SOSTENIBILE E MEDITERRANEA: PARADIGMI STRATEGICI E STRUTTURALI PER IL PIANO URBANISTICO GENERALE DI BARI. Giovanni Cafiero, maggio 2015.

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1 SOSTENIBILE E MEDITERRANEA: PARADIGMI STRATEGICI E STRUTTURALI PER IL PIANO URBANISTICO GENERALE DI BARI Giovanni Cafiero, maggio La Telos con Il Prof. Gabrielli in qualità di coordinatore è impegnata nella Redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) e della relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Comune di Bari. Il Piano è redatto ai sensi: della L.R. n. 20/2001, del Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG), del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e in coerenza con il Documento Preliminare Programmatico (DPP) di Bari adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 2011/00075 del 13 ottobre L impostazione del piano di Bari prevede il ricorso a procedure perequative (Prof. Urbani, Prof. Stanghellini) con la finalità di assicurare un equilibrata distribuzione dei benefici degli interventi alla collettività urbana, un equo trattamento dei proprietari della aree, il contrasto al consumo di suolo e allo sprawl urbano per garantire la salvaguardia del suolo come principale erogatore di servizi ecosistemici. Fin dalla sua prima formulazione il concetto di sviluppo sostenibile fu concepito in maniera ampia, non confinata ai settori dell ambiente e della ecologia, termini che non sono, infatti, direttamente compresi nella sua definizione. Lo sviluppo sostenibile è infatti definito come uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. (WCED,1987) Il paradigma ambientale è parte essenziale di un ragionamento più ampio e complessivo, che affronta i temi della comunità urbana e della società, che mostrano oggi, particolarmente sotto il profilo dell esclusione sociale e della marginalizzazione economica delle generazioni che devono costruire il nostro futuro, il frutto di modelli di sviluppo non sostenibili. La finalità generale sarà dunque quella di preservare risorse non rinnovabili che assicurano qualità all ambiente e costituiscono elementi portanti per attività tradizionali o innovative, e progettare nuovi spazi e reti, o la rigenerazione di quelli esistenti, quali elementi strutturali del territorio su cui possono svilupparsi funzioni ambientali, sociali ed economiche essenziali per le presenti e nuove generazioni. 1

2 Bari città sostenibile Gli elementi fondanti: a) Il contrasto al consumo di suolo b) il perseguimento di un modello mediterraneo di smart city, quale città intelligente non solo perché tecnologicamente avanzata, ma perché inclusiva e coerente con il modello stratificato, sia dal punto di vista culturale sia sotto il profilo sociale ed economico; c) una rete ecologica che integri le funzioni essenziali al mantenimento degli ecosistemi con un organizzazione degli spazi aperti, naturali, seminaturali e attrezzati, funzionale al benessere delle comunità urbane; d) un organizzazione dello spazio urbano funzionale sia per migliorare l attrattività della Città, sia per rispondere ai bisogni emergenti in termini di salute e benessere degli abitanti; e) un organizzazione spaziale, delle reti e della logistica, pensata per rispondere alle esigenze del metabolismo urbano e dell economia minimizzando gli impatti sull ambiente e la salute delle popolazioni; f) la rigenerazione urbana e ambientale delle aree oggetto di degrado per aspetti sociali, economici, ambientali e il recupero di aree dismesse che necessitano di operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Il contrasto al consumo di suolo Il suolo è, con l'aria e l'acqua, una delle risorse naturali essenziali. Svolge diverse funzioni ed è fornitore di servizi ecosistemici di enorme valore, essendo necessario per la produzione di cibo, biomassa e materie prime, funge da substrato per le attività umane, è un elemento del paesaggio e del patrimonio culturale. Svolge un ruolo fondamentale come habitat e pool genico. I suoli sono, nella loro tipologia e varietà, fondamentali al sostentamento della produzione primaria e alla sopravvivenza degli habitat naturali. Il suolo riveste un enorme importanza nel ciclo globale del carbonio in quanto rappresenta il maggiore serbatoio terrestre di carbonio (C) ed è un fondamentale serbatoio di biodiversità, in esso, infatti, sono ospitate oltre un quarto di tutte le specie viventi sulla terra. I suoli condizionano fortemente gli altri elementi del paesaggio costituendo con gli stessi un insieme sociale. Il modello dell identità locale, che determina la peculiarità di molti luoghi e dei loro paesaggi, poggia sulle caratteristiche dei suoli localmente presenti. La Redazione del PUG di Bari si realizza in quadro normativo convergente in materia di contrasto al consumo di suolo. 2

