Assicurazioni, derivati e gestione del rischio nell'agricoltura Usa
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1 MINISTERO DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA - PROGRAMMA DI RICERCA SCIENTIFICA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE Dipartimento di ECONOMIA e STATISTICA IL NUOVO NEGOZIATO AGRICOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO ED IL PROCESSO DI RIFORMA DELLE POLITICHE AGRICOLE DELL UNIONE EUROPEA UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL S. CUORE, PIACENZA ISTITUTO DI ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE DIPARTIMENTO DI ECONOMIA Assicurazioni, derivati e gestione del rischio nell'agricoltura Usa UNIVERSITÀ LA SAPIENZA DI ROMA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA UNIVERSITA della TUSCIA Bruce A. Babcock (CARD - Center for Agricultural and Rural Development, Iowa State University, Usa) Dipartimento di Economia Agroforestale e dell Ambiente Rurale Andrea Stoppa (Procom Agr, Roma ) I N E A Istituto Nazionale di Economia Agraria Working Paper 4/01 Giugno 2001
2 Assicurazioni, derivati e gestione del rischio nell'agricoltura Usa Bruce A. Babcock (CARD - Center for Agricultural and Rural Development, Iowa State University, Usa) Andrea Stoppa (Procom Agr, Roma ) Abstract: The article presents a description of tools available to US farmers to manage price and production risks. First, yield insurance is examined and suggestions on program design are provided to increase efficiency and minimize moral hazard effects. Price insurance is then reviewed, highlighting differences in hedging through forward contracts, futures contracts and price options. Finally, revenue insurance policies are described and comparisons are made between the cost of insuring yield and price risks separately or jointly under a revenue insurance contract. A measure of the reduction in the cost of the revenue policy, as compared to the cost of purchasing separate coverage for price and yield risks, is provided. 1. Introduzione La politica agricola dell'unione Europea (PAC) sta attraversando una fase di profonda revisione e ai suoi amministratori spetta un compito complesso: adottare interventi più orientati al mercato cercando nel contempo di tutelare i redditi agricoli e favorire lo sviluppo delle zone rurali; il tutto all insegna di un migliore utilizzo delle risorse ambientali. L'esigenza di ripensare i meccanismi operativi della PAC genera un forte interesse per nuovi strumenti di politica agraria e, a questo riguardo, la progressiva diffusione di schemi assicurativi nelle politiche agrarie di altri paesi viene osservata dagli studiosi e dai policy makers europei con attenzione. Esempi in tal senso sono lo studio su assicurazioni e redditi agricoli a cura della Direzione Generale per gli Affari Economici e Finanziari della Commissione europea (Meuwissen et al., 1999), e il documento di lavoro su PAC e gestione del rischio d impresa della Direzione Generale Agricoltura della Commissione europea (European Commission, 2001). I lavori della Commissione mettono chiaramente in evidenza come la gamma di strumenti assicurativi applicabili all agricoltura sia ampia, con caratteristiche operative e finalità diverse a seconda che si vogliano assicurare rischi singoli, rischi multipli, il ricavo o il reddito aziendale. Tra gli strumenti per la 2
3 gestione del rischio di impresa vi sono poi i "derivati", futures e options in particolare, che vengono usati per gestire il rischio di prezzo, in forma indipendente o combinata con le polizze assicurative. In campo assicurativo agricolo, e più in generale nella gestione del rischio di impresa, l esperienza di riferimento è quella nordamericana. Usa e Canada hanno infatti introdotto e sviluppato forme di interventi assicurativi cui si fa ora riferimento per valutare la possibilità di adottare soluzioni analoghe nell Unione Europea (European Commission, 2001). L obiettivo di questo contributo è quello di fornire una rassegna degli strumenti per la gestione del rischio di impresa a disposizione degli agricoltori Usa per contribuire così al dibattito sull opportunità di introdurre tali strumenti in Europa e in Italia. 2. La gestione del rischio negli USA Per gestire il rischio d'impresa i produttori di seminativi statunitensi possono scegliere fra un ampia gamma di strumenti che, con la legge agricola (Farm bill) del 1996, si è fatta ancora più ricca. Nel 1996 il governo degli Stati Uniti ha infatti eliminato ogni restrizione alla coltivazione dei prodotti agricoli e anche gran parte degli strumenti per il sostegno del prezzo, potenziando però gli interventi mirati a prevenire e a gestire il rischio d'impresa Assicurazioni sulle rese Lo strumento per gestire il rischio di impresa più diffuso negli Usa è l assicurazione sulle rese. Le polizze sulle rese agricole possono essere di tipo individuale, dove il riferimento è la resa di ciascuna azienda, oppure di area, dove il riferimento è la resa media di una determinata area geografica. Le polizze di tipo individuale garantiscono al produttore agricolo un indennità nel caso in cui la resa aziendale (R) sia inferiore alla resa di riferimento specificata nel contratto (R ). Nei casi in cui la resa non raggiunge il livello assicurato, l ammontare dell indennità cui il produttore ha diritto è pari alla differenza fra resa garantita e resa aziendale moltiplicata per il prezzo unitario ( p ) stabilito nel contratto. 