttando così il sistema informativo nel pieno del suo ruolo integrato. ACQUE PER CONSUMO UMANO Dal 1 luglio 2006 il sistema contiene l anagrafica completa dei punti di prelievo regionali (circa 18500), suddivisi per ASL e comune, collegati con le strutture acquedottistiche di riferimento. La ricodifica dei punti è stata effettuata di concerto con l ARPA, che condivide la classificazione sul proprio sistema informativo. Sempre dalla stessa data gli operatori dei servizi hanno la possibilità di registrare tutte le attività di campionamento e di stampare automaticamente la scheda/verbale che accompagna il campione stesso nella consegna al laboratorio ARPA. Nel 2007 è andata a règime la collaborazione con l ARPA circa la restituzione periodica (in formato elettronico) dei dati delle analisi effettuate, così da consentire ad Aziende e Direzione Regionale osservazioni e statistiche sulla qualità dell acqua. Tale attività ha consentito (e consentirà negli anni a venire) un monitoraggio in itinere più preciso sulla qualità delle acque, georeferenziato per acquedotti, reti, zone di utenza. Il livello regionale ha la possibilità di visualizzare, per ogni parametro di analisi chimica o batteriologica, la quantità di controlli effettuati e le non conformità riscontrate. E inoltre possibile visualizzare una scheda sintetica del campionamento contenente la natura della non conformità, la collocazione geografica e strutturale del punto di prelievo, il provvedimento intrapreso dal SIAN a seguito della segnalazione. Il livello aziendale ha invece la possibilità di tenere sotto controllo nel tempo l andamento di qualunque parametro sul singolo punto di prelievo, o a livello più aggregato della singola rete o del singolo acquedotto. Tali dati sono sempre stati in possesso dei servizi grazie ai rapporti di prova ARPA, ma in forma disaggregata e su documenti cartacei. Dal 2009 è disponibile anche un indicazione cromatica che consente una visualizzazione più veloce delle criticità. E stato inoltre introdotto, oltre alla non conformità piena (colore rosso) un livello di attenzione (colore giallo) che indica un valore (e di conseguenza un campione) che, pur superando il valore di legge, viene considerato conforme dal laboratorio ARPA in quanto compreso nel valore di incertezza. MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI Dal luglio 2008 il sistema consente la gestione informatizzata delle comunicazioni riguardanti le malattie trasmesse dagli alimenti. Il referente ASL ha la possibilità di compilare la modulistica (segnalazione, caso singolo, relazione finale) indicata dalle linee guida regionali direttamente sul sistema informatico. Il livello regionale può tenere sotto controllo le segnalazioni ed effettuare statistiche e rendicontazioni periodiche in modo più agevole rispetto al passato. 4

11 ALIMENTAZIONE SENZA GLUTINE La sezione, attiva dal 2010, prevede la visualizzazione delle anagrafiche degli esercizi di categoria RISTORAZIONE COLLETTIVA e RISTORAZIONE PUBBLICA, oggetto di sopralluogo qualora siano tenuti a fornire pasti per celiaci. Oltre alla normale registrazione del sopralluogo l operatore ha la possibilità di compilare una check list elettronica che effettua automaticamente calcoli su valori pesati. Nell ambito di un ciclo di corsi di formazione sull argomento sono stati istruiti gli operatori all uso, per altro elementare, dell applicazione. 5

12 PIANO REGIONALE INTEGRATO DI SICUREZZA ALIMENTARE (PRISA) Il Piano Regionale Integrato dei Controlli di Sicurezza Alimentare (PRISA) è stato redatto conformemente agli indirizzi ministeriali (Piano Nazionale Integrato PNI), e nel rispetto degli obiettivi individuati nel Piano Regionale della Prevenzione , approvato con D.G.R. n del 8/2/2010 e con D.G.R. n del 17/12/2010, recepito formalmente dalle ASL per la propria programmazione locale (Piano Aziendale Integrato Sicurezza Alimentare PAISA). Il Piano definisce i criteri di programmazione sia dei controlli ufficiali sia dei campionamenti e persegue obiettivi di integrazione ai diversi livelli, regionale e locale e tra i Servizi territoriali che si occupano di sicurezza alimentare. La programmazione delle attività 2011 ha avuto come obiettivo la garanzia di livelli di controllo omogenei sul territorio, per frequenza, per criteri, e per modalità di attuazione, utili al miglioramento della sicurezza alimentare. La programmazione dei controlli ha privilegiato le attività che sono state ritenute più a rischio, quali le pasticcerie, gelaterie e gastronomie con vendita al dettaglio, la ristorazione e la produzione all ingrosso, prevedendo una copertura percentualmente più ampia rispetto a categorie ritenute a basso rischio, che, in genere, possono rientrare in una programmazione locale. IL CONTROLLO UFFICIALE Il controllo ufficiale delle imprese alimentari nel 2011 ha interessato circa il 17% delle unità censite con una media di ispezioni per ASL pari al 21%. Le unità non regolamentari sono risultate a fronte di unità controllate pari al 16%. Le infrazioni più significative sono state quelle relative all igiene generale mentre per quanto concerne i controlli sui piani HACCP i Servizi hanno effettuato prescrizioni (corrispondenti a circa il 40% dei piani controllati) e 227 sanzioni corrispondenti a circa il 3% dei Piani controllati. MODELLO A - ANNO 2011 Produttori primari Produttori e confezion. ingrosso Distribuz. Ingrosso Distribuz. Dettaglio Ristoraz. pubblica Ristoraz. collettiva Produttori e confezion. dettaglio TOTALE Unità Unità controllate** Ispezioni su unità Unità non regolari* Campioni prelevati Campioni non regolamentari Infrazioni igiene generale Infrazioni igiene personale Infrazioni composizione Infrazioni contaminazione Infrazioni etichettatura e presentazione Infrazioni autorizzative Altre infrazioni Provvedimenti amministrativi Notizie di reato Sequestri Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP *Per NON REGOLARE si intende la presenza di almeno una infrazione o di notizia di reato o di sanzione HACCP ** Vengono compresi i motivi VIGILANZA, AUDIT, ESPOSTO, TOSSINFEZIONE 6

13 MODELLO A - anno dettaglio ASL Produzione primaria Produttori e confezionatori con prevalente vendita all'ingrosso Distribuzione all'ingrosso Distribuzione al dettaglio Ristorazione Pubblica Ristorazione collettiva Produttori con prevalente vendita al dettaglio TOTALE ASL Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % delle unità controllate TO , , , , , , ,46 TO , , , , , , , ,19 TO , , , , , ,62 TO , , , , ,44 VC , , , , , , , ,9 BI , , , , , , ,24 NO , , , , , , , ,75 VCO , , , , , , , ,53 CN , , , , , ,05 CN , , , , , , ,95 AT , , , , , , ,87 AL , , , , , , ,9 Totale , , , , , , , ,95 MEDIA 9,4 35,5 16,4 11,7 19,1 27, ,4 7

14 Controllo Piani HACCP 2011 Produzione Primaria Produttori e confezion. ingrosso Distribuz. Ingrosso Distribuz. Dettaglio Ristoraz. pubblica Ristoraz. collettiva Produttori e confezion. dettaglio TOTALI ASL Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni Controllati Prescrizioni Sanzioni TO TO TO TO VC BI NO VCO CN CN AT AL Totali La valutazione dell andamento storico dei controlli consente di evidenziare alcune particolarità degne di nota. La percentuale delle ispezioni eseguite è rimasta stabile nel tempo attorno al 20% delle unità censite. Si rileva una modica riduzione in percentuale delle Unità controllate. Rimangono stabili le percentuali di sanzioni e notizie di reato riferite alle ispezioni eseguite, gli esercizi irregolari ispezionati percentualmente mostrano un andamento ondivago, ma con una riduzione nell ultimo anno (13%): tale evidenza può derivare da un miglioramento complessivo delle imprese, e da una accentuazione di irregolarità su poche specifiche attività ( Es: prodotti destinati ad una alimentazione particolare e prodotti da forno). La verifica dei piani di autocontrollo (51%) si è mantenuta costante nel tempo così come le sanzioni comminate (3,4%). DATI CONTROLLO UFFICIALE ANNI Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari Sanzioni Provvedimenti Amministrativi Notizie di reato Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP DATI CONTROLLO UFFICIALE ANNI Unità censite % Unità controllate (1) 20,41 19,73 20,7 17,0 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 10,05 12,83 14,6 13,1 % sanzioni (2) 6,59 6,49 6,9 6,6 %Provvedimenti Amministrativi (2) 19,66 32,37 50,6 49,7 %Notizie di reato (2) 0,27 0,39 0,3 0,2 %Piani HACCP controllati (2) 44,64 53,70 56,1 51,2 % Prescrizioni HACCP (3) 37,29 30,05 36,5 40,3 % Sanzioni HACCP (3) 5,19 3,37 3,4 3,4 (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 (3) dato specifico/piani Haccp controllati*100 8

15 L attività di controllo nell ambito della produzione primaria è fluttuante negli anni e registra un calo dei controlli nel 2011 attestandosi all 11% delle attività censite dalle ASL. Occorre rilevare che mentre per tutte le altre tipologie di attività esiste un censimento formalizzato, definito da tempo e puntualmente aggiornato, non esiste invece per il settore agricolo un esauriente censimento, pertanto le aziende agricole, conosciute dalle ASL non corrispondono alla totalità delle esistenti. Si evidenzia un aumento dei provvedimenti amministrativi (44% circa). CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE PRIMARIA ANNO 2011 CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE PRIMARIA - STORICO censite controllate ispezioni Infrazioni provvedimenti amministrativi %censite/ controllate % infrazioni % provvedimenti amministrativi ,0 0,0 2, ,8 0,0 14, ,4 1,0 31,8 ASL Unità censite Unità controllate Ispezioni Infrazioni provvedimenti amministrativi %censite/ controllate % infrazioni % provvedimenti amministrativi ,9 1,3 44,4 TO TO , ,4 TO ,6 0 25,0 TO ,7 0 0,0 VC ,7 0 0,0 BI ,2 0 33,3 NO ,4 0 58,1 VCO ,2 0 0 CN ,0 3,3 16,7 CN ,6 0 0 AT ,5 0 13,0 AL ,7 33,3 33,3 TOTALE ,9 1,3 44,4 Le attività di produzione con prevalente vendita all ingrosso negli ultimi 2 anni sono state controllate principalmente mediante audit, con la conseguenza prevedibile di una modica contrazione delle unità visitate, dato il maggior tempo necessario per tale modalità di controllo. D altra parte, il dato confortante è l andamento in diminuzione delle irregolarità rilevate. IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA ALL'INGROSSO prodotti da forno (biscottifici - panifici - grissinifici) prodotti dolciari (cioccolato, praline) pasticceria fresca produzione gelati e semilavorati per gelati produzione vino, birra e bevande alcoliche alimenti congelati o surgelati (di origine animale/non animale) torrefazioni caffè, spezie Prodotti destinati ad alimentazione particolare e integratori conserve alimentari vegetali confezionamento funghi secchi molini cereali per uso alimentare pastifici stabilimenti bibite e bevande analcoliche Stabilimenti acque minerali e di sorgente produzione e confezionamento oli di semi, oliva e grassi vegetali confezionamento riso gastronomie contenitori ed imballaggi additivi ed aromi altro TOTALE Unità Unità controllate Totale ispezioni effettuate** Unità non regolari* Totale campioni prelevati Totale campioni con esito negativo Igiene generale Igiene personale Composizione Contaminazione Etichettatura e presentazione Autorizzazione/DIA Altro Totale provvedimenti amministrativi Totale notizie di reato Totale sequestri Totale piani HACCP controllati Totale prescrizioni HACCP Totale sanzioni HACCP * Per NON REGOLARE si intende la presenza di almeno una infrazione o di notizia di reato o di sanzione HACCP ** Vengono compresi i motivi VIGILANZA, AUDIT, ESPOSTO, TOSSINFEZIONE 9

16 IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA ALL'INGROSSO - DETTAGLIO PER ASL TO1 TO3 TO 4 TO5 VC BI NO Censite Controllate Ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate Prodotti da forno , , , , ,5 Prodotti dolciari , , ,7 Pasticceria fresca Produzione gelati e semilav. per gelati Produzione vino, birra e bevande alcoliche , , , , Alimenti congelati o surgelati Torrefaz. caffè, spezie , , ,7 Prodotti destinati ad una alimentaz. particolare , ,9 Conserve alimentari vegetali , Confezion. funghi Molini cereali per uso alimentare , Pastifici , , ,3 Stabilim. bibite e bevande analcoliche Stabilim. acque minerali Produzione confezion. oli di semi, oliva, grassi vegetali , Confezion. riso , ,4 Gastronomie , ,3 Contenitori ed imballaggi , , Additivi ed aromi , Altro , , , ,7 TOTALE , , , , , ,5 MEDIA 30,8 46,9 39,9 50,5 42,7 57,8 IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA ALL'INGROSSO - DETTAGLIO PER ASL (continua) VCO CN1 CN2 AT AL Totale censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate censite controllate ispezioni % censite/ controllate Prodotti da forno , , Prodotti dolciari , , , , ,9 Pasticceria fresca , ,1 Produzione gelati e semilav. per gelati Produzione vino, birra e bevande alcoliche , , , , , ,2 Alimenti congelati o surgelati ,2 Torrefaz. caffè, spezie , , ,6 Prodotti destinati ad una alimentaz. particolare ,5 Conserve alimentari vegetali , , , Confezion. funghi ,5 Molini cereali per uso alimentare , , , , ,4 Pastifici , ,3 Stabilim. bibite e bevande analcoliche , ,2 Stabilim. acque minerali Produzione confezion. oli di semi, oliva, grassi vegetali , ,8 Confezion. riso , ,2 Gastronomie , ,3 Contenitori ed imballaggi , , ,2 Additivi ed aromi , , ,9 Altro , , , ,1 TOTALE , , , , ,1 MEDIA 31, ,

17 DATI CONTROLLO UFFICIALE PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA ALL'INGROSSO DATI CONTROLLO UFFICIALE PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA ALL'INGROSSO VALORI PERCENTUALI Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari sanzioni Provvedimenti Amministrativi Notizie di reato Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP Unità censite % Unità controllate (1) 31,18 25,2 22,5 20,1 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 8,61 6,0 7,5 4,5 % sanzioni (2) 6,56 5,8 4,9 5,4 %Provvedimenti Amministrativi (2) 17,36 18,5 35,2 27,5 %Notizie di reato (2) 0,58 0,6 1,1 0,3 %Piani HACCP controllati (2) 41,65 54,0 51,2 32,2 % Prescrizioni HACCP (3) 19,79 24,3 30,4 42,1 % Sanzioni HACCP (3) 4,73 3,1 2,0 1,6 (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 (3) dato specifico/piani Haccp controllati*100 11

18 IL CONTROLLO ADDITIVI ALIMENTARI ED AROMI NELLA PRODUZIONE ALL INGROSSO Nel corso del biennio sono state controllate tutte le imprese di produzione di additivi alimentari e aromi (inclusa la miscelazione e il confezionamento) insistenti nel territorio piemontese. Come evidenziato nella Tabella 1, a seguito di tali attività, le irregolarità rilevante sono diminuite, passando dal 21% nel 2010 al 14% nel La percentuale dei piani di autocontrollo verificati nel corso degli interventi ispettivi è passata dal 59 nel 2010 al 61 nel 2011; resta costante la percentuale delle prescrizioni impartite, mentre nel 2011 non si evidenziano sanzioni. Tabella 1 - Produzione additivi alimentari e aromi - raffronto attività controllo 2011/ Unità Unità controllate 21 43% 28 85% 8 27% 17 61% Ispezioni su unità 18 Audit su unità Unità non regolari 3 14% 6 21% 1 13% 2 12% Infrazioni igiene generale 5 1 Infrazioni igiene personale Infrazioni composizione Infrazioni contaminazione Infrazioni etichettatura e presentazione Altre infrazioni 1 Provvedimenti amministrativi Notizie di reato Sequestri Piani HACCP controllati 14 61% 17 59% 5 63% 11 55% Prescrizioni HACCP 5 36% 6 35% 1 20% 2 18% Sanzioni HACCP Tabella 2 - Attività di controllo alla produzione, suddivisa per ASL - anno 2011 TO1-2 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL Totale Unità Unità controllate % Ispezioni su unità Audit Unità non regolari % Infrazioni igiene generale 0 Infrazioni igiene personale 0 Infrazioni composizione 0 Infrazioni contaminazione 0 Infrazioni etichettatura e presentazione 0 Infrazioni autorizzative 0 Altre infrazioni 1 1 Provvedimenti amministrativi Notizie di reato 0 Sequestri 0 Piani HACCP controllati % Prescrizioni HACCP % Sanzioni HACCP 0 12