3 A livello internazionale ed europeo La strategia tematica per la protezione del suolo dell'unione europea (COM (2002) 267; COM (2006) 231) La Roadmap to a Resource Efficient Europe (COM(2011) 571) L United Nation Convention to Combat Desertification (UNCCD), convenzione ratificata dall Italia, ha proposto Zero Net Land Degradation, come raccomandazione per i governi alla Conferenza Rio + 20 A livello nazionale Il Disegno di Legge promosso dal Governo Italiano nel 2012 per la valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo, le proposte del Gruppo interparlamentare per l Agenda Urbana, la proposta di DDL avanzata nel CdM del 15 giugno 2013 volta anche a favorire le demolizioni e ricostruzioni; la istituzione di specifiche banche dati per il monitoraggio del consumo di suolo (ISTAT, ISPRA, INU); la realizzazione di specifici progetti di ricerca a cura dell ISPRA. Il livello locale A livello regionale il tema è stato oggetto di numerosi provvedimenti normativi a partire dal Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG) fino alla recente adozione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, che ne ha fatto, a seguito e in coerenza con la valutazione ambientale strategica, un indicatore di monitoraggio per tutto il territorio regionale, particolarmente rilevante in ambito urbano anche ai fini dell attuazione del progetto strategico denominato Patto Città Campagna. Il manifesto del progetto TUSEC-IP (Technique of Urban Soil Evaluation in City Regions Implementation in Planning Procedures) afferma con chiarezza che Lo sviluppo sostenibile delle aree urbane ha come scopo la conservazione e il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani. Una tutela preventiva dei suoli è un elemento fondamentale dello sviluppo sostenibile nelle aree urbane. È quindi indispensabile promuovere le attività di tutela preventiva dei suoli nella gestione comunale in genere e in particolare nella pianificazione territoriale. A questo scopo il Quadro Conoscitivo per il PUG è integrato da una specifica Analisi pedologicopaesaggistica del territorio del comune di Bari I dati ISPRA - Ecosistema urbano Consumo di suolo procapite a Bari 23 mq ( ); 126 mq ( ) 134 mq (dal ) Intensità d uso (ab/ha artificializzati) 81,2 ( ); 79,3 ( ); 74,8 (dal 2004 al 2007) 3

4 Edge Density (ED) E un indicatore descrittivo della densità dei margini urbani, intesi come interfaccia tra aree costruite e aree non costruite. L ED, misurato in m/ha, è il rapporto tra la somma totale dei perimetri dei poligoni delle aree costruite e la superficie comunale indagata. L ED assume valori crescenti, a parità di superficie, nel passare da aree urbane con forma compatta a situazioni con limiti più frastagliati. Le 60 aree urbane indagate nel rapporto ISPRA mostrano come l ED presenti un insieme di variazione di valori piuttosto ampio, dai 18 m/ha di Foggia ai 126 m/ha di Pescara. Bari è tra le 9 città che superano i 100 m/ha (con Pescara, Monza, Udine, Napoli, Firenze, Treviso, Padova). Bari Smart City: l integrazione con il territorio. La visione per Bari Smart City già delineata nel Piano Strategico BA2015 e nel PAES secondo i principi del Patto dei Sindaci, e implementata dall Osservatorio Smart City istituito dal Comune di Bari si fonda su un concetto che, distaccandosi da una interpretazione di tipo tecnocratico delle Smart Cities prevalente nelle prime declinazioni applicate alle città nordeuropee, assume la qualità della vita, e in particolare l inclusione, come orizzonte e metro per le azioni smart da attuare a livello urbano. Il ruolo del PUG assume un rilievo essenziale alla luce degli indirizzi del Documento Strategico Regionale per la programmazione che assegna alle Città, e in particolare alle Città metropolitane, nel nuovo ciclo di programmazione europea, un ruolo strategico nel conseguimento dei più ampi obiettivi di competitività e coesione territoriale. In questa direzione va il Patto per lo Sviluppo Urbano, siglato nel gennaio 2013 tra Regione Puglia e Comune di Bari, che anticipa il modello di gestione delle risorse della nuova programmazione, individuando le linee di intervento prioritarie per la Città. In un ottica di pianificazione integrata di scala metropolitana - verso cui orientano sia gli indirizzi europei per le città sostenibili, sia le specifiche vocazioni del territorio barese il ruolo del PUG deve incardinarsi attorno ad alcuni obiettivi mirati alla realizzazione della visione comune per Bari SmartCity quale: città compatta, il cui sviluppo si dipani nell ottica della rigenerazione, della accessibilità diffusa (ai servizi, alla cultura, etc ), del contenimento del consumo di suolo; città accessibile, prioritariamente in modalità dolce, e dotata di un sistema di nodi intermodali tra sistemi di trasporto pubblico e privato che la connettano al proprio hinterland in maniera efficiente; città en plein air, che favorisca l utilizzo degli spazi urbani aperti (verde, spazi pubblici, aree pertinenziali quali corti, etc..) per una pluralità di funzioni e per favorire la vita attiva ; città passiva, che sappia sfruttare le favorevoli condizioni climatiche e ambientali per ridurre i consumi energetici urbani e aumentarne la quota coperta da fonti di energia rinnovabile, riqualificando il proprio patrimonio edilizio. 4

