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Semeiotica fisica del collo Regione anteriore zona sopraioidea zona sottoioidea Regione laterale zona sottomascellare zona carotidea zona sopraclaveare Regione posteriore (nucale( nucale) fossetta sottoccipitale bordi esterni m. trapezio vertebra prominente (C7)

Semeiotica funzionale del collo ESAME OBIETTIVO del COLLO Ispezione paziente seduto o in piedi collo in iperestensione per valutare eventuali tumefazioni Palpazione evitare che i muscoli siano in tensione, quindi far flettere il capo in avanti, in dietro o lateralmente a seconda della zona da esplorare Auscultazione fonendoscopio a livello dei grossi vasi (aa( aa.. carotidi, vv.. giugulari) per valutare rumori o soffi vascolari e rumori respiratori

Fisiopatologia del collo Principali alterazioni patologiche a carico del COLLO: Alterazioni della conformazione (collo di Madelung: : accumulo adiposo in sede nucale e laterale; collo proconsolare: : aumento uniforme del collo per linfoadenomegalie laterocervicali; Sd.. Di Klippel-Feil Feil: : riduzione numerica delle vertebre cervicali) Difetti di postura e di movimento (torcicollo congenito o acquisito, danza e stenosi delle carotidi, danza delle giugulari) Tumefazioni (a livello di linfonodi, vasi, ghiandole salivari, tiroide, timo, cute, esofago e muscoli del collo causate prevalentemente da infiammazioni o tumori) Soluzioni di continuo (fistole più frequentemente nella regione anteriore o laterale, tracheostomia)

Tracheostomia

Diverticolo esofageo di Zenker

Semeiotica fisica della tiroide Ghiandola formata da due lobi destro e sinistro, uniti da un istmo. In un 15% dei casi si può avere un 3 3 lobo il piramidale. Vascolarizzazione: aa.. tiroidee superiore (ramo della art. carotide esterna) e inferiore (ramo dell art. succlavia). Istologia: : parenchima organizzato in follicoli che contengono la sost. colloide in cui vi sono gli ormoni tiroidei. Accanto ai follicoli si trovano le cellule C parafollicolari che producono calcitonina.

Prominenza laringea tiroide

Semeiotica funzionale della tiroide FUNZIONI DELLA TIROIDE: Sintesi degli ormoni tiroidei (T3, T4) che è regolata dall asse asse ipotalamo-ipofisario ipofisario attraverso la secrezione di TRH (ipotalamico( ipotalamico) ) e TSH (ipofisario). Sintesi di calcitonina che determina una riduzione della calcemia e della fosfatemia mediante il blocco del riassorbimento osseo

Semeiotica funzionale della tiroide AZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI: Stimolazione processi ossidativi (fegato, rene, muscolatura liscia) Effetto positivo sull accrescimento Azione diuretica Aumento del metabolismo calcico, glucidico e proteico Scissione ed eliminazione del colesterolo Aumento dell eccitabilit eccitabilità del sistema nervoso Azione favorente lo sviluppo del sistema linfatico e del timo Aumento del polso, della portata cardiaca e della pressione differenziale

Esame Obiettivo della tiroide ISPEZIONE: Porsi di fronte e di lato al paziente, che può stare in piedi oppure seduto, con le braccia lungo il corpo e la testa leggermente eretta. Valutazione di eventuali asimmetrie, pulsazioni o tumefazioni a carico del collo Per stabilire se una tumefazione è a carico del collo far deglutire il paziente: una tumefazione tiroidea si muove verso l alto con la deglutizione.

PALPAZIONE: Esame Obiettivo della tiroide Con entrambe le mani, una per ciascun lato, appoggiando i pollici sulla nuca, posteriormente al paziente. Individuare dall alto alto verso il basso l osso l ioide e la cartilagine cricoide sotto la quale c èc la tiroide (maggiormente apprezzabile se si fa deglutire il paziente). Riscontro di arrossamento cutaneo con vivace dermografismo rosso (segno di Marañon on). Se è presente una tumefazione valutarne: - dimensioni - consistenza - omogeneità della superficie - mobilità sui piani superficiali e profondi - dolore - fremito parenchimale

Esame Obiettivo della tiroide PERCUSSIONE: Utilizzata solo in caso di massa tiroidea retrosternale (gozzo) per delimitare l estensionel AUSCULTAZIONE: Nel gozzo tossico è possibile reperire un soffio parenchimale (thrill)) a livello della ghiandola dovuto all aumento aumento della velocità del circolo ematico e all ipervascolarizzazione tipici del gozzo iperfunzionante.