19 Per le attività di produzione con prevalente vendita al dettaglio è più evidente la diminuzione dei controlli nell ultimo anno rispetto ai precedenti: si rilevano i controlli effettuati presso le gastronomie (537), le Pasticcerie (348) e i prodotti da forno (488). Le unità non regolari corrispondono al 19% delle unità ispezionate con un aumento rispetto agli anni precedenti; la verifica dei piani di autocontrollo è stata eseguita nel 52% delle ispezioni. IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA AL DETTAGLIO prodotti da forno (biscottifici - panifici - grissinifici) prodotti dolciari (cioccolato, praline) pasticceria fresca produzione gelati e semilavorati per gelati produzione vino, birra e bevande alcoliche torrefazioni caffè, spezie conserve alimentari vegetali confezionamento funghi secchi molini cereali per uso alimentare pastifici confezionamento riso gastronomie altro TOTALE Unità con attività prevalente Unità controllate Totale ispezioni effettuate** Unità non regolari* Totale campioni prelevati Totale campioni con esito negativo Igiene generale Igiene personale Composizione Contaminazione Etichettatura e presentazione Autorizzazione/DIA Altro Totale provvedimenti amministrativi Totale notizie di reato Totale sequestri Totale piani HACCP controllati Totale prescrizioni HACCP Totale sanzioni HACCP * Per NON REGOLARE si intende la presenza di almeno una infrazione o di notizia di reato o di sanzione HACCP ** Vengono compresi i motivi VIGILANZA, AUDIT, ESPOSTO, TOSSINFEZIONE IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA AL DETTAGLIO PER ASL TO1 TO3 TO 4 TO5 VC BI NO Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Prodotti da forno Prodotti dolciari Pasticceria fresca Produzione gelati e semilav. per gelati Produzione vino, birra e bevande alcoliche Torrefaz. caffè, spezie Conserve alimentari vegetali , , , , , , Confezion. funghi Molini cereali per uso alimentare Pastifici , Confezion. riso Gastronomie Altro , , , , TOTALE MEDIA 9,

20 IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA AL DETTAGLIO PER ASL (continua) VCO CN1 CN2 AT AL TOTALI Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Censite Controllate Ispezioni % censite/controllate Prodotti da forno , , , Prodotti dolciari Pasticceria fresca Produzione gelati e semilav. per gelati Produzione vino, birra e bevande alcoliche , , , , , ,4 Torrefaz. caffè, spezie ,9 Conserve alimentari vegetali Confezion. funghi Molini cereali per uso alimentare Pastifici Confezion. riso ,3 Gastronomie , Altro , , , TOTALE , , , , MEDIA 9, ,2 14 DATI CONTROLLO UFFICIALE PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA AL DETTAGLIO DATI CONTROLLO UFFICIALE PRODUZIONE CON PREVALENTE VENDITA AL DETTAGLIO VALORI PERCENTUALI Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari Unità censite % Unità controllate (1) 25,15 19,8 20,4 17,8 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 10,62 12,7 14,3 19,3 % sanzioni (2) 6,82 6,4 7,3 6,5 sanzioni %Provvedimenti Amministrativi (2) 26,65 31,4 49,1 61,2 Provvedimenti Amministrativi %Notizie di reato (2) 0,15 0,4 0,4 0,1 Notizie di reato %Piani HACCP controllati (2) 51,29 56,4 20,6 51,9 Piani HACCP controllati % Prescrizioni HACCP (3) 28,13 32,9 30,4 48,8 Prescrizioni HACCP % Sanzioni HACCP (3) 4,51 1,7 2,0 3,3 Sanzioni HACCP (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 (3) dato specifico/piani Haccp controllati*100 14

21 La distribuzione all ingrosso mostra un trend in diminuzione dei controlli (10% circa), come anche delle unità ispezionate irregolari (4,4%). Le sanzioni sono in modica riduzione (4% circa) mentre risultano in discreto aumento le notizie di reato (1,3%); la verifica dei Piani di autocontrollo è sostanzialmente stabile (50% circa) come le prescrizioni (24% circa) e le sanzioni (2% circa). Il controllo della distribuzione al dettaglio si attesta intorno all 11% circa. Le Unità irregolari evidenziano un trend in netta diminuizione (4% circa), come le sanzioni (4% circa) e i provvedimenti amministrativi (37% circa). La verifica dei Piani di autocontrollo risulta aumentata attestandosi al 54% circa, mentre risultano stabili le prescrizioni (24% circa) e le sanzioni (2% circa). IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA DISTRIBUZIONE PER ASL Distribuzione ingrosso Distribuzione minuto Totale Distribuzione ASL Censite Controllate Ispezioni % CENSITE/CONTROLLATE Censite Controllate Ispezioni % CENSITE/CONTROLLATE Censite Controllate Ispezioni % CENSITE/CONTROLLATE TO , , ,8 TO , , ,8 TO , ,6 TO ,1 VC , , ,8 BI , ,1 NO , , ,4 VCO , , ,9 CN , , ,4 CN , ,3 AT , , ,1 AL , ,4 TOTALE , , ,8 MEDIA 16,4 11,7 11,1 DATI CONTROLLO UFFICIALE DISTRIBUZIONE ALL'INGROSSO IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA DISTRIBUZIONE Distribuz. Ingrosso Distribuz. Dettaglio TOTALE Unità Unità controllate Ispezioni su unità** Unità non regolari* Campioni prelevati Campioni non regolamentari Infrazioni igiene generale Infrazioni igiene personale Infrazioni composizione Infrazioni contaminazione Infrazioni etichettatura e presentazione Infrazioni autorizzative Altre infrazioni Provvedimenti amministrativi Notizie di reato Sequestri Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP * Per NON REGOLARE si intende la presenza di almeno una infrazione o di notizia di reato o di sanzione HACCP ** Vengono compresi i motivi VIGILANZA, AUDIT, ESPOSTO, TOSSINFEZIONE Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari sanzioni Provvedimenti Amministrativi Notizie di reato Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP DATI CONTROLLO UFFICIALE DISTRIBUZIONE ALL'INGROSSO VALORI PERCENTUALI Unità censite % Unità controllate (1) 18,97 15,81 18,47 9,464 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 6,879 7,143 10,08 4,428 % sanzioni (2) 5,201 4,135 5,444 4,244 %Provvedimenti Amministrativi (2) 17,45 22,18 40,93 147,8 %Notizie di reato (2) 0, ,403 1,292 %Piani HACCP controllati (2) 45,13 46,24 50,81 211,3 % Prescrizioni HACCP (3) 20,07 31, ,02 % Sanzioni HACCP (3) 4,089 2,439 1,587 2,183 (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 (3) dato specifico/piani Haccp controllati*100 15

22 CONTROLLO UFFICIALE DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari sanzioni Provvedimenti Amministrativi Notizie di reato Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP CONTROLLO UFFICIALE DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO VALORI PERCENTUALI Unità censite Il controllo della Ristorazione pubblica ha seguito l andamento degli anni passati, attestandosi attorno al 18% degli esercizi censiti. Si rileva un aumento in percentuale delle unità irregolari (17% circa), tra queste, quelle risultate con maggiori irregolarità sono la tipologia 2 (21% circa) e gli agriturismi (20% circa). Costante è la percentuale delle sanzioni (9% circa) e delle notizie di reato (0,2% circa). La verifica dei piani di autocontrollo si è svolta durante il 50% circa delle ispezioni con un modico aumento delle prescrizioni specifiche (48% circa) e un andamento stabile delle sanzioni (4,7%). La Ristorazione collettiva risulta la categoria più controllata (26% delle imprese controllate e il 32% circa di ispezioni effettuate) nonostante ciò, anche la ristorazione collettiva ha subito una discreta riduzione dei controlli negli anni. Si registra d altra parte il miglioramento complessivo della situazione delle strutture con una caduta delle unità irregolari (9,7%), dei provvedimenti amministrativi (40% circa) rimanendo stabili e minime le notizie di reato (0,1%). Le unità non regolari si sono riscontrate principalmente nei comparti Ristorazione ospedaliera (18% circa delle ispezionate) e Centri cottura (13% circa). In modica riduzione percentuale è la verifica dei Piani di autocontrollo (64,5% delle Unità controllate), con una sostanziale stabilità delle prescrizioni (28% circa) e delle sanzioni (1,8%). % Unità controllate (1) 10,05 14,4 12,6 11,3 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 10,97 13,9 14,8 4,3 % sanzioni (2) 5,16 5,7 6,2 4,6 %Provvedimenti Amministrativi (2) 19,15 25,2 41,4 37,7 %Notizie di reato (2) 0,53 0,4 0,7 0,3 %Piani HACCP controllati (2) 40,78 45,8 44,9 54,4 % Prescrizioni HACCP (3) 26,16 28,5 29,5 23,9 % Sanzioni HACCP (3) 2,18 3,4 2,7 2,2 (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 16

23 IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA RISTORAZIONE PUBBLICA Tipologia 1 Tipologia 2 Tipologia 3 Tipologia 4 Agriturismo Catering Altro (non classificata) TOTALE Unità con attività prevalente Unità controllate Totale ispezioni effettuate** Unità non regolari* Totale campioni prelevati Totale campioni con esito negativo Igiene generale Igiene personale Composizione Contaminazione Etichettatura e presentazione Autorizzazione/DIA Altro Totale provvedimenti amministrativi Totale notizie di reato Totale sequestri Totale piani HACCP controllati Totale prescrizioni HACCP Totale sanzioni HACCP * Per NON REGOLARE si intende la presenza di almeno una infrazione o di notizia di reato o di sanzione HACCP ** Vengono compresi i motivi VIGILANZA, AUDIT, ESPOSTO, TOSSINFEZIONE IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA RISTORAZIONE PUBBLICA PER ASL TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 4 AGRITURISMO CATERING NON CLASSIFICATO TOTALE ASL Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate TO , TO , , , , ,3 TO , , , , , ,2 TO , , , , , ,8 VC , , , , ,4 BI , , , , , ,2 NO , , , ,4 VCO , , , , ,5 CN , , , CN , , , , , ,9 AT , , , , , ,4 AL , , , , , ,6 Totale , , , , , ,1 Media 15, ,4 22,8 29, ,7 17

24 CONTROLLO UFFICIALE RISTORAZIONE PUBBLICA ANNI CONTROLLO UFFICIALE RISTORAZIONE PUBBLICA ANNI VALORI PERCENTUALI Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari sanzioni Provvedimenti Amministrativi Notizie di reato Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP Unità censite % Unità controllate (1) 20,60 20,0 23,0 18,1 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 10,51 15,3 15,9 17,2 % sanzioni (2) 8,33 9,1 8,9 9,2 %Provvedimenti Amministrativi (2) 15,65 42,5 57,7 57,5 %Notizie di reato (2) 0,16 0,4 0,2 0,2 %Piani HACCP controllati (2) 39,68 54,3 57,4 50,2 % Prescrizioni HACCP (3) 51,53 35,1 43,7 48,4 % Sanzioni HACCP (3) 7,99 4,9 4,7 4,7 (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 (3) dato specifico/piani Haccp controllati*100 IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA Aziendale Scolastica Ospedaliera Socio assistenziale Fornitura pasti preparati (centro cottura) Unità con attività prevalente Unità controllate Totale ispezioni effettuate** Unità non regolari* Totale campioni prelevati Totale campioni con esito negativo Igiene generale Igiene personale Composizione Contaminazione Etichettatura e presentazione Autorizzazione/DIA Altro Totale provvedimenti amministrativi Totale notizie di reato Totale sequestri Totale piani HACCP controllati Totale prescrizioni HACCP Totale sanzioni HACCP * Per NON REGOLARE si intende la presenza di almeno una infrazione o di notizia di reato o di sanzione HACCP *** Vengono compresi i motivi VIGILANZA, AUDIT, ESPOSTO, TOSSINFEZIONE Altro TOTALE 18

25 IL CONTROLLO UFFICIALE ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA PER ASL Ospedaliera Assistenziale Scolastica Aziendale Fornitura pasti preparati Altro TOTALE ASL Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate Unità censite Unità controllate Ispezioni % controllate TO , , , , ,8 TO , , , , , , ,7 TO , , , , TO , , , , VC , , , ,7 BI , , , , , ,1 NO , , , ,8 VCO , , ,6 CN , , , , , , ,3 CN , , , , , ,3 AT , , , , ,1 AL , , , , , ,1 Totale , , , , ,8 MEDIA 28,5 32,1 27,6 20,7 55, ,3 CONTROLLO UFFICIALE RISTORAZIONE COLLETTIVA ANNI Unità censite Unità controllate Ispezioni su Unità Unità non regolari Sanzioni Provvedimenti Amministrativi Notizie di reato Piani HACCP controllati Prescrizioni HACCP Sanzioni HACCP CONTROLLO UFFICIALE RISTORAZIONE COLLETTIVA ANNI VALORI PERCENTUALI Unità censite % Unità controllate (1) 38,40 33,3 34,9 25,8 Ispezioni su Unità %Unità non regolari (2) 9,49 11,1 15,7 9,7 % sanzioni (2) 3,34 2,4 2,9 2,8 %Provvedimenti Amministrativi (2) 24,97 26,6 50,3 40,3 %Notizie di reato (2) 0,26 0,1 0,1 0,1 %Piani HACCP controllati (2) 55,35 69,0 71,1 64,5 % Prescrizioni HACCP (3) 38,06 19,6 25,8 28,1 % Sanzioni HACCP (3) 2,74 1,4 1,5 1,8 (1) unità controllate/unità censite*100 (2) dato specifico/ispezioni su unità*100 (3) dato specifico/piani Haccp controllati*100 19

26 IL CONTROLLO DEI MATERIALI E OGGETTI DESTINATI A VENIRE A CONTATTO CON GLI ALIMENTI (MOCA) Nel 2011 vi è stato un forte incremento dei controlli ufficiali effettuati dalle AA.SS.LL. piemontesi che, su indicazione del PRISA e con il supporto delle Linee Guida per il Controllo Ufficiale sui Materiali e Oggetti destinati a venire a Contatto con gli Alimenti 2011, hanno posto in essere una metodologia di controllo più organizzata ed efficace. Premesso che la norma non prevede l obbligo di registrazione delle Aziende produttrici/ distributrici, il censimento riportato nella tabella si riferisce ai dati conosciuti dalle ASL, empiricamente rilevati. regolamento (CE) n. 852/2004 e alla mancanza della dichiarazione di conformità o della rintracciabilità da parte degli utilizzatori MOCA. ISPEZIONI STABILIMENTI PRODUZIONE ACQUE MINERALI E DI SORGENTE Il controllo agli stabilimenti di imbottigliamento di acque minerali ed acque di sorgente del Piemonte, considerata l elevata produzione, impegna notevolmente i SIAN delle ASL presso le quali insistono gli stabilimenti, mediante l effettuazione di ispezioni e campionamenti mirati alla verifica del mantenimento dei requisiti e alla corretta applicazione dei piani di autocontrollo, al fine di garantire la sicurezza delle acque dalla sorgente al prodotto confezionato. Unità censite IL CONTROLLO UFFICIALE DEI MATERIALI ED OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI (MOCA) Unità controllate Ispezioni su unità Unità non regolari Infrazioni art.4 DPR 777/1982 e s.m.i. Infrazioni art.5 DPR 777/1982 e s.m.i. Infrazioni Reg. CE 852/2004 GMP assenti o non conformi GHP assenti o non conformi Produzione Vendita all ingrosso Vendita al dettaglio Utilizzatore TOTALI Acque minerali La produzione di acqua minerale in Piemonte registra nel complesso una crescita di oltre 103 milioni di litri, pari al 6%, passando da di litri imbottigliati nel 2010 a di litri imbottigliati nel 2011 (tabelle 2 e 3). In considerazione del volume di produzione, l attività di controllo delle acque minerali assume notevole importanza, soprattutto per quanto riguarda la frequenza dei prelievi, che comporta maggiori livelli di responsabilità. A titolo esemplificativo viene riportata la tabella 1 relativa alla frequenza dei prelievi. Tabella 1 Frequenza prelievi Prescrizioni Considerato che il Piano di controllo MOCA si estende sul triennio 2010/2012, si osserva che nell anno 2011 si è controllato circa il 50% della produzione e della distribuzione all ingrosso. Ulteriori controlli sono stati effettuati presso gli utilizzatori e la vendita al dettaglio. Le infrazioni più rilevate (96) si riferiscono alla non corretta gestione dei MOCA da parte degli OSA in relazione agli adempimenti di cui all Allegato II del N. di prelievi annuali acque minerali per controlli chimici e microbiologici Sorgente 4 Stabilimento con produzione giornaliera: < bottiglie 12 tra > bottiglie 52 20

