Test di ammissione al Corso di Laurea magistrale a numero programmato in: Finanza, Intermediari e Mercati - CLAMFIM (cod. 0901)



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Test di ammissione al Corso di Laurea magistrale a numero programmato in: Finanza, Intermediari e Mercati - CLAMFIM (cod. 0901) Classe: LM-16 (Finanza) Anno Accademico 2011/2012 1

1) Secondo qualsiasi modello di rischio-rendimento atteso, il prezzo corrente di un attività rischiosa: a. diminuisce all aumentare del rischio. b. aumenta all aumentare del rendimento atteso. c. non dipende dal rendimento atteso. 2) In Italia la forma di governo delle imprese più diffusa è quella che ha come maggiore azionista: a. lo Stato. b. una famiglia o un impresa familiare. c. i dipendenti dell impresa. 3) Quale delle seguenti comporta una diminuzione del rischio (volatilità) di un portafoglio? a. la sostituzione di titoli di Stato a breve termine con azioni. b. la sostituzione di azioni con basso beta con azioni aventi più alto beta. c. l aggiunta di azioni con beta uguale a 1 ad un portafoglio composto solamente da titoli di Stato a breve termine. 4) Il beta dei titoli rischiosi è solitamente: a. positivo. b. negativo. c. uguale a zero. d. nessuna delle risposte precedenti: il beta non è un indicatore di rischio. 5) Se fosse data al mercato la notizia che l azione Alfa quest anno non distribuisce alcun dividendo, e tale informazione fosse già incorporata nel corrente prezzo di mercato dell azione: a. il prezzo in Borsa reagirebbe negativamente alla notizia. b. il prezzo in Borsa non reagirebbe alla notizia. c. il prezzo in Borsa reagirebbe positivamente alla notizia. 6) Quale dei seguenti diritti è a disposizione di un azionista ordinario di un impresa? a. ottenere pagamenti periodici garantiti. b. votare nelle assemblee societarie. c. ottenere un rendimento annuo fisso sul capitale investito. 7) Il ROE (return on equity) è definito come: a. utile dell esercizio diviso capitale proprio. b. fatturato diviso capitale proprio. c. EBIT netto diviso totale attivo. 8) In assenza di risorse finanziarie esterne all impresa, il massimo tasso di crescita dei dividendi è pari a: a. 100%. b. il ROE. c. il rapporto di distribuzione degli utili (payout). 2

9) Il capitale circolante netto aumenta se, a parità di altre condizioni, aumenta: a. l accantonamento in scorte di magazzino. b. l ammontare di debiti verso i fornitori. c. l indebitamento finanziario a lungo termine. 10) Il valore attuale netto (VAN) di un progetto perpetuo con investimento iniziale pari a 100, flusso di cassa nominale costante pari a 10 e tasso di attualizzazione nominale del 10% è (considerate un tasso d inflazione annuo del 2%): a. 100. b. tra 0 e 100. c. negativo. d. nullo. 11) Il rischio di un portafoglio composto da più titoli è: a. pari alla somma algebrica delle volatilità dei titoli che lo compongono. b. pari alla volatilità media ponderata dei titoli che lo compongono. c. superiore alla volatilità media ponderata dei titoli che lo compongono. d. inferiore o pari alla volatilità media ponderata dei titoli che lo compongono. 12) Il valore di un opzione call a scadenza è nullo se: a. il prezzo del sottostante è superiore al prezzo di esercizio. b. il prezzo del sottostante è molto superiore al prezzo di esercizio. c. il prezzo del sottostante è pari o inferiore al prezzo di esercizio. d. il valore di un opzione non è mai nullo. 13) Il deposito interbancario detto «overnight»: a. è un deposito con scadenza un giorno: lo scambio dei fondi avviene nel giorno di contrattazione e il rimborso in quello lavorativo successivo. b. è un deposito con scadenza un giorno: lo scambio dei fondi avviene nel giorno successivo alla contrattazione e il rimborso il secondo giorno lavorativo successivo. c. è un deposito infragiornaliero. d. nessuna delle precedenti. 14) Il rendimento di un portafoglio composto da più titoli è pari: a. alla somma algebrica dei rendimenti dei titoli che lo compongono. b. alla volatilità media ponderata dei titoli che lo compongono. c. alla media ponderata dei rendimenti dei titoli che lo compongono. d. nessuna delle precedenti. 15) Secondo il Testo Unico della Finanza quale dei seguenti NON è uno strumento finanziario? a. Obbligazioni. b. Mutuo bancario. c. Quote di Fondi comuni di investimento. d. Derivati. 16) L intervento dell operatore specialista (specialist) sui mercati mobiliari è volto: a. ad assistere le società quotande negli adempimenti connessi alla quotazione. b. a sostenere la liquidità delle azioni emesse. c. a favorire l integrale collocamento delle azioni in emissione. d. vigilare sulla correttezza degli scambi. 3

