Lesson Study in Matematica. Maria G. (Mariolina) Bartolini Bussi Con il contributo di Alessandro Ramploud

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lesson Study in Matematica. Maria G. (Mariolina) Bartolini Bussi Con il contributo di Alessandro Ramploud"

Transcript

1 Lesson Study in Matematica Maria G. (Mariolina) Bartolini Bussi Con il contributo di Alessandro Ramploud

2 Struttura della presentazione Introduzione culturale I dati delle nostre ricerche sulla Matematica Un esempio: LS di ricerca sulle frazioni (4 primaria Scuola San Bartolomeo RE) Il futuro: LS sulla comprensione del testo (Chiara Bertolini: Italiano); studi pilota sulla produzione del testo (Gabriele Pallotti, Elena Favilla: Italiano) e sulle Scienze (Federico Corni); focus sugli studenti BES.

3 Struttura della presentazione Introduzione culturale I dati delle nostre ricerche sulla Matematica Un esempio: LS di ricerca sulle frazioni (4 primaria Scuola San Bartolomeo RE) Il futuro: LS sulla comprensione del testo (Chiara Bertolini: Italiano); studi pilota sulla produzione del testo (Gabriele Pallotti, Elena Favilla: Italiano) e sulle Scienze (Federico Corni); focus sugli studenti BES.

4 Lesson Study (origine: area Confuciana)

5 Osservazioni in Oriente ripetute e condivise (video) con gli altri membri del gruppo di ricerca negli ultimi dieci anni Maria G. Bartolini Bussi Alessandro Ramploud

6 Il lesson study giapponese JLS Il lesson study (jugyokenkyuu) è un processo di formazione in servizio utilizzato dagli insegnanti giapponesi per migliorare sistematicamente la loro pratica professionale e per renderla più efficace. Il processo si basa su un lavoro collaborativo di un gruppo di insegnanti su una o più (un piccolo numero) di lezioni. Origini storiche metà XIX secolo

7 Il lesson study cinese CLS Osservare levigare la lezione Sistema parallelo di formazione in servizio degli insegnanti indipendente dalle Università con una gerarchia di insegnanti di vari livelli incaricati di organizzare le attività Origini storiche: inizio XX secolo

8 JLS e CLS Sono fortemente radicate nel sistema scolastico Funzionano anche in assenza di università (es. nelle scuole rurali cinesi)

9 Diffusione nel mondo: esempi in Giappone (e in Tailandia) il Lesson Study si accompagna ai problemi open-ended con i copioni delle domande aperte; in Cina il Lesson Study si accompagna alla pratica dei problemi con variazione; Negli US il Lesson Study si collega alle impostazioni costruttiviste, al cooperative learning e al microteaching e il team-teaching; In Svezia, il Lesson Study diviene Learning Study e si accompagna alla teoria fenomenografica dell apprendimento secondo Marton. In Italia (UNIMORE) gli elementi originali si accompagnano all impostazione secondo la Teoria della Mediazione Semiotica di origine Vygotskiana

10 1. STUDY 4. REFLECT 2. PLAN 3. DO RESEARCH LESSON QUALITY 1. STUDY 4. REFLECT 2. PLAN 3. DO RESEARCH LESSON 4. REFLECT 1. STUDY 3. DO RESEARCH LESSON 2. PLAN Ripreso da C. Lewis, che ha introdotto il LS dal Giappone negli US negli anni 90 TIME

11 Come funziona un LS in matematica (ricerche di UNIMORE)?

12 I momento: costruzione della lezione (lezione di 60 )

13 I momento: costruzione della lezione

14 II momento: osservazione della lezione

15 II momento: osservazione della lezione

16 III momento: analisi e riprogettazione della lezione

17 III momento: analisi e riprogettazione della lezione

18 Approfondimento Filmati: Presto disponibili anche sul sito di MEMO nella sezione dedicata al Lesson Study, insieme con le documentazioni delle scuole.

19 Alcune caratteristiche della scuola nell area Confuciana Forte centralità (Ministero) delle scelte didattiche (standard, libri di testo, strumenti di valutazione chiari, definiti e socialmente accettati) Sistema scolastico (non inclusivo) con classi e scuole di livelli esplicitamente differenziati Presenza forte di insegnanti specialisti fino dalla scuola primaria (es. Matematica) e di gruppi di studio nelle scuole Orari impegnativi per gli insegnanti (fino a 40 ore la settimana comprensivi di tutto) Grande disponibilità degli insegnanti all osservazione e alla critica costruttiva Abitudine alla progettazione fine dei tempi e all osservazione dei processi di breve termine (piano della lezione)

20 Alcune caratteristiche della scuola nell area Confuciana Forte centralità (Ministero) delle scelte didattiche (standard, libri di testo, strumenti E di possibile valutazione una chiari, definiti e socialmente accettati) Sistema scolastico importazione (non inclusivo) diretta con classi del e scuole di livelli esplicitamente differenziati modello LS Presenza forte di insegnanti specialisti fino dalla scuola primaria (es. Matematica) senza attenzione e di gruppi critica di studio nelle scuole Orari impegnativi per gli insegnanti alla (fino a 40 ore la settimana comprensivi di trasposizione tutto) culturale? Grande disponibilità degli insegnanti all osservazione e alla critica costruttiva Abitudine alla progettazione fine dei tempi e all osservazione dei processi di breve termine (piano della lezione)

21 Struttura della presentazione Introduzione culturale I dati delle nostre ricerche sulla Matematica Un esempio: LS di ricerca sulle frazioni (4 primaria Scuola San Bartolomeo RE) Il futuro: LS sulla comprensione del testo (Chiara Bertolini: Italiano); studi pilota sulla produzione del testo (Gabriele Pallotti, Elena Favilla: Italiano) e sulle Scienze (Federico Corni); focus sugli studenti BES.

