PROGRAMMA CORSO LND PER ALLENATORI DI PRIMA, SECONDA, TERZA CATEGORIA E JUNIORES REGIONALI IL RUOLO DELL ALLENATORE LE CARATTERISTICHE DEL GIOCATORE
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- Giacinta Raffaella Spina
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1 PROGRAMMA CORSO LND PER ALLENATORI DI PRIMA, SECONDA, TERZA CATEGORIA E JUNIORES REGIONALI IL RUOLO DELL ALLENATORE LE CARATTERISTICHE DEL GIOCATORE 1
2 L allenatore di calcio: atteggiamenti e competenze necessari 2
3 Che cosa è una competenza Una competenza è la combinazione di conoscenze, abilità e attitudini necessari a svolgere un particolare compito. 3
4 Il compito della Scuola Allenatori L obiettivo dei partecipanti al corso allenatori non deve essere il semplice diploma o il successo nella carriera, ma bensì l acquisizione delle competenze necessarie per 4 allenare.
5 Il potere delle domande Non ho mai imparato niente semplicemente parlando. Ho sempre imparato qualcosa quando ho posto delle domande Lou Holtz 5
6 Il potere delle domande Una delle cose più importanti nella vita è non smettere mai di fare e farsi domande Albert Einstein 6
7 Perchè fare e farsi domande? 1.Per ottenere informazioni 2.Per testare il mio livello di conoscenze 3.Per sviluppare relazioni 4.Per allenare la mia mente 5.Per motivare/persuadere 7
8 Perché fare e farsi domande? 6. Per stimolare il pensiero 7. Per allenare creativamente 8. Per controllare la conversazione 9. Per costruire fiducia 10.Per imparare ad ascoltare 8
9 Le domande che un allenatore deve porsi. 1. So chi sono, quali sono i miei obiettivi, i miei punti di forza e le mie debolezze? Li accetto tutti, come tali? 2. Sono una persona aperta di mente? 3. Ho volontà di cambiare? 4. Allenare è la mia ossessione? 5. Sono pronto ad impegnarmi per il resto della mia vita per raggiungere i miei obbiettivi? 6. So quali sono i miei valori e le mie condizioni? 9
10 Le domande che un allenatore deve porsi. 7. Sono in grado di visualizzare chiaramente come riuscire a raggiungere i miei obiettivi? 8. Sono in grado di far cambiare pensieri, atteggiamenti e comportamenti alle persone con cui interagisco? 9. Sono pronto a dedicare almeno ore di studio e pratica per poter migliorare continuamente il mio apprendimento? 10. Guardo sempre in avanti? Mi piace risolvere i problemi, quando se ne presenta uno? 11. Mi piace lavorare con la gente? Sono una persona più orientata al compito o alle relazioni interpersonali? 12. Sono pronto a dire, tra 25 anni Negli ultimi 25 anni ho dato il massimo facendo l allenatore e ne sono orgoglioso, anche se non ho mai raggiunto il massimo livello? 10
11 Il patrimonio culturale dell allenatore Avere competenza calcistica e abilità professionali Saper gestire le pressioni interne Saper gestire le pressioni esterne Dimostrare e saper trasmettere equilibrio in ogni momento Avere passione per questo sport Possedere e trasmettere credibilità sia nelle situazioni favorevoli che in quelle sfavorevoli 11
12 Le competenze dell allenatore E più importante come si allena di cosa si allena 12
13 Le competenze dell allenatore Quali sono le competenze basilari nella formazione di un allenatore di calcio? 13
14 Un allenatore deve sapere. 1. Come allenare / Insegnare 2. Come gestire (il gruppo, i rapporti, la pressione etc.) 3. Come essere leader 4. Come imparare dagli altri (docenti, colleghi, collaboratori, propri giocatori) 5. Come usare gli strumenti a disposizione (cultura, scienza, tecnologia etc.) 14
