Capitolo 5. Memoria. Copyright 2010 Allyn & Bacon
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- Aniella Pieri
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1 Capitolo 5 Memoria
2 Memoria 1. Definizione 2. Processi della memoria 3. Memoria sensoriale, MBT, MLT 4. Memoria implicita ed esplicita 5. Memoria semantica ed episodica 6. I guasti della memoria
3 Cos è la memoria? La capacità di codificare, immagazzinare e recuperare le informazioni. E come fare una fotografia?
4 SPEGNERE IL PROIETTORE
5 TOPO 17 BUIO 15 SPORCO 10 CASA 12 CIBO 4 TIMIDO 9 VALIDO 1 CHIODO 2 MACCHINA 3 VERME 1 SEPPIA 3 ARCANO 6 GIALLO 4 ZOPPO 5 ETERNO 3 INUTILE 4 VALOROSO 0 BICICLETTA 7 RAGGIO 2 GOMMA 1 DIVANO 7 SOMMA 1 INVANO 5 TROMBA 16
6 AAA
7 Es FALSI RICORDI, p 174
8 PROCESSI codifica, ritenzione, recupero STRUTTURA cambiamenti fisiologici e modello concettuale che si basa sull elaborazione delle informazioni - memoria sensoriale, a breve termine, a lungo termine
9 Processi di memoria (1) CODIFICA: trasformazione dell informazione (percezione, pensiero o sentimento) in una forma che può essere immagazzinata Elaborativa Visiva organizzativa (2) RITENZIONE: immagazzinamento e mantenimento (3) RECUPERO: dell informazione memorizzata
10 CODIFICA ELABORATIVA La ritenzione a lungo termine è potenziata qualora ci sia un attivo collegamento dii nuove informazioni a informazioni già presenti in memoria. VISIVA Immagazzinare nuove informazioni trasformandole in immagini mentali ORGANIZZATIVA Consiste nel raggruppare e organizzare in categorie gli item da ricordare sulla base delle relazioni esistenti tra di loro Esperimento di Craig & Tulving, 1975 Analisi semantica, della rima o visiva
11 Principio della specificità della codifica Effetto del contesto ambientale: Gli individui apprendono delle parole sott acqua o sulla terra. Il ricordo sarà migliore se il contesto di codifica e di recupero sono gli stessi Effetto del contesto interno: es stato d animo: il ricordo sarà migliore se permangono nella fase di recupero le stesse condizioni della fase di codifica 0 recupero terra apprendimento terra recupero acqua apprendimento acqua
12 Processi di memoria (1) CODIFICA: trasformazione dell informazione (percezione, pensiero o sentimento) in una forma che può essere immagazzinata Elaborativa Visiva organizzativa (2) RITENZIONE: immagazzinamento e mantenimento (3) RECUPERO: dell informazione memorizzata
13 RITENZIONE - IMMAGAZZINAMENTO Processo tramite cui le informazioni si conservano nella memoria nel corso del tempo MEMORIA SENSORIALE MEMORIA A BREVE TERMINE MEMORIA A LUNGO TERMINE
14 Ripetizione di mantenimento Input sensoriale Memoria sensoriale Memoria a breve termine CODIFICA Memoria a lungo termine ATTENZIONE RECUPERO Le informazioni a cui non si presta attenzione vanno perdute Le informazioni non ripetute vanno perdute Col tempo alcune informazioni vanno perdute REGISTRI SENSORIALI: Visivo Uditivo Tattile MEMORIA OPERATIVA TEMPORANEA Compiti: Processi di controllo Ripasso Decisioni Codifica Strategie di richiamo RISPOSTA Atkinson & Shiffrin, 1971: modello modale
15 Ripetizione di mantenimento Input sensoriale Memoria sensoriale Memoria a breve termine CODIFICA Memoria a lungo termine ATTENZIONE RECUPERO Le informazioni a cui non si presta attenzione vanno perdute Le informazioni non ripetute vanno perdute Col tempo alcune informazioni vanno perdute REGISTRI SENSORIALI: Visivo Uditivo Tattile MEMORIA OPERATIVA TEMPORANEA Compiti: Processi di controllo Ripasso Decisioni Codifica Strategie di richiamo RISPOSTA Atkinson & Shiffrin, 1971: modello modale
16 Memoria sensoriale Deposito a rapido decadimento delle informazioni visive (memoria iconica) o uditive (memoria ecoica)
17 Memoria sensoriale Memoria iconica Memoria sensoriale visiva o persistenza della traccia visiva Memoria ecoica Memoria sensoriale uditiva
18 Magazzino iconico (visivo): Sperling (1960) Quanto possiamo ricordare con un solo sguardo? Presentazione tachistoscopica.