22 Utilità per la situazione Italiana: riferimenti istituzionali (la Buona Scuola) DM 850 (2015) per la formazione nell anno di prova Nota MIUR n del relativa a "Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico Piano Nazionale per la formazione dei docenti per il triennio del 3 ottobre 2016 la Formazione in Servizio è resa strutturale obbligatoria finanziata Compare ovunque un riferimento alla formazione / osservazione peer-to-peer della lezione che evoca la metodologia del Lesson Study.

23 Costruzione Osservazione Riprogettazione: la storia del LS di UNIMORE Periodo Che cosa? LS-IC- Ins+E LS-IC-Ins LS-IC-Ins LS-IC-Ins LS-Ins RE MO PR CR diffusione 2017/18 CORi Pubblicaz. Seminari comun. a formaz. Esperimenti convegni restituz. Matematica 2016/ Webinar Collaboraz. Italiano ASPHI con (comprens. (300) pedagogisti del testo) /16 Dottorato /15 S. Funghi Visite in 2014 III scuola Oriente estiva collaboraz con colleghi orientali II scuola estiva 2012 Dottorato A.Ramplou d dal 2005 al 2011 Ricerca e studio I scuola estiva Laboratori SFP Avvio di esperimenti di trasposiz. culturale La crescita nel tempo e nello spazio è notevole grazie alla collaborazione di L.Landi, L. Maffoni, R. Munarini (INS-RIC) C. Bertolini (PED) Pubblicaz.

24 Tempi di un LS a scuola 1 ora almeno (per i neofiti ) introduzione culturale 2 ore progettazione collettiva 1 ora lezione osservata 2 ore analisi collettiva ed eventuale riprogettazione (facoltativo) 2 ore di analisi dettagliata della documentazione video 6-8 ore

25 Costituzione dei gruppi di LS in un IC Almeno 4-5 insegnanti (significative esperienze in classi ponte 5 primaria / 1 sec di 1 grado) Almeno 1 tirocinante di Scienze della Formazione Primaria Un membro dello staff UNIMORE (almeno nelle prime prove ), tutor di tirocinio Un educatore (quando si riesce) o figura equivalente per la documentazione

26

27 Laboratorio Frazioni Didattica della matematica inclusiva, nei primi anni della scuola primaria 30 Novembre Coordina Paola Angelucci Un primo esempio pratico. Introduzione alle frazioni, l'unità frazionaria: le tovagliette Alessandro Ramploud Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Educazione e Scienze Umane La piattaforma Cisco WebEx è offerta da

28 Invito ad AERA 2018 New York - Aprile

29

30 Dall analisi a priori della lezione Contestualizzazione della lezione nel percorso della classe I bambini affronteranno quest anno le frazioni. Vorrei cominciare dal concetto di unità frazionaria. Per il momento si sono cimentati con il concetto di divisione di un intero in parti uguali L insegnante contestualizza i pre-requisiti dei bambini:

31 Contenuto della lezione Relazione fra la metà e l intero Relazione fra l intero e la metà

32 Obiettivo della lezione Consolidare i concetti di: suddivisione in parti uguali; confrontare stesse unità frazionarie mettendo in evidenza il fatto che possono non essere congruenti, ma sono certamente equiestese.

33 Il copione È accuratamente preparato con l indicazione dei tempi in minuti da dedicare alle singole parti: Introduzione Presentazione del problema Lavoro (individuale, a coppie, in piccolo gruppo, in grande gruppo) Presentazione del lavoro (dei piccoli gruppi) Discussione matematica Sintesi finale dell insegnante

34 Introduzione alla lezione Facciamo riferimento al percorso di approccio alle frazioni per la scuola primaria: Frazioni sul filo Vi ricordate le tovagliette del pizzaiolo? Avevate provato a dividerle in parti uguali.

35 Presentazione dell argomento Indicazioni Nazionali: Utilizzare le frazioni per descrivere situazioni quotidiane Il pizzaiolo ci ha portato le tovagliette tagliate a metà. Le ha messe dentro una busta. Mi ha detto che sono tutte delle metà della tovaglietta intera.

36 Dall analisi a priori della lezione Attività sul problema, svolta individualmente o a gruppi L insegnante, dopo aver provato la lezione nella classe parallela decide di introdurre questa variante per focalizzare maggiormente l attenzione dei bambini Ai bambini viene richiesto di rispondere in forma scritta alle seguenti domande: Descrivete i pezzi delle tovagliette che ci ha riportato il pizzaiolo Cosa avete fatto per ricomporre la tovaglietta con i pezzi uguali? Cosa avete fatto per ricomporre la tovaglietta con i pezzi diversi? Cosa avete ottenuto in tutti e due i casi? Provate a spiegare, secondo voi, come mai sia con i pezzi uguali che con i pezzi diversi, si riesce a ricomporre la tovaglietta.

37 Presentazione del lavoro da parte degli studenti Sviluppare la capacità argomentativa, attraverso la quale i bambini aumentano la propria consapevolezza su ciò che hanno fatto e come lo hanno fatto (metacognizione) In forma orale, alla lavagna, mostrano agli altri gruppi come hanno formato l intero, aiutandosi anche leggendo le risposte alle domande. L insegnante raggruppa le soluzioni simili, le attacca alla lavagna. Cercherà di individuare nei testi situati dei bambini alcune parole chiave come: metà, intero, grande, uguale, forma, parte, tutto, etc.

38 Ricapitolazione e sottolineatura, da parte dell insegnante, del punto principale della lezione Ricondurre i saperi acquisiti e le attività svolte in un contesto formale o di prima formalizzazione Oggi abbiamo scoperto che due metà formano sempre una tovaglietta intera. Tutte le metà della tovaglietta sono grandi uguali. Se la forma è uguale il lavoro è stato più facile; se la forma è diversa il lavoro è più difficile.

