IL CANTIERE DELLE SCIENZE PER L INNOVAZIONE METODOLOGICA ITAS G. DELEDDA LECCE

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1 IL CANTIERE DELLE SCIENZE PER L INNOVAZIONE METODOLOGICA ITAS G. DELEDDA LECCE Docenti esperte: Prof.ssa Agnese Longo, M. Palma De Masi, M.Assunta Corsini ANNO SCOLASTICO 2008/2009

2 LE TRASFORMAZIONI DELL ACQUA Pista di lavoro per la costruzione del curricolo verticale Scuola dell infanzia Via Vecchia Frigole I Circolo C. Battisti Lecce Docente corsista: Grasso Gina Laura Età bambini coinvolti: quattro anni PREMESSA La prima formazione di atteggiamenti e di abilità di tipo scientifico inizia nella scuola dell infanzia, dove il bambino tramite l osservazione di fenomeni naturali e artificiali, cerca con l aiuto dell insegnante di acquisire un metodo di ricerca che parte dall esperienza diretta per giungere alla formulazione di previsioni, ipotesi e alla verifica. È compito dell insegnante trovare le modalità più idonee e selezionare i contenuti più significativi mirati a percorsi di apprendimento adeguati all età dei bambini. L acqua l elemento che per le sue caratteristiche affascinanti offre varie opportunità di sperimentazione perché: è limpida, assume la forma del contenitore, è trasparente, può avere temperature diverse, può essere allo stato gassoso, liquido, solido Permette di far acquisire ai bambini le prime, semplici, leggi scientifiche (galleggiamento degli oggetti, concetto di peso, densità e volume ecc.) prestandosi così a diventare l elemento dominante di molte attività curricolari. ESPERIENZA STIMOLO Per poter introdurre il discorso della storia dell acqua. Delle sue trasformazioni, dei passaggi di stato, dei miscugli di varia natura e loro caratteristiche, ho stimolato i bambini attraverso una conversazione circolare che ha consentito loro di formulare le prime ipotesi. INSEGNANTE: bambini dobbiamo cambiare il calendario perché il mese di febbraio è finito e quindi oggi è il I VITTORIO: è Marzo INS.: e che cosa succede in questo mese? Di solito si dice Marzo pazzerello asce il sole e prendi l ombrello. Che cosa vuol dire secondo voi? PIER FRANCESCO: perché piove con il sole INS.: ma voi sapete com è formata la pioggia? LUISA: da goccioline di acqua INS.: ma voi avete mai visto com è fatta una gocciolina?

3 TUTTI: siii INS.: come? VITTORIO e ANDREA: a punta INS.: allora voglio sapere da voi a che cosa vi fa pensare la parola acqua ALESSANDRO: che cade la pioggia IRENE: che la mamma lava i vestiti DAVIDE: alle nuvole CHIARA: a una bottiglia d acqua che serve per mettere l acqua nel bicchiere RICCARDO: che la beviamo quando abbiamo sete MARTINA: che è fresca FRANCESCO S.: l acqua del mare FRANCESCO M.: l acqua calda FRANCESCO G.: che la beviamo VITTORIO: che spegne il fuoco ROY: quando fa freddo l acqua del rubinetto si ghiaccia ANDREA: a lavarci le mani LUISA: che sta bollendo GIORGIA C.: è liscia PIERFRANCESCO: è trasparente GIULIANA: che si lava il culetto BRIAN: la mamma mi fa il bagno e brucia quando sta nella vasca GIORGIA L.: ci facciamo il bagno nel mare FILIPPO: che mi bagna GIORGIO: alla sete INS.: e secondo voi invece, com è l acqua? VITTORIO: trasparente LUISA: fredda PIERFRANCESO: salata

4 MARTINA: bianca ANDRA: è liquida FILIPPO: è frizzante CHIARA: naturale DAVIDE: leggera ALESSANDRO: fresca RICCARDO: pesante FRANCESCO M.: trasparente CHIARA: limpida IRENE: non sa di niente INS.: avete detto che l acqua è trasparente, conoscete qualcosa che è trasparente come l acqua? BRIAN: la bottiglia GIORGIO: il bicchiere di vetro ALESSANDRA: la finestra MARTINA: la brocca di vetro VITTORIO: gli occhiali ALESSANDRO: la lampadina IRENE: i piatti di vetro CHIARA: il vetro INS.: secondo voi bambini, l acqua scioglie alcune cose? TUTTI: si INS.: che cosa? Fatemi un esempio CHIARA: il ghiaccio MARTINA: la neve CHIARA: la mia mamma la usa per sciogliere la medicina nel bicchiere quando sto male GIORGIA L.: i colori a tempera MARTINA: i biscotti

