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1 Governance!e!reti!territoriali:! una!applicazione!ai!servizi!per!gli!anziani! Franca&Maino! Dipartimento!di!Scienze!Sociali!e!Politiche,!Università!di!Milano! Laboratorio! Percorsi!di!secondo!welfare,!Centro!Einaudi! Tavolo&per&la&governance&e&le&reti& per&l assistenza&e&la&cura&degli&anziani&fragili& (Progetto&Interreg&Italia:Svizzera)! Novara,!9!dicembre!!2013!

2 2" La!crescente!centralità!degli!anziani!nelle! politiche!sociali! Progressivo invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati Trasformazione della struttura del ciclo di vita => ne risultano nuove età, un cambiamento nella transizione tra le età e si modificano i significati sociali delle diverse età All invecchiamento sono connessi i rischi relativi alle condizioni di salute, all autonomia personale e all inclusione sociale => le politiche sociali sono quindi un mix di misure sanitarie, di attivazione e di inclusione sociale (oltre che previdenziali)

3 3" Le!componenti!delle!politiche!per!gli!anziani! I tre gruppi esprimono una domanda di assistenza diversa in relazione all età anagrafica, allo stato di salute e al grado di de-socializzazione

4 4" Anziani,!consumi!e!povertà! : la spesa media mensile di un anziano solo cresce esclusivamente nelle componenti dei costi per l abitazione e l energia (+2,9%) e dei trasporti (+0,7%) [ISTAT] mentre : l anziano che vive solo ha ridotto soprattutto le spese per l alimentazione (-1,7%), l abbigliamento e le calzature (-0,8%), oltre a relative ai servizi sanitari (-0,6%) Nel 2010 le famiglie italiane composte di soli anziani sono il 28,06% del totale (erano il 27% nel 2007) [ISTAT] In Italia ci sono 2,3 milioni di pensionati poveri e questa cifra è destinata a crescere Su un totale di circa 5 milioni e 200 mila pensioni di vecchiaia (numero delle prestazioni), circa il 52% ha un importo inferiore ai 500 euro mensili e ben il 78% non supera i 750 euro; relativamente alle pensioni di anzianità, più del 30% delle prestazioni non supera la soglia dei 900 euro

5 Anziani!e!povertà! Circa il 13% degli anziani vivono in Italia in condizioni di povertà Segnali di peggioramento si osservano tra gli ultra65enni residenti al Nord, dove l indice, sebbene rimanga il più basso tra le ripartizioni geografiche, sale dal 6,4 al 7% Forte la disparità geografica con il Sud dove oltre il 26% degli anziani vive in condizioni di povertà relativa [Dati ISTAT 2010] 2010: il 5,5% degli anziani risultavano in condizione di povertà assoluta, circa lo 0,2% in più rispetto al 2009 L incidenza della povertà assoluta tra gli anziani è in aumento: nel biennio 2009/2010, nelle regioni del Nord (+0,5%), confermando i risultati evidenziati per la povertà relativa, ed in quelle del Centro (+0,5%) mentre, di contro, risulta in flessione nel Mezzogiorno (-0,5%)

6 6" Invecchiamento!e!disabilità! In Italia le persone con 65 anni e più rappresentano il 20,8% della popolazione con una tendenza in costante e continua crescita Il 18,5% degli ultra 65enni (2,1 milioni di persone) riporta una condizione di totale mancanza di autosufficienza per almeno una delle funzioni essenziali della vita quotidiana [Indagine ISTAT Multiscopo Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari ] 2,6 milioni di persone in condizione di disabilità vivono in famiglia, pari al 4,8% della popolazione; di queste oltre 2 milioni sono persone anziane [ISTAT] La disabilità cresce con l età; la percentuale delle donne è doppia di quella degli uomini; le malattie cronico-degenerative affliggono, con almeno una malattia grave, il 59,4% delle persone con disabilità

7 7" Le!politiche!di!assistenza!agli!anziani!in!Italia! Prevalenza di interventi forniti dalla famiglia, con un sovraccarico del lavoro di cura in capo alla componente femminile Residualità e categorialità dell intervento pubblico Differenze territoriali tra Nord e Sud nelle modalità di intervento e nelle politiche di assistenza Prevalenza dei trasferimenti monetari (schema principale: indennità di accompagnamento) Assenza di un quadro nazionale unitario => frammentazione derivante dalla devoluzione agli enti territoriali delle competenze in materia di assistenza agli anziani => emergenza di modelli territoriali (regionali) di regolazione e governance delle politiche di assistenza agli anziani

8 8" Stima!della!spesa!per!anziano!per!LTC!per! regione,!2009!(migliaia!di!euro)!

