RICERCA OPERATIVA (a.a. 2015/16) Nome: Cognome: Matricola:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RICERCA OPERATIVA (a.a. 2015/16) Nome: Cognome: Matricola:"

Transcript

1 o Appello 8/1/1 1 RICERCA OPERATIVA (a.a. 1/1) Nome: Cognome: Matricola: 1) Si risolva il seguente problema di PL max x 1 x x 1 x 1 x 1 x 1 + x x per via algebrica, mediante l algoritmo del Simplesso Primale a partire dalla base B = {, }. Per ogni iterazione si indichino: la base, la matrice di base e la sua inversa, la coppia di soluzioni di base, l eventuale degenerazione primale e duale della base, l indice uscente, la direzione di crescita, il passo di spostamento, e l indice entrante, giustificando le risposte. Al termine si discuta quali informazioni si possono ricavare riguardo il problema duale del PL dato. it.1) B = {,}, A B = 1 1, A B = y B = ca 1 B = 1 1 1, x = A B b B = = = 1, y N =, y = 1 base primale degenere e duale non degenere h = min{i B : y i < } = min{,} =, B(h) = 1 ξ = A B u B(h) =, A N ξ = =, J = {i N : A 1 i ξ > } = {1,} it.) B = {,}, A B = it.) B = {1,}, A B = λ i = (b i A i x)/a i ξ, λ 1 =, λ =, λ = min{λi : i J } = 1 k = min{i J : λ i = λ} = cambio di base degenere, A 1 1 B = y B = 1 1 1, x = = = 1, y = base primale degenere e duale non degenere h =, B(h) = 1 ξ =, A 1 N ξ = = J = {1}, λ = λ1 =, k = 1, A 1 B = 1, x = = =, y = y B = base primale non degenere e duale non degenere h =, B(h) = ξ =, A 1 N ξ = =, J = 1 1 STOP. ξ è una direzione di crescita illimitata, pertanto il problema primale è superiormente illimitato e di conseguenza la regione ammissibile del problema duale è vuota.

2 o Appello 8/1/1 ) Si risolva graficamente il problema di PL in figura, utilizzando l algoritmo del Simplesso Duale a partire dalla base B = { 1, }; si noti che c, A ed A sono collineari. Per ogni iterazione si indichino: la base, la soluzione primale di base (in figura), l indice entrante k, i segni delle componenti dei vettori ȳ B e η B e l indice uscente h, giustificando le risposte. Si discuta inoltre l eventuale degenerazione primale e duale delle soluzioni di base determinate. Al termine, in caso di ottimo finito si discuta l unicità delle soluzioni primali e duali ottime. A A A x A x x 1 x A 1 c A it. 1): B = { 1, }. La soluzione primale di base x 1 viola i vincoli e, pertanto k = min{,} = per la regola anticiclo di Bland. ȳ 1 = e ȳ > in quanto c è collineare con A ; quindi la base è duale degenere, ed è primale non degenere poiché B = I( x 1 ). Poiché A cono(a 1,A ), come mostrato in figura (a), risultano η 1 > e η > ; poichè però c cono(a,a ) ma c / cono(a 1,A ), deve necessariamente risultare h = 1. Un modo diverso di ottenere lo stesso risultato è notare che, poiché ȳ 1 =, ȳ 1 /η 1 = mentre ȳ /η >. it. ): B = {, }. La soluzione primale di base x viola il solo vincolo, pertanto k =. ȳ = e ȳ > in quanto c è collineare con A ; quindi la base è ancora duale degenere, e rimane primale non degenere poiché B = I( x ). Poiché A cono( A,A ), come mostrato in figura (b), risultano η < e η > ; pertanto h =. it. ): B = {, }. La soluzione primale di base x viola il solo vincolo 1, pertanto k = 1. ȳ > e ȳ > in quanto c è interno al cono generato da A e A ; quindi la base è duale non degenere, ed è anche primale non degenere poiché B = I( x ). Poiché A 1 cono(a, A ), come mostrato in figura (c), risultano η >, η < ; pertanto h =. it. ): B = { 1, }. ȳ 1 > e ȳ > in quanto c è interno al cono generato da A 1 e A (si veda ancora la figura (c)); quindi la base è duale non degenere, ma è stavolta primale degenere poiché B I( x ) = {1,,}. La soluzione primale di base x non viola alcun vincolo: l algoritmo quindi termina avendo determinato una soluzione ottima sia per il primale che per il duale. a) b) c) A 1 A c A = A c A A A 1 A -A c A -A = È facile verificare che la soluzione ottima del primale è unica; in effetti, è l unica soluzione ammissibile del primale. Poiché la base è primale degenere, la soluzione ottima del duale invece non è unica. Per accertarsene si consideri che c ed A sono collineari ma di verso opposto, ossia c = αa per un qualche α >. Poiché per la soluzione di base duale determinata all ultima iterazione si ha possiamo dire che, ad esempio ȳ 1 A 1 +ȳ A = c = αa ȳ 1 A 1 +ȳ A +αa = c, e questo indica come esista una diversa soluzione ammissibile del duale che rispetta le condizioni degli scarti complementari con x, e quindi è anch essa ottima.

3 o Appello 8/1/1 ) Si risolva il problema di flusso di costo minimo relativamente all istanza in figura utilizzando l algoritmo di cancellazione dei cicli a partire dal flusso indicato di costo cx = 8. Per ogni iterazione si mostri il ciclo individuato con il suo verso, costo e capacità e la soluzione ottenuta dopo l applicazione dell operazione di composizione, con il suo costo. Al termine si discuta se la soluzione ottenuta è unica. - -,,,, b i b c ij, u ij, x j ij i j 1,7,,,,9,1 L algoritmo esegue due iterazioni, illustrate dalle prime due figure in alto (da sinistra a destra): in ogni figura è mostrato il ciclo C utilizzato (archi tratteggiati) con il suo verso (freccia tratteggiata) e la sua capacità θ, nonché il flusso x al termine dell iterazione, ossia dopo l applicazione dell operazione di composizione con C, con il relativo costo cx. La terza figura, in basso al centro, mostra il grafo residuo relativo all ultima soluzione ed il corrispondente albero dei cammini minimi (archi tratteggiati) di radice fittizia r (non mostrata in figura). Tale albero è ottimo, come dimostrano le etichette associate ai nodi, che soddisfano le condizioni di Bellman. L esistenza di un albero dei cammini minimi dimostra che non esistono cicli orientati di costo negativo nel grafo residuo, ovvero non esistono cicli aumentanti di costo negativo rispetto all ultimo flusso determinato x, che è quindi un flusso di costo minimo.,,,1, 1,, 1,, 7,, 1,, θ =, c(c) = -, cx = θ=, c(c)=, cx = La soluzione ottima non è unica, in quanto esistono nel grafo residuo cicli aumentanti di costo nullo. Infatti, l arco (,), al di fuori dell albero dei cammini minimi, rispetta all uguaglianza le condizioni di Bellman (infatti d +c = + = = d ); tale arco, aggiunto all albero dei cammini minimi, individua il ciclo orientato {,,,} sul grafo residuo, che corrisponde quindi ad un ciclo aumentante (di costo nullo).