1 Sia la resa garantita sia il prezzo assicurato vengono fissati prima della semina. Nello stipulare polizze sulle rese, le assicurazioni USA offrono livelli di garanzia che oscillano tra il 65% e l 85% della resa aziendale attesa mentre la parte restante (dal 35% al 15%) costituisce la franchigia, ovvero quella parte di rischio per cui l agricoltore si autoassicura. Livelli di franchigia di tale entità, apparentemente elevati, sono giustificati dalla dinamica dei costi di 1 Algebricamente: ( R R) p. 3
4 assicurazione di queste polizze che, al crescere della garanzia, salgono vertiginosamente. Nel lungo periodo, infatti, l utilizzo di alte soglie di franchigia permette di raggiungere una maggiore efficienza di esercizio. Se la garanzia assicurativa fosse pari alla resa attesa, l agricoltore riceverebbe indennità con cadenza quasi annuale ed agricoltori e assicurazioni finirebbero per scambiarsi premi ed indennità con frequenza eccessiva. In uno schema di gestione del rischio efficiente, invece, gli agricoltori versano alle assicurazioni premi ragionevoli per ogni campagna di produzione e ricevono da queste indennizzi nei casi in cui le perdite produttive siano tali da generare effettive difficoltà finanziarie. E interessante sottolineare come la probabilità di erogazione dei pagamenti e l ammontare delle indennità percepite dagli agricoltori siano funzione del livello di resa garantita e della distribuzione di probabilità della resa effettiva. Questo concetto è rappresentato graficamente nella Figura 1: data una determinata funzione di densità della resa, ad una garanzia di resa elevata corrisponde un maggiore peso della funzione alla sinistra del livello di garanzia e, analogamente, a parità di livello di garanzia, una funzione di densità per la resa più rischiosa (ovvero con una maggiore frequenza di rese basse ) assume un peso maggiore a sinistra del livello di garanzia. La figura 1 illustra queste considerazioni nel caso di un produttore di mais con resa media di circa 8,1 t/ha e resa garantita di 6 t/ha. La funzione di densità in figura è rappresentativa della produzione di mais del mid-west statunitense. In base a tale funzione, la probabilità che la resa cada al disotto della resa garantita è pari al 17%. Riducendo la resa garantita di una tonnellata ad ettaro la probabilità scende all 8%, mentre aumentando la garanzia di una tonnellata ad ettaro la probabilità sale al 30%. 2 Il rapido incremento della probabilità di percepire un indennità al crescere della garanzia da 5 a 7 t/ha spiega il forte incremento del costo delle polizze all aumentare dei livelli di resa garantita. Per la funzione di densità rappresentata in figura, il premio assicurativo calcolato su base attuariale per una garanzia sulla resa di 5 t/ha corrisponde all 1,6% del valore assicurato. Per livelli di garanzia di 6 e 7 tonnellate ad ettaro il premio passa rispettivamente al 3,4% e al 6,3% del valore assicurato. 3 2 I valori di probabilità riportati rappresentano la frazione di area della funzione di densità compresa fra l estremo inferiore della funzione (0) ed il livello di resa garantita. 3 Il premio attuariale viene calcolato in modo che la somma dei premi raccolti sia pari al valore atteso delle indennità (Binger, Hoffman, 1988). Tale definizione si basa ovviamente su considerazioni probabilistiche e, nell ottica assicurativa, va intesa anche in termini intertemporali: l identità fra premi ed indennità, cioè, è obiettivo di lungo periodo. Il premio attuariale va inoltre considerato come un premio puro a cui vanno aggiunti i costi per la gestione e l amministrazione delle polizze, per l accantonamento delle riserve e per la riassicurazione. 4
5 Figura 1 - Esempio di funzione di densità della resa produttiva del mais Densità Resa garantita a 6 t/ha Resa (t/ha) Da queste considerazioni si comprende come, per gli agricoltori, i potenziali benefici forniti dalle polizze sulle rese sono maggiori nelle aree più soggette a rischio di resa e per gli operatori che possono ottenere contratti con garanzie di resa più alte. Naturalmente, il costo delle polizze assicurative è direttamente proporzionale ai benefici attesi: ad aree a maggior rischio e a livelli di garanzie sulla resa maggiori corrispondono livelli di premio più alti. La Risk Management Agency (RMA) dello United States Department of Agriculture (USDA), il Ministero per l Agricoltura degli Stati Uniti, è l organo deputato a calcolare i premi assicurativi su base attuariale, mentre le imprese