Il sistema multi agenzia nell esperienza regionale del Veneto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il sistema multi agenzia nell esperienza regionale del Veneto"

Transcript

1 Il sistema multi agenzia nell esperienza regionale del Veneto I ruoli, i compiti e le funzioni definiti nel tempo dall azione sociale Dott.ssa Elisa Bedin 1

2 Sistema di referral regionale specialistico in aiuto alle vittime di tratta E l espressione dell insieme integrato degli interventi finalizzati a garantire omogeneamente in tutto il territorio del Veneto il diritto alla protezione, tutela e all accesso ai servizi di assistenza alle persone potenziali vittime di tratta e/o grave sfruttamento, con particolare attenzione ai minorenni e ai gruppi maggiormente vulnerabili, e a contrastare le organizzazioni criminali dedite a tali reati. Dott.ssa Elisa Bedin 2

3 Sistema di referral regionale specialistico in aiuto alle vittime di tratta Progetto Comunità Locali Contro la tratta:una Rete per il Territorio del Veneto ARTICOLO 13 LEGGE 228/03 EMERSIONE E PRIMA ASSISTENZA Progetto Articolo 18 Capofila Comune di Venezia Territori: Venezia, Treviso, Vicenza, Rovigo, Belluno PROMOZIONE INCLUSIONE SOCIALE AUTONOMIA Progetto Articolo 18 Capofila Comune di Verona Territori: Verona, Padova PROMOZIONE INCLUSIONE SOCIALE AUTONOMIA Dott.ssa Elisa Bedin 3

4 Progetto Comunità Locali contro la Tratta: una Rete per il Territorio del Veneto Articolo 13 Legge 228/03 Unità di contatto su strada Servizi Sociali e socio sanitari Numero Verde Antitratta Forze dell ordine A.G. Unità di crisi e di valutazione Privato sociale Ispettorato del lavoro e sindacati Dispositivi di accoglienza protetta Dott.ssa Elisa Bedin 4

5 L unità di crisi e di valutazione FUNZIONI OPERATIVE Centralizzare le segnalazioni provenienti dal NV Centralizzare il processo di valutazione specialistica dell azione sociale Attivare il sistema regionale di accoglienza protetta in emergenza (12 punti di fuga dislocati tra tutte le province) Offrire ai soggetti attivatori della segnalazione un supporto operativo: Attivo h24 Coadiuvato dalla mediazione linguistico culturale Coadiuvato da operatoti esperti sul fenomeno Alimentare l osservatorio regionale che, integrato con quello nazionale del NV, diventa strumento conoscitivo del fenomeno e delle sue evoluzioni sul territorio Dott.ssa Elisa Bedin 5

6 L Unità di crisi e di valutazione e l osservazione del fenomeno sul territorio di riferimento Tutte le segnalazioni che pervengono all Ucv dal NV nazionale vengono registrate su un apposito data base informatizzato che registra: il genere della persona segnalata l età della persona segnalata il territorio di emersione della segnalazione il territorio di sfruttamento la tipologia di sfruttamento la natura del soggetto attivatore della chiamata la prestazione offerta dall Ucv: Consulenza (eventuale invio ad altri SS SS del territorio) Colloquio/i Attivazione punto di fuga Accesso a programma di assistenza art.13 (PAI) Dott.ssa Elisa Bedin 6

7 Il processo di valutazione psicosociale Si articola lungo un continuum che va dalla prima segnalazione della persona potenziale vittima di tratta all esito della presa in carico nell articolo 13. Segnalazione: presa in carico della chiamata Valutazione psicosociale della sussistenza dei requisiti per l inserimento in accoglienza protetta in emergenza e per i successivi tre mesi (articolo13) Accompagnamento durante Tutte le fasi di collaborazione con ffoo (denuncia, riconoscimenti e riscontri) e A.G. Inserimento in articolo 18 Rientro volontario ed assistito Invio a Servizi specialistici del Territorio Allontanamento volontario Interruzione programma Dott.ssa Elisa Bedin 7

8 L emersione delle vittime di tratta e/o grave sfruttamento L attivazione dell Ucv può avvenire attraverso diverse modalità: 1. Autosegnalazione, da parte della potenziale vittima di tratta o segnalazione da attori sociali. 2. Segnalazione da parte delle ffoo o dell A.G. 3. Programmazione congiunta di AZIONI PROATTIVE MULTIAGENZIA Avvio della valutazione da parte dell azione sociale e successivo invio alle ffoo Avvio della valutazione da parte dell azione di polizia e/o giudiziaria e successivo invio all azione sociale Pianificazione condivisa delle azioni per favorire l emersione delle vot e condivisione della valutazione congiunta Dott.ssa Elisa Bedin 8

