Fondamenti di Automatica

Documenti analoghi
TECNICHE DI CONTROLLO

Informatica Grafica. Un introduzione

Esercizi svolti. Elettrotecnica

Fondamenti di Automatica

Chiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari

Esercitazioni di statistica

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 -

Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

ESERCIZI DEL CORSO DI INFORMATICA

Regola del partitore di tensione

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Analisi Numerica

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali

Politecnico di Milano. Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a Prof. Silvia Strada Prima prova intermedia 28 Novembre 2014 SOLUZIONE

MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Il Metodo Scientifico

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1

Compito di SISTEMI E MODELLI. 19 Febbraio 2015

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Per un corretto funzionamento dei sistema si progetta un controllo a retroazione secondo lo schema di figura.

Controlli Automatici T. Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento. Parte 3 Aggiornamento: Settembre Prof. L.

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come

Cinematica dei robot

Esistono alcune sostanze che manifestano la capacità di attirare la limatura di ferro, in particolare, la magnetite

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico

(V) (FX) Z 6 è un campo rispetto alle usuali operazioni di somma e prodotto.

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

FSM: Macchine a Stati Finiti

Online Gradient Descent

Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI

f(x, y, z) = (x + ky + z, x y + 2z, x + y z) f(x, y, z) = (x + 2y z, x + y z, x + 2y) F (f(x)) = (f(0), f(1), f(2))

Nome: Nr. Mat. Firma:

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno FILA A

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura

Le forze. Cos è una forza? in quiete. in moto

ELEMENTI DI ANALISI SPETTRALE 1 I DUE DOMINI

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

La fisica e la misura

Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione

Esercitazioni di contabilità

Esercizi sui Circuiti RC

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

PRBS: Pseudo Random Binary Sequences

Elementi di matematica finanziaria

Dipartimento Scientifico-Tecnologico

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche. Analisi dei segnali A.A

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A Alberto Perotti, Roberto Garello

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali

Lezioni di Ricerca Operativa. Corso di Laurea in Informatica Università di Salerno. Lezione n 4

Motore in corrente continua Controllo in retroazione dello stato e Osservatore dello stato Controllo ottimo

risparmio energetico, facciamo chiarezza

Sintesi dei pun+ principali tra0a+ nelle schede di lavoro di Geometria

Esercizio C2.1 - Acquisizione dati: specifiche dei blocchi

Fondamenti di Automatica. Modellistica dei sistemi dinamici a tempo discreto

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio A)

Analisi dei sistemi di controllo a segnali campionati

Riconoscere e formalizzare le dipendenze funzionali

A.S. 2014/15 CLASSE 4 BEE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.

Autovalori e Autovettori

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Elettronica

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra

Rappresentazione nello spazio degli stati

Richiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza

APPLICAZIONI LINEARI

di manipolatori seriali

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Lezioni di Economia Politica

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO

Indice. Capitolo 1 Introduzione Capitolo 2 Rappresentazioni lineari e modelli di sistemi da diverse discipline... 9

Le aree dell informatica

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata

Fondamenti di Automatica

LA MOLE LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.B PRE-TEST

Ragionamento qualitativo

Università degli Studi di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia

Esercizio 2 Si consideri la funzione f definita dalle seguenti condizioni: e x. per x 1 f(x) = α x + e 1 per 1 < x

Richiami su norma di un vettore e distanza, intorni sferici in R n, insiemi aperti, chiusi, limitati e illimitati.

CRITTOGRAFIA: introduzione

Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Corso di Laurea in FARMACIA

Cristian Secchi Pag. 1

orario ricevimento via orario ufficio risposta entro 3 giorni

Algebra Lineare e Geometria

GEOMETRIA I Corso di Geometria I (seconda parte)

Transcript:

Fondamenti di Automatica Proprietà strutturali dei sistemi LTI Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 0532 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1 Proprietà strutturali dei sistemi LTI RAGGIUNGIBILITA E CONTROLLABILITA pag. 2

