Reometria: principi di funzionamento, geometrie e tipi di flusso. Romano Lapasin

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Reometria: principi di funzionamento, geometrie e tipi di flusso. Romano Lapasin"

Transcript

1 Reometria: principi di funzionamento, geometrie e tipi di flusso Romano Lapasin DICAMP - Università di Trieste

2 Classificazione dei reometri (flussi a taglio) Secondo la distribuzione della cinematica: FLUSSO VISCOMETRICO UNIFORME La shear rate è uniforme in tutto il campo di moto Ideale per liquidi non-newtoniani FLUSSO VISCOMETRICO La shear rate è costante lungo una traiettoria, ma cambia da una traiettoria all altra La viscosità non-newtoniana può (spesso) essere ancora misurata, ma a costo di una manipolazione dei dati sperimentali FLUSSO NON VISCOMETRICO La shear rate varia anche lungo una traiettoria Altre componenti di flusso sono presenti (es. elongazione) Si possono estrarre solo informazioni semi-quantitative

3 Classificazione dei reometri (flussi a taglio) Secondo il tipo di moto: REOMETRI ROTAZIONALI Flusso rotazionale Traiettorie chiuse + Si possono raggiungere condizioni stazionarie + Esperimenti in transitorio in condizioni ben controllate + Richiedono generalmente piccole quantità di materiale Effetti inerziali (forze centrifughe) Effetti di bordo Limitati a shear rate relativamente basse

4 Classificazione dei reometri (flussi a taglio) Secondo il tipo di moto: REOMETRI NON ROTAZIONALI Flusso rettilineo - Traiettorie aperte + Assenza di forze centrifughe, maggiori shear rates + Sistema chiuso: effetti di bordo minori (o controllabili) La durata della prova è limitata Assenza di condizioni stazionarie I transitori non sono controllati Richiedono spesso grandi quantità di materiale

5 Classificazione dei reometri Secondo il tipo di moto: drag flow piani paralleli y x z r θ cilindri coassiali z cono/piatto r θ r θ piatti paralleli φ z Il moto avviene per scorrimento (drag) relativo di due superfici Tipico dei reometri rotazionali

6 Classificazione dei reometri Secondo il tipo di moto: flusso capillare (Poiseuille flow) θ r z Pressure driven flow flusso in fessura (slit flow) y z x flusso assiale anulare θ x r Il moto avviene per differenza di pressione tra ingresso e uscita Tipico dei reometri non rotazionali

7 Reometri rotazionali Viene applicata (o misurata) una coppia M, riconducibile allo sforzo di taglio Viene misurata (o applicata) una velocità angolare Ω, riconducibile al gradiente di velocità Si perviene ad una espressione per la viscosità Reometro a stress controllato Si impone la coppia, si misura la velocità angolare Reometro a deformazione controllata Si impone la velocità angolare, si misura la coppia

8 Reometri rotazionali Misura della viscosità: geometria a cilindri coassiali (Couette) Ω R i R o h Momento torcente = sforzo x braccio x area M R o = σ R o o 2 π R h = π R M = 2π R 2 R i hσ i = M M σ = 2 2π R h i R o o 2 o hσ profilo iperbolico di σ (decrescente con R) o R δ = Ro R i narrow gap δ η = σ i & γ i = 2π R ΩRi ΩRi γ & = = = costante Ro Ri δ Mδ 3 i hω Seminario di Reologia, Università di Padova, 2008

9 Reometri rotazionali cilindri coassiali (wide gap δ) dall equazione del moto (componente secondo ϑ): z r θ 1 2 ( r σ ) = 2 r r d vϑ γ& = r ( ) dr r Ω = R R o i γ &( r) dr r dσ = σ = = r σ σ i o dr r dω dr γ( & σ ) dσ 2σ 1 σ = 2 R M 2π R 2 h equazione integrale da risolvere per ricavare la funzione incognita &( ) γ σ

10 Reometri rotazionali Viscosità e sforzi normali: geometria cono-piatto α Ω h α piccolo ( 4 ) ΩR ΩR Ω γ & = = = costante h Rtgα α F N 1 R 2F = π R 2 R 2 M σ r 2π rdr = π R = 0 3 σ = costante η 3 σ 3Mα 2π R Ω = 3 σ = 3M 2π R 3

11 Reometri rotazionali viscosità e viscoelasticità: geometria piatto-piatto z M M Ω R R h dall equazione del moto (componente secondo ϑ): dτ dz zϑ & = dγ zϑ dz dτ ϑ z dz 2 = = 2 2π σ r dr 2π η & γ r dr = 0 R 2π 3 γ 3 & γ R & R 0 R 0 3 η( & γ ) & γ d& γ = d& γ = = 0 dz dσ = 0 dz γ& d = r Ω dz Ωr γ& = = h ΩR γ& R = h γ( & r) equazione integrale da ricavare la funzione incognita η(& γ)

12 Reometri rotazionali viscosità e viscoelasticità: geometria piatto-piatto nel caso di un fluido non Newtoniano si usa la relazione ottenuta dalla derivazione (ricorrendo alla formula di Leibniz 1 ) η = 2Mh 3 4 π R Ω d d ln ln M & γ R con γ& R = ΩR h η 2Mh π R Ω = 4 per un fluido Newtoniano moduli viscoelastici: 0 2M h G ' = 4 0 π R γ cosδ 0 2M h G '' = 4 0 π R γ sinδ 1

13 Reometri rotazionali Viscosimetro di Brookfield Il rotore è immerso in una coppa Si impone una velocità angolare Si misura la coppia La viscosità si ricava come rapporto tra coppia e velocità di rotazione moltiplicato per una costante di calibrazione Misura rigorosa solo per fluidi Newtoniani Solo valori indicativi per fluidi non-newtoniani Uso molto facile Diversi rotori permettono di misurare ampio range di viscosità

14 Limiti dei reometri rotazionali Forze di inerzia (centrifughe) Le forze centrifughe possono causare flussi secondari (vortici). Le maggiori dissipazioni richiedono coppie maggiori e si traducono in una viscosità (apparente) maggiore Forze elastiche Gli sforzi normali spingono il fluido verso il centro. L unica forza che bilancia questo effetto è la tensione superficiale. Al di sopra di una shear rate critica compare la edge fracture.