27 Analisi quantitativa Rispetto all anno precedente resta invariato il numero delle sorgenti utilizzate di acque minerali del Piemonte, 49 e le aziende imbottigliatrici attive 15. Sono 7 le ASL che hanno sorgenti nel proprio territorio con stabilimenti produttivi di acque minerali, per lo più in corrispondenza delle zone alpine ed appenniniche; quella che vanta il maggior numero di sorgenti è l ASL CN1, che ne ha ben 22, con 6 stabilimenti di imbottigliamento di acque minerali, quindi seguono l ASL BI con 8 sorgenti e 2 stabilimenti e l ASL TO 3 con 6 sorgenti e 1 stabilimento. Complessivamente nell anno sono state prodotte bottiglie, corrispondenti a litri di acqua minerale imbottigliata. Come evidenziato nella sottostante tabella 2, la produzione più consistente è concentrata nel territorio dell ASL CN1 con oltre 1 miliardo di litri imbottigliati, pari a circa il 60% del totale, seguono le ASL BI e TO3, rispettivamente con oltre 330 e 307 milioni di litri imbottigliati. Ne consegue che il controllo dell attività, sia per ispezioni, sia per prelievi di campioni ai fini della verifica dei parametri microbiologici e chimici, richiede una presenza costante di operatori del SIAN. Tabella 2 - Numero sorgenti e stabilimenti, volume produzione suddivisi per ASL - anno 2011 ASL Sorgenti Stabilimenti Produzione: litri/anno 2011 % volume produzione Produzione: bottiglie/anno 2011 TO ,6% TO ,9% VC ,3% BI ,9% VCO ,5% CN ,9% AL Totale Tabella 3 - Raffronto volume produzione Produzione ASL TO3 ASL TO4 ASL VC ASL BI ASL VCO ASL CN1 ASL AL TOTALE litri/anno % variazione 11/10-4% variazione 10/09 litri/anno % variazione 09/08 litri/anno litri/anno

28 Dalla tabella 4, che sintetizza le principali attività dei SIAN per quanto riguarda il controllo delle acque minerali, si evidenziano significative differenze nel numero di prelievi e di ispezioni effettuate da ciascuna ASL dovute, ovviamente, all entità di produzione delle aziende imbottigliatrici. Tabella 4 Sintesi dei controlli anno 2011 ASL TO 3 TO 4 VC BI NO VCO CN 1 CN 2 AT AL TOTALE N. ispezioni alle sorgenti N. ispezioni presso stabilimenti N. campioni prelevati alle sorgenti mpioni prelevati presso menti N. campioni prelevati alla distribuzione N. campioni non conformi N. prescrizioni HACCP 0 N. sanzioni HACCP 0 N. provvedimenti amministrativi N. sanzioni 0 N. provvedimenti penali 4 4 Complessivamente su 412 interventi ispettivi effettuati sia alle 49 sorgenti di acque minerali sia presso ai 15 stabilimenti di imbottigliamento sono stati adottati 20 provvedimenti amministravi e 4 penali. Sostanzialmente rispetto agli anni precedenti, l attività di controllo, sia ispettiva sia di campionamento, si è mantenuta costante. Esaminando le tabelle 4 e 5 si nota come il numero dei controlli eseguiti sulle acque minerali sia elevato, con bassi livelli numerici di infrazioni e non conformità. L eventuale scostamento tra il numero di campionamenti effettuati dalle ASL (tabella 4) ed il numero degli esiti analitici refertati dall ARPA Piemonte si riconduce al fatto che una parte dei campionamenti ufficiali richiesti per gli adempimenti di legge sono a carico delle aziende imbottigliatrici e sono analizzati presso i Laboratori autorizzati ai sensi del D.C.G. del Per il dettaglio degli esiti analitici chimici e microbiologici, si fa riferimento al capitolo sui controlli chimici/microbiologici. 22

29 Tabella 5 Raffronto attività di controllo SIAN anni N di sorgenti di acque minerali Interventi SIAN alle sorgenti (ispezioni e prelievo campioni) Stabilimenti Interventi SIAN agli stabilimenti (ispezioni e prelievo campioni) Provvedimenti amministrativi Prescrizioni e sanz. HACCP Provvedimenti penali Sanzioni amministrative ASL TO TO VC BI NO VCO CN AL TOT

30 Acque di sorgente Rispetto agli anni precedenti resta invariato il numero delle acque di sorgente riconosciute dal Ministero della Salute ed autorizzate all imbottigliamento. In Piemonte sono in commercio tre acque di sorgente con una produzione, nel 2011, di litri, confezionate sia in bottiglie sia in boccioni, in netta flessione di oltre il 40% rispetto al 2010, in cui vennero prodotti litri (tabella 6). Tabella 6 Numero sorgenti e stabilimenti, volume produzione anni ASL CN raffronto 11/ raffronto 10/09 Sorgenti Stabilimenti Produzione: litri/anno % % % Produzione: recipienti/anno ,1% % % 2008 raffronto 09/08 L attività di controllo e campionamento, sintetizzata nella tabella 7, coinvolge soltanto l ASL CN1, nel cui territorio insistono i due stabilimenti che imbottigliano acque di sorgente, oltre che acque minerali. Complessivamente, su 56 interventi ispettivi effettuati sia presso le 6 sorgenti sia presso i 2 stabilimenti di imbottigliamento, sono stati adottati 4 provvedimenti amministrativi. Tabella 7 Sintesi dei controlli 2011 ASL CN 1 N. ispezioni alle sorgenti 21 N. ispezioni presso stabilimenti 35 N. campioni prelevati alle sorgenti 52 N. campioni prelevati presso stabilimenti 62 N. campioni prelevati alla distribuzione N. campioni non conformi N. prescrizioni HACCP N. sanzioni HACCP N. provvedimenti amministrativi 4 N. sanzioni N. provvedimenti penali Rispetto agli anni precedenti l attività di controllo, sia ispettiva sia di campionamento, si è mantenuta costante e non ha registrato non conformità del prodotto (tabelle 7 e 8). Per quanto riguarda il dettaglio degli esiti analitici chimici e microbiologici, si fa riferimento al relativo capitolo. 24

31 Tabella 8 Raffronto attività di controllo SIAN anni ASL N sorgenti diacque di sorgente Interventi SIAN alle sorgenti (ispezioni e prelievo campioni) Stabilimenti Interventi SIAN agli stabilimenti (ispezioni e prelievo campioni) Provvedimenti amministrativi Prescrizioni e sanz. HACCP Provvedimenti penali Sanzioni amministrative CN

32 IL CAMPIONAMENTO UFFICIALE IL CAMPIONAMENTO MICROBIOLOGICO ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO UFFICIALE E GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ ANALITICHE RILEVATE Il Reg. CE/882/2004 all art. 9, dispone che l Autorità Competente che effettua i controlli ufficiali, oltre alla definizione degli obiettivi e dei metodi applicati, elabori relazioni che comprendano i risultati dei controlli e, se del caso, l indicazione degli interventi adottati. Pertanto ogni anno il Settore regionale effettua la valutazione dei risultati analitici, microbiologici e chimici, elaborati dall Osservatorio Epidemiologico dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) di Torino. Successivamente, redige il Piano regionale di campionamento che divulga alle ASL territorialmente competenti, con l obiettivo di assicurare livelli garantiti di controllo sui principali parametri correlati alla sicurezza alimentare. Infine pubblica a consuntivo i risultati dell attività svolta. PIANI DI CAMPIONAMENTO ORDINARI ANNO 2011 PREMESSA L attività di campionamento 2011, in continuità con gli anni precedenti, ha riguardato: - Matrici e parametri microbiologici previsti dal Regolamento CE/2073/2005 e s.m.i., ovvero per parametri e metodi di applicazione obbligatoria nell autocontrollo di imprese; - matrici e parametri microbiologici diversi da quelli previsti dal Regolamento CE/2073/2005 e s.m.i.; - matrici e parametri chimici da contaminazione volontaria ed involontaria. Sono inoltre proseguiti alcuni piani di monitoraggio, iniziati con il Piano regionale precedente: - ricerca virus dell epatite A e norovirus; - ricerca allergeni: proteine delle uova, proteine del latte (ß-lattoglobuline), proteine di crostacei e proteine di molluschi; - ricerca dell acido lattico e dell Acido 3-OH butirrico negli ovoprodotti - ricerca di Escherichia Coli O157 in carni fresche e preparazioni di carne (specificatamente nei prodotti destinati ad essere consumati crudi o con una minima cottura) ed in formaggi. ANALISI DEI RISULTATI Nel corso del 2011 sono stati effettuati n 2829 campionamenti; di questi n 175 sono risultati non conformi (pari al 6,18%). N 83 campioni (47,4%) sono risultati NON conformi per superamento dei limiti previsti dalla normativa in vigore e n 92 campioni (52,6%) per superamento dei valori guida. Le matrici che in percentuale sono risultate NON conformi sono le seguenti: - Spezie ed erbe aromatiche (31,8%) - Cereali e prodotti della macinazione (22%) - Frutta e ortaggi pretagliati pronti al consumo (IV gamma), semi germogli pronti al consumo (24,3%) - Preparazioni alimentari gastronomiche pronte per il consumo cotte o non cotte e con alcuni ingredienti crudi (16,6%) - Verdure (13,7%) - Prodotti della pesca, molluschi bivalvi ed echinodermi tunicati e gasteropodi marini, crostacei (8,8%) - Carni fresche (6,6%) - Pasticceria fresca e preparati per pasticceria, pane e prodotti di panetteria (6,5%) - Carni macinate e preparazioni a base di carne (4,6%) - Paste alimentari (3,8%) - Prodotti a base di latte (2,1%) 26

33 CAMPIONAMENTO ANALISI MICROBIOLOGICHE PER MATRICE (ACCORDO IZS) - ANNO 2011 Matrice campionata Totale campioni Non conformi Violazione Superamento valori guida Additivi alimentari 1 Bevande 1 Verdure Alimenti in polvere per l infanzia e alimenti dietetici in polvere a fini medico speciali Preparazioni alimentari/gastronomiche pronte per il consumo cotte e non cotte o con alcuni ingredienti crudi Burro e panna Carni fresche Pasticceria fresca e preparati per pasticceria. Pasticceria e biscotteria da forno pane e prodotti di panetteria Spezie ed erbe aromatiche Formaggi a base di latte o siero di latte Cereali e prodotti della macinazione Latte coagulato, creme di latte coagulate prodotti a base di latte liquidi o gelificati (mascarpone, budino, panna cotta), yogurt e latti fermentati, gelati e dessert a base di latte congelati 76 Conserve, semiconserve Frutta e ortaggi pretagliati pronti al consumo (IV gamma), semi germogliati pronti al consumo Paste alimentari Carni macinate e preparazioni a base di carne Succhi e nettari di frutta e ortaggi 4 Prodotti della pesca, molluschi bivalvi ed echinodermi, tunicati e gasteropodi marini, crostacei uova e ovo prodotti TOTALI Sui 2829 campionamenti effettuati, sono state eseguite 6632 determinazioni per la ricerca di diversi parametri, così come illustrato nelle tabelle che seguono. Sono stati ricercati i principali microrganismi patogeni veicolati da alimenti. In particolare risultano le seguenti NON conformità (espresse in percentuale): Bacillus Cereus (22,5%) Clostridium perfringens (24,8%) E. Coli O157 (31%) Salmonella spp. (7,5%) Stafilococchi coagulasi positive (13,3%) Listeria monocytogenes (8,9%) Yersinia enterocolitica (31,9%) Vibrio colera (33,3%) Vibrio parahaemoliticus (23,1%) Virus epatite A (26,7%). Per quanto riguarda i germi indicatori le principali NON conformità sono da ascriversi alla presenza di muffe (25,5%), enterobatteri (17,1%) e carica mesofila elevata (28,9%). La tossina diarroica da Bacillus Cereus è stata individuata nel 22,2 % delle determinazioni effettuate per evidenziarla. Le NON conformità riscontrate hanno dato esito a seconda dei casi e dei microrganismi/tossine individuate a attivazioni del sistema di allerta rapido per il ritiro del prodotto non conforme dal mercato, segnalazioni all Autorità Giudiziaria, elevazione di sanzioni, segnalazioni alle imprese, prescrizione di analisi delle cause, revisioni del piano HACCP, limitazioni alla produzione, effettuazione di ulteriori campioni ecc. DETERMINAZIONI CHIMICO FISICHE Determinazioni chimico-fisiche Analisi Positività % Esame ispettivo ,3 Filth test ph 63 Aw 56 Stabilità e sterilità conserve 6 Totale determinazioni ,5 INDICATORI Indicatori Analisi Positività % Anaerobi solfito riduttori ,6 Carica mesofila ,9 Coliformi ,5 Enterobatteri ,1 Lieviti 9 0,0 Muffe ,5 Totale determinazioni ,0 27

34 Possibili patogeni: germi GERMI Analisi Positività % Bacillus cereus ,5 Clostridium botulinum 2 Clostridium perfringens ,6 Cronobacter sakazakii 10 Campylobacter termofili ,0 E. coli b-glucuronidasi positivi ,0 I CAMPIONAMENTI CHIMICI Il Polo chimico ARPA di La Loggia ha effettuato nel corso del 2011 determinazioni analitiche chimiche su campioni di alimenti (+ 723 acque minerali) prelevati dai SIAN piemontesi per la ricerca di micotossine, fitofarmaci, allergeni, metalli, oli ecc. CAMPIONAMENTO CHIMICO 2011 NUMERO DI CAMPIONI SUDDIVISO PER ASL E.coli MPN ,1 E. coli O ,0 L. monocytogenes ,9 Tipologia di campione TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL Totale Salmonella spp ,5 Stafilococchi coagulasi positivi ,3 additivi puri e aromi Staphylococcus aureus 1 Yersinia enterocolitica ,9 Vibrio cholerae ,3 baby food bevande cacao e derivati Vibrio parahaemoliticus ,1 Epatite A ,7 Totale determinazioni caffè spezie infusi cereali e derivati Possibili patogeni: tossine Tossina diarroica B. cereus Tossina emetica B. cereus TOSSINE Tossina botulinica 2 Analisi Positività % ,2 7 conserve vegetali salse e condimenti frutta secca e derivati integratori legumi e derivati oli e grassi Enterotossine stafilococciche ,7 ortofrutticoli altro Totale determinazioni ,4 TOTALI

35 CAMPIONAMENTI CHIMICI - ANNO DETTAGLIO DETERMINAZIONI NUMERO E TIPOLOGIA DELLE ANALISI EFFETTUATE SUI CAMPIONI PRELEVATI DALLE ASL* TIPOLOGIA DI CAMPIONE Numero campioni Additivi puri e aromi Acque minerali e di sorgente PCB Micottosine Carbammato di etile Additivi alimentari Requisiti di purezza Metalli pesanti Acrilammide Altri parametri acque minerali e di sorgente * Baby food Bevande Cacao e derivati Caffe' spezie infusi Cereali e derivati Conserve vegetali salse e condimenti Frutta secca e derivati Integratori Legumi e derivati Oli e grassi Ortofrutticoli Altro Fitosanitari OGM Allergeni IPA ASL Caratteristiche chimiche delle acque PCB Acrilammide Additivi in alimenti Carbammato di etile IPA Metalli Micotossine Additivi puri e aromi TO TO TO TO VC BI NO VCO CN Fitosanitari OGM Allergeni * caratteristiche chimiche delle acque, altre sostanze indesiderate: agenti tensioattivi, oli minerali-idrocarburi disciolti o emulsionati, benzene, composti organoalogenati. (1) a seconda del tipo di alimento sono state ricercate micotossine diverse (da 1 a 12 molecole per singolo campione - media 7) (2) a seconda del tipo di alimento sono stati ricercati additivi diversi (media 4) (3) a seconda del tipo di alimento sono stati ricercati metalli diversi (2 o 3) (4) su ogni campione sono stati ricercati ~ 100 principi attivi diversi (5) su ogni campione sono stati ricercati 24 idrocarburi policiclici aromatici (6) acque minerali e di sorgente su ogni campione sono stati ricercati: - PCB ~ 200 congeneri - metalli pesanti diversi (media 13) - altri parametri: carateristiche chimiche acque (24), composti organoalogenati ~ 30 molecole, - fitosanitari diversi (media 28) - IPA diversi (media 16) (7) requisiti purezza: a seconda della tipologia dell'additivo/aroma sono stati ricercati metalli pesanti (media 4), aflatossine, umidità/residuo secco, titolo di anidride solforosa CN AT AL TOTALE * il numero delle analisi riportate nella tabella non corrisponde al numero dei campioni poiché su alcuni campioni sono state effettuate più analisi. 29