Esame Obiettivo della tiroide SEGNI EXTRATIROIDEI: - globi oculari (es. esoftalmo) - apparato cutaneo e annessi piliferi - volto - apparato cardiovascolare - apparato gastroenterico - sistema neuro-muscolare

Fisiopatologia della Tiroide GOZZO Definizione Aumento di volume della tiroide, in rapporto ad ipertrofia, iperplasia e neoplasia della ghiandola

GOZZO Classificazione Anatomica Eziopatogenetica Funzionale

GOZZO Classificazione Anatomica diffuso quando interessa globalmente la ghiandola circoscritto quando ne interessa solo una parte

GOZZO Classificazione Eziopatogenetica GOZZI IPERTROFICO / IPERPLASTICI: - GOZZO ENDEMICO (carenza di Iodio) - GOZZO SPORADICO - GOZZO BASEDOWIANO (esoftalmico) - GOZZO LINFOMATOSO (Hashimoto) GOZZI NEOPLASTICI BENIGNI: ADENOMI GOZZI MALIGNI: CARCINOMI ---------------------------------- GOZZI DISTOPICI: - Gozzo ptosico (endotoracico) - Gozzo aberrante (da tiroide ectopica)

GOZZO Classificazione Funzionale Semplice o eutiroideo Ipertiroideo Ipotiroideo

GOZZO FUNZIONALE GOZZO SEMPLICE (EUTIROIDEO): quando l aumento l del volume della tiroide si accompagna ad uno stato metabolico normale. - Gozzo nodulare e gozzo colloido-cistico cistico - Carcinoma tiroideo - Tiroidite acuta e tiroidite subacuta di De Quervain in cui la palpazione della ghiandola è dolorosa con edema e aumento di temperatura della cute sovrastante - Sd. di Pendred dovuta ad un difetto metabolico ereditario nell utilizzazione dello iodio da parte della tiroide

GOZZO FUNZIONALE GOZZO CON IPERTIROIDISMO: quando si manifesta con un aumentata funzionalità. -Adenoma tossico di Plummer dovuto ad una espansione monoclonale delle cellule follicolari che assumono capacità di crescita e di produzione di ormoni svincolato dall azione azione del TSH. - Morbo di Basedow,, malattia autoimmune in cui si hanno immunoglobuline (TSI), prodotte dai linfociti B, che stimolano la l secrezione ormonale legandosi al recettore tiroideo per il TSH. Nella sintomatologia si ha, oltre al gozzo, esoftalmo e mixedema pretibiale - Gozzo tossico multinodulare che rappresenta la fase evolutiva di un gozzo multinodulare non tossico.

IPERTIROIDISMO L aumento funzionale della tiroide si manifesta con: ipereccitabilità nervosa e instabilità psichica (alternarsi di euforia e depressione) ipereccitabilità neuromuscolare che si associa a debolezza muscolare e tremore diminuzione del peso corporeo per un elevato metabolismo tissutale cute calda e umida per profusa sudorazione tachipnea per incremento della ventilazione polmonare tachicardia aumento della portata circolatoria accelerata velocità di circolo aumento della pressione arteriosa differenziale aumento del lavoro del cuore con lo sviluppo nel tempo di una cardiopatia c tireotossica con scompenso ad alta portata diarrea per iperperistaltismo intestinale - Sintomi: ipertiropidismo semplice. - Sintomi + gozzo: adenoma tossico di Plummer - Sintomi + gozzo + esoftalmo: : Morbo di Basedow

