Università degli Studi di Cassino Anno accademico Corsi di Statistica 1, II (Prof. G. Prozio) e Statistica 1, IV (Dott. D.

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Università degli Studi di Cassino Anno accademico 2003-2004 Corsi di Statistica 1, II (Prof. G. Prozio) e Statistica 1, IV (Dott. D. Vistocco) Esercitazione del 19/1/2004 Dott. Claudio Conversano Esercizio 1 Nella tabella seguente sono riportati i dati relativi a 20 capitali europee, concernenti la temperatura media giornaliera in gradi C nel mese di dicembre 2003, la variazione del tasso di inflazione nel periodo dicembre 2002 dicembre 2003, le previsioni di un istituto specializzato in analisi economiche sulla situazione economica nell anno 2004, ed il reddito mensile medio pro-capite calcolato in migliaia di Euro. Città Temperatura giornaliera media dicembre 2003 in gradi C Variazione tasso di inflazione dic. 2002 dic. 2003 (in %) Situazione economica (previsioni) Reddito mensile medio pro-capite (in migliaia di Euro) Amsterdam 5 2,60 Espansione 1,250 Atene 9 3,50 Recessione 1,050 Belgrado 7-0,04 Recessione 0,905 Berlino 3 3,00 Espansione 1,350 Bruxelles 5 2,60 Stazionaria 1,350 Bucarest 7-0,20 Recessione 0,905 Budapest 7-0,20 Recessione 0,905 Copenaghen 5 2,60 Stazionaria 1,250 Francoforte 3 2,60 Espansione 1,500 Kiev -3 3,00 Stazionaria 1,250 Londra 3 2,00 Espansione 1,500 Madrid 0 2,60 Stazionaria 1,250 Mosca -3 3,00 Stazionaria 0,905 Oslo -5-0,30 Stazionaria 1,250 Parigi 3 3,00 Espansione 1,350 Praga -3 2,60 Espansione 1,050 Roma 9 4,00 Stazionaria 1,250 Stoccolma -5-0,30 Stazionaria 1,350 Vienna 7 2,60 Stazionaria 1,250 Zurigo 3 2,00 Espansione 1,500 a. Indicare quali sono le unità statistiche ed il numero di unità statistiche; b. Indicare la natura di ciascun carattere rilevato; c. Per ciascun carattere rilevato costruire la distribuzione di frequenza indicando le frequenze, le frequenze relative, le frequenze percentuali e le frequenze relative cumulate; d. Rappresentare graficamente le distribuzioni di frequenza costruite al punto c.

Svolgimento a) Le unità statistiche sono costituite dalle 20 capitali europee (ogni capitale europea è una unità statistica). Il numero di unità statistiche è pari a 20 (il numero di capitali europee osservate). b) Tipologie di caratteri rilevati: Temperatura giornaliera media dicembre 2003 in gradi C: carattere quantitativo continuo; Variazione tasso di inflazione dic. 2002 dic. 2003 (in %): carattere quantitativo continuo; Situazione economica (previsioni): carattere qualitativo ordinale (è possibile ordinare le modalità dalla situazione economica peggiore (recessione) fino alla situazione economica migliore (espansione), o viceversa; Reddito mensile medio pro-capite (in migliaia di Euro): carattere quantitativo continuo; c) Distribuzione di frequenza del carattere Temperatura giornaliera media dicembre 2003 in gradi C: Modalità relative percentuali relative cumulate -5 2 0,10 10% 0,10-3 3 0,15 15% 0,25 0 1 0,05 5% 0,30 3 5 0,25 25% 0,55 5 3 0,15 15% 0,70 7 4 0,20 20% 0,90 9 2 0,10 10% 1,00 Totale 20 1 100%

Distribuzione di frequenza del carattere Variazione tasso di inflazione dic. 2002 dic. 2003 (in %): Modalità relative percentuali relative cumulate -0,30 2 0,10 10% 0,10-0,20 2 0,10 10% 0,20-0,04 1 0,05 5% 0,25 2,00 2 0,10 10% 0,35 2,60 7 0,35 35% 0,70 3,00 4 0,20 20% 0,90 3,50 1 0,05 5% 0,95 4,00 1 0,05 5% 1,00 Totale 20 1,00 100% Distribuzione di frequenza del carattere Situazione economica (previsioni): Modalità relative percentuali relative cumulate Recessione 4 0,20 20% 0,20 Stazionaria 9 0,45 45% 0,65 Espansione 7 0,35 35% 1,00 Totale 20 1,00 100% Distribuzione di frequenza del carattere Reddito mensile medio pro-capite (in migliaia di Euro): Modalità relative percentuali relative cumulate 0,905 4 0,20 20% 0,20 1,050 2 0,10 10% 0,30 1,250 7 0,35 35% 0,65 1,350 4 0,20 20% 0,85 1,500 3 0,15 15% 1,00 Totale 20 1,00 100%

d) Rappresentazioni grafiche mediante diagramma a barre verticali Temperatura giornaliera media dicembre 2003 in gradi C 0,30 0,25 relative 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00-5 -3 0 3 5 7 9 Temperasture medie Variazione tasso di inflazione dic. 2002 dic. 2003 (in %) 0,40 0,35 relative 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00-0,30-0,20-0,04 2,00 2,60 3,00 3,50 4,00 Variazioni tasso di inflazione