15 Viscosimetro a capillare La forza motrice è data dalla forza peso, ossia dal battente idrostatico di liquido che si realizza con la sua risalita iniziale e che varia nel tempo durante la prova. La misura consiste nel misurare il tempo di efflusso di un volume noto di liquido attraverso il capillare, ed è, di norma necessaria una correzione cinetica. A Cannon-Fenske (liquidi trasparenti) B Cannon-Fenske (liquidi opachi) C Ubbelohde Si calcola una viscosità cinematica con l espressione: k'' ν = k' t n t

16 Viscosimetro a capillare tipico uso: misura della viscosità di soluzioni diluite di polimeri, calcolo della viscosità intrinseca e da questa del peso o altre caratteristiche molecolari η ηs η s c [ η] per c 0 [ ] a η = KM Mark-Houwink-Sakurada Polistirene in cicloesano: 55 /g] 3 η η η s c s s s [cm η )/c η η ( K= a=0.49 M 125,000 [η] = 30.1 cm 3 /g c [g/cm 3 ]

17 Viscosimetro a capillare Equazioni per la correlazione dei dati di soluzioni diluite lnη r c η ηs ηsc [ η] k' [ η] 2 k' '[ η] 2 k' = k'' 0.5 c

18 Reometro a capillare V Il polimero è spinto da un pistone in un capillare. Viene misurata la differenza della pressione tra l imbocco e lo sbocco del capillare. polimero R P L Nota la portata, la viscosità è data (per fluidi Newtoniani) da: R 4 P η = π 8Q L

19 Reometro a capillare portata imposta pressione misurata pressione imposta portata misurata

20 Reometro a capillare

21 Reometro a capillare Effetti di imbocco: La pressione è misurata prima dell imbocco del capillare P contiene anche le perdite di imbocco Per determinare P cap è necessaria la correzione di Bagley

22 Reometro a capillare P meas = P entr + P L L cap P [bar] la correzione di Bagley dipende da Re 0 0 Misure svolte a portate differenti (velocità medie differenti differenti numeri di Reynolds) L lo sforzo alla parete si calcola dalla lunghezza effettiva del capillare σ w = R P 2 ( L + er) e = e(re)

23 Reometro a capillare effetto della correzione di Bagley HDPE 180 C

24 Reometro a capillare La shear rate nel capillare è variabile ( γ & = γ & r ) ( ) Correzione di Mooney-Rabinowitsch: σ w = P cap R/2L 10 5 n γ app =4Q/πR 3 4Q = π R γ & app = γ & 3 w = γ & app n = dlog σ dlog γ& σ η γ & w = γ & w app ( ) w w 3n + 1 4n

25 Reometro a capillare confronto tra dati grezzi e dati corretti correzione di Mooney-Rabinowitsch HDPE 180 C

26 Reometro a capillare Procedura sperimentale Viscosity [Pa s] shear rate [s -1 ] Per ogni shear rate (portata): misure con almeno 3 capillari calcolo delle perdite di imbocco si ricava Pcap R σ w = L 2 Da tutte le shear rate: si ricava la curva σ γ& si determina n (log-log) si determina γ& Si ricava la curva w w ( ) η γ& w app

27 Melt Flow Index (MFI) Principio di misura: Il polimero viene fuso ad una temperatura standard Un peso standard viene applicato mediante un pistone, forzando il polimero attraverso un ugello di lunghezza e diametro standard Il Melt Flow Index in queste condizioni è definito come la massa (in grammi) di polimero estrusa nel tempo standard di 10 minuti

28 Melt Flow Index (MFI) L MFI è particolarmente utile per: Processo Prodotto MFI Estrusione Tubi <0.1 Fogli Tubi sottili Cavi Fogli sottili Fibre Film 9-15 Stampaggio Normale 1-2 Pareti sottili 3-6 Vacuum forming Coating 9-15 Controllo prodotti in ingresso Degradazione termo-meccanica Confronto tra polimeri di MW diverso Scelta del materiale L MFI non può: Sostituire la viscosità Essere utilizzato per la simulazione del processo Dare indicazioni sulla viscoelasticità L MFI è uno standard ASTM e non è una viscosità Alto MFI Bassa viscosità

29 MFI e viscosità Non c è un legame diretto tra MFI e viscosità ma solo relazioni approssimate: γ& app = MFI ρ mρ η 49.4 MFI (s 1 ) (poise) ρ = densità [g/cm 3 ] m = peso applicato [g] viscosità apparente (Pas) Exact 0203 Okiten 245A OE 50/50 OE 62.5/37.5 OE 75/25 LDPE & LLDPE LLDPE MFI 2.16 kg MFI 5 kg MFI 21.6 kg shear stress (Pa)