19 +
20 S X Z P G J M B R T N F
21 Sperling (1960): 50 msec. Usa il resoconto totale (riportare tutte le lettere) Riportano 3-4 items ma riferivano di averne visti di più L informazione era svanita.
22 Variazione del compito: resoconto parziale Dopo che lettere erano scomparse, indicava con un suono quale riga doveva essere riportata.
23 +
24 V S D O A R M C B L N P
25 Risultati (resoconto parziale): almeno 3 delle 4 lettere della fila Dato che l indicazione della riga veniva data dopo che le lettere erano scomparse, si assume che i partecipanti fossero in grado di nominare 9-10 lettere: una prestazione quasi perfetta.
26 Prova di una memoria visiva (MEMORIA ICONICA) che è in grado di registrare, per un periodo molto breve, le informazioni presentate ( msec.) Finche le informazioni si trovano in questo registro è possibile prestare loro attenzione. Rimangono in tale registro per un periodo molto breve (0,5 sec.) Se entro tale periodo non ricevono attenzione vengono perdute per sempre.
27 Compiti per la valutazione della memoria Rievocazione immediata differita Rievocazione libera Riconoscimento
28 Ripetizione di mantenimento Input sensoriale Memoria sensoriale Memoria a breve termine CODIFICA Memoria a lungo termine ATTENZIONE RECUPERO Le informazioni a cui non si presta attenzione vanno perdute Le informazioni non ripetute vanno perdute Col tempo alcune informazioni vanno perdute REGISTRI SENSORIALI: Visivo Uditivo Tattile MEMORIA OPERATIVA TEMPORANEA Compiti: Processi di controllo Ripasso Decisioni Codifica Strategie di richiamo RISPOSTA Atkinson & Shiffrin, 1971: modello modale
29 Memoria a breve termine o memoria di lavoro La codifica dell informazione: l interazione con la memoria a breve termine Effetto di priorità ed effetto recenza I limiti della memoria di lavoro Varietà della memoria di lavoro Perdita di informazioni nella memoria di lavoro
30 Memoria di lavoro e memoria a breve termine Relazione tra memoria sensoriale (iconica) MBT o di lavoro e MLT
31 WORKING MEMORY MBT o MEMORIA DI LAVORO Esecutivo centrale Loop articolatorio Buffer episodico Taccuino visuospaziale Esecutivo centrale: integra tra loro le varie informazioni, attenzione selettiva ed inibizione. Loop articolatorio: conserva l informazione in forma verbale Taccuino visuo-spaziale: codifica le informazioni spaziali e visive Buffer episodico: riceve info verbali e visive per combinarle in un unica rappresentazione. da Baddeley, 2001
32 1492
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39 EFFETTO DI COMPITI DI INTERFERENZA IN PROVE DI SPAN Gli span di memoria vengono dimenticati se il soggetto viene impegnato in compiti interferenti Dopo aver detto al soggetto una serie di cifre (es ; ; etc.) si fa eseguire un compito aritmetico di conta all indietro di 3 in 3 (ad es ) per alcuni secondi, e quindi si chiede di ripetere le cifre memorizzate. Il compito di interferenza impedisce il consolidamento dell informazione (la ripetizione tra sé e sé). L assenza di ripasso impedisce l accesso alla MLT. Il compito di interferenza determina una dimenticanza degli span, cioè un decadimento della traccia mnesica.
40 lungo ad arrivare alla era porta sgattaiolò chiusa furtivamente egli fino vicolo il che
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42 Egli sgattaiolò furtivamente lungo il vicolo fino ad arrivare alla porta che era chiusa
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44 Span visuo-spaziale Test dei Cubetti di P. Corsi
45 Effetto di priorità e di recenza
46 Effetto di priorità e recenza Si ritiene che l effetto priorità sia la manifestazione della MLT e che l effetto recenza sia manifestazione della MBT Perché?