39 I tempi della lezione Che cosa Intenzionalità educativa previsto minuti reale minuti Introduzione: storia Collegamento 1 1 Organiz. lavoro di gruppo Organizzazione 5 2 Presentaz. della situazione Frazioni nel quotidiano 1 1 Consegna Confrontare unità frazion. 3 3 Inizio del lavori di gruppo Unire le metà congruenti - 6 Sottoproblema Metà equivalenti 2 2 Lavoro sul sottoproblema Taglio, piegatura 3 18 Problema e sotto problema Redazione della relazione Restituzione dei gruppi Argomentazione Discussione delle strategie Argomentazione 10 3 Riassunto Istituzionalizzazione 2 - Compiti a casa Nuovo problema 3 - Totale 60 77

40

41 Struttura della presentazione Introduzione culturale I dati delle nostre ricerche sulla Matematica Un esempio: LS di ricerca sulle frazioni (4 primaria Scuola San Bartolomeo RE) Il futuro: LS sulla comprensione del testo (Chiara Bertolini: Italiano); studi pilota sulla produzione del testo (Gabriele Pallotti, Elena Favilla: Italiano) e sulle Scienze (Federico Corni); focus sugli studenti BES.

42 Punti di forza / debolezza? Modello di diffusione di pratiche di buon insegnamento Coerenza con le modalità istituzionali (in Italia) Distanza dai metodi classici (es. classe sperimentale / classe di controllo; pre-test / post-test) Somiglianza/differenza con micro-teaching e team-teaching Presa in carico della complessità del processo (non ci sono limitazioni delle variabili osservate) Valutazione dell efficacia della lezione costruita collettivamente e NON dell insegnante Relativa indipendenza dal sistema universitario Focalizzazione su processi di breve termine (necessità di recuperare i processi di lungo termine) Tentazione di frammentare l oggetto dell insegnamento per stare nei tempi. azione su processi di breve termine (necessità di recuperare i processi di lungo termine)

43 Punti di forza / debolezza? Modello di diffusione di pratiche di buon insegnamento Coerenza con le modalità istituzionali (in Italia) Distanza dai metodi classici (es. classe sperimentale / classe di controllo; pre-test / post-test) Somiglianza/differenza con micro-teaching e team-teaching Presa in carico della complessità del processo (non ci sono limitazioni delle variabili osservate) Valutazione dell efficacia della lezione costruita collettivamente e NON dell insegnante Relativa indipendenza dal sistema universitario Focalizzazione su processi di breve termine (necessità di recuperare i processi di lungo termine) Tentazione di frammentare l oggetto dell insegnamento per stare nei tempi. azione su processi di breve termine (necessità di recuperare i processi di lungo termine)

44 Lesson Study in Matematica Maria G. (Mariolina) Bartolini Bussi Con il contributo di Alessandro Ramploud

I.C. Porto Mantovano

I.C. Porto Mantovano I.C. Porto Mantovano Progetto : Valutazione degli apprendimenti Premessa "La valutazione non è fine a se stessa ma deve sfociare nella conoscenza della situazione in cui si trova l'istituzione Scolastica

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA A.I.D ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA ONLUS Piazza dei Martiri 1/2-40121 Bologna tel. 051242919 Fax 0516393194 P. IVA/cs 04344650371 sito: www.dislessia.it e-mail: info@dislessia.it PERCORSO DIDATTICO

Dettagli

MAJORANA. www.majoranasanlazzaro.it A.S. 2015/16 INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI. Fonti normative

MAJORANA. www.majoranasanlazzaro.it A.S. 2015/16 INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI. Fonti normative A.S. 2015/16 INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI Fonti normative Legge 107/2015 DM 850/2015 CM 36167/2015 SUDDIVISIONE DELLE 50 ORE DI FORMAZIONE 1. incontro propedeutico formativo dell

Dettagli

RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO

RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO La relazione finale, presentata in forma cartacea e arricchita da documentazione digitale, vuole essere la narrazione del percorso formativo di tirocinio alla luce dei traguardi raggiunti e delle esperienze

Dettagli

Collegio docenti. Report FF.SS. Floriana Di Renzo (Area 1) Renata Pirozzi (Area 2) Ida Sorrentino (Area 3) 14 gennaio 2016

Collegio docenti. Report FF.SS. Floriana Di Renzo (Area 1) Renata Pirozzi (Area 2) Ida Sorrentino (Area 3) 14 gennaio 2016 Collegio docenti Report FF.SS. Floriana Di Renzo (Area 1) Renata Pirozzi (Area 2) Ida Sorrentino (Area 3) 14 gennaio 2016 PROPOSTA PROGETTUALE (Collegio docenti 10/09/15) AREA ATTIVITA' AREA 1 PROGETTAZIONE

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA 1 Anno Scolastico 2012/2013

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA 1 Anno Scolastico 2012/2013 ) UNIONE EUROPEA. Istituto Statale Istruzione Superiore L. Mossa + F. Brunelleschi Via A. Diaz, 70-09170 ORISTANO - cod.fiscale 90008830953 TECNICO COMMERCIALE GEOMETRI - NAUTICO Tel.: 0783/71173-78609

Dettagli

SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA (V.O.) Metodologia Didattica per la Scuola Primaria* - A.A. 2013/2014 Prof.ssa G. Compagno SCHEDA DI TRASPARENZA

SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA (V.O.) Metodologia Didattica per la Scuola Primaria* - A.A. 2013/2014 Prof.ssa G. Compagno SCHEDA DI TRASPARENZA 1 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA (V.O.) Metodologia Didattica per la Scuola Primaria* - A.A. 2013/2014 Prof.ssa G. Compagno SCHEDA DI TRASPARENZA NOME E COGNOME DOCENTE SETTORE SCIENTIFICO- DISCIPLINARE

Dettagli

L ALBERO DELLE REGOLE

L ALBERO DELLE REGOLE L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati

Dettagli

PROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli

PROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli PROVA INVALSI Che cos è la prova Invalsi? È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli studenti dei diversi ordini

Dettagli

Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO. Quaderno del tirocinio di

Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO. Quaderno del tirocinio di Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Anno Accademico Quaderno del tirocinio di Cognome Nome Data e luogo di Nascita Via Città Recapito telefonico E-mail Abilitazione richiesta

Dettagli

PON FESR 9035 - PROGETTO 10.8.1.A1-FESRPON-VE-2015-60

PON FESR 9035 - PROGETTO 10.8.1.A1-FESRPON-VE-2015-60 Circ. 341 Verona 23 maggio 2016 A TUTTI I DOCENTI Oggetto: Piano di Miglioramento (PDM): monitoraggio e verifica Come più volte comunicato il Piano di Miglioramento (PDM), redatto a inizio anno a seguito

Dettagli

RELAZIONE FINALE. Consiglio di Classe

RELAZIONE FINALE. Consiglio di Classe RELAZIONE FINALE Consiglio di Classe Classe Docente Coordinatore: Indice Relazione finale del Consiglio di classe Parte prima (riservata al coordinatore): 1. Discipline e relativo quadro orario del piano

Dettagli

Lo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per:

Lo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per: BILANCIO SOCIALE Autovalutazione La pratica dell autovalutazione costituisce uno strumento professionale prezioso per tutti gli operatori scolastici, utile per procedere nella revisione del proprio operato;

Dettagli

L Associazione Il Contrapasso

L Associazione Il Contrapasso L Associazione Il Contrapasso Ente accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione (DM 26/7/2007Prot. AOODGPER.15310) con sede in Via Madonna di Fatima, 81 Salerno in collaborazione con il CISS Cooperazione

Dettagli

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI

L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI L AUTOVALUTAZIONE CHE CONVIENE: A TUTTI Damiano Previtali Ecco perché abbiamo bisogno di autovalutazione Premessa Input output Input Processi output Contesto Input Processi Outcome Autovalutazione VS Valutazione

Dettagli

S C U O L A I T A L I A N A D I M A D R I D. Anno scolastico T E C N O L O G I A

S C U O L A I T A L I A N A D I M A D R I D. Anno scolastico T E C N O L O G I A S C U O L A I T A L I A N A D I M A D R I D Anno scolastico 2012 2013 T E C N O L O G I A P R O G R A M M A Z I O N E C L A S S I T E R Z E: IIIA IIIB IIIC In relazione al Piano di Lavoro Triennale specifico

Dettagli

Tirocinio Formativo Attivo (TFA) AREA 3 - TIROCINIO

Tirocinio Formativo Attivo (TFA) AREA 3 - TIROCINIO Università degli Studi di Trento Tirocinio Formativo Attivo (TFA) AREA 3 - TIROCINIO 16 febbraio 2015 Struttura generale del percorso TFA Insegnamenti di scienza dell educazione 18 CFU Insegnamenti di

Dettagli

Descrittori sotto ambito a1

Descrittori sotto ambito a1 ALLEGATO 1 Ambiti di Legge e sotto ambiti (Legge 107/15) Indicatori Descrittori Descrittori sotto ambito a1 volti ad evidenziare la qualità dell insegnamento ambito a) l. 107/15: qualità dell insegnamento

Dettagli

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 N. STATO TITOLO OGGETTO 1 Conclusa 2 Conclusa 4 Conclusa 5 Conclusa Fase 1 Pilota -

Dettagli

PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate

PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate OBIETTIVI DI PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Elaborare una progettazione didattica condivisa, che preveda prove comuni concordate per classi parallele, soprattutto

Dettagli

A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica!

A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica! A scuola di scienza: il progetto Tutti pazzi per la chimica! Il sistema scolastico lombardo SCUOLE STATALI SCUOLE PARITARIE ALUNNI SCUOLE STATALI ALUNNI S. PARITARIE DOCENTI SCUOLE STATALI DOCENTI S. PARITARIE

Dettagli

Laboratorio di progettazione/sperimentazione del curricolo verticale di MATEMATICA

Laboratorio di progettazione/sperimentazione del curricolo verticale di MATEMATICA Laboratorio di progettazione/sperimentazione del curricolo verticale di MATEMATICA Gestione del laboratorio Su questo laboratorio è stata assegnata una funzione strumentale suddivisa fra due docenti, uno

Dettagli

PROGETTARE UN EPISODIO DI

PROGETTARE UN EPISODIO DI PROGETTARE UN EPISODIO DI APPRENDIMENTO SITUATO (EAS) OUTPUT GENERALE: SCHEDA DI DOCUMENTAZIONE EAS Nome dell Unità Titolo EAS Autore Grado Livello Breve descrizione Obiettivi educativi/di apprendimento

Dettagli

A.S. 2015/16 CIRCOLARE INTERNA N. 294

A.S. 2015/16 CIRCOLARE INTERNA N. 294 Bagheria, 30/05/2016 A.S. 2015/16 CIRCOLARE INTERNA N. 294 Ai Docenti neo immessi in ruolo Ai docenti tutor Al DSGA Al Personale ATA Sito web Atti Oggetto: Adempimenti finali Docenti neo immessi in Ruolo