15 Un allenatore deve sapere. 6. Come comunicare 7. Come organizzare 8. Come preparare / pianificare (una seduta di allenamento, un microciclo, un mesociclo etc.) 9. Come analizzare la performance 10. Come costruire un gruppo 11. Trasmettere il «saper far fare» 15
16 Le abilità dell allenatore L allenatore deve avere un METODO per possedere dei punti fissi nel suo comportamento professionale, per avere dei riferimenti cui confrontarsi e relazionarsi, per avere sicurezze proprie 16
17 Il METODO dell allenatore Ogni lavoro o proposta esercitativa è conseguenza logica e frutto di quanto fatto in precedenza e nello stesso tempo deve servire da base a quanto avverrà dopo Rendere consapevoli i giocatori del «cosa» serve al loro miglioramento e del «come» e «perché» fare una determinata cosa Interessare e coinvolgere i giocatori durante gli allenamenti e nelle scelte di gioco (stimolare la loro motivazione ed ottenere condivisione) Variare e cambiare le proposte di lavoro pur mantenendo costante lo scopo (favorire l intensità di concentrazione dei giocatori per evitare la saturazione) Essere chiari-concisi-completi sia nella comunicazione verbale che nella presentazione, esecuzione e correzione delle esercitazioni Non solo spiegare ma eseguire (far vedere), l imitazione facilita l apprendimento Tenere conto delle diverse capacità di risposta e di reazione dei giocatori e dei vari fattori che influenzano tali risposte Instaurare una positiva interazione con i collaboratori sulla base di comportamenti corretti, ben definiti e rispettosi dei ruoli 17
18 L ALLENATORE e la PARTITA (prima squadra) PRIMA DELLA PARTITA: sarebbe bene terminare il lavoro tattico di preparazione alla gara all ultimo allenamento in modo di non dover parlare di cose tattiche prima della gara. E bene comunicare la formazione per tempo (prima di pranzo se possibile) e toccare solo temi psicologici in spogliatoio o prima di arrivarci DURANTE LA PARTITA: ricorda che più il tecnico si agita e meno è lucido per prendere le decisioni. Bisogna dare poche ma decisive indicazioni. Se si parla sempre i giocatori non ti ascoltano più. Bisogna fare osservazioni di strategia per poter aiutare la squadra a risolvere eventuali problemi e vincere l incontro. NELL INTERVALLO: dare i primi minuti ai giocatori per bere, cambiarsi la maglia, sfogarsi, dopo si fa l intervento prima di tutto psicologicamente e richiede capacità di capire il momento (spronare, arrabbiarsi, dare fiducia ). Poi dare poche ma sicure indicazioni tattiche e pensare ad eventuali sostituzioni. DOPO LA PARTITA: evitare di parlare, non dare giudizi specialmente se sono negativi. Gli animi sono tesi e non c è serenità. Rinviare tutta l analisi al prossimo allenamento e chiudere con due parole generiche positive o meno sulla partita 18
19 I Dati rilevabili dalla panchina E importante avere dei dati oggettivi che possano esprimere l andamento della gara per dare giudizi esatti e incontestabili. Il calcio è uno sport di situazione, e basta valutare alcune di queste particolari situazioni per capire se chi ha vinto ha veramente meritato la vittoria e viceversa I parametri di valutazione in ordine di importanza sono questi: PALLE GOALS : è il dato più importante del calcio, più ancora dei goals CORNER: esprime bene la pressione che una squadra subisce TIRI PARATI: se partiti in prossimità dell area o comunque sui 25 metri TIRI USCITI : vale il discorso sopra fatto relativo a dove vengono scoccati POSSESSO PALLA: da informazioni sul controllo del gioco più che sulla efficacia BARICENTRO: da informazioni sulla forza e la personalità e permette di capire se si ha subito l avversario 19
