FONDI&SICAV. CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO Anno 3 - Numero 17 - Febbraio 2010. Azionari ciclici Quali scegliere se si crede alla ripresa



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FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO Anno 3 - Numero 17 - Febbraio 2010 Azionari ciclici Quali scegliere se si crede alla ripresa Obbligazionari emerging in valuta locale Un grande mercato, grandi ritorni Consensus paesi emergenti Sempre forti, anche nelle difficoltà

EDITORIALE Il momento delle scelte Che fare? Comprare, vendere o restare immobili? Sui mercati ci sono troppi dubbi, specie dopo le traversie della borsa spagnola. Anche dall analisi dei gestori non emerge una linea univoca sul prossimo futuro. L inizio d anno ha visto soffrire anche i mercati emergenti, indicati da tutti come la scelta di investimento privilegiata per il 2010. Le peripezie della Grecia stanno aprendo ulteriori fronti di riflessione con ripercussioni sulle borse europee e sull euro che ha subito la risalita del dollaro. Qualcuno indica già in Portogallo, Spagna, Irlanda e la stessa Italia i prossimi paesi nel mirino. Insomma per l investitore non si preannunciano sonni tranquilli. Per chi però investe con un ottica di lungo periodo questo può essere ancora una volta il momento delle scelte: scelta tra azionario e obbligazionario, scelta dei mercati e, non dimentichiamolo, scelta del gestore e di colui da cui ottenere consigli, sia esso banca, promotore o consulente indipendente. In una fase così caratterizzata da incertezza, credo diventi fondamentale avere ben chiaro a chi e perché si affidano i propri risparmi. Pare incredibile, ma troppo spesso nel rapporto con gli investimenti non si usa la stessa razionalità che si è soliti utilizzare in tutte le altre scelte della vita quotidiana. Se ci si deve rivolgere a un medico si comincia a telefonare ad amici e conoscenti per sapere a quale specialista rivolgersi, ci si informa sulla qualità delle strutture sanitarie e alla fine si sceglie (anche se non sempre al grande nome corrisponde un buon servizio). Se dobbiamo cambiare l auto si va avanti per mesi a disquisire sui 5 km/orari di differenza tra due diversi modelli, si analizza la sfumatura di colore o la qualità degli interni. Persino nella scel- GIUSEPPE RICCARDI ta di un ristorante non ci affidiamo alla prima insegna che ci troviamo davanti, ma si cerca il ristorante che possa offrire ciò che ognuno di noi sta cercando in quel preciso momento: la buona cucina o il locale modaiolo, la trattoria tranquilla o il ristorante romantico. Con gli investimenti invece troppo spesso la scelta è quella della prima insegna che ci si trova davanti. All urlo di «tanto sono tutti uguali» ci si riduce a scegliere per comodità. Forse è il momento di chiedersi se veramente siano tutti uguali o se esista qualcuno che a parità di scelte di investimento possa dare un valore aggiunto, possa consigliare, possa anche tranquillizzare nei momenti di difficoltà argomentando le ragioni e non affidandosi a un «fidati che risalirà tutto». Credo che un simile cambio di approccio alla fine farà la differenza tra chi sarà soddisfatto dei propri investimenti e chi invece continuerà a recriminare perché «tanto sono tutti uguali». Si fa presto a dire ciclici Le scelte finora sono state essenzialmente di nicchia: dubbi sull intera struttura del proprio Paese. Per questo in una fase di grandi perturbazioni dei mercati, tutti motivo in questo numero di Fondi&Sicav abbiamo affrontato proprio questo argomento. erano impegnati a cercare quei settori che potevano difendere meglio nella tempesta o che potevano ripartire prima di altri. Oggi, dopo quasi un anno dalla ripresa delle borse, nonostante le pessime notizie arrivate dalla Spagna, occorre prendere una decisione su un settore che rappresenta il cuore di ogni mercato: i titoli ciclici, quelli cioè che sono strettamente connessi con l andamento del ciclo economico. Puntare sui ciclici significa in pratica credere nella forza di un intero sistema economico, nella capacità di questo sistema di crescere e di produrre ricchezza. Al contrario, fuggire Ma, stabilito di entrare sui ciclici e che si decide di credere nella ripresa, nonostante le turbolenze, occorre compiere scelte ulteriori: non tutti i ciclici sono uguali e soprattutto non tutti i cicli economici sono sovrapponibili, per cui settori che nelle precedenti riprese erano andati bene nella crescita prossima ventura potrebbero restare al palo, se non addirittura arretrare. Il nostro sforzo nella cover story di questo numero è stato proprio di cercare di comprendere come muoversi in questo comparto. Come prendere il toro per le corna in un eventuale ripresa dai titoli ciclici significa avere profondi ALESSANDRO SECCIANI dell economia. Anche se la Spagna fa paura. FONDI&SICAV/Febbraio 2010 3

FEBBRAIO N 17 SOMMARIO S O M M 6 16 I portafogli di Mc Gestioni Ciclici AVANTI, MA CON PRUDENZA Gennaio a due velocità: in crescita la prima parte, in netto calo la seconda, per le preoccupazioni sul settore finanziario in Usa e in Cina. È però favorevole il ritorno in area positiva del Pil degli Stati Uniti, dell Eurozona e dei principali paesi emergenti, con previsioni per i prossimi mesi tutt altro che negative Per alcuni gestori la categoria dei titoli legati alla ripresa avrebbe già scontato il recupero dei mercati. Secondo diversi altri, un economia che inviasse segnali deboli non favorirebbe troppo il comparto. Ma la maggior parte degli operatori ritiene che queste azioni, nonostante la Spagna e la Grecia, rappresentino ancora la migliore esposizione. Ciò che è meno chiaro è quali sottosettori scegliere, in una fase in cui la disoccupazione e il basso livello