Flogosi cronica. Danno tessutale. Infiammazione. Meccanismo di difesa. Circoscrizione ed eliminazione agente eziologico. Diffusione agente eziologico

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1 Danno tessutale Infiammazione Meccanismo di difesa Circoscrizione ed eliminazione agente eziologico Circoscrizione e persistenza agente eziologico Diffusione agente eziologico Guarigione Flogosi cronica Morte

2 ANGIOFLOGOSI o Flogosi acuta: Flogosi in cui i fenomeni vasculo-ematici (rubor, calor, dolor, tumor) prevalgono su quelli istogeno-proliferativi. ISTOFLOGOSI o Flogosi cronica: Flogosi in cui i fenomeni istogenoproliferativi (infiltrazione e proliferazione cellule mononucleate, necrosi e fibrosi) prevalgono su quelli vasculo-ematici.

3 L istoflogosi viene comunemente intesa come la cronicizzazione del processo infiammatorio acuto che consegue alla mancata rimozione dello stimolo lesivo da parte dei meccanismi generati da quest ultimo. Ciò non è esatto in quanto è possibile che il processo cronicizzi conservando i caratteri della angioflogosi (es.ascesso), così come è possibile che esso assuma fin dall inizio i caratteri dell istoflogosi. L isto e l angioflogosi rappresentano due aspetti diversi della risposta infiammatoria che possono coesistere e/o sovrapporsi.

4 Cause di cronicizzazione: Persistenza dello stimolo flogogeno (particelle insolubili esogene o endogene, prolungata azione meccanico-traumatica, alcuni microrganismi patogeni come il Mycobacterium tuberculosis). Deficienze immunitarie locali o generali

5 ISTOFLOGOSI si classificano in: ASPECIFICHE o diffuse SPECIFICHE o localizzate FLOGOSI INTERSTIZIALI GRANULOMI

6 ISTOFLOGOSI ASPECIFICHE Il processo infiammatorio ha aspetti simili da un caso all altro Caratteristica è l infiltrazione di linfociti e plasmacellule e la proliferazione di fibroblasti Il numero di macrofagi non è abbondante Vengono anche definite interstiziali o parvicellulari in quanto l infiltrazione e la proliferazione cellulare avviene per lo + a livello interstiziale (epatite interstiziale, nefrite interstiziale ecc..) ed è costituita da linfociti e plasmacellule anche dette piccole cellule. Hanno un aspetto diffuso e non localizzato.

7 Fegato normale Struttura istologica: lobulo epatico o del Kiernan formato da filiere o cordoni di epatociti che si irradiano dalla vena centrolobulare alla periferia del lobulo. Il confine tra i lobuli è segnato dagli spazi portali o spazi del Kiernan costituiti da connettivo e nel quale sono presenti i dotti biliari interlobulari, i rami della v. porta e dell a. epatica, vasi linfatici.tra le cellule epatiche sono presenti i capillari biliari, che si immettono nei dotti biliairi intralobulari o colangioli.

8 Caratteri istologici delle Epatiti interstiziali: -Proliferazione primitiva nello stroma degli spazi interstiziali di linfociti e plasmacellule -Proliferazione perilobulare ed eventualmente intralobulare di fibroblasti

9 Epatite interstiziale eosinofilica del suino

10 Microfocolaio di epatite interstiziale intralobulare in un fegato di suino.

11 Infiammazione cronica perilobulare con densa infiltrazione di granulociti eosinofili.

12 Epatite interstiziale eosinofilica nel suino

13 Polmone normale

14 Le polmoniti in genere si presentano in: forma lobulare, pseudolobare e diffusa. Le prime due hanno un impronta per lo più essudativa acuta endobronchiolare ed endoalveolare e sono denominate broncopolmoniti. Mentre le forme diffuse sono caratterizzate da lievi processi essudativi endobronchiolari ed endoalveolari e soprattutto da intensi processi proliferativi cronici nelle strutture vascolo-mesenchimali dei setti che delimitano gli alveoli, c.d. interstizio alveolare o settale e per questo sono denominate polmoniti interstiziali.

