2 x = dt. r r. 2 y = dt

Documenti analoghi
Momento Angolare Fisica Mattia Natali. Momento Angolare. = r ' O. ( r a ) a = r a

Meccanica Gravitazione

1. SATELLITI ARTIFICIALI

AA MECCANICA CLASSICA e MECCANICA dei SISTEMI CONTINUI PROVA di ESAME 10 Settembre Canali A-B-C-D

F = γ mm 0 G = G = γ m. r 2. Il Campo Gravitazionale e la legge di Gauss. Si ricordi la legge universale della Gravitazione:

G, E. Due forze fondamentali ed i loro campi

PROBLEMA DEI DUE CORPI E MASSA RIDOTTA

Tabella 2: Best 5 out of 6 es.1 es.2 es.3 es.4 es.5 es.6 somma Meccanica Razionale 1: Scritto Generale:

. Il corpo m potrebbe allontanarsi da M: la

GRAVITAZIONE: ENERGIA POTENZIALE EFFICACE

Appunti sul Moto dei corpi in un Campo Gravitazionale

Cinematica - M. Scarselli Corso di Fisica I 1

Appunti su argomenti monografici per il corso di FM1 Prof. Pierluigi Contucci. Gravità e Teorema di Gauss

Il Problema di Keplero

La gravitazione. Matteo Gallone 26 giugno 2011

Meccanica Gravitazione

Esercitazione 08: Introduzione alla cinematica e dinamica del punto materiale e del corpo rigido

Gravitazione. Dati due corpi di massa m 1 e m 2, posti ad una distanza r, tra di essi si esercita una forza attrattiva data in modulo da

Momento magnetico di un atomo.

Il formalismo vettoriale della cinematica rotazionale

Esercizi 1. Verificare che la somma dei cubi di due numeri naturali reali di assegnato prodotto p > 0 è

Gravitazione universale

AI VERTICI DI UN QUADRATO DI LATO 2L SONO POSTE 4 CARICHE UGUALI Q. DETERMINARE: A) IL CAMPO ELETTRICO IN UN PUNTO P DELL ASSE.

Equazione di Schrödinger in potenziale centrale

Per il problema Ax=b, con A matrice simmetrica e definita positiva, consideriamo la classe di problemi equivalenti di punto fisso del tipo:

Fisica Generale B. Potenziale elettrostatico. Scuola di Ingegneria e Architettura UNIBO Cesena Anno Accademico Maurizio Piccinini

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

Nome..Cognome. classe 5D 29 Novembre VERIFICA di FISICA: Elettrostatica Domande

1) Consideriamo una sfera di raggio R, con densita` di carica uniforme positiva. Alla distanza Re

! Un asta di peso p =! + 1 (vedi figura) è appoggiata su due. supporti A e B, distanti, dal baricentro G dell asta,

r r r 1 r 2 s = spazio effettivamente percorso lungo la traiettoria mentre r r e la distanza di P dall origine O r = ru

Compito di Meccanica Razionale M-Z

Y557 - ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE PIANO NAZIONALE INFORMATICA Tema di: MATEMATICA

Campi scalari e vettoriali (1)

Momenti. Momento di inerzia, momento di una forza, momento angolare


IIASS International Institute for Advanced Scientific Studies

( ) ( ) ( ) ( ) Esercizi 2 Legge di Gauss

Lezione 27 - Torsione nelle sezioni circolari ed ellittiche

Laboratorio di Dinamica dei Fluidi Esercitazione 04 a.a

Per migliorare la trasmissione tra satellite e Terra, emerge la necessità di portare il satellite ad un orbita circolare diversa.

La dinamica dei fluidi

AM5: Tracce delle lezioni- IX Settimana

Momenti. Momento di inerzia, momento di una forza, momento angolare

Fisica Generale A. Lavoro ed Energia - 2. Scuola di Ingegneria e Architettura UNIBO Cesena Anno Accademico Maurizio Piccinini

Consideriamo, ancora, il momento angolare del punto materiale rispetto al centro delle forze:!!!!!