47 Effetto di un compito di interferenza Paradigma della rievocazione libera immediata Si leggono al soggetto delle liste di 15 parole. Dopo aver terminato la somministrazione per un tempo di 15 secondi si fa eseguire al soggetto un compito di interferenza (contare all indietro di 3 partendo da 100) Ciò che si verifica può essere così riassunto: Non modificazioni del ricordo degli stimoli iniziali della lista (presenza di effetto primacy); Immodificato ricordo delle parole poste nella parte centrale della lista. Scomparsa dell effetto recency.
48 Effetto di un compito di interferenza La spiegazione è la seguente: 1. il soggetto è in grado di operare un ripasso per le prime parole della lista in quanto sono pronunciate prima del compito di interferenza. Per cui le prime parole della lista sono espressione della MLT. 2. il soggetto non è in grado di operare un ripasso per le ultime parole della lista in quanto vengono pronunciate poco prima del compito di interferenza che impedisce il ripasso e quindi l accesso per le ultime parole della lista alla MLT. Per cui le ultime parole della lista sono espressione della MBT.
49 I limiti della memoria di lavoro Percentuale di rievocazioni corrette in funzione del distrattore
50 Limiti temporali della MdLavoro Paradigma di Peterson & Peterson (1959): Tre consonanti da imparare: JRG TGH PKL CBV Compito distraente: Contare all indietro ( ) Compito: Ripetere le 3 triplette di consonanti a diversi intervalli temporali (subito, dopo 5 secondi, dopo 15 secondi). In assenza di ripasso gli stimoli rimangono in MLT per meno di 20 secondi
51 Limiti temporali della MdLavoro Se si impedisce la ripetizione la traccia in MBT decade rapidamente
52 Afasia di conduzione: problema di MBT fonologica? L'afasia di conduzione è un tipo specifico di disturbo linguistico caratterizzato comprensione normale, ma con incapacità di ripetizione. Il linguaggio si presenta ricco e abbondante ma poco funzionale e frammentato. L'incapacità di ripetizione fa supporre una compromissione della memoria a breve termine.
53 Ripetizione di mantenimento Input sensoriale Memoria sensoriale Memoria a breve termine CODIFICA Memoria a lungo termine ATTENZIONE RECUPERO Le informazioni a cui non si presta attenzione vanno perdute Le informazioni non ripetute vanno perdute Col tempo alcune informazioni vanno perdute REGISTRI SENSORIALI: Visivo Uditivo Tattile MEMORIA OPERATIVA TEMPORANEA Compiti: Processi di controllo Ripasso Decisioni Codifica Strategie di richiamo RISPOSTA Atkinson & Shiffrin, 1971: modello modale
54 L apprendimento e la codifica nella memoria a lungo termine
55 L apprendimento e la codifica nella memoria a lungo termine Cosa impariamo? A riconoscere le cose Apprendiamo dall esperienza producendo nuove risposte La memoria prevede processi attivi e passivi I ricordi possono formarsi in maniera inconsapevole Quali fattori sono responsabili del ricordo di informazioni ed esperienze?
56 L apprendimento e la codifica nella memoria a lungo termine Ipotesi del consolidamento L ipotesi dei livelli di elaborazione Migliorare la memoria attraverso le mnemotecniche
57 Teoria del consolidamento (Wixter 2004, 2005) Le informazioni nella memoria a lungo termine vengono fissate attraverso un processo di consolidamento che dura forse anni (v. ruolo di ippocampo) Le memorie recenti non sono ancora consolidate e sono più soggette adinterferenza ed oblio Valgono 2 leggi: 1. La più antica di due memorie che hanno la stessa forza decade più lentamente (legge di Jost, 1897), perché è stata più consolidata 2. Gli effetti negativi delle lesioni cerebrali sulla memoria sono maggiori sui ricordi di recente formazione (legge di Ribot, 1882), perché si trovano in fase iniziale di consolidamento Ecco perché la velocità dell oblio si riduce con il passare del tempo
58 Ipotesi del consolidamento Il processo con cui le informazioni passano dalla memoria di lavoro a quella a lungo termine. Amnesia retrograda Amnesia anterograda
59 Memoria (amnesia) retrograda relativa al ricordo di eventi antecedenti l esordio di malattia/trauma Memoria (amnesia) anterograda relativa all acquisizione di nuovi ricordi a partire dall inizio della malattia/trauma