GOZZO FUNZIONALE GOZZO CON IPOTIROIDISMO: quando si manifesta con un insufficienza funzionale della ghiandola. - In condizioni di carenza di iodio in cui manca il substrato per la produzione degli ormoni, e il deficit tiroxinemico si traduce in una anormale stimolazione della adenoipofisi a secernere TSH che provoca un aumento di produzione della colloide comunque povera di ormoni. - Carcinoma della tiroide - Tiroidite di Hashimoto dovuta ad una infiltrazione linfocitaria della ghiandola - Tiroidite di Chagas dovuta ad una infezione da Trypanosoma Cruzi

IPOTIROIDISMO L insufficienza della ghiandola tiroide determina: una grave compromissione delle attività mentali come bradipsichismo, bradilalia mixedema ovvero infiltrazione mixoide dei tessuti alterazioni distrofiche della cute, cute arida e secca, capelli caduchi e unghie fragili bradipnea e bradicardia diminuzione del metabolismo basale ipercolesterolemia e iperproteinemia anemia Tale patologia può essere congenita (atireosi( o ipoplasia tiroidea) oppure acquisita legata alla carenza di iodio, ad asportazione chirurgica c della tiroide, alla distruzione con raggi X o con radio-iodio iodio-terapia,, a processi flogistici, displastici ecc

Esami di laboratorio T3 (valori normali 80-210 ng/dl) è indice solo in minima parte dell attivit attività secretoria diretta della tiroide, in quanto per il 90% viene prodotto dalla deiodazione periferica di T4, è l ormone attivo per eccellenza. T4 (valori normali 4,5-12 mcg/dl) è indice diretto dell attivit attività secretoria della tiroide ed una sua alterazione può indicare una modificazione one secretoria tiroidea o un alterazione a carico delle proteine plasmatiche di trasporto. TSH prodotto a livello ipofisario (valori normali 1-51 mcu/ml circa), è importante per la diagnosi differenziale tra ipotiroidismo primario rio (TSH elevato) e secondario a insufficienza ipotalamo-ipofisaria ipofisaria (TSH basso). Test con TRH (ormone di liberazione della tireotropina). Anticorpi anti-tireoglobulina tireoglobulina e anti-microsomiali particolarmente indicati nella tiroidite di Hashimoto. Tireoglobulina importante nella sintesi degli ormoni tiroidei usato anche come marker tumorale. Calcitonina: : un suo innalzamento (> 1 ng/ml) depone per la presenza di carcinoma midollare della tiroide.

Indagini strumentali Non invasive - Scintigrafia - Ecografia - TC - RMN Invasive - Agoaspirato

ECOGRAFIA TIROIDEA Indagini strumentali Nodulo tiroideo

SCINTIGRAFIA TIROIDEA Indagini strumentali Tiroide normale Noduli freddi tiroidei

Indagini strumentali TEST di Captazione tiroidea con I 131 TC RMN

Indagini strumentali Citologia con AGOASPIRATO - ricerca di cellule neoplastiche (falsi negativi)

NODULO TIROIDEO SCINTIGRAFIA CALDO Eutiroideo Ipertiroideo Agoaspirato FREDDO ECOGRAFIA Solido Liquido Follow-up Follow-up - Chirurgia - Iodio radioattivo Benigno Sospetto Maligno Follow-up Chirurgia

Indagini strumentali Studio delle strutture limitrofe: Non invasive Invasive - Rx TORACE - Rx ESOFAGO CON BARIO - TC TORACE - LARINGO-TRACHEOSCOPIA - ANGIOGRAFIA

Indagini strumentali - RX TORACE Gozzo calicifico Gozzo sternale con trachea a clessidra

Indagini strumentali TC cervico-toracica

Indagini strumentali Angiografia tronchi sovra-aortici aortici

TUMORI DELLA TIROIDE INCIDENZA: circa 2 nuovi casi/100000 abitanti/anno; più frequente nella donna FATTORI DI RISCHIO: ereditarietà per il carcinoma midollare (Sd.( di Sipple) età 10-20 anni, oltre i 50 anni carenza iodica (associazione con il carcinoma follicolare) eccesso iodico (associazione con il ca. papillifero) irradiazione della regione cervicale Tiroidite di Hashimoto (linfoma o carcinoma)

