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2 Unità 2 Il ruolo e la descrizione dei personaggi (pag. 60) Unità 1 Il testo narrativo: struttura e ingredienti (pag. 18) 1. Quali testi hanno un preciso scopo utile e pratico? TESTI LETTERARI TESTI NON LETTERARI 2. Nel seguente elenco, sottolinea le parole che indicano un genere letterario. FAVOLA GUIDA TURISTICA AUTOBIOGRAFIA POESIA MANUALE MITO ENCICLOPEDIA ORARIO DEI TRENI GIALLO AVVENTURA PUBBLICITÅ 1. Riporta il termine corretto accanto alla definizione corrispondente. protagonista personaggio secondario comparsa a. Ha un ruolo di supporto ed è descritto in modo non molto dettagliato:... b. Ha un ruolo centrale e viene descritto con cura:... c. È una figura minore, poco caratterizzata, che si muove sullo sfondo: Definisci il ruolo di ciascuno dei personaggi (protagonista personaggio secondario comparsa) della celebre fiaba. 3. Scegli la risposta corretta. Che cos è la COMPLICAZIONE nella trama di una storia? a. È il momento iniziale di una vicenda. b. È un momento in cui si rompe una situazione di equilibrio e inizia l azione. c. È il momento in cui si sviluppano azioni, dialoghi e colpi di scena. a. Cenerentola... b. Il principe... c. Il re... d. La matrigna... e. Il padre di Cenerentola... f. Le sorellastre... g. La servitù al castello... h. La fata madrina Scrivi accanto alle cinque W inglesi, che riassumono gli ingredienti principali di una storia, la spiegazione in italiano. 1. WHO? = WHERE? = WHEN? = WHAT? = Scegli la risposta corretta. Che cos è la TRAMA di una narrazione? a. È l insieme delle azioni più importanti presenti in un racconto. b. È la linea che collega i momenti più intensi e coinvolgenti della storia. c. È il filo, la struttura che unisce gli ingredienti della storia e il suo sviluppo WHY? = Pensando allo SCOPO che può avere uno scrittore di romanzi, cancella le voci inappropriate. divertire informare far riflettere emozionare spiegare diffidare intrattenere spaventare convincere 3. Stabilisci se ciascuna caratteristica si riferisca alla descrizione diretta (DD) o alla descrizione indiretta (DI). Alcuni elementi possono essere comuni a entrambi i generi. a. Aspetto esteriore. DD DI b. Carattere e personalità. DD DI c. Azioni e comportamenti. DD DI d. Abitudini e atteggiamenti. DD DI e. Abbigliamento. DD DI f. Parole e dialoghi tra personaggi. DD DI g. Preferenze e passatempi. DD DI h. Pensieri e riflessioni. DD DI i. Corporatura. DD DI l. Reazioni a ciò che accade. DD DI

3 Unità 3 Anatomia del mito (pag. 106) Unità 4 Il genere favola e i messaggi del testo (pag. 148) 1. Poni una crocetta accanto al completamento corretto. a. I miti accomunano: 1. i popoli del Mediterraneo 2. i popoli del mondo 3. gli antichi Greci e Romani b. Il mito è 1 un genere narrativo 2. un tipo di romanzo 3. un tipo di favola c. I miti NON sono nati per spiegare: 1. l origine del mondo 2. fenomeni naturali 3. il futuro dell umanità 2. Sottolinea nell elenco le caratteristiche attribuibili ai miti. a. linguaggio comune b. tramandati a voce c. personaggi divini d. luoghi indefiniti e. tempo lontano f. valore simbolico d. I personaggi sono: 1. uomini 2. divinità 3. uomini e divinità e. Il linguaggio del mito è 1. complesso 2. semplice 3. colloquiale f. Per mitologia classica noi intendiamo: 1. i miti greci 2. i miti nordici 3. i miti greci e romani g. frasi brevi h. morale esplicita i. lieto fine l. espressioni figurate m. trama complessa n. elementi magici 3. Completa le affermazioni scegliendo tra le proposte la parola mancante. a. I miti che raccontano la nascita del mondo e degli esseri umani sono definiti miti.... preistorici / delle origini. / dell antichità b. I miti che narrano il... accomunano moltissimi popoli della Terra. diluvio / terremoto / subbuglio c. I miti della nostra