9 Il lavoro di rete multiagenzia 1 Nelle due modalità (1. e 2.) considerate nella precedente slide, possiamo parlare di collaborazione con i diversi attori istituzionali del territorio (Servizi Sociali, sanitari, privato sociale, forze dell ordine, A.G., ispettorato del lavoro, sindacati etc.) in una fase precisa del loro intervento, nella quale si ravvisa la necessità di interpellare l Ucv per un bisogno specifico: - Supporto della Mlc (interprete?); - Collocamento in struttura protetta (es. per minori); - Richiesta di inserimento in programma articolo 18 a seguito di rilascio nulla osta da parte di un A.G.; Dott.ssa Elisa Bedin 9

10 Il lavoro di rete multiagenzia 2 Nel terzo caso (3.), invece, abbiamo parlato di pianificazione condivisa delle azioni di emersione delle potenziali vittime di tratta e valutazione congiunta. E proprio un cambio di paradigma nella concezione del lavoro di rete tra professionisti della stessa organizzazione o azione e di diverse organizzazioni o azioni. E la creazione, di volta in volta, di equipe multiattoriali e multidisciplinari in grado di: - Pianificare un intervento comune; - Organizzare e suddividere i compiti; - Condividere e concordare l obiettivo dell intervento; Dott.ssa Elisa Bedin 10

11 Condizioni ottimali per l efficacia del lavoro di rete multiagenzia Buona conoscenza della cornice di riferimento dell intervento (legislativa, del fenomeno etc..) Riconoscimento e condivisione degli elementi di possibile vulnerabilità della persona e della necessità di approfondimento della valutazione (uscire dalla logica degli indicatori ) Alto livello di conoscenza reciproca tra gli attori coinvolti Alto livello di fiducia professionale Disponibilità alla contaminazione dei saperi Fluidità dei processi comunicativi all interno della propria organizzazione Fluidità dei processi comunicativi tra diverse organizzazioni Chiarezza del proprio ruolo e compito Capacità di mantenere il proprio ruolo e di facilitare (non ostacolandolo) lo svolgimento del ruolo dell altro Mantenimento della centralità della persona, attesa dei suoi tempi, e della costruzione della relazione di fiducia come fattore favorevole sia sul piano dell azione sociale che di quella investigativa e giudiziaria Dott.ssa Elisa Bedin 11

12 Condizioni ottimali per l efficacia del processo di valutazione multiagenzia Poter usufruire di un setting che faciliti la comunicazione (spazio/tempo/numero di presenze) Poter rispondere ei bisogni primari della persona (cibo, vestiario, bisogni fisiologici, tempi di attesa etc ) Scambiare informazioni preliminari con il soggetto attivatore (briefing) Poter svolgere brevi colloqui di orientamento finalizzato a rassicurare la persona e offrire informazioni sulla legislazione e sul sistema degli interventi Offrire informazioni sul diritto a sporgere una denuncia, sul significato di tale atto e la responsabilità che comporta (fornire materiali informativi) Raccogliere un adesione consapevole al rilascio della denuncia del reato subito Raccogliere adesione consapevole all accoglienza protetta in punto di fuga Scambiare impressioni con il soggetto attivatore e condividere le rispettive valutazioni Dott.ssa Elisa Bedin 12

Il Sistema di emersione, identificazione e assistenza per le vittime di tratta nella Regione del Veneto

Il Sistema di emersione, identificazione e assistenza per le vittime di tratta nella Regione del Veneto 16 Aprile 2016 Bolzano Tratta di esseri umani e protezione internazionale Confronto tra sistemi e costruzione di un nuovo modello di intervento Il Sistema di emersione, identificazione e assistenza per

Dettagli

Progetto europeo: il traffico di esseri umani a scopo di accattonaggio STOP FOR BEG

Progetto europeo: il traffico di esseri umani a scopo di accattonaggio STOP FOR BEG Progetto europeo: il traffico di esseri umani a scopo di accattonaggio STOP FOR BEG PREMESSA A seguito dell entrata nell Unione Europea di paesi come Romania, Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia,

