Il contesto: gli inizi degli anni 90
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- Daniele Morandi
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1 Il contesto: gli inizi degli anni 90 Agli inizi degli anni 90 ed in maniera più accentuata al passare degli anni, l evidenza empirica sembra non essere spiegata dalla teoria. La competizione di costo da parte di alcuni PVS mette a rischio la sopravvivenza delle imprese che operano nei paesi industrializzati. Gli investimenti diretti esteri servono sempre più a sfruttare fattori localmente disponibili a basso costo, ma la loro funzione si evolve. 1
2 La frammentazione dei processi produttivi Le fasi del processo produttivo di un impresa vengono ubicate nel paese in cui è relativamente abbondante il fattore produttivo di cui la fase è relativamente intensiva. Di conseguenza le fasi a più elevato valore aggiunto (ideazione, progettazione, etc.) vengono collocate nei paesi ove è presente manodopera qualificata, viceversa per quelle a minor valore aggiunto. Ogni fase viene svolta all inteno di blocchi produttivi, che possono assumere la forma di centri di ricerca, stabilimenti produttivi, o semplici magazzini. 2
3 La frammentazione dei processi produttivi (continua) Questa forma di organizzazione della produzione: si realizza per i rendimenti di scala crescenti nei costi di connessione (comunicazione, trasporto, etc.) tra i diversi blocchi ed emerge per ridurre la crescita dei costi marginali all interno delle grandi imprese. Attenzione: il processo di frammentazione produttiva è vantaggioso quando il risparmio che si ottiene dalla riduzione dei costi marginali di produzione dell impresa frammentata è maggiore rispetto all incremento dei costi di connessione tra i diversi blocchi produttivi. 3
4 La frammentazione: una rappresentazione LEGENDA Retta 1: impresa integrata Retta 2: impresa suddivisa in due blocchi produttivi nello stesso paese. Costi di coordinamento pari a 0A. I costi marginali sono dati dall inclinazione della retta. La frammentazione è vantaggiosa solo se l output è maggiore di 0D. Retta 3: tre blocchi produttivi, con costi di connessione pari a 0B. Retta 4: quattro blocchi produttivi, con costi di connessione pari a 0C. 4
5 Tipi di service link costs 5
6 Frammentazione e commercio internazionale Tra blocchi produttivi ubicati in paesi differenti vi sono scambi di semilavorati, prodotti finiti, ma anche informazioni e risorse finanziarie. La supposta sostituibilità tra esportazioni e investimenti diretti esteri (IDE), alla base dei tradizionali modelli di commercio internazionale, viene quindi meno. I due fenomeni, infatti, sonospesso complementari. Non vi è neppure sostituzione tra importazioni ed esportazioni. Anzi, le une aumentano assieme alle altre. L evidenza empirica ne evidenzia infatti, spesso, la correlazione positiva. 6
7 Frammentazione e commercio internazionale (continua) L attuale organizzazione internazionale della produzione determina una forte integrazione commerciale e manifatturiera tra paesi. Infatti: l ideazione e la progettazione di un prodotto può avvenire ad esempio in un paese tecnologicamente avanzato come gli Stati Uniti (caso ipod - California), la produzione di parti e componenti in un PVS (ad esempio del Sud-Est asiatico), che si occupa anche dell assemblaggio. Ma con ruoli diversi anche tra gli assemblatori, alcuni specializzati in alcune fasi, mentre altri in fasi differenti, in base alle proprie caratteristiche (basso costo della manodopera, presenza di infrastrutture, affidabilità dell assetto istituzionale, etc.) 7
8 Frammentazione e commercio internazionale (continua) L evidenza empirica dimostra che la frammentazione internazionale si può associare a commercio inter-industriale, commercio intra-industriale (verticale ed orizzontale e di tipo one-way, ovvero di beni appartenenti allo stesso settore ma a diverse categorie merceologiche). È molto raro, però il caso di scambi intra-industriali orizzontali. 8