di consumi la fanno da padroni PROMOTORI & CONSULENTI FONDI&SICAV Febbraio 2010 Sergio Boido, di Ipb: «Con l arma della consulenza» Reclutamento Professionista cercasi, ma esperto Life-cycle Forte nel mondo, ma non in Italia Il leader di Independent private bankers sim spiega la strategia di una piccola rete di consulenti con 40 professionisti che ha puntato le sue carte sulla capacità di fornire consigli, senza spinte commerciali. I risultati sembrano positivi, al punto che, secondo Assoreti, questa società ha la più alta raccolta 2009 pro capite: 2 milioni di euro. «Per dimostrare l assoluta assenza di conflitto di interessi nella selezione dello strumento, tutti i contratti prevedono la retrocessione integrale al cliente delle commissioni generate» 46 Reclutamento PURCHÉ SIA ESPERTO 42 Intervista A COLLOQUIO CON SERGIO BOIDO DI IPB La maggior parte delle reti, con il ritorno al bello dei mercati e di prospettive positive per tutto il settore, sta incrementando la ricerca di professionisti da inserire nell organico e sta espandendo le aree di presenza. Quasi tutti, però, puntano su figure che possano dimostrare una buona competenza e soprattutto abbiano un portafoglio clienti consolidato. E per i migliori le offerte in termini di bonus e di supporti operativi possono essere molto allettanti Associazioni La crescita di Assonova Nei paesi finanziariamente più evoluti dell Italia i prodotti costruiti in funzione del ciclo dell esistenza del cliente sono la regola, specie oggi che si stanno allungando a dismisura le speranze di vita. Nel nostro Paese a portare avanti questo tema sono solamente pochi precursori, ma alcuni si stanno muovendo con estrema determinazione e hanno costruito pacchetti e strategie ad hoc per chi vuole essere tutelato anche se avesse il problema di vivere molto a lungo 52 Life-cycle DALLA CULLA ALLA TOMBA 4 FONDI&SICAV / Febbraio 2010

FEBBRAIO N 17 SOMMARIO A R I O Il money manager del gruppo Intesa-Sanpaolo, secondo le classifiche di Citywire, si è classificato al terzo posto in Europa, primo fra gli operatori del nostro Paese. Alla base di questa ottima performance c è un attento stock picking e soprattutto un controllo molto accurato del rischio. E per il futuro piazza Affari, che oggi appare abbastanza sottovalutata, potrebbe dare un ulteriore spinta L intervista al gestore UN PODIO COSTRUITO SULL ITALIA 60 Come già accaduto nel 2008, nell anno appena trascorso questi prodotti hanno visto un forte incremento sia come numero di strumenti, sia sul piano degli asset gestiti, che hanno avuto un aumento del 45,2%. Gli azionari rappresentano ancora la grande maggioranza, con i mercati emergenti in grande crescita, ma continua la marcia degli obbligazionari, nonostante le difficoltà dei fondi indice di liquidità. ishares, del gruppo BlackRock, si conferma leader a livello mondiale Etf, i dati 2009 L ISOLA ANCORA FELICE 62 Il continuo afflusso di capitali in questa asset class e il costante miglioramento dei dati economici globali giustificano la sovraponderazione dei prodotti obbligazionari che puntano su prestiti in moneta locale. La crescita economica delle aree a forte sviluppo e policy più attente sono alla base del successo. Nonostante la riduzione degli spread rispetto alle economie più tradizionali, i risultati finora sono stati largamente positivi, seppure in uno scenario dominato da un elevata volatilità Fondi local emerging bond CON LA FORZA DELLE VALUTE EMERGENTI 68 L anno non è cominciato bene per i mercati delle aree a forte tasso di sviluppo, anche se la maggior parte dei money manager tende a non drammatizzare. È indubbio che queste zone stanno acquisendo sempre più spazio nell'interscambio globale e di conseguenza nei portafogli e si tratta di un trend che non è destinato a rallentare. Il problema oggi è vedere quanto queste economie riusciranno ancora a essere le locomotive di se stesse Consensus sui paesi emergenti QUALCHE SCRICCHIOLIO 74 3 Editoriale 12 Notizie in breve 80 Previdenza 84 My Life, My style Rubriche FONDI&SICAV / Febbraio 2010 5

I PORTAFOGLI DI MC GESTIONI Qualche timore Un anno di DJ Eurostoxx Un anno di S&P500 Sul mercato azionario l inizio anno è stato in linea con la fine dell anno precedente, ovvero si è registrato un proseguimento del trend rialzista caratterizzato da un basso livello di volatilità nelle prime due settimane, seguito da un marcato ribasso nella seconda parte del mese sui timori generati dalle dichiarazioni di Obama sul settore finanziario, in particolare quello bancario, e sulla stretta credi- Gennaio a due velocità: in crescita la prima parte, in netto calo la seconda, per le preoccupazioni sul settore finanziario in Usa e in Cina. E però favorevole il ritorno in area positiva del Pil degli Stati Uniti, dell Eurozona e dei principali paesi emergenti, con previsioni per i prossimi mesi tutt altro che negative tizia che potrebbe abbattersi sulla Cina nel corso del 2010. A gennaio l indice rappresentativo delle borse azionarie mondiali è andato sotto di oltre il 3,5%, mentre quello obbligazionario area euro ha guadagnato circa lo 0,4%. Continua la ripresa delle economie avanzate con un ulteriore rafforzamento in quelle emergenti: le politiche economiche espansive dei principali paesi facilitano la graduale normalizzazione. Il tasso di disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi in Usa per poi cominciare a scendere nel corso del 2011. Situazione opposta in area euro, dove le tensioni sul mercato del lavoro potrebbero rimanere vive per tutto l an- no. In ambo le aree le politiche espansive dovrebbero tuttavia esaurirsi nel corso dell anno: gli analisti stimano infatti in un rialzo di 50 punti base le manovre adottate da Fed e Bce. Proprio per le dinamiche