Dettagli

Totale

Totale FONTE INPS REGIONE: Veneto Ordinaria Straordinaria ANNO 2009 MESE Gennaio 432.928 31.995 464.923 Febbraio 841.733 53.450 895.183 Marzo 1.198.729 155.248 1.353.977 Aprile 2.213.711 308.222 2.521.933 Maggio

Dettagli

Rete del progetto Diade

Rete del progetto Diade La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione

Dettagli

Il sistema dei servizi e i programmi di assistenza e integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta

Il sistema dei servizi e i programmi di assistenza e integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta Il sistema dei servizi e i programmi di assistenza e integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta 27 Aprile 2016 Finanziamenti La fonte principale di finanziamento è il Dipartimento per

Dettagli

Formazione e sensibilizzazione

Formazione e sensibilizzazione Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare

Dettagli

Percorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR

Percorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR Percorsi e strumenti per l accoglienza l integrata Servizio Centrale SPRAR Obiettivo dell accoglienza SPRAR Consentire a richiedenti e titolari di protezione internazionale di avviare un percorso personale

Dettagli

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE AREA SOGGETTO/ DESTINATARIO MANDATO/ COMPITO AZIONE/ INTERVENTO RESPONSABILITA

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 Ambito Tutela Minori e Famiglia Servizio Tutela Minori indicatore Tempestività + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro

Dettagli

MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE LOCALE TITOLARE DELLA FUNZIONE.

MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE LOCALE TITOLARE DELLA FUNZIONE. ALLEGATO -1 SCHEMA DI SINTESI MODELLO OPERATIVO - AMBITO MINORI E FAMIGLIA A.s.c. Consorzio Desio Brianza/Ambito Territoriale Desio MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 Servizio Tutela Minori Tempestività CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro 48 ore dalla segnalazione. intervento personalizzato

Dettagli

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione

Dettagli

NASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA. Movimento femminista anni Centro contro la violenza di Modena

NASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA. Movimento femminista anni Centro contro la violenza di Modena NASCITA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA IN ITALIA Movimento femminista anni 70 Gruppi femminili di riflessione politica Primi Centri contro la violenza alle donne,, fine anni 80 1991 Centro contro la violenza

Dettagli

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda

Dettagli

TRATTA E RICHIEDENTI ASILO LA PRESA IN CARICO IL SISTEMA SPRAR

TRATTA E RICHIEDENTI ASILO LA PRESA IN CARICO IL SISTEMA SPRAR TRATTA E RICHIEDENTI ASILO LA PRESA IN CARICO IL SISTEMA SPRAR 20 settembre 2017 Paolo Pagani Farsi Prossimo Onlus 1 Il panorama nazionale dei servizi CPSA: Centro di Primo Soccorso a Assistenza (in prossimità

Dettagli

VENETO. Spesa del pubblico per Territorio 220.000.000 44.497.191 9.000.000. 0 km 20 40 60 80 100

VENETO. Spesa del pubblico per Territorio 220.000.000 44.497.191 9.000.000. 0 km 20 40 60 80 100 Spesa del pubblico per Territorio 220.000.000 VENETO 44.497.191 9.000.000 539 0 km 20 40 60 80 100 10 a 99 Belluno Provincia di Belluno - Attività cinematografica 540 0 km 20 40 60 Belluno Provincia di

Dettagli

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI PADOVA PROVINCIA DI ROVIGO

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI PADOVA PROVINCIA DI ROVIGO Equipe Specialistica Interprovinciale di Protezione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e delle loro famiglie I GIRASOLI Ulss 16 Padova Avvio il 15/1/24 come centro per le provincie

Dettagli

UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE

UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE UOC MATERNO INFANTILE ETÀ EVOLUTIVA E FAMIGLIA UFFICIO di MEDIAZIONE LINGUISTICO INTERCULTURALE Dott.ssa Mara Fasoli Assistente Sociale 21 gennaio 2014 LA MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE E uno strumento

Dettagli

Sull'esempio del fondatore San Giovanni Calabria i fondamentali principi ispiratori su cui si fonda il progetto sono:

Sull'esempio del fondatore San Giovanni Calabria i fondamentali principi ispiratori su cui si fonda il progetto sono: CARTA DEI SERVIZI PRESENTAZIONE MEDIALABOR SRL è un servizio per il lavoro che ai sensi della DGR n.2238 del 20/12/2011 della Regione Veneto fa parte della rete dei servizi pubblici e privati che si occupano