assicurative private si occupano della commercializzazione delle polizze. L operatore pubblico statunitense sostiene i programmi assicurativi sulle rese in tre diversi modi. Il primo è rappresentato da un contributo del 24% sul costo di commercializzazione delle polizze, erogato direttamente alle imprese private in base ai costi sostenuti per la vendita ed il perfezionamento delle pratiche assicurative. Il secondo è costituito da un sussidio sui premi assicurativi, sovvenzionati con l obiettivo di permettere agli agricoltori di versare volumi di premi inferiori al valore atteso delle indennità. La terza forma di sostegno pubblico consiste nella offerta di servizi di riassicurazione alle imprese assicuratrici che commercializzano polizze sulle rese per conto della RMA. 5
6 Queste tre forme di sostegno pubblico vengono utilizzate dal governo USA per incoraggiare gli agricoltori ad acquistare polizze assicurative e, conseguentemente, ridurre il bisogno di interventi diretti in casi di calamità naturali e avversità atmosferiche di carattere eccezionale. 4 Quando la principale fonte di rischio è la variabilità delle rese, le assicurazioni sulle rese offrono un livello di protezione rilevante. Nelle principali aree di produzione di cotone e seminativi degli Usa, la variabilità delle rese è la fonte di rischio preponderante e quindi le assicurazioni agevolate sulle rese sono molto diffuse. Le polizze assicurative sulle rese, però, nonostante la buona performance per la copertura del rischio produttivo aziendale, sono afflitte da importanti problemi di asimmetria informativa fra assicuratore ed assicurato. Il problema principale è rappresentato dalla potenziale situazione di rischio morale cui tali polizze danno origine. Le polizze su base aziendale garantiscono infatti il diritto all indennità assicurativa quando la resa produttiva aziendale dichiarata è inferiore a quella assicurata. L assicurato si trova quindi nelle condizioni di poter incrementare l ammontare dell indennità ricevuta astenendosi dal prestare le cure necessarie alle coltivazioni oppure non dichiarando tutta la produzione raccolta sulla superficie assicurata. Gran parte delle polizze assicurative sono ovviamente dotate di dispositivi studiati per prevenire i comportamenti fraudolenti ma, ciò nonostante, le frodi nei confronti delle assicurazioni sono molto frequenti. Questa osservazione dimostra chiaramente come il costo della frode, rappresentato dalle potenziali multe o dal rischio di essere perseguiti penalmente, sia inferiore ai benefici che si ottengono grazie alla frode stessa. A questo proposito, una questione da approfondire riguarda la soglia oltre la quale il problema del rischio morale diviene rilevante. Si prenda ad esempio il caso di un produttore le cui coltivazioni hanno subito dei danni. In base all entità del danno, il produttore potrebbe non avere sufficienti incentivi economici per continuare a prestare le dovute cure alle coltivazioni. Se, infatti, il danno raggiunge livelli tali da ridurre la resa prevista al di sotto della resa garantita, il produttore verrà indennizzato dalla compagnia assicurativa per le eventuali perdite supplementari. In tal caso, il produttore si troverà quindi a confrontare il costo di raccolta e delle cure colturali ancora da effettuare con il rischio legato alla violazione delle condizioni assicurative sottoscritte nella polizza. L esperienza statunitense insegna che la frequenza di tali tipi di frodi aumenta al crescere dei costi 4 A questo proposito va segnalato che, nel 1994, il governo statunitense ha riformato la legislazione assicurativa in agricoltura introducendo, ad un costo simbolico, polizze assicurative sulle rese con garanzia del 50%. Questo tipo di polizza viene definita CAT (da catastrophy ) in quanto opera nei casi in cui le rese sono catastroficamente basse. Con l introduzione delle polizze CAT si è voluta ridurre la necessità di intervenire con aiuti periodici a favore degli agricoltori colpiti da avversità eccezionali e calamità naturali. Tali aiuti venivano generalmente concessi più secondo criteri di opportunità politica che in base alle reali esigenze degli agricoltori ed influenzavano in maniera significativa il comportamento degli agricoltori. L aspettativa di interventi del governo nei casi di disastri naturali riduce quindi l incentivo per gli agricoltori ad assicurarsi. Dal 1995 al 1997, il Congresso degli Stati Uniti non ha concesso aiuti agli agricoltori colpiti da calamità naturali ma la linea improntata al non intervento si è interrotta nel 1998 in seguito alle massicce perdite sostenute dagli agricoltori degli stati centrali degli Usa. 6