del mercato del lavoro, che rimane una delle variabili chiave a livello macro, l exit strategy dovrebbe essere messa in atto prima in Usa e solo successivamente in Europa. Operativamente bisogna quindi porre molta attenzione all esposizione sulla componente obbligazionaria governativa, che nel corso dell anno potrebbe essere penalizzata. Tornando alla componente macro, nel III trimestre del 2009 il Pil è tornato a crescere negli Stati Uniti e nell area dell euro, ha continuato a espandersi in Giappone e ha accelerato nelle economie emergenti dell Asia e dell America latina. Le previsioni parlano di leggera crescita con valori un po superiori al 2% per Usa e area euro. L inflazione rimane sotto controllo sia nella componente core, sia in quella comprensiva di cibo ed energia. Tutte queste considerazioni ci portano a preferire nel medio periodo il mercato azionario rispetto a quello obbligazionario. Nel breve periodo aumenta il livello di prudenza: molto dipenderà dagli esiti delle trimestrali, anche se è molto probabile che, allungando l orizzonte temporale dell investimento, il risparmiatore possa cominciare ad accumulare rischio sul proprio portafoglio. 6 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

Tredici prodotti per attaccare Investment Tipo Macroarea Area Stile Peso Mc Fdf America Acc Eur Azionario America Nord America Blend 12 Parvest Us Mid Cap P Usd Usd Azionario America Nord America Blend 7 Etf Db X-Trackers Msci Japan Total Return Index Eur Azionario Asia Giappone Blend 7 Oyster Japan Opportunities Yen S (Ist) Jpy Azionario Asia Giappone Blend 7 Templeton Eastern Europe Fund A Acc Eur Azionario Emergenti Europa Generico 4 Caam Emerging Internal Demand Acc Ist Usd Azionario Emergenti Globale Generico 6 Hsbc Gif Euroland Equity A Eur Acc Eur Azionario Europa Euro Blend 10 Threadneedle European Quantitative Equities Ae Eur Azionario Europa Globale Blend 8 Julius Baer Sam Smart Energy Fund Acc Ist Eur Azionario Settoriale Energy Globale 8 Mc Fdf Flex High Volatility Eur Flessibile Mondiale Generico Generico 6 Morgan Stanley Sicav Euro Bond Fund A E Acc Eur Obbligazionario Diversificati Europa Generico 10 Mc Fdf High Yield Eur Obbligazionario Emergenti Globale Generico 5 Etf Db Iboxx Global Inflation-Linked Total Return Index Hedged Etf Eur Obbligazionario Inflation linked Generico Generico 10 La visione dinamica Sempre più emergenti Il portafoglio si rivolge a un investitore dal profilo di rischio medio-alto: l obiettivo è la crescita del capitale in un orizzonte temporale di medio periodo. L esposizione è pari al 75% sul comparto azionario e flessibile aggressivo e al 25% tra titoli obbligazionari e monetari. Lo storno che ha colpito i titoli azionari nella seconda metà di gennaio non ha posto problemi in termini operativi: non muta pertanto l asset allocation strategica sui diversi portafogli della sgr. In termini di macroaree geografiche rimaniamo neutrali sull America; sottopesiamo nel breve quella europea, mentre continuano i segnali di inversione e conseguente miglioramento in Asia, Giappone in primis; view ancora favorevole per i paesi emergenti. A livello settoriale i titoli aciclici hanno avuto performance migliori in termini relativi, molto male i finanziari e le risorse di base, su cui pesano i timori per la crescita cinese e le dichiarazioni di Obama. In Usa in una fase di incertezza preferiamo tatticamente le grandi capitalizzazioni, soprattutto growth, ma rimane buona la visione sulle small e mid cap, che continuano a erogare extravalore in termini relativi. La componente emergente deve essere ancora presente, anche se in maniera ridotta rispetto al passato, considerando alcuni segnali di decadimento in termini di forza relativa. In Europa rimaniamo neutrali su Germania e Francia, mentre usciamo definitivamente, a livello tattico, dal mercato spagnolo, che continua a perdere in termini relativi e risente della situazione delicata legata alla Grecia. Permane la visione positiva sul listino inglese, in particolare sulle piccole capitalizzazioni, e sull intera componente small cap dell area europea. Come suddividere i pesi Etf Db Iboxx Global Inflation-linked Total Return Index Hedged Etf Eur Mc Fdf High Yield Eur Morgan Stanley Sicav Euro Bond Fund A E Acc Eur Mc Fdf Flex High Volatility Eur Julius Baer Sam Smart Energy Fund Acc Ist Eur 10% 6% 8% 5% Threadneedle European Quantitative Equities Ae Eur Il Giappone si conferma l area best performer del panorama asiatico: la moneta più competitiva favorisce le aziende locali. Registriamo una leggera perdita di forza relativa sul listino australiano, sul quale la view rimane neutrale. I mercati emergenti, pur non erogando particolare valore nelle ultime settimane, non sono stati impattati in via peggiorativa dalle prese di beneficio degli ultimi giorni. Riteniamo si debba iniziare a riportare a benchmark l area americana e quella asiatica, dove si preferisce la Cina. Migliora la visione sulla componente europea, in particolare Russia e Turchia. 8% 10% 10% 12% Mc Fdf America Acc Eur 6% Parvest Us Mid Cap P Usd Usd 7% 4% 7% 7% Hsbc Gif Euroland Equity A Eur Acc Eur Etf Db X-trackers Msci Japan Total Return Index Eur Oyster Japan Opportunities Yen S (Ist) Jpy Templeton Eastern Europe Fund A Acc Eur Caam Emerging Internal Demand Acc Ist Usd FONDI&SICAV/Febbraio 2010 7

