La rete assistenziale integrata del Centro Demenze della Italian Hospital Group: una realtà della Sanità Laziale

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1 Tavola Rotonda: Alzheimer 496: Un disegno di Legge dimenticata? La rete assistenziale integrata del Centro Demenze della Italian Hospital Group: una realtà della Sanità Laziale Gabriele Carbone Bagni di Tivoli

2 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Le demenze rappresentano la quarta causa di morte negli ultrasessantacinquenni. La prevalenza aumenta con l età ed è maggiore nel sesso femminile, specie per la malattia di Alzheimer. Sono una delle cause di disabilità più importanti nella popolazione anziana tanto da rappresentare un emergenza assistenziale.

3 Perché emergenza assistenziale? malattia età correlata difficoltà di una corretta diagnosi tempestiva progressiva perdita delle abilità nelle attività quotidiane comparsa di gravi disturbi del comportamento (wandering, sundowning, agripnia, apatia, deliri, ecc.) lungo decorso della malattia comorbidità - politerapia difficoltà di ricoveri ospedalieri per malattie intercorrenti /RSA difficoltà etiche, medico-legali, sociali, ambientali

4 Perché emergenza assistenziale? Le problematiche sono quindi molte e complesse. Per affrontarle con efficacia diventa necessario predisporre una rete integrata di servizi assistenziali socio-sanitari che possa prendersi cura del malato e del suo nucleo familiare già dal momento della diagnosi e per tutto il decorso della malattia. Solo così si potrà rispondere ai numerosi bisogni correlati a questa condizione morbosa assicurando, al malato ed alla famiglia, gli interventi sanitari e socio-assistenziali necessari per affrontare una malattia così devastante per l intero nucleo familiare.

5 Quali interventi? Una rete di servizi che si prenda cura di questi malati e delle loro famiglie, dovrà quindi provvedere: 1. Alla diagnosi accurata e tempestiva di un disturbo cognitivo 2. Alla predisposizione ed al monitoraggio di specifici piani terapeutici e socio-assistenziali (informali, formali) 3. Ad attuare gli interventi di riabilitazione cognitiva e funzionale adeguati ai diversi momenti della malattia 4. A ricoveri ordinari (post-ospedalieri, post-chirurgici, o per i disturbi comportamentali) e di sollievo. 5. Ad interventi di supporto psicologico e sociale alle famiglie. 7. Alla informazione e formazione dei caregivers.

6 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) La IHG, partendo da queste considerazioni ha realizzato un modello di rete assistenziale integrata di servizi per la presa in carico del malato demente e della sua famiglia.

7 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) La rete dei servizi Novembre 2000: Unità Valutativa Alzheimer (UVA) Luglio 2002: Assistenza Domiciliare Alzheimer (ADA) Settembre 2002: Centro Diurno Alzheimer (CDA) Marzo 2004: Unità di degenza Demenze - Nuclei Alzheimer

8 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Professionalità presenti Endocrinologo, Geriatra, Internista, Neurologo, Neuropsicologo, Psicologo, Assistente sociale, Educatore professionale, Fisioterapista, Logopedista, Maestro d arte, Terapista Occupazionale, Assistente domiciliare, Infermiere, O.T.A.

9 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Modalità di accesso alla rete dei servizi Unità Valutativa Alzheimer : Dal territorio MMG Valutazione congiunta Assistenza Domiciliare C.A.D. Distretti della RMG Centro Diurno Ricoveri di sollievo e ordinari (Guidonia, Tivoli, Monterotondo, Palestrina, Subiaco, Colleferro) C.A.D. Distretto di Guidonia

10 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Reparti di degenza Demenze - Nuclei Alzheimer Strutture di ricovero che consentono massima libertà di movimento con il massimo controllo (telecamere a circuito chiuso, accessi protetti). Tipologia dei ricoveri Ricoveri di sollievo: brevi periodi di degenza (15gg), per permettere ai familiari di ridurre lo stress assistenziale. Ricoveri ordinari: per il trattamento di condizioni non gestibili a domicilio o in regime di semiresidenzialità.

11 Reparti di Degenza (60 p.l.) 857: ricoveri da Marzo 2004 a Marzo 2009* 820: Comune e Provincia di Roma (96%) : residenti in altre città del Lazio (1%) 27: residenti in altre Regioni d Italia (3%): 13 Centro 6 Nord 8 Sud *Media: 169 ricoveri/anno (2,8 pz/p.l.)