9 Frammentazione e commercio internazionale (continua) ESEMPIO Nell Asia Orientale, nel settore della meccanica e nei suoi sottosettori, la frammentazione internazionale della produzione è associata al commercio intra-industriale verticale (ma non per livelli qualitativi diversi) ed, in alcuni settori, al one-way trade. Infatti, tale commercio deriva da transazioni back and forth, in cui i semilavorati passano da un paese ad un altro per subire una fase di trasformazione. 9
10 Frammentazione e agglomerazione Blocchi produttivi presenti in diversi paesi possono realizzare beni simili. Ad esempio, nel Sud-Est asiatico vi sono diversi impianti, sia sotto forma di PMI sia di affiliate di IMN che producono componentistica elettronica, come i chip. Ma i chip possono entrare come input in processi produttivi diversi (dai computer alle auto, etc.). Le imprese che realizzano questo tipo di beni tendono a posizionarsi in prossimità le une alle altre. Si ha in questo caso un fenomeno di agglomerazione (di tipo orizzontale) derivante dalla presenza di economie esterne. 10
11 Frammentazione e agglomerazione: il caso asiatico 11
12 Frammentazione e agglomerazione (continua) L agglomerazione orizzontale è tipica del Sud-Est asiatico e del Nord America. In Europa, invece, prevale l agglomerazione verticale. Essa: non deriva necessariamente dalla frammentazione di un IMN verticalmente integrata, ma è più frequentemente il risultato di prossimità di fasi del ciclo produttivo da quelle più a monte a quelle più a valle. Tale tipologia di integrazione è spesso presente nelle modalità di organizzazione della produzione messe in atto dalle imprese italiane. 12
13 Frammentazione e confini dell impresa La frammentazione della produzione può aver luogo all interno dei confini della stessa impresa, oppure coinvolgere imprese indipendenti. Si parla rispettivamente di frammentazione intraaziendale ed inter-aziendale. Optare per l una o per l altra scelta dipende da qual è il costo che comporta effettuare una transazione attraverso il mercato (e quindi i prezzi di mercato) oppure attraverso il piano aziendale (attraverso i prezzi interni e le quantità). 13
14 Frammentazione e confini dell impresa (continua) Alcune tipologie di operazioni sono più frequentemente realizzate all interno dell impresa, quanto più intensi sono i seguenti elementi: Specificità degli investimenti (maggiore è la specificità di un investimento rispetto al proprio partner, maggiore è la tendenza ad internalizzare); Frequenza delle transazioni (più è elevata, maggiore è la tendenza ad internalizzare); Incertezza (incompletezza contrattuale e complessità delle transazioni: entrambe spingono ad internalizzare) 14
15 La frammentazione bidimensionale La frammentazione quindi può essere analizzata sotto due distinti profili: internalizzazione vs outsourcing; dimensione solo domestica o anche transnazionale In questo modo si crea una matrice dalla quale emergono quattro differenti scenari. 15
16 La frammentazione bidimensionale: una rappresentazione grafica 16
17 La frammentazione bidimensionale: una rappresentazione grafica 17
18 La frammentazione bidimensionale (continua) 18
19 Frammentazione bidimensionale e commercio internazionale (continua) La frammentazione determina un incremento nei costi di service link, sia nel caso in cui superi i confini nazionali sia nel caso in cui superi i confini proprietari. 19
20 Frammentazione bidimensionale e commercio internazionale (continua) 20
21 Frammentazione bidimensionale e commercio internazionale (continua) 21
22 Frammentazione e commercio internazionale (continua) In questo contesto l attività di trasporto, e più ampliamente la logistica, diventa cruciale per la nuova organizzazione della produzione e degli scambi. Non solo lo scambio di informazioni è diventato più semplice ed economico grazie allo sviluppo delle telecomunicazioni (es. Internet, fax, etc.), ma anche determinate modalità di trasporto hanno registrato una riduzione dei costi. 22
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