Situazione economica (previsioni) 0,50 0,45 0,40 relative 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 Recessione Stazionaria Espansione Previsioni Reddito mensile medio pro-capite (in migliaia di Euro) 0,40 0,35 0,30 relative 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 0,905 1,050 1,250 1,350 1,500 Reddito mensile medio pro-capite N.B. Quando si disegna il diagramma a barre verticali è possibile riportare sull asse verticale sia le frequenze relative che quelle. In questo ultimo caso, rispetto ai grafici appena riportati, si ha solo un cambiamento di scala sull asse delle ordinate (asse verticale) ma i rapporti di proporzionalità tra le frequenze associate alle diverse modalità (le altezze dei rettangoli del diagramma) restano invariati.

Esercizio 2 Nella tabella seguente è riportata la distribuzione delle frequenze relative del carattere anno di iscrizione all università rilevato presso un collettivo di 761 studenti iscritti presso la Facoltà di Economia dell Università X. Anno di iscrizione relative I anno 0,162943495 II anno 0,295663601 III anno 0,248357424 I anno F.C. 0,123521682 II anno F.C. 0,068331143 Oltre il II anno F.C. 0,101182654 Totale 1,000000000 a) Costruire la distribuzione delle frequenze e calcolare le frequenze relative cumulate b) Rappresentare la distribuzione di frequenza del carattere anno di iscrizione mediante diagramma a barre verticali, confrontando il grafico ottenuto considerando le frequenze con quello ottenuto considerando le frequenze relative. Svolgimento a) Per calcolare le frequenze bisogna moltiplicare ciascuna frequenza relativa per il numero di osservazioni. In questo caso il numero di osservazioni è pari a 761, per cui ad esempio la prima frequenza assoluta è ottenuta moltiplicando la prima frequenza relativa 0,162943495 x 761. Il risultato è 124, pari al numero di studenti iscritti al primo anno. La tabella seguente presenta i risultati ottenuti: relative cumulate Anno di iscrizione relative I anno 0,162943495 124 0,162943495 II anno 0,295663601 225 0,458607096 III anno 0,248357424 189 0,706964520 I anno F.C. 0,123521682 94 0,830486202 II anno F.C. 0,068331143 52 0,898817346 Oltre il II anno F.C. 0,101182654 77 1,000000000 Totale 1,000000000 761

c) Diagramma a barre (frequenze relative) Anno di iscrizione in Facoltà 0,350 0,300 relative 0,250 0,200 0,150 0,100 0,050 0,000 I II II I F.C. II F.C. oltre modalità Diagramma a barre (frequenze ) Anno di iscrizione in Facoltà 250 200 150 100 50 0 I II II I F.C. II F.C. oltre modalità Confrontando i due grafici, è possibile notare che si ha solo un cambiamento di scala sull asse delle ordinate (asse verticale) ma i rapporti di proporzionalità tra le frequenze associate alle diverse modalità (le altezze dei rettangoli del diagramma) restano invariati.

Esercizio 3 Nella tabella seguente è riportata la distribuzione del Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) in Italia rispetto ai settori economici (i dati sono espressi in milioni di Euro). Distribuzione del PIL Settore Agricoltura 1.594,35 Industria 7.659,24 Servizi 10.836,95 Totale 20.090,54 a) Costruire la distribuzione delle frequenze relative e delle frequenze percentuali b) Rappresentare graficamente la distribuzione di frequenza del carattere osservato. Svolgimento a) Si tratta di un carattere quantitativo continuo (il P.I.L.) le cui intensità si ripartiscono tra i tre settori. La distribuzione in oggetto si denomina distribuzione di quantità, in quanto indica come l ammontare complessivo del carattere osservato si ripartisce tra le varie modalità. Distribuzione del PIL Settore relative percentuali Agricoltura 1594,35 0,08 8% Industria 7659,24 0,38 38% Servizi 10836,95 0,54 54% Totale 20090,54 1,00 100% b) Poiché si tratta di una distribuzione di quantità e non di una distribuzione di frequenza, è possibile rappresentare graficamente tale distribuzione mediante il grafico a torta. Distribuzione del PIL in Italia (in % del totale) Agricoltura 8% Servizi 54% Industria 38% Agricoltura Industria Servizi