7 di raccolta che, come è noto, per alcune colture come frutta fresca e ortaggi possono incidere per oltre il 50% dei costi di produzione. Un altra importante fonte di frode assicurativa è rappresentata dai casi in cui l agricoltore non dichiara la vendita delle proprie produzioni. Negli Usa gli agricoltori possono acquistare polizze assicurative distinte per ciascun appezzamento coltivato ed è quindi responsabilità dello stesso agricoltore dichiarare i livelli di resa sui diversi appezzamenti. E possibile dunque che l agricoltore attribuisca le produzioni ottenute ad appezzamenti diversi da quelli ove ha effettivamente realizzato la produzione, così da percepire indennità assicurative sugli appezzamenti per i quali dichiara produzioni inferiori. In effetti, in ambito agricolo, la tendenza ad inoltrare richieste di indennizzo di tipo fraudolento è diffusa e per ovviare a tali inconvenienti sono state apportate modifiche agli schemi assicurativi esistenti e ne sono stati introdotti altri di nuova concezione. Una delle soluzioni per superare il problema della dichiarazione delle produzioni su appezzamenti diversi da quelli di pertinenza è quella di creare incentivi affinché i produttori assicurino tutti gli appezzamenti sotto una unica polizza. Nel 1999, ad esempio, sono stati concessi per la prima volta sconti significativi agli agricoltori che sottoscrivono contratti assicurativi sulle rese su base individuale assicurando sotto un unico contratto tutte le proprie coltivazioni.5 Un altra soluzione per combattere il comportamento negligente o fraudolento dei produttori in caso di rischio morale è rappresentata dall utilizzo di polizze che eliminano la possibilità di influenzare l entità degli indennizzi ricevuti. A tal fine è stato introdotto negli Usa uno schema assicurativo noto come Group Risk Plan (GRP) che, al posto della resa media aziendale, utilizza come riferimento di garanzia la resa media della Contea (l equivalente della Provincia in Italia). A fine campagna il National Agricultural Statistics Service (NASS), il Servizio Statistico Agricolo Nazionale, pubblica delle stime di resa per Contea per le diverse produzioni agricole. Nel caso in cui la resa NASS sia inferiore alla resa garantita per la Contea, tutti i produttori assicurati con lo schema GRP percepiscono un indennità. L ammontare delle indennità che vengono erogate non dipende quindi dalla resa del singolo produttore ma dalla resa della Contea e, quindi, lo schema GRP annulla l incentivo dell assicurato a trascurare le colture o a riportare dichiarazioni mendaci. Oltre ad eliminare l incentivo alla frode, lo schema GRP permette di sviluppare polizze con premi più bassi rispetto alle polizze individuali. Ciò avviene sia per l effetto di riduzione del rischio morale, sia per la minore variabilità della resa a livello di Contea. Nello Stato dell Iowa, ad esempio, valori tipici per il coefficiente di variazione (CV) della resa aziendale si collocano intorno allo 0,30 mentre il CV delle rese medie di Contea oscilla attorno allo 0, Nel sistema assicurativo agricolo spagnolo, senza dubbio il più avanzato in Europa, tale condizione è obbligatoria (cfr. Stoppa, 2000). 6 Il coefficiente di variazione di una distribuzione è un indice di variabilità relativo misurato dal rapporto fra la deviazione standard e la media della distribuzione in oggetto. E particolarmente utile per confrontare la variabilità di diverse distribuzioni di probabilità. 7
8 Grazie alle polizze GRP gli agricoltori beneficiano dunque di premi ridotti e livelli di copertura maggiori. A questi vantaggi si accompagna però una riduzione della certezza della copertura della produzione dei singoli produttori. Il raccolto di un agricoltore potrebbe infatti venire completamente distrutto da una grandinata localizzata e, ciò nonostante, il produttore potrebbe non percepire nessun indennizzo se la resa media della Contea non viene influenzata dall evento. L attrattiva delle polizze basate sulla resa di area è dunque funzione della correlazione esistente fra le rese aziendali e la resa dell area. Se la resa di una particolare impresa ha una forte correlazione positiva con la resa della zona, e cioè rese aziendali e resa di area tendono a variare nella stessa direzione e in misura simile, le polizze GRP offrono una protezione dal rischio significativa. La correlazione fra le rese aziendali e rese di area è influenzata principalmente da due fattori. Il primo riguarda la dimensione e la dispersione geografica delle attività agricole di ciascun agricoltore. Le rese medie di aziende di grandi dimensioni, con appezzamenti sparsi sul territorio della Contea, sono in genere più correlate con la resa di area di quanto lo siano rese di piccole aziende costituite da un singolo appezzamento omogeneo. Il grado di correlazione fra resa aziendale e resa di area è poi fortemente influenzato dalla causa di riduzione delle rese produttive. Se la riduzione nelle rese è dovuta principalmente a fattori di rischio sistemici (e cioè quei fattori di rischio che interessano diffusamente le aziende di una particolare zona), il grado di correlazione tra rese aziendali e resa di area è alto e le polizze GRP permettono di gestire efficacemente il rischio produttivo. Fattori di rischio sistemico includono fenomeni quali