ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO:

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1 Anno scolastico Classe 5 M Docente Daniela Rovatti Disciplina SCIENZE NATURALI- BIOLOGIA MOLECOLARE LIVELLI DI PARTENZA Il test d ingresso iniziale relativo ai prerequisiti acquisiti durante il corso di Biologia della classe seconda e quarta ha evidenziato che circa un terzo degli alunni ha acquisito in modo parziale i prerequisiti necessari per il programma di biologia del corrente anno scolastico. Nella primissima parte dell anno scolastico, sono stati dunque ripresi alcuni contenuti (genetica, ciclo cellulare, cellula, biomoleole) IMPEGNO e PARTECIPAZIONE: non sempre adeguato per il livello di richiesta di una quinta classe. In particolare la partecipazione al lavoro in classe è risultata passiva per buona parte degli alunni nonostante le sollecitazioni proposte anche in riferimento a temi di stretta attualità ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO: non sempre adeguato al livello di richiesta di una quinta classe. Per buona parte della classe lo studio risulta ancora discontinuo e scolastico : memorizzazione senza collegamenti, poca autonomia nell integrare quanto svolto in classe con i contenuti delle dispense integrative proposte o del testo in adozione. LIVELLI FINALI RAGGIUNTI Per quanto riguarda le conoscenze e abilità disciplinari circa un quarto della classe si attesta su risultati quasi sufficienti/sufficienti, un altro quarto della classe si attesta su risultati buoni e un po meno della metà degli alunni si attesta su risultati discreti METODI E STRATEGIE DI LAVORO: lezione frontale dialogata, utilizzo di video/animazioni ad integrazione della lezione, discussione sulle letture proposte STRUMENTI DI LAVORO: Testo in adozione (CAMPBELL SIMON REECE DICKEY LE BASI DELLA BIOLOGIA B secondo biennio e quinto anno, Edizioni LINX) ; dispense e letture condivise con gli alunni tramite caricamento su Registro elettronico STRUMENTI DI VERIFICA.: verifiche orali e verifiche scritte semistrutturate, verifiche di recupero, simulazioni di terza prova PREMESSA Ritengo fondamentale impostare il lavoro di insegnante di discipline scientifiche secondo il concetto di Scienza per tutti in quanto tutti gli studenti, qualsiasi sia la tipologia di scuola superiore frequentata e l orientamento post diploma scelto, hanno diritto a -ricevere un alfabetizzazione scientifica, in termini sia di concetti che, possibilmente, di metodo. -poter affrontare tematiche scientifiche che siano rilevanti sia per la loro fascia di età, sia per la costruzione di una propria Cittadinanza scientifica. In una realtà dove scienza e tecnologia impattano pesantemente sulla vita personale, sociale e politico/economica (scelte energetiche e sviluppo sostenibile, ingegneria genetica e salute, ) è compito della scuola fornire al futuro cittadino le competenze scientifiche, metodologiche e linguistiche, di base per orientarsi e assumere

2 comportamenti consapevoli e responsabili sia nei confronti della persona/collettività sia nei confronti dell ambiente. In una classe quinta di un liceo ad indirizzo umanistico ho privilegiato pertanto nello svolgimento dei singoli moduli disciplinari alcuni approfondimenti relativi a recentissime scoperte o casi di cronaca collegati ai moduli svolti a scapito di approfondimenti più squisitamente tecnico/specialistici ( es. applicazioni del DNA ricombinante, DNA e scienza forense). La scelta è stata effettuata anche tenendo conto dei risultati iniziali e della ridotta partecipazione di buona parte degli alunni al lavoro svolto in classe Il testo in adozione è stato integrato da dispense preparate dalla sottoscritta, inserite e condivise come materiali didattici sul Registro elettronico. In tali dispense hanno trovato posto articoli tratti da riviste scientifiche e/o divulgative e quotidiani per dare modo agli studenti di analizzare come la comunicazione scientifica viene realizzata. Purtroppo numerose ore di lezione sono state dirottate verso progetti di orientamento o attività di ASL. Inoltre un mio periodo di malattia, coperto solo in parte da una supplente, ha rappresentato un ulteriore rallentamento nella prosecuzione della programmazione. MODULO 1: il linguaggio della vita DNA, cromosomi, cromatina, cariotipo umano duplicazione semiconservativa del DNA meccanismi di riparazione del DNA DNA mitocondriale e malattie rare mitocondriali SCANSIONE MODULARE MODULO 2: il genoma in azione codice genetico dogma centrale della biologia tipologie di RNA sintesi proteica: trascrizione( inizio, allungamento, terminazione) maturazione del m RNA traduzione (inizio, allungamento, terminazione) mutazioni geniche, cromosomiche, genomiche diagnosi di malattie genetiche (preimpianto, prenatale, neonatale) MODULO 3: genetica dei microorganismi fagi, virus a DNA, a RNA, retrovirus batteri: trasduzione, trasformazione, plasmidi e coniugazione antibiotico-resistenza: cause e uso corretto di antibiotici il microbiota le malattie infettive emergenti/riemergenti (malattie trasmesse da insetti vettori, TBC) MODULO 4: regolazione dell espressione genica differenze tra genoma eucariotico e procariotico procarioti: operoni inducibili e reprimibili eucarioti: regolazione pre-trascrizionale, trascrizionale, post-trascrizionale, traduzionale e post-traduzionale regolazione genica, apoptosi e sviluppo embrionale (cenni) MODULO 5: biologia del cancro tumori benigni, maligni, metastasi oncogeni e oncosoppressori

3 tappe della cancerogenesi virus oncogeni, cancerogeni chimici e fisici (classificazione IARC) le 10 caratteristiche comuni a tutti i tumori cellule staminali del cancro terapie anitumorali stili di vita e prevenzione MODULO 6: biotecnologie tecnologia del DNA ricombinante OGM: batteri, animali e piante transgenici, animali chimera: metodiche di realizzazione applicazioni progetto Genoma Umano e scienze omiche (cenni) e principali MODULO 7: biotecnologie in medicina terapia genica clonazione riproduttiva di animali clonazione terapeutica cellule staminali

4 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA Scienze Naturali 13/04/18 Classe 5M Nome Descrivi le principali tipologie di mutazioni studiate e definisci le metodologie di diagnosi genetica volte ad individuare tali mutazioni (o le malattie da esse causate) in fase pre-impianto, pre-natale e neonatale. (Massimo 20 righe)

5 Esame di Stato 2017/2018 IIS Francesco Selmi Griglia di valutazione della terza prova Commissione: Classe: Candidato: indicatori descrittori punti punti assegnati nulle 0 gravemente insufficienti 1 insufficienti 2-3 sufficienti 4 discrete 5 buone 6 ottime 7 Comprensione, conoscenza e competenze riferite agli argomenti proposti padronanza del codice linguistico specifico, chiarezza espositiva capacità di sintesi, organizzazione logica nulle gravemente insufficienti insufficienti sufficienti/discrete buone/ottime gravemente insufficienti insufficienti sufficienti/discrete buone/ottime PUNTEGGIO TERZA PROVA: La commissione: / Il Presidente:..

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