36 Le non conformità segnalate sono 22,12 delle quali hanno dato luogo a violazione penale. I CAMPIONAMENTI CHIMICI - DETTAGLIO NON CONFORMITÀ Tipologia di campione Numero campioni Aflatossine Violazione penale Violazione amministrativa Prescrizioni Fumonisine B1+B2 IPA Allergeni Residui fitosanitari Additivi alimentari conservanti Allergenni Cromo fuori dall'intervallo accettabile rispetto al dichiarato composti organealogenati Anidride solforosa su Campioni prelevati su mandato della Dogana Totale non conformi Additivi puri e aromi Acque minerali e di sorgente (b) 1 ( c ) 5 Baby food Bevande 28 0 Cacao e derivati 17 0 Caffe' spezie infusi 47 0 Cereali e derivati Conserve vegetali salse e condimenti Frutta secca e derivati 64 1(a) 1 (a) (b) Integratori Legumi e derivati 56 0 Oli e grassi 3 0 Ortofrutticoli Altro 14 0 Totali 1.916* (a) Una non conformità relativa all'additivo anidride solforosa é riepilogata nella voce "Allergeni". (b) La revisione di analisi ha dato esito conforme (c) Presenza di 1,2 dicloropropano, nella misura di 0,1 µg/l, in acqua minerale. * il totale è comprensivo dei 723 campioni di acque minerali LE MICOTOSSINE Le micotossine sono un gruppo eterogeneo di sostanze chimiche prodotte dal metabolismo secondario dei miceti e tossiche per l animale e per l uomo. Sono molto resistenti al calore e non vengono completamente distrutte dalle normali operazioni di cottura, né dai diversi trattamenti a cui vengono normalmente sottoposte le derrate durante i processi di preparazione degli alimenti. Pertanto, le stesse micotossine o loro derivati ancora attivi possono persistere dopo la morte del micete ed essere presenti anche quando il prodotto stesso non appare ammuffito. Nella tabella seguente sono dettagliate per ciascuna matrice le micotossine ricercate. aceto RICERCA CONTAMINANTI MICOTOSSINE - DETTAGLIO MATRICI MATRICE ocratossina A MICOTOSSINE RICERCATE aflatossine (B1, B2, G1, G2, M1) e totali, DON alimenti 1 infanzia (Deossinivalenolo), fumonisine ( B1, B2 ) e totali, ocratossina A, zearalenone cacao e sue preparazioni caffè tostato cereali e derivati ocratossina A ocratossina A aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, DON, fumonisine ( B1, B2 ) e totali, ocratossina A, zearalenone conserve vegetali aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, patulina frutta a guscio e derivati frutta secca e derivati latte e prodotti lattiero caseari legumi e derivati prodotti alimentari contenenti mais prodotti da forno prodotti dietetici aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, ocratossina A aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, ocratossina A aflatossina M1 aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, ocratossina A aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, DON, fumonisine ( B1, B2 ) e totali, ocratossina A, zearalenone aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali, DON, ocratossina A, zearalenone aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali salse e sughi spezie e erbe infusionali succhi e nettari di frutta aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali aflatossine (B1, B2, G1, G2) e totali patulina 30

37 I SIAN nell anno 2011 hanno eseguito 334 campioni; le analisi hanno evidenziato una diffusa contaminazione da micotossine, che, però, nella quasi totalità dei casi non supera i limiti di legge. Tuttavia sono state riscontrate 10 non conformità dovute alla presenza di valori di aflatossina B e totali e fumonisina A e B superiori ai limiti consentiti rispettivamente in farina di castagne, farina di granturco e pistacchi tostati (aflatossine) e polenta taragna e farina di mais (fumonisina). Di seguito si riporta il dettaglio dei campionamenti effettuati per ASL segnalando per ciascuna i casi di non conformità riscontrati. RICERCA MICOTOSSINE ANNO DETTAGLIO ASL Campioni TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL Totale E* RICERCA MICOTOSSINE - ANNO 2011 Violazione penale NC** * campioni effettuati ** campioni non conformi Tipologia Campioni Aflatossine totali Aflatossina B1 e totali Fumonisina B1 + B2 Le 10 non conformità rilevate rappresentano il 3% del totale dei campioni analizzati e sono in aumento rispetto agli anni scorsi a fronte di un aumento considerevole delle analisi effettuate. Baby food 27 Bevande 6 caffè spezie e infusi Cereali e derivati Conserve vegetali salse e condimenti Frutta secca e derivati Integratori 3 Ortofrutticoli 1 Altro Totale RICERCA MICOTOSSINE ANNI Anno E* NC* % non conformità , , , ,0 * campioni effettuati ** campioni non conformi I METALLI PESANTI Descrizione campione aflatossine totali aflatossina fumonisine B1 e totali B1+B2 Con metalli pesanti si indicano tutti gli elementi chimici metallici con densità relativamente alta che sono tossici anche in basse concentrazioni e non possono essere né degradati né distrutti. Farina di castagne 2 3 Farina di granturco 1 Polenta taragna 1 Pistacchi tostati salati 1 Farina di mais 2 Tra questi vanno sicuramente ricordati: mercurio (Hg), cadmio (Cd), arsenico (As), cromo (Cr), tallio (Tl), rame (Cu) e piombo (Pb). Sono elementi naturalmente presenti sulla terra ed entrano normalmente nel nostro organismo attraverso aria, acqua e cibo (in 31

38 cui si ritrovano sotto forma di residui) tra essi alcuni sono essenziali per il mantenimento del metabolismo del corpo umano, ma solo se presenti in tracce, gli altri sono invece da considerarsi tossici. Il loro accumulo nell organismo può produrre effetti nocivi nel corso del tempo poiché sono in grado di legarsi alle strutture cellulari in cui si depositano, ostacolando il corretto svolgimento di determinate funzioni vitali. Nel 2011 su 873 campioni effettuati dai SIAN (723 dei quali su acque minerali e di sorgente) sono state riscontrate 2 non conformità dovute a presenza di cromo fuori dagli intervalli accettabili in integratori alimentari. Acque minerali e di sorgente RICERCA METALLI PESANTI - ANNO 2011 Campioni 723 caffè spezie e infusi 29 Cereali e derivati 7 Conserve vegetali salse e condimenti Violazione amministrativa Integratori 59 2* 20 Ortofrutticoli 35 Totale * CROMO fuori dall'intervallo accettabile rispetto al dichiarato Di seguito sono riportati nel particolare i campionamenti effettuati dalle singole ASL con il dettaglio delle due non conformità riscontrate. RICERCA MICOTOSSINE ANNO DETTAGLIO ASL Campioni TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL Totale E* NC** * campioni effettuati ** campioni non conformi L ACRILAMMIDE L acrilammide è una sostanza contaminante che si forma negli alimenti, solitamente nei prodotti amilacei, a seguito di processi di cottura ad alta temperatura. E quindi una delle molte sostanze alle quali, soprattutto attraverso gli alimenti cotti al forno o fritti, siamo esposti e che potrebbero essere dannosi per la nostra salute. Il Piemonte da anni ormai ha messo in atto una specifica attività di monitoraggio, secondo quanto indicato della raccomandazione della Commissione 2007/331/CE ai fini della definizione di valori guida per le singole matrici. Lo stesso programma di monitoraggio è stato esteso dalla successiva Raccomandazione 2010/307/UE che fa esplicito riferimento a quei prodotti alimentari di cui è noto l elevato contenuto di acrilammide e/o che notoriamente contribuiscono in misura significativa alla sua assunzione per via alimentare. Nel piano ufficiale dei campionamenti per il 2011 è stato previsto il proseguimento dell indagine sulle matrici individuate dalla Raccomandazione di cui sopra invitando i Servizi a proporre le linee guida (toolbox) della CIAA (confederation ol the Food Drink Industyries of the UE) e il Codice di condotta del Codex per la loro adozione ai produttori per le matrici nelle quali si evidenziassero tenori di acrilammide superiori ai valori indicativi. Sono stati eseguiti 37 campioni sulle matrici indicate dalla comunità scientifica come particolarmente a rischio tra cui: - alimenti in vasetti ed a base di cereali (creme cerali/multicereali;) per la prima infanzia; - prodotti da forno, biscotti, creckers, fette biscottate e cereali per la prima colazione pane morbido, patatine fritte; - preparazioni alimentari quali patate, patate fritte e prodotti a base di patate fritte campionati sia presso il produttore che presso il distributore. 32

39 Non è stata rilevata alcuna irregolarità sui campioni esaminati. DETTAGLIO PRELIEVI PER SOTTOCLASSE DI PRODOTTO Sottoclassi N. campioni Alimenti per la prima infanzia 5 Cereali e derivati 10 latte e prodotti lattiero-caseari 1 Preparazioni alimentari 11 Prodotti da forno 10 Totale 37 Le tabelle seguenti mostrano il dettaglio dei prelievi per Asl e il dato storico riferito all ultimo quadriennio. A riguardo è incoraggiante che non siano state riscontrate non conformità anche a fronte di un significativo aumento dei controlli rispetto agli anni precedenti. RICERCA ACRILAMMIDE ANNO DETTAGLIO ASL Campioni TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL Totale E* NC** 0 * campioni effettuati ** campioni non conformi CAMPIONAMENTO ACRILAMMIDE ANNI Anno Effettuati NC* % non conformità , , *campioni non conformi RICERCA ACRILAMMIDE - ANNO 2011 Campioni baby food 16 Cereali e derivati 12 Altro 9 Non conformi Totale 37 0 GLI IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA) Tra i più di cento diversi IPA conosciuti, quelli comunemente presenti nelle matrici ambientali e sospettati di causare danni alla salute dell uomo e degli animali sono: il benzo(a)pirene, il benzo(b)fluorantene, il benzo(k)fluorantene, l'indeno (1, 2, 3-c, d) pirene, il benzo(a)antracene, il benzo(j)fluorantene ed il dibenzo(a, h)antracene. Vari IPA sono stati classificati dalla IARC come probabili o possibili cancerogeni per l'uomo. Pur essendo lo studio di queste miscele particolarmente complicato, è stato comunque dimostrato che l esposizione alle miscele IPA comporta un aumento dell insorgenza di tumori soprattutto in presenza di benzo(a)pirene. Il benzo(a)pirene appartiene alla famiglia degli Idrocarburi Policiclici Aromatici IPA a cinque anelli benzenici condensati. Tra gli IPA il Benzo(a)pirene è quello più studiato perché ritenuto altamente tossico. Nel 2010 il Ministero della Salute ha segnalato il riscontro di benzo(a)pirene in olio di girasole biologico ed in olio di colza biologico, richiedendo una integrazione dei controlli programmati con la previsione di un campionamento mirato sulle matrici segnalate da sottoporre ad analisi chimica. La presenza negli alimenti può essere dovuta a contaminazione ambientale, processi di lavorazione o trattamenti termici di cottura. Anche per l anno 2011, si è ritenuto di proseguire il controllo monitorando in particolare i prodotti destinati alla prima infanzia (latti per neonati e di proseguimento e alimenti a base di cereali destinati ai lattanti e ai bambini), così come indicato dal Regolamento (CE) n della Commissione del Accantonando momentaneamente le analisi effettuate sulle Acque minerali e di sorgente, che saranno oggetto di un capitolo successivo, i campioni prelevati per il controllo della presenza di Idrocarburi policiclici aromatici sono stati 19, risultati tutti conformi. 33

40 RICERCA CONTAMINANTI IPA DETTAGLIO ASL CARBAMMATO DI ETILE Campioni TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO E* NC** 0 * campioni effettuati ** campioni non conformi VCO CN1 CN2 AT AL CONTROLLI CHIMICI PER BENZO(A)PIRENE ANNO 2011 TIPOLOGIA DI ALIMENTO ALIMENTI PER LA PRIMA INFANZIA (Latte in polvere per lattanti, latte di proseguimento, crema di riso, crema multicereali biscotti solubili, omogeneizzati di carne) CACAO E SUE PREPARAZIONI (Crema alla nocciola) OLIO DI OLIVA 1 CAMPIONI Totale TOTALE NC* Con Raccomandazione n. 2010/133/UE del 2 marzo 2010, la Commissione europea ha richiesto agli Stati membri l attuazione di un piano di monitoraggio triennale al fine di acquisire elementi che consentano di mettere in atto provvedimenti volti a ridurre i livelli di carbammato di etile nelle acquaviti di frutta con nocciolo, raccomandando nel contempo l adozione del «Codice di prassi» che fissa un livello target di 1 mg/l. Il tenore indicato non è naturalmente un limite di legge, ma costituisce un valore di riferimento. Nel 2011 sono stati prelevati 5 campioni, tutti alla distribuzione: 2 acquavite di pesche, una di ciliegie e due distillati (prugna e albicocca). I campioni sono risultati tutti conformi. RICERCA CARBAMMATO DI ETILE - ANNO 2011 Distillato di prugne 1 Distillato di albicocche 1 Acquavie di pesche nettarine 2 Acquavite di ciliegie 1 C NC * non conformi Come si evidenzia dal dato relativo al quadriennio, nell ultimo periodo le analisi per il controllo della presenza di IPA sono state ridotte rispetto alla fase iniziale del monitoraggio e si sono mantenute costanti nel tempo. RICERCA IPA DATO STORICO Anno Effettuati NC* *campioni non conformi Totale 5 0 * campioni effettuati **campioni non conformi Campioni RICERCA CARBAMMATO DI ETILE - DETTAGLIO ASL TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL E* NC** 0 * campioni effettuati ** campioni non conformi Totale 34

41 ADDITIVI E AROMI PURI I campionamenti per la verifica delle caratteristiche di purezza e/o la presenza di contaminanti chimici di additivi alimentari ed aromi, sono stati effettuati presso le aziende piemontesi autorizzate alla produzione e distribuzione all ingrosso o, in mancanza di tale tipologia, presso le aziende utilizzatrici. L attività di analisi ufficiale eseguita nel corso del 2011 da ARPA Piemonte Polo Chimico di La Loggia sui campioni prelevati in controllo ufficiale dai SIAN è evidenziata nella tabella 1. Non è stata riscontrata alcuna non conformità, confermando gli esiti degli anni precedenti. Tabella 1- Campionamenti additivi alimentari ed aromi ASL Campioni 2011 Paese origine* NON Conformi Campioni 2010 NON Conformi Campioni 2009 NON Conformi Campioni 2008 NON Conformi TO1-2 2 I TO3 2 IR e EX TO4 2 IR e I TO5 1 I VC BI NO 2 IR VCO 2 I e UE CN CN2 2 IR e I AT 2 I AL 2 I TOTALE *, IR = regionale, I = Italia, UE = Paesi dell Unione europea, EX = Paesi extra UE Utilizzo additivi alimentari Le attività di controllo ufficiale relative all uso di additivi alimentari rientrano nelle attività di vigilanza sugli alimenti attuate per verificare e garantire la conformità dei prodotti alimentari alle disposizioni di legge al fine di prevenire i rischi per la salute pubblica. Le attività di analisi per la determinazione di conservanti e coloranti negli alimenti sono legate alla verifica dell etichettatura ed alla ricerca di tali sostanze che, devono essere dichiarate tra gli ingredienti ex D.L.vo 109/1992 e s.m.i., devono essere comprese tra gli additivi alimentari consentiti e non devono superare i tenori massimi ammessi ex D.M. 209/1996 s.m.i. L attività analitica eseguita nel corso del 2011 dal Laboratorio ARPA Piemonte Polo Chimico di La Loggia sui campioni prelevati in controllo ufficiale dai SIAN è evidenziata nella sottostante Tabella 2. 35

42 Su un totale di 466 campioni di alimenti sono state rilevate le seguenti non conformità: - 2 per anidride solforosa non dichiarata in etichetta, in aceti. Alla revisione analisi uno è risultato conforme; - 1 per ortofenilfenolo non dichiarato in etichetta, in limoni; - 1 per acido benzoico non dichiarato in etichetta, in integratori; - 1 per acido benzoico non dichiarato in etichetta e superamento tenori massimi consentiti, in integratori. Risultano, altresì, 3 non conformità su alimenti non nazionalizzati, relative ad anidride solforosa in conserva di rapa, prugne secche e biscotti, campionati dall ASL su mandato della Dogana. Tabella 2 Ricerca additivi alimentari conservanti e coloranti nel 2011 ALIMENTI N. CAMPIONI ANALISI NON CONFORMITÀ NON conformità in campioni prelevati da ASL su mandato della Dogana (prodotti NON nazionalizzati) aceti 9 anidride solforosa 9 2 non dichiarata in etichetta succhi e bevande analcoliche 6 conserve vegetali 14 integratori 52 frutta secca e frutta essicata 7 salse e sughi 9 Acido sorbico/sorbati, Acido benzoico/benzoati, Acido 4-OHbenzoico/paraidrossibenzoati, etil paraidrossibenzoato, metil para-idrossibenzoato, propil para-idrossibenzoato Acido sorbico/sorbati, Acido benzoico/benzoati, Acido 4-OHbenzoico/paraidrossibenzoati, etil paraidrossibenzoato, metil para-idrossibenzoato, propil para-idrossibenzoato 6 6 anidride solforosa 9 1 non dichiarata in etichetta Acido sorbico/sorbati, Acido benzoico/benzoati, Acido 4-OHbenzoico/paraidrossibenzoati, etil paraidrossibenzoato, metil para-idrossibenzoato, propil para-idrossibenzoato Acido ascorbico, 28 Acido propionico/propinati, Acido salicilico /salicilati, octil e propil gallati 8 BHA acido benzoico non dichiarato in etichetta. 1 acido benzoico non dichiarato in etichetta e superamento tenore massimo anidride solforosa, 7 1 non dichiarata in etichetta Acido sorbico/sorbati, Acido benzoico/benzoati, Acido 4-OHbenzoico/paraidrossibenzoati, etil paraidrossibenzoato, metil para-idrossibenzoato, 1 propil para-idrossibenzoato sudan 1 e 2, 3 Acido sorbico/sorbati, Acido benzoico/benzoati, Acido 4-OHbenzoico/paraidrossibenzoati, etil paraidrossibenzoato, metil para-idrossibenzoato, 5 propil para-idrossibenzoato, Anidride solforosa, 3 prodotti ortofrutticoli 357 ortofenilfenolo non dichiarato in etichetta in limoni prodotti da forno/pasticceria 3 anidride solforosa, 3 1 non dichiarata in etichetta pasta 4 Acido sorbico/sorbati, Acido benzoico/benzoati, Acido 4-OHbenzoico/paraidrossibenzoati, etil paraidrossibenzoato, metil para-idrossibenzoato, propil para-idrossibenzoato, Acido ascorbico, Acido propionico/propinati, Acido salicilico /salicilati, octil e propil gallati vino e bevande alcoliche 2 anidride solforosa 2 spezie 3 sudan 1 e 2 3 Totale