siccità e precipitazioni eccessive, generalmente distribuiti su ampie porzioni di territorio. Se le perdite nella resa sono invece dovute a fattori non sistemici come, ad esempio, inondazioni locali o tempeste di grandine, allora il grado di correlazione fra rese aziendali e di area sarà basso ed altrettanto basso sarà il grado di protezione dal rischio offerto dalle polizze GRP Assicurazione di prezzo L assicurazione sulle rese, sia essa di tipo individuale che di area, copre esclusivamente riduzioni nel reddito dell impresa dovute a diminuzioni di produttività. Vi è però anche un altra consistente fonte di rischio cui sono soggetti i produttori agricoli: il rischio di prezzo. In figura 2 viene illustrato il rischio di prezzo per un produttore di mais statunitense per il raccolto Il valore atteso della distribuzione in figura è di $ 2,58, con un coefficiente di variazione pari a 0, Un altro problema generato dall asimmetria informativa, ben noto in campo assicurativo, è la selezione avversa (anche anti-selezione ). A causa della migliore informazione circa la propria situazione di rischio, il produttore può essere in grado di valutare se il premio richiesto dalle assicurazioni è proporzionato al rischio che egli deve affrontare. In tutti casi in cui non vi è l'obbligo di sottoscrivere a polizza assicurativa tendono ad assicurarsi solamente i soggetti più esposti, alterando quindi il rapporto indennità/premi e pregiudicando la sostenibilità attuariale delle polizze. 8
9 Figura 2 - Funzione di densità dei prezzi del mais del dicembre '99 al 26 ottobre '98 Densità Prezzo ($/bushel) Gli strumenti a disposizione degli agricoltori americani per gestire il rischio di prezzo sono rappresentati dalla vendita per consegna differita, dai contratti futures e dalle opzioni sui prezzi. 9 L obiettivo dei produttori nei riguardi del rischio di prezzo è, in genere, quello di cautelarsi da possibili riduzioni nei prezzi. Il modo più semplice per raggiungere questo risultato è quello di stipulare con un trasformatore o con un intermediario un accordo per la cessione di una quantità di prodotto ad un determinato prezzo a una data stabilita. Vendere il proprio prodotto per consegna differita presenta caratteristiche simili al prendere una posizione sui mercati a termine vendendo contratti futures sul prodotto che si spera di ottenere. 10 Con riferimento alla figura 2, in data 26 ottobre 1998, un produttore di mais si sarebbe potuto garantire con i futures un livello di prezzo pari a $ 2,58 per staio. 11 Relativamente alla posizione a termine, il produttore guadagna se al momento della vendita del prodotto il prezzo sul mercato del fisico si è ridotto, perde se questo invece è cresciuto. Il produttore può anche cautelarsi nei confronti di riduzioni di prezzo acquistando delle put options. 12 Nel caso in questione, una opzione di tipo put garantisce al produttore il diritto di vendere un contratto future ad un determinato prezzo, definito strike price o prezzo di esercizio. Se il prezzo di mercato scende al di sotto del prezzo di esercizio, il produttore esercita l opzione e vende il 8 La volatilità dei prezzi viene in genere misurata dal coefficiente di variazione delle fluttuazioni dei prezzi. Può essere stimata in base ai valori delle opzioni sui prezzi dei prodotti agricoli. 9 E forse utile precisare che il termine vendita per consegna differita viene usato per tradurre forward contracts, mercati a termine per tradurre futures markets e opzioni sui prezzi per tradurre price options. 10 In gergo finanziario vendere contratti futures equivale a prendere una posizione corta (short) da cui short hedge, l operazione di copertura di prezzo generalmente effettuata dai produttori. 11 Diversamente dalla tonnellata, il bushel (staio) è un unità di volume e quindi il peso relativo è funzione del peso specifico del prodotto. Nel caso del mais il bushel pesa convenzionalmente 60 libbre e per passare da cents/bushel a $/t bisogna dividere per 2, Le opzioni si dividono in call e put a seconda che garantiscano il diritto ad acquistare o a vendere il sottostante (cfr. Hull, 1997). 9
10 contratto future al prezzo di esercizio, assicurandosi così tale livello di prezzo. Se invece il prezzo di mercato sale, il produttore non esercita l opzione e vende il proprio prodotto sul mercato del fisico al prezzo più alto. Le opzioni su futures sono scambiate su borse merci come la Chicago Board of Trade o la Chicago Mercantile Exchange. Figura 3 - Opzione put su contratto futures per mais con scadenza dicembre '99 a 2,58 $/bushel: relazione fra prezzo di esercizio e valore della opzione Valore dell'opzione ($/bushel) 0,20 0,18 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 1,80 1,90 2,00 2,10 2,20 2,30 2,40 2,50 2,60 Prezzo di esercizio ($/bushel) Avere l opzione di vendere un contratto future ad un prezzo più alto rispetto al prezzo di mercato (quando questo è calato) ha ovviamente un valore. Tale valore si riflette nel prezzo della opzione stessa. La figura 3 mostra come il valore dell opzione cresca con l avvicinarsi del prezzo di esercizio al prezzo futures ($ 2,58). Un produttore che è disposto a pagare il valore dell opzione (e cioè il suo prezzo) si assicura un livello di prezzo per il prodotto pari al prezzo di esercizio. Si noti anche come il valore della opzione cresce rapidamente al crescere del prezzo di esercizio. Gran parte della divulgazione effettuata negli Usa in materia di gestione del rischio è orientata ad illustrare ai produttori come usare futures e options per gestire il rischio di prezzo. Nonostante tali sforzi, i produttori che praticano lo hedging con i futures sono pochi, e meno ancora quelli che acquistano options. 