4 o Appello 8/1/1 ) Si consideri il seguente problema di PL: max x 1 +x +αx x 1 +x +x x 1, x, x Assumendo α = 1, si individui una soluzione ottima utilizzando la teoria della dualità della PL. Successivamente si indichi per quali valori di α la soluzione individuata rimane ottima. Giustificare le risposte. Suggerimento: si utilizzino le condizioni degli scarti complementari per la coppia simmetrica di problemi di PL, ricavandole se necessario da quelle, note, per la coppia asimmetrica. Considerando la coppia simmetrica di problemi duali (P) max{ cx : Ax b,x } (D) min{ yb : ya c,y } il teorema forte della dualità ed il teorema degli scarti complementari garantiscono la seguente caratterizzazione dell ottimalità primale: Proposizione. Sia x una soluzione ammissibile per (P). Allora, x è ottima se e solo se esiste una soluzione ȳ ammissibile per (D) complementare a x, ovvero tale che x e ȳ verifichino le condizioni degli scarti complementari ȳ(b A x) =, (ȳa c) x = ( ). Per l ammissibilità di x e ȳ, le condizioni degli scarti complementari sono equivalenti al sistema di equazioni ȳ i (b i A i x) = i = 1,...,m, (ȳa j c j ) x j = j = 1,...,n ( ). Per dimostrare la proposizione è ad esempio possibile formulare (P) come primale della coppia asimmetrica e scrivere il corrispondente problema duale (P ) max{ cx : Ax b, Ix } (D ) min{ yb : ya Iw = c, (y,w) }. Le condizioni degli scarti complementari per la coppia (P ) e (D ) assicurano che, data una soluzione x ammissibile per (P), x è ottima se e solo se esiste una soluzione (ȳ, w) ammissibile per (D ) tale che ȳ(b A x) =, w x =, il che, poiché w = ȳa c, è chiaramente equivalente alla condizione ( ). Scriviamo ora il problema duale di (P): (D) min y y 1 y y α y È immediato verificare che per α = 1 l unica soluzione ottima di (D) è ȳ =. Di conseguenza, applicando le condizioni degli scarti complementari ( ), una soluzione primale x, che formi con ȳ una coppia di soluzioni complementari, deve soddisfare le condizioni x 1 = x =. Affinché x sia ammissibile per (P), deve quindi valere x =. L unica soluzione ottima di (P) è pertanto x =,,. Per α generico, tale soluzione resta ottima finchè max{,α/} =, ovvero per α. In particolare, se α > la soluzione ȳ = non è più ammissibile perchè viola il terzo vincolo di (D): la soluzione ottima duale diventa y = α/, il terzo vincolo duale risulta essere l unico vincolo attivo e quindi, per le condizioni degli scarti complementari, l unica soluzione ottima primale diventa,, 1.

5 o Appello 8/1/1 ) Tommaso, accanito giocatore di Dash for Dans, deve preparare le truppe per il suo attacco GoWiPe-like nella prossima, decisiva Guerra tra Dans. Per questo deve decidere che Truppe (T) e che truppe Nere (N) addestrare tra quelle a sua disposizione, le cui caratteristiche sono descritte nella seguente tabella: nome (a)rcher (g)iant wa(l)l-breaker (w)izard (m)inion (h)og-rider wal(k)yrie g(o)lem tipo T T T T N N N N costo peso 1 8 hitpoints 17 9 firepower Il costo è in elisir per le T, in elisir nero per le N. Il peso è l occupazione dei campi: Tommaso ne ha, ciascuno con capacità pari a, ed ogni truppa addestrata deve trovare posto in uno ed uno solo di essi. Per garantire il successo dell attacco è necessario avere almeno 1 hitpoints e firepower. Siccome però alcune truppe sono particolarmente ostacolate dalle mura ed altre particolarmente attrezzate per superarle, se si addestra almeno un golem oppure almeno giants occorre addestrare almeno 8 wall-breakers (che hanno attacco x contro le mura) oppure almeno 1 hog-riders (che le saltano). Si aiuti Tommaso ad aiutare il suo Dan a vincere la guerra formulando come PLI il problema di decidere quali truppe addestrare, rispettando i vincoli sopra indicati e minimizzando il costo totale, considerato che l elisir nero è 1 volte più raro dell elisir e quindi vale 1 volte di più. Introduciamo variabili x t,c che indicano quante Truppe e truppe Nere di tipo t A = (T = {a,g,l,w}) (N = {m,h,k,o}) trovano posto nel campo c C = {1,,,}. Introduciamo inoltre variabili binarie y g, y o, y l e y h che indicano, rispettivamente, se si addestrano almeno (g)iants, 1 g(o)lem, 8 wa(l)l-breakers e 1 (h)og-riders. Indicando con c a, p a, h a e f a, rispettivamente costo, peso, hitpoints e firepower di ogni truppa (nera) a A come dalla tabella fornita, il modello puó essere scritto come segue: min c C (t T c tx t,c +1 t N c ) tx t,c (1) t A p tx t,c c C () t A h tx t,c 1 () t A f tx t,c () c C c C c C x g,c +y g c C x o,c y o c C x l,c 8y l c C x h,c 1y h y l +y h y g, y l +y h y o (9) x t,c N t A, c C (1) y t {,1} t {g,o,l,h} (11) La funzione obiettivo (1) minimizza il costo complessivo delle truppe addestrate, pesando l elisir nero 1 volte rispetto all elisir. I vincoli () riguardano la capacità dei campi. I vincoli () e () garantiscono rispettivamente la minima quantità di hitpoints e firepower richieste. I vincoli () e () impongono che y g ed y o siano 1 se vengono addestrati, rispettivamente, almeno (g)iants e 1 g(o)lem; si noti che in questo caso si usa il fatto che, per via della capacità dei campi, non ne possono essere comunque addestrati più di, rispettivamente, e. I vincoli (7) e (8) impongono che se y l o y h sono 1, allora vengono addestrati, rispettivamente, almeno 8 wa(l)l-breakers e 1 (h)og-riders. I vincoli (9) implementano la relazione logica y g y o = y l y h. Infine, (1) e (11) sono i necessari vincoli di integralità (e segno) delle variabili. () () (7) (8)