43 Raffronto controllo ufficiale anni 2011/ Alimenti per la determinazione di additivi: conservanti coloranti non ammessi NON conformità % NON conformità 1,1% 0,2% 0,5% 0,4% 1 ortofenilfenolo NON dichiarato in etichetta (limoni) 1 colorante NON consentito (salsa piccante) 1 anidride solforosa NON dichiarata in etichetta (aceto) 2 ortofenilfenolo NON dichiarato in etichetta (1 limoni 1 arance) CONTROLLO UFFICIALE DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE La verifica dei residui di prodotti fitosanitari è parte sostanziale di un programma di controllo ufficiale previsto dall Unione Europea su alimenti di produzione interna e di importazione, coordinato dal Ministero della Salute, volto a conoscere l'effettiva presenza di residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e nei mangimi per garantire un livello elevato di protezione del consumatore; nel 2011 il programma si è basato, per le combinazioni di antiparassitari e matrici da controllare, sulle indicazioni date dal Regolamento (UE) 915/2010. Il programma di controllo riguarda tutte le fasi della produzione, dell importazione, della trasformazione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio, della somministrazione; nella fase di prelievo dei campioni i SIAN si sono attenuti a quanto previsto dal DM Attuazione della direttiva 2002/63/CE dell'11 luglio 2002 relativa ai metodi di campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari di origine vegetale e animale, pubblicato nella G.U. 23 settembre 2003, n Le analisi sono state effettuate dal Laboratorio del Polo Chimico Regionale Alimenti dell Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del Piemonte, che provvede alla trasmissione dei risultati per via telematica al Ministero della Salute. I campionamenti di prodotti ortofrutticoli di provenienza regionale sono stati eseguiti presso i magazzini o in fase di vendita all ingrosso e al dettaglio; i campionamenti di prodotto nazionale, comunitario o proveniente da Paesi terzi sono stati orientati, ad esclusione dei SIAN competenti al controllo di mercati all ingrosso o di grandi piattaforme di distribuzione, prioritariamente presso i centri di ristorazione collettiva e la Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Le indagini effettuate hanno riguardato i prodotti non di origine animale quali frutta, ortaggi, legumi, cereali, vino, prodotti derivati; sono state analizzate 70 tipologie di matrici. I campioni complessivamente analizzati nel 2011 si possono dividere in: campioni di frutta campioni di ortaggi - 23 campioni di legumi - 46 campioni di cereali - 14 campioni di vino - 13 campioni di diversa natura per un totale di 444 campioni, di cui 78 provenienti da agricoltura biologica. I risultati del controllo ufficiale sono riassunti nelle tabelle seguenti. Tutti i campioni controllati nel 2011 sono risultati regolamentari. 37

44 Tabella Distribuzione territoriale dei campioni prelevati ASL TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL ALTRI ENTI TOTALE Agricoltura convenzionale Agricoltura biologica Totale prelievi Tabella Riepilogo dei risultati analitici - ANNO 2011 AGRICOLTURA CONVENZIONALE AGRICOLTURA BIOLOGICA Matrice FRUTTA TOTALE CAMPIONI privi di residui con residui irregolari TOTALE privi di residui irregolari CAMPIONI n. % n. % n. % n. % n. % Albicocche ,0% 3 75,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Ananas ,0% 1 25,0% 0 0,0% Arance ,6% 4 44,4% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Succo d'arancia ,0% 0 0,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Banane ,7% 7 58,3% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Kaki ,0% 0 0,0% 0 0,0% Castagne ,0% 0 0,0% Ciliegie ,0% 0 0,0% 0 0,0% Fragole ,0% 9 60,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Actinidia ,7% 1 8,3% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Lamponi 1 0 0,0% 1 100,0% 0 0,0% Limoni ,3% 6 85,7% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Mandarini e clementine ,2% 9 81,8% 0 0,0% Mele ,5% 8 61,5% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Mirtilli 1 0 0,0% 1 100,0% 0 0,0% More 1 0 0,0% 1 100,0% 0 0,0% Nocciole ,0% 0 0,0% 0 0,0% Noci ,0% 0 0,0% 0 0,0% Pere ,0% 7 70,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Pesche ,0% 8 50,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Pompelmi ,3% 2 66,7% 0 0,0% Prugne/Susine ,6% 4 36,4% 0 0,0% Uva da tavola ,0% 8 80,0% 0 0,0% Uva da vino ,0% 5 50,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% TOTALE FRUTTA ,2% 85 51,8% 0 0,0% ,0% 0 0,0% 38

45 ORTAGGI E LEGUMI Aglio ,0% 0 0,0% 0 0,0% Basilico ,0% 0 0,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Broccoletti di rapa ,0% 0 0,0% 0 0,0% Carciofi ,0% 0 0,0% 0 0,0% Carote ,6% 2 15,4% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Cavolfiori ,0% 0 0,0% 0 0,0% Cavoli ,0% 0 0,0% 0 0,0% Ceci ,0% 0 0,0% Cetrioli ,7% 1 14,3% 0 0,0% Cipolle ,0% 0 0,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Coste ,0% 0 0,0% 0 0,0% Fagioli ,7% 3 33,3% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Fagiolini ,0% 1 20,0% 0 0,0% Finocchi ,4% 2 28,6% 0 0,0% Foglie di lauro ,0% 0 0,0% 0 0,0% Lattuga e simili ,3% 1 16,7% 0 0,0% Melanzane ,0% 2 25,0% 0 0,0% Meloni ,0% 0 0,0% 0 0,0% Patate ,0% 4 40,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Peperoni ,4% 2 28,6% 0 0,0% Piselli ,0% 0 0,0% 0 0,0% Pomodori ,0% 2 40,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Pomodori pelati ,0% 0 0,0% 0 0,0% Porri ,0% 0 0,0% 0 0,0% Prezzemolo ,0% 2 40,0% 0 0,0% Rape ,0% 0 0,0% 0 0,0% Ravanelli ,0% 0 0,0% 0 0,0% Sedani ,0% 0 0,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Senape ,0% 0 0,0% 0 0,0% Spinaci ,0% 0 0,0% 0 0,0% Zucchine ,7% 1 14,3% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Minestre e simili ,0% 0 0,0% TOTALE ORTAGGI E LEGUMI CEREALI E FARINE ,0% 23 15,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Avena e derivati ,0% 0 0,0% Frumento e derivati ,6% 4 44,4% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Riso e derivati ,4% 3 17,6% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Segale ,0% 0 0,0% 0 0,0% Orzo ,0% 0 0,0% 0 0,0% Mais e derivati ,0% 0 0,0% 0 0,0% ,0% 0 0,0% TOTALE CEREALI E FARINE ,7% 7 23,3% 0 0,0% ,0% 0 0,0% 39

46 VINO ,5% 5 45,5% 0 0,0% ,0% 0 0,0% ALTRI PRODOTTI Cacao ,0% 0 0,0% 0 0,0% Conserve ,0% 0 0,0% erbe ,0% 1 25,0% 0 0,0% integratori ,0% 0 0,0% 0 0,0% tisane ,0% 0 0,0% TOTALE ALTRI PRODOTTI ,5% 1 12,5% 0 0,0% ,0% 0 0,0% TOTALE CAMPIONI ,9% ,1% 0 0,0% ,0% 0 0,0% Si evidenzia che, per la frutta: - solo il 48% dei campioni non presenta residui; - le matrici maggiormente trattate sono state uva da tavola e fragole; - le matrici che presentano con maggior frequenza residui sono i limoni, i mandarini, l uva da tavola e le albicocche. Per gli ortaggi: - solo il 15% dei campioni ha presentato residui; - le matrici maggiormente trattate sono risultate i finocchi e le patate; - le matrici che hanno presentato con maggior frequenza residui sono il prezzemolo, i pomodori e le patate. Per i vini: - solo il 54% dei campioni analizzati è risultato privo di residui. Circa l 8% dei campioni controllati è stato prelevato in campo, prima della raccolta, non per verificare il superamento dei limiti massimi di residui (LMR) ma per sorvegliare l utilizzo, nelle fasi di semina e coltivazione, di eventuali prodotti fitosanitari non autorizzati sulla coltura, che non sarebbero rilevabili sul prodotto pronto per il consumo. Nel 2011 su nessuno di questi 35 campioni sono stati riscontrati prodotti fitosanitari non autorizzati. Questi risultati portano alla conclusione che, come in passato, la frutta risulta la più contaminata, anche per il periodo medio di maturazione più lungo rispetto agli ortaggi, che richiede un maggior numero di trattamenti. I limiti imposti dalla normativa non rappresentano un immediato pericolo per la salute ma una soglia legale tossicologicamente ammissibile, rappresentando una percentuale modesta rispetto alle dosi giornaliere accettabili. Il riscontro di molti campioni contenenti un elevato numero di principi attivi ripropone, tuttavia, come per gli anni passati, il problema della pluricontaminazione, che per i prodotti non di origine animale attualmente non è ancora stata regolamentata. Risulta pertanto necessario continuare a sorvegliare la presenza di tali contaminanti; per ridurre i rischi per la salute pubblica si dovrà comunque tendere ad una riduzione dell utilizzo di tali prodotti, attraverso la sensibilizzazione di tutti gli operatori e la diffusione di appropriate tecniche di produzione. IL CONTROLLO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI La produzione ed il confezionamento di integratori alimentari sono regolamentati dal Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n Anche nel 2011 la Regione Piemonte ha predisposto un piano di controllo degli integratori alimentari, al fine di verificarne la composizione, l eventuale presenza di micotossine e di metalli pesanti nonchè la correttezza delle indicazioni nutrizionali e dell etichetta. Sono stati eseguiti 79 campioni; le procedure di analisi applicate dal laboratorio dell ARPA Piemonte di La Loggia (TO), sono state, a seconda del tipo di integratore, la verifica di micotossine, metalli pesanti, conservanti, antiossidanti, pesticidi, coloranti, ph, edulcoranti 40

47 sintetici, volume netto e/o conformità dell etichetta. Tutti i campioni sono risultati regolamentari. Tabella Integratori alimentari anno 2011 ASL TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL TOTALE N. campioni In applicazione del Provvedimento 15 febbraio 2007 Intesa, ai sensi dell'articolo 13 del Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169, sul Piano di vigilanza, per l'anno 2007, sugli integratori alimentari commercializzati come prodotti alimentari e presentati come tali, ai sensi dell'articolo 13 del Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169 (pubblicato sulla G.U. n. 57 dell 9 marzo 2007) è stata effettuata, da parte dei SIAN regionali, la verifica documentale delle etichette apposte sulle confezioni per scongiurare l utilizzo di specie vegetali non ammesse e potenzialmente pericolose in prodotti alimentari. Nel 2011 sono state controllate 116 etichette in 42 strutture di vendita e distribuzione; tutte le etichette sono risultate conformi alle norme vigenti. CONTROLLO PRODOTTI DESTINATI AD UNA ALIMENTAZIONE PARTICOLARE I prodotti destinati ad un alimentazione particolare, che includono i prodotti dietetici e gli alimenti per la prima infanzia, sono disciplinati, per quanto riguarda la loro produzione e presentazione, dal D.Lvo 111/92. I prodotti dietetici comprendono varie tipologie di alimenti, la cui caratteristica comune è quella di essere stati ideati e formulati per far fronte alle specifiche esigenze nutrizionali di individui con turbe del processo di assorbimento intestinale, con turbe del metabolismo o comunque in condizioni fisiologiche particolari. I prodotti dietetici si devono distinguere nettamente dagli alimenti di uso corrente e devono avere una chiara indicazione del loro specifico obiettivo nutrizionale; per questi motivi a nessun alimento di uso corrente può essere attribuita la caratteristica di dietetico, né con l etichettatura né con la pubblicità. Si suddividono in: - prodotti dietetici/ipoproteici per diete iperproteiche; - prodotti senza glutine; - sali iposodici e asodici. Gli alimenti per la prima infanzia comprendono invece i prodotti espressamente destinati ai lattanti (bambini di età inferiore ai 12 mesi) e ai bambini fino a tre anni di età; questi devono essere etichettati seguendo specifiche prescrizioni e devono, inoltre, consentire al consumatore di distinguere chiaramente un prodotto dall altro, per evitare qualsiasi rischio di confusione. Tra le categorie di questi prodotti, regolamentate da specifiche normative di settore, rientrano: - le formule per lattanti e le formule di proseguimento, disciplinate dalla direttiva 2006/141/CE, attuata con Decreto del 9 aprile 2009, n. 82; - gli alimenti a base di cereali e i baby food, disciplinati dalla direttiva 96/5/CE, attuata con DPR 128/1999; questa Direttiva e le sue modifiche successive sono state codificate dalla Direttiva 2006/125/CE. 41

48 Per verificare il contenuto dei prodotti destinati ad una alimentazione particolare sono stati effettuati complessivamente 66 campionamenti, in parte presso le industrie autorizzate alla produzione ed al confezionamento, in parte alla commercializzazione; le matrici campionate sono state riepilogate nella tabella seguente. ASL Glutine Lattosio Ovoproteine β-lattoglobuline Totale campioni TO TO TO TO VC BI NO 3 3 VCO 5 5 CN CN2 2 2 AT AL Totale I campioni sono stati analizzati presso il Laboratorio del Polo Chimico regionale Alimenti dell ARPA-Piemonte per la ricerca di glutine e dal Laboratorio Chimico dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D Aosta per la ricerca di lattosio, ß-lattoglobuline e ovoproteine. È stata riscontrata la presenza di ß- lattoglobuline in un alimento per la prima infanzia. Latte formulato in polvere per lattanti Negli ultimi anni sono state segnalate in alimenti per lattanti in polvere delle contaminazioni da Enterobacter sakazakii, un batterio patogeno responsabile di varie forme di infezione neonatale avente in molti casi esito mortale; è stato accertato che esiste un associazione diretta tra l infezione ed il consumo di formulazioni a base di latte in polvere per la prima infanzia. Il problema, tuttavia, è da ricondurre sia a contaminazione intrinseca, sia a non corrette pratiche igieniche per ricostituire il latte in polvere durante la preparazione domestica; il Ministero della Salute ha infatti chiesto alle Ditte produttrici di adeguare le etichette integrandole con indicazioni circa le corrette modalità e le precauzioni da seguire nella preparazione domestica del latte in polvere al fine di diminuire il rischio di contaminazione nonché sollecitato l esecuzione di un controllo del prodotto. Nel 2011 sono stati pertanto prelevati da parte dei SIAN, per la ricerca di Enterobacter sakazakii, 10 campioni di latte in polvere per bambini fino a 6 mesi di età; contestualmente i SIAN hanno verificato la presenza sull etichetta di tutte le indicazioni richieste dal Ministero competente. Tutti i campioni, esaminati da parte del Laboratorio dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta, sono risultati conformi sia sotto l aspetto della contaminazione microbiologica che per quanto riguarda la correttezza delle indicazioni riportate in etichetta. Ricerca allergeni su prodotti non di origine animale Il piano di monitoraggio 2011 della Regione Piemonte per la ricerca di allergeni in prodotti generici non di origine animale prevedeva l esecuzione, da parte delle ASL regionali, di 120 prelievi. 42

49 La tabella seguente riporta la distribuzione delle analisi effettuate su prodotti generici: sono state riscontrate due non conformità (in due campioni di aceto) per presenza di anidride solforosa non correttamente etichettata. ASL Glutine, soia, nocciola o arachide Anidride solforosa Lattosio Ovoproteine β-lattoglobuline Totale campioni TO TO TO TO VC BI NO VCO CN CN AT AL Totale CONTROLLO DELLA PRESENZA DI OGM IN ALIMENTI NON DI ORIGINE ANIMALE Anche per il triennio è stato predisposto un Piano nazionale triennale di controllo ufficiale per la presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti che, tenuto conto dei risultati del triennio precedente, ha definito ruoli e obiettivi di tutti i soggetti coinvolti, individuando le principali matrici alimentari da sottoporre al controllo. I risultati complessivi relativi all anno 2011 sono stati elaborati dal CROGM - Centro di Referenza nazionale per la ricerca degli OGM, che fornisce ai laboratori ufficiali il supporto tecnico per le procedure di analisi. In applicazione del Piano nazionale la Regione Piemonte ha inserito nel proprio Programma una specifica parte relativa ai controlli OGM nei prodotti alimentari; la verifica della conformità dei prodotti rispetto agli obblighi di etichettatura attualmente vigenti è stata eseguita da parte del Laboratorio del Polo Chimico regionale Alimenti dell ARPA del Piemonte. Nel 2011 sono stati prelevati dai SIAN 58 campioni di prodotti trasformati e materie prime a base di mais, soia e riso; 9 campioni di alimenti sono stati prelevati dal NAS di Torino, uno dal NAS di Alessandria, per un totale di 68 prelievi; tra questi, 13 campioni sono stati dichiarati provenienti da agricoltura biologica. Tutti i campioni prelevati sul territorio regionale sono risultati conformi a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di etichettatura, in quanto tutti i riscontri di materiale geneticamente modificato sono risultati inferiori alla soglia di tolleranza dello 0,9%. 43