60 Teoria del consolidamento (Wixter 2004, 2005) Evidenze l amnesia retrograda (compromessi ricordi precedenti alla malattia) è maggiore per i ricordi formatisi più di recente gli effetti dell interferenza retroattiva sono maggiori poco dopo l apprendimento aree cerebrali diverse sono associate ad una prima fase dell apprendimento (della durata di ore) ed una seconda fase dell apprendimento (della durata di giorni o anni) LIMITI Vengono attribuiti a processi di consolidamento effetti che possono non dipendere da essi (es. vi sono altri motivi per cui le memorie recenti sono più alterabili delle vecchie) Non spiega effetti spiegati dal principio di specificità della codifica (es. effetti di sovrapposizione contesto di apprendimento e di recupero)
61 L ipotesi dei livelli di elaborazione CODICE Insieme di regole e operazioni attraverso le quali la nostra mente trasforma le informazioni provenienti dall esterno in una forma che può essere conservata. TEORIA DEI LIVELLI DI ELABORAZIONE (Craik, Lockart, 1972) SUPERFICIALE Ripasso di mantenimento PROFONDA Ripasso elaborativo
62 memoria e livelli di elaborazione Craik e Lockhart (1972) input lumaca teoria dei livelli di elaborazione elaborazione strutturale LUMACA la durata della traccia mnestica dipende dalla profondità dei processi di elaborazione dello stimolo elaborazione fonologica elaborazione semantica /lumaka/
63 esempio di diversi livelli di elaborazione strutturale la parola è scritta in maiuscolo? LUMACA lumaca fonologica la parola fa rima con amaca? LUMACA PORTONE semantica LUMACA può stare nella frase sei lento come una? GINESTRA
64 memoria e livelli di elaborazione risultati percentuali di ricordo nelle tre condizioni sperimentali se l informazione è elaborata sulla base del significato si ottiene un ricordo migliore
65 Organizzazione della memoria a lungo termine Memoria esplicita ed implicita Memoria episodica e semantica
66 Organizazione della memoria a lungo termine MLT esplicita episodica semantica retrospettiva prospettica implicita condizionamento priming procedurale
67 Organizazione della memoria a lungo termine MLT esplicita episodica semantica retrospettiva prospettica implicita condizionamento priming procedurale
68 Memoria esplicita ed implicita Memoria esplicita: ricordi che possono essere descritti verbalmente e di cui siamo consapevoli Fatti, conoscenza e.g., capitale della Francia Memoria implicita consiste in memorie che non possono essere descritte verbalmente e che sono inconsapevoli Capacità, abitudini e.g., andare in bicicletta
69 Memoria implicita (non dichiarativa) L espressione dell avvenuto apprendimento si realizza attraverso una modificazione del comportamento Realizzabile in mancanza di consapevolezza: imparare a sciare (anche un amnesico)
70 Memoria implicita (o non dichiarativa) CONDIZIONAMENTO PRIMING (FACILITAZIONE) APPRENDIMENTO PROCEDURALE
71 Condizionamento Condizionamento classico: (Pavlov). Suono campanello e salivazione. Condizionamento operante: toccando una leva l animale ottiene il cibo. Condizionamento valutativo Mostra figure volti: si dice che alcuni cattivi altri buoni. Poi si chiede dopo un po con quali persone si andrebbe a cena e anche gli amnesici scelgono quelle che erano state classificate come buone.
72 PRIMING (Facilitazione) Abilità di un soggetto di identificare un oggetto visivamente o uditivamente come il risultato di una precedente esposizione anche se subliminare rispetto al livello di coscienza
73 ES: priming di ripetizione Nei test di "priming di ripetizione" al soggetto viene chiesto inizialmente di leggere una lista di parole, senza che gli sia chiesto di memorizzare tali parole; successivamente, alla parte finale di ciascuna di queste parole (ad esempio, "CANE") vengono tolte alcune lettere (nell'esempio, "CANE" diventa "CA") ed al soggetto viene chiesto di completare ciascuno di questi "frammenti di parola" con la prima parola che viene in mente. In test come questo, è possibile osservare che i soggetti normali tendono spesso a produrre le parole che erano state loro presentate inizialmente (ad esempio, completano il frammento di parola "CA dicendo "CANE"), piuttosto che un'altra parola con le stesse due lettere iniziali (ad esempio, "CASA"). In altri termini, le parole presentate inizialmente hanno prodotto un effetto di "facilitazione" (detto anche priming).