9 9" Rete!dei!servizi!per!anziani! Grado di copertura dei principali interventi a favore degli anziani non autosufficienti: percettori di indennità di accompagnamento 9,5% utenti di assistenza domiciliare 4,9% ospiti di strutture residenziali 3,0% anziani con assistente familiare 6,6% Dagli inizi anni 90, gli anziani percettori di indennità di accompagnamento sono quasi raddoppiati; gli anziani fruitori di assistenza domiciliare più che raddoppiati; gli anziani in servizi residenziali sono rimasti invariati Fonte: Rapporto NA, 2010

10 10" Anziani,!crisi!e!intervento!pubblico:!! tendenze!in!atto! La diffusione delle cure domiciliari prosegue solo in alcune aree del Paese Diminuisce la quota di anziani assistiti dal SAD e, in varie regioni, anche quella degli assistiti dall ADI Lo sviluppo dell assistenza residenziale si arresta Difficoltà degli enti locali a proseguire il proprio sostegno con gli assegni di cura Irrigidimento nelle concessioni dell indennità di accompagnamento con contenimento della spesa Variazioni dei bisogni eleggibili: tendono a prevalere interventi mirati invece che prestazioni in grado di rispondere a bisogni diffusi Risorse concentrate sull assistenza diretta e arretramento delle funzioni di supporto Uso distorsivo di alcuni servizi

11 11" Anziani,!crisi!e!intervento!pubblico:!prospettive! L evoluzione della copertura dei vari servizi pubbliche per la NA non tiene il passo con i cambiamenti demografici Alcuni interventi pubblici non sono in grado di assicurare un supporto duraturo per le famiglie (a causa dell incertezza sulla loro prosecuzione) L offerta di interventi continuerà ad essere squilibrata tra i diversi territori, con alcune regioni che continueranno a presentare carenze accentuate Il welfare per gli anziani assume un ruolo sempre più incentrato sulle prestazioni in risposta a situazioni di elevata gravità e sull emergenza Sistema pubblico sarà sempre più incapace di prendersi complessivamente in carico l anziano Prevalenza di scelte inappropriate e inefficienti, che non mettono al centro il benessere dell anziano (non autosufficiente)

12 12"!in!un!contesto!di!problemi!più!ampio! Spesa sociale italiana in linea con media UE: 30% vs. 30,1% UE15 (2011) Ancora internamente squilibrata: pensioni superiori a media UE; famiglia/minori, lotta alla povertà, politiche attive del lavoro, in generale servizi sociali! inferiori alla media UE Comparativamente molto bassa anche la spesa per istruzione In generale il welfare pubblico è caratterizzato da alti livelli di inefficienza Ristrutturare la spesa non è solo una questione di equità e risposta ai bisogni sociali, ma anche di crescita La triade crescita, competitività e inclusione richiede una politica strategica anche di investimenti sociali (approccio UE)

13 13" Il!welfare!state!sotto!pressione:!quali!scenari?! SMANTELLAMENTO! Retrenchment& Privatizzazione& MANTENIMENTO! Razionalizzazione&dei&& programmi&esistenti& Ricalibratura& RINNOVAMENTO! Neowelfare:& Primo&welfare&affiancato&& dal& secondo&welfare & Cambio!di!paradigma:!modernizzazione!e!riOorientamento! della!protezione!sociale!per!trasformarla!in promozione! sociale,!veicolo!di!empowerment!dei!beneficiari!

14 14" Il!secondo!welfare:!una!definizione! Mix di interventi innovativi finanziati da risorse non pubbliche Per garantire prestazioni/servizi alle (nuove) categorie di soggetti vulnerabili Forniti da diversi stakeholder Collegati in reti con un forte ancoraggio territoriale (ma non localistico ) Enti locali: ruolo centrale nel definire un nuovo modello di governance multi-stakeholder e multi-livello

15 15" Nuovi!protagonisti!nell arena!del!welfare! " Assicurazioni " Casse mutue " Aziende " Sindacati " Associazioni di categoria " Enti bilaterali " Fondazioni bancarie " Fondazioni d impresa Mobilitare attori non pubblici come pagatori ma anche dal punto di vista progettuale " Fondazione di comunità " Cittadini " Imprese sociali " Cooperative " Enti caritativi/religiosi " Volontariato " Regioni " Governi locali Puntare a mobilitare risparmio privato in forme efficienti Mobilitare erogatori di prestazioni non pubblici Coordinamento /regolazione/ monitoraggio/ valutazione Come fare di questi attori degli ALLEATI nel processo di rinnovamento del welfare?