I PORTAFOGLI DI MC GESTIONI La visione moderata Proteggere gli investimenti Come suddividere i pesi Etf Db Iboxx Global Inflation-linked Total Return Index Hedged Etf Eur Jpm Eu Government Bond Fund Acc Ist Eur Schroder Emerging Markets Debt Usd C Ist Acc. Usd Mc Fdf High Yield Eur Parvest Euro Medium Term Bond P Eur Eur 5% 5% 8% 5% Morgan Stanley Sicav Euro Bond Fund A E Acc Eur Il portafoglio si rivolge a un investitore dal profilo di rischio medio-alto: l esposizione è pari al 46% sul comparto azionario, al 48% sull obblgazionario e al 6% sul flessibile. I mercati finanziari rimangono molto sensibili: l intenzione di Obama di riformare il sistema finanziario con limiti alle operazioni delle grandi banche commerciali Usa, specie il trading ad alto potenziale di rischio, ha gettato gli investitori nel panico con prese di profitto per oltre due punti in una 12% 13% 6% 8% 5% Mc Fdf Flex High Volatility Eur sola seduta. La volatilità è leggermente cresciuta nell ultimo mese sia sugli indici americani sia su quelli europei e il differenziale tra titoli non rischiosi e rischiosi ha ripreso ad allargarsi. Lo scenario di breve potrebbe quindi portarci a vedere ancora il segno meno sulle principali piazze finanziarie. Si consiglia pertanto di proteggere il portafoglio. Sulla componente azionaria puntiamo sulle large cap in Usa e sul listino giapponese, che, dopo avere toccato livelli di minimo assoluto, van- Parvest Us Mid Cap P Usd Usd 8% Nordea-1 North American Growth Fund Bp Eur Acc Eur 7% 4% Etf Db X-trackers Msci Japan Total Return Index Eur Templeton Eastern Europe Fund A Acc Eur 8% Hsbc Gif Euroland Equity A Eur Acc Eur 6% Threadneedle European Quantitative Equities Ae Eur Lemanik Sicav - World Portfolio Equities Cap Ist Eur Acc Eur ta la migliore performance relativa da un paio di mesi. In Europa abbiamo assistito a una brusca inversione di tendenza: in quest area meglio le small cap delle large cap. Privilegiamo il listino inglese, ritenuto, come nel caso del Giappone, un asset a sconto e perciò conveniente. Introduciamo gli strumenti flessibili: in una fase di incertezza deleghiamo la scelta tra azionario e obbligazionario a un gestore terzo. La diversificazione deve essere la principale regola sulla componente obbligazionaria: la parte governativa euro si è apprezzata a gennaio, ma è rischioso allungare la duration in un contesto potenzialmente inflativo e caratterizzato da premi per il rischio, sulla parte governativa, crescenti. La componente monetaria trarrà certamente beneficio nel corso dell anno, ma è prematuro differire la liquidità per rendimenti prossimi allo zero; la componente rischiosa corporate, emerging ed high yield ha corso molto e in maniera sorprendente: la strategia è mantenimento/alleggerimento. Meglio allora puntare sulle emissioni legate all inflazione ed è la nostra scommessa nell immediato. Quattordici prodotti per ogni scenario Investment Tipo Macroarea Area Stile Peso Parvest Us Mid Cap P Usd Usd Azionario America Nord America Blend 8 Nordea-1 North American Growth Fund Bp Eur Acc Eur Azionario America Nord America Growth 8 Etf Db X-Trackers Msci Japan Total Return Index Eur Azionario Asia Giappone Blend 7 Templeton Eastern Europe Fund A Acc Eur Azionario Emergenti Europa Generico 4 Hsbc Gif Euroland Equity A Eur Acc Eur Azionario Europa Euro Blend 8 Threadneedle European Quantitative Equities Ae Eur Azionario Europa Globale Blend 6 Lemanik Sicav - World Portfolio Equities Cap Ist Eur Acc Eur Azionario Mondiale Globale Blend 5 Mc Fdf Flex High Volatility Eur Flessibile Mondiale Generico Generico 6 Morgan Stanley Sicav Euro Bond Fund A E Acc Eur Obbligazionario Diversificati Europa Generico 12 Parvest Euro Medium Term Bond P Eur Eur Obbligazionario Diversificati Europa Generico 5 Mc Fdf High Yield Eur Obbligazionario Emergenti Globale Generico 5 Schroder Emerging Markets Debt Usd C Ist Acc. Usd Obbligazionario Emergenti Globale Generico 5 Jpm Eu Government Bond Fund Acc Ist Eur Obbligazionario Governativo Europa M/L euro 8 Etf Db Iboxx Global Inflation-Linked Total Return Index Hedged Etf Eur Obbligazionario Inflation linked Generico Generico 13 8 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

I PORTAFOGLI DI MC GESTIONI Dodici prodotti per difendersi Investment Tipo Macroarea Area Stile Peso Schroder Us Small Mid-Cap Equity Usd C Ist Acc. Usd Azionario America Nord America Small cap 9 Blackrock European Focus Fund Acc Ist Eur Azionario Europa Globale Blend 6 Franklin Mutual Global Discovery Fund I Eur Eur Azionario Mondiale Globale Blend 10 Mc Fdf Flex Low Volatility Eur Flessibile Mondiale Generico Generico 8 Etf Lyxor Euro Cash Eonia Eur Monetario Euro Generico Generico 7 Parvest Euro Medium Term Bond P Eur Eur Obbligazionario Diversificati Europa Generico 10 Gdp Sungear Euro Bond Acc Ist Eur Obbligazionario Governativo Europa M/l euro 10 Jpm Eu Government Bond Fund Acc Ist Eur Obbligazionario Governativo Europa M/l euro 12 Mc Fdf Global Bond Eur Obbligazionario Governativo Globale Generico 10 Hsbc Gif Euro High Yield Bond Acc Ist Eur Obbligazionario Hy Europa Generico 5 Etf Db Iboxx Global Inflation-Linked Total Return Index Hedged Etf Eur Obbligazionario Inflation linked Generico Generico 8 Parvest Euro Inflation Link Bond P Eur Eur Obbligazionario Inflation linked Generico Generico 5 La visione prudente Cresce lo spread Btp-Bund Come suddividere i pesi Etf Db Iboxx Global Inflation-linked Total Return Index Hedged Etf Eur Hsbc Gif Euro High Yield Bond Acc Ist Eur Mc Fdf Global Bond Eur Jpm Eu Government Bond Fund Acc Ist Eur 10% 5% 12% Parvest Euro Inflation Link Bond P Eur Eur 8% 10% 5% 9% 10% Schroder Us Small Mid-cap Equity Usd C Ist Acc. Usd 6% 7% Blackrock European Focus Fund Acc Ist Eur 10% 8% Franklin Mutual Global Discovery Fund I Eur Eur Mc Fdf Flex Low Volatility Eur Etf Lyxor Euro Cash Eonia Eur Il portafoglio si rivolge a un investitore dal profilo di rischio mediobasso: l esposizione è il 67% sull obbligazionario, l 8% su flessibili a basso rischio e il 25% sull azionario. L ultimo mese ha visto una leggera risalita dello spread tra il Btp e il Bund tedesco con scadenza