74 Apprendimento procedurale Percettivo Motorio Cognitivo Percettivo: paese straniero. Dopo sarà sempre più facile riconoscere i suoni, l inizio e la fine delle parole Motorio: sciare, andare in bicicletta Cognitivo: imparare a risolvere un problema (es di matematica) sempre più rapidamente
75 Organizzazione della memoria a lungo termine Memoria episodica Esperienze della propria vita legate a contesti specifici e.g il proprio 18esimo compleanno Memoria semantica Informazioni concettuali Contiene informazioni, dati, il nostro vocabolario.
76 Organizazione della memoria a lungo termine MLT esplicita episodica semantica retrospettiva prospettica implicita condizionamento priming procedurale
77 Memoria autobiografica capacitá di rievocare gli eventi che costituiscono il passato personale Componente semantica Componente episodica Nome della scuola, della via, della maestra primo giorno di scuola: cornice spazio-temporale
78 Organizazione della memoria a lungo termine MLT esplicita episodica semantica retrospettiva prospettica implicita condizionamento priming procedurale
79 Memoria retrospettiva: RICORDARE CIO CHE ABBIAMO FATTO Memoria prospettica: RICORDARE CIO CHE DOBBIAMO FARE Da Neisser, 1982
80 Memoria esplicita: Amnesia MLT esplicita episodica semantica retrospettiva prospettica implicita condizionamento priming procedurale
81 Amnesia globale o cronica (sindrome amnesica) deficit di memoria anterograda deficit di memoria retrograda Memoria semantica, linguaggio, MBT, intelligenza normali memoria implicita preservata confabulazioni o false memorie e anosognosia
82 Memoria anterograda relativa all acquisizione di nuovi ricordi a partire dall inizio della malattia/trauma Memoria retrograda relativa al ricordo di eventi antecedenti l esordio di malattia/trauma
83 Il caso HM (1957) lobo temporalee ippocampo
84 Il caso HM (27 anni) Amnesia anterograda grave (consolidamento) Amnesia retrograda per i 10 anni precedenti l operazione Ricorda molte cose della sua infanzia ma non la persona che ha visto 5 minuti prima. Sottostima la sua età e non si riconosce allo specchio Buona MBT
85 HM Buona memoria semantica (ma solo per eventi prima del 1957): non aggiunge parole nuove (internet, PC non apprende il significato) Quindi la memoria episodica è importante per apprendere cose nuove Memoria procedurale buona
86 Ricordare, ricostruire e dimenticare Ricordare e richiamare Il recupero di ricordi impliciti è automatico Fenomeno sulla punta della lingua (ricollezione: cercare gli indizi) La ricostruzione: il ricordo come processo creativo Ricordi lampo (Eventi che hanno destato grande sorpresa e/o che hanno importanti conseguenze. E.g. 11 settembre,...) Il ruolo degli schemi (Schemi mentali per organizzare l esperienza)
87 Teoria di Bartlett Nozione di schema: Bartlett (1932) Esperimenti famosi usando la tecnica chiamata modello delle riproduzioni in serie. Al soggetto A viene dato qualcosa da ricordare; A riproduce per iscritto tutti i particolari che possono essere rievocati; la versione fornita da A a sua volta viene fatta leggere ad un soggetto B che cerca di rievocarla. La versione fornita da B viene presentata a C, e così via. In questo modo ogni soggetto deve cercare di rievocare la versione del materiale originale fornita dal soggetto precedente.
88 Teoria di Bartlett I risultati degli esperimenti condotti da Bartlett segnalano due aspetti principali: - rievocazioni successive riproducevano in maniera sistematica la stessa struttura schematica, via via depurata da particolari stilistici, morfologici e sintattici; - venivano alterati contenuti che non corrispondevano con lo schema del soggetto. Bartlett credeva che le trasformazioni osservate usando il metodo delle riproduzioni in serie rappresentassero le trasformazioni cui vengono sottoposti i singoli ricordi nel corso del tempo.
89 Teoria di Bartlett Sulla base dei suoi esperimenti Bartlett ha concluso che: Il ricordo non è una rieccitazione di tracce isolate, fisse e senza vita, ma una costruzione immaginativa costruita dalla relazione del nostro atteggiamento verso unʼintera massa attiva di reazioni passate organizzate e verso qualche dettaglio di rilievo che emerge sul resto, apparendo in forma di immagine sensoriale o in forma verbale. Questa massa attiva di reazioni passate e organizzate è ciò che Bartlett intendeva con la nozione di schema. Come tale, uno schema costituisce una struttura organizzata che guida il nostro comportamento, un modello che può essere modificato per adattarsi a circostanze diverse.
