I COMPENDI D AUTORE. diretti da Roberto GAROFOLI

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1 I COMPENDI D AUTORE diretti da Roberto GAROFOLI

2 Aristide POLICE Compendio di DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO I edizione

3 SOMMARIO CAPITOLO I I PRINCIPI DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA E IL RIPARTO DI GIURISDIZIONE 1 1. L affermazione del sistema di giustizia amministrativa in Italia I principi costituzionali sulla giustizia amministrativa: quadro generale I principi sul giudice I principi sull azione Il criterio di riparto di giurisdizione fondato sulla causa petendi L ambito della giurisdizione amministrativa nel codice del processo amministrativo e la c.d. translatio iudicii. 15 QUESTIONARIO 18 CAPITOLO II LE FORME DELLA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA La giurisdizione generale di legittimità L assetto della giurisdizione di legittimità dopo la legge di riforma n. 205/2000 e l entrata in vigore del codice del processo amministrativo La giurisdizione di merito Le ipotesi di giurisdizione di merito Le origini della giurisdizione amministrativa esclusiva Il d.lgs. n. 80/1998 e l intervento della Corte costituzionale Le materie attualmente devolute alla giurisdizione esclusiva. 33 QUESTIONARIO 37 CAPITOLO III LA COMPETENZA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO Gli organi della giurisdizione amministrativa e la competenza per grado La competenza territoriale inderogabile. 40 VIII

4 3. Connessione, litispendenza e continenza di cause La competenza funzionale Rilievo dell incompetenza Il regolamento di competenza. 49 QUESTIONARIO 50 CAPITOLO IV LE AZIONI Inquadramento L azione di annullamento L azione di adempimento L azione risarcitoria L azione avverso il silenzio L azione di nullità. 68 QUESTIONARIO 71 CAPITOLO V IL RICORSO DAVANTI AL GIUDICE AMMINISTRATIVO Introduzione Il contenuto del ricorso introduttivo del giudizio amministrativo La notifica del ricorso I vizi del ricorso e della notificazione Deposito del ricorso e costituzione in giudizio del ricorrente La costituzione in giudizio delle parti diverse dal ricorrente L integrazione del contraddittorio L intervento in causa I motivi aggiunti Il ricorso incidentale La domanda riconvenzionale Il processo amministrativo telematico. 106 QUESTIONARIO 107 IX

5 CAPITOLO VI LA TUTELA CAUTELARE Strumentalità e atipicità della tutela cautelare. Origini ed evoluzione I presupposti della tutela cautelare Il procedimento cautelare ordinario La tutela cautelare per decreto Provvedimenti cautelari e possibili rimedi L esecuzione delle misure cautelari e la disciplina sulle spese del procedimento cautelare La definizione del giudizio in esito all udienza cautelare. 126 QUESTIONARIO 129 CAPITOLO VII ATTIVITÀ ISTRUTTORIA E MEZZI DI PROVA Considerazioni introduttive Onere della prova e metodo acquisitivo Il principio di non contestazione e la regola del prudente apprezzamento Il sistema delle prove nel processo amministrativo: inquadramento I mezzi di prova nel Codice Esame dei singoli mezzi di prova Le regole dell istruttoria in primo grado e in appello. 152 QUESTIONARIO 153 CAPITOLO VIII LA DECISIONE DEL RICORSO E GLI INCIDENTI DEL GIUDIZIO La discussione e la decisione dei ricorsi I diversi tipi di decisione La sospensione e l interruzione del giudizio L estinzione del processo: premessa La rinuncia al ricorso La perenzione. 167 X