Dettagli

ALLEGATO D. Carta Intestata

ALLEGATO D. Carta Intestata ALLEGATO D Carta Intestata (si prega di NON compilare a mano) A Roma Capitale Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Servizi alla Persona e integrazione socio-sanitaria U.O. Protezione

Dettagli

MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO

MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO PROGRAMMA FIxO S&U ITALIA LAVORO ITALIA LAVORO SPA Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Aree strategiche di intervento: Welfare to

Dettagli

ACCORDO PROCEDIMENTALE

ACCORDO PROCEDIMENTALE Assistenza Tecnica delle Politiche del Lavoro a supporto delle funzioni delle Province in materia di servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro. ACCORDO PROCEDIMENTALE TRA L Agenzia Regionale

Dettagli

COMUNE DI MILANO. Griglia di osservazione dei segnali di rischio: Milano. uno strumento co-costruito per i MSNA e il suo utilizzo nella rete

COMUNE DI MILANO. Griglia di osservazione dei segnali di rischio: Milano. uno strumento co-costruito per i MSNA e il suo utilizzo nella rete COMUNE DI MILANO Griglia di osservazione dei segnali di rischio: uno strumento co-costruito per i MSNA e il suo utilizzo nella rete 2016 Comune di Milano. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Il presente documento

Dettagli

Brindisi città riservataria

Brindisi città riservataria Brindisi città riservataria Per la peculiarità dei problemi socio ambientali dell area urbana 1 Ambito territoriale ELEMENTI DI CRITICITA DEL TERRITORIO BRINDISINO 1. GRAVE CRISI ECONOMICA DELLA CITTÀ

Dettagli

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI ROVIGO

I GIRASOLI AMBITO TERRITORIALE AMBITO TERRITORIALE. Ulss 16 Padova PROVINCIA DI ROVIGO Equipe Specialistica Interprovinciale di Protezione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e delle loro famiglie I GIRASOLI Ulss 16 Padova Avvio il 1/1/24 come centro per le provincie

Dettagli

Violenza domestica e di genere: aspetti medici e giuridici

Violenza domestica e di genere: aspetti medici e giuridici Violenza domestica e di genere: aspetti medici e giuridici Mestre 14-15 ottobre 2016 Azienda ULSS n.14 CHIOGGIA (VE) via Madonna Marina, 500 30015 CHIOGGIA ( VE) www.asl14chioggia.veneto.it email: asl14@pecveneto.it

Dettagli

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati:

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati: PROVINCIA DI CAGLIARI Centro servizi per il lavoro MURAVERA MINISTERO DELLA GIUSTZIA Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari Carbonia-Iglesias Medio

Dettagli

AZIENDE REGIONE VENETO Comunicazioni Quota Campagna 2014/2015 Suddivisione per Provincia

AZIENDE REGIONE VENETO Comunicazioni Quota Campagna 2014/2015 Suddivisione per Provincia Comunicazioni Quota Campagna 2014/2015 Nr. Aziende % (Q.li) % MEDIA Belluno 276 8,0 551.784 5,1 76 38,2 24.293 22,2 352 9,6 576.077 5,3 1.637 Treviso 631 18,2 1.607.478 15,0 26 13,1 20.341 18,6 657 17,9

Dettagli

Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica

Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica Dott.ssa Patrizia Giuntini Responsabile UOS (UOC Medicina d urgenza e PS, Dir. Dott. P. Moscatelli) IRCCS A.O.U. San Martino

Dettagli

I dati di seguito riportati si riferiscono al periodo dal 1 luglio 2015 al 29 febbraio 2016

I dati di seguito riportati si riferiscono al periodo dal 1 luglio 2015 al 29 febbraio 2016 Vengono segnalati: - dall Autorità Giudiziaria : Tribunale per i Minorenni e/o Tribunale Ordinario - da altri soggetti : Scuola, Forze dell Ordine, Servizi Specialistici Strumenti operativi: - Colloqui

Dettagli

Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta

Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta Dall integrazione della domanda all integrazione della risposta L esperienza di Monza Dott. ssa Chiara Previdi Dirigente Settore Servizi Sociali Comune di Monza Il contesto, i bisogni, le strategie Invecchiamento

Dettagli

I luoghi dell integrazione: PUA e UVM

I luoghi dell integrazione: PUA e UVM SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola

Dettagli

GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE?

GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? Assistente Sociale Barbara Miscoria Cividale del Friuli 16 gennaio 2012 L AMBITO DISTRETTUALE Si riferisce a una realtà territoriale

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

CENTRO DIURNO PERSEFONE

CENTRO DIURNO PERSEFONE Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE

Dettagli

Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi

Francesca Corradini Letizia Rossi. Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi Francesca Corradini Letizia Rossi Scuola e tutela dei minori: buone pratiche e relazioni per il benessere di bambini e ragazzi INFORMAZIONE AI SERVIZI ASSENZA DI DISAGIO RICHIESTE IMPROPRIE VALUTAZIONE

Dettagli

Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete. Poli Piera

Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete. Poli Piera Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Poli Piera Il contesto Il progetto nasce nel 2004 a Bologna all interno di un sistema diversificato di servizi rivolti a minori

Dettagli

1) Primo incontro. 2) Gruppo di lavoro. 3) Sbarco o rintraccio. scheda: data di apertura: / / / / prefettura: hotspot:

1) Primo incontro. 2) Gruppo di lavoro. 3) Sbarco o rintraccio. scheda: data di apertura: / / / / prefettura: hotspot: scheda: data di apertura: / / 1) Primo incontro prefettura: hotspot: 2) Gruppo di lavoro Assistente Sociale: Psicologo: mediatore culturale: tutore: 3) Sbarco o rintraccio data di sbarco: luogo di sbarco:

Dettagli

Centro regionale contro le discriminazioni

Centro regionale contro le discriminazioni Centro regionale contro le discriminazioni evoluzione del Centro Regionale: i fattori di discriminazione Il Centro regionale è stato avviato nel 2007 a partire dal Testo Unico Immigrazione e dalla LR 5/2004.

Dettagli

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e

Dettagli

Il Pubblico tutore dei minori: ruolo e attribuzioni istituzionali. Padova 18 dicembre 2010

Il Pubblico tutore dei minori: ruolo e attribuzioni istituzionali. Padova 18 dicembre 2010 Il Pubblico tutore dei minori: ruolo e attribuzioni istituzionali Padova 18 dicembre 2010 L istituzione - la norma L UPTM è istituito con la L.R. n. 42/1988. Le attribuzioni: Libertà ed indipendenza Rete

Dettagli

GRUPPO 3 I PERCORSI DI FUORUSCITA DALLA VIOLENZA: PROTEZIONE E SOSTEGNO ALLE VITTIME. 26 novembre 2012

GRUPPO 3 I PERCORSI DI FUORUSCITA DALLA VIOLENZA: PROTEZIONE E SOSTEGNO ALLE VITTIME. 26 novembre 2012 GRUPPO 3 I PERCORSI DI FUORUSCITA DALLA VIOLENZA: PROTEZIONE E SOSTEGNO ALLE VITTIME 26 novembre 2012 LE DOMANDE 1. Quali sono gli elementi qualificanti del processo d integrazione negli e tra gli interventi

Dettagli

L esperienza dell Associazione Progetto Arcobaleno Onlus nell orientamento al lavoro di donne immigrate vittime di tratta

L esperienza dell Associazione Progetto Arcobaleno Onlus nell orientamento al lavoro di donne immigrate vittime di tratta L esperienza dell Associazione Progetto Arcobaleno Onlus nell orientamento al lavoro di donne immigrate vittime di tratta A cura di Arianna Donati MOVE ON project Migration & Gender: Vocational and Educational

Dettagli

Indice. Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA. Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS

Indice. Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA. Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS Indice Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS 01. Le nostre radici 02. Chi siamo 03. I nostri servizi 04. Dove siamo 02. SCHEDA SINTETICA DEL SERVIZIO 01.

Dettagli

PROGETTO ITINERARI ANNO

PROGETTO ITINERARI ANNO PROGETTO ITINERARI ANNO 2004-2005 Azione 1 Attività di accoglienza, orientamento e accompagnamento verso le politiche attive del lavoro Utenza: giovani e adulti senza limiti di età. Numero massimo di utenti:

Dettagli

il BUONO per SERVIZI al LAVORO misura per favorire l inserimento occupazionaledi disoccupati e soggetti svantaggiati

il BUONO per SERVIZI al LAVORO misura per favorire l inserimento occupazionaledi disoccupati e soggetti svantaggiati misura per favorire l inserimento occupazionaledi disoccupati e soggetti svantaggiati La Regione Piemonte si propone di valorizzare la rete di operatori, pubblici e privati, presenti in modo capillare