50 Tabella 1 Riepilogo campioni 2011 Matrici campionate Matrice N. di campioni Amido di mais 1 Bevanda di soia 6 Biscotti 5 Budino alla soia 4 Cioccolato 3 Farina di mais 22 Fiocchi di cereali 4 Granella di mais 6 Granella di soia 2 Mais dolce 1 Pane 1 Pasta 1 Preparato gastronomico alla soia 3 Riso 7 Snack salati 2 Totale 68 Tabella 2 Riepilogo campioni 2011 Attività ASL Ente prelevatore ASL AL ASL AT ASL BI ASL CN1 ASL CN2 ASL NO ASL TO1 ASL TO3 ASL TO4 ASL TO5 ASL VC ASL VCO ALTRI ENTI TOTALE N. di campioni COMMERCIO ED IMPIEGO PRODOTTI FITOSANITARI Nel 2011 è proseguita l attività di vigilanza presso gli esercizi di vendita al dettaglio ed all ingrosso dei prodotti fitosanitari, comprensiva anche delle ispezioni necessarie all emissione di pareri di idoneità dei locali per il rilascio di nuove autorizzazioni per la vendita. A fronte di 714 esercizi di vendita censiti al , ne sono stati ispezionati 250 (il 35%); il numero complessivo degli interventi (comprensivo di 32 visite ispettive per il rilascio di pareri per le nuove autorizzazioni) è risultato pari a 282. Nel corso della vigilanza è stata altresì accertata la regolarità degli imballaggi (37 verifiche) e delle etichette dei prodotti fitosanitari posti in vendita (141 verifiche). In 32 ditte sono state rilevate delle irregolarità, con la contestazione di 35 infrazioni, la maggior parte dovute alla presenza di strutture inadeguate. Nel triennio sono stati ispezionati complessivamente 740 esercizi di vendita sul territorio regionale (104% rispetto alle attività commerciali censite al ). A completamento delle azioni previste dal controllo ufficiale, è stato effettuato dai SIAN dell ASL VC di Vercelli e dell ASL NO di Novara, nell ambito territoriale di competenza, il prelievo di complessivi 6 campioni di formulato, orientando il controllo prioritariamente verso prodotti molto tossici (T+), tossici (T) o nocivi (Xn). 44

51 I campioni di formulato, verificati presso il Laboratorio dell Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) - Dipartimento Provinciale di Vercelli, sono risultati regolamentari. La legislazione regionale vigente prevede che i SIAN e gli SPreSAL delle ASL prendano parte alle Commissioni d esame dei corsi di formazione per il rilascio del certificato di abilitazione richiesto per l acquisto di prodotti fitosanitari: durante il 2011 sono stati esaminati soggetti. Parallelamente, come previsto dalla D.G.R. n del 5 agosto 2003, i SIAN hanno attivato 5 corsi di formazione per venditori di prodotti fitosanitari (finalizzati al rilascio del certificato di abilitazione alla commercializzazione), con la partecipazione di 75 iscritti. Comprendendo anche quanti sono esentati dall obbligo formativo per il possesso di specifico titolo di studio, sono stati rilasciati complessivamente 134 certificati di abilitazione alla vendita. A livello regionale, infine, sono stati vidimati 97 registri di carico/scarico di prodotti fitosanitari. CAMPIONAMENTI MICROBIOLOGICI/CHIMICI ACQUE MINERALI E DI SORGENTE I campionamenti effettuati in controllo ufficiale dalle ASL alla sorgente, ai depositi di accumulo, alla linea di imbottigliamento e sul prodotto confezionato, riportati nella relazione sul controllo ufficiale, vengono conferiti per le analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche ai Laboratori ARPA Piemonte di riferimento. su 647 referti, una non conformità, pari a 0,2%, per presenza di coliformi e streptococchi fecali. Il controllo chimico analitico delle acque minerali del Piemonte nel 2011 ha registrato, su 675 referti, 5 non conformità, pari a 0,7%, un caso di irregolarità ex art. 6 D.M. 542/92 e s.m.i., per la presenza di 1,2 dicloropropano nella misura di 0,10 µg/l. Un caso (4 referti) per la presenza di idrocarburi che, ha seguito revisione analisi è risultato conforme, trattandosi di migrazione, nei limiti consentiti dalla disciplina dei materiali a contatto alimentare (Reg. UE n. 10/2011), dell additivo alimentare E321 Butilidrossitoluene, utilizzato per la produzione del tappo della bottiglia. Gli esiti di tali controlli hanno determinato l immediata sospensione delle attività di imbottigliamento, fino alla eliminazione delle cause di irregolarità, oltre al ritiro dal commercio dei lotti interessati. Sono state altresì evidenziate, anche nel 2011, alcune differenze (pari a 2,7%) di parametri rispetto a quanto riportato in etichetta, ossia il superamento delle tolleranze indicative ammesse dalla Circolare del Ministero della Sanità n. 19/1993 (cfr. tabella 2). Nei casi in cui i successivi controlli hanno confermato la variazione, è stato necessario disporre l aggiornamento dell etichetta; in altri casi la variazione si è rivelata occasionale e riconducibile a condizioni idrogeologiche particolari. Tabella 1 A.R.P.A. Analisi Acque Minerali Acque Minerali L attività di analisi ufficiale effettuata dai Laboratori ARPA Piemonte sulle acque minerali viene sinteticamente riepilogata nella sottostante tabella 1. Il controllo microbiologico analitico delle acque minerali del Piemonte nel 2011 ha evidenziato, Analisi microbiologiche Non conformità D.M. 542/92 Cir. Min.17/91 Analisi chimiche Non regolamentare art. 6 D.M. 542/92 e s.m.i ,2% 1 0,2% 1 0,2% 4 0,6% ,7% 0 0% 2 0,3% 0 0% 45

52 Tabella 2 Riepilogo analisi microbiologica e chimica acque minerali piemontesi sintesi esiti 2011 ASL Analisi microbiologica NON conformità (D.M. 542/92) Parametro NON conforme (D.M. 542/92) Analisi chimica Non rispondenza etichetta (superamento tolleranze p. B3 Circ. Min. 19/93) Parametro/i superiore tolleranze p. B3Circ. Min. 19/93 NON regolamentare (art. 6 D.M. 542/92) Parametro NON regolamentare (art. 6 D.M. 542/92) TO1 TO2 TO conducibilità, 1 conduc.-residuo fisso, 1 conduc.-sodio, 1 residuo f.-durezza-cloruri TO conducibilità-sodio 0 TO VC BI 82 1 coliformi conducibilità-sodio, 2 alluminio 0 VCO PH, 1 sodio-solfati 1 1,2 dicloropropano 0 CN CN idrocarburi AL TOT ,2% 2,7% 0,7% Acque di sorgente L attività di analisi ufficiale effettuata dai Dipartimenti Arpa Piemonte sulle acque sorgente, riepilogata nella tabella 3 non ha, come gli anni precedenti, evidenziato irregolarità. Tabella 3 A.R.P.A. Analisi Acque di sorgente ASL CN Analisi microbiologiche Non conformità D.M. 542/92 e s.m.i Analisi chimiche Non conformità D. Lgs. 31/2001 e s.m.i

53 IL CONTROLLO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO La sorveglianza igienico-sanitaria delle acque destinate al consumo umano viene effettuata dai Servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione delle ASL. Le attività di controllo si svolgono sul campo con l effettuazione da parte dei tecnici sanitari di campionamenti e sopralluoghi ispettivi al fine di verificare la conformità dell acqua e degli impianti alle rispettive normative. I campioni d acqua vengono prelevati : - dalle captazioni e dalle reti di acquedotto per accertare il rispetto dei valori di parametro stabiliti dal D.lgs. 31/01 s.m.i.; - dalle industrie alimentari con approvvigionamento autonomo; - dalle nuove fonti di approvvigionamento (pozzi e sorgenti), per l espressione del giudizio di idoneità all uso potabile, ai sensi del D.M. 23 marzo 1991; - dai corpi idrici superficiali per la classificazione e successiva destinazione, tramite trattamento, all approvvigionamento potabile, ai sensi del Dlgs. 152/2006. Le determinazioni analitiche dei campioni, necessarie all espressione del giudizio di idoneità al consumo umano, sono effettuate dai laboratori dell Agenzia Regionale di Protezione Ambientale Qualora i risultati delle analisi o delle ispezioni risultino sfavorevoli, i Servizi SIAN emettono atti di prescrizione, richieste al Gestore di adeguamenti necessari al ripristino della qualità dell acqua e proposte al Sindaco di ordinanze cautelative per la salute pubblica. Le ASL sono preposte all irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, stabilite per legge, nel caso in cui il Gestore non ottemperi alle prescrizioni impartite. In aggiunta ai controlli operativi, la sorveglianza viene svolta mediante attività di prevenzione costituite da indagini e istruttorie sui fattori di rischio per la qualità delle risorse idriche con espressione di pareri in merito a: a) proposte di individuazione delle aree di salvaguardia, ai sensi della D.P.G.R. 11/12/2006 n. 15/R, art. 9; b) progetti di costruzione di nuovi acquedotti e impianti di trattamento ai sensi del D.M. Sanità 26 marzo 1991; c) richieste di deroghe al valore legale per parametri tossico-nocivi ai sensi del D.lgs. 31/01 s.m.i., art. 13; d) richieste all uso potabile di acque sotterranee, ai sensi della L.R. 30 aprile 1996, n. 22. L istruttoria delle ASL relativa alla concessione di deroghe, di cui alla lettera c), viene svolta in collaborazione con la Direzione Risorse Idriche al fine di integrare gli interventi strutturali con le valutazioni sanitarie. GESTIONE DELLA SORVEGLIANZA MEDIANTE IL SISTEMA INFORMATIVO Il sistema informatico realizzato nel 2006 su piattaforma web ed accessibile all indirizzo: contiene l anagrafica degli acquedotti piemontesi, dei corpi idrici superficiali utilizzati per l approvvigionamento idrico e i relativi punti di prelievo. Sul sito sono disponibili anche gli esiti analitici dei campionamenti, periodicamente inviati dall ARPA in formato elettronico. Il programma è uno strumento utile ai SIAN per gestire e programmare i controlli e consente alla Regione l estrazione dei dati necessari per la redazione delle attività annuali delle ASL e dei report triennali sulla qualità dell acqua richiesti dal Ministero della Salute. I dati storici presente nel sistema ( ) indicano che il numero dei prelievi, chimici e microbiologici, presenta andamento pressoché costante negli anni, (21.000) con fluttuazioni annuali non significative. Le altre attività, non essendo sottoposte a programmazione, sono riportate come compendio quantitativo dei controlli svolti dalle ASL (cfr. tabella 1). 47

54 Acquedotti controllati Tabella prelievi pareri preventivi controlli ispettivi prescrizioni Nel Piemonte la massima parte degli acquedotti è alimentato con acque di falda tramite pozzi o campi pozzo. L utilizzo di acque derivate da laghi, torrenti o sorgenti, pur limitato come volume, interessa 88 acquedotti, il 5% dei totali. Nel 2011 le attività di campionamento dell acqua sono state eseguite presso strutture diversificate occupando tempo e risorse notevoli nell ambito della sorveglianza globale dei Servizi SIAN (cfr. tabella 2). Struttura Tabella 2 prelievi Nuove fonti di approvvigionamento 79 Acque superficiali classificate 808 Acque superficiali da classificare 41 Ditte alimentari con approvv. autonomo 515 Altri esercizi con approvv. autonomo 65 Reti e acquedotti Prelievi totali Nuove fonti d approvvigionamento I Servizi effettuano quattro campionamenti annuali per verificare le caratteristiche di conformità dell acqua prelevata da pozzi e sorgenti. I prelievi, con modalità e frequenze stabilite dal DM 26 marzo 1991, sono finalizzati all emissione del giudizio di idoneità all uso potabile (certificato di potabilità) necessario per la realizzazione di nuovi acquedotti pubblici e per il rifornimento idrico dei privati. Sono stati monitorati 18 pozzi, 17 sorgenti e rilasciati 12 certificati di potabilità. Acque superficiali destinate all approvvigionamento di acquedotti. I prelievi delle acque superficiali da destinare all uso potabile sono eseguiti con le frequenze e per i parametri riportati dal Dlgs. 152/2006. Sulla base degli esiti analitici le acque vengono classificate in tre categorie (A1, A2, A3). La classificazione è necessaria per caratterizzare la qualità dell acqua e stabilire il processo di potabilizzazione più adeguato a renderla idonea al consumo umano. L approvvigionamento di acquedotti con acque superficiali è un fattore di rischio aggiuntivo per la sorveglianza delle ASL in quanto sia le opere di derivazione che le acque sono più vulnerabili ai fenomeni di inquinamento antropico. I SIAN, oltre ai prelievi per le nuove classificazioni, effettuano ogni anno campionamenti per il monitoraggio delle acque già classificate, al fine di verificare il mantenimento della categoria di qualità assegnata. I corpi idrici superficiali classificati e utilizzati sono 107, torrenti e ruscelli, prevalentemente localizzati in aree pedemontane e riforniscono piccoli acquedotti comunali e rurali; l unica eccezione è il fiume Po le cui captazioni approvvigionano l acquedotto di Torino. La media regionale per corpo idrico si attesta sugli 8 prelievi all anno. Le ASL CN1 e CN2 effettuano un minor numero di prelievi in quanto i corpi idrici sono posti a quote superiori ai mille metri, difficilmente accessibili nei mesi invernali, e le analisi storiche mostrano che la qualità delle acque si mantiene costante negli anni. I Servizi maggiormente interessati sono le ASL VCO, AL e BI con 547 prelievi in totale, pari al 64,4% dei campionamenti regionali. L ASL TO 5, pur non avendo sul proprio territorio corpi idrici superficiali effettua prelievi sul bacino di lagunaggio artificiale della SMAT che approvvigiona in casi di 48

55 emergenza idrica l acquedotto dell ASL TO (cfr. tabella 3) Tabella 3 ASL TO TO3 TO4 TO 5 VC BI NO corpi idrici classificati n. prelievi corpi idrici da classificare prelievi totale corpi idrici totale prelievi media prelievi Imprese alimentari con approvvigionamento autonomo Rispetto agli anni precedenti è stata svolta una maggiore attività di controllo sulle imprese alimentari non allacciate all acquedotto: l acqua erogata al rubinetto è stata campionata mediante analisi microbiologiche complete, con aggiunta del parametro Pseudomonas nel caso in cui l acqua risultasse ingrediente del prodotto alimentare, e mediante analisi chimiche complete, qualora non fossero disponibili dati analitici ufficiali successivi all entrata in vigore del D.lgs. 31/01 s.m.i.. Contemporaneamente al prelievo sono state condotte le ispezioni per censire i dati del rifornimento idrico, quali tipologia e caratteristiche tecniche della captazione, presenza di possibili centri di pericolo e tipo di utilizzo dell acqua. I campioni d acqua non conformi sono stati l 11,8%, percentuale più alta rispetto al 4,2% registrata per acquedotti e reti (cfr. tabella 4) Tabella 4 ASL TO TO3 TO4 TO5 VC BI imprese controllate ispezioni prelievi prescrizioni sanzioni amministrative prelievi non conformi ASL NO VCO CN1 CN2 AT AL Regione imprese controllate ispezioni prelievi prescrizioni sanzioni amministrative prelievi non conformi I risultati evidenziano che le imprese alimentari con approvvigionamento autonomo costituiscono una realtà a rischio e che necessitano di un monitoraggio adeguato. A tal fine sono stati redatti, e successivamente approvati con D.G.R n del 10/01/2012 e DGR n del 30/07/2012, alcuni criteri operativi di controllo sia per gli operatori del settore alimentare che per le ASL preposte alla vigilanza. Acquedotti e reti idriche Ogni acquedotto è costituito da una o più reti idriche di distribuzione. Le attività di sorveglianza sono state condotte sul acquedotti per un totale di reti di distribuzione. La media regionale dei prelievi effettuati dalle ASL è di circa campionamenti all anno, ma la maggior parte dei SIAN esegue un numero di campionamenti che si scosta in modo significativo dalla media su citata. La variabilità è dovuta al numero di acquedotti e, a parità di acquedotti, alle dimensioni delle reti, che ai sensi del Dlgs. 31/01 s.m.i. comportano frequenze diverse di controllo. Inoltre le ASL possono programmare, sulla base di serie analitiche storiche, la riduzione o l aumento delle frequenze di prelievo. A fronte dell elevato numero di controlli analitici (21.698) ed ispettivi (643) non sono state irrogate sanzioni amministrative o penali poiché in tutti i casi di non conformità i gestori hanno messo tempestivamente in atto i provvedimenti prescritti dalle ASL (cfr. tabella 5). 49