5 Le aree periurbane: una questione centrale La aree periurbane sono definite aree a sviluppo edilizio discontinuo contenenti insediamenti di meno di abitanti con una densità media di almeno 40 abitanti per Km2, misurata su celle di ampiezza di 1 Km2 (Progetto PLUREL VI Programma Quadro di Ricerca della Commissione Europea). Nell ambito delle politiche regionali europee la somma dell area urbana e dell area periurbana da luogo spazialmente alla individuazione della area funzionale urbana. La somma dell area funzionale urbana e dell interland rurale dà luogo alla regione urbano-rurale. urban area + periurban area = Functional Urban Area. urban area + periurban area + rural hinterland = Rural-Urban Region Consideriamo allora le aree periurbane nella prospettiva della città metropolitana come un anello che è in realtà al centro di importanti reti territoriali, ambientali, sociali e funzionali. Aree periurbane: ambiente, società e lavoro Le aree periurbane, dove è meno riconoscibile la forma urbis ed è difficile riscontrare quei caratteri della ruralità che costituiscono un valore riconosciuto del patrimonio culturale italiano, non sono, come ha per anni affermato l urbanistica, aree compromesse da utilizzare per le esigenze che il centro non ha saputo assolvere (dalla edilizia sociale alle discariche). Sono invece di aree ricche di contenuti che il centro ha negato e che, grazie a nuove combinazioni, possono coniugare creatività e utilità per: 1. la promozione di un sistema di servizi per l inclusione sociale e di servizi di educazione ambientale convenzionati con il sistema scolastico; 2. lo sviluppo di nuove imprese giovanili per i servizi ambientali per la città, per i servizi di conciliazione famiglia lavoro (asili nido, servizi e tempo libero per bambini o per anziani, etc) in grado di aiutare le giovani famiglie, facilitare l imprenditoria e il lavoro femminile; 3. servizi e forniture per la filiera urbana del cibo; 4. servizi e spazi per la cultura e il tempo libero attraverso il recupero di dei beni culturali dimenticati 5. servizi e spazi per l innovazione e l imprenditorialità giovanile attraverso il recupero di aree ed edifici dismessi 6. migliorare la dotazione di spazi per la vita attiva e per la mobilità dolce. LA VAS nel Piano Le declinazioni del principio di sostenibilità ambientale costituiscono un elemento guida per la Valutazione Ambientale Strategica del PUG di Bari. Il processo di valutazione accompagna nel suo farsi le redazione del Piano mettendo a confronto le alternative possibili con riferimento alle principali decisioni che il Piano deve assumere. Schematicamente si possono distinguere le seguenti fasi di partecipazione: 1. una fase di partecipazione legata all avvio della VAS (già espletata in fase di approvazione del Documento Preliminare Programmatico (DPP); 5

6 2. un fase di partecipazione legata alla definizione dei contenuti del Piano (nel corso della redazione della proposta di PUG); 3. una fase di informazione e di partecipazione organizzata e formalizzata con osservazioni, per l affinamento e il miglioramento dei contenuti ambientali della proposta di piano. Tale fase sarà svolta alla luce delle analisi e valutazioni per la VAS effettuate in corso di redazione del Piano e riscontrabili nel Rapporto Ambientale 6

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