16 16" Innovazione!sociale!e!reti:!quale!nesso?! # Nuove idee (prodotti, servizi e modelli): che rispondano ai bisogni sociali in modo più efficace delle alternative esistenti e, allo stesso tempo, creino nuove relazioni sociali e collaborazioni (Commissione europea) # Nuove forme di partnership pubblico-privato: devono favorire la ricerca e la promozione di innovazione in campo sociale e non essere finalizzate al risparmio economico # Ribaltamento della logica di programmazione degli enti locali: bisogni e possibili servizi devono diventare il punto di partenza per andare alla ricerca di risorse rivolgendosi a soggetti finanziatori non esclusivamente pubblici

17 17" Governance!nelle!politiche!sociali! GOVERNO: sistema di relazioni basato su un assetto di tipo gerarchico GOVERNANCE: sistema di relazioni basato sull interazione cooperativa tra una molteplicità di attori Concetto di governance richiama un modello di gestione delle relazioni basato sui principi della collaborazione, della condivisione, del consenso e del coordinamento Definizione: modello di gestione dei processi di programmazione in cui la efficacia dell azione pubblica dipende non solo dalla attività politico-amministrativa ma deriva dal raccordo tra attori istituzionali e attori sociali e dalla loro capacità di condividere obiettivi e cooperare per raggiungerli

18 18" Che cosa significa assumere nelle politiche sociali una logica di governance e quale relazione sussiste tra governance e partecipazione? Quali ragioni inducono ad adottare la governance nei processi della programmazione sociale e quali sfide si prospettano per gli attori istituzionali e sociali che si misurano nella programmazione partecipata?

19 19" La!governance!territoriale!nelle!! politiche!sociali!risponde!a!tre!esigenze! Concretizza il principio della sussidiarietà orizzontale realizzando il coinvolgimento (e quindi promuovendo il ruolo) delle autonomie sociali presenti su un territorio Sostiene la funzione di integrazione tra le diverse istanze presenti in una comunità che è propria degli attori istituzionali Permette che, attraverso il confronto e la dialettica, vi sia una ampia legittimazione degli esiti del processo decisionale e pone le condizioni per prevenire/gestire condizioni di criticità sociale più o meno latenti

20 20" Governance!e!sussidiarietà! La governance è strettamente associata alla sussidiarietà Nel dibattito sulle politiche pubbliche si possono evidenziare due forme di sussidiarietà: verticale (rapporto istituzionale tra centro e periferia) orizzontale (rapporto tra - e coinvolgimento di - attori non istituzionali appartenenti a un territorio) Se si adotta una visione complementare delle due forme questo porta ad un forte ed esplicito coinvolgimento concertativo degli Enti locali e delle Parti sociali nei processi negoziali che portano alla definizione delle politiche regionali e territoriali => la governance diventa così un importante strumento per la realizzazione della coesione sociale a livello territoriale, perché permette una maggiore integrazione tra le regioni e all interno di queste tra le diverse realtà sub-regionali attraverso accordi e collaborazioni tra i soggetti istituzionali locali

21 21" Partenariato! La collaborazione tra diversi soggetti, istituzionali e privati, è alla base delle politiche di governance che si avvalgono di uno strumento fondamentale come il «partenariato», che consiste nella libera collaborazione tra partner che non sono gerarchicamente ordinati per il raggiungimento di obiettivi comuni Il partenariato va considerato l aspetto operativo e organizzativo della governance e si realizza attraverso un coinvolgimento di attori individuali o appartenenti a contesti diversi Esso rende possibile la gestione dei network, la cui esistenza si fonda sull interazione tra stakeholder in partenariato

22 22" Governance:!elementi!e!strumenti! Elementi cardine dello sviluppo del sistema di governance sono: forte rapporto Regione-Enti locali riconoscimento della funzione pubblica dei soggetti erogatori privati accreditati (in particolare Terzo settore) centralità degli Enti locali nella programmazione e realizzazione della rete territoriale netta separazione tra governo (programmazione, regolazione, verifica dei risultati) e produzione dei servizi e delle prestazioni centralità della programmazione partecipata e concertata con le parti sociali e con i produttori accreditati rilevanza della dimensione distrettuale come ambito territoriale ottimale per la gestione associata delle funzioni di programmazione e gestione del sistema integrata