56 Tabella 5 ASL TO TO3 TO4 TO5 VC BI NO acquedotti reti pareri ispezioni prelievi prescrizioni sanzioni ammin. sanzioni penali Volume erogato popolazione servita <100 mc <500 ab mc ab Tabella mc ab mc ab. > mc. > ab. Totali reti reti controllate acquedotti acquedotti controllati prelievi ispezioni ASL VCO CN1 CN2 AT AL Regione acquedotti reti pareri ispezioni prelievi prescrizioni sanzioni ammin sanzioni penali Aggregando i dati della tabella 5 in base al volume d acqua erogato (corrispondente per legge a fasce di abitanti serviti) si mette in evidenza l alta percentuale di reti e di acquedotti controllati sui totali (rispettivamente l 88% ed il 91%) e soprattutto la predominante attività di sorveglianza (prelievi ed ispezioni) svolta sugli acquedotti con popolazione servita fino a abitanti. Inoltre la suddivisione delle reti di distribuzione per dimensioni (numero di abitanti serviti) mostra chiaramente la frammentazione del servizio idrico piemontese in piccoli acquedotti (91% sui totali) al servizio di paesi e/o frazioni con popolazione fino ai abitanti. (vd. tabella 6). Dimensioni delle reti idriche La frequenza delle non conformità analitiche su fasce di popolazione servita svela quanto la dimensione degli acquedotti incida sulla qualità dell acqua: infatti la percentuale dei campioni fuori norma si riduce progressivamente con l aumentare della grandezza dell impianto (v. grafico 1). ti e n m a n io p m c a. n <500 abit. Grafico 1 non conformità su fasce di popolazione servita abit abit abit.. > abit. totale camp non conformi %non conf 7,5 4,2 2,4 2,0 1,4 Le reti medio-piccole, caratterizzate da impianti vecchi e/o da gestione inadeguata, rappresentano i nodi critici del servizio idrico piemontese. 50

57 L Unione Europea sta focalizzando da tempo la sua attenzione sui piccoli approvvigionamenti idrici (popolazione servita fino ai 5000 abitanti) definiti Small Areas. I dati di qualità relativi alle Small Areas non sono richiesti nel Rapporto Triennale sulla qualità delle acque potabili, che ogni Stato membro è tenuto ad inviare alla Commissione europea. Per colmare questa lacuna l UE sta attivando un indagine conoscitiva al fine di modificare, se necessario, la Direttiva 98/83 CE. In Piemonte nel periodo si è registrata una riduzione delle non conformità analitiche relative alle Small Areas. Nel 2007 gli esiti sfavorevoli costituivano l 8,2 % mentre nel 2011 sono scese al 5,8% (v. grafico 2). n. campionamenti Grafico 2 non conformità Small Areas ,0 campioni 8,0 totali. 6,0 4,0 2,0 0,0 non conformi Indice di potabilità e analisi qualitativa degli esiti sfavorevoli L indice di potabilità, uno dei metodi più frequentemente usati per stabilire la qualità dell acqua erogata alla popolazione, esprime il rapporto percentuale tra i campioni conformi e i campioni totali eseguiti. In Piemonte l indice del 2011 è pari al 95,8 %. (v. tabella 7) % ASL campionamenti totali Tabella 7 campionamenti conformi indice potabilità % TO ,5 TO ,7 TO ,7 TO ,5 VC ,5 BI ,5 NO ,3 VCO ,0 CN ,9 CN ,5 AT ,1 AL ,1 Regione ,8 I campioni non conformi sono 920 di cui 568 microbiologici e 352 chimici. La percentuale di potabilità, già alta, è comunque sottostimata, in quanto il sistema informativo regionale, da cui si estraggono i dati, non è attualmente in grado di distinguere le non conformità rilevate in rete (acqua trattata) da quelle rilevate in pozzi (acqua non ancora trattata). Pertanto ai fini di una corretta valutazione dell impatto sanitario degli esiti sfavorevoli, questi devono essere correlati con la tipologia del punto di prelievo (acqua non potabilizzata di pozzo e acqua potabilizzata di vasca o rete ), con la valenza sanitaria del parametro fuori norma (indicatore o tossiconocivo) e con l entità dello scostamento dal valore limite legale. Parametri microbiologici (Allegato 1, Parte A, del Dlgs. 31/01) Per la contaminazione microbiologica occorre premettere che sulla base del principio di precauzione l attuale normativa prevede l assenza obbligatoria di microbi e virus patogeni nell acqua potabile. 51

58 Questo criterio tutela al massimo la salute della popolazione in quanto dal punto di vista scientifico l effettivo rischio sanitario dipende dalla carica e dalla vitalità dei patogeni e non dalla loro presenza/assenza. Le non conformità microbiologiche riscontrate nel 2011 costituiscono il 2,6% dei campioni totali e riguardano i parametri conta batterica a 22 ºC, indice di inquinamento ambientale, escherichia coli e coliformi fecali a 37 C, indicatori di possibile inquinamento fecale ed enterococchi, indice dell inefficienza dei trattamenti di disinfezione; non sono stati riscontrati casi di specie patogene, quali Salmonelle o Shigelle. Pur essendo l inquinamento batterico fisiologico, in tutti i casi fuori norma gli interventi di manutenzione e/o disinfezione prescritti dalle ASL, sono stati sufficienti a ripristinare in breve tempo la qualità dell acqua. Parametri chimici indicatori (Allegato 1, Parte C del D.lgs. 31/01) Sono detti parametri indicatori in quanto vengono utilizzati per verificare lo stato delle infrastrutture o la correttezza dei trattamenti di disinfezione. Possono alterare le caratteristiche organolettiche (odore, colore, sapore) dell acqua ma non sono dannosi per la salute. Le non conformità rilevate all utenza sono 92 per il ferro, 49 per il manganese e 13 per i solfati. La loro presenza è di origine naturale per arricchimento da rocce in cui scorre l acqua, in alcuni casi è determinata dalla cessione da parte di impianti idrici interni. Le non conformità per ferro si riscontrano con maggior frequenza sul territorio dell ASL di Biella, Novara e Vercelli, quelle per manganese sul territorio dell ASL di Novara, Vercelli ed Alessandria. I campioni sfavorevoli per solfati sono presenti esclusivamente sul territorio dell ASL TO 3, caratterizzato da rocce gessose. I casi di superamento costituiscono un problema più gestionale che sanitario, facilmente risolvibile con l installazione di specifici demetallizzatori. Parametri chimici tossico-nocivi (Allegato 1, Parte B, del D.lgs. 31/01) La contaminazione dell acqua potabile con prodotti chimici di sintesi, derivanti da attività antropiche, costituisce un concreto rischio sanitario per la presenza di molecole con proprietà tossiche, mutagene e cancerogene quali fitofarmaci, organoalogenati, idrocarburi e metalli pesanti (arsenico e nichel). Le non conformità rilevate all utenza sono solo 21 (8 per arsenico e 13 per nichel) corrispondenti allo 0,09% dei prelievi totali. Non sono stati rilevati alle utenze esiti sfavorevoli per idrocarburi, fitofarmaci e organoalogenati. Fitofarmaci Le non conformità totali sono 4 e tutte relative ad acque grezze di pozzo: 2 per antiparassitari totali nell ASL TO3 (Comuni di Rivoli e Grugliasco) e 2 per dimetenammide e bentazone nell ASL NO (Comune di Trecate). La presenza di fitofarmaci è legata all intensa attività agricola dei territori coinvolti, tuttavia l acqua in rete risulta completamente esente da inquinamento grazie ai trattamenti di potabilizzazione con filtri a carboni attivi. Organoalogenati L inquinamento da solventi alogenati, dovuto ad attività industriali, è in diminuzione sia per territori coinvolti che per numero di prelievi non conformi. I 10 campioni fuori norma sono stati rilevati esclusivamente in acque di pozzo e riguardano i parametri tricloroetilene, tetracloroetilene e somma tricloroetilene + tetracloroetilene, di cui 5 in pozzi presenti sul territorio dell ASL TO3 (Comuni di Rivoli e Grugliasco) e 5 in pozzi dell ASL TO5 (Comune di Nichelino). Non sono stati adottati provvedimenti, in quanto i prelievi effettuati in rete, a valle del trattamento, son risultati conformi. 52

59 Metalli pesanti Il territorio piemontese presenta zone geologicamente ricche di arsenico e nichel. Questi metalli per dilavamento o reazioni chimiche possono passare dal terreno nelle acque superficiali e di falda. L abbattimento di questo tipo di inquinamento, definito naturale, richiede interventi complessi, quali opere di miscelazione, installazione di impianti di trattamento e, se necessario, trivellazione di nuovi pozzi. Per l arsenico le non conformità totali sono 14, di cui 8 alle utenze dell ASL TO3 (Comune di Condove), dall ASL VCO (Comune di Vanzone S.Carlo ) e dall ASL AL (Comune di Castelletto Ticino), con concentrazioni che comunque non hanno superato i 13 mg/lt (valore limite 10 mg/lt). I Servizi hanno comunicato ai Gestori i risultati fuori norma per il ripristino della qualità dell acqua. Gli altri 6 campioni sfavorevoli riguardano acque prelevate, prima della potabilizzazione e della messa in rete, dai pozzi dei Comuni di Pinerolo, Biella ed Avigliana, siti nel territorio dell ASL TO3. Per il nichel le non conformità sono 17, di cui 13 alle utenze dei Comuni dell ASL TO3 (Rivoli e Condove), dell ASL VC (Borgosesia) e dell ASL AL (Voltaggio e Castelletto d Orba). Le altre interessano pozzi e impianti di trattamento. L inquinamento dell acqua da arsenico e nichel ha coinvolto poche migliaia di abitanti residenti in piccoli Comuni e frazioni di Comuni, per tanto l esposizione ed il conseguente rischio sanitario sono stati minimi. In tutti i casi il Sindaco, su prescrizione dell ASL ha emanato a tutela dei consumatori l ordinanza di divieto di utilizzo dell acqua a scopo potabile, fino a quando la situazione non è stata normalizzata con l adozione di opportuni interventi. Considerazioni conclusive L indice di potabilità è aumentato costantemente nell arco di questi ultimi anni fino ad attestarsi nel 2011 al 95,8%. (v grafico 3) n. campioni Grafico 3 trend storico indice potabilità campioni conformi campioni totali campioni non conf % potabiltà 93,4 94,3 94,3 94,2 95,5 95,8 campioni conformi campioni totali campioni non conf. % potabiltà In particolare il modestissimo numero di prelievi sfavorevoli per parametri chimici nocivi rappresenta un ulteriore conferma della buona qualità dell acqua distribuita alla popolazione Le attività industriali e agricole sono all origine dell inquinamento delle risorse idriche e causano problemi gestionali ed ambientali, la cui soluzione esula dalle competenze strettamente sanitarie. Tuttavia il costante monitoraggio da parte delle ASL risulta indispensabile per verificare la qualità dell acqua, per attivare i provvedimenti sindacali a tutela della salute e prescrivere al Gestore gli interventi adeguati a ripristinare la conformità. La contaminazione per solventi alogenati e antiparassitari è stata azzerata alle utenze grazie all installazione di specifici impianti di trattamento. Anche le criticità per arsenico e nichel, dovute all inquinamento di origine geologica, sono diminuite sia per numero di prelievi sfavorevoli sia per popolazione esposta. 53

60 Deroghe Il D.lgs. n. 31 del 2 febbraio 2001 s.m.i. stabilisce la possibilità di derogare dal valore limite fissato per i parametri chimici riportati nell Allegato 1 Parte B, in caso di prolungate situazioni di criticità della risorsa idrica. Nel corso dell anno 2011, a differenza di quanto avvenuto nell ultimo decennio per arsenico e nichel, non è stato necessario chiedere provvedimenti di deroga al Ministero della Salute in quanto le non conformità sono state occasionali e non hanno superato la soglia critica dei 30 giorni continuativi previsti dal Decreto Legislativo. MONITORAGGIO ACQUE DI RISAIA ANNO 2011 Come già negli anni passati, anche nel 2011 è stato realizzato un programma di controllo per la verifica dei residui di prodotti fitosanitari nelle acque di risaia nell areale delle province di Novara e Vercelli. Il monitoraggio ha interessato le acque di sommersione delle camere di coltivazione del riso per accertare l uso di eventuali principi attivi (p.a.) non autorizzati sulla coltura non evidenziabili come residuo sul prodotto in commercio; è stato realizzato dai SIAN delle ASL di Novara e di Vercelli, con il supporto del Laboratorio del Dipartimento Provinciale di Vercelli dell ARPA Piemonte. Nel mese di maggio fino alla metà di giugno sono stati effettuati 30 e 38 prelievi da parte rispettivamente dell ASL VC e dell ASL NO, per un totale di 68 controlli; è stato prelevato un campione di acqua alla bocchetta di immissione della camera di coltivazione ed uno al centro della camera stessa. Il controllo ha riguardato la ricerca di 69 molecole; il limite minimo di rilevazione è stato fissato, per tutti i principi attivi, a 0,2 µg/l. I valori minimi, massimi e/o medi riscontrati per i principi attivi non autorizzati su riso sono stati i seguenti: - Quinclorac (utilizzabile fino al 2007): 3 riscontri (media: µg/l); - Metolaclor (utilizzabile fino al 2003): 28 riscontri (media: 1,79 µg/l); - Clorpirifos metile (fosforganico utlizzato come insetticida): 2 riscontri (media: 0,21 µg/l); - Diazinone (insetticida organofosforico): 1 riscontro (media: 0,21 µg/l); Dimetenammide (autorizzato per il diserbo del mais fino al 2008, presumibilmente utilizzato per la lotta contro il riso crodo): 2 riscontri (media: 0,36 µg/l); - Terbutilazina (autorizzato per il diserbo selettivo del mais e del sorgo): 7 riscontri (media: 0,22 µg/l); - Terbutilazina desetil (metabolita della Terbutilazina): 4 riscontri (media: 0,25 µg/l). Dalle analisi svolte si può concludere che, nel 2011, 35 campioni di acque di sommersione delle risaie (pari al 51 %) sono risultati contenere principi attivi non autorizzati sulla coltura. 54

61 IL CAMPIONAMENTO FISICO LA RADIOATTIVITÀ Il tema radioattività è sicuramente tra i temi ambientali più sentiti dalla popolazione a causa dei noti rischi sanitari prodotti dalle radiazioni ionizzanti conseguenti alla presenza naturale delle sostanze radioattive e dei loro derivati. Nei campioni alimentari viene riscontrato talvolta il Cs-137, radionuclide di origine artificiale proveniente dall incidente di Chernobyl del Altro radionuclide interessante, è lo Sr-90 che tende ad accumularsi nel latte in quanto è chimicamente simile al calcio. Nella tabella vengono riepilogate le analisi radiometriche effettuate sui campioni alimentari nel Radioattività - anno 2011 Tipo di matrice Campioni analizzati Acqua potabile 11 Alimenti per l infanzia 6 Carne avicola 2 Carne bovina 25 Carne ovina 1 Carne suina 4 Cereali 18 Derivati di cereali 19 Derivati del latte 14 Frutta 34 Funghi 11 Latte vaccino crudo 45 Latte vaccino pastorizzato 40 Latte vaccino UHT 14 Latte caprino 6 Latte ovino 1 Latte in polvere 2 Miele 24 Ortaggi 62 Succhi di frutta 2 Suolo 12 Uova 7 Vino 3 TOTALE 366 In occasione dell incidente alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone, l'11 Marzo 2011, i controlli sono stati integrati prevedendo anche la ricerca I-131, indice di contaminazioni recenti. L isotopo è stato riscontrato in tracce in un campione di insalata coltivata fuori serra e in un campione di latte di un allevamento all esterno. Tutte le concentrazioni misurate non sono risultate pericolose per la salute umana perché ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalla normativa di riferimento (Regolamento Euratom 2218/89) e sono significativamente inferiori a quelle misurate nei primi anni dopo l incidente di Chernobil. In modo particolare le concentrazioni di Cs- 137 si attestano attorno al Bq/Kg o a frazioni di esso, in particolare nel latte e nella carne. Nei prodotti spontanei (funghi, castagne, nocciole, frutti di bosco, miele e selvaggina) si possono riscontrare concentrazioni fino a qualche decina di Bq/kg. In conclusione si evidenzia che la dose di ingestione di alimenti contaminati da radionuclidi artificiali è molto inferiore a quella dovuta all ingestione di radionuclidi naturali. 55