13 Fra le ragioni che scoraggiano gli agricoltori dal prendere posizione sui mercati a termine vi sono le opportunità perdute nei casi in cui i prezzi del prodotto salgono piuttosto che scendere. In questi casi il produttore non può beneficiare della differenza fra il prezzo di mercato (più alto) ed il prezzo a cui aveva stabilito di vendere la merce. Naturalmente, se il produttore dispone fisicamente del prodotto da vendere, questa è solo una perdita di opportunità e non una reale perdita finanziaria. 10
11 Spesso i produttori sono disposti ad accettare il rischio di rinunciare a tali opportunità in cambio della copertura dal rischio di riduzione del prezzo. Ma cosa succede se un produttore vende per consegna differita il proprio prodotto ed il prezzo sale e, a causa di una riduzione nella resa prevista, non ha prodotto da consegnare? L agricoltore si trova nelle condizioni di dover acquistare il prodotto di cui ha bisogno per tenere fede ai suoi obblighi contrattuali. Questo scenario, e cioè una vendita per consegna differita, una riduzione nella produzione e prezzi di mercato più alti possono avere serie conseguenze sulla stabilità finanziaria dell azienda. Questo è uno dei motivi per cui gli agricoltori percepiscono la vendita per consegna differita come una situazione potenzialmente rischiosa. 14 L acquisto di una opzione put non ha le conseguenze rischiose descritte nel caso della vendita per consegna differita: il massimo che l agricoltore può perdere è il prezzo della opzione che, come è noto, non viene esercitata nel caso il prezzo di mercato sia superiore a quello della opzione. Inoltre, come già evidenziato, il produttore non perde la possibilità di vendere la produzione ad un prezzo di mercato più alto qualora i corsi aumentino al di sopra delle previsioni effettuate. Le opzioni su futures, dunque, forniscono al produttore una consistente copertura nei confronti della riduzione dei prezzi, permettendo al tempo stesso di poter trarre beneficio da eventuali rialzi del mercato. Futures e options, naturalmente, non garantiscono nessuna protezione dai rischi di resa Assicurazioni sui ricavi Le assicurazioni sui ricavi sono uno dei prodotti assicurativi di più recente introduzione. Negli Usa le polizze ricavi hanno fatto la loro comparsa come programmi pilota per mais e soia nel 1996 ma già ora sono disponibili per gran parte dei seminativi (frumento, sorgo da granella, cotone, orzo) e per alcune colture specializzate. Nell assicurare il ricavo (il prodotto della resa per il prezzo) tali polizze offrono ai produttori uno strumento di copertura per una delle variabili di maggiore rilevanza per l impresa. Mentre infatti le assicurazioni sulle rese coprono il produttore da possibili riduzioni nella resa, e la copertura del rischio di prezzo cautela da eventuali riduzioni nel prezzo, le polizze sul ricavo offrono garanzie su entrambi. I programmi assicurativi attualmente disponibili negli Usa offrono garanzie sui ricavi basate su rese storiche verificabili dei singoli produttori e su di un prezzo atteso, calcolato in genere utilizzando i mercati futures. Gran parte dei produttori di mais, ad esempio, possono assicurare il proprio ricavo in base alla media delle quotazioni di febbraio del contratto future della CBOT con scadenza a dicembre Secondo stime USDA gli agricoltori che utilizzano futures per coprire il rischio di prezzo sarebbero poco più del 20% (Harwood et al., 1999). 14 Con i mercati a termine (futures) il rischio è minore in quanto è possibile liquidare in corso di campagna le posizioni eccedenti la resa prevista. 15 Le quotazioni utilizzate sono i valori settlement. 11