Cinematica dei corpi rigidi. Momenti di inerzia

Q AB = Q AC + Q CB. liquido vapore. δq AB = δq AC + δq CB. δq = c x dt + r dx. Le 5 espressioni del δq nel campo dei vapori saturi

La struttura stellare

( ) = gdt = g dt = gt +

Analisi e Geometria 1 Primo appello, 18 febbraio Punteggi degli esercizi: Es.1: 9 punti; Es.2: 6 punti; Es.3: 6 punti; Es.4: 9 punti.

( ) Energia potenziale U = GMm r. GMm r. GMm L AB. = r. r r. Definizione di energia potenziale

v t V o cos t Re r v t

APPROSSIMAZIONE DI BORN

Campo magnetico, forza magnetica, momenti meccanici sui circuiti piani

Energia Potenziale Elettrica e Potenziale elettrico

Lezione 7 - Sistemi di punti materiali

Principali Definizioni e Teoremi di Geometria

LE TRASFORMAZIONI CONFORMI E L EQUAZIONE DI LAPLACE

Fondamenti di Gravitazione

SESTA LEZIONE: campo magnetico, forza magnetica, momenti meccanici sui circuiti piani

ESERCIZIO n.1. rispetto alle rette r e t indicate in Figura. h t. d b GA#1 1

Lezione VI. La lezione inizia con la lettura della prefazione di Grassmann alla sua Ausdehnungslehre. che viene distribuita agli studenti.

Meccanica Gravitazione

Applicazioni del calcolo di erenziale: problemi di massimo e minimo

IL POTENZIALE. = d quindi: LAB

Argomento 11 Micaela Liberti

Lunghezza della circonferenza e area del cerchio

Meccanica Gravitazione

CINEMATICA (MOTO CIRCOLARE UNIFORME) Il moto che ci accingiamo a studiare fa parte dei moti piani (moti che avvengono nel piano)

Algoritmo ricorsivo per il calcolo di π partendo da poligoni regolari

Si assegneranno 6 punti a ognuno degli esercizi, e 12 punti alla domanda

Liceo scientifico comunicazione opzione sportiva

Meccanica Gravitazione

M m. M r. ϕ, ω ( ) ( ) () ϕ() N con N = costante per cui = 0 LAGRANGE. esia

Giuseppe Accascina. Didattica della Matematica. Trasformazioni geometriche del piano

1) In un piano sono assegnate una circonferenza k di raggio di lunghezza nota r ed una parabola p che seca k nei punti A e B

Capitolo 20:La Circonferenza nel piano Cartesiano

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale Fisica Sperimentale A+B - II Appello 6 settembre 2007

IL POTENZIALE. Nello spostamento successivo B B, poiché la forza elettrica risulta perpendicolare allo spostamento, il lavoro L è nullo.

GRAVITAZIONE Giro della morte. Il binario in figura 1.1 ha un raggio di 7.2 m.

Meccanica Gravitazione

Liceo scientifico comunicazione opzione sportiva

Momenti. Momento di una forza, momento di inerzia, momento angolare

Il Movimento. Cinematica

1) Assenza di 'poli magnetici' Flusso di B attraverso una superficie chiusa sempre nullo. teo. di Gauss per il magnetismo

Correzione III esonero 12/05/2009

Proprietà fondamentali dei vettori

M = T R = Iα = I a R. a. Dall equazione lungo l asse x si ricava quindi F A = Mgsinθ m 2 a Ma. µ D Mgcosθ = Mgsinθ ( m 2 + M)a.

32. Significato geometrico della derivata. 32. Significato geometrico della derivata.

Scuole italiane all estero Americhe

Moto di puro rotolamento

Lezione Minima distanza tra insiemi

LEZIONE 10. d(a, B) = AB = AB = (x A x B ) 2 + (y A y B ) 2 + (z A z B ) 2.