30 Strumenti empirici o approssimati Il flusso (anche nel caso di fluido Newtoniano) non è modellabile analiticamente La viscosità rappresenta comunque la resistenza del liquido a fluire sotto l azione di forze esterne Una misura (qualitativa) di viscosità è sempre ottenibile da un tempo (o una velocità, una portata, ecc.) di flusso sotto l azione di forze note, o viceversa dalla misura della forza (o coppia, o potenza), una volta assegnata la cinematica ESEMPI Coppe ad efflusso (coppa Ford) Cono Marsh Viscosimetri a caduta di sfera o a risalita di bolla Strumenti con rotori a pale (viscosimetro di Stormer)

31 Cono Marsh Usato per misurare la fluidità di malte e affini. Si misura il tempo di scarico del materiale dall'orificio di un cono standardizzato. Conforme alla norma UNI EN

32 Coppa Ford Si misura il tempo di efflusso che è usato come tale per definire la risposta (secondi coppa Ford n.4) o per ricavare la viscosità cinematica, con relazioni empiriche, se il fluido è Newtoniano. E usata per la caratterizzazione rapida di oli, pitture, inchiostri, solventi, ecc. Le caratteristiche e le modalità d uso della coppa sono standardizzate (ASTM Standard D1200).

33 Viscosimetro Stormer antesignano dei reometri a sforzo controllato Si misura il peso necessario a produrre una velocità di rotazione pari a 200 rpm La misura è espressa in unità specifiche (Krebs units) E usata nel settore delle pitture. Le caratteristiche e modalità d uso sono standardizzate (ASTM D562, GB/T )

34 viscograph viscograph, amylograph

35 Penetrometers, texture analyzers, consistometers Texture analyzer, Tenderometer,.. Slump test Penetrometro a cono di Vicat Consistometri Bostwick

36 Reometria estensionale Stretching rate: Sforzo di trazione: Viscosità elongazionale: T Γ& = v L σ el = T A η el = σ Γ & el L fluido Newtoniano: η E = costante = 3η &, ε & γ fuso polimerico: η E, η = f( e struttura)

37 Viscosità elongazionale dei polimeri η E cresce a gradienti intermedi (ramificazioni): strain hardening η E decresce a gradienti più alti

38 Tipi di flusso estensionale Extension Compression Sheet stretching x z

39 Tipi di flusso estensionale x r θ r x r r θ φ + Fiber spinning Bubble collapse x y z x z x r x r θ Stagnation flows Entrance flows

40 Reometri estensionali Rotary clamps : Il fluido è tirato agli estremi da due pulegge dentate. La velocità delle pulegge determina la velocità di allungamento. La forza di stiro viene misurata ad uno degli estremi. & ε = ( Ω + Ω ) 1 2 c L 0 η R el σ el el ( t) ( ) ( ) 0 ( ) ( & ε ) f t f t = = S t S exp t σ = & ε

41 Reometri estensionali Filatura: Il fluido estruso da un capillare è tirato dal basso da una puleggia. La velocità della puleggia determina la velocità di allungamento. La forza di stiro viene misurata alla puleggia. Q & σ 2 el = 2 πr0l πro ε η el σ & ε el = = fl Q f

Tipi di flusso e funzioni materiali Caratterizzazione reologica

Tipi di flusso e funzioni materiali Caratterizzazione reologica Tipi di flusso e funzioni materiali Caratterizzazione reologica Romano Lapasin DICAMP - Università di Trieste Seminario di Reologia, Università di Padova, 8 Tipi di flusso classificazione in base alle

Dettagli

Tipi di flusso e funzioni materiali Caratterizzazione reologica. Romano Lapasin

Tipi di flusso e funzioni materiali Caratterizzazione reologica. Romano Lapasin Tipi di flusso e funzioni materiali Caratterizzazione reologica Romano Lapasin DICAMP - Università di Trieste Tipi di flusso classificazione in base alle componenti del tensore velocità di deformazione

Dettagli

h v η = F A per cui la determinazione della viscosità richiede la misura di F e v e la conoscenza dei parametri geometrici A e h.

h v η = F A per cui la determinazione della viscosità richiede la misura di F e v e la conoscenza dei parametri geometrici A e h. eometria I comportamenti reologici finora discussi sono stati presentati facendo riferimento all esperimento ideale di flusso tra piatti paralleli rappresentato in Figura 4. Nella pratica, la misura della

Dettagli

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario FLUIDODINAMICA 1 Dinamica dei Fluidi Studia il moto delle particelle di fluido* sotto l azione di tre tipi di forze: Forze di superficie: forze esercitate attraverso una superficie (pressione) Forze di

Dettagli

Reometria: Prove dinamiche in regime oscillatorio. Romano Lapasin

Reometria: Prove dinamiche in regime oscillatorio. Romano Lapasin Reometria: Prove dinamiche in regime oscillatorio Romano Lapasin DICAMP - Università di Trieste Contenuti il solido elastico e il liquido viscoso (richiami) il corpo viscoelastico (richiami) il modello

Dettagli

Esperienza 1/3: viscosità. della glicerina. Laboratorio di Fisica 1 A. Baraldi, M. Riccò. Università di Parma. a.a. 2012/2013

Esperienza 1/3: viscosità. della glicerina. Laboratorio di Fisica 1 A. Baraldi, M. Riccò. Università di Parma. a.a. 2012/2013 Esperienza 1/3: viscosità Università di Parma della glicerina a.a. 2012/2013 Laboratorio di Fisica 1 A. Baraldi, M. Riccò Coefficiente di viscosità La viscosità è quella grandezza fisica che ci permette