5 ANDREA: il nesquik DAVIDE: lo zucchero FRANCESCO S.: il sale IRENE: il gelato ALESSANDRO: il caffè INS.: e secondo voi bambini conoscete qualcosa che mettendola in acqua galleggia? ANDREA: le foglie RICCARDO: il tappo di plastica DAVIDE: un pastello a matita CHIARA: il bicchiere di plastica vuoto LUCA: la barca VITTORIO: il giochino LUISA: il tubo di colla MARIA: il pennarello PIERFRANCESCO: le forbicine no, vanno giù ALESSANDRO: anche il bicchiere di acqua pieno MARTINA: la tavoletta del surf galleggia invece, io la uso a mare IRENE: il pallone pure galleggia FRANCESCO S.: la barchetta di carta pure galleggia A questo proposito, nei giorni successivi, per avviare i bambini alla comprensione del ciclo dell acqua, ho raccontato loro la storia di Bianchina e Nerina che hanno drammatizzato. Hanno poi colorato le immagini in sequenza ed analizzato i contenuti del racconto sottolineando anche come, il ciclo dell acqua, renda possibile la vita sulla terra e come ogni essere vivente possa utilizzare questa sostanza che è indispensabile alla vita. Sempre attraverso la conversazione ne abbiamo individuato le proprietà (com è), le azioni (che cosa fa), l utilità (serve per ). TUTTI: leggera MARTINA: trasparente VITTORIO: liquida LA PIOGGIA È

6 MARIA: fresca CHIARA: ghiacciata IRENE: sottile DAVIDE: forte PIERFRANCESO: pesante LUISA: fredda FILIPPO: bagnata LA PIOGGIA LUISA: cade sui tetti NOEMI: cade dal cielo ALESSANDRO: cade dalle nuvole DAVIDE: cade sugli alberi MARTINA: cade sui bambini GIANMARCO: cade sui fiori PIERFRANCESCO: sull erba CHIARA: cade sugli ombrelli IRENE: cade per terra e forma le pozzanghere RICCARDO: forma un fiume MARTINA: forma un ruscello FRANCESO M.: spruzza VITTORIO: i fulmini ci fanno morire CHIARA: possiamo scivolare con le macchine e facciamo gli incidenti LA PIOGGIA SERVE PER PIERFRANCESCO: per far crescere le piante CHIARA: per innaffiare RICCARDO: fa gonfiare i fiumi LUISA: per pulire

7 MARTINA: l acqua delle pozzanghere è puzzolente, non si può bere perché è sporca BRIAN: i bambini poveri però se la bevono perché non hanno l acqua Siamo passati quindi a fare l esperimento della pentola sul fuoco (cambiamenti di stato, acqua, vapore) per poi riprodurlo graficamente e discuterlo verbalmente. In una delle numerose giornate di pioggia, per ampliare la conoscenza sull acqua, ho invitato i bambini ad ascoltare il rumore prodotto dai goccioloni che cadono sui diversi materiali e a riprodurne i suoni onomatopeici corrispondenti: tin tin, tap tap, tip tip, sci sci, tlop tlop. Dopo tanti scambi di idee, siamo passati a fare giochi e sperimentazioni mettendo a disposizione bacinelle e vasetti contenenti acqua e inducendo i bambini a verbalizzare le sensazioni provate utilizzando oggetti che galleggiano e no, e facendo emergere problemi intesi come contrasto tra le aspettative e la realtà dei fatti. Ad esempio, oggetti di grandi dimensioni galleggiano, altri più piccoli vanno a fondo. Nello stesso modo ho invitato i bambini a sperimentare la solubilità dei materiali (mescolando acqua e zucchero, caffè, olio, farina ecc.), la permeabilità e ancora i cambiamenti di stato (l acqua messa nel frigorifero che diventa ghiaccio) osservando, descrivendone le sensazioni ed incoraggiando la conversazione affinché ognuno comunichi agli altri il proprio vissuto. MARTINA: ghiacciato NICOLO : freddo PIERFRANCESCO: che gocciola ROY: è solido ALESSANDRO: è duro RICCARDO: è liscio FRANCESCO S.: brucia e dopo sento caldo CHIARA: sta' scolando GIULIANA: scivola IL GHIACCIO È Abbiamo sperimentato la differenza tra cose che assorbono l acqua e no (spugna, carta assorbente, sassi) facendo notare le caratteristiche della spugna: se è asciutta sta' a galla in superficie, se invece si inzuppa diventa più pesante e galleggia sotto il pelo dell acqua. Che dire poi dei giochi di travaso dell acqua da una brocca in una bottiglia facendo notare che pur prendendo la forma della bottiglia, la quantità d acqua è sempre la stessa. Infine abbiamo scoperto anche che, mettendo la mano dietro una bottiglia d acqua, fa da lente di ingrandimento.