Moto in campi di forze centrali

Il criterio media varianza. Ordinamenti totali e parziali

Transcript:

Vittoio Banfi 1 RICERCHE DI J. BERNOULLI SUI RINCIIA DI NEWTON 1. Intoduzione J. Benoulli (1667-1748) mise in eidenza, all inizio del 700, alcune imecisioni e qualche incomletezza nei inciia di I. Newton. In questo studio si consideano due di queste iceche: la ima iguada il oblema dei due coi (nella sua fomulazione adattata al sistema Soleianeta), la seconda concene lo stesso oblema, ma in esenza di un mezzo esistente con legge di esistenza assegnata.. Soluzione classica del oblema dei due coi atendo dalle te leggi di Keleo e dalle te della dinamica, Newton dedusse la legge di attazione uniesale (bibl. 1): questo è il cosiddetto teoema dietto. Il teoema ineso ossia, atendo dalla legge di attazione, dimostae che la taiettoia è una conica, è essochè consideato oio da Newton, almeno inteetando le sue stesse aole (bibl. 1)... si cous quodis lanetae i centieta quae sit ecioce oozionalis quadato distantiae a cento, simul agitetu; moebitu hoc cous in aliqua sectionum conicaum.... Ad una memoia del 1710 (bibl. ) Benoulli affida la dimostazione del teoema ineso. Essa, in alto modo, è iesa dallo stesso Newton nella seconda edizione dei inciia (1713). Esaminiamo oa questa dimostazione di J. Benoulli. Chiamando con ϕ() la funzione caatteistica della foza centale e con = x + la distanza ta l unità di massa (lanetaia) e l oigine (in cui è osta la massa gaitante M) sciiamo le equazioni diffeenziali di moto (Figua 1) d x = d = ϕ( ) ϕ( ) x (1) 1 Cento di Astodinamica G. Colombo

Vittoio Banfi Riceche di J. Benoulli sui inciia di Newton θ O x x Figua 1 - Il oblema dei due coi e semlicità nel iano. E stato assunto GM = 1 e successiamente si oà ϕ( ) ma ima Benoulli silua alcune assai imotanti consideazioni analitiche. Moltilicando la ima delle (1) e la seconda e x e sottaendo si ha = 1 ; x d d x d = x d dx = 0, ossia x d dx = c = costante () La () è la legge delle aee, oeo la seconda di Keleo. In coodinate olai d θ = x d dx = c. (3) Ancoa dalle (1), moltilicando la ima e dx abbiamo e la seconda e d e sommando, d x dx d d ϕ( ) + = x dx + d (4) 140

Vittoio Banfi Riceche di J. Benoulli sui inciia di Newton La (4) è subito integata; infatti dx = + d d h = ϕ( ) +, (5) essendo d = d (x + ) = x dx + d e h la costante di integazione. La () e la (5) sono noti oggi come gli integali imi del oblema dei due coi: a) conseazione del momento angolae (e unità di massa), b) conseazione dell enegia totale. I concetti di funzione otenziale, camo conseatio e elatii teoemi oiamente non sono ancoa noti a Benoulli. Tutto ciò saà siluato, nella seconda metà del 700, da Lagange e Lalace (bibl. 3). Cionondimeno Benoulli, atendo dalla (5), intoduce la funzione U così: U h con U d = + = ϕ( ). (6) ima di oe ϕ( ) = 1, Benoulli silua alcune dimostazioni geometiche in efetto stile newtoniano. Esaminiamo la Figua, che si uò consideae identica alla Figua 1, solo un o iù dettagliata. ds dθ dθ d θ ψ o O Figua - Ancoa il oblema dei due coi: la figua è iù dettagliata Sia la lunghezza del segmento O o, eendicolae alla tangente alla taiettoia in. Inolte dθ il aggio ettoe è dato da = O = ; è oi facile edee che ds = sinψ sinψ. 141

Vittoio Banfi Riceche di J. Benoulli sui inciia di Newton Eliminando sinψ dalle due ecedenti fomule otteniamo dθ ds =. (7) oichè ds = d + dθ, aemo dalla (7) 1 = d + dθ dθ. (8) e la (7) e la (3) ds = d θ = c, oeo ds dθ = = = c. Quest ultima, osta nella (6), oge c ( U h) = +. (9) La (9) è la fomula chiae e la dimostazione. Infatti dalla (8) abbiamo 1 1 1 = + 4 d dθ. (10) Con la aiabile ausiliaia u d d 1 du = dθ dθ u 1 = u dθ e quindi dalla (10) 1 = u + du dθ = 1 icaiamo quest ultima, sostituita nella (9), oge: ; 14