Dettagli

AGENDA DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SOSTEGNO

AGENDA DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SOSTEGNO ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTECCHIO EMILIA ( RE ) SCUOLA (Denominazione, Luogo) ANNO SCOLASTICO AGENDA DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SOSTEGNO Ai sensi della legge n. 104/92-conforme agli indirizzi ministeriali

Dettagli

DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO

DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO IC SARNELLI DE DONATO RODARI A.S. 2015-2016 DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO Ref. Autovalutazione Prof.ssa M. Notarachille PRIORITA' E TRAGUARDI PRIORITA' TRAGUARDI Risultati scolastici Migliorare i risultati

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016

VERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016 PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Traguardo : maggior allineamento dei risultati prove INVALSI a quelli di scuole contesti simili OBIETTIVI DI Elaborare una progettazione

Dettagli

Comprendere come vengono prodotti i manufatti di uso comune. Capire la relazione tra le tecniche di produzione adottate e la qualità del prodotto

Comprendere come vengono prodotti i manufatti di uso comune. Capire la relazione tra le tecniche di produzione adottate e la qualità del prodotto Obiettivi del corso Comprendere come vengono prodotti i manufatti di uso comune Capire la relazione tra le tecniche di produzione adottate e la qualità del prodotto Saper scegliere il processo più adatto

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE R. MORZENTI Via Bracchi -26866 Sant' Angelo Lodigiano Tel. e Fax: 0371/90591 C.F. 92559840159- C.M. LOIC81600L Postacert:

Dettagli

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI PROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO PER COMPETENZE ED ABILITÀ DOCENTE: ALFREDO VITELLOZZI MATERIA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA CLASSE: 1ME A Anno scolastico:

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

l alunno riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

l alunno riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Studio collettivo delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Sc. dell Infanzia e del 1 ciclo dell istruzione. Sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di 1 grado. ARGOMENTO

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA E D.S.A. : CONOSCERE, PREVENIRE, POTENZIARE ATTRAVERSO L UTILIZZO DI UNA DIDATTICA INCLUSIVA.

CORSO DI FORMAZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA E D.S.A. : CONOSCERE, PREVENIRE, POTENZIARE ATTRAVERSO L UTILIZZO DI UNA DIDATTICA INCLUSIVA. CORSO DI FORMAZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA E D.S.A. : CONOSCERE, PREVENIRE, POTENZIARE ATTRAVERSO L UTILIZZO DI UNA DIDATTICA INCLUSIVA. Destinatari DOCENTI DELLE SCUOLE DELL INFANZIA DI PARMA E PROVINCIA

Dettagli

LEGGE 170 E DSA Istituto Comprensivo di Turbigo

LEGGE 170 E DSA Istituto Comprensivo di Turbigo LEGGE 170 E DSA Istituto Comprensivo di Turbigo 2011-12 1 DSA I disturbi specifici di apprendimento comprendono una difficoltà specifica nella lettura, nella scrittura e talvolta nel processo di calcolo,

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE DEL BENESSERE

TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE DEL BENESSERE TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE DEL BENESSERE ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI MANAGEMENT DEL BENESSERE Il percorso di Tecnico Superiore per la gestione di strutture del benessere promuove

Dettagli

Progetto PP&S : l evoluzione

Progetto PP&S : l evoluzione Progetto PP&S : l evoluzione Rodolfo Zich Le motivazione del progetto.. L evoluzione del sistema socioeconomico richiede ai sistemi territoriali una costante attenzione alla crescita del contenuto di conoscenza

Dettagli

C. D. A. De Gasperi - Palermo A.S

C. D. A. De Gasperi - Palermo A.S Piazza Papa Giovanni Paolo II, 906 Palermo Tel 09 599 Fax 09 67099 E-mail: paee000@istruzione.it C. D. A. De Gasperi - Palermo A.S. 05-06 CONDIZIONI DI ACCESSO ALLA VALUTAZIONE DEI DOCENTI: -Assenza di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIO TERZO BIENNIO-CLASSE QUINTA PRIMARIA DISCIPLINA:GEOGRAFIA Anno scolastico 2013/2014 INSEGNANTE:FEDERICA REDOLFI GEOGRAFIA Competenza 1 al termine del 3 biennio (classe quinta

Dettagli

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere) - AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.6 "FRIULI OCCIDENTALE" 33170 Pordenone - Via Vecchia Ceramica,1 - C. P. 232 Tel. 0434/369111 - Fax 0434/523011 - C.F. / P.Iva 01278420938 INCONTRI PER INSEGNANTI QUINTE

Dettagli

Disparità negli esiti delle rilevazioni INVALSI

Disparità negli esiti delle rilevazioni INVALSI Disparità negli esiti delle rilevazioni INVALSI Anna Maria Ajello Presidente INVALSI Sapienza Università di Roma Prove INVALSI 2014 Scuole coinvolte: 13 200 (statali e paritarie) Studenti : 2. 287.745

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ALLENDE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALLENDE Paderno Dugnano

ISTITUTO COMPRENSIVO ALLENDE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALLENDE Paderno Dugnano ISTITUTO COMPRENSIVO ALLENDE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALLENDE Paderno Dugnano Linee progettuali disciplinari a.s. 2014/2015 classe 1^ AREA DISCIPLINARE : MATEMATICO TECNICO - SCIENTIFICA materia:

Dettagli

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali

Dettagli

RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE DIPARTIMENTO LOGICO-MATEMATICO-SCIENTIFICO SIMONA FRATINI

RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE DIPARTIMENTO LOGICO-MATEMATICO-SCIENTIFICO SIMONA FRATINI ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VIA UGO BASSI Via U. Bassi n 30-62012 CIVITANOVA MARCHE - Tel. 0733 772163- Fax 0733 778446 mcic83600n@istruzione.it MCIC83600N@PEC.ISTRUZIONE.IT www.iscviaugobassi.gov.it