12 La polizza sui ricavi copre quindi la differenza fra il ricavo garantito ed il ricavo di raccolto. Seguendo ancora l esempio relativo al mais, il ricavo di raccolto è pari al prodotto fra resa produttiva e media delle quotazioni di novembre del contratto future della CBOT con scadenza a dicembre. 16 I sostenitori delle assicurazioni sui ricavi ritengono che tali polizze, offrendo protezione congiunta per rischio produttivo e rischio di resa, rappresentino uno strumento superiore. Tale affermazione va però qualificata: può infatti accadere che nel corso della campagna il prezzo si riduca e che la polizza ricavi non garantisca indennizzi nel caso in cui la resa è sufficientemente alta da mantenere il ricavo (prezzo per resa) al di sopra del livello garantito. Analogamente, in caso di riduzione della resa, la polizza ricavi non garantisce indennità se i prezzi aumentano in misura sufficiente per compensare la riduzione produttiva. Come specificato, dunque, la polizza ricavi garantisce indennità assicurative solo quando il ricavo di raccolto scende al di sotto del ricavo garantito. La causa del calo del ricavo può essere costituita da una riduzione del prezzo, da una riduzione della resa o da una riduzione di entrambi, ma è importante chiarire che non vi è automatismo nell indennizzo nei casi in cui una sola delle due variabili si riduca. I produttori che desiderano coprirsi da entrambi i rischi possono anche dotarsi di garanzie separate sulle rese e sui prezzi. Le assicurazioni sulle rese garantiranno indennità in caso di riduzione di resa, indipendentemente dal livello di prezzo, mentre la copertura del prezzo cautelerà da riduzioni nei prezzi, indipendentemente dal livello di resa. Il principale vantaggio della assicurazione sui ricavi è rappresentato dal costo dell operazione di copertura, decisamente inferiore al costo sostenuto per acquistare separatamente le coperture su resa e prezzo. La ragione del minore costo della polizza ricavi è da attribuire al meccanismo di compensazione fra le due variabili che formano il ricavo: prezzi alti compensano rese ridotte e rese alte compensano prezzi ridotti, riducendo così la frequenza degli indennizzi della polizza ricavi rispetto alle assicurazioni di prezzo e di resa separate. Il risparmio sul costo della polizza ricavi sarà particolarmente alto nei casi in cui le rese del produttore sono correlate negativamente con i prezzi di mercato o, in altri termini, quando vi è un'alta probabilità che rese e prezzi si muovano in direzioni opposte. La frequenza e l entità attesa degli indennizzi della polizza ricavi si riduce al crescere della correlazione negativa fra prezzi e rese, mentre frequenza ed entità attesa degli indennizzi delle coperture di prezzo e di resa separate non vengono influenzate dalla correlazione fra prezzi e rese facendo crescere il costo di una protezione equivalente alla polizza ricavi. 16 Il ricavo di raccolto ai fini assicurativi può essere diverso dal ricavo di raccolto effettivo in quanto il prezzo del prodotto in una determinata zona è diverso dal prezzo future. Tale differenza è definita base e assume importanza fondamentale nei casi in cui condizioni di mercato locali anomale la rendono diversa dal livello atteso. Il ricavo garantito dalla polizza ed il ricavo di raccolto sul quale si calcola l indennità sono per coerenza valutati entrambi utilizzando le quotazioni dei futures. 12
13 L influenza della produzione di un singolo agricoltore sul prezzo del prodotto è in genere marginale e dunque ci si può chiedere se ha senso parlare di correlazione fra le produzioni del singolo ed il prezzo di mercato. Ciò che accade, in realtà, è che la resa del singolo produttore possa essere correlata positivamente con quella di molti altri produttori e che quindi, nel complesso, l insieme di questi produttori rappresenti una quota consistente del mercato, determinando shock sull offerta del prodotto con effetto sul livello dei prezzi. Pur in assenza di un nesso di causalità diretta tra la resa di un singolo agricoltore ed il prezzo di mercato è dunque facile comprendere come le due grandezze siano in relazione fra loro. L entità della correlazione negativa fra resa e prezzo è funzione di vari fattori. Fra questi vi sono l elasticità della domanda (meno elastica la domanda, più forte la correlazione negativa), la quota dell offerta aggregata proveniente da una particolare regione (maggiore la quota, più forte la correlazione negativa), ed il rapporto tra rischio sistemico e rischio totale nella data regione (maggiore la quota di rischio sistemico maggiore la correlazione positiva fra le rese della regione e quindi più significativo l effetto sul prezzo). La figura 4 rappresenta un esempio di relazione esistente tra correlazione resa-prezzo ed il rapporto fra il premio di una polizza ricavi (Pr) e la somma dei premi necessari per assicurare rese (Cr) e prezzo (Cp) separatamente. Figura 4 - Assicurazione del ricavo: rapporto fra premio polizza ricavi (Pr) e premio copertura rese (Cr) + premio copertura prezzo (Cp) Pr / (Cr+Cp) 0,50 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 Coefficiente di correlazione fra prezzo e resa (in valore assoluto) 13