17) Che cosa è la Centrale dei Rischi? a. Il servizio della Banca d Italia che controlla i crediti del sistema bancario. b. L area delle Banche dove viene controllato il rischio di credito. c. Il servizio della Banca d Italia che controlla i debiti del sistema bancario. d. L area delle Aziende dove si concentrano i maggiori rischi. 18) In cosa consiste la securitization (cartolarizzazione)? a. Nell assicurare i debiti più rischiosi b. Nella trasformazione dei debiti in titoli negoziabili c. Nell assicurare i crediti più rischiosi d. Nella trasformazione dei crediti in titoli negoziabili. 19) Per perdita inattesa si intende: a. Il valore medio delle perdite future. b. La variabilità delle perdite attorno al valore atteso. c. Il rischio sistematico di un titolo quotato. d. Il rischio sistematico del settore bancario. 20) Per Coupon Stripping si intende: a. Una operazione di separazione delle cedole dal titolo originario da cui si originano due titoli tra loro autonomi. b. Uno strumento derivato. c. Una tecnica di asset allocation che permette un elevata diversificazione di portafoglio. d. Il pagamento delle cedole di un titolo obbligazionario. 21) Secondo le disposizioni del codice civile quali sono i soggetti obbligati a tenere le scritture contabili? a. Gli imprenditori agricoli e gli imprenditori commerciali non piccoli. b. Gli imprenditori commerciali non piccoli e le società commerciali. c. Gli imprenditori commerciali, anche piccoli, ma non gli imprenditori agricoli. d. Le società ma non gli imprenditori individuali. 22) Chi ha fatto uso in ambito locale di un marchio senza registrarlo può continuare a farne uso dopo che un terzo abbia provveduto alla registrazione del medesimo marchio per i medesimi prodotti? a. Sì, anche in ambito nazionale. b. No, salvo che abbia fatto uso del marchio non registrato per almeno dieci anni prima dell ottenimento della registrazione da parte del terzo. c. Sì, ma solo nel medesimo ambito locale in cui ha fatto uso del marchio non registrato anteriormente alla registrazione ottenuta dal terzo. d. No, salvo che vi sia il consenso del terzo. 23) Può il socio di società di persone servirsi di cose appartenenti al patrimonio sociale per fini estranei a quelli della società? a. Sì. b. Sì, purché non ne derivi un danno alle cose appartenenti al patrimonio sociale di cui si serve. c. No. d. No, salvo che vi sia il consenso degli altri soci. 24) Con la locuzione società di capitali si intende fare riferimento a: a. Società a responsabilità limitata, società per azioni e società in accomandita per azioni. b. Società per azioni, società in accomandita per azioni e società cooperative. c. Società per azioni, società in accomandita semplice e società in accomandita per azioni. d. Società in nome collettivo, società a responsabilità limitata e società per azioni. 4