6 o Appello 8/1/1 ) Si risolva l istanza di TSP in figura mediante un algoritmo di B&B che usa MS1T come rilassamento, nessuna euristica, ed effettua il branching come segue: selezionato il nodo col più piccolo valore r > di lati dell MS1T in esso incidenti (a parità di tale valore, quello con indice minimo), crea r(r 1)/ figli corrispondenti a tutti i modi possibili per fissare a zero la variabile corrispondente a r di tali lati. Si visiti breadth-first l albero delle decisioni, ossia si implementi Q come una fila, e si inseriscano in coda i figli di ogni nodo in ordine lessicografico crescente dell insieme di lati fissati a zero. Per ogni nodo dell albero si riportino la soluzione ottenuta dal rilassamento con la corrispondente valutazione inferiore; si indichi poi se, e come, viene effettuato branching o se il nodo viene chiuso e perché. Si visitino solamente i primi nodi dell albero delle decisioni (la radice conta per uno); se ciò non è sufficiente a risolvere il problema, si indichino la migliore valutazione inferiore e superiore disponibile (e quindi il gap relativo ottenuto), giustificando la risposta Indichiamo con z la valutazione inferiore ottenuta ad ogni nodo e con z la migliore delle valutazioni superiori determinate (inizialmente z = + ). La coda Q viene inizializzata inserendovi il solo nodo radice dell albero delle decisioni, corrispondente a non aver fissato alcuna variabile. Nodo radice L MS1T, con z = 1, è mostrato in (a). Poichènon è un ciclo Hamiltoniano, non si è determinata alcuna soluzione ammissibile; pertanto z = 1 < z = + ed occorre procedere col branching. Ciò corrisponde a selezionare il nodo 1, che ha tre lati incidenti e creare i ( 1)/ = figli, inseriti in Q in quest ordine, in cui si fissano a zero rispettivamente i lati {1,}, {1,} e {1,}. x 1 = L MS1T, con z = 1, è mostrato in (b). Poichè z = 1 < z = +, occorre procedere col branching. Ciò corrisponde a selezionare il nodo, che ha tre lati incidenti, e creare i tre figli, inseriti in Q in quest ordine, in cui si fissano a zero rispettivamente i lati {1,}, {,} e {,}. x 1 = L MS1T, con z =, è mostrato in (c). Poiché si tratta di un ciclo Hamiltoniano, e < z = +, si pone z = ; inoltre il nodo viene chiuso per ottimalità (in altri termini, poiché z = z =, il nodo viene chiuso dalla valutazione inferiore). x 1 = L MS1T, con z = 17, è mostrato in (d). Poichè z = 17 < z =, occorre procedere col branching. Ciò corrisponde a selezionare il nodo, che ha tre lati incidenti, e creare i tre figli, inseriti in Q in quest ordine, in cui si fissano a zero rispettivamente i lati {1,}, {,} e {,}. x 1 = x 1 = L MS1T, con z =, è mostrato in (e). Poichè z = > z =, il nodo viene chiuso dalla valutazione inferiore. x 1 = x = L MS1T, con z = 18, è mostrato in (f). Poichè z = 18 < z =, occorre procedere col branching. Ciò corrisponde a selezionare il nodo, che ha tre lati incidenti, e creare i tre figli, inseriti in Q in quest ordine, in cui si fissano a zero rispettivamente i lati {1,}, {,} e {,}. Poiché il massimo numero di nodi è stato raggiunto, l algoritmo viene interrotto anche se Q non è vuota. L analisi dell algoritmo B&B assicura che la valutazione inferiore globale è pari a min{ z, min { z(p ) : P Q } }, dove Q è l insieme dei predecessori immediati dei nodi in Q. In questo caso Q contiene i nodi x 1 =, x 1 = e x 1 = x = ; pertanto la miglior valutazione inferiore disponibile quando l algoritmo termina è min{, min{1, 17, 18}}= 1, ed il gap relativo a terminazione è ( 1)/1 = % (a) (b) (c) (d) (e) (f)

b i 1,1,1 1,1,1 0,1,2 0,3,4

b i 1,1,1 1,1,1 0,1,2 0,3,4 V o Appello // RICERCA OPERATIVA - Corso A (a.a. 9/) Nome Cognome: Corso di Laurea: L C6 LS LM Matricola: ) Si consideri il problema di flusso di costo minimo in figura. Si verifichi se il flusso ammissibile

Dettagli

Ricerca Operativa (Compito A) Appello del 16/06/2014 Andrea Scozzari

Ricerca Operativa (Compito A) Appello del 16/06/2014 Andrea Scozzari Ricerca Operativa (Compito A) Appello del 16/06/2014 Andrea Scozzari Esercizio n.1 Un agenzia finanziaria deve investire 1000000 di euro di un suo cliente in fondi di investimento. Il mercato offre cinque

Dettagli

Esame di Ricerca Operativa del 19/01/2016

Esame di Ricerca Operativa del 19/01/2016 Esame di Ricerca Operativa del 19/01/201 (Cognome) (Nome) (Matricola) Esercizio 1. Una banca offre ai suoi clienti diversi tipi di prestito: mutuo casa, credito auto, credito famiglia, che rendono un interesse

Dettagli

Esame di Ricerca Operativa del 19/01/2016

Esame di Ricerca Operativa del 19/01/2016 Esame di Ricerca Operativa del 9/0/06 (Cognome) (Nome) (Matricola) Esercizio. Una banca offre ai suoi clienti diversi tipi di prestito: mutuo casa, credito auto, credito famiglia, che rendono un interesse

Dettagli

Per formalizzare il concetto sono necessarie alcune nozioni relative ai poliedri e alla loro descrizione.