Dettagli

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione

Dettagli

Scenari attuali nell accoglienza dei MSNA: Il Programma nazionale di protezione

Scenari attuali nell accoglienza dei MSNA: Il Programma nazionale di protezione Scenari attuali nell accoglienza dei MSNA: Il Programma nazionale di protezione ANCI Camilla Orlandi Responsabile Ufficio Immigrazione Le origini del Programma Considerevole presenza di minori stranieri

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

Protocollo operativo per la collaborazione fra il Servizio Tutela Minori e il Sert dell ASL

Protocollo operativo per la collaborazione fra il Servizio Tutela Minori e il Sert dell ASL Progetto sperimentale dei servizi per la tutela dei minori negli ambiti della Provincia di Sondrio. Protocollo operativo per la collaborazione fra il Servizio Tutela Minori e il Sert dell ASL con la collaborazione

Dettagli

Regione Veneto. Provincia di Belluno, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Provincia di Treviso, Provincia di Venezia, Provincia di Verona,

Regione Veneto. Provincia di Belluno, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Provincia di Treviso, Provincia di Venezia, Provincia di Verona, giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2768 del 30 settembre 2008 pag. 1/5 Regione Veneto e Provincia di Belluno, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Provincia di Treviso, Provincia

Dettagli

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione

Relazione Tecnica e abstract di progetto. Presentata da nella sua qualità di legale rappresentante di partecipante alla procedura di selezione Modello 4 relazione tecnica e abstract Procedura di selezione ad evidenza pubblica per l individuazione di un soggetto collaboratore per la co-progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza,

Dettagli

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI Norme/docu menti approvati Parlamento Italiano Reato di atti persecutori (c.d. stalking) introdotto dalla legge n 38

Dettagli

PROGETTO D INTERVENTO IN PSICOLOGIA DELL EMERGENZA PRESSO IL PRONTO SOCCORSO DI PADOVA

PROGETTO D INTERVENTO IN PSICOLOGIA DELL EMERGENZA PRESSO IL PRONTO SOCCORSO DI PADOVA PROGETTO D INTERVENTO IN PSICOLOGIA DELL EMERGENZA PRESSO IL PRONTO SOCCORSO DI PADOVA CONVENZIONE TRA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA (U.O Pronto soccorso) e CROCE ROSSA ITALIANA Comitato DI PADOVA (Servizio

Dettagli

i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni

i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni i punti comunità A cura di Dott.ssa Francesca Megni Al fine di valorizzare le risorse comunitarie e favorire la messa in rete l AC ha proposto una nuova forma: i Punti Comunità. Punto Comunità è una organizzazione

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-

Dettagli

Analisi dei dati relativi alle donne vittime di violenza che si sono rivolte al Centro Antiviolenza di Lodi «La Metà di Niente»

Analisi dei dati relativi alle donne vittime di violenza che si sono rivolte al Centro Antiviolenza di Lodi «La Metà di Niente» Analisi dei dati relativi alle donne vittime di violenza che si sono rivolte al Centro Antiviolenza di Lodi 2016-2017 Progetto «AMATI! La Rete Territoriale Antiviolenza di Lodi contro la violenza sulle

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO SL 23.01.2017 I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA FONDAZIONE CASA DELLA GIOVENTU CORTESIA E RISPETTO Le relazioni con i clienti/utenti e gli interlocutori sono improntate a criteri

Dettagli

Anno di realizzazione. Finanziamento regionale

Anno di realizzazione. Finanziamento regionale Centro antiviolenza di Padova sito a PD Via Tripoli, 3 PO2013R01 Azienda Ulss n. 16 di Padova Costo complessivo 46.700,00 25.000,00 Il centro antiviolenza di Padova è attivo dal 1990 e svolge attività

Dettagli

PIANO PROVINCIALE DI MANTOVA PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI ( )

PIANO PROVINCIALE DI MANTOVA PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI ( ) PROVINCIA DI MANTOVA Settore risorse culturali e turistiche, lavoro, sviluppo della persona e delle comunità. PIANO PROVINCIALE DI MANTOVA PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI (2014-2016)

Dettagli

Presentazione lavoro Gruppo di lavoro 1 Refertazione/segnalazione casi, accompagnamento e setting

Presentazione lavoro Gruppo di lavoro 1 Refertazione/segnalazione casi, accompagnamento e setting Tavolo Metropolitano per Progetti a Tutela delle Vittime di Violenza tramite Programmi di Cambiamento dei Maltrattanti Presentazione lavoro Gruppo di lavoro 1 Refertazione/segnalazione casi, accompagnamento