62 AREA FUNZIONALE NUTRIZIONE LE ATTIVITÀ NUTRIZIONALI DEI SIAN Le attività nutrizionali svolte nel 2011 sono state attuate in continuità ed in coerenza con i programmi in atto in questi ultimi anni. Alcune azioni a carattere multidisciplinare ed intersettoriale inerenti la promozione della salute e la prevenzione dell obesità sono state svolte in maniera integrata nell ambito della programmazione sugli stili di vita prevista dai Piani Locali di Prevenzione in quasi tutte le ASL. In tabella 1 sono riassunti i principali dati di attività 2011 suddivisi per le principali aree di intervento dei SIAN: sorveglianza nutrizionale; ristorazione collettiva; educazione sanitaria; consulenza dietetico-nutrizionale. Rispetto al 2010 risulta ridotto, anche se in misura modesta, il volume totale di attività con una riduzione più evidente per le attività di prevenzione nella ristorazione collettiva e per le attività di educazione sanitaria. Negli ultimi anni l'importante e diffuso lavoro svolto dai SIAN nella valutazione /predisposizione dei menù nella ristorazione collettiva ha migliorato gli standard della qualità nutrizionale dell'offerta alimentare e determinato un miglioramento delle competenze degli operatori della ristorazione con una conseguente riduzione del bisogno e delle richieste di prestazioni in quest'area. Volumi importanti di attività sono stati riportati da alcune ASL per l area della sorveglianza nutrizionale nonostante non fossero previste attività regionali riconducibili alle sorveglianze Okkio alla salute o HBSC. Si tratta di progetti locali con attività di sorveglianza non standardizzate che non è facile conoscere e descrivere. Tante sono comunque le attività svolte dai Sian in quest area che, per la loro variabilità nella tipologia e qualità di prestazioni erogate, non hanno un adeguata rappresentazione e che sarebbe importante riuscire a fare. Non solo i progetti di promozione della salute svolti nel territorio, a volte complessi ed articolati e con un impatto interessante sulla salute, ma anche le attività di produzione scientifica (partecipazione a congressi, pubblicazioni) valorizzano le esperienze di lavoro dei SIAN, a testimonianza della migliorata qualità del lavoro svolto nel territorio. Molte delle attività nutrizionali continuano ad essere svolte in condizioni di estrema criticità di risorse. Tali condizioni oltre a limitare le possibilità di programmazione mettono a rischio il mantenimento di azioni di prevenzione e promozione della salute previste nei LEA ed oggetto di specifica programmazione regionale o nazionale. Nel 2011 con personale incaricato collocato nella Struttura Programmi e Risorse della Prevenzione nell ASL TO1 si è riusciti a dare una continuità, seppure limitata, alle attività inerenti l area nutrizione iniziate nel 2010 in quest'asl. 56

63 Tabella 1 Attività nutrizionali dei SIAN anno 2011 SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE Individui oggetto di rilevazioni (dati antropometrici, questionario) EDUCAZIONE SANITARIA RISTORAZIONE COLLETTIVA FORMAZIONE CONSULENZA DIETETICO- NUTRIZIONALE ASL 57 Nel setting scuola In altri setting Ore dedicate ad interventi su gruppi di popolazione (escluse le scuole) Ore dedicate ad interventi nelle scuole Pareri su menu e tabelle dietetiche di mense scolastiche Pareri su menu e tabelle dietetiche di presidi socioassistenziali Menu e tabelle dietetiche predisposte Pareri su menu e tabelle dietetiche per diete speciali sopralluoghi per verifiche nutrizionali Pareri su capitolati di appalto Riunioni con commissioni mensa ore dedicate alla formazione di personale (insegnanti, personale sanitario, rappresentanti dei genitori, addetti mensa) Ore dedicate a prime visite ore dedicate a visite di controllo Ore dedicate a incontri di gruppo TO1 TO TO TO VC BI NO VCO CN CN AT AL Totali

64 Tabella 2 - Attività nutrizionali anni SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE Individui oggetto di rilevazioni (dati antropometrici, questionario) EDUCAZIONE SANITARIA RISTORAZIONE COLLETTIVA CONSULENZA DIETETICO- NUTRIZIONALE Anni 58 Nel setting scuola In altri setting Ore dedicate ad interventi su gruppi di popolazione (escluse le scuole) Ore dedicate ad interventi nelle scuole Pareri su menu e tabelle dietetiche di mense scolastiche Pareri su menu e tabelle dietetiche di presidi socio-assistenziali Menu e tabelle dietetiche predisposte Pareri su menu e tabelle dietetiche per diete speciali sopralluoghi per verifiche nutrizionali Pareri su capitolati di appalto Riunioni con commissioni mensa Ore dedicate a prime visite ore dedicate a visite di controllo Ore dedicate a incontri di gruppo

65 Aree di intervento La sorveglianza nutrizionale viene attuata in Piemonte utilizzando le informazioni che provengono prevalentemente da sistemi di sorveglianza nazionali quali Okkio alla salute, HBSC, ed in parte anche da PASSI e Passi d Argento. In particolare Okkio alla salute ed HBSC, attuate dai SIAN in regione Piemonte, indagano nei bambini ed adolescenti condizione nutrizionale e fattori di rischio comportamentali ed ambientali correlati all obesità. Queste informazioni, raccolte periodicamente, sono fondamentali per definire i principali determinanti di rischio e le priorità di intervento e per misurare l efficacia delle azioni preventive adottate. Oltre alle informazioni provenienti da questi specifici sistemi di sorveglianza esistono altre informazioni raccolte da programmi regionali o locali. In questi ultimi anni una particolare attenzione è stata posta alla qualità nutrizionale dell offerta alimentare con programmi indirizzati alla ristorazione scolastica ed assistenziale ed alla raccolta e monitoraggio delle etichette nutrizionali degli snack consumati dai bambini. Nel 2011 non erano previste le raccolte dati periodiche e programmate per Okkio alla Salute o HBSC, ma sono continuate le attività di sorveglianza nella ristorazione collettiva sulla base dei programmi regionali con un attenzione particolare agli aspetti qualitativi e quantitativi dei pasti somministrati con verifica della corretta applicazione dei menù validati e corretta porzionatura degli alimenti somministrati. Alcune ASL hanno effettuato attività di sorveglianza in attuazione di specifici progetti locali e determinato una quota rilevante delle attività di sorveglianza riportate nel sistema informativo regionale. L attività di prevenzione indirizzata alla ristorazione collettiva, scolastica ed assistenziale in particolare, rimane la più importante in termini di impegno dei SIAN. Nel 2011 si è modestamente ridotta l attività di formulazione e verifica dei menù nelle mense scolastiche (Tabella 2), rimane invece quantitativamente invariato l impegno per la predisposizione/valutazione delle diete speciali, particolarmente importante in alcune ASL. Ridotta l attività di vigilanza nutrizionale attuata mediante sopralluoghi di verifica nelle mense anche se permane una notevole variabilità di impegno da parte delle diverse ASL. Più in generale in quest ambito sono stati raggiunti buoni standard nella formulazione di menù nutrizionalmente equilibrati ed i programmi in atto sono maggiormente orientati alla formazione degli operatori delle mense ed alla verifica della corretta applicazione di buone pratiche (corretta porzionatura, rispetto dei menù, qualità organolettica dei pasti somministrati e valutazione gradimento e consumo degli stessi). Sempre più frequentemente le attività di sorveglianza e controllo attuate nella ristorazione collettiva si associano a progetti educativi attivando progetti articolati per la promozione di ambienti favorevoli all assunzione di comportamenti salutari. L impegno in attività di educazione sanitaria nel 2011 è continuato anche se complessivamente ridotto rispetto agli anni precedenti. Prevalgono gli interventi nelle scuole dove poche ASL contribuiscono in maniera preponderante a determinare il volume totale di attività su base regionale. Rimane ancora sottoutilizzata la banca dati regionale PROSA che consentirebbe una migliore raccolta e rappresentazione degli 59

66 interventi di promozione della salute effettuati nel territorio. Migliora la qualità progettuale degli interventi e molte attività vengono programmate ed attuate in maniera integrata nell ambito dei Piani locali di prevenzione o in ambito PePS. Nel 2011 sono continuati i progetti regionali per il miglioramento della porzionatura degli alimenti nella ristorazione scolastica e per il miglioramento degli aspetti nutrizionali nella ristorazione assistenziale. Il programma di intervento sulle porzionature degli alimenti persegue l obiettivo di contrastare il sovrappeso e l obesità a livello di popolazione con nuove strategie. E infatti ritenuto importante agire su fattori emergenti quali l incremento delle porzioni in ristorazione (spesso non percepito dai consumatori) e l arricchimento progressivo del tenore di zuccheri, grassi e sale di molti alimenti freschi o confezionati. La Regione Piemonte ha pertanto ritenuto opportuno istituire, in linea con iniziative promosse dalla comunità europea, un sistema di sorveglianza sulle porzioni degli alimenti serviti in mensa e sugli apporti di zuccheri, grassi e sale dei prodotti confezionati consumati dai bambini durante gli spuntini, abbinando, a questo sistema, dei programmi di formazione degli operatori dei SIAN affinché possano essere promotori di iniziative presso le proprie ASL. Nel 2011 tutte le ASL hanno effettuato iniziative formative o corsi di formazione per migliorare le procedure utili a garantire una corretta porzionatura di alimenti indirizzati ai responsabili/referenti dei Servizi di ristorazione scolastica. Inoltre in ogni ASL sono stati attuati corsi di formazione per gli addetti alla distribuzione di alimenti nelle mense utilizzando standard formativi comuni. Per quanto riguarda il sistema di sorveglianza sui prodotti consumati dai bambini durante gli spuntini sono continuate le procedure per l organizzazione ed il caricamento dei dati relativi alle etichette degli snack più consumati dai bambini raccolti in occasione della sorveglianza OKKIO Ogni ASL ha effettuato nel 2011 attività di comunicazione dei risultati dell indagine OKKIO 2010 con interventi informativi e formativi indirizzati ai genitori ed ai bambini frequentanti le scuole primarie. Per l area della consulenza dietetico nutrizionale in quasi tutte le ASL sono stati realizzati interventi e strutturati programmi di prevenzione indirizzati a soggetti a rischio (sportelli nutrizionali, ambulatori di counselling individuali/di gruppo, percorsi integrati, ecc.). Questa attività è costantemente cresciuta negli anni sia in termini quantitativi che qualitativi. Si tratta nella gran parte dei casi di interventi individuali, solo poche ASL hanno attivato interventi di prevenzione indirizzati a gruppi. Le ASL con maggiore esperienza di interventi in soggetti a rischio hanno sviluppato competenze e metodologie di intervento efficaci e soddisfano bisogni terapeutici e preventivi di centinaia di persone. Alcune esperienze maturate da alcune ASL sono interessanti per gli aspetti di costo/efficacia e sostenibilità degli interventi preventivi in soggetti a rischio ed anche per questo sarebbe interessante estenderle in altre aree territoriali. Nella tabella 3 viene rappresentato il volume complessivo dell'attività nutrizionale dei Servizi, le risorse impiegate anche in rapporto alla popolazione residente. L indicatore sintetico attività nutrizionali è stato calcolato come negli anni passati 60

67 ASL attribuendo un peso alle singole attività nutrizionali dando valore 1 alle attività espresse in ore e rapportando a tale valore le altre mediante specifici coefficienti. L 'attività complessiva dei SIAN in ambito nutrizionale viene quindi complessivamente rappresentata confrontandola con parametri quali la popolazione residente e le risorse attribuite a questa funzione. Rispetto al precedente anno (Tabella 4) le attività nutrizionali del SIAN si sono ridotte dicirca il 4%, questo a fronte di una riduzione di personale dedicato a queste attività di circa il 10% sempre rispetto all anno precedente. Tabella 3 - Attività nutrizionali e risorse : confronto territoriale. Anno 2011 Popolazione attività nutrizion. attività/ ab operatori Tabella 4 Attività nutrizionali e risorse : confronto anni 2010 e 2011 operatori ab Attività/ operatori TO ,0 0,0 0,0 0,0 TO ,4 2,4 0,4 498,9 TO ,5 5,3 1,0 593,1 TO ,3 3,7 1,2 508,3 VC ,4 2,5 1,4 420,9 BI ,5 1,4 0, ,5 NO ,4 5,5 1, ,8 VCO ,6 5,1 2,9 299,5 CN ,2 8,8 2,1 274,6 CN ,9 2,4 1,4 230,7 AT ,9 2,4 1,2 426,6 AL ,3 2,1 0,5 406,2 Totale ,9 41,6 0,9 515,8 ASL attività nutrizionali anno 2010 attività nutrizionali anno 2011 Operatori Anno 2010 Operatori Anno 2011 TO 1 39,1 0 1,4 0,0 TO , ,5 2,4 TO ,2 5,3 TO , ,6 3,7 VC 2.212, ,3 2,5 BI 1.330, ,6 1,4 NO 4.551, ,7 5,5 VCO 2.206, ,6 5,1 CN ,5 8,8 CN2 960, ,1 2,4 AT 804, ,5 2,4 AL ,0 2,1 Totale , ,0 41,6 Rimangono immodificate le considerazioni fatte nelle altre relazioni di attività degli anni passati circa la criticità inerente le valutazioni ed i confronti che si possono fare con questi dati anche se può essere utile ottenere un quadro sintetico delle attività svolte in relazione alle risorse impiegate e che come primo risultato richiamano l attenzione sulla necessità di: - migliorare la funzione di programmazione ed indirizzo regionale in modo da assicurare omogeneità nelle prestazioni erogate dai Servizi e livelli adeguati di attività nelle diverse aree territoriali privilegiando le azioni con un buon rapporto costo-efficacia; - limitare l impatto della continua riduzione di risorse di personale in quest area dove molte ASL devono continuamente affrontare enormi problemi nell utilizzo dei pochi fondi dei progetti finanziati per rinnovare i pochi incarichi a tempo determinato che si riescono a fare. Per l ASL TO1 bisognerebbe ricondurre al coordinamento del SIAN le attivita nutrizionali attualmente svolte da personale incaricato afferente a struttura diversa. Ciò consentirebbe un più facile coordinamento con le altre attività sian e la rendicontazione delle stesse. - migliorare il processo di standardizzazione delle principali attività nutrizionali dei SIAN e dei principali programmi che in maniera omogenea vengono attuati sul territorio. - Integrare le attività nutrizionali dei SIAN relative a quest area con gli obiettivi di salute previsti dal Piano regionale della prevenzione nell ambito dell area stili di vita. 61

68 SISTEMA DI ALLERTA Nel 2011, come risulta dalla tabella che segue, sono state registrate 240 non conformità (29 in meno rispetto al 2010), che hanno interessato la nostra Regione come partenza dell allerta o come destinatario, comprendenti sia i prodotti di origine non animale (79-9 in meno rispetto al alert notification e 12 information notification), sia i prodotti di origine animale (161, 20 in meno rispetto al 2010); di queste ultime, 104 sono state classificate come alert notification, mentre 57 risultano essere information notification, cioè casi per i quali non è richiesto un intervento immediato per limitare il diffondersi dei rischi. NUMERO TOTALE NON CONFORMITA' ANNO 2011 ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ALLERT NOTIFICATION INFORMATION NOTIFICATION TOTALI ALTRA ORIGINE Analizzando nel dettaglio la distribuzione delle non conformità gestite, si rileva che le notifiche generate nella nostra Regione sono state 75 (20 in più rispetto al 2010), a fronte dei 128 casi di provenienza extra regionale. ORIGINE E DISTRIBUZIONE DELLE NON CONFORMITA' GESTITE NELLA REGIONE PIEMONTE NEL 2011 ORIGINE DELLA EXTRA SEGNALAZIONE REGIONALE INTRA REGIONALE SOLO IN REGIONE DISTRIBUZIONE ANCHE FUORI REGIONE ALLERTA IRREGOLARITA' ANALITICA TOTALE Delle 75 notifiche (42 allert notification, 33 information notification) lanciate dalle ASL della Regione Piemonte, in 53 casi il prodotto è stato distribuito anche fuori del territorio piemontese. Le principali ASL notificanti sono riassunte nel grafico seguente. TOTALE Per i prodotti di origine animale il trend registrato dal 2008 al 2010, evidenzia un aumento del numero degli stati d allerta gestiti in Piemonte, mentre si osserva un leggero calo nel 2011; per i prodotti di altra origine il numero delle notifiche si mantiene pressoché costante. NON CONFORMITA' PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 ANNO 2011 ALERT NOTIFICATION INFORMATION NOTIFICATION TOTALE NON CONFORMITA' PRODOTTI DI ALTRA ORIGINE ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 ANNO 2011 ALERT NOTIFICATION INFORMATION NOTIFICATION TOTALE PRINCIPALI ASL NOTIFICANTI - ANNO ALLERTE TO1 TO3 TO4 TO5 VC BI NO VCO CN1 CN2 AT AL IRREGOLARITA' ANALITICHE Aggregando le non conformità sulla base delle filiere produttive, è possibile evidenziare che, tra i prodotti alimentari maggiormente coinvolti, rientrano i prodotti ittici per i quali si sono registrate 82 non conformità totali per l anno 2011, 30 in meno rispetto al 2010 (43 stati di allerta hanno riguardato i pesci p.d, 27 i crostacei e 62

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