Per formalizzare il concetto sono necessarie alcune nozioni relative ai poliedri e alla loro descrizione. 3.7.4 Disuguaglianze valide forti Cerchiamo disuguaglianze valide forti, ovvero disuguaglianze valide che forniscano migliori formulazioni (più stringenti). Per formalizzare il concetto sono necessarie

Dettagli

Esame di Ricerca Operativa del 20/12/13. Esercizio 1. Completare la seguente tabella considerando il problema di programmazione lineare:

Esame di Ricerca Operativa del 20/12/13. Esercizio 1. Completare la seguente tabella considerando il problema di programmazione lineare: Esame di Ricerca Operativa del 0// (Cognome) (Nome) (Corso di laurea) Esercizio. Completare la seguente tabella considerando il problema di programmazione lineare: max x x x + x x +x x x x x x x 0 x x

Dettagli

Esame di Ricerca Operativa del 18/12/12. Esercizio 1. Completare la seguente tabella considerando il problema di programmazione lineare:

Esame di Ricerca Operativa del 18/12/12. Esercizio 1. Completare la seguente tabella considerando il problema di programmazione lineare: Esame di Ricerca Operativa del 8// (Cognome) (Nome) (Corso di laurea) Esercizio. Completare la seguente tabella considerando il problema di programmazione lineare: max x x x x x x x + x x x + x 8 x Base

Dettagli

Problemi di Instradamento di Veicoli

Problemi di Instradamento di Veicoli Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Problemi di Instradamento di Veicoli Renato Bruni bruni@dis.uniroma1.it Il materiale presentato è derivato

Dettagli

Sono casi particolari di MCF : SPT (cammini minimi) non vi sono vincoli di capacità superiore (solo x ij > 0) (i, j) A : c ij, costo di percorrenza

Sono casi particolari di MCF : SPT (cammini minimi) non vi sono vincoli di capacità superiore (solo x ij > 0) (i, j) A : c ij, costo di percorrenza Il problema di flusso di costo minimo (MCF) Dati : grafo orientato G = ( N, A ) i N, deficit del nodo i : b i (i, j) A u ij, capacità superiore (max quantità di flusso che può transitare) c ij, costo di

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Il problema del flusso di costo minimo

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Il problema del flusso di costo minimo Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Il problema del flusso di costo minimo L. De Giovanni G. Zambelli 1 Problema del flusso a costo minimo Il problema del flusso a costo minimo é definito

Dettagli

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A Nome e cognome Matricola I Parte OBBLIGATORIA (quesiti preliminari: 1 punto ciascuno). Riportare le soluzioni su questo foglio, mostrando i

Dettagli

Ricerca Operativa Esercizi sul metodo del simplesso. Luigi De Giovanni, Laura Brentegani

Ricerca Operativa Esercizi sul metodo del simplesso. Luigi De Giovanni, Laura Brentegani Ricerca Operativa Esercizi sul metodo del simplesso Luigi De Giovanni, Laura Brentegani 1 1) Risolvere il seguente problema di programmazione lineare. ma + + 3 s.t. 2 + + 2 + 2 + 3 5 2 + 2 + 6,, 0 Soluzione.

Dettagli

Fondamenti di Internet e Reti 097246

Fondamenti di Internet e Reti 097246 sul livello di Rete Instradamento. o Si consideri la rete in figura.. Si rappresenti, mediante un grafo, la rete per il calcolo dei cammini minimi (solo i nodi e gli archi no reti). Si calcoli il cammino

Dettagli

Ricerca Operativa Dualità e programmazione lineare

Ricerca Operativa Dualità e programmazione lineare Ricerca Operativa Dualità e programmazione lineare L. De Giovanni AVVERTENZA: le note presentate di seguito non hanno alcuna pretesa di completezza, né hanno lo scopo di sostituirsi alle spiegazioni del

Dettagli

3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1

3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1 3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1 Scopo: Stimare l onere computazionale per risolvere problemi di ottimizzazione e di altra natura

Dettagli

- Trovare soluzione ottima primale ( con il simplesso o algoritmo analogo)

- Trovare soluzione ottima primale ( con il simplesso o algoritmo analogo) Se si ha un problema lineare e' possibile risolverlo in piu' modi (equivalenti ) - Trovare soluzione ottima primale ( con il simplesso o algoritmo analogo) - Trovare soluzione ottima duale (con il simplesso

Dettagli

Problema del trasporto

Problema del trasporto p. 1/1 Problema del trasporto Supponiamo di avere m depositi in cui è immagazzinato un prodotto e n negozi che richiedono tale prodotto. Nel deposito i è immagazzinata la quantità a i di prodotto. Nel

Dettagli

Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa

Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa Ultimo aggiornamento October 17, 2011 Fornitura acqua Una città deve essere rifornita, ogni giorno, con 500 000 litri di acqua. Si richiede che l acqua

Dettagli

Flusso a costo minimo e simplesso su reti

Flusso a costo minimo e simplesso su reti Flusso a costo minimo e simplesso su reti La particolare struttura di alcuni problemi di PL può essere talvolta utilizzata per la progettazione di tecniche risolutive molto più efficienti dell algoritmo

Dettagli

TSP con eliminazione di sottocicli

TSP con eliminazione di sottocicli TSP con eliminazione di sottocicli Un commesso viaggiatore deve visitare 7 clienti in modo da minimizzare la distanza percorsa. Le distanze (in Km) tra ognuno dei clienti sono come segue: 3 5 7-8 9 57

Dettagli

Lezioni di Ricerca Operativa. Corso di Laurea in Informatica Università di Salerno. Lezione n 4

Lezioni di Ricerca Operativa. Corso di Laurea in Informatica Università di Salerno. Lezione n 4 Lezioni di Ricerca Operativa Lezione n 4 - Problemi di Programmazione Matematica - Problemi Lineari e Problemi Lineari Interi - Forma Canonica. Forma Standard Corso di Laurea in Informatica Università

Dettagli

Ricerca Operativa Esercizi risolti sulle condizioni di complementarietà primale-duale. L. De Giovanni, V. Dal Sasso