dieci anni. Il flight to quality degli investitori, in un mese caratterizzato da ampi movimenti ribassisti sui mercati azionari, si è riversato sulle emissioni francesi e tedesche. L indice di riferimento rappresentativo dell obbligazionario governativo area euro Jpm Emu ha registrato un leggero recupero; da segnalare tuttavia gli andamenti in controtendenza dei titoli periferici, in particolare quelli spagnoli, portoghesi e greci. Il mercato ha reputato le scadenze sui due anni della Grecia, in termini di differenziale sul Bund, più rischiose di una emissione di un paese emergente europeo. Riteniamo che i titoli greci possano costituire una buona opportunità d acquisto in via speculativa per una componente residuale di portafoglio, specialmente in caso di miglioramento del clima di fiducia. Nell ultimo periodo abbiamo notato una leggera discesa verso il basso della parte breve, mentre la parte lunga ha mostrato segnali di tenuta a testimonianza di come il mercato sconti a tutti gli effetti delle tensioni inflazionistiche, nonostante gli stessi livelli d inflazione siano al momento tenuti ampiamente sotto controllo dalle autorità monetarie. I break-even americani registrano un leggero aumento di forza relativa nel breve periodo, tendenza che invece non viene osservata per i break-even europei. Resta positivo il sentiment sulle attività rischiose: i corporate investment grade e gli emergenti mantengono il trend ascendente, seppure con una perdita di forza relativa; andamento coniugato anche agli spread creditizi e dei mercati emergenti in ulteriore diminuzione. Probabilmente non è più il caso di allungare la posizione su questi strumenti, ma vale la pena cominciare un alleggerimento per trarne beneficio. Gdp Sungear Euro Bond Acc Ist Eur Parvest Euro Medium Term Bond P Eur Eur 10 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

NOTIZIE IN BREVE Assoreti Che buon 2009! Con gli ultimi dati di raccolta pubblicati da Assoreti è possibile stilare un bilancio dell anno appena concluso. E per le reti di promozione si tratta di un resoconto da record. Il 2009 si è infatti chiuso con una raccolta netta complessiva pari a 17,8 miliardi di euro, valore quasi triplo rispetto all anno precedente (6,3 miliardi) e, negli ultimi dieci anni, inferiore solo a quanto riscontrato nel 2000 (25 miliardi). Inoltre la ripartizione tra i vari comparti ha evidenziato che l affluenza di risorse nette sul risparmio gestito, pari a 12,3 miliardi di euro, è stata di gran lunga su- Regno Unito Ripresa debole, ma andrà meglio periore alla componente amministrata, ferma a 5,5 miliardi. Nel dettaglio la raccolta netta diretta in quote di fondi e sicav è stata complessivamente positiva per 10,1 miliardi di euro. Ancora una volta a farla da padrone sono stati gli strumenti d investimento esteri, che hanno visto un flusso netto di risorse pari a 10,6 miliardi di euro, mentre i fondi italiani hanno registrato deflussi netti per 938 milioni. Positiva anche la raccolta in fondi di fondi (723 milioni di euro), mentre gli speculativi vedono la prevalenza dei riscatti con una raccolta negativa pari a 286 milioni. Secondo i dati più recenti, la più lunga e dura recessione mai registrata nel Regno Unito si sarebbe conclusa nel quarto trimestre 2009. Il Pil è aumentato, tuttavia, solo dello 0,1%, sotto le aspettative, e, nonostante il Ftse 100, l indice azionario della borsa di Londra, sia avanzato sulla scia dell aumento di fiducia dei consumatori americani, i mercati sono ancora deboli. I dati, pubblicati dall Office of national statistics, mostrano che il Regno Unito è stato trainato verso la crescita dall espansione dei settori manifatturiero e dei servizi, dopo sei trimestri consecutivi di contrazione. Tuttavia, anche se il mercato ha accolto favorevolmente la fine della recessione, l aumento dello 0,1% è visto come una magra consolazione per il crollo del 4,8% subito nel 2009. Grazie all aggressiva azione di stimoli fiscali da parte del governo e della Banca d Inghilterra, l economia inglese ha trainato altri paesi fuori della crisi. Nonostante ciò, i deboli dati di crescita hanno sollevato diversi dubbi riguardo alla durata della ripresa, minando la fiducia degli investitori e facendo calare il valore della sterlina rispetto all euro e al dollaro. «Siamo d accordo con il resto del mercato nell affermare che la Gran Bretagna è emersa dalla recessione, tuttavia, secondo il nostro punto di vista, la crescita dello 0,1% rispetto al trimestre precedente è debole e deludente, se paragonata ad altre statistiche», commenta Stewart Robertson, economista di Aviva investors. «Le stime preliminari dell Office of national statistics sono basate solo sul 40% delle informazioni finali necessarie a produrre una stima definitiva e sono quindi soggette a modifiche. Basandoci sulla forte ripresa dei servizi, sull indice di produttività e sul mercato immobiliare, crediamo che l economia del Regno Unito sia cresciuta in misura maggiore rispetto a quanto queste stime iniziali suggeriscono. L Office of national statistics tende a correggere i dati per difetto, specialmente durante le fasi di ripresa economica, quindi accade spesso che i dati della prima fase di crescita siano poi rivisti al rialzo». Inoltre, nonostante l inaspettato aumento dell inflazione del Regno Unito in dicembre, le attuali statistiche calmeranno probabilmente i timori che la Banca d Inghilterra possa alzare i tassi di interesse più in fretta del previsto. 12 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