Dettagli

FORMAZIONE NEOASSUNTI 2015

FORMAZIONE NEOASSUNTI 2015 2015 ATTIVITA USR LAZIO Anno di formazione 2014-15 Modalità formative per un totale di 50 ore - Attività in presenza - Attività di tutoring - Attività on line Come sono suddivise le 50 ore di formazione

Dettagli

IIS ALTIERO SPINELLI ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO ISTITUTO PROFESSIONALE settore SERVIZI

IIS ALTIERO SPINELLI ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO ISTITUTO PROFESSIONALE settore SERVIZI sede mezzi di trasporto accessibilità studenti disabili presentazione scuola titoli di studio rilasciati Indirizzi di studio Istituto Tecnico Indirizzi di studio Istituto Professionale IIS ALTIERO SPINELLI

Dettagli

TIROCINIO 3 anno a.a. 2015-16

TIROCINIO 3 anno a.a. 2015-16 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Corso di Studio in Scienze della Formazione Primaria TIROCINIO 3 anno a.a. 2015-16 Udine, 24 settembre 2015 GRUPPO SUPERVISORI 3 ANNO De Monte Paola Martini Serena Maurizio

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole

Progetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Progetto sperimentale VSQ Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole Seminario di Formazione

Dettagli

PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016

PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016 PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016 DOCENTE Lorenzo Galante DISCIPLINA Fisica CLASSE 1 SEZ A a) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Numero alunni 20 Clima educativo della classe (problematico, accettabile,

Dettagli

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Per una scuola bene organizzata Resp. Proc. DS arch. prof. paola calenda 09 1 Con il termine DIPARTIMENTO DISCIPLINARE si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima

Dettagli

MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI

MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca AL DIRIGENTE SCOLASTICO MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI Il/La sottoscritto/a nato/a il, domiciliato/a in via c.a.p.,

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO ENEA TALPINO Via Famiglia Riccardi 2 24027 Nembro (Bg) Tel: 035 520709-035 4127675 / Fax: 035 520709 C.F. 95118440163 C.M.

Dettagli

Alternanza scuola lavoro. Benvenuti all I.I.S.S. COPERNICO PASOLI

Alternanza scuola lavoro. Benvenuti all I.I.S.S. COPERNICO PASOLI Alternanza scuola lavoro Benvenuti all I.I.S.S. COPERNICO PASOLI La scuola si rinnova Legge 13 luglio 2015, n.107: I sistemi di istruzione devono impegnarsi ad innalzare gli standard di qualità e il livello

Dettagli

Programmazione delle attività educative e didattiche Anno Scolastico 2011/2012

Programmazione delle attività educative e didattiche Anno Scolastico 2011/2012 ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE PER GEOMETRI E PROGRAMMATORI MICHELE AMARI 00043 CIAMPINO (Roma) - Via Romana, 11-13 - Tel. 7960023 - Fax 7961653 Distretto Scolastico n 40 - Codice Fiscale 80203970589

Dettagli

OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment

OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment Studio principale Programma del corso di formazione Il progetto OCSE PISA 2009 Le procedure di somministrazione. Compiti e ruoli dell insegnante

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ Uno degli obiettivi principali della nostra Scuola è garantire la gradualità e la personalizzazione del percorso formativo di ogni bambino. La scuola dell infanzia,

Dettagli

BES ED INCLUSIONE CHIARA AMORE. Approfondimento del Laboratorio 1: BES. Inclusione sociale ed aspetti interculturali; Sistema Nazionale di Valutazione

BES ED INCLUSIONE CHIARA AMORE. Approfondimento del Laboratorio 1: BES. Inclusione sociale ed aspetti interculturali; Sistema Nazionale di Valutazione BES ED INCLUSIONE CHIARA AMORE Approfondimento del Laboratorio 1: BES. Inclusione sociale ed aspetti interculturali; Sistema Nazionale di Valutazione COSA SI INTENDE PER INCLUSIONE L inclusione non riguarda

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi quarte A.S. 2015/16

PROGETTO ACCOGLIENZA Scuola Primaria Classi quarte A.S. 2015/16 Unione Europea Repubblica Italiana Regione Siciliana Istituto Omnicomprensivo Pestalozzi Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado a Indirizzo Musicale Scuola Secondaria di II Grado

Dettagli

Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci Napoli

Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci Napoli Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico 29-30-31 gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci 121 80142 Napoli OBIETTIVO COMPLESSIVO DEL CORSO Apprendere le basi della didattica

Dettagli

VALUTAZIONE DI ISTITUTO: RESTITUZIONE RISULTATI PROVE INVALSI

VALUTAZIONE DI ISTITUTO: RESTITUZIONE RISULTATI PROVE INVALSI VALUTAZIONE DI ISTITUTO: RESTITUZIONE RISULTATI PROVE INVALSI QUALI MATERIE? LIANO MATEMATICA E LE ALTRE??? QUALI LIVELLI SCOLASTICI NEGLI IC? III SECONDARIA I GRADO V PRIMARIA II PRIMARIA I DATI RESTITUITI

Dettagli

Metodologie Lezione frontale Lavori a coppie, in gruppo Giochi motori Drammatizzazione. Strumenti Cartelloni Immagini Documentari Oggetti

Metodologie Lezione frontale Lavori a coppie, in gruppo Giochi motori Drammatizzazione. Strumenti Cartelloni Immagini Documentari Oggetti DISCIPLINA: Storia NUCLEO TEMATICO: Uso delle fonti CLASSE: Prima Obiettivo -Riconoscere e ordinare i fatti in successione Ricostruire una situazione, leggendo tracce / Contenuti Successione temporale