Ricerca Operativa Esercizi risolti sulle condizioni di complementarietà primale-duale. L. De Giovanni, V. Dal Sasso Ricerca Operativa Esercizi risolti sulle condizioni di complementarietà primale-duale L. De Giovanni, V. Dal Sasso 1 Esercizio 1. Dato il problema min 2x 1 x 2 s.t. x 1 + 2x 2 7 2x 1 x 2 6 3x 1 + 2x 2

Dettagli

Seconda Prova di Ricerca Operativa. Cognome Nome Numero Matricola A 1/12 A 2/12

Seconda Prova di Ricerca Operativa. Cognome Nome Numero Matricola A 1/12 A 2/12 A / A / Seconda Prova di Ricerca Operativa Cognome Nome Numero Matricola Nota: LA RISOLUZIONE CORRETTA DEGLI ESERCIZI CONTRADDISTINTI DA UN ASTERISCO È CONDIZIONE NECESSARIA PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLA

Dettagli

Se x* e punto di minimo (locale) per la funzione nell insieme Ω, Ω = { x / g i (x) 0 i I, h j (x)= 0 j J } lo e anche per F(x) = f o (x) + c x x 2

Se x* e punto di minimo (locale) per la funzione nell insieme Ω, Ω = { x / g i (x) 0 i I, h j (x)= 0 j J } lo e anche per F(x) = f o (x) + c x x 2 NLP -OPT 1 CONDIZION DI OTTIMO [ Come ricavare le condizioni di ottimo. ] Si suppone x* sia punto di ottimo (minimo) per il problema min f o (x) con vincoli g i (x) 0 i I h j (x) = 0 j J la condizione

Dettagli

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio ITCS Erasmo da Rotterdam Anno Scolastico 014/015 CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio INDICAZIONI PER IL LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA GLI STUDENTI CON IL DEBITO FORMATIVO

Dettagli

TSP con eliminazione di sottocicli

TSP con eliminazione di sottocicli TSP con eliminazione di sottocicli Un commesso viaggiatore deve visitare 7 clienti in modo da minimizzare la distanza percorsa. Le distanze (in Km) tra ognuno dei clienti sono come segue: 7-8 9 7 9-8 79

Dettagli

Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano

Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano 5.1 Modelli di PLI, formulazioni equivalenti ed ideali Il modello matematico di un problema di Ottimizzazione Discreta è molto spesso

Dettagli

Ricerca Operativa 2. Introduzione al metodo del Simplesso

Ricerca Operativa 2. Introduzione al metodo del Simplesso Ricerca Operativa 2. Introduzione al metodo del Simplesso Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema di ottimizzazione vincolata è definito dalla massimizzazione

Dettagli

Un applicazione della programmazione lineare ai problemi di trasporto

Un applicazione della programmazione lineare ai problemi di trasporto Un applicazione della programmazione lineare ai problemi di trasporto Corso di Ricerca Operativa per il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza: Trasporti e Sistemi Territoriali AA 2012-2013

Dettagli

Ricerca Operativa A.A. 2007/2008. 10. Dualità in Programmazione Lineare

Ricerca Operativa A.A. 2007/2008. 10. Dualità in Programmazione Lineare Ricerca Operativa A.A. 2007/2008 10. Dualità in Programmazione Lineare Luigi De Giovanni - Ricerca Operativa - 10. Dualità in Programmazione Lineare 10.1 Soluzione di un problema di PL: punti di vista

Dettagli

Ricerca Operativa A.A. 2007/2008

Ricerca Operativa A.A. 2007/2008 Ricerca Operativa A.A. 2007/2008 9. Cenni su euristiche e metaeuristiche per ottimizzazione combinatoria Motivazioni L applicazione di metodi esatti non è sempre possibile a causa della complessità del

Dettagli

Parte 3: Gestione dei progetti, Shop scheduling

Parte 3: Gestione dei progetti, Shop scheduling Parte : Gestione dei progetti, Shop scheduling Rappresentazione reticolare di un progetto Insieme di attività {,...,n} p i durata (nota e deterministica dell attività i) relazione di precedenza fra attività:

Dettagli

Modelli di programmazione matematica Produzione Bin packing (Zaino) Trasporto Magazzino Assegnazione Commesso viaggiatore Scheduling Supply Chain

Modelli di programmazione matematica Produzione Bin packing (Zaino) Trasporto Magazzino Assegnazione Commesso viaggiatore Scheduling Supply Chain 1 PROGRAMMAZIONE LINEARE 1 1 Programmazione lineare 1.1 Modelli matematici Modelli di programmazione matematica Produzione Bin packing (Zaino) Trasporto Magazzino Assegnazione Commesso viaggiatore Scheduling

Dettagli

min 4x 1 +x 2 +x 3 2x 1 +x 2 +2x 3 = 4 3x 1 +3x 2 +x 3 = 3 x 1 +x 2 3x 3 = 5 Innanzitutto scriviamo il problema in forma standard: x 1 x 2 +3x 3 = 5

min 4x 1 +x 2 +x 3 2x 1 +x 2 +2x 3 = 4 3x 1 +3x 2 +x 3 = 3 x 1 +x 2 3x 3 = 5 Innanzitutto scriviamo il problema in forma standard: x 1 x 2 +3x 3 = 5 IL METODO DEL SIMPLESSO 65 Esercizio 7.4.4 Risolvere utilizzando il metodo del simplesso il seguente problema di PL: min 4 + + + + = 4 + + = + = 5 Innanzitutto scriviamo il problema in forma standard:

Dettagli

ALGORITMO DEL SIMPLESSO

ALGORITMO DEL SIMPLESSO ALGORITMO DEL SIMPLESSO ESERCITAZIONI DI RICERCA OPERATIVA 1 ESERCIZIO 1. Risolvere il seguente programma lineare (a) con il metodo del simplesso e (b) con il metodo grafico. (1) min x 1 x () (3) (4) (5)

Dettagli

Ricerca Operativa (Compito A) Appello del 18/06/2013 Andrea Scozzari

Ricerca Operativa (Compito A) Appello del 18/06/2013 Andrea Scozzari Ricerca Operativa (Compito A) Appello del 18/06/2013 Andrea Scozzari Esercizio n.1 Un azienda intende incrementare il proprio organico per ricoprire alcuni compiti scoperti. I dati relativi ai compiti

Dettagli

Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing

Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing 1 Macchina di Turing (MDT ) Un dispositivo che accede a un nastro (potenzialmente) illimitato diviso in celle contenenti ciascuna un simbolo

Dettagli

(3,4) (1,3) (2,2) (0,2) (3,4) (2,4) t (2,3) (3,5) (2,4) (3,5) (6,8) (3,4) (1,2) 1 (1,3)

(3,4) (1,3) (2,2) (0,2) (3,4) (2,4) t (2,3) (3,5) (2,4) (3,5) (6,8) (3,4) (1,2) 1 (1,3) Prova Scritta di RICERCA OPERATIVA èinformaticiè 2èè98 - Esame æ Cognome: æ Nome:. Una compagnia petrolifera possiede 3 depositi dai quali puço prelevare benzina e trasportarla ai 5 impianti di distribuzione.