Raggiungibilità e controllabilità Sono proprietà di un sistema che descrivono la possibilità di influire sul suo moto x(.) agendo opportunamente sulla funzione di ingresso u(.) Tali proprietà sono strutturali, cioè NON dipendono dalla rappresentazione (scelta delle variabili di stato) Inoltre, NON sono modificabili tramite il controllo Analisi di Raggiungibilità / controllabilità: Applicazione diretta: pianificazione dell azione di controllo in catena aperta Conseguenze: proprietà in catena chiusa pag. 3 Raggiungibilità (partendo da x(t 0 )=x 0, arrivare a??) [Def.] Lo stato x 1 di un sistema dinamico è raggiungibile da x 0 nell intervallo di tempo [t 0,t 1 ] (con t 0 < t 1 ) se esiste una funzione di ingresso u(.) U f tale che: L insieme degli stati raggiungibili all istante t 1 a partire dall evento (t 0,x 0 ) è indicato con pag. 4

Controllabilità (arrivare a x(t 1 )=x 1, partendo da??) [Def.] Lo stato x 0 di un sistema dinamico è controllabile a x 1 nell intervallo di tempo [t 0,t 1 ] (con t 0 < t 1 ) se esiste una funzione di ingresso ammissibile u(.) U f tale che: L insieme degli stati controllabili all evento (t 1,x 1 ) a partire dall istante t 0 è indicato con pag. 5 Raggiungibilità e controllabilità Per estensione: L insieme degli stati raggiungibili in un istante t qualunque dell intervallo [t 0,t 1 ] a partire dall evento (t 0,x 0 ) è indicato con L insieme degli stati controllabili all evento (t 1,x 1 ) a partire da un istante t qualunque dell intervallo [t 0,t 1 ] è indicato con pag. 6

Interpretazione geometrica C(t 1,x 1 ) e C(t 0,x 0 ): insieme dei moti cui appartengono (t 1,x 1 ) e (t 0,x 0 ) pag. 7 Relazioni tra gli insiemi Per ogni x X vale: pag. 8

Raggiungibilità e controllabilità completa Un sistema si dice completamente raggiungibile dall evento (t 0,x) nell intervallo di tempo [t 0,t 1 ] se Un sistema si dice completamente controllabile all evento (t 0,x) nell intervallo di tempo [t 0,t 1 ] se pag. 9 Esempi: sistemi non completamente raggiungibili 1) Circuiti elettrici con rami in parallelo, per i quali sia R 1 *C 1 = R 2 *C 2 oppure L 1 /R 1 = R 2 *C 2 E impossibile portare l origine verso qualunque condizione in cui sia x 1 (t) x 2 (t) pag. 10

Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 1 2) Sistemi meccanici con strutture in parallelo, per i quali i parametri siano perfettamente bilanciati: E impossibile portare l origine verso qualunque condizione in cui le posizioni dei due blocchi siano diverse! N.B.: si vedrà nel seguito la formalizzazione di questa condizione pag. 11 Raggiungibilità e controllabilità nei sistemi LTI Tali proprietà sono, come detto in precedenza, strutturali (NON dipendono dalla scelta delle variabili di stato) e NON sono modificabili tramite il controllo Per i sistemi LTI, si assume t 0 = 0 Per i sistemi LTI, si può considerare x = 0 come unico punto di interesse dell analisi Si parla quindi di raggiungibilità DALL origine e controllabilità ALL origine pag. 12

Raggiungibilità e controllabilità complete Il sistema MIMO LTI t.continuo [t.discreto] È completamente raggiungibile se qualunque stato può essere raggiunto da x=0 in un tempo finito È completamente controllabile se x=0 può essere raggiunto da qualunque stato in t finito pag. 13 Raggiungibilità e movimento forzato La possibilità di considerare x = 0 come unico punto di interesse nei sistemi LTI lega la raggiungibilità unicamente al moto forzato: Tempo continuo Tempo discreto pag. 14

Raggiungibilità dei sistemi LTI discreti Insieme di stati raggiungibili in k passi per: Perciò: = sottospazio stati raggiungibili in k passi pag. 15 Esempi 1) 2) Idem, ma con pag. 16