12 Reparti di Degenza (60 p.l.)

13 Assistenza Domiciliare (65) Pazienti assistiti % IHG 16% Cronologia Accreditamento 2002 (22/07) = 20 p. (Guidonia e Tivoli) 2004 (03/12) = 45 p (22/06) = 65 p. (ASL RMG) 31% 5%

14 Centro Diurno Alzheimer (50+8) Pazienti assistiti 259 6% 6% IHG Guidonia (56%) Tivoli (22%) Monterotondo (23%) Palestrina (9%) 72% Cronologia Accreditamento 2002 (12/09) = 20 p (02/12) = 40 (+8) posti 2005 (22/06) = 50 (+8) posti 4% 12%

15 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi Riabilitativo Assistenziali Progetto Assistenziale Individuale (P.A.I.) SOGGETTI COINVOLTI Paziente Famiglia Care giver principale Ambiente domestico AMBITI FUNZIONALI Cognitivo Affettivo Comportamentale Ritmo sonno veglia Alimentazione Attività motorie Autonomie

16 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi sul paziente MA Interventi riabilitativi sul paziente Tecniche di stimolazione cognitivo-comportamentali Mnemotecniche Training cognitivi ROT ROT Riminiscenza Rimotivazione Validazione Milieu Therapy Musicoterapia Lieve Moderato Grave Interventi sull ambiente

17 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi sulla famiglia Counselling familiare, già al momento della diagnosi per: individuare i potenziali caregivers. prevenire o trattare gli scompensi delle dinamiche intrafamiliari e le eventuali conseguenze psichiche. Psicoeducazionali, durante il decorso della malattia per: informare la famiglia e il caregiver sulle effettive abilità del paziente, istruire sulle strategie da adottare per facilitare processi di adattamento all ambiente domestico che possano garantire il mantenimento di autonomie, fornire uno sostegno psicologico al caregiver: gruppi di supporto.

18 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi sull ambiente domestico Renderlo più sicuro per: facilitare il mantenimento di autonomie: compensando le disabilità ed i disturbi della memoria e dell orientamento (segnali scritti, calendari, fotografia personale sulla porta della stanza da letto, colori ben contrastati), ridurre i disturbi comportamentali: evitando stimolazioni stressanti e/o ridondanti: ridotte stimolazioni ambientali possono comportare una condizione di deprivazione sensoriale che risulta deleteria, mentre rumori, radio, televisione, per la compromissione cognitiva, possono non provocare disturbi comportamentali.

19 CENTRO DEMENZE UNITA ALZHEIMER Guidonia (Roma) ATTIVITA IN-FORMATIVE TERRITORIALI Progetto sperimentale integrato a favore dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie. Finanziato dall Assessorato alle Politiche Sociali e per la famiglia della Provincia di Roma. Il progetto si è proposto di informare i cittadini che frequentano i Centri Anziani della RMG sull invecchiamento cerebrale fisiologico e sulla Malattia di Alzheimer. E stato prodotto un manuale dal titolo Invecchiamento cerebrale fisiologico e Malattia di Alzheimer: informazione per i familiari

20 Assessorato alle politiche sociali e per la famiglia Invecchiamento cerebrale fisiologico e Malattia di Alzheimer: informazioni per i familiari.

21 UN AMICO PER I NONNI A FRIEND FOR GRAND PARENTS Informazioni per le persone coinvolte nell assistenza del paziente affetto da demenza di Alzheimer Information for people involved in the assistance of patients with Alzheimer s dementia

22 UN AMIGO PARA LOS ABUELOS UN PRIETEN PENTRU BUNICI Informaciones para las personas relacionadas con la asistencia de los pacientes victimas de la Demencia de Alzheimer InformaŃii pentru cine se ocupă de asistenńa persoanelor bolnave de demenńă de Alzheimer

23 5. Allucinazioni Il malato vede o sente cose che non esistono (persone, animali, fuoco, voci, odori o sapori strani) ed è convinto della reale esistenza di ciò che vede o sente. CHE COSA FARE 5. Hallucinations The patient sees and hears things that do not exist (people, animals, fire, voices, strange smells or tastes) and is convinced of the real existence of what he sees, hears or feels. WHAT TO DO 1.Non smentire il malato né deriderlo, ma piuttosto cercare di riportarlo, con tatto, alla realtà, assumendo un atteggiamento protettivo e rassicurante. 2.Individuare ed eliminare eventuali stimoli ambientali causa di erronea percezione. 3.Verificare la responsabilità dei farmaci che sono somministrati. 4.Verificare la presenza di malattie/disturbi organici. 1.Do not belie the patient or make fun of him but rather tactfully bring him back to reality, adopting a protective and reassuring attitude. 2.Identify and eliminate any environmental stimuli that may be the cause of the mistaken perception. 3.Make sure that the drugs the patient is taking are not responsible for the hallucinations. 4.Check on the occurrence of a disease or an organic disorder.

24 Coprire gli specchi per evitare che si spaventi Cover mirrors lest he becomes afraid of his own reflection Suggerito da G.R. nell incontro del Suggested by G.R. Meeting of

25 Use music as a means to keep him happy Suggested by A.M. Meeting of

26 ERROR: ioerror OFFENDING COMMAND: image STACK:

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