NOTIZIE IN BREVE Portogallo Un pianto greco Dal mare Egeo le prossime turbolenze sui titoli di stato area euro potrebbero spostarsi verso la penisola iberica. E non ci sono solo le difficoltà della Spagna, che hanno messo in crisi i mercati: il Portogallo ha ricevuto due solenni avvertimenti da parte di Moody s e del Fondo monetario internazionale. La pressione dei mercati e delle agenzie di rating si sta intensificando. Moody s ha infatti avvertito che l economia lusitana corre il rischio di andare incontro a una morte lenta nei prossimi anni ed equipara i problemi di Lisbona a quelli della Grecia, sottolineando che si tratta di due esempi di paesi dell area euro con livelli di competitività molto bassi, che si traducono in deficit elevati. Lo scenario delineato dall agenzia di rating statunitense sul futuro del paese non può essere più deludente. Il pagamento degli interessi alle banche internazionali (i principali creditori) assorbirà una quota crescente della ricchezza prodotta e aumenterà la dipendenza del paese dall estero. Parallelamente, gli investitori esteri esigeranno interessi più alti per sottoscrivere titoli di debito portoghesi e, in un contesto di crescita quasi Cina Cresce l economia, scende la borsa Nei primi giorni di gennaio, le autorità cinesi hanno comunicato che la crescita su base annua del Pil registrata nel quarto trimestre del 2009 è stata del 10,7%, confermando che l incremento è stato eccellente e superiore al risultato delineato dalle aspettative. Ebbene, dopo la diffusione del dato, i listini azionari del paese hanno subito un sensibile calo. È ovvio che gli accadimenti di uno o di qualche giorno non sono sufficienti per ipotizzare che vi sia una stretta correlazione tra nulla, il governo si vedrà obbligato ad aumentare le imposte per riportare in equilibrio il deficit. Non è la prima freccia avvelenata che Moody s e altre agenzie di rating lanciano al Portogallo. Lo scorso settembre, Fitch aveva rivisto al ribasso l outlook per il debito portoghese, portandolo da stabile a negativo. A dicembre è stata la volta di Standard and Poor s, che ha posto l accento sui problemi derivanti dal binomio bassa crescita-alto indebitamento. Queste prospettive hanno scatenato la dura reazione di alcuni circoli economici e imprenditoriali portoghesi, che hanno definito le valutazioni «pressioni inaccettabili» per creare allarme sociale. Fatte salve le polemiche, la lettura dei dati conferma che la situazione domestica non è delle migliori: il deficit fiscale è all 8% del Pil e il debito pubblico è il quarto più elevato di tutta l area euro. Le ragioni del trend negativo vanno ricercate nella crisi e nei calcoli non esatti messi a punto dal governo del socialista Josè Socrates, peraltro in una fase politica molto concitata (basti pensare che nel 2009 ci sono state ben tre tornate elettorali). l economia e il mercato, tuttavia, rappresentano una conferma del fatto che la crescita da sola non basta per garantire la rivalutazione degli indici di borsa. Per gli analisti di Schroders, il problema attuale per la Cina è che il forte ritmo della crescita sta alimentando i timori per un surriscaldamento dell economia. Di conseguenza, le autorità potrebbero trovarsi ad affrontare nuove sfide per mantenere l inflazione sotto controllo. I mercati hanno confermato che qualsiasi altro provvedimento teso alla riduzione della liquidità potrebbe avere conseguenze sui prezzi degli asset e sull economia reale. Ciò che i mercati chiedono è l evidenza di prospettive di crescita sostenibile e il pericolo è che le misure intraprese dalle autorità per limitare la liquidità possano segnare l inizio di una fase restrittiva che alimenti i timori per l arrivo di una fiammata inflazionista. 14 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

CICLICI IL PARERE DEI MONEY MANAGER Avanti, ma con prudenza Testi di Gloria Valdonio Analisi e tabelle di Luca Brambilla Nel momento in cui dalla Spagna arrivano minacce pesanti per l economia europea, potrebbe sembrare azzardato puntare su titoli legati a settori il cui andamento è strettamente correlato a una data situazione dell economia. Ma il vero problema è comprendere quali settori si riprenderanno e quali no. Questo tipo di titoli viene definito ciclico appunto perché legato al ciclo economico e perché particolarmente esposto alla congiuntura. Con questo termine si intende l andamento nel breve periodo dei principali fenomeni dell economia. Di solito, l arco temporale entro il quale si può parlare di congiuntura non supera il trimestre e l esame che si compie consiste soprattutto nell analisi di certi indicatori. Tra i più importanti ci sono gli indici dei prezzi, quelli al consumo e alla produzione, gli scambi con l estero. A chi non mastica l economia di mestiere, i concetti economici specialistici possono non dire molto. Ma se pensiamo alla vita di tutti i giorni, ci accorgiamo che ognuno di noi tocca con mano ciò che i titoli ciclici rappresentano sui listini mondiali. Ogni giorno infatti accendiamo la luce, ci muoviamo con l auto e svolgiamo un attività perché, magari, desideriamo comprare una casa. Ebbene, l energia, l au- Per alcuni gestori la categoria dei titoli legati alla ripresa avrebbe già scontato il recupero dei mercati. Secondo diversi altri, un economia che inviasse segnali deboli non favorirebbe troppo il comparto. Ma la maggior parte degli operatori ritiene che queste azioni, nonostante la Spagna e la Grecia, rappresentino ancora la migliore esposizione. Ciò che è meno chiaro è quali sottosettori scegliere, in una fase in cui la disoccupazione e il basso livello di consumi la fanno da padroni 16 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