Dettagli

Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità

Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità Seminario di formazione e informazione Il Rapporto di autovalutazione Roma 28 novembre 2014 Percorsi di lettura dei dati, individuazione delle priorità Isabella Quadrelli INVALSI Leggere i dati Relativizzare

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità VINCIONI DONATELLA donatella.vincioni@istruzione.it ITALIANA Data di nascita 09/07/1959 ESPERIENZA

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

Dettagli

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti

Dettagli

Lezioni di fisica con SMS e telefoni cellulari

Lezioni di fisica con SMS e telefoni cellulari Lezioni di fisica con SMS e telefoni cellulari Andrea Piccione IPSSEOA G. Colombatto, Torino andrea piccione lezioni di fisica con SMS e telefoni cellulari convegno difima 2013 1 / 16 il contesto la normativa

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA BANDO PER L AMMISSIONE AL CORSO DI PERFEZIONAMENTO PER TUTOR NELL AMBITO DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO I EDIZIONE a.a. 2012/2013-2013/2014 L Università degli Studi dell Insubria con il Patrocinio

Dettagli

ALLEGATO 1. Descrittori

ALLEGATO 1. Descrittori A1) Qualità dell'insegnamento Conseguimento di competenze professionali certificate e attestati di formazione con ricaduta sull attività professionale (rif. anno in corso) Capacità di progettazione Capacità

Dettagli

R16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio

R16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio ISTITUTO TECNICO CLASSE: 4 a INDIRIZZO: ECONOMICO AZIENDALE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Realizzazione del Business plan Coordinatore: il Docente di Economia aziendale Collaboratori: Docenti del Consiglio di

Dettagli

Università degli Studi di Udine

Università degli Studi di Udine Prof. F. Soramel Il Progetto di Orientamento Formativo (PrOF) della Facoltà di Ingegneria dell Università degli Studi di Udine 1 L ORDINAMENTO DIDATTICO Laurea Laurea specialistica 3 anni 180 crediti 25-30

Dettagli

Marketing Internazionale

Marketing Internazionale Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi Corso di Marketing Internazionale Prof. Mauro Cavallone Corso n. 87108 Anno Accademico 2015/2016 17

Dettagli

STORIA OTTOBRE.

STORIA OTTOBRE. geografiche del civiltà dell antico oriente e sa costruire un quadro di - Comprendere perché le prime civiltà si svilupparono lungo i fiumi. ambientali della Mesopotamia e le sue risorse. - Conoscere le

Dettagli

Istituto Comprensivo. Le nostre sedi

Istituto Comprensivo. Le nostre sedi 15 gennaio 2015 Istituto Comprensivo Obiettivi formativi e didattici comuni Docenti che lavorano insieme in orizzontale e in verticale Condivisione di risorse e strutture Punto di riferimento nel contesto

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA A.I.D ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Piazza dei Martiri 1/2 40121 Bologna tel. 051242919 Fax 0516393194 c.f. 04344650371 sito: www.dislessia.it email: info@dislessia.it PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER

Dettagli

Attività formative: Senso e struttura del percorso

Attività formative: Senso e struttura del percorso Formazione Docenti neoassunti a.s. 2014/15 Scuola polo I.C. Rovani: Bresso, Cinisello B.mo, Cologno M.se, Cusano M.no, Paderno, Sesto San Giovanni Attività formative: Senso e struttura del percorso Renato

Dettagli

Piano di lavoro. Docente : Roberto Margio Disciplina : rappresentazione e modellazione A.S. : 2012 / 13 classe : 1 A - OBIETTIVI DIDATTICI FINALI

Piano di lavoro. Docente : Roberto Margio Disciplina : rappresentazione e modellazione A.S. : 2012 / 13 classe : 1 A - OBIETTIVI DIDATTICI FINALI Piano di lavoro Docente : Roberto Margio Disciplina : rappresentazione e modellazione A.S. : 2012 / 13 classe : 1 A - OBIETTIVI DIDATTICI FINALI Funzione comunicativa del disegno Elementi di geometria

Dettagli

INDICAZIONI DEL PDP DSA

INDICAZIONI DEL PDP DSA PDP Viene deliberato in Consiglio Definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti (esplicitare il percorso di personalizzazione)

Dettagli

RESTITUZIONE DATI INVALSI SCUOLA PRIMARIA

RESTITUZIONE DATI INVALSI SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO ALDA COSTA FERRARA RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014 SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO ALDA COSTA La restituzione dei risultati delle prove Invalsi ci fornisce specifici elementi di

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Legge 170/2010) Allievo: Classe...Sezione... A.S. 2011/2012 Docente Coordinatore di Classe Referente DSA di

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi Subbiano-Capolona. Laboratorio del Sapere Scientifico

Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi Subbiano-Capolona. Laboratorio del Sapere Scientifico Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi Subbiano-Capolona Laboratorio del Sapere Scientifico Scuola Primaria G. Tortelli di Capolona Anno scolastico 2014/2015 Classi VA e VB Dalle INDICAZIONI NAZIONALI

Dettagli

IV seminario: La relazione finale

IV seminario: La relazione finale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 IV seminario: La relazione finale

Dettagli

AMOS Abilità e motivazione allo studio

AMOS Abilità e motivazione allo studio AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

Descrizione della pratica. 1. Identificazione. Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera

Descrizione della pratica. 1. Identificazione. Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera Descrizione della pratica 1. Identificazione Istituto scolastico dove si sviluppa la pratica: Istituto Comprensivo Gandhi Pontedera Nome della pratica/progetto: Curricolo verticale sulla cittadinanza Persona

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO ANDREA CORSINI

PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO ANDREA CORSINI PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2015-2016 I.T.S. '' C. E. GADDA FORNOVO TARO MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO PROF. ANDREA CORSINI CLASSE 2A INFORMATICO n alunni 17 LIVELLI DI PARTENZA STRUMENTI UTILIZZATI