cultura, popolati da dèi, semidèi ed eroi sono definiti miti.... tradizionali / mediterranei / classici 1. Stabilisci quali affermazioni siano vere (V) e quali false (F). a. Le favole sono racconti moderni. V F b. La parola fabula deriva dal verbo latino raccontare. V F c. La favola è una narrazione a volte breve a volte estesa. V F d. Le favole sono state tramandate oralmente. V F e. Lo scopo delle favole è spiegare l origine di un fenomeno. V F f. La trama è semplice. V F g. I protagonisti sono uomini e divinità. V F h. I protagonisti sono pochi. V F i. Il finale è solitamente tragico. V F l. Può essere difficile comprendere il linguaggio delle favole. V F m. Gli animali rappresentano vizi e virtù degli uomini. V F n. La morale è sempre implicita e poco chiara. V F o. Esopo e Fedro sono tra gli autori di favole più celebri. V F 2. Leggi la seguente favola e segna a margine del testo i quattro momenti in cui può essere suddivisa: parte iniziale parte centrale parte finale morale La volpe dalla coda mozza Esopo Una volpe aveva lasciato la coda in una tagliola e, sotto il peso di questa vergogna, le sembrava insopportabile la vita. Pensò allora che le sarebbe convenuto indurre le altre volpi ad imitarla, per celare la sua inferiorità nella comune sventura. Radunatele tutte, prese dunque a consigliarle di tagliarsi la coda, sostenendo che quell appendice non solo era poco decorosa, ma costituiva anche per esse un inutile peso. Ma una delle compagne la interruppe dicendo: «Cara mia, se non fosse per il tuo interesse, questo consiglio tu non ce lo daresti certamente». Questa favola par fatta per coloro che offrono consigli al prossimo, non già per il bene degli altri, ma per il proprio tornaconto. Tratto da: Esopo, Favole, trad. di E. Ceva Valla, Rizzoli, Milano

4 Unità 5 La struttura e le funzioni della fiaba (pag. 182) Scrivere per tipologie testuali Il testo descrittivo (pag. 220) 1. Poni una crocetta accanto al completamento corretto. 1. Stabilisci quali affermazioni siano vere (V) e quali false (F). a. Le fiabe sono: 1. un genere letterario 2. racconti mitologici 3. racconti solo scritti b. La struttura di una fiaba si può dividere in: 1. due momenti 2. tre momenti 3. quattro momenti c. I personaggi delle fiabe 1. sono sempre positivi 2. hanno sempre poteri magici 3. sono sempre ben caratterizzati 2. Sottolinea nell elenco le funzioni di Propp. a. danneggiamento b. mancanza c. paura d. allontanamento e. tempo lontano f. superamento delle prove d. Il donatore è: 1. l aiutante del protagonista 2. colui che regala un dono magico 3. colui che permette un lieto fine e. Vladimir Propp è: 1. un autore di fiabe 2. uno studioso russo 3. un professore tedesco f. Nelle fiabe il linguaggio è 1. semplice e diretto 2. fantasioso e suggestivo 3. complesso ed elegante g. frasi brevi h. elemento magico i. lieto fine l. parole strane m. punizione a. Un testo descrittivo riguarda sempre una persona. V F b. Le parole scelte per descrivere sono necessariamente complesse e difficili. V F c. È possibile descrivere anche un animale. V F d. Lo scopo della descrizione è irrilevante. V F e. Emozionare può essere uno degli obiettivi di un autore che descrive. V F f. Descrivere significa creare un immagine per la mente dei lettori. V F g. La descrizione riguarda solo il senso della vista. V F 2. Abbina ciascuno scopo descrittivo al testo corrispondente. a. Spiegare Racconto horror b. Informare Volantino c. Divulgare Guida turistica d. Spaventare Poesia e. Emozionare Manuale 3. Scegli le parole chiave dall elenco per completare i testi in modo corretto. immagini caldo sensazioni impersonale tecnico pratico personale commenti scopo sensi freddo 3. Stabilisci se ciascuna caratteristica si riferisca alle favole o alle fiabe. Alcuni elementi possono essere comuni a entrambi