90 Schemi e distorsioni mentali Bartlett (1932) Gli schemi strutturano il nostro mondo e la memorizazzione e il recupero delle informazioni Contribuiscono alla ricostruzione della memoria: Usata per mettere assieme dei dettagli di un evento in modo da renderli coerenti I testimoni oculari Tuckey and Brewer (2003) Spesso i testimoni oculari interpretano informazioni ambigue come consistenti con i propri schemi (stereotipi). Ci si ricorda meglio le cose che sono coerenti con i propri schemi
91 Cercare la conferma - Lindholm and Christianson (1998) Metodo: Studenti svedesi e immigrati vedevano un video in cui il rapinatore poteva essere sia svedese che immigrato. Gli studenti dovevano riconoscerlo confronto all americana 4 svedesi e 4 immigranti Risultati: Entrambi i gruppi sceglievano di più tra gli immigrati Conclusioni: Il fatto che vengano stressati maggiormente i crimini fatti da stranieri influenza le aspettative del partecipante.
92 Influenza dell ansia e dello stress sulla memoria Deffenbacher e coll. s (2004) condussero una meta-analisi sui fattori elevati di stress ed ansia: Impatta negativamente sulla accuratezza della testimonianza oculare Riduce la capacità dei testimoni di ricordare: Dettagli del colpevole Dettagli sulla scena del crimine
93 Età e testimonianza oculare Dodson and Krueger (2006) Con aumentare dell età aumenta anche la produzione di false memorie indotte da varie suggestioni. I bias legati alla propria età (Wright & Stroud, 2002): L accuratezza nel ricooscere un volto aumenta quando il colpevole ha più o meno la stessa età del testimone. Forse siamo attratti da caratteristiche simili alle nostre Per ridurre i bias legati all età: Assicurarsi che gli anziani non siano esposti ad informazioni fuorvianti Fare domande molto precise per cercare di eliminare fonti fuorvianti.
94 Domande fuorvianti (Loftus & Palmer, 1974) Metodo: I partecipanti guardano un video di incidenti tra machine e descrivono quanto hanno visto Dopo vengono loro fatte domande specifiche del tipo: Quanto andavano veloci le machine quando si sono scontrate/toccate/urtate/? Dopo una settimana veniva loro chiesto se avevano visto dei vetri rotti (non ce n erano!) Risultati: La stima della velocita dipendeva dalla parola utilizzata: Valori maggiori per scontrate Valori minori per toccate Quando parole come scontrate venivano utilizzate, i partecipanti tendevano piu frequentemente a dichiarare di aver visto vetri rotti. Conclusioni: La memoria puo venire sistematicamente distorta dal modo in cui vengono poste le domande.
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96 Interferenza Interferenza retroattiva Quando informazioni apprese di recente inteferiscono con quelle apprese in precedenza. Inteferenza proattiva Quando informazioni apprese precedentemente interferiscono con quelle più recenti
97 Quanto dura un ricordo? Ebbinghaus (1885): punteggi di risparmio (saving scores) ES. Compito: 1) memorizzare sillabe CVC senza senso KAL, NUH, ZOR, BUR.. 2) rievocarle ad intervalli variabili da 20 minuti a 31 giorni 3) ad ogni intervallo, se la rievocazione non era perfetta, le studiava di nuovo (fino a completa padronanza) Misura: quante prove in meno, o quanto tempo in meno, per riapprendere la lista
98
99 il decremento non è costante (per unità di tempo)..ma è maggiore durante la prima ora e diminuisce con l aumentare dell intervallo OBLIO: perdita o impossibilita di recuperare informazioni dalla memoria. Variazioni nella quantità e nella forma dell oblio: tipo di informazione tempo impiegato per apprendere condizioni di recupero motivazione personale
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104 Migliorare la memoria con le mnemotecniche La vividezza e il contesto favoriscono il ricordo Sono tecniche con cui consapevolmente miglioriamo la memoria Metodo dei loci Storie e canzoni
105 Il metodo dei loci gli elementi da ricordare vengono associati a specifici luoghi fisici.
106 Metodo delle storie e canzoni Quanti giorni ha il mese di settembre? 30 giorni a novembre con april giugno e settembre di 28 ce n è uno tutti gli altri ne han trentuno
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