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18 LA FARMER S LUNG O ALVEOLITE ALLERGICA ESTRINSECA O MALATTIA DI RONCA. Detta così per analogia con una sindrome respiratoria allergica dell uomo provocata dall inalazione di fieno ammuffito. Caratteristiche istologiche: -infiltrazione diffusa dei setti da linfociti e plasmacellule -fibrosi diffusa -accumulo di macrofagi alveolari

19 Polmonite interstiziale cronica da ipersensibilizzazione nel bovino. Setti alveolari ispessiti per proliferazione cellulare (linfociti e plasmacellule) e intensa fibrosi,alveoli ripieni di macrofagi. Masson.

20 NELLA POLMONITE ENZOOTICA CRONICA DEL VITELLO dovuta all azione sinergica di eventi stressanti e agenti biologici (virus,batteri e micoplasmi) frequente è il riscontro del c.d. cuffing pneumonia e precisamente di spesse guaine linfocitarie, frequentemente con aspetto follicolare, che cingono e restringono i bronchioli. Stessa conseguenza si può avere per l intensa proliferazione connettivale (fibrosi) peribronchiolare.

21 Bronchiolite cronica con manicotti o noduli linfoidi peribronchiolari (cuffing pneumonia) in un vitello.

22 Bronchiolite cronica con manicotti fibrosi peribronchiolari. (Cuffing pneumonia) in un vitello. Masson.

23 NELLA POLMONITE SINCIZIALE DEL BOVINO, dovuta all azione di un virus, gen. pneumovirus, fam. Paramyxoviridae, frequente è il riscontro del cuffing pneumonia cioè di manicotti linfocitari peribronchiolari che cingono e restringono i bronchioli e nei quali è possibile evidenziare la formazione di caratteristici sincizi (cellule multinucleate) che talvolta occludono interamente o quasi il lume.

24 Polmonite da BRSV (Bovine respiratory syncitial virus). Bronchiolite con manicotto linfocitario peribronchiolare e sincizi (policariociti) nel lume. E.E.

25 Nella MAEDI, malattia contagiosa dell ovino adulto, dovuta ad un lentivirus, il quadro istologico è dominato da un diffuso ispessimento dei setti alveolari ed una iperplasia linfoide peribroncovascolare molto pronunciata e prevalentemente follicolare (polmonite interstiziale linfofollicolare). Frequente è l iperplasia dell epitelio e della muscolatura liscia della parete dei bronchioli.

26 Maedi. Pecora. Polmonite interstiziale intralobulare con iperplasia linfoide. EE.

27 Maedi. Pecora. Peribronchiolite linfoide follicolare, iperplasia dell epitelio bronchiolare e della muscolatura liscia della parete dei bronchioli. EE.

28 Nella POLMONITE ENZOOTICA SUINA malattia cronica sostenuta da M. Hyopneumoniae, il quadro istologico risulta caratterizzato da iperplasia linfocitaria (a manicotto) peribronchiolare e da alveolite sierocellulare (c.d. alveolite desquamativa) prevalentemente macrofagica.

29 Polmonite enzootica del suino. Polmonite linfocitaria (a manicotto) peribronchiolare e alveolite sierocellulare prevalentemente macrofagica. EE.

30 Caratteri istologici delle NEFRITI INTERSTIZIALI: -Proliferazione primitiva nello stroma degli spazi interstiziali di istiociti, linfociti e plasmacellule (nel suino anche granulociti). -Proliferazione intertubulare ed eventualmente periglomerulare e perivascolare. -Atrofia tubuli

31 Nefrite tubulo-interstiziale a focolai nel suino causata più frequentemente da Leptospira pomona e canicola e anche da virus. Macchie grigiastre a margini sfumati corrispondenti a focolai di infiltrazione interstiziale di mononucleati.

32 Nefrite tubulo-interstiziale nel suino. Infiltrazione di mononucleati e fenomeni rigenerativi dell epitelio tubulare.e.e.

33 Miosite interstiziale plasmacellulare del cane.e.e.

34 Miosite cronica fibrosa. Gatto. E.E.

35 Miosite eosinofilica sarcosporidica del Bovino. Infiltrazione di eosinofili tra le miofibre e alterazioni regressive delle fibre (alcune sono invase dai gr.e vanno incontro a necrosi).

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