Raggiungibilità dei sistemi LTI discreti - 1 L insieme (o sottospazio) degli stati raggiungibili in n passi è anche l insieme degli stati raggiungibili dal sistema Infatti, oltre gli n passi non è utile proseguire per via del teorema di Cayley-Hamilton, dal quale: Si definisce sottospazio raggiungibile pag. 17 Controllabilità dei sistemi LTI t.discreti Si consideri ancora con l obiettivo di controllare (a 0) un certo x(0) 0, in k passi: x(0) 0 è controllabile in k passi se è raggiungibile in k passi pag. 18

Raggiungibilità dei sistemi LTI continui Analogamente, per determinare gli stati raggiungibili di, si fa riferimento al moto forzato: Dal teorema di Cayley-Hamilton si può esprimere: con opportune funzioni scalari pag. 19 Raggiungibilità dei sistemi LTI continui - 1 Si può quindi espandere l espressione del moto forzato, ottenendo una combinazione lineare di termini (integrali di convoluzione tra ingresso e ) con coefficienti B, AB, A 2 B, ecc.: Pertanto, gli stati raggiungibili sono ancora un sottospazio generato da pag. 20

Controllabilità dei sistemi LTI continui Per uno stato x(0) 0 è controllabile (a 0) al tempo t se esiste una funzione di ingresso ammissibile u(.) tale che: ovvero perciò si possono applicare considerazioni analoghe a quelle viste in precedenza pag. 21 Matrice di raggiungibilità [Def.] Si definisce matrice di raggiungibilità di un sistema LTI la matrice di dimensione [n x (n r)] Teorema: Il sistema è completamente raggiungibile e completamente controllabile se e solo se: pag. 22

Matrice di raggiungibilità Osservazioni: Le proprietà di raggiungibilità e controllabilità coincidono per sistemi LTI tempo continui, ma NON coincidono in generale per tutte le classi di sistemi dinamici In alcuni testi, soprattutto in lingua inglese, per via del fatto che per sistemi LTI continui vale tale coincidenza, la matrice di raggiungibilità è chiamata (impropriamente) matrice di controllabilità Per tale motivo, in molti programmi di calcolo numerico (es. Matlab di Mathworks Inc.), che supportino il progetto di controlli automatici, la funzione per calcolare tale matrice è chiamata: P=ctrb(A,B) pag. 23 Esempi: sistemi non completamente raggiungibili 1) Circuiti elettrici con rami in parallelo, per i quali sia R 1 *C 1 = R 2 *C 2 oppure L 1 /R 1 = R 2 *C 2 E impossibile portare l origine verso qualunque condizione in cui sia x 1 (t) x 2 (t) pag. 24

Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 1 1) PROVA: ponendo R 1 *C 1 = R 2 *C 2 = 1 Il rango di P è 1 < 2 (la seconda colonna AB = -B, quindi lin. dipendente dalla prima colonna), pertanto il sistema NON è completamente raggiungibile e controllabile pag. 25 Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 2 1) NOTA: scegliendo come variabili di stato (sempre con R 1 *C 1 = R 2 *C 2 = 1): Le equazioni dinamiche diventano: dalle quali si può facilmente capire che la variabile z 2 dipende solo da sé stessa e quindi non c è alcuna possibilità di influenzarla tramite l ingresso! N.B.: si può anche dire (in generale) che una parte dei modi del sistema non sono controllabili (in questo caso quello di z 2 ) pag. 26

Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 3 1) NOTA1: se invece fosse R 1 *C 1 = 1 e R 2 *C 2 = 2 La matrice di raggiungibilità diventerebbe: che è di rango = 2 (è impossibile ottenere la seconda colonna dalla prima moltiplicata per un coefficiente..) Il sistema sarebbe quindi completamente raggiungibile e controllabile! pag. 27 Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 4 2) Sistemi meccanici con strutture in parallelo, per i quali i parametri siano perfettamente bilanciati: E impossibile portare l origine verso qualunque condizione in cui le posizioni dei due blocchi siano diverse! pag. 28

Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 5 2) PROVA: normalizzando a 1 tutti i parametri del modello: T Si ottiene che il rango di P è 2 < 4 pag. 29 Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 6 2) NOTA: la matrice P ha rango 2 perché: - le prime due colonne sono indipendenti - la terza colonna corrisponde alla somma delle prime due moltiplicate entrambe per -1 - la quarta colonna è uguale alla prima!! p 1 p 2 -p 1 -p 2 p 4 =p 1 pag. 30

Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 7 3) Esempio simile ai precedenti (con dimostrazione lasciata per esercizio ): masse oscillanti azionate da getto d aria pag. 31 Esempi: sistemi non completamente raggiungibili - 8 IN GENERALE, sistemi nei quali vi siano parti aventi una dinamica identica (stessi modi), in parallelo e sulle quali agisce lo stesso ingresso, risultano non completamente raggiungibili pag. 32

Raggiungibilità e controllabilità: un caso pratico ESEMPIO 1: il pendolo su carrello (cart-pole) è un sistema nonlineare (e instabile se upright) completamente raggiungibile, di interesse per le analogie con molti sistemi ingegneristici (veicoli tipo Segway, missili, ecc.) pag. 33 Raggiungibilità e controllabilità: un caso pratico - 1 MODELLO: linearizzando le equazioni dinamiche nonlineari (qui non considerate) nella posizione upright, si ottengono le matrici di stato e di distribuzione dell ingresso (ponendo ): pag. 34

Raggiungibilità e controllabilità: un caso pratico - 2 Matrice di raggiungibilità: sempre a rango = 4 per ogni valore dei parametri pag. 35 Raggiungibilità e controllabilità: un caso pratico - 3 ESEMPIO 2: il sistema avente invece due pendoli (con identica massa e lunghezza dell asta) installati sullo stesso carrello non è completamente raggiungibile (è costituito appunto da due parti con la stessa dinamica e controllate tramite lo stesso ingresso, la forza F agente sul carrello) pag. 36

Raggiungibilità e controllabilità: un caso pratico - 4 MODELLO: linearizzando le equazioni nonlineari nella posizione upright per entrambi i pendoli, si ottengono le matrici di stato e di distribuzione dell ingresso (con ): pag. 37 Raggiungibilità e controllabilità: un caso pratico - 5 Matrice di raggiungibilità: a rango = 6 solo se m 1 m 2 e l 1 l 2 pag. 38

Raggiungibilità come proprietà strutturale Come detto, rappresentazioni equivalenti, per le quali cioè sia : hanno le stesse proprietà di raggiungibilità: in quanto la trasformazione non influisce sul rango della matrice di raggiungibilità pag. 39 Scomposizione di sistemi non compl. raggiungibili Se un sistema NON è completamente raggiungibile e ricostruibile, esiste un cambio di variabili opportuno tale che nel nuovo vettore di stato sia evidenziata la parte raggiungibile-controllabile da quella NON raggiungibile-controllabile In particolare, dato: con è possibile ricavare dalla matrice P una matrice T 1 con n c colonne linearmente indipendenti pag. 40

Scomposizione di sistemi non compl. raggiungibili-1 Per ottenere la matrice di trasformazione dello stato è necessario trovare una qualunque matricet 2 di dimensione [n x (n n c )] e tale che T = [T 1 T 2 ] sia non singolare Definendo T in tal modo (i.e. con le prime n c colonne ricavate dalla matrice di raggiungibilità P), si ottiene: pag. 41 Scomposizione di sistemi non compl. raggiungibili-2 Il sottosistema è la parte raggiungibile e controllabile del sistema (N.B. l eventuale matrice D non cambia in z) La matrice ha dimensione (n c x n c ) La matrice ha dimensione (n c x r) La matrice ha dimensione (m x n c ) u Parte raggiungibilecontrollabile Parte non raggiungibilecontrollabile pag. 42

Scomposizione di sistemi non compl. raggiungibili-3 Più precisamente (z 1 = z r.c. ; z 2 = z n.r.c. ): pag. 43 Scomposizione di sistemi non compl. raggiungibili-4 Osservazioni controllistiche: Le variabili di stato z 2 NON sono influenzate dall ingresso e quindi da qualunque controllore si possa progettare Se z 2 (0) = 0, sarà z 2 (t) = 0 per ogni t > 0 Se gli autovalori della matrice non sono a parte reale negativa o nulla, il sistema risulta instabile per qualunque progetto di controllo pag. 44