25) Quale è il capitale sociale minimo di una società a responsabilità limitata? a. Centoventimila euro. b. Ventimila euro. c. Diecimila euro. d. Ventimila euro se la società ha un unico socio, diecimila euro negli altri casi. 26) In una società a responsabilità limitata, i soci che non partecipano all amministrazione sono titolari di quale dei seguenti diritti? a. Il diritto di nominare amministratori di propria fiducia. b. Il diritto di revocare gli amministratori in carica anche senza giusta causa. c. Il diritto di avere notizia sullo svolgimento degli affari sociali purché si tratti di affari sociali che non abbiano natura riservata e confidenziale. d. Il diritto di consultare, anche tramite professionisti di propria fiducia, i libri sociali e i documenti relativi all amministrazione. 27) I sindaci di società per azioni possono essere revocati: a. Dal consiglio di amministrazione. b. Dall assemblea dei soci. c. Dall assemblea dei soci, solo in presenza di una delle cause espressamente menzionate nello statuto della società. d. Dall assemblea dei soci, in presenza di una giusta causa di revoca e purché la deliberazione di revoca sia approvata con decreto dal Tribunale. 28) La società per azioni può emettere obbligazioni per una somma complessivamente non eccedente: a. Il capitale sociale, la riserva legale e le riserve disponibili risultanti dall ultimo bilancio regolarmente approvato. b. Il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall ultimo bilancio regolarmente approvato. c. Il doppio del patrimonio netto risultante dall ultimo bilancio regolarmente approvato. d. Il patrimonio netto risultante dall ultimo bilancio regolarmente approvato. 29) Una società per azioni che svolge attività di impresa agricola è soggetta a fallimento in caso di insolvenza? a. Sì. b. No. c. Sì, purché la società per azioni abbia un attivo patrimoniale di ammontare complessivo superiore a trecentomila euro. d. No, a meno che la società per azioni abbia un ammontare di debiti superiore a cinquecentomila euro. 30) Perché le società cooperative sono definite dalla legge «società a capitale variabile»? a. Perché la legge non richiede che l atto costitutivo contenga l indicazione di un capitale sociale nominale fisso prestabilito. b. Perché la legge fissa diversi livelli minimi di capitale sociale nominale a seconda delle esigenze operative proprie delle singole società cooperative. c. Perché alle società cooperative si applicano le disposizioni sulla società per azioni ovvero, se così prevede l atto costitutivo, le disposizioni sulla società a responsabilità limitata. d. Perché le società cooperative non sono società di capitali. 5

31) Volendo ammortizzare il prestito di euro 10.000 in 5 anni con il metodo francese (rate d ammortamento costanti), quale sarà l ammontare della rata se il tasso annuo del prestito è 2%? a. euro 2121,58. b. euro 2000. c. euro 1000. d. euro 1960.78. 32) La duration di uno zero coupon bond con scadenza 1 anno e 6 mesi è: a. 1 anno. b. 2 anni. c. 1 anno e 6 mesi. d. Nessuna delle precedenti. 33) La cedola trimestrale del titolo obbligazionario di valore nominale 100 e tasso annuo 3% è: a. 3. b. 0,75. c. 30. d. 7,5. 34) Avendo investito euro 5000 al tasso composto annuo del 5%, dopo 2 anni incasserò un interesse di: a. euro 250. b. euro 5250. c. euro 10500. d. euro 512,5. 35) Avendo prestato euro 1000 al tasso annuo semplice del 1,5%, dopo 2 mesi incasserò un interesse di: a. euro 3000. b. euro 30. c. euro 2,5. d. euro 2000. 36) Il costo per l anticipo del capitale di euro 500 disponibile dopo 3 anni, al tasso semplice anticipato di sconto mensile 0,2%, è: a. euro 100. b. euro 300. c. euro 36. d. euro 1500. 37) Il tasso di rendimento annuo lordo di un obbligazione acquistata a 90, con cedole semestrali 1,5 e rimborsata alla pari (100), è: a. sicuramente superiore a 3%. b. sicuramente inferiore a 3%. c. 3%. d. non ho dati sufficienti per poter fare una valutazione. 38) Il tasso di rendimento annuo lordo di un obbligazione acquistata a 100, con cedole annue pari a 1,5 e rimborsata alla pari (100), è: a. sicuramente superiore a 1,5%. b. sicuramente inferiore a 1,5%. c. pari a 1,5%. d. non ho dati sufficienti per poter fare una valutazione. 6

