Incontro con l esperto lipidi 1 SALA BORA 15 MAGGIO 2015

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Transcript:

Incontro con l esperto lipidi 1 SALA BORA 15 MAGGIO 2015 Dott.ssa Maria Chantal Ponziani Aou Maggiore della Carita di Novara Consigliere nazionale AMD

Rischio relativo vs soggetti non diabetici Rischio di malattie cardiovascolari nei diabetici (Framingham Heart Study, 30-yr follow-up) 10 8 Maschi Femmine 6 4 2 0 Cardiopatia ischemica Ictus Claudicatio intermittens Scompenso cardiaco Dati aggiustati per età, fumo, ipertensione e colesterolo CVD totale

100 Prevalenza di fattori di rischio cardiovascolare non glicemici nei soggetti con DM 2 (Verona Diabetes Complications Study, 1988; N=1366) 80 % 60 40 20 0 Insulinoresistenza (HOMA) Sovrappeso (BMI >25) Ipertensione (>140/90) Dislipidemia Trombofilia

50 Incidenza cumulativa di CVD nell arco di 8 anni in 50 enni con DM 2 (Studio di Framingham) 46% 40 30 % 20 33% 10 8% 2% 3% 0 Normale DM isolato DM + IA DM + I.A. Iper Chol DM + I.A. Iper Chol + Fumo

Concentrazione plasmatica media dei lipidi alla diagnosi di DM2 - UKPDS Uomini Donne Tipo 2 Controlli Tipo 2 Controlli Numero di Pz 2139 52 1574 143 CT (mg/dl) 213 205 224 217 LDL-C (mg/dl) 139 132 151* 135 HDL-C (mg/dl) 39** 43 43* 55 TG (mg/dl) 159* 103 159* 95 * P<0.001, ** P<0.02 confronto tipo 2 vs. controlli UKPDS Group. Diabetes Care 1997;20:1683-1687.

Bassi livelli di C-HDL LA TRIADE ATEROGENETICA LDL piccole e dense Incremento delle lipoproteine ricche in trigliceridi

Priorità per la riduzione del rischio per CHD 1. Colesterolo LDL 2. Colesterolo HDL 3. HbA 1C 4. Pressione Sistolica 5. Fumo United Kingdom Prospective Diabetes Study (UKPDS) Turner RC, et al. BMJ. 1998;316:823 828.

Incidenza eventi, % LA TRIADE LIPIDICA AUMENTA IL RISCHIO CORONARICO RISPETTO ALL IPERCOLESTEROLEMIA LDL ISOLATA Analisi per sottogruppi del braccio placebo dello Scandinavian Simvastatin Survival Study (4S) 40 35 30 25 20 15 10 5 0 20,9 35,9 8,5 12,2 n=284 n=237 n=284 n=237 Eventi coronarici maggiori Ipercolesterolemia LDL isolata Ipercolesterolemia LDL + quartile inferiore C-HDL/quartile superiore trigliceridi (triade lipidica) Mortalità coronarica LDL= low-density lipoprotein; HDL = high-density lipoprotein Tratto da Ballantyne CM et al. Circulation. 2001;104:3046 3051.