Dettagli

Parma, 25 Ottobre materie prime prodotto intermedio prodotto finale PASSATI DI POMODORO

Parma, 25 Ottobre materie prime prodotto intermedio prodotto finale PASSATI DI POMODORO PRODOTTO STANDARDIZZATO Controllo di processo materie prime prodotto intermedio prodotto finale Sistema di controllo in linea per la misura della viscosità Consistometro Bostwick VANTAGGI Strumento a basso

Dettagli

Lecture 18. Text: Motori Aeronautici Mar. 26, Mauro Valorani Università La Sapienza. Analisi dimensionale delle turbomacchine

Lecture 18. Text: Motori Aeronautici Mar. 26, Mauro Valorani Università La Sapienza. Analisi dimensionale delle turbomacchine Lecture 18 Analisi Text: Motori Aeronautici Mar. 26, 2015 Analisi Mauro Valorani Università La Sapienza 18.331 Agenda Analisi 1 Numero di giri e 18.332 Analisi L analisi e il confronto tra le turbomacchine

Dettagli

Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana Problema 1

Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana Problema 1 Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana 2015-2016 Problema 1 Un secchio cilindrico di raggio R contiene un fluido di densità uniforme ρ, entrambi ruotanti intorno al loro comune asse

Dettagli

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero Facoltà di Farmacia - Anno Accademico 2009-2010 A 18 febbraio 2010 primo esonero Corso di Laurea: Laurea Specialistica in FARMACIA Nome: Cognome: Matricola Aula: Canale: Docente: Riportare sul presente

Dettagli

dott. ing. Stefano Malavasi

dott. ing. Stefano Malavasi dott. ing. Stefano Malavasi Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale e del Rilevamento (DIIAR) Politecnico di Milano, Piazza Leonardo da Vinci, 32, 2133 Milano- Italy PROPRIETÀ DEI FLUIDI Note

Dettagli

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (0319a.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/scamb/ 19/03/2012 VISCOSITÀ La viscosità è un fenomeno che si manifesta in

Dettagli

= (2) = grad v T ) (1) ELEMENTI DI REOMETRIA. 1 Premessa

= (2) = grad v T ) (1) ELEMENTI DI REOMETRIA. 1 Premessa ELEMENTI DI REOMETRIA 1 Premessa La reometria, ossia la misura delle proprietà viscose ed eventualmente di quelle elastiche, di materiali complessi si è considerevolmente sviluppata negli ultimi trenta

Dettagli

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli).

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli). Meccanica dei fluidi! definizioni;! statica dei fluidi (principio di Archimede);! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli). [importanti applicazioni in biologia / farmacia : ex. circolazione del sangue]

Dettagli

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO A - IDRAULICA IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO' SUBIRE RILEVANTI VARIAZIONI

Dettagli

METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA

METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA METODI DI RAPPRESENTAZIONE DI UN SISTEMA PROPRIETA ELEMENTARI Proprietà elementari dei componenti idraulici Proprietà elementari dei componenti termici Proprietà elementari dei componenti meccanici Proprietà

Dettagli

Attuatori. Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti

Attuatori. Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti Attuatori Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti meccaniche di una macchina automatica. Sono una componente della parte operativa di una macchina

Dettagli

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato

Dettagli

Equilibrio di un punto materiale (anelli, giunti ecc.)

Equilibrio di un punto materiale (anelli, giunti ecc.) Equilibrio di un punto materiale (anelli, giunti ecc.) Per l equilibrio di un punto basta Obiettivo: verificare che Σ F i 0 Determinare le forze trasmesse al nodo da tutti gli elementi concorrenti, e

Dettagli

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO

PIANO DI STUDIO D ISTITUTO PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 2 1 Quadrimestre Modulo 1 - RIPASSO INIZIALE Rappresentare graficamente nel piano cartesiano i risultati di un esperimento. Distinguere fra massa e peso

Dettagli

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare

Dettagli

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine esame 008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Sessione ordinaria 008 Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 0 kw ad un

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA TRASMISSIONE DEL CALORE: RESISTENZA DI CONTATTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione N. 3. Prof. D. P. Coiro

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione N. 3. Prof. D. P. Coiro Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezione N. 3 Prof. D. P. Coiro coiro@unina.it www.dias.unina.it/adag/ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Corio - Intro Il Velivolo

Dettagli

Trasmissione con cinghie

Trasmissione con cinghie Trasmissione con cinghie La flessibilità e la leggerezza delle cinghie sono sfruttate per trasmissioni tra alberi distanti tra loro e comunque disposti. I tipi di cinghie adoperati oggi sono le cinghie

Dettagli

Influenza della reologia nella processazione di polimeri

Influenza della reologia nella processazione di polimeri Influenza della reologia nella processazione di polimeri Estrusione Applicazioni Esterne Produzione di Tubi e oggetti con una dimensione infinita Fibre, film e lastre Ricoprimento di cavi (wire coating)

Dettagli

Formulario Meccanica

Formulario Meccanica Formulario Meccanica Cinematica del punto materiale 1 Cinematica del punto: moto nel piano 3 Dinamica del punto: le leggi di Newton 3 Dinamica del punto: Lavoro, energia, momenti 5 Dinamica del punto:

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe Bombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 3: Idrostatica (parte II pressione e sua misura) proprietà

Dettagli

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero 1. Quanto sangue è approssimativamente presente in un essere umano? Esprimere il risultato in ml. 2. La densità dell etanolo e pare a

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura. Fondamenti di Costruzioni Meccaniche Tensione e deformazione Carico assiale

Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura. Fondamenti di Costruzioni Meccaniche Tensione e deformazione Carico assiale Esercizio N.1 Un asta di acciaio è lunga 2.2 m e non può allungarsi più di 1.2 mm quando le si applica un carico di 8.5 kn. Sapendo che E = 200 GPa, determinare: (a) il più piccolo diametro dell asta che

Dettagli

Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/ II Semestre

Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/ II Semestre 1 Informazioni Meccanica dei Fluidi A. A. 2015/2016 - II Semestre Docente: Dr. Ing. Flavia Tauro Email: flavia.tauro@unitus.it Stanza: ex Facoltà di Agraria - 331 Tel.: 0761-357355 Ricevimento: per appuntamento

Dettagli

RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN

RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN RELAZIONI FRA STRESS E STRAIN Il comportamento dei materiali varia in funzione del tipo di materiale, delle sue caratteristiche e delle condizioni esistenti al momento della deformazione. I materiali possono

Dettagli

Rotazioni. Debora Botturi ALTAIR. Debora Botturi. Laboratorio di Sistemi e Segnali

Rotazioni. Debora Botturi ALTAIR.  Debora Botturi. Laboratorio di Sistemi e Segnali Rotazioni ALTAIR http://metropolis.sci.univr.it Argomenti Propietá di base della rotazione Argomenti Argomenti Propietá di base della rotazione Leggi base del moto Inerzia, molle, smorzatori, leve ed ingranaggi

Dettagli

OLEODINAMICA, OLEOIDRAULICA, IDRAULICA. Tecnologia affine alla pneumatica caratterizzata dai seguenti elementi:

OLEODINAMICA, OLEOIDRAULICA, IDRAULICA. Tecnologia affine alla pneumatica caratterizzata dai seguenti elementi: OLEODINAMICA, OLEOIDRAULICA, IDRAULICA Tecnologia affine alla pneumatica caratterizzata dai seguenti elementi: CARATTERISTICHE CIRCUITALI Gruppo di generazione di energia idraulica Gruppo di distribuzione

Dettagli

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica

Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Meccanica dei Fluidi: statica e dinamica Stati della materia (classificazione assai approssimativa!) Solido: ha una forma propria, poco compressibile, alta densità Liquido: non ha una forma propria, poco

Dettagli

( pi + σ ) nds = 0 (3)

( pi + σ ) nds = 0 (3) OLUZIONE IMULAZIONE EAME 0 DICEMBRE 05 I Parte Domanda (5 punti) Un fluido incomprimibile viene pompato in tubo orizzontale di lunghezza L e diametro D. La differenza di pressione agli estremi del tubo

Dettagli

Opportunita Applicative del PLA: Problematiche e Aspettative Alessandria, 25 Febbraio 2014 H. Falletta M. Zaccone LO STAMPAGGIO AD INIEZIONE DEL PLA

Opportunita Applicative del PLA: Problematiche e Aspettative Alessandria, 25 Febbraio 2014 H. Falletta M. Zaccone LO STAMPAGGIO AD INIEZIONE DEL PLA Opportunita Applicative del PLA: Problematiche e Aspettative Alessandria, 25 Febbraio 2014 H. Falletta M. Zaccone LO STAMPAGGIO AD INIEZIONE DEL PLA Proplast è un centro di ricerca privato, organizzato

Dettagli

268 MECCANICA DEL VEICOLO

268 MECCANICA DEL VEICOLO LISTA SIMBOLI a accelerazione longitudinale veicolo [ms -2 ]; a distanza tra il baricentro e l avantreno veicolo [m]; a parametro caratterizzante la taratura del giunto viscoso; a fm decelerazione veicolo

Dettagli

MOLLE, MOLLE A SPIRALE E DI VARIA FOGGIA

MOLLE, MOLLE A SPIRALE E DI VARIA FOGGIA MOLLE, MOLLE A SPIRALE E DI VARIA FOGGIA Molla a spirale per compressione Molla a spirale per trazione (estensione) Molle con tante forme diverse! Leonardo da Vinci, Codice di Madrid, 1490-99 MOLLA A SPIRALE

Dettagli

Esercitazione dei corsi di Misure e Collaudo delle Macchine e Macchine

Esercitazione dei corsi di Misure e Collaudo delle Macchine e Macchine Esercitazione dei corsi di Misure e Collaudo delle Macchine e Macchine Anno Accademico 0-0 Prof. Pier Ruggero Spina Prof. Michele Pinelli Ing. Alessio Suman Ing. Enrico Barbieri Determinazione della curva

Dettagli

Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui

Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui Docente: Ing. Demetrio Antonio Zema Lezione n. 6: Idrodinamica (parte seconda) Anno Accademico 0-0 0 Perdite di carico concentrate (o localizzate) Perdite

Dettagli

Reologia dei polimeri

Reologia dei polimeri Reologia dei polimeri Romano Lapasin Dipartimento di Ingegneria e Architettura Indice dei contenuti transizioni strutturali temperatura (cristallinità) proprietà strutturali e meccanismi strutturali master

Dettagli

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15 Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15 Un fluido è un insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione e da forze esercitate dalla parete del contenitore (possono essere sia

Dettagli

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA Le competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione sono le seguenti: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

Dettagli

Dinamica. Prof. Paolo Biondi Dipartimento GEMINI

Dinamica. Prof. Paolo Biondi Dipartimento GEMINI Dinamica Prof. Paolo Biondi Dipartimento GEMINI Dinamica: studio delle cause che determinano il moto dei corpi Forza = massa per accelerazione Unità di misura Newton (N): forza che applicata al chilogrammo

Dettagli

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che

Dettagli

Fondamenti di Meccanica Esame del

Fondamenti di Meccanica Esame del Politecnico di Milano Fondamenti di Meccanica Esame del 0.02.2009. In un piano verticale un asta omogenea AB, di lunghezza l e massa m, ha l estremo A vincolato a scorrere senza attrito su una guida verticale.