Dettagli

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Giorgio Ghelli 25 ottobre 2007 1 Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali Non sempre è facile indiduare le dipendenze funzionali espresse

Dettagli

Il Principio dei lavori virtuali

Il Principio dei lavori virtuali Il Principio dei lavori virtuali Il P..V. rientra nella classe di quei principi energetici che indicano che i sistemi evolvono nel senso di minimizzare l energia associata ad ogni stato di possibile configurazione.

Dettagli

Indice. Nota degli autori. 1 Capitolo 1 Introduzione alla ricerca operativa

Indice. Nota degli autori. 1 Capitolo 1 Introduzione alla ricerca operativa XI Nota degli autori 1 Capitolo 1 Introduzione alla ricerca operativa 1 1.1 Premessa 1 1.2 Problemi di ottimizzazione 6 1.3 Primi approcci ai modelli di ottimizzazione 13 1.4 Uso del risolutore della Microsoft

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Introduzione alla programmazione lineare. Mauro Pagliacci

Introduzione alla programmazione lineare. Mauro Pagliacci Introduzione alla programmazione lineare Mauro Pagliacci c Draft date 25 maggio 2010 Premessa In questo fascicolo sono riportati gli appunti dalle lezioni del corso di Elaborazioni automatica dei dati

Dettagli

METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E AZIENDALI 12 CANDIDATO.. VOTO

METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E AZIENDALI 12 CANDIDATO.. VOTO METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E AZIENDALI 12 1) In un problema multiattributo i pesi assegnati ai vari obiettivi ed i risultati che essi assumono in corrispondenza alle varie alternative

Dettagli

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica

Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica Principi e Metodologie della Progettazione Meccanica ing. F. Campana a.a. 06-07 Lezione 11: CAE e Ottimizzazione Strutturale Il ruolo dell ottimizzazione nell ambito della progettazione meccanica Durante

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico Docente PARROTTA GIOVANNI

Dettagli

Introduzione al MATLAB c Parte 2

Introduzione al MATLAB c Parte 2 Introduzione al MATLAB c Parte 2 Lucia Gastaldi Dipartimento di Matematica, http://dm.ing.unibs.it/gastaldi/ 18 gennaio 2008 Outline 1 M-file di tipo Script e Function Script Function 2 Costrutti di programmazione

Dettagli

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari 7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici Circuiti elementari Gli esercizi proposti in questa sezione hanno lo scopo di introdurre l allievo ad alcune tecniche, semplici e fondamentali,

Dettagli

1. Sia dato un poliedro. Dire quali delle seguenti affermazioni sono corrette.

1. Sia dato un poliedro. Dire quali delle seguenti affermazioni sono corrette. . Sia dato un poliedro. (a) Un vettore x R n è un vertice di P se soddisfa alla seguenti condizioni: x P e comunque presi due punti distinti x, x 2 P tali che x x e x x 2 si ha x = ( β)x + βx 2 con β [0,

Dettagli

Metodi matematici 2 9 giugno 2011

Metodi matematici 2 9 giugno 2011 Metodi matematici giugno 0 TEST 6CFU Cognome Nome Matricola Si indichi la soluzione senza procedimento. Nel caso si intenda annullare una risposta crocettare la risposta ritenuta errata. Risultati corretti

Dettagli

Esercizio 1. Esercizio 2

Esercizio 1. Esercizio 2 A Ricerca Operativa Primo appello 4 novembre 005 Esercizio Incontrate una ragazza con il suo cane Fido e vi chiedete che età possa avere. Lei sembra leggervi nel pensiero e vi dice: Non si chiede l età

Dettagli

Capitolo 3: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano

Capitolo 3: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano Capitolo 3: Ottimizzazione Discreta E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano 3.1 Modelli di PLI e PLMI Moltissimi problemi decisionali complessi possono essere formulati o approssimati come problemi di Programmazione

Dettagli

PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO

PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO 1. Load Balancing Un istanza del problema del load balancing consiste di una sequenza p 1,..., p n di interi positivi (pesi dei job) e un

Dettagli

Il Metodo Branch and Bound

Il Metodo Branch and Bound Il Laura Galli Dipartimento di Informatica Largo B. Pontecorvo 3, 56127 Pisa laura.galli@unipi.it http://www.di.unipi.it/~galli 4 Novembre 2014 Ricerca Operativa 2 Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale

Dettagli

Algoritmi enumerativi

Algoritmi enumerativi Capitolo 7 Algoritmi enumerativi Come abbiamo visto, né gli algoritmi greedy né quelli basati sulla ricerca locale sono in grado, in molti casi, di garantire l ottimalità della soluzione trovata. Nel caso

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

CORSO DI FISICA TECNICA e SISTEMI ENERGETICI

CORSO DI FISICA TECNICA e SISTEMI ENERGETICI CORSO DI FISICA TECNICA e SISTEMI ENERGETICI Esercitazione 2 Proff. P. Silva e G. Valenti - A.A. 2009/2010 Ottimizzazione di un gruppo frigorifero per il condizionamento Dati di impianto: Potenza frigorifera

Dettagli

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Esercizio 1. Determinare i massimi e minimi assoluti della funzione f(x, y) = 2x + 3y vincolati alla curva di equazione x 4 + y 4 = 1. Esercizio 2. Determinare

Dettagli

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1 Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria R. Vitolo Dipartimento di Matematica Università di Lecce SaLUG! - Salento Linux User Group Il programma OCTAVE per l