PAZIENTI CON LIVELLO DI C-LDL PARI O INFERIORE A 2,6 MMOL/L HANNO AVUTO EVENTI VASCOLARI 67 % n=2191 33 % C-LDL <2,6 mmol/l C-LDL >2,6 mmol/l STUDIO RETROSPETTIVO DI COORTE CONDOTTO IN UK SU 19.882 PAZIENTI DI ETÀ >35 ANNI SU 2191 PAZIENTI TRATTATI CON STATINA CHE HANNO SUBITO UN EVENTO CV/CB, IL 67% AVEVA RAGGIUNTO UN LIVELLO DI C-LDL PARI A 2,6 MMOL/L IL 33% DEI 2191 PAZIENTI CHE HANNO AVUTO UN EVENTO CV NON HA RAGGIUNTO UN LIVELLO DI C-LDL DI 2,6 MMOL/L DEI PAZIENTI CON UN EVENTO CV/CB E CON C-LDL <2,6 MMOL/L, IL 38,6% AVEVA UN BASSO C-HDL E/O ELEVATI TRIGLICERIDI CON C-LDL >2,6 MMOL/L, IL 43,9% AVEVA UN BASSO C-HDL E/O ELEVATI TRIGLICERIDI Caratteristiche dei pazienti: avevano assunto una statina per 6 settimane, disponibilità di >2 anni di storico valori di laboratorio prima e dopo il trattamento con statina, nessun altro farmaco assunto per la dislipidemia e almeno 1 analisi completa del profilo lipidico prima e dopo l inizio del trattamento con statina. Il followup è durato cinque anni. LDL= low-density lipoprotein; HDL = high-density lipoprotein; CV = cardiovascolare CB = cerebrovascolare Phatak H et al. Poster presentato al congresso dell European Atherosclerosis Society; 10 13 giugno 2007: Helsinki, Finlandia. Poster P016-441.

ALTERNATIVE FARMACOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO DELLA DISLIPIDEMIA Farmaco/Classe Effetti lipidici Risultati clinici Effetti collaterali Statine Niacina Fibrati Sequestranti biliari C-LDL 18% 55% C-HDL 5% 15% TG 7% 30% C-LDL 5% 25% C-HDL 15% 35% TG 20% 50% C-LDL 5% 20% a C-HDL 10% 20% TG 20% 50% C-LDL 15% 30% C-HDL 3% 5% TG No D Eventi coronarci maggiori, morte per CHD, ictus, mortalità totale e procedure coronariche Eventi coronarici maggiori? Mortalità totale Eventi coronarici maggiori Eventi coronarici maggiori e morti per CHD Miopatia Enzimi epatici Flushing Iperglicemia Iperuricemia (gotta) Disturbi GI superiore Epatotossicità Dispepsia Calcoli biliari Morti per CHD inspiegate (studio OMS) Disturbi GI Costipazione Assorbimento di altri farmaci a Potrebbe essere maggiore nei pazienti con TG elevati LDL= low-density lipoprotein; HDL = high-density lipoprotein; TG = trigliceridi; OMS = Organizzazione Mondiale per la Sanità; CHD (coronary heart disease) = malattia coronarica; GI = gastrointestinale Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults. JAMA. 2001;285:2486 2497.

Ezetimibe beneficially influences fasting and postprandial triglyceride-rich lipoproteins in type 2 diabetes Conclusions : Double-blind cross-over study comparing eze 10 mg + simva 20 mg and placebo + simva 20 mg in 15 subjects with type 2 diabetes and hypercholesterolemia (6-week treatment periods) A 6-week treatment with ezetimibe and simvastatin, compared to simvastatin alone, positively influences lipoprotein profile both at fasting and postprandially in type 2 diabetic patients by favouring the production of cholesterol-poor chylomicrons and VLDL particles that have less atherogenic potential. Bozzettoet et al. al. Atherosclerosis 2011; 217(1): 142-8

Disfunzione endoteliale 1 Metformina Infiammazione Riduzione CRP 3 Dislipidemia Aumento dei livelli di HDL Riduzione FFA, trigliceridi e livelli di LDL 3,5 Coagulazione Riduzione fibrinogeno, fattori VII e XIII 2 Fibrinolisi Riduzione dei livelli di PAI 4 Riduzione del rischio CV La metformina ha favorevoli effetti sui fattori di rischio cardiovascolari 1 Mather KJ, et al. J Am Coll Cardiol 2001; 37:1344 50. 2 Standeven KF, et al. Diabetes 2002; 51:189 197. 3 Chu NV, et al. Diabetes Care 2002; 25:542 549. 4 Kirpichnikov D, et al. Ann Int Med 2002; 137:25 33. 5 DeFronzo RA, et al. N Engl J Med 1995; 333:541 549.