INVESTIRE IN CINA to e ciò con cui si costruiscono le case rappresentano i settori ciclici classici che, quando l economia va bene, salgono e quando l economia va male, vanno giù. Ritornando al quotidiano, quando sentiamo il desiderio di comprare un auto o un immobile? Quando le finanze ce lo permettono, quando cioè la nostra situazione economica vive un buon momento. In parole povere, siamo spinti a comprare perché siamo più ricchi. L investitore non può però controllare i cicli dell economia, ma può aggiustare i propri investimenti. È importante che conosca quindi la differenza fondamentale fra le aziende cicliche e non, così da potere distinguere fra i settori che sono influenzati dai cambiamenti economici e quelli che ne sono più immuni. Quali sono i settori cosiddetti ciclici? Anche se la letteratura in propo- sito non sembra sempre impostata in modo coerente, si può comunque parlare dei seguenti settori: bancario; immobiliare di investimento; assicurativo; tecnologico; materiali di base; auto e componenti per auto; beni e servizi per l industria; costruzioni e materiali edili; chimico; distribuzione; viaggi e tempo libero. Nel momento in cui ci si attende dunque una ripresa economica, i titoli ciclici potranno sicuramente sovraperformare l indice di borsa di riferimento. Si può notare nel grafico sottostante come l indice dei titoli ciclici di Morgan Stanley (in giallo) che raggruppa 30 azioni statunitensi con una diversificazione in 26 sottosettori ciclici tenda ad amplificare l andamento dello S&P 500 (in verde). Il periodo scelto è di tre anni, che è sembrato il più adatto a valutarne le performance dopo la nota crisi borsistica. Ebbene, si può facilmente notare che, investendo tre anni fa in un portafoglio di titoli ciclici statunitensi, non si sarebbero ancora rivisti i propri soldi, ma sicuramente si sarebbe performato meglio dell indice S&P 500 (certo, con maggiore volatilità). Per il 2010 l unica granitica certezza è che i tassi di interesse non possono più scendere. Possono salire, però, dallo zero (o quasi) dove si trovano ora. E questo fatto cambierà un altra volta il mondo. I mercati hanno tuttavia una grande incertezza sui tempi e sugli effetti del ritorno alla normalità, dopo la prima recessione globale. Che cosa succederà alle azioni, specie dopo le turbolenze di Grecia, Portogallo e Spagna? L idea più condivisa è che i listini, favoriti dagli stimoli economici e dal costo del denaro ancora fermo, saliranno. A guidare la pattuglia sempre i titoli ciclici, purché dotati di free cash flow, utili visibili e debiti leggeri. Quasi inutile dire che tra i meriti per finire nella lista delle azioni dell anno fa gran punteggio avere una vasta quota di fatturato nei paesi emergenti, il nuovo motore dell economia in convalescenza. Guardando alle performances settoriali negli ultimi 12 mesi, si nota che tecnologici, finanziari e materie prime hanno avuto ritorni intorno al 50% circa, mentre i titoli industriali sono intorno al 33%, i consumi discrezionali al 43% e l energia al 20% circa. Negli ultimi 30 giorni il trend migliore è stato quello degli industriali con un risicato +0,5%, ma gli altri settori sono FONDI&SICAV/Febbraio 2010 17

Fondi azionari bancari e assicurativi Descrizione Valuta ISIN Patrimonio Perf. 3m Volat. A. 3m Sharpe 3m Info.Ratio 3m Perf. 6m Volat. A. 6m Sharpe 6m Info.Ratio 6m Fideura. Europe Listed Financials Equity EUR LU0139058274 36.295.580 0,44 17,04 0,02 0,02 9,68 18,63 0,28 0,29 Fortis. Equity Finance World Classic/Cap. EUR LU0076549012 28.192.439 3,05 19,98-0,14-0,13 10,21 20,26 0,18 0,19 UBS (Lu. Financial Services P Acc. EUR LU0099863671 46.545.563 7,06 19,6-0,06-0,05 19,03 20,94 0,25 0,26 EURIZON AZIONI FINANZA EUR IT0000386224 72.320.000-2,58 15,37 0,02 0,03 8,33 18,09 0,31 0,32 ING (L). European Banking & Insurance P Cap. EUR LU0119203494 44.193.488-5,31 24,81-0,24-0,23 7,43 25,19 0,15 0,16 Eurizon. EasyFund Equity Banks R EUR LU0114064917 6.097.215 1,61 19,39-0,16-0,23 8,95 20,51 0,17 0,13 ING (L). Banking & Insurance P Cap. EUR LU0332192532 676.976 2,42 19,32-0,15-0,14 10,78 21,1 0,19 0,19 BNP Par. Europe Financials Classic/Cap. EUR LU0089275969 28.798.917-5,49 25,68-0,24-0,24 6,64 25,63 0,14 0,15 Fortis. Equity Finance Europe Classic/Cap. EUR LU0119119351 35.318.091-6,04 25,18-0,25-0,24 5,9 24,9 0,13 0,13 Dexia E. Europe Finance Sector C Cap. EUR LU0133364660 7.441.471-1,32 21,48-0,14-0,13 8,17 20,73 0,17 0,18 BlackRo. BGF World Financials A2 Cap. EUR LU0171304719 143.204.332 2,25 18,17-0,12-0,11 9,42 18,15 0,2 0,21 Fidelit. Global Financial Services A Dist. EUR LU0114722498 1,64 17,09-0,1-0,09 8,24 16,83 0,19 0,2 Fideura. Euro Financials R EUR LU0123400367 54.899.051-6,65 20,78-0,21-0,21 3,64 21,14 0,19 0,19 SGAM Fu. Equities Euroland Financial AC EUR LU0090726166 10.062.464-8,34 26,78-0,31-0,31 4,23 27,95 0,11 0,12 Mediola. Financial Equity L - A EUR IE0004488262 452.506.971 1,75 14,37-0,11-0,1 7,01 15,21 0,23 0,24 Mediola. Financial Equity S - A EUR IE0004490672 18.114.500 1,62 14,39-0,12-0,11 6,72 15,21 0,23 0,23 Eurizon. EasyFund Equity Insurance R EUR LU0155231078 1.278.007-3,55 19,73 0,04 0,04 11,41 22,01 0,19 0,2 Fondi azionari industriali stati tutti negativi; molti analisti di mercato consigliano di sovrappesare nei propri portafogli i settori ciclici da ormai quattro-cinque mesi; valutando ciò ex-post hanno avuto ragione. È probabile tuttavia che nel breve periodo non arrivino immediate soddisfazioni dai ciclici, ma nel mediolungo periodo saranno l unica scelta praticabile in presenza di segnali di ripresa economica più coerenti e consistenti. UN CORO DI TIMIDI SÌ È il momento dei titoli ciclici? Da parte dei gestori si alza un coro di timidi sì, dopo il rally di borsa verificatosi nella seconda parte del 2009 che, come è tradizione, ha favorito quell ampia categoria di titoli che vanno dall energia alle materie prime, dai titoli industriali ai comsumer good. Nonostante i mercati azionari siano risaliti del 50% dai