I disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Elisa Gasparotto Psicologa Clinica Neuropsichiatria Infantile Ulss 7
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1 I disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Elisa Gasparotto Psicologa Clinica Neuropsichiatria Infantile Ulss 7
2 I SINTOMI CLINICI La diagnosi comportamentale
3 DSM 5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali American Psychiatric Associations Per quanto riguarda l autismo: Sintomi da triade a diade Introduce la sensorialità Introduce i livelli di gravità (necessità di supporto) Concetto di spettro
4 ICD - 10 Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, stilata dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS-WHO). Per quanto riguarda l autismo: Divisione in sottocategorie (sindrome di Asperger, PDD-NOS) Triade sintomatologica
5 1 (DSM 5) Deficit persistente nella comunicazione sociale e nell interazione sociale in diversi contesti, non spiegabile attraverso un ritardo generalizzato sviluppo dello
6 Deficit persistente nella comunicazione sociale e nell interazione sociale 1. Deficit nella reciprocità socio-emotiva: un approccio sociale anormale e fallimento nella normale conversazione e/o un ridotto interesse nella condivisione degli interessi, emozioni, affetto e risposta e/o una mancanza di iniziativa nell interazione sociale.
7 2. Deficit nei comportamenti comunicativi non verbali usati per l interazione sociale: che vanno da una povera integrazione della comunicazione verbale e non verbale, attraverso anormalità nel contatto oculare e nel linguaggio del corpo, o deficit nella comprensione e nell uso della comunicazione non verbale, fino alla totale mancanza di espressività facciale e gestualità.
8 Non è tanto la difficoltà di linguaggio ad essere universalmente presente nell autismo, quanto piuttosto un grave disturbo delle competenze comunicative (Vivanti 2010)
9 Autismo e linguaggio o Scarsa attenzione al linguaggio o Ritardo dello sviluppo del linguaggio nella maggioranza dei casi o Difficoltà nel calibrare l intonazione, la prosodia, tono e volume della voce. o Iperletteralità difficoltà nella pragmatica
10 Che brutta giornata ho dovuto ingoiare tanti rospi ELISA! Come hai fatto, che schifo! Aiuto!
11 .. A differenza dei bambini normodotati, che collegano spontaneamente e con notevole rapidità il linguaggio ai diversi elementi e aspetti della realtà, i bambini autistici hanno bisogno di imparare che gli oggetti hanno dei nomi. Hanno bisogno di imparare che le parole servono a comunicare. Tutti i bambini autistici hanno problemi con le stringhe lunghe di informazioni verbali. Anche le persone con funzionamento molto elevato hanno difficoltà a seguire istruzioni verbali hanno maggiore facilità ad applicare istruzioni scritte, poiché non riescono a ricordare la sequenza delle informazioni (Temple Grandin 1995)
12 3. Deficit nello sviluppo e mantenimento di relazioni, appropriate al livello di sviluppo (non comprese quelle con i genitori e caregiver): difficoltà nel regolare il comportamento rispetto ai diversi contesti sociali e/o difficoltà nella condivisione del gioco immaginativo e nel fare amicizie e/o apparente mancanza di interesse nelle persone.
13 Autismo e interazione Sviluppo non adeguato delle dell intersoggettività primaria e secondaria. Sviluppo non adeguato delle abilità sociali (conversazione, offire qualcosa, proporre un gioco ecc..) Debole teoria della mente Difficoltà a riconoscere le espressioni dell altro Difficoltà di coerenza centrale
14 Difficoltà di decodifica delle emozioni vedo un uomo con un undici sulla fronte
15 Teoria della mente Che cosa accade in questa scena? un tizio Fa il gesto di vittoria
16 2 (DSM 5) Comportamenti e/o interessi e/o attività, ristrette e ripetitive Linguaggio e/o movimenti motori e/o uso di oggetti, stereotipato e/o ripetitivo: come semplici stereotipie motorie, ecolalia, uso ripetitivo di oggetti, frasi idiosincratiche, interessi atipici.
17 3. Fissazione in interessi altamente ristretti con intensità o attenzione anormale: forte attaccamento o preoccupazione per oggetti inusuali, interessi eccessivamente perseveranti o circostanziati.
18 INTERESSI RISTRETTI E BIZZARRI
19 Iper-reattività e/o Ipo-reattività agli stimoli sensoriali o interessi inusuali rispetto a certi aspetti dell ambiente: Apparente indifferenza al caldo/freddo/dolore, Risposta avversa a suoni o tessuti specifici, Eccessivo odorare o toccare gli oggetti, Fascinazione verso luci o oggetti roteanti.
20 i suoni che mi sconvolgono al punto da indurmi a coprirmi le orecchie per non sentirli: le grida, i posti affollati e rumorosi, il polistirolo quando viene toccato, i palloncini, le macchine rumorose, i treni, il rumore del mare, i pennarelli e i fuochi d artificio Therese Joliffe
21 . io ho tuttora difficoltà a seguire il filo dei miei pensieri quando ci sono suoni che mi distraggono. Se, mentre sto parlando a una conferenza a qualcuno suona il cercapersone, il rumore cattura interamente la mia attenzione e dimentico completamente di cosa stavo parlando. I rumori intermittenti e acuti sono quelli che più mi distraggono. Mi ci vogliono diversi secondi per focalizzare nuovamente lattenzione su quello che sto facendo. Temple Grandin
22 Lo spettro autistico continuum clinico Autismo Tipico Spettro autistico
23 Profili di autismo (l. wing, 1979) ISOLATO: -Distacco ed indifferenza per le situazioni sociali - Scarso contatto visivo - Indifferenza per i cambiamenti ambientali - Interazione principale con gli adulti
24 Profili di autismo (l. wing, 1979) ATTIVO MA BIZZARRO Sono in grado di prendere l iniziativa sociale ma in modo inopportuno o enfatico Ricerca del contatto fisico ma in modo non opportuno. Comportamenti inadeguati nell interazione
25 Profili di autismo (l. wing, 1979) PASSIVO: Limitati approcci sociali spontanei Accettazione degli approcci fatti da altri Si isolano ma se sollecitati sono in grado di interagire Il contatto sociale porta scarso piacere, ma un rifiuto attivo è raro
26 Altro caratteristiche.. Difficoltà nella coerenza centrale Difficoltà nello sviluppo della teoria della mente Bassa astrazione Buono il ragionamento visuo-spaziale Forte il canale visivo
27 Cause Cause neurofisiologiche: anomalie di funzionamento di alcune struttura cerebrali amigdala cervelletto corpo calloso tronco encefalico lobi frontali e lobi temporali
28 Cause prenatali: Le cause prenatali possono agire sul genotipo condizionando l interazione genetica o liberando una condizione neurobiologica latente. Cause genetiche: L autismo è in parte determinato da cause genetiche. (Baron Cohen 1997, Surian 2002)
29 Prognosi Andamento cronico Il grado di severità dipende da diversi fattori: Intensità dei sintomi Ritardo mentale Presenza di altre comorbilità Precocità della diagnosi e dell intervento
30 Che cosa fare?! Linee guida del ministero della sanità
31 DIAGNOSI PRECOCE (Diagnosi ed indagini strumentali) INTERVENTO RIABILITATIVO INTENSIVO E PRECOCE SUL BAMBINO (tecniche cognitivo comportamentali, Denver Model) SUPPORTO AI GENITORI SUPPORTO ALLA SCUOLA
32 GRAZIE DELL ATTENZIONE BUON LAVORO
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