TUMORI DELLA TIROIDE CLASSIFICAZIONE: tumori benigni: : ADENOMA FOLLICOLARE ADENOMA PAPILLIFERO ADENOMA A CELLULE DI HURTLE tumori maligni differenziati: Ca PAPILLIFERO (79%) Ca FOLLICOLARE (13%) Ca MIDOLLARE (4%) tumori indifferenziati: Ca ANAPLASTICO (1,5%) tumori maligni mesenchimali

Tumori benigni della tiroide ADENOMI LESIONI BENIGNE CIRCOSCRITTE, SOLIDE, CAPSULATE FUNZIONALMENTE AUTONOMI ADENOMA NON FUNZIONANTE (SEMPLICE): Nodulo freddo ADENOMA FUNZIONANTE: produce Tireoglobulina ed ormoni tiroidei determina blocco del TSH depressione funzionale parenchima sano ( caldo, ipercaptante alla scintigrafia) - SINGOLO : ADENOMA DI PLUMMER - MULTINODULARE : STRUMA TOSSICO TUTTI GLI ADENOMI POSSONO CANCERIZZARE MA, + SPESSO, GLI ADENOMI PAPILLIFERI

Adenoma

Tumori maligni della tiroide CARCINOMA PAPILLIFERO CARATTERISTICHE: - Predilige l etl età giovanile - Plurifocale e bilaterale nel 30-40% dei casi - Forme occulte (esordio con metastasi linfonodali) - Tendenza a metastatizzare per via linfatica ANATOMIA PATOLOGICA: Macroscopicamente si presenta di colore biancastro, privo di caspula ma con limiti abbastanza netti. Microscopicamente presenta formazioni papillari contenute nei follicoli.

Tumori maligni della tiroide CARCINOMA FOLLICOLARE CARATTERISTICHE: - picco di incidenza 30-40 anni - tende a metastatizzare per via ematica - forma capsulata - forma non capsulata (frequente infiltrazione strutture vascolari) CARCINOMA ANAPLASTICO CARATTERISTICHE: - picco di incidenza età avanzata - tende a metastatizzare precocemente - non produce ormoni nén TG - determina aumento del TPA ANATOMIA PATOLOGICA: carcinoma indifferenziato a grandi cellule

Tumori maligni della tiroide CARCINOMA MIDOLLARE CARATTERISTICHE: - origina dalle cellule C - produce tireocalcitonina e istamina - può anche produrre PG, ACTH, serotonina - forma sporadica più frequente nella 5-5 6 decade - forma familiare più frequente nella 2-2 3 decade - associato ad aumentati livelli di calcitonina

Tumori maligni della tiroide QUADRO CLINICO : -Tumefazione tiroidea indolente - Linfoadenomegalia latero-cervicale (1 sintomo) ESAME OBIETTIVO: - Consistenza, dolenzia,, mobilità rispetto ai piani superficiali e profondi e con la deglutizione. - Deve comprendere la palpazione dei linfonodi latero- cervicali. SINTOMI TARDIVI: - Disfagia (interessamento esofageo) - Dispnea (interessamento tracheale) - Tosse, raucedine - Disfonia (da interessamento del n. ricorrente e/o paralisi della corda vocale omolaterale) IPERPARATIROIDISMO (nel carcinoma midollare)

Tumori maligni della tiroide DIFFUSIONE LOCALE: : NN. RICORRENTI, TRACHEA, MM. PRETIROIDEI VIA LINFATICA: : ( ca. papilliferi,, midollari e anaplastici) - LL. LATEROCERVICALI - LL. SOVRACLAVEARI - LL. MEDIASTINICI VIA EMATICA ( ca. follicolari, anaplastici). METASTASI OSTEOLITICHE A: - POLMONI - OSSA - FEGATO - ENCEFALO - RENI, SURRENI - CUTE

Tumori maligni della tiroide DIAGNOSI - ESAME OBIETTIVO - ECOGRAFIA (Lesioni non palpabili; D.D. cisti/noduli) - SCINTIGRAFIA TIROIDEA (131-I; 99-Tc) - TIPIZZAZIONE ISTOLOGICA (Agobiopsia( Agobiopsia,, chirurgia diagnostica) - MARKERS NEOPLASTICI : TIREOGLOBULINA ( ca. indifferenziati ) TPA ( ca. anaplastici ) CALCITONINA ( ca. midollare) - TC CERVICO- MEDIASTINICA - Rx ESOFAGO CON BARIO (dislocazioni e/o compressioni esofago-tracheali) - SCINTIGRAFIA OSSEA