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32 Ho invitato poi i bambini a cimentarsi in una magia. Ho dato ad alcuni dei pezzi di carta velina blu, e ad altri gli stessi arancioni. Ho esortato loro a porli in delle bacinelle piene d acqua. Man mano hanno osservato meravigliandosi, che l acqua si è colorata; poi ho distribuito ad ognuno, entusiasta e curioso, una manciata di pasta (ditali lisci), hanno mescolato ben bene con gioia, e così dopo una frase magica anche la pasta si è colorata. L abbiamo scolata e messa al sole ad asciugare. Ecco il bello di quest esperienza! Realizzare una collana per la mamma, seguendo un algoritmo di due ditali blu e tre arancioni infilati di seguito. Tutto ciò, oltre ad essere stato un ottimo esercizio per il controllo occhio-mano, ha favorito l intuizione della quantità che è uno dei prerequisiti del concetto logico-matematico e numerico. COSTRUZIONE E RICOSTRUZIONE DEL RICORDO Stiamo facendo una magia, la maestra ha dato dei pezzi di carta velina azzurra ad alcuni bambini

33 e ad altri bambini arancione. Poi ad uno ad uno abbiamo messo la carta nell acqua, contenuta in vari recipienti e l acqua si è colorata di arancione e di blù.

34 Abbiamo versato ognuno una manciata di pasta e l abbiamo mescolata.

35 Con grande meraviglia la pasta si è colorata di arancione e di blù. L abbiamo quindi scolata e messa su dei vassoi al sole.

36 Che bello la pasta si è asciugata! Stiamo realizzando delle collane. Oltre che a giocare abbiamo imparato a contare.

37 Che bello questi oggetti galleggiano! Il mio pezzo d ovatta sta sparendo pian piano!

38 Ma guarda.. anche il mio foglio di carta assorbente sta andando giù La spugna è rimasta a galla perché è asciutta. Poi la maestra mi ha detto di metterla giù così si è bagnata ed è andata giù.

39 Sto scoprendo che le forbici sono andate giù perché sono pesanti.

40 Ho scoperto che mettendo la mano dietro una brocca piena d acqua, fa da lente di ingrandimento. Abbiamo scoperto che, se versiamo l acqua di una brocca che ha la forma di un rettangolo in una bottiglia, l acqua prende la forma del contenitore e mantiene la stessa quantità. Metto il ghiaccio nella pentola.

41 Ho scoperto che si scioglie prima a contatto con il fuoco. Quello nel piatto invece, impiega più tempo.

42 Sto mostrando le goccioline di vapore che si formano sotto il coperchio quando l acqua bolle. Mettiamo il caffè nell acqua. Non si è sciolto mentre l acqua si è colorata di marrò.

43 Nel vasetto mettiamo lo zucchero che con l acqua si scioglie. Il sale nell acqua si scioglie e diventa salata.

44 L olio nell acqua. galleggia.

45 L acqua si consumata il sale sembra zucchero filato.

46 Abbiamo preso il sale e ci faceva il solletico. CONCLUSIONE

47 La riproduzione grafica delle esperienza effettuate, la drammatizzazione finale, le schede strutturate, le foto con la ricostruzione del ricordo, i giochi a livello motorio e costruttivo, sono stati prodotto finale di verifica. Essi hanno offerto ai bambini, opportunità di descrivere le fasi del momento vissuto con adeguata terminologia; di acquisire le capacità di individuare alcune proprietà dell acqua, di constatare la capacità di formulare previsioni sui risultati delle esperienze svolte,ricorrendo anche a codici simbolici. Tutti hanno partecipato emotivamente il percorso manifestando gioia e interesse estremo sotto il profili cognitivo e affettivo. Hanno compreso che l acqua è un elemento essenziale alla loro esistenza, che il nostro corpo è fatto d acqua e senza essa non c è vita. Hanno dato il meglio di sé, arricchendo anche me docente, di voglia di porgere loro impegno e dedizione. Sono stati grandi nel loro piccolo, sono stati piccoli nella grandezza del loro desiderio irrefrenabile di saperne di più.

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