Esempio: scomposizione parte ragg.-contr. Sistema di ordine 3: q 1 q 2-2q 1 +3q 2 rango(p) = 2 2 colonne lin.indipendenti = T 1 pag. 45 Esempio: scomposizione parte ragg.-contr. - 1 Per ottenere una matrice T = [T 1 T 2 ] invertibile, si può notare che una scelta relativamente facile da determinare è T 2 =[0 0 1] T : Tale matrice risulta anche essere ortogonale (colonne costituite da una base ortonormale), cioè tale che T -1 = T T INFINE: pag. 46

Proprietà strutturali dei sistemi LTI OSSERVABILITA E RICOSTRUIBILITA pag. 47 Osservabilità e ricostruibilità Sono proprietà di un sistema che descrivono la possibilità di determinare lo stato iniziale x(t 0 ) o finale x(t 1 ) di un sistema dalla conoscenza del comportamento ingresso-uscita u[t 0,t 1 ], y[t 0,t 1 ] Anche tali proprietà sono strutturali, cioè NON dipendono dalla rappresentazione (scelta dello stato), ma possono essere influenzate dal controllo Analisi di osservabilità / ricostruibilità: Applicazione: progetto di algoritmi di stima e ricostruzione dello stato pag. 48

Osservabilità (relazione tra stato iniziale x(t 0 )=x 0 e u(.)/y(.)) [Def.] Lo stato x 0 di un sistema dinamico è compatibile con le funzioni di ingresso u(.) e uscita y(.) nell intervallo di tempo [t 0,t 1 ] (t 0 <t 1 ) se: L insieme degli stati iniziali compatibili con u(.) e y(.) nell intervallo [t 0,t 1 ] è indicato con pag. 49 Ricostruibilità (relazione tra stato finale x(t 1 )=x 1 e u(.)/y(.)) [Def.] Lo stato x 1 di un sistema dinamico è compatibile con le funzioni di ingresso u(.) e uscita y(.) nell intervallo di tempo [t 0,t 1 ] (t 0 <t 1 ) se: L insieme degli stati finali compatibili con u(.) e y(.) nell intervallo [t 0,t 1 ] è indicato con pag. 50

Osservabilità e ricostruibilità complete Se l insieme comprende un unico elemento, per qualunque funzione di ingresso u(.) U f e di uscita y(.) Y f, il sistema è completamente osservabile Analogamente, se comprende un unico elemento, per qualunque funzione di ingresso u(.) U f e di uscita y(.) Y f, il sistema è completamente ricostruibile pag. 51 Osservabilità e ricostruibilità complete - 1 Formalmente, si possono dare le [Definizioni]: Un sistema si dice completamente osservabile in [t 0,t 1 ] se la conoscenza del comportamento ingresso-uscita u[t 0,t 1 ], y[t 0,t 1 ] consente di determinare univocamente lo stato iniziale x(t 0 ) per ogni u[t 0,t 1 ] Un sistema si dice completamente ricostruibile in [t 0,t 1 ] se la conoscenza del comportamento ingresso-uscita u[t 0,t 1 ], y[t 0,t 1 ] consente di determinare univocamente lo stato finale x(t 1 ) per ogni u[t 0,t 1 ] pag. 52

Osservabilità e ricostruibilità nei sistemi LTI Per i sistemi LTI, si può considerare solo t = t 1 -t 0 Per i sistemi LTI, si possono considerare solo le proprietà della risposta libera per capire se il sistema sia osservabile (è possibile determinare lo stato iniziale) e ricostruibile (è possibile determinare lo stato finale) Poiché noto lo stato iniziale è possibile calcolare il corrispondente stato finale, la completa osservabilità implica la completa ricostruibilità pag. 53 Osservabilità e ricostruibilità nei sistemi LTI - 1 Per risolvere il problema di osservabilità, si può considerare il sistema libero: L obiettivo è calcolare lo stato conoscendo l uscita, operazione immediata se C è invertibile: Se C non è invertibile, si può tentare di ricavare una relazione invertibile derivando l uscita: pag. 54