Semeiotica fisica delle paratiroidi 4 ghiandole (2 superiori- 2 inferiori) situate nella regione cervicale dietro la tiroide ma possono essere presenti anche in sede ectopica: intratimiche, mediastiniche o intratiroidee. colore rosso bruno, al taglio giallastre. cellule principali producono il paratormone

Vascolarizzazione delle paratiroidi arterie paratiroidee superiori e inferiori: derivano rispettivamente da - art. tiroidea sup. (dalla carotide) - art. tiroidea inf. (dalla succlavia)

Semeiotica funzionale delle paratiroidi AZIONE PTH: OSSO: : aumento del riassorbimento del calcio RENE: - aumento del riassorbimento tubulare di calcio - aumento della escrezione di fosforo - idrossilazione Vit. D INTESTINO: : aumento dell assorbimento di calcio mediato dalla Vit. D

FISIOPATOLOGIA DELLE PARATIROIDI CLASSIFICAZIONE IPERPARATIROIDISMO: - Primitivo - Secondario - Terziario IPOPARATIROIDISMO

IPERPARATIROIDISMO PRIMITIVO CAUSE: Adenoma: singolo 70-80% dei casi multiplo 2-2 3% dei casi Iperplasia può coinvolgere 1 o, più frequentemente, tutte le paratiroidi Carcinoma meno frequente: microcitoma polmonare, ca mammella, ca rene MANIFESTAZIONI CLINICHE: osteoporosi per richiamo di calcio dall osso iperacidità gastrica con sviluppo di ulcera peptica calcinosi del pancreas litiasi colecisti nefrocalcinosi per deposito di calcio nel parenchima litiasi renale ipertensione per irrigidimento della parete dei vasi condrocalcinosi e pseudogotta a livello delle articolazioni debolezza muscolare e stato ansioso- depressivo

IPERPARATIROIDISMO PRIMITIVO ESAMI DI LABORATORIO: Nel sangue aumento del PTH ipercalcemia ipofosfatemia Nelle urine ipercalciuria iperfosfaturia Scintigrafia INDAGINI STRUMENTALI: RX mostra osteoporosi diffusa, fratture patologiche, calcinosi e calcolosi renale Ecografia, TC, Scintigrafia, RMN per localizzare eventuale adenoma o carcinoma

IPERPARATIROIDISMO PRIMITIVO TERAPIA: se adenoma: tumorectomia se iperplasia: paratiroidectomia totale se carcinoma: exeresi della neoplasia + emitiroidectomia omolaterale Carcinoma paratiroide

IPERPARATIROIDISMO ESAMI DI LABORATORIO: lieve aumento del PTH ipocalcemia iperfosforemia ipocalciuria ipofosfaturia SECONDARIO CAUSE: : (stimolazione cronica delle paratiroidi per ipocalcemia persistente) insufficienza renale cronica Carenza di Vit. D Sd. da malassorbimento (es. per interventi di by pass intestinali) pseudoiperparatiroidismo per difetto di risposta nel recettore del PTH MANIFESTAZIONI CLINICHE: dolori ossei prurito calcificazione vascolare e periarticolare debolezza muscolare

IPERPARATIROIDISMO TERZIARIO CAUSE: iperplasia secondaria che nel tempo va incontro ad adenoma diventando così indipendente dalla calcemia MANIFESTAZIONI CLINICHE: (+ gravi rispetto alle forme precedenti) calcificazione vascolare calcificazione periarticolare calcificazioni parenchimali

IPOPARATIROIDISMO CARATTERISTICHE : può essere ereditario (su base autoimmune) ) o acquisito (di origine chirurgica) ipocalcemia iperfosforemia ipocalciuria MANIFESTAZIONI CLINICHE: tetania spesso preceduta da parestesie soprattutto agli arti (si ha se calcemia < 5 mg) crisi convulsive laringospasmo ipereccitabilità muscolare osteosclerosi generalizzata (per insufficiente azione osteoclastica) cataratta TERAPIA: trattamento con PTH