Vittoio Banfi Riceche di J. Benoulli sui inciia di Newton c u + du = + dθ ( U h). Risolendo la ecedente isetto a du dθ otteniamo dθ c = du U + h c u ( ). (11) Il oblema è otato infine alle quadatue. Dalla (11) abbiamo infatti θ = c du ( ) U + h c u ; (1) a questo unto Benoulli one U = 1 e dimosta che le obite sono sezioni coniche, il tio secifico di conica essendo fissato dalla costante h. A conclusione di questo imo agomento si uò affemae che, olte ad ae esentato la dimostazione inesa, lo studio di Benoulli è imotante e le seguenti agioni. Cetamente il teoema di conseazione dell enegia totale e la distinzione ta i due genei di enegia (cinetica e di osizione) sono imliciti nei contenuti dei inciia (bibl. 4), eò Benoulli illusta questa distinzione iù chiaamente, e in modo iù utile e essee siluata successiamente dalla meccanica analitica di Lagange. 3. Moto etubato in un netto esistente Questo agomento è affontato nei inciia nel Lib. II, Sect. IV, o. XV e XVI, come l effetto della esistenza dell aia sulla ogessia caduta del coo secondaio eso il coo centale (o imaio). In questo aagafo si considea solo il imo aoccio di Benoulli al oblema. Ciò consente di intodue la ben nota sua equazione diffeenziale del imo odine. Egli assume la foza etubatice (Figua 3) agente lungo la tangente alla taiettoia del unto mobile. Inolte la esistenza (modulo della ecedente foza) è eslicitata mediante la legge R = a n, con a > 0 ed n esonente inteo. 143

Vittoio Banfi Riceche di J. Benoulli sui inciia di Newton foza etubatice R foza newtoniana O x Figua 3 - Elementi geometici e dinamici elatii al moto keleiano etubato Ancoa indicando con ψ l angolo ta il aggio ettoe e la tangente alla taiettoia in (Figua 3) abbiamo: ψ d comonente sulla tangente = ϕ( ) cos ψ a n (13) comonente sulla nomale = ϕ( ) sinψ, ρ con ρ = aggio di cuatua dell obita in. D alta ate (Figua ) d cosψ = cot ψ = dθ sinψ d e quindi ϕ( ) cos ψ ψ ( ) ψ dθ sin d = = ρ dθ. Sostituendo la ecedente nella (13) icaiamo d d = ρ dθ a n, (14) che è la celebe equazione diffeenziale di Benoulli (bibl. 5). e ottenene la foma odiena basta modificae la (14) moltilicandola e ds ; aemo d 1 d ds n + + a ds = 0 (15) ρ dθ Osseiamo che, suosta la taiettoia fonita dalla elazione θ = θ( ), sia 144

Vittoio Banfi Riceche di J. Benoulli sui inciia di Newton ds = 1 + 1 / dθ d d sia ρ, sono entambe funzioni della sola. Alloa oniamo B( ) 1 ds 1 ds = d = A( ) a ρ dθ e la (15) dienta d n + A( ) d + B( ) d = 0. Finalmente, moltilicando la ecedente e d deduciamo d d + A = B n 1 ( ) ( ), (16) che è la foma attuale dell equazione diffeenziale in discoso (bibl. 6). Nella memoia in ecedenza citata (bibl. 5) J. Benoulli esone il ocedimento e ottenee la comleta soluzione. BIBLIOGRAFIA 1. Newton, I. (1686), hilosohiae Natualis inciia Mathematica, S. es, Reg, Soc. aeses.. Benoulli, J. (1710), Mem. Acad. ais,. 51-533. 3. Segè, E. (1996), esonaggi e scoete della Fisica Vol. I,. 154, Mondadoi, Milano. 4. Chandasekha, S. (1995), Newton s inciia fo the common eade,. 166-17, Claendon ess, Oxfod. 5. Benoulli, J. (1697), Acta Euditoum De conoidibus et de shaeoidibus quaedam solutio analtica,. 113-118. 6. Ince, E.L. (1969), Integazione delle equazioni diffeenziali odinaie,. 7, Cemonese, Roma. 145