6 7. La cessazione della materia del contendere e la carenza sopravvenuta di interesse. 168 QUESTIONARIO 170 CAPITOLO IX LE IMPUGNAZIONI Premessa La sistematica del Libro III del Codice La rimessione all Adunanza Plenaria L appello Il giudizio di revocazione L opposizione di terzo Il ricorso per cassazione per motivi di giurisdizione. 182 QUESTIONARIO 184 CAPITOLO X I RITI SPECIALI Il rito in materia di accesso ai documenti amministrativi La tutela avverso l inerzia della pubblica amministrazione Il procedimento di ingiunzione Le controversie sottoposte alle regole del rito abbreviato La disciplina del rito abbreviato Il rito applicabile in materia di affidamento di pubblici lavori, servizi e forniture Tutela in forma specifica e per equivalente in materia di contratti pubblici Il contenzioso elettorale. 206 QUESTIONARIO 215 CAPITOLO XI IL GIUDIZIO DI ESECUZIONE Il giudicato amministrativo Il giudizio di ottemperanza. 223 XI

7 3. I provvedimenti suscettibili di ottemperanza Il giudice dell ottemperanza Le regole di procedura Il commissario ad acta e la penalità di mora. 232 QUESTIONARIO 234 INDICE ANALITICO 235 XII

8 CAPITOLO III CAPITOLO III LA COMPETENZA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO SOMMARIO: 1. Gli organi della giurisdizione amministrativa e la competenza per grado La competenza territoriale inderogabile Connessione, litispendenza e continenza di cause La competenza funzionale Rilievo dell incompetenza Il regolamento di competenza. *** 1. GLI ORGANI DELLA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA E LA COMPETENZA PER GRADO. Le norme sulla competenza (artt. 13 ss. c.p.a.) determinano la misura o quota di giurisdizione attribuita a ciascun organo dell ordine giurisdizionale amministrativo. Sotto tale profilo esse danno attuazione al precetto, fissato dall art. 25, comma 1, Cost., del giudice naturale precostituito per legge. Fino all istituzione dei Tribunali Amministrativi Regionali ad opera della l. n. 1034/1971, nel nostro sistema di giustizia amministrativa non si poneva alcun problema di riparto della competenza in ragione del grado di giudizio. Oggi il principio del doppio grado di giurisdizione, già enunciato dall art. 125 Cost., è nella sostanza recepito dall art. 4 c.p.a., secondo cui la giurisdizione amministrativa è esercitata dai tribunali amministrativi regionali e dal Consiglio di Stato secondo le norme del presente codice, e ulteriormente esplicitato nei successivi artt. 5 e 6 c.p.a. L art. 5 c.p.a. individua nei tribunali amministrativi regionali e nel Tribunale regionale di giustizia amministrativa per la regione autonoma del Trentino - Alto Adige i giudici amministrativi di primo grado e fissa le regole fondamentali su composizione (tre magistrati) e presidenza del collegio giudicante. In sede di disamina della tutela cautelare, peraltro, si avrà modo di rilevare che importanti decisioni, seppure temporalmente circoscritte, possono essere adottate dal giudice amministrativo in formazione monocratica. Il Consiglio di Stato, ai sensi dell art. 6, comma 1, c.p.a., è organo di ultimo grado della giurisdizione amministrativa. Tale criterio di competenza per grado va incontro ad alcune eccezioni. La prima si riferisce segnatamente alla Regione Sicilia, dove le funzioni di giudice 38