Dettagli

Elementi Costruttivi delle Macchine. Soluzione - Verifica di un albero di trasmissione 3.1. Politecnico di Torino CeTeM

Elementi Costruttivi delle Macchine. Soluzione - Verifica di un albero di trasmissione 3.1. Politecnico di Torino CeTeM Si richiede la verifica di un albero di che riceve il moto da una ruota dentata calettata sull albero stesso il quale trasmette moto alternato a una puleggia. 40 50 20 20 R.5 R.1 R.5 R.2 R.1 Ø65 Ø46 Ø41

Dettagli

Ingegneria del vetro V.M. Sglavo UNITN Proprietà meccaniche. elasticità! resistenza! densità di legami chimici! forza del legame!

Ingegneria del vetro V.M. Sglavo UNITN Proprietà meccaniche. elasticità! resistenza! densità di legami chimici! forza del legame! Proprietà meccaniche elasticità! r 0 resistenza! densità di legami chimici! forza del legame! Durezza! P! profilo impronta scala Mohs diamante 10 zaffiro 9 topazio 8 quarzo ortoclasio apatite fluorite

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

Lezione 9. Statica dei fluidi

Lezione 9. Statica dei fluidi Lezione 9 Statica dei fluidi Meccanica dei fluidi Un fluido e un corpo che non ha una forma definita, ma che, se e contenuto da un contenitore solido, tende a occupare (riempire) una parte o tutto il volume

Dettagli

viii Indice 1.10 Ruota con solo scorrimento rotatorioϕ(camber e/o imbardata) Spinta di camber (comportamento lineare) El

viii Indice 1.10 Ruota con solo scorrimento rotatorioϕ(camber e/o imbardata) Spinta di camber (comportamento lineare) El Indice Prefazione xiii 1 Comportamento della ruota con pneumatico 1 1.1 Sistema di riferimento e azioni ruota-strada............. 2 1.2 Moto della ruota con pneumatico rispetto alla strada....... 5 1.2.1

Dettagli

Indice. Fisica: una introduzione. Il moto in due dimensioni. Moto rettilineo. Le leggi del moto di Newton

Indice. Fisica: una introduzione. Il moto in due dimensioni. Moto rettilineo. Le leggi del moto di Newton Indice 1 Fisica: una introduzione 1.1 Parlare il linguaggio della fisica 2 1.2 Grandezze fisiche e unità di misura 3 1.3 Prefissi per le potenze di dieci e conversioni 7 1.4 Cifre significative 10 1.5

Dettagli

Che cos è un fluido?

Che cos è un fluido? Che cos è un fluido? Breve introduzione alla fluidodinamica Alessandro Musesti Università Cattolica del Sacro Cuore Verona, 28 maggio 2008 Alessandro Musesti (Univ. Cattolica) Che cos è un fluido? Verona,

Dettagli

RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR

RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR 20 Ottobre 2015 RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR Corso di Costruzione di Macchine e Affidabilità C.d.L.M. in Ingegneria Meccanica Docente: Prof.ssa Cosmi Francesca Assistente: Dott.ssa Ravalico

Dettagli

A scala del mezzo poroso

A scala del mezzo poroso C È ACQUA E ACQUA!! A scala del mezzo poroso Acqua pellicolare Acqua capillare Argilla { Tavola { d acqua Zona satura Zona non satura A scala dell acquifero Piano campagna Zona vadosa Frangia capillare

Dettagli

Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileana Problema 1

Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileana Problema 1 Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileana 014-015 Problema 1 Nella regione di spazio interna alla sfera S 1, centrata in O 1 e di raggio R 1, è presente una densità di carica di volume

Dettagli

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia Introduzione alla fisica del plasma Lezione 15 1 Disuniformità con gradiente in direzione del campo ( ) Una

Dettagli

Tecnologie dei vetri e dei

Tecnologie dei vetri e dei Tecnologie dei vetri e dei polimeri organici PROPRIETA DEI VETRI Per i processi di formatura è importante conoscere il comportamento viscositàtemperatura del vetro. La lavorabilità del vetro dipende dalla

Dettagli

Il processo di cura - tecniche di studio Calorimetria a scansione differenziale (DSC) La calorimetria differenziale a scansione è la principale tecnica di analisi termica utilizzabile per caratterizzare

Dettagli

studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi:

studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi: 3-SBAC Fisica 1/16 DINAMICA : studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi: Forze r(t) Galileo (1546-1642) metodo sperimentale caduta libera principio relativita pendolo astronomia, telescopio

Dettagli

L intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun

L intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun L intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun vetro a un intervallo di temperatura. L intervallo di viscosità

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Secondo Compitino di FISICA 15 giugno 2012

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Secondo Compitino di FISICA 15 giugno 2012 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Secondo Compitino di FISICA 15 giugno 01 1) FLUIDI: Un blocchetto di legno (densità 0,75 g/ cm 3 ) di dimensioni esterne (10x0x5)cm 3 è trattenuto mediante una fune

Dettagli

Studio di massima dell albero e prototipazione del compressore per un gruppo di sovralimentazione ad altissimo rapporto di compressione