23 23" Innovazione!sociale!grazie!anche!a!! Comuni!e!Regioni! Nonostante vincoli di bilancio e tagli ai trasferimenti, i Comuni hanno continuato a svolgere la propria funzione di sostegno sociale, colmando i vuoti lasciati dal governo centrale Percorso di rinnovamento: sforzi per rendere più efficienti e mirati i bilanci, comprimendo spese non essenziali, razionalizzando gli uffici, riducendo gli sprechi ridefinita l agenda delle priorità, concentrando gli interventi sulla tutela dei bisogni più acuti nel tentativo di mantenere livelli accettabili di coesione sociale sono cambiate le modalità d intervento, attraverso l adozione di nuove forme di governance e collaborazioni (reti) anche finanziarie con altri attori locali Il pubblico cambia ruolo: agisce come regista di una costellazione ampia e flessibile di partner, alcuni dotati di capacità anche importanti di finanziamento continua a garantire l universalità dei servizi di base e interviene là dove la rete non arriva

24 24" Governance!multiOlivello!e!multiOstakeholder! $ Soluzioni nuove ed eterogenee di regolazione tra pubblico, privato profit e non profit $ I processi di policy-making si aprono sempre di più alla rappresentanza degli interessi di cui sono portatori i diversi attori locali (inclusa la società civile) $ Verso un superamento della centralizzazione dei poteri in mano allo Stato, in favore di una loro ripartizione tra i diversi livelli istituzionali, sulla base di competenze specifiche $ Logica di rete piuttosto che gerarchica e processi di negoziazione e co-partecipazione piuttosto che di imposizione burocratica $ Sono possibili diversi modelli di governance: alcuni basati su approcci più verticistici laddove Regione/enti locali assumono ampi poteri di indirizzo e controllo della regolazione dell offerta di servizi e altri che presuppongono una maggiore autonomia dei diversi stakeholder coinvolti

25 25" Partnership!e!governance:!questioni!aperte! Difficoltà nel fare sistema Disparità territoriale Debolezza dei meccanismi di monitoraggio e valutazione Incompiuta adesione al paradigma dell investimento sociale

26 26" Investire!nel!settore!sociale!a!favore!della! crescita!e!della!coesione:!la!strategia!ue!! Le risorse delle politiche sociali non si limitano alle risorse pubbliche. Una parte non trascurabile proviene dalle persone e dalle famiglie. Anche le organizzazioni senza fini di lucro forniscono servizi sociali su grande scala, come l'assistenza agli anziani, ai disabili... Le imprese sociali possono integrare gli sforzi del settore pubblico e compiere un'opera pionieristica nella creazione di nuovi mercati... Le organizzazioni a fini di lucro del settore privato dovrebbero essere ulteriormente incoraggiate a sfruttare il potenziale d'investimento sociale L'innovazione sociale è un elemento essenziale degli investimenti sociali, considerando che le politiche sociali devono essere costantemente adattate in funzione di nuove sfide. Ciò suppone la necessità di sviluppare e realizzare nuovi prodotti, servizi e modelli, analizzarli e privilegiare i più efficaci ed efficienti Le imprese sociali e il terzo settore possono integrare lo sforzo pubblico e compiere un'opera pionieristica nella creazione di nuovi servizi e di nuovi mercati per i cittadini e per le PA Fonte: COM, 2013, 83 final

27 27" Per contatti: Franca Maino,

28 28" Partenariato! La governance si articola in due aspetti fondamentali: nel partenariato, che rende possibile forme di integrazione e di coordinamento inter-organizzativo (dimensione organizzativa e operativa) nella costruzione, nell utilizzazione e nella gestione di «reti sociali» (dimensione sociale) Il partenariato è lo strumento principale per la realizzazione degli obiettivi della governance, perché dà la possibilità di attuare un dialogo paritario tra attori istituzionali e tra questi e i soggetti appartenenti alla società civile, permettendo la realizzazione di progetti indirizzati alla realizzazione di obiettivi, tra cui rispondere in modo efficace ed innovativo ai bisogni in un contesto di risorse scarse

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