Dettagli

Algebra e Logica Matematica. Calcolo delle proposizioni Logica del primo ordine

Algebra e Logica Matematica. Calcolo delle proposizioni Logica del primo ordine Università di Bergamo Anno accademico 2006 2007 Ingegneria Informatica Foglio Algebra e Logica Matematica Calcolo delle proposizioni Logica del primo ordine Esercizio.. Costruire le tavole di verità per

Dettagli

Planning as Model Checking Presentazione della Tesina di Intelligenza Artificiale

Planning as Model Checking Presentazione della Tesina di Intelligenza Artificiale Planning as Model Checking Presentazione della Tesina di Intelligenza Artificiale di Francesco Maria Milizia francescomilizia@libero.it Model Checking vuol dire cercare di stabilire se una formula è vera

Dettagli

Ottimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 4: la gestione dei costi (Programmazione multimodale): formulazioni

Ottimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 4: la gestione dei costi (Programmazione multimodale): formulazioni Ottimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 4: la gestione dei costi (Programmazione multimodale): formulazioni CARLO MANNINO Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Informatica e Sistemistica

Dettagli

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1

ˆp(1 ˆp) n 1 +n 2 totale di successi considerando i due gruppi come fossero uno solo e si costruisce z come segue ˆp 1 ˆp 2. n 1 . Verifica di ipotesi: parte seconda.. Verifica di ipotesi per due campioni. Quando abbiamo due insiemi di dati possiamo chiederci, a seconda della loro natura, se i campioni sono simili oppure no. Ci

Dettagli

Modelli di Programmazione Lineare. PRTLC - Modelli

Modelli di Programmazione Lineare. PRTLC - Modelli Modelli di Programmazione Lineare PRTLC - Modelli Schema delle esercitazioni Come ricavare la soluzione ottima Modelli Solver commerciali Come ricavare una stima dell ottimo Rilassamento continuo - generazione

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra Appunti di Algebra Lineare Antonino Salibra January 11, 2016 2 Libro di testo: Gilbert Strang, Algebra lineare, Edizioni Apogeo 2008 Programma di Algebra Lineare (2015/16) (da completare): 1. Campi numerici.

Dettagli

Esercizi sui Circuiti RC

Esercizi sui Circuiti RC Esercizi sui Circuiti RC Problema 1 Due condensatori di capacità C = 6 µf, due resistenze R = 2.2 kω ed una batteria da 12 V sono collegati in serie come in Figura 1a. I condensatori sono inizialmente

Dettagli

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 2013 - A)

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 2013 - A) Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 23 - A) Cognome: Nome: Nr.matricola: Corso di laurea: Esercizio. Nello spazio R 3, siano dati il piano e i punti P = (, 2, ), Q = (2,, ). π : x + 2y 3

Dettagli

Introduzione alla Programmazione Lineare

Introduzione alla Programmazione Lineare Introduzione alla Programmazione Lineare. Proprietà geometriche Si definiscono come problemi di Programmazione Lineare (PL) tutti quei problemi di ottimizzazione in cui la funzione obiettivo è lineare

Dettagli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica A.A. 009-00 Elena Pettinelli Principio di sovrapposizione: l principio di sovrapposizione afferma che la risposta di un circuito dovuta a più sorgenti può essere

Dettagli

1. Considerazioni generali

1. Considerazioni generali 1. Considerazioni generali Modelli di shop scheduling In molti ambienti produttivi l esecuzione di un job richiede l esecuzione non simultanea di un certo numero di operazioni su macchine dedicate. Ogni

Dettagli

MATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010

MATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010 elementi di teoria dei grafi anno acc. 2009/2010 Grafi semplici Un grafo semplice G è una coppia ordinata (V(G), L(G)), ove V(G) è un insieme finito e non vuoto di elementi detti vertici o nodi di G, mentre

Dettagli

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI 2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Esercizi di Ricerca Operativa I

Esercizi di Ricerca Operativa I Esercizi di Ricerca Operativa I Dario Bauso, Raffaele Pesenti May 10, 2006 Domande Programmazione lineare intera 1. Gli algoritmi per la programmazione lineare continua possono essere usati per la soluzione

Dettagli

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI 1. REGOLA DI CRAMER Sia S un sistema lineare di n ( 2) equazioni in n incognite su un campo K : a 11 x 1 + a 12 x 2 + + a 1n x n

Dettagli

1 Breve introduzione ad AMPL

1 Breve introduzione ad AMPL 1 Breve introduzione ad AMPL Il primo passo per risolvere un problema reale attraverso strumenti matematici consiste nel passare dalla descrizione a parole del problema al modello matematico dello stesso.

Dettagli

Alberi binari. Ilaria Castelli castelli@dii.unisi.it A.A. 2009/2010. Università degli Studi di Siena Dipartimento di Ingegneria dell Informazione

Alberi binari. Ilaria Castelli castelli@dii.unisi.it A.A. 2009/2010. Università degli Studi di Siena Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Alberi binari Ilaria Castelli castelli@dii.unisi.it Università degli Studi di Siena Dipartimento di Ingegneria dell Informazione A.A. 2009/2010 I. Castelli Alberi binari, A.A. 2009/2010 1/20 Alberi binari

Dettagli

Esercizi svolti di programmazione lineare

Esercizi svolti di programmazione lineare Esercizi svolti di programmazione lineare a cura di A. Agnetis 1 Un lanificio produce filato di tipo standard e di tipo speciale utilizzando 3 diverse macchine, le cui produzioni orarie sono le seguenti:

Dettagli

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S Relazioni binarie Una relazione binaria può essere rappresentata con un grafo o con una matrice di incidenza. Date due relazioni R, S A 1 A 2, la matrice di incidenza a seguito di varie operazioni si può

Dettagli

0.1 Esercizi calcolo combinatorio

0.1 Esercizi calcolo combinatorio 0.1 Esercizi calcolo combinatorio Esercizio 1. Sia T l insieme dei primi 100 numeri naturali. Calcolare: 1. Il numero di sottoinsiemi A di T che contengono esattamente 8 pari.. Il numero di coppie (A,

Dettagli

SIMULAZIONE ESAME di OTTIMIZZAZIONE Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale 2 o anno

SIMULAZIONE ESAME di OTTIMIZZAZIONE Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale 2 o anno SIMULAZIONE ESAME di OTTIMIZZAZIONE 28 novembre 2005 SIMULAZIONE ESAME di OTTIMIZZAZIONE Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale 2 o anno Cognome : XXXXXXXXXXXXXXXXX Nome : XXXXXXXXXXXXXX VALUTAZIONE

Dettagli

Il problema del commesso viaggiatore

Il problema del commesso viaggiatore ITTS Vito Volterra Progetto ABACUS Ottimizzazione combinatoria Il problema del commesso viaggiatore Studente: Davide Talon Esame di stato 2013 Anno scolastico 2012-2013 Indice 1. Introduzione........................................