Studio di massima dell albero e prototipazione del compressore per un gruppo di sovralimentazione ad altissimo rapporto di compressione Studio di massima dell albero e prototipazione del compressore per un gruppo di sovralimentazione ad altissimo rapporto di compressione Tesi di laurea di Marco Lambertini Questo lavoro si inserisce in

Dettagli

IL MOTO DEI FLUIDI. con applicazione al sistema circolatorio

IL MOTO DEI FLUIDI. con applicazione al sistema circolatorio IL MOTO DEI FLUIDI con applicazione al sistema circolatorio Portata Pressione Moto stazionario: equazione di continuità Applicazione al sistema circolatorio: pressione e velocità del sangue Moto laminare

Dettagli

18/06/2009. F =σ S F 1 F 2. Unità di misura della tensione: [N/mm 2 ] 1 [N/mm 2 ] = 1 [MPa]

18/06/2009. F =σ S F 1 F 2. Unità di misura della tensione: [N/mm 2 ] 1 [N/mm 2 ] = 1 [MPa] ES. Sforzo Azioni interne (definizione di tensione o sforzo) Una barra di acciaio AISI 34 a sezione tonda, di diametro pari a 1 mm, deve sorreggere una massa di t. Qual è lo sforzo a cui è soggetta la

Dettagli

PER ESERCITARSI Parte 2. Esercizi su Corpo rigido, variabili angolari, momenti, fluidi, termodinamica

PER ESERCITARSI Parte 2. Esercizi su Corpo rigido, variabili angolari, momenti, fluidi, termodinamica PER ESERCITARSI Parte 2 Esercizi su Corpo rigido, variabili angolari, momenti, fluidi, termodinamica ESERCIZIO n.1 Due forze uguali ed opposte sono applicate ad un oggetto lungo rette di azione tra loro

Dettagli

Esercizio_1. Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.25cm è. MPa. Soluzione: m 2

Esercizio_1. Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.25cm è. MPa. Soluzione: m 2 Esercizio_1 Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.5cm è sottoposta ad un carico pari a 500Kg.Calcolare lo sforzo in MPa. Soluzione: Kg m F m g 500 9.81 455 455N s d 0.015 4 A0 πr π π 1. 10

Dettagli

GEOMETRIA DEI PROVINI E RESISTENZA A COMPRESSIONE

GEOMETRIA DEI PROVINI E RESISTENZA A COMPRESSIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA GEOMETRIA DEI PROVINI E RESISTENZA A COMPRESSIONE Prof. Ing. Luigi Coppola DIMENSIONI DEI PROVINI determinazione della RESISTENZA A COMPRESSIONE

Dettagli

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà

Dettagli

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.:

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.: 6-SBAC Fisica 1/10 FLUIDI : liquidi o gas macroscop.: microscop.: sostanza che prende la forma del contenitore che la occupa insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione (primi vicini)

Dettagli

Lovis 2000 M/ME. Microviscosimetro

Lovis 2000 M/ME. Microviscosimetro Lovis 2000 M/ME Microviscosimetro Lovis 2000 M/ME è un viscosimetro a sfera che unisce un principio di misura collaudato (Höppler, DIN 53015 ed ISO 12058) a caratteristiche innovative che Microviscosimetro

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LS

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LS PROGRAMMA del CORSO TEORIA dei MECCANISMI Richiami di composizione dei meccanismi Richiami di cinematica I sistemi articolati piani (analisi e sintesi) e spaziali (cenni di analisi) Meccanismi con camme

Dettagli

Cavo Carbonio. Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte

Cavo Carbonio. Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte Cavo o Sergio Rubio Carles Paul Albert Monte o, Rame e Manganina PROPRIETÀ FISICHE PROPRIETÀ DEL CARBONIO Proprietà fisiche del o o Coefficiente di Temperatura α o -0,0005 ºC -1 o Densità D o 2260 kg/m

Dettagli

Calcolo idraulico dell impianto INDICE

Calcolo idraulico dell impianto INDICE INDICE 1. PREMESSA... 2 2. SCHEMA DI FUNZIONAMENTO E SCHEMA IDRAULICO... 3 3. CALCOLO DELL IMPIANTO... 5 3.1. CALCOLO DELLA PREVALENZA TOTALE... 5 3.2. SCELTA DELLA POMPA... 7 3.3. PROBLEMI CONNESSI...

Dettagli

Caratterizzazione reologica di blend LDPE/LLDPE e loro comportamento nel processo di filmatura in bolla

Caratterizzazione reologica di blend LDPE/LLDPE e loro comportamento nel processo di filmatura in bolla Caratterizzazione reologica di blend LDPE/LLDPE e loro comportamento nel processo di filmatura in bolla Dino Ferri 1, Francesco Scavello 1, Bruno de Cindio 2 1 Centro Ricerche Claudio Buonerba, Polimeri

Dettagli

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante

Dettagli

Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo

Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo Il Dipolo Elettrico Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo qa che va da qq a q Dato un punto P molto distante

Dettagli

STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING

STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING Tecnologie a Stampo Chiuso STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING SCHEMATIZZAZIONE VANTAGGI SVANTAGGI tempi ciclo alquanto bassi (tipici da 1 a 6 minuti) elevati volumi di produzione qualità

Dettagli

Figura 4 - Prova di permeabilità in sito a carico costante.