39) Il tasso di rendimento trimestrale di un obbligazione acquistata a 150, con cedole trimestrali 1,5 e rimborsata alla pari (100), è: a. sicuramente superiore a 1,5%. b. sicuramente inferiore a 1,5%. c. pari a 1,5%. d. non ho dati sufficienti per poter fare una valutazione. 40) Un BOT acquistato a 97 e rimborsato dopo 1 anno a 100, ha un tasso di rendimento pari a circa il: a. 9,7%. b. 30%. c. 3%. d. 100%. 41) Lo stimatore dei MQO (Minimi Quadrati Ordinari) b è consistente se: a. b ha varianza minima. b. b è asintoticamente normale. c. b converge al vero valore al crescere della numerosità campionaria. d. il valore atteso di b condizionale a tutte le esplicative è pari al vero valore. 42) Il un Modello di Regressione Lineare, un test F (nella sua versione generale) verifica: a. q = 1 vincoli lineari sui parametri. b. q > 1 vincoli lineari sui parametri. c. esclusivamente l ipotesi nulla che tutti i parametri, a parte l'intercetta, siano nulli. d. esclusivamente l ipotesi nulla che tutti i parametri siano nulli. 43) In un Modello di Regressione Lineare, consideriamo il coefficiente R 2 e la sua versione corretta (di Theil) R 2 Theil. Quali delle affermazioni seguenti è corretta? a. 0 < R 2 Theil < R 2 < 1. b. 0 < R 2 < R 2 Theil < 1. c. R 2 Theil R 2 e 0 R 2 1. d. R 2 R 2 Theil e 0 R 2 Theil 1. 44) In un Modello di Regressione Lineare nel quale gli errori non sono omoschedastici e fra loro incorrelati, lo stimatore dei MQO (Minimi Quadrati Ordinari): a. Non è corretto. b. Non è consistente. c. Non è normale. d. La sua varianza non è più data dalla formula classica σ 2 (X X) -1. 45) In un modello di regressione qualsiasi, cosa segnala un valore del coefficiente R 2 pari a 0,10? a. Che il modello funziona male. b. Che il 90% del rischio totale è diversificabile. c. Che il 10% della varianza campionaria della variabile dipendente è spiegato dalle esplicative. d. Che il 10% della varianza teorica della variabile dipendente è spiegato dalle esplicative. 46) Affinché il coefficiente R 2 sia valido, è necessario che: a. fra le esplicative del modello non vi siano valori ritardati della variabile dipendente. b. fra le esplicative del modello vi sia la costante. c. la matrice delle esplicative del modello sia di rango pieno. d. gli errori del modello abbiano distribuzione normale. 7

47) Gli standard error robusti vengono utilizzati per tenere conto che: a. Gli errori possono non avere media nulla. b. Gli errori possono non essere omoschedastici e/o incorrelati fra loro. c. Gli errori possono non avere distribuzione normale. d. La matrice delle esplicative può non avere rango pieno. 48) Nel modello di regressione lineare y t = β 0 + β 1 x t + β 2 z t + β 3 y t-1 + u t, t = 1,2,...,T, con errori omoschedastici e incorrelati fra loro, lo stimatore dei MQO (Minimi Quadrati Ordinari) dei parametri: a. E corretto e consistente. b. E corretto ma non consistente. c. Non è corretto ma è consistente. d. Non è né corretto né consistente. 49) Qual è l ipotesi nulla del test di Chow? a. Omoschedasticità degli errori. b. Assenza di correlazione fra gli errori. c. Normalità degli errori. d. Costanza dei parametri. 50) Effettuando un test ottenete un p-value pari a 0,029. Ne deducete che: a. L ipotesi nulla è rifiutata per qualsiasi livello di significatività. b. L ipotesi nulla è rifiutata per un livello di significatività del 5%, ma non dell 1%. c. L ipotesi nulla è rifiutata per un livello di significatività del 10%, ma non del 5%. d. L ipotesi nulla è non è mai rifiutata, qualunque sia il livello di significatività. Soluzioni: MC Sol MC Sol MC Sol MC Sol MC Sol 1 A 11 D 21 B 31 A 41 C 2 B 12 C 22 C 32 C 42 B 3 D 13 A 23 D 33 B 43 C 4 A 14 C 24 A 34 D 44 D 5 B 15 B 25 C 35 C 45 C 6 B 16 B 26 D 36 C 46 B 7 A 17 A 27 D 37 A 47 B 8 B 18 D 28 B 38 C 48 C 9 A 19 B 29 B 39 B 49 D 10 D 20 A 30 A 40 C 50 B 8