Variazioni media rispetto al baseline (mmol/l) METFORMINA E PROFILO LIPIDICO 0,05 0-0,05-0,1-0,15-0,2-0,25-0,3-0,35 P<0.001 P<0.0001 P<0.003 Metformina Controllo -0,4 C-tot LDL-C HDL-C TG Metanalisi - Wulffele et al., J Intern Med 2004;256:1-14

EFFETTI DI ACARBOSE SUI MARKERS DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE CVD e IMA Coagulazione Fibrinolisi IMT Iperglicemia postprandiale Acarbose Fattori Proinfiammatori Disfunzione endoteliale ( rilascio NO ) Ossidazione LDL

Lag-phase time (minutes) LA TERAPIA CON ACARBOSE RIDUCE LA OSSIDAZIONE DELLE LDL IN INDIVIDUI CON IGT 50 40 Prima del trattamento Dopo 3 mesi di trattamento p<0.05 p<0.05 30 20 10 0 Diet n=20 LDL lag-phase time is a marker of LDL oxidation; a long lag-phase time indicates a low level of LDL oxidation Acarbose n=20 Inoue I, et al. Metabolism 2006;55:946-52.

Infiammazione Riduzione CRP Inibizione attivazione macrofagi e produzione citochine Pioglitazone Effetti antiipertensivi Azione antiossidante Fibrinolisi Riduzione dei livelli di PAI Dislipidemia Aumento dei livelli di Riduzione HDL FFA, trigliceridi e livelli di LDL Riduzione del rischio CV Il pioglitazone ha favorevoli effetti sui fattori di rischio cardiovascolari

Glitazoni e compenso lipidico Inzucchi SE et al. Circulation 2008;117:440-449

STUDIO GLAI Glitazoni e compenso lipidico Calculated % change from baseline to 1 year 25 20 15 10 5 0 * * -5-10 -15 * -20-25 LDL-C Pioglitazone Rosiglitazone HDL-C Triglycerides Total Cholesterol *p<0.001 vs rosiglitazone; p=0.002 vs rosiglitazone Goldberg RB et al. Diabetes Care 2005;28:1547 1554.

PROactive Glitazoni e compenso lipidico Calculated % change from baseline to 3 year 25 20 * 15 10 5 0-5 -10-15 * * LDL-C Pioglitazone Placebo HDL-C Triglycerides LDL-C/HDL-C ratio *p<0.0001 vs placebo; p=0.003 vs placebo Dormandy JA et al. Lancet 2005;366:1279 1289.

Effetti sui fattori di rischio cardiovascolare del trattamento con exenatide per un periodo di 3,5 anni Klonoff et al, Curr Med Res Opinion 2008, 275-286

Variazioni dal baseline (mmol/l) 0.51 0.38 0.26 0.13 0.00 0.13 0.26 0.38 *** ** *p<0.05; **p<0.01; ***p<0.0001 vs. liraglutide Dati espressi come valori medi ± 95% CI ** Plutzky et al. Diabetologia 2009;52(Suppl. 1):S299. LEAD 1 6: meta-analisi TC *** LDL-C * ** 20 15 10 5 0 5 10 15 Variazioni dal basale (mg/dl) Liraglutide 1.8 mg Rosiglitazone Glimepiride Insulin glargine Exenatide Placebo Liraglutide riduce il colesterolo totale e le LDL nei pazienti con diabete tipo 2

Variazioni dal baseline (mmol/l) LEAD-1 6: meta-analisi 0.05 TG HDL-C 0.00-0.05-0.10-0.15-0.20-0.25 ** *p<0.05; **p<0.01; ***p<0.0001 vs. baseline Dati espressi come valori medi Plutzky et al. Diabetologia 2009;52(Suppl. 1):S299. *** ** ** ** * Liraglutide 1.8 mg Rosiglitazone Glimepiride Insulin glargine Exenatide Placebo Liraglutide riduce i trigliceridi nei pazienti con diabete di tipo 2

DPP4-I e Lipidi : Meta-analisi Colesterolo totale Triglicerid i Colesterolo HDL Monami et al. 2012