Dettagli

34 rispondenti pari all 83% dei diplomati

34 rispondenti pari all 83% dei diplomati UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Indagine sugli esiti occupazionali dei corsisti Master A.A. 2004/05 Master in DIDATTICA DELL ITALIANO COME LINGUA 2 34 rispondenti pari all 83% dei diplomati Introduzione

Dettagli

3. 3. Livelli di partenza (pre-requisiti e modalità di osservazione concordate per la rilevazione)

3. 3. Livelli di partenza (pre-requisiti e modalità di osservazione concordate per la rilevazione) Pag 1 di 8 Area disciplinare: Matematica Responsabile di dipartimento: Prof. Maria Clara Di Murro Insegnanti coinvolti: Proff: Molle Vincenzo, Di Murro Maria Clara, Martino Angela Maria 1. Analisi degli

Dettagli

Per tutte le discipline. nella Scuola Primaria. 1 a -2 a -3 a -4 a -5 a. Classi. Guida didattica in versione mista con CD-Rom

Per tutte le discipline. nella Scuola Primaria. 1 a -2 a -3 a -4 a -5 a. Classi. Guida didattica in versione mista con CD-Rom Per tutte le discipline nella Scuola Primaria ead Classi 1 a -2 a -3 a -4 a -5 a Guida didattica in versione mista con CD-Rom Insegnare.lim Per tutte le classi e tutte le discipline SOLO IN CLASSE PRIMA

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A. VOLTA CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI. (legge n. 107/2015 art. 1)

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A. VOLTA CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI. (legge n. 107/2015 art. 1) SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A. VOLTA VIA Venezia, 75 TARANTO CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI (legge n. 107/2015 art. 1) Ambiti legge 107 Abilità-Competenze Descrittori Lettera A A1)Qualità dell

Dettagli

successo formativo dispersione scolastica

successo formativo dispersione scolastica Scuola dei compiti Il progetto è inserito nel Piano di azioni per il successo formativo e il contrasto alla dispersione scolastica dell Assessorato alle Politiche Educative della Città di Torino Scuola

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016 Disciplina: Tedesco Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016 Docente: Cerchiaro Annamaria ANALISI DI SITUAZIONE Il gruppo classe presenta nel complesso un attenzione costante alla lezione. La partecipazione al lavoro

Dettagli

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DEI DOCENTI CALENDARIO A. S. 2015 2016

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DEI DOCENTI CALENDARIO A. S. 2015 2016 FESTIVITÀ PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ DEI DOCENTI CALENDARIO A. S. 2015 2016 Inizio Lezioni: 15 settembre 2015 Festa di tutti i SS. 1 novembre 2015 Commemorazione di tutti i defunti: 2 novembre 2015 Festa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 PAOLO DI TARSO - BACOLI (Napoli) Scuola dell Infanzia ~ Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado a indirizzo musicale

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 PAOLO DI TARSO - BACOLI (Napoli) Scuola dell Infanzia ~ Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado a indirizzo musicale Istituto Comprensivo 1 PAOLO DI TARSO BACOLI (Napoli) Sede centrale : Via Risorgimento, 120 (80070) e-mail: naic8dz00t@istruzione.it ISTITUTO COMPRENSIVO 1 PAOLO DI TARSO - BACOLI (Napoli) Scuola dell

Dettagli

Istituto Tecnico Statale Per Geometri Gian Camillo Gloriosi Battipaglia PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA A.S. 2010/2011

Istituto Tecnico Statale Per Geometri Gian Camillo Gloriosi Battipaglia PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA A.S. 2010/2011 Istituto Tecnico Statale Per Geometri Gian Camillo Gloriosi Battipaglia PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA A.S. 2010/2011 SETTEMBRE 2010 VENERDI 3 ore 9,30 LUNEDI 6 dalle 9.30 alle 12,30 LUNEDI 6 ore 9.00-10.30

Dettagli

ANALISI DEI RISULTATI INVALSI 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO D. SPADA, SOVERE (BG)

ANALISI DEI RISULTATI INVALSI 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO D. SPADA, SOVERE (BG) ANALISI DEI RISULTATI INVALSI 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO D. SPADA, SOVERE (BG) Classi Terze Scuola Secondaria di Primo Grado UNA RIFLESSIONE SUI RISULTATI INVALSI 2014 Nell ottica di un autovalutazione

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale. Rita Levi Montalcini. Fontanafredda

Istituto Comprensivo Statale. Rita Levi Montalcini. Fontanafredda Istituto Comprensivo Statale Rita Levi Montalcini Fontanafredda PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI AMBITO PER ALUNNI STRANIERI PREMESSA : Il Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri definisce le procedure

Dettagli

Istituzione scolastica

Istituzione scolastica Le scuole della didattica innovativa d eccellenza Predisposto appositamente per Istituzione scolastica Indice Progetto per un team di scuole di eccellenza...2 Il percorso di affiancamento: come funziona...2

Dettagli

Corso di Laurea di Infermieristica

Corso di Laurea di Infermieristica Università degli Studi di Verona Corso di Laurea di Infermieristica Corso di Laurea di Infermieristica Attività formative a scelta dello studente Seminari multidisciplinari per approfondimenti specialistici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO di FAVRIA CANAVESE (TO) Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado Piazza della Repubblica, 6 - Tel.

ISTITUTO COMPRENSIVO di FAVRIA CANAVESE (TO) Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado Piazza della Repubblica, 6 - Tel. ISTITUTO COMPRENSIVO di FAVRIA CANAVESE (TO) Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado Piazza della Repubblica, 6 - Tel. 0124/470067 Sito web:http://www.icfavria.gov.it FINALITA DELLA SCUOLA

Dettagli