Osservabilità e ricostruibilità nei sistemi LTI - 2 L operazione di derivata sull uscita si può ripetere fino all ordine n-1, sempre con l obiettivo di ricavare una relazione invertibile uscita-stato: Ovviamente, per il teorema di Cayley-Hamilton NON è utile proseguire oltre l ordine n-1 pag. 55 Osservabilità e ricostruibilità nei sistemi LTI - 3 In modo analogo, per sistemi discreti si può esprimere la possibilità di osservazione dello stato iniziale analizzando le uscite dei primi n-1 passi: Ovviamente, per il teorema di Cayley-Hamilton NON è utile proseguire oltre il passo n-1 pag. 56

Osservabilità e ricostruibilità nei sistemi LTI - 3a NOTA: le considerazioni precedenti giustificano le definizioni e i risultati formali presentati nel seguito, MA non descrivono un metodo pratico per l osservazione (o ricostruzione) dello stato tramite le derivate dell uscita (fino all ordine n-1), per sistemi continui, o una sequenza di n-1 valori dell uscita, per sistemi discreti. L esecuzione pratica di tali operazioni, infatti, potrebbe: essere computazionalmente onerosa amplificare eccessivamente il rumore del segnale ritardare eccessivamente l osservazione stessa L effettiva realizzazione di osservatori dello stato si deve basare sul modello completo ingresso/stato/uscita, secondo metodi che verranno presentati nella sezione successiva. pag. 57 Matrice di osservabilità [Def.] Si definisce matrice di osservabilità di un sistema LTI la matrice di dimensione [n x (n m)] o equivalentemente: Teorema: Il sistema è completamente osservabile e completamente ricostruibile se e solo se: pag. 58

Matrice di osservabilità Osservazioni: Anche le proprietà di osservabilità e ricostruibilità coincidono per i sistemi LTI, in base alle proprietà della matrice di osservabilità (che nessun testo chiama matrice di ricostruibilità) Nella maggior parte dei programmi di calcolo numerico (es. Matlab di Mathworks Inc.), che supportino il progetto di controlli automatici, la funzione per calcolare tale matrice è chiamata: Q=obsv(A,C) Nella slide precedente la matrice è introdotto in forma trasposta per renderne l analisi del rango analoga a quella della matrice di raggiungibilità (i.e. costruzione e relativa verifica di lineare indipendenza per colonne!) pag. 59 Esempio: sistema non completamente osservabile Nel circuito elettrico mostrato, dal comportamento ingresso-uscita non è possibile distinguere stati per i quali valga inizialmente x 1 + x 2 = 0 (corrente che ricircola nella maglia delle due induttanze) x 1 y L 1 L 2 u x 2 C x 3 pag. 60

Esempio: sistema non completamente osservabile-1 Il modello matematico è infatti: Il rango di Q T è 2 < 3 pag. 61 Esempio: sistema non completamente osservabile-2 NOTA: in generale, sistemi nei quali vi siano parti in parallelo, caratterizzate dagli stessi modi e i cui stati si sommino nell uscita, risultano non completamente osservabili pag. 62

Osservabilità come proprietà strutturale Come detto, rappresentazioni equivalenti, per le quali cioè sia : hanno le stesse proprietà di osservabilità: in quanto la trasformazione non influisce sul rango della matrice di osservabilità pag. 63 Forma minima Un sistema completamente osservabile e ricostruibile si definisce anche in forma minima Più in generale, un sistema in forma minima è un sistema per il quale è sempre possibile determinare lo stato tramite l analisi dei segnali di ingresso e uscita Se il sistema NON è completamente osservabile e ricostruibile, esiste un cambio di variabili tale che nel nuovo vettore di stato sia evidenziata (e separata) la parte osservabile-ricostruibile da quella NON osservabile-ricostruibile La parte osservabile-ricostruibile si definisce la forma minima del sistema originario pag. 64