9 LA COMPETENZA DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO di secondo grado sono esercitate dal Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, con sede a Palermo, istituito dal d.lgs. 6 maggio 1948, n. 654, e riformato a seguito dell emanazione del d.lgs. 24 dicembre 2003, n. 373, che ne rappresenta la fonte di disciplina attuale. Di particolare rilievo è l ipotesi in cui un soggetto proponga, erroneamente, al Consiglio di Stato l appello avverso una sentenza adottata dal Tar Sicilia. Infatti, nonostante la giurisprudenza, da tempo, abbia riconosciuto in questi casi l inammissibilità dell azione (cfr. Cons. St., ad. plen., 4 luglio 1978, n. 21, e, più di recente, Cons. St., ad. plen., 19 novembre 2012, n. 34), si è discusso in merito alle conseguenze di tale inammissibilità. Secondo l indirizzo prevalente, dalla declaratoria di inammissibilità deriverebbe il passaggio in giudicato della sentenza, consumandosi il potere di impugnazione (v. ex multis Cons. St., sez. IV, 21 ottobre 1993, n. 898; Cons. St., sez. IV, 19 febbraio 1990, n Contra Cons. St., sez. III, 16 aprile 2011, n. 2340). Talora la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha spostato l attenzione sull art. 50 c.p.c., in base al quale, in caso di incompetenza, la causa prosegue innanzi al giudice competente se riassunta nei termini previsti (Cons. St., sez. V, 21 luglio 2009, n. 4580). La questione è stata affrontata e risolta dall Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con decisione n. 12 del 22 aprile 2014, la quale ha privilegiato la prima tesi e ha evidenziato che, nel processo amministrativo, le norme che individuano il giudice d appello, avendo carattere funzionale, non attengono alla competenza territoriale in senso tecnico, ma al luogo dove ha sede il giudice naturale, donde l impossibilità di procedere ad un estensione delle norme che, in primo grado, disciplinano la riassunzione del processo innanzi al giudice competente. L altra eccezione al criterio di competenza per grado si riferisce all ipotesi di giurisdizione in unico grado del Consiglio di Stato nei casi di ottemperanza del giudicato del giudice d appello che abbia riformato la sentenza impugnata. Su di essa si tornerà già nel successivo 4 dedicato alla competenza funzionale. Per quanto concerne la composizione del collegio giudicante, l art. 6 detta le seguenti regole che si riferiscono, segnatamente, alle sezioni con funzioni giurisdizionali (la III, la IV, la V e la VI), le quali decidono con l intervento di cinque magistrati, di cui un presidente di sezione e quattro consiglieri, e all adunanza plenaria, composta dal presidente del Consiglio di Stato, che la presiede, e da dodici magistrati del Consiglio di Stato assegnati alle sezioni giurisdizionali. In caso di impedimento, il presidente del Consiglio di Stato è sostituito dal presidente di sezione giurisdizionale più anziano nel ruolo, gli altri componenti dal magistrato più anziano nella stessa qualifica della rispettiva sezione. Il deferimento all adunanza plenaria è disciplinato dall art. 99 c.p.a., in base al quale sono configurabili le seguenti fattispecie: 39

10 CAPITOLO III teria e comunicata alle parti. Il Consiglio di Stato adìto con regolamento di competenza decide con ordinanza in camera di consiglio, previo avviso della fissazione della medesima inviato almeno dieci giorni prima ai difensori costituiti. Tale ordinanza provvede anche sulle spese del regolamento (a meno che si tratti di regolamento richiesto d ufficio): la pronuncia sulle spese conserva efficacia anche dopo la sentenza che definisce il giudizio, salvo diversa statuizione espressa nella sentenza. Al procedimento si applicano le disposizioni di cui all art. 55, commi da 5 a 8, c.p.a. La pronuncia sulla competenza resa dal Consiglio di Stato, in sede di regolamento o di appello, vincola i tribunali amministrativi regionali. Se viene indicato come competente un T.A.R. diverso da quello originariamente adìto, occorre riassumere il giudizio nel termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione dell ordinanza che pronuncia sul regolamento, ovvero entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione. La mancata riassunzione del giudizio determina la relativa estinzione in base a quanto disposto dall art. 35, comma 2, lett. a), c.p.a. QUESTIONARIO 1. Quali sono gli organi della giustizia amministrativa? Par Qual è la disciplina del deferimento all Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato? Par Cosa si intende per forum shopping? Par In base a quali regole si determina la competenza territoriale del giudice amministrativo? Par In che termini il codice del processo amministrativo disciplina l istituto della connessione? Par Quando è possibile parlare di litispendenza e quando di continenza di cause? Par In cosa consiste la competenza funzionale? Par È ammessa la rilevabilità d ufficio del difetto di competenza? Par Qual è la disciplina del regolamento di competenza? Par