20 Calciatore o giocatore Il calciatoreè colui che calcia, che ferma, che conduce la palla, senza implicazioni situazionali di gioco Il giocatore è colui che sa leggere, interpretare le situazioni di gioco e conseguentemente effettuare i gesti tecnici necessari e più utili allo sviluppo di dette situazioni 20
21 Il giocatore come unità individuale L allenatore deve formare giocatori di calcio non calciatori Quando «prendiamo in considerazione» un giocatore, dobbiamo sempre interpretarlo come totalità, come globalità delle sue caratteristiche fisiche, tecniche, tattiche e comportamentali 21
22 Cosa vuol dire unità individuale? UNITA = NON SI PUO DIVIDERE; E INSCINDIBILE; EGLI VA CONSIDERATO SEMPRE COME UN TUTT UNO INDIVIDUALE = OGNUNO HA IL PROPRIO MODO DI COMPORTARSI, RELAZIONARSI, MUOVERSI, APPRENDERE, REAGIRE 22
23 Il giocatore quando agisce non usa gli aspetti interagenti in modo separato, utilizza l insieme 23
24 Ma se il giocatore è indivisibile, perché lo andiamo a dividere ed analizzare in modo settoriale? Per facilitare la comprensione, per strutturare un programma relativo di lavoro, per elaborare un corretto metodo di intervento e di eventuale correzione, nella realtà egli si comporta sempre come unità. Le suddivisioni non corrispondono ciascuna ad una realtà a sé stante: esse sono interdipendenti e correlate 24
25 Modello teorico ideale del: GIOCATORE Area Fisica: morfologia, capacità motorie (biotipologia) Area Tecnica e tattica individuale Area Tattica collettiva Area Personalità 25
26 AREA TECNICA TUTTO CIO CHE MIGLIORA LA GESTUALITA CON O SENZA CONTATTO PALLA. MIGLIORA LA PRECISIONE, LA QUALITA E L EFFICIENZA DEL GESTO O MOVIMENTO PRESO IN CONSIDERAZIONE IL SAPER OPERARE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE 26
27 AREA TATTICA TUTTO CIO CHE RIGUARDA LE POSSIBILITA DI SCELTA OFFERTE AL GIOCATORE 27
28 AREA FISICA TUTTO CIO CHE MIGLIORA LE CAPACITA MOTORIE, DALLE CAPACITA CONDIZIONALI A QUELLE COORDINATIVE ALLA MOBILITA ARTICOLARE 28
29 Caratteristica fisica del giocatore Morfologia (Biotipologia) Peso Altezza Rapporto arti-tronco Baricentro Capacità motorie Coordinative Mobilità articolare Condizionali 29
30 AREA DELLA PERSONALITA MIGLIORARE LA CAPACITA DI ATTENZIONE, DI CONCENTRAZIONE, E DI PENSIERO. TENERE SOTTO CONTROLLO LO STRESS AIUTARE A SVILUPPARE L INTELLIGENZA CALCISTICA 30
31 Caratteristica della personalità del giocatore Aspetti del giocatore che servono per la valutazione dello stesso e per ogni tipo di transfert Senso di appartenenza Capacità di attenzione e di concentrazione Capacità di comprensione Desiderio di migliorarsi Desiderio di emergere Capacità di collaborazione e cooperazione Curiosità Competitività Capacità di semplificare i compiti 31
32 INTELLIGENZA CALCISTICA CAPACITA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE DI UTILIZZARE UN ENORMITA DI DATI ESTREMAMENTE VARIABILI E ATTUARE DI CONSEGUENZA LE RISPOSTE MIGLIORI PER LA SITUAZIONE CONTINGENTE 32
33 OCCORRE FORMARE UN TIPO DI GIOCATORE CHE SAPPIA LEGGERE RAPIDAMENTE LA SITUAZIONE, ELABORARE LA RISPOSTA RELATIVA, DECIDERE SU COSA FARE, SUL COME E DOVE FARLO UTILIZZANDO NEL MODO MIGLIORE LE ABILITA TECNICHE E MOTORIE DI CUI E IN POSSESSO E CHE SAPPIA ADATTARSI IN MANIERA RAPIDA ED EFFICIENTE AD UNA NUOVA SITUAZIONE. 33
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