Dettagli

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come RICHIAMI SULLE MATRICI Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come A = a 11 a 12... a 1n a 21 a 22... a 2n............ a m1 a m2... a mn dove m ed n sono le dimensioni di A. La matrice A può

Dettagli

Esercizi Capitolo 6 - Alberi binari di ricerca

Esercizi Capitolo 6 - Alberi binari di ricerca Esercizi Capitolo 6 - Alberi binari di ricerca Alberto Montresor 23 settembre 200 Alcuni degli esercizi che seguono sono associati alle rispettive soluzioni. Se il vostro lettore PDF lo consente, è possibile

Dettagli

DI D AGRA R MM M I M A BLOCC C H C I TEORI R A E D D E SERC R I C ZI 1 1

DI D AGRA R MM M I M A BLOCC C H C I TEORI R A E D D E SERC R I C ZI 1 1 DIAGRAMMI A BLOCCHI TEORIA ED ESERCIZI 1 1 Il linguaggio dei diagrammi a blocchi è un possibile formalismo per la descrizione di algoritmi Il diagramma a blocchi, o flowchart, è una rappresentazione grafica

Dettagli

ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMATICA

ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMATICA ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMTIC Questa breve raccolta di esercizi vuole mettere in luce alcuni aspetti della prima parte del corso e fornire qualche spunto di riflessione. Il contenuto del materiale seguente

Dettagli

Approcci esatti per il job shop

Approcci esatti per il job shop Approcci esatti per il job shop Riferimenti lezione: Carlier, J. (1982) The one-machine sequencing problem, European Journal of Operational Research, Vol. 11, No. 1, pp. 42-47 Carlier, J. & Pinson, E.

Dettagli

Quando A e B coincidono una coppia ordinata é determinata anche dalla loro posizione.

Quando A e B coincidono una coppia ordinata é determinata anche dalla loro posizione. Grafi ed Alberi Pag. /26 Grafi ed Alberi In questo capitolo richiameremo i principali concetti di due ADT che ricorreranno puntualmente nel corso della nostra trattazione: i grafi e gli alberi. Naturale

Dettagli

Appunti di Algoritmi e Strutture Dati. Grafi. Gianfranco Gallizia

Appunti di Algoritmi e Strutture Dati. Grafi. Gianfranco Gallizia Appunti di Algoritmi e Strutture Dati Grafi Gianfranco Gallizia 12 Dicembre 2004 2 Indice 1 Grafi 5 1.1 Definizione.............................. 5 1.2 Implementazione........................... 5 1.2.1

Dettagli

Un esempio di applicazione della programmazione lineare intera all ingegneria del software: stima del worst-case execution time di un programma

Un esempio di applicazione della programmazione lineare intera all ingegneria del software: stima del worst-case execution time di un programma Un esempio di applicazione della programmazione lineare intera all ingegneria del software: stima del worst-case execution time di un programma Corso di Ricerca Operativa per il Corso di Laurea Magistrale

Dettagli

Tecniche Reticolari. Problema: determinare l istante di inizio di ogni attività in modo che la durata complessiva del progetto sia minima

Tecniche Reticolari. Problema: determinare l istante di inizio di ogni attività in modo che la durata complessiva del progetto sia minima Project Management Tecniche Reticolari Metodologie per risolvere problemi di pianificazione di progetti Progetto insieme di attività A i di durata d i, (=,...,n) insieme di relazioni di precedenza tra

Dettagli

Tipologie di macchine di Turing

Tipologie di macchine di Turing Tipologie di macchine di Turing - Macchina di Turing standard - Macchina di Turing con un nastro illimitato in una sola direzione - Macchina di Turing multinastro - Macchina di Turing non deterministica

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

2 Formulazione dello shortest path come problema di flusso

2 Formulazione dello shortest path come problema di flusso Strumenti della Teoria dei Giochi per l Informatica A.A. 2009/10 Lecture 20: 28 Maggio 2010 Cycle Monotonicity Docente: Vincenzo Auletta Note redatte da: Annibale Panichella Abstract In questa lezione

Dettagli

2) Codici univocamente decifrabili e codici a prefisso.

2) Codici univocamente decifrabili e codici a prefisso. Argomenti della Lezione ) Codici di sorgente 2) Codici univocamente decifrabili e codici a prefisso. 3) Disuguaglianza di Kraft 4) Primo Teorema di Shannon 5) Codifica di Huffman Codifica di sorgente Il

Dettagli

La Programmazione Lineare

La Programmazione Lineare 4 La Programmazione Lineare 4.1 INTERPRETAZIONE GEOMETRICA DI UN PROBLEMA DI PROGRAMMAZIONE LINEARE Esercizio 4.1.1 Fornire una rappresentazione geometrica e risolvere graficamente i seguenti problemi

Dettagli

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L 1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo

Dettagli

Ricerca Operativa Branch-and-Bound per problemi di Programmazione Lineare Intera

Ricerca Operativa Branch-and-Bound per problemi di Programmazione Lineare Intera Ricerca Operativa Branch-and-Bound per problemi di Programmazione Lineare Intera L. De Giovanni AVVERTENZA: le note presentate di seguito non hanno alcuna pretesa di completezza, né hanno lo scopo di sostituirsi

Dettagli

Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di flusso

Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di flusso Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di flusso Flusso di costo minimo È dato un grafo direzionato G = (N, A). Ad ogni arco (i, j) A è associato il costo c ij

Dettagli

GUIDA STUDENTE PIATTAFORMA ELEARNING MOODLE

GUIDA STUDENTE PIATTAFORMA ELEARNING MOODLE GUIDA STUDENTE PIATTAFORMA ELEARNING MOODLE Università degli Studi di Bergamo Centro per le Tecnologie Didattiche e la Comunicazione Elenco dei contenuti 1. ISCRIZIONE AD UN CORSO... 3 Gruppo globale...

Dettagli