Dettagli

II convegno IGEA: dal progetto al sistema L integrazione delle cure per le persone con malattie croniche 25 marzo 2014

II convegno IGEA: dal progetto al sistema L integrazione delle cure per le persone con malattie croniche 25 marzo 2014 II convegno IGEA: dal progetto al sistema L integrazione delle cure per le persone con malattie croniche 25 marzo 2014 il sistema informativo per l integrazione delle cure Angelo Rossi Mori, Gregorio Mercurio

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como RINNOVO DEL PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE E DI AZIONI INTEGRATE, FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Prefettura di Como

Dettagli

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette PERCORSO CONDIVISO PER GARANTIRE LA CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO DEL PAZIENTE RICOVERATO (dimissioni protette) ELABORATO E CONDIVISO DA: ASL Provincia di Monza e Brianza A.O SAN GERARDO

Dettagli

AZIENDA SOCIALE CENTRO LARIO E VALLI

AZIENDA SOCIALE CENTRO LARIO E VALLI AZIENDA SOCIALE CENTRO LARIO E VALLI Ufficio di Piano dei Servizi e degli Interventi Sociali dei Comuni appartenenti al Distretto di Menaggio Sede legale: Via Lusardi 26 22017 Menaggio (Co) Sede operativa:

Dettagli

Dipendenze: una sfida continua

Dipendenze: una sfida continua 15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

provincia di mantova

provincia di mantova provincia di mantova PAT Piano di Azione Territoriale per l Orientamento Permanente 2015-2016 Monitoraggio stato avanzamento interventi Mantova For.Ma Formazione Mantova 27 giugno 2016 1 Azione 1 A NON

Dettagli

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Provincia autonoma di Trento 25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Osservatorio provinciale sulla violenza di genere DENUNCE relative a episodi di violenza di genere in

Dettagli

Violenza sessuale e di genere: cosa vedere, come agire, quali obblighi

Violenza sessuale e di genere: cosa vedere, come agire, quali obblighi Violenza sessuale e di genere: cosa vedere, come agire, quali obblighi Il Pronto Soccorso, l Emergenza e il Territorio: integrazione Lavorare con il Distretto /Servizio Sociale Maria Vanto 11 Dicembre

Dettagli

GARANZIA ADULTI Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro

GARANZIA ADULTI Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro GARANZIA ADULTI 2016 Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro MOTIVAZIONI Alcuni indicatori. Dal 2008 al 2013, la disoccupazione dei lavoratori over 50 è raddoppiata, passando dal 3,1% al 6,2%. Per

Dettagli

Sportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione. Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli

Sportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione. Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli Sportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli Nasce Unione Per migliorare il posizionamento delle comunità

Dettagli

Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili. ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali

Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili. ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali Distretto di Crema I. PREMESSA In linea con quanto espresso nelle Linee guida

Dettagli

Monica Moisello Marisa Massolo

Monica Moisello Marisa Massolo RELATORI Monica Moisello Marisa Massolo Responsabile Servizio di Mediazione al Lavoro per Disabili, Provincia di Genova, ISFORCOOP, Genova Responsabile Servizio di Orientamento per Disabili, Provincia

Dettagli

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE Prefettura di Parma Ufficio Territoriale del Governo Questura di Parma Polizia di Stato Comune di Parma Comune di Fidenza Comune di Langhirano inserire LOGHI UNIONE COMUNI VALLI TARO E CENO COMUNE DI BERCETO

Dettagli

QUALE SISTEMA SOCIO SANITARIO PER IL

QUALE SISTEMA SOCIO SANITARIO PER IL QUALE SISTEMA SOCIO SANITARIO PER IL TERRITORIO VENETO E PER LA NOSTRA GENTE Maria Cristina Ghiotto 4 aprile 2016 IL PERCORSO DELLA REGIONE VENETO Conoscere/mappare i BISOGNI DELLA POPOLAZIONE Definire

Dettagli

LA GARANZIA GIOVANI IN VENETO OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E LE IMPRESE

LA GARANZIA GIOVANI IN VENETO OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E LE IMPRESE LA GARANZIA GIOVANI IN VENETO OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E LE IMPRESE La Garanzia Giovani - YEI L iniziativa Europea per l Occupazione dei Giovani (YEI) è aperta a tutte le Regioni con un livello di disoccupazione