14 Per poter comparare livelli di copertura del ricavo simili i due scenari sono stati simulati come segue: nello scenario 1 (copertura prezzo e resa separate), la copertura dal rischio di prezzo è rappresentata da un numero di opzioni put, con prezzo di esercizio pari al 95% del prezzo atteso, sufficienti a coprire l 84% della produzione attesa, mentre l assicurazione sulla resa è rappresentata da una polizza con livello di copertura dell 84% della resa attesa. Una copertura di resa e prezzo così strutturata garantisce una copertura pari all 80% del ricavo atteso (95% x 84% = 80%). Nello scenario 2 (polizza ricavi) l agricoltore copre il suo rischio operativo acquistando una polizza sui ricavi che garantisce l 80% di copertura del prodotto fra resa attesa e prezzo atteso. In entrambi gli scenari dunque, il livello di ricavo garantito è dell 80%. Come si desume dalla figura 4, il vantaggio in termini di costo della polizza ricavi è notevole. A livelli di correlazione pari a zero il premio per la polizza ricavi ammonta a meno della metà del costo necessario a coprire resa e prezzo separate. Quando il valore assoluto della correlazione negativa sale, il vantaggio in termini di costo aumenta ancora. Ad esempio, Revenue Assurance, una delle polizze sui ricavi a disposizione degli agricoltori del cornbelt statunitense, adotta una stima per la correlazione fra rese aziendali e prezzo di 0,4. A questo livello di correlazione i premi della polizza ricavi ammonterebbero al 30% del costo della copertura di resa e prezzo separate. Come per le polizze rese, esiste la possibilità di sviluppare polizze ricavi su base di area, con gli stessi vantaggi descritti per le polizze rese. Nel 1999 gli Usa hanno introdotto un programma pilota di questo tipo definito GRIP (Group Risk Income Protection) in cui allo schema GRP sopra descritto (polizza rese di area) viene aggiunta la componente di assicurazione del prezzo. 3. Conclusioni L'esperienza maturata negli Stati Uniti è senza dubbio un riferimento necessario per le realtà agricole che intendono sviluppare programmi di gestione del rischio. Come descritto, le strategie di gestione del rischio negli Usa sono basate su polizze assicurative e strumenti derivati, futures e options in particolare. Fra le polizze assicurative, la più diffusa è la polizza rese, che garantisce indennità nei casi in cui la resa produttiva risulti inferiore ad un livello di resa garantita. Le polizze rese più utilizzate sono di tipo aziendale ma, a partire dal 1993, gli Usa hanno introdotto lo schema assicurativo GRP che collega le indennità a variazioni di un indice di resa per area geografica. Lo schema GRP consente di superare i problemi di rischio morale ed è particolarmente adatto nei casi in cui vi sia forte correlazione fra le rese produttive delle aziende appartenenti all'area geografica. Le polizze assicurative sulle rese non coprono il rischio di prezzo e per gestire tale tipo di rischio vengono utilizzati contratti forward, futures e options che, pur garantendo tutti soglie minime di prezzo, hanno caratteristiche operative diverse. 14
15 Uno dei principali ostacoli alla diffusione di coperture assicurative in agricoltura è rappresentato dal costo delle polizze, spesso troppo elevato in assenza di sostegno pubblico (De Filippis, Stoppa, 1998). Tramite il corretto "disegno" dei contratti assicurativi è tuttavia possibile ridurre l onerosità della copertura. La discussione mostra, ad esempio, come il tentativo di garantire coperture assicurative totali possa risultare velleitario e che l'utilizzo di adeguati livelli di franchigia rende il sistema più efficiente e le polizze meno costose. Le polizze di area, come nello schema GRP, rappresentano un altro esempio di contratti studiati per ridurre il costo delle coperture. Per gestire congiuntamente rischio di resa e rischio di prezzo gli USA hanno introdotto programmi assicurativi sul ricavo. Tali schemi assicurano il ricavo come prodotto fra resa e prezzo e, in virtù della compensazione fra le due variabili, garantiscono anch'essi notevoli riduzioni nel costo assicurativo rispetto alla copertura separata delle due fonti di rischio. 15
16 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI BINGER B., HOFFMAN E. (1988) - Microeconomics with Calculus, Scott, Foresman and Company, Glenview, Illinois, USA DE FILIPPIS F., STOPPA A. (1998) - "La copertura del rischio d impresa: l esperienza Usa può servire?", L'Informatore Agrario, n. 1, Verona EUROPEAN COMMISSION (2001) - Risk Mangement Tools for EU Agriculture with a special focus on insurance, Working Document, Directorate-General Agriculture, Brussels, Belgium MEUWISSEN M., HUIRNE R., HARDAKER J. B. (1999) - Income Insurance in European Agriculture, European Economy, n. 2, European Commission Directorate-General for Economic and Financial Affairs Reports and Studies, Brussels, Belgium HARWOOD J., HEIFNER R., COBLE K., PERRY J., SOMWARU A. (1999) - Managing Risk in Farming: Concepts, Research, and Analysis, Economic Research Service, United States Department of Agriculture, Washington D.C., USA HULL J. C. (1997) - Options, Futures, and other derivatives, 3 rd ed., Prentice-Hall, New Jersey, USA STOPPA A. (2000) - Agricoltura e sistemi assicurativi: il caso della Spagna, L'Informatore Agrario, n. 21, Verona 16
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