i generi. a. È un racconto breve. Favola Fiaba b. I personaggi sono uomini. Favola Fiaba c. Il linguaggio è semplice. Favola Fiaba d. Il finale è tragico. Favola Fiaba e. È ricca di elementi magici. Favola Fiaba f. Trasmette un insegnamento morale. Favola Fiaba g. Luogo e tempo sono indefiniti. Favola Fiaba h. Il finale è lieto. Favola Fiaba A. La descrizione oggettiva ha un obiettivo a.... ed è realistica e b..... Utilizza un linguaggio c...., basato sui d.... e sulle percezioni, che non contiene e.... e risulta quindi preciso e f..... B. La descrizione soggettiva costruisce a.... e fornisce un interpretazione b.... della realtà allo c.... di trasmettere d.... e di suggestionare. Utilizza un linguaggio e...., ricco di aggettivi, impressioni e commenti

5 Scrivere per tipologie testuali L autobiografia (pag. 230) Scrivere per tipologie testuali Il riassunto (pag. 240) 1. Sottolinea la soluzione che ritieni corretta per ciascuna affermazione. a. Autobiografia è una parola di origine greca / latina che significa racconto della propria vita. b. L autobiografia è scritta in terza / prima persona. c. Spesso chi scrive un autobiografia è una persona comune / famosa. d. I destinatari dell autobiografia sono familiari / lettori estranei. e. Il linguaggio di solito è accurato / colloquiale. f. L autobiografia racconta i fatti in modo approssimativo / preciso. 2. Poni una crocetta accanto alle caratteristiche dell autobiografia. a. L autore è il protagonista. b. L autore racconta la propria vita. c. C è sempre un antagonista. d. I fatti sono narrati in ordine cronologico. e. Contiene una morale e un insegnamento. f. Ai fatti si alternano commenti e impressioni personali. g. Ci sono sempre molti salti temporali. h. Può essere scritta anche nella finzione: l autore non è il protagonista. i. Contiene moltissimi dialoghi. l. Ha sempre un lieto fine. 3. Leggi il seguente testo autobiografico e sottolinea tutti quelli che sono pensieri o commenti personali. Mia sorella Valentina ha cinque anni più di me e si crede la più bella del mondo, anche se dice in continuazione che-schifo e che- mostro-che-sono. Secondo me ha ragione, ma quando glielo dico io diventa blu dalla rabbia e si mette subito a strillare. Non capisco perché... (Angela Nanetti, Veronica, E. Elle) 1. Metti in ordine i passaggi che occorrono per comporre un riassunto, numerandoli da 1 a 5. a. Sottolineare in ogni sequenza le informazioni essenziali... b. Leggere il brano con attenzione.... c. Unire le frasi di sintesi in un riassunto armonico.... d. Dividere il testo narrativo in sequenze... e. Riassumere il fatto centrale di ogni sequenza in una frase Per ciascun testo sottolinea il mutamento che causa il cambiamento di sequenza. a. Il bosco era grigio e brullo dopo l inverno. Quando esplose la primavera, fu tutto un rigoglio di gemme e di fiori. b. Quella mattina il vecchio remava con fatica ma vigorosamente tra le onde e i suoi pensieri vagavano lontano, quand ecco sbucò immenso tra le onde un enorme corpo lucente e grondante acqua. c. Un contadino col suo asino carico si mise in cammino lungo la strada per vendere i formaggi al mercato di Marsiglia. Giunto in un piccolo villaggio della costa, venne fermato da alcuni paesani che lo deridevano per la lentezza del suo ciuco. 3. Leggi i seguenti brevi testi e sottolinea il fatto centrale. cambia il momento cambia il tempo cambia il tempo a. Il giovane cowboy, al calare della sera, radunava la mandria di puledri, rincorrendo quelli che cercavano di fuggire, per farli entrare nel recinto vicino al Grand Canyon. b. I canali di scarico di tutto il quartiere, che si gettavano nel fiume, brulicavano di ratti dal pelo ispido e lucente, che sembravano muoversi come un unica massa scura e disordinata

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