Scomposizione di sistemi non compl. osservabili In particolare, dato: con è possibile ricavare dalla matrice Q T una matrice T 1 con n o colonne linearmente indipendenti Per ottenere la matrice di trasformazione dello stato è necessario trovare una qualunque altra matricet 2 di dimensione [n x (n n o )] e tale che T = [ T 1 T 2 ] sia non singolare pag. 65 Scomposizione di sistemi non compl. osservabili - 1 Definendo T in tal modo (i.e. con le prime n o colonne ricavate dalla matrice di osservabilità Q T ), si ottiene: pag. 66

Scomposizione di sistemi non compl. osservabili - 2 Il sottosistema è la parte osservabile e ricostruibile del sistema cioè la sua forma minima La matrice ha dimensione (n o x n o ) La matrice ha dimensione (n o x r) La matrice ha dimensione (m x n o ) u Parte osservabilericostruibile Funzione di uscita y Parte non osservabilericostruibile pag. 67 Scomposizione di sistemi non compl. osservabili - 3 Più precisamente (z 1 = z o.r. ; z 2 = z n.o.r. ): pag. 68

Esempio: scomposizione parte oss.-ric. Sistema di ordine 3: q 1 q 2-2q 1 +3q 2 rango=2 2 colonne lin.indipendenti = T 1 pag. 69 Esempio: scomposizione parte oss.-ric. - 1 Per ottenere una matrice T = [T 1 T 2 ] invertibile, si può notare che una scelta relativamente facile da determinare è ancora T 2 =[0 0 1] T : INFINE: pag. 70

Scomposizione canonica Qualora un sistema non risulti né completamente osservabile-ricostruibile, né completamente raggiungibile-controllabile, è possibile suddividerne ulteriormente la forma minima, applicando ad essa la trasformazione vista in precedenza per evidenziarne la parte raggiungibilecontrollabile e quella non raggiungibile-controllabile: pag. 71 Scomposizione canonica - 1 Come per i casi precedenti, dalla matrice è possibile ricavare una matrice dalle prime n oc colonne linearmente indipendenti, alle quali affiancare una matrice che renda la matrice invertibile pag. 72

Scomposizione canonica - 2 Risulta: Il sottosistema è la parte raggiungibile-controllabile e osservabile-ricostruibile del sistema cioè quella che caratterizza il comportamento ingresso uscita a partire dallo stato 0 pag. 73 Scomposizione canonica: riassumendo Comportamento ingresso-uscita (non influenzato dagli altri blocchi, se partono dallo stato 0) (i.e. forma minima) pag. 74

Proprietà strutturali dei sistemi LTI DUALITA pag. 75 Dualità I risultati ottenuti dalle analisi di raggiungibilità e osservabilità mostrano notevoli analogie. Per formalizzare tali analogie, si usa ricorrere alla definizione di dualità (qui nel caso LTI t. continuo) Dato: si definisce sistema duale: pag. 76

Dualità - 1 Il numero di ingressi (uscite) di S corrisponde al numero di uscite (ingressi) di S D Le matrici di raggiungibilità e osservabilità di S D (P D e Q D ) sono legate a quelle di S (P e Q) come segue: pag. 77 Dualità - 2 Risulta pertanto: S stabile S D stabile S ragg.-contr. S D oss.-ric. S oss.-ric. S D ragg.-contr. pag. 78

Dualità - 3 La proprietà di dualità ha importanti conseguenze relative al progetto dei sistemi di controllo e dei modelli per l osservazione dello stato (osservatori dinamici) Infatti, nelle applicazioni pratiche con sistemi MIMO complessi, il problema di controllo richiede in tempo reale informazioni complete sullo stato (le sole uscite misurabili non sono sufficienti ai fini del controllo) Grazie agli osservatori dinamici, è possibile calcolare tali informazioni sullo stato e sfruttarle pienamente per il controllo pag. 79 PROPRIETÀ STRUTTURALI DEI SISTEMI LTI - Raggiungibilità e Controllabilità - Osservabilità e Ricostruibilità - Dualità FINE pag. 80