Figura 4 - Prova di permeabilità in sito a carico costante. Permeabilità La determinazione delle caratteristiche di permeabilità dei depositi di terreno sciolto trova applicazione in tutti quei problemi legati agli abbassamenti di falda o ai moti di filtrazione

Dettagli

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 2 Dinamica Leggi di Newton.. 2 Le forze 3 Composizione delle forze 4 Esempio di forza applicata...5 Esempio: il piano inclinato.. 6 Il moto del pendolo.. 7 La forza gravitazionale 9 Lavoro

Dettagli

Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente?

Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente? Perchè non si è semplicemente assunto che il campo magnetico B abbia la direzione della forza magnetica agente su di un filo percorso da corrente? Si abbia una molla verticale al cui estremo inferiore

Dettagli

è completamente immerso in acqua. La sua

è completamente immerso in acqua. La sua In un tubo scorre in regime stazionario un liquido ideale con densità 1.00 10 3 kg/m 3 ; in un punto A il tubo ha raggio R A = 2.00 cm, la velocità di scorrimento è v A = 5.00 m/se la pressione è P A =

Dettagli

FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2012/2013 APPELLO 18 Luglio 2013

FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2012/2013 APPELLO 18 Luglio 2013 FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2012/2013 APPELLO 18 Luglio 2013 1) Un corpo di massa m = 500 g scende lungo un piano scabro, inclinato di un angolo θ = 45. Prosegue poi lungo un tratto orizzontale

Dettagli

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema Esercizio 1 Una trave omogenea di lunghezza L e di massa M è appoggiata in posizione orizzontale su due fulcri lisci posti alle sue estremità. Una massa m è appoggiata sulla trave ad una distanza L/3 da

Dettagli

n(z) = n(0) e m gz/k B T ; (1)

n(z) = n(0) e m gz/k B T ; (1) Corso di Introduzione alla Fisica Quantistica (f) Prova scritta 4 Luglio 008 - (tre ore a disposizione) [sufficienza con punti 8 circa di cui almeno 4 dagli esercizi nn. 3 e/o 4] [i bonus possono essere

Dettagli

Copyleft elettrix01. Relazione sui Riduttori

Copyleft elettrix01. Relazione sui Riduttori Relazione sui Riduttori Svolgimento Prova La prova consiste nel ricavare il rendimento di due tipi di riduttori: Un riduttore a rotismo ordinario Un riduttore a ruota elicoidale e vite senza fine Il riduttore

Dettagli

1) Per quale valore minimo della velocità angolare iniziale il cilindro riesce a compiere un giro completo.

1) Per quale valore minimo della velocità angolare iniziale il cilindro riesce a compiere un giro completo. Esame di Fisica per Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni (Parte I): 04-02-2016 Problema 1. Un punto materiale si muove nel piano su una guida descritta dall equazione y = sin kx [ = 12m, k

Dettagli

LEZIONE 1. IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A

LEZIONE 1. IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Genova LEZIONE 1 IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione LA MODELLAZIONE INPUT

Dettagli

Dinamica del punto materiale

Dinamica del punto materiale Dinamica del punto materiale Formule fondamentali L. P. 5 Aprile 2010 N.B.: Le relazioni riportate sono valide in un sistema di riferimento inerziale. Princìpi della dinamica Secondo principio della dinamica

Dettagli

Le unità di misura dell'si

Le unità di misura dell'si Le unità di misura dell'si Unità fondamentali Ogni altra grandezza fisica (e la relativa unità di misura) è una combinazione di due o più grandezze fisiche (unità) di base, od il reciproco di una di esse.

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 16 luglio 2013

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 16 luglio 2013 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 16 luglio 013 Problema 1 Un cubo di legno di densità ρ = 800 kg/m 3 e lato a = 50 cm è inizialmente in quiete, appoggiato su un piano orizzontale.

Dettagli

Unità didattica 4. Quarta unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 4. Quarta unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 4 Fisica dei fluidi Stati della materia 2 Condizione di riposo di un liquido 3 La pressione idrostatica. 4 Principio di Pascal. 5 Esercizio 7 Variazione di pressione con la profondità..

Dettagli

Sono processi unitari le Sintesi industriali.

Sono processi unitari le Sintesi industriali. 1 1 Per risolvere i problemi relativi agli impianti chimici è necessario fare uso di equazioni, esse vengono classificate in : equazioni di bilancio e equazioni di trasferimento. -Le equazioni di bilancio

Dettagli

Prima verifica A. v.limite o di sedimentazione : v sed = 2 9 gr2 d gl d pl

Prima verifica A. v.limite o di sedimentazione : v sed = 2 9 gr2 d gl d pl Prima verifica F1) Un corpo di massa 200 g si muove lungo l asse x sotto l azione di una forza, parallela all asse x, la cui intensità in funzione di x è data nel grafico B Per quali valori di x l accelerazione

Dettagli

Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016. Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella

Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016. Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella Programma di fisica. Classe 1^ sez. F A. S. 2015/2016 Docente: prof. ssa Laganà Filomena Donatella MODULO 1: LE GRANDEZZE FISICHE. Notazione scientifica dei numeri, approssimazione, ordine di grandezza.

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

Esercitazione 3. Esercizio 1

Esercitazione 3. Esercizio 1 Esercitazione 3 Esercizio 1 Una pompa centrifuga opera con velocità di rotazione n d = 1450 rpm. Al punto di massimo rendimento la pompa elabora una portata volumetrica pari a V d = 0.153 m 3 /s di acqua,

Dettagli

Esercizio 1 Meccanica del Punto

Esercizio 1 Meccanica del Punto Esercizio 1 Meccanica del Punto Una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo L 0 è appesa al soffitto di una stanza di altezza H. All altra estremità della molla è attaccata una pallina di massa

Dettagli