Dettagli

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto

Dettagli

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative

Dettagli

Provincia di Torino. Seminario Il Ruolo della Provincia per il rafforzamento dei servizi per l impiego Piacenza - 11 novembre 2010

Provincia di Torino. Seminario Il Ruolo della Provincia per il rafforzamento dei servizi per l impiego Piacenza - 11 novembre 2010 Provincia di Torino Seminario Il Ruolo della Provincia per il rafforzamento dei servizi per l impiego Piacenza - 11 novembre 2010 Il modello regionale dei servizi per l impiego: l.r. 34/08 Art. 9 (Funzioni

Dettagli

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari

Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari Allegato alla Delib.G.R. n. 15/24 del 13.4.2010 Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari sanitari Il Punto Unico

Dettagli

Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO

Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO ! Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI DAL BEN GIUSEPPE + 39 041 5795118 direzionegenerale.mirano@ulss13mirano.ven.it Nazionalità italiana ESPERIENZA PROFESSIONALE! 01/01/2016 alla data attuale COMMISSARIO

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) FASE 1 Accoglimento della domanda a. Accoglimento della domanda da parte del Distretto Socio Sanitario

Dettagli

RASSEGNA STAMPA 12 SETTEMBRE 2012

RASSEGNA STAMPA 12 SETTEMBRE 2012 RASSEGNA STAMPA 12 SETTEMBRE 2012 Attualità: lavoro, parla il ministro Fornero; la Crisi, Alcoa e gli interventi del Governo; Criminalità, emergenza Milano e altre città; Anziani, aumentano le denunce

Dettagli

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza L intervento dopo la rivelazione Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza Coinvolgimento della famiglia? L opportunità di coinvolgere

Dettagli

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Perché un agenzia per la casa? Obiettivo di mandato: un piano straordinario contro il disagio abitativo da realizzarsi con la collaborazione di tutte

Dettagli

Esperienze e criticità sulle Verifiche ispettive coordinate ISS ORL - SINAL

Esperienze e criticità sulle Verifiche ispettive coordinate ISS ORL - SINAL Esperienze e criticità sulle Verifiche ispettive coordinate ISS ORL - SINAL Silvano De Mas Staff Organizzazione Sistema Qualità ARPA Veneto Workshop Laboratori di prova per la sicurezza alimentare: esperienze,

Dettagli

La mediazione linguistico culturale come risorsa degli operatori e del sistema

La mediazione linguistico culturale come risorsa degli operatori e del sistema La mediazione linguistico culturale come risorsa degli operatori e del sistema Giulia Capitani Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore S.Anna di Pisa Il miglioramento dei contesti organizzativi

Dettagli

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016 Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA Padova 21 Marzo 2016 L. Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto I.R.C.C.S. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Dettagli

Premessa. 1. Il percorso attuato e il contesto di riferimento

Premessa. 1. Il percorso attuato e il contesto di riferimento Documento di intesa tra ASL Milano 2 e gli Ambiti Territoriali per l'integrazione di strumenti e risorse ai fini della valutazione del bisogno delle persone fragili Premessa Regione Lombardia ha in corso

Dettagli

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata

Dettagli

LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI

LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI Antonella Fava Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I

Dettagli

Titolo della Proposta Progettuale del Comune di Napoli. Il Lavoro è un Diritto

Titolo della Proposta Progettuale del Comune di Napoli. Il Lavoro è un Diritto Linea di Intervento A Progetti finalizzati a migliorare le modalità di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza Titolo della Proposta Progettuale del Il Lavoro è un Diritto Ruolo del Capofila

Dettagli

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. C.I.S.A.P. ORIGINALE CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 04 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI

Dettagli

La storia. Il progetto ha previsto:

La storia. Il progetto ha previsto: Lo Sportello ISELT è stato attivo a Torino dal 2003 al 2007, svolgendo attività di assistenza e di supporto alle persone transessuali e transgender e favorendone l'inserimento sociale e lavorativo. Lo

Dettagli

LA CARTA DEI SERVIZI. Perché scegliere l Agenzia Servizi al Lavoro della Cooperativa ORSO?

LA CARTA DEI SERVIZI. Perché scegliere l Agenzia Servizi al Lavoro della Cooperativa ORSO? LA CARTA DEI SERVIZI Perché scegliere l Agenzia della Cooperativa ORSO? ESPERIENZA E COMPETENZA: La ORSO dal 1987 agisce in rezione della promozione dell inclusione lavorativa, dello sviluppo del capitale

Dettagli