minimi di marzo, i gestori restano quindi moderatamente positivi, poiché, spiegano a Fondi&Sicav, le valutazioni sarebbero decisamente attraenti sul lungo termine rispetto soprattutto a obbligazioni e altre classi d investimento che offrono in questa fase (e la situazione non dovrebbe mutare a breve) rendimenti decisamente bassi. Per tutti, gli economisti di Morgan Stanley: «Siamo positivi», è scritto nel loro report sul 2010, «seppure in un contesto di rischi crescenti». Ma attenzione. Le scelte di investimento non sempre corrispondono alle tesi finanziarie. «Continuiamo a sovrappesare le azioni», spiegano da Morgan Stanley, «ma stiamo riducendo l esposizione verso i titoli più ciclici e con il maggiore beta. Riteniamo infatti che nel 2010 le borse potranno compiere un balzo del 10-15%, balzo che tuttavia porterà i mercati a superare il loro fair value, cioè il giusto valore così come è stabilito dai fondamentali». Descrizione Valuta ISIN Patrimonio Perf. 3m Volat. A. 3m Sharpe 3m Perf. 6m Volat. A. 6m Sharpe 6m Fidelit. Global Industrials A Dist. EUR LU0114722902 8,21 18,43 0,08 17,82 19,35 0,31 Fortis. Equity Industrials Europe Classic/Cap. EUR LU0123168287 11.596.674 6,76 16,84 0,06 19,31 20,06 0,3 UBS (Lu. Infrastructure (EUR) P Acc. EUR LU0366711900 30.895.201 9,19 12,37 0,24 14,74 13,2 0,38 ING (L). Industrials P Cap. EUR LU0152717012 16.338.841 11,91 13,94 0,24 20,01 16,87 0,4 Fortis. Equity Industrials World Classic/Cap. EUR LU0377089841 19.293.355 11,11 15,5 0,18 15,02 16,51 0,31 Eurizon. EasyFund Equity Industrials R EUR LU0155253635 1.023.113 11,05 13,7 0,2 16,05 15,33 0,35 Mediola. Cyclical Equity S - A EUR IE0004464008 3.703.988 9,33 12,09 0,25 12,27 13,06 0,38 18 FONDI&SICAV/Febbraio 2010

INVESTIRE (tabelle tratte dalle classificazioni di Analysis - Per una comparazione più esatta sono stati esaminati solo prodotti quotati IN in CINA euro) Perf. 1a Volat. A. 1a Sharpe 1a Info.Ratio 1a Perf. 2a Volat. A. 2a Sharpe 2a Info.Ratio 2a Perf. 3a Volat. A. 3a Sharpe 3a Info.Ratio 3a Perf. 5a Volat. 5a Sharpe 5a Info.Ratio 5a 56,12 41,56 0,12 0,12-38,13 47,75-0,05-0,02-53,96 40,16-0,07-0,01-32,08 32,24-0,02 0, 43,84 37,25 0,15 0,15-46,19 45,06-0,07-0,04-59,45 38,79-0,09-0,04-40,72 31,12-0,04-0,02 43,38 37,01 0,15 0,15-28,07 41,63-0,04 0, -49,13 36,22-0,07-0,01-30,47 29,01-0,03 0, 43,25 30,51 0,11 0,11-29,61 33,63-0,06-0,01-46,6 29,44-0,08-0,01-28,96 23,57-0,03-0,01 42,75 39,5 0,14 0,15-37,41 46,28-0,05-0,02-53,08 40,03-0,07-0,01-29,01 32,26-0,02 0, 42,08 37,4 0,13 0,14-37,7 41,83-0,06-0,06-56,1 36,54-0,09-0,08-39,87 29,22-0,04-0,03 38,74 35,35 0,13 0,14-36,73 41,24-0,06-0,03 36,59 42,39 0,12 0,13-40,2 46,7-0,06-0,03-56,03 40,09-0,07-0,02-33,45 32,25-0,02 0, 36,06 39,81 0,13 0,13-36,8 44,74-0,05-0,02-53,91 38,61-0,07-0,02-28,96 31, -0,02 0, 34,59 38,68 0,12 0,13-36,7 42,26-0,06-0,03-52,32 36,84-0,08-0,02-21,23 30,18-0,01 0,01 33,5 26,55 0,14 0,14-32,47 34,21-0,07-0,03-48,44 30,67-0,1-0,03-32,05 26,16-0,04-0,01 31,63 22,67 0,15 0,16-23,7 28,86-0,06-0,02-38,97 26,22-0,09 0, -2,76 21,54-0,01 0,03 31,17 36,84 0,1 0,11-37,29 44,76-0,06-0,03-49,78 37,5-0,07-0,01-24,41 30,19-0,02 0,01 30,49 45,05 0,09 0,09-35,48 46,37-0,05-0,02-51,53 38,94-0,07-0,01-23,71 31,53-0,01 0,01 26,99 30,37 0,09 0,1-34,55 35,35-0,07-0,03-52,34 30,5-0,1-0,03-34,41 24,78-0,05-0,02 26,31 30,35 0,09 0,1-35,23 35,35-0,07-0,03-53,09 30,5-0,11-0,04-36,09 24,78-0,05-0,02 11,62 33,45 0,04 0,05-40,12 34, -0,1-0,04-49,15 29,24-0,1-0,03-27,95 23,77-0,04-0,01 ENTUSIASMI FRENATI E aggiunge ulteriori dubbi Clelia Rezzonico, senior portfolio manager di Ubs global asset management: «Abbiamo ridotto l esposizione verso i titoli ciclici, che hanno già dato ottimi risultati lo scorso anno e che ora mostrano la corda, anche se questi settori presentano ancora qualche ottima opportunità. All interno del comparto oggi cerchiamo di investire in quelle società che hanno un modello di business che garantisce una solida crescita degli utili in un ambiente economico in continua evoluzione». Ma d altra parte possono avere fiato per correre più veloci titoli che, per loro natura, dipendono da un buon livello della domanda da parte dei consumatori, delle aziende e degli stati? Che è come dire: quanto sarà solida e vivace la ripresa economica? «È probabile che nel medio termine il livello della domanda di beni e servizi resterà limitato. Tasso di disoccupazione alle stelle e fiducia dei consumatori ai minimi sono fattori fondamentali e negativi nelle economie più mature», spiega Philip Parker, fund manager azionario europeo di Aviva investors. «A livello mondiale, poi, la domanda di prodotti ciclici rimarrà molto debole a causa della necessità di eliminare gli eccessi di debito che il sistema ha permesso di accumulare negli ultimi anni». Un altra ragione che frena gli entusiasmi intorno ai titoli ciclici è rappresentata dal fatto che i consumi sono limitati dal basso grado di utilizzo della capacità produttiva nell economia. Dopo una decade in cui si è costruita questa capacità alimentandola ampiamente con il debito, il mondo oggi non sembra avere bisogno di investire nella sua base produttiva. Ma la ragione principale è forse quella citata all inizio, cioè che le valutazioni di gran parte dei titoli ciclici stanno già (tabelle tratte dalle classificazioni di Analysis - Per una comparazione più esatta sono stati esaminati solo prodotti quotati in euro) Perf. 1a Volat. A. 1a Sharpe 1a Perf. 2a Volat. A. 2a Sharpe 2a Perf. 3a Volat. A. 3a Sharpe 3a Perf. 5a Volat. 5a Sharpe 5a 45,52 24,17 0,24-7,59 29,5-0,01-2,37 26,12 0, 60,45 22,66 0,06 38,56 25,04 0,21-17,41 31,63-0,03-30,09 29,12-0,05 13,75 24,22 0,02 36,8 17,27 0,23 35,75 23,7 0,2-15,22 27,66-0,04-25,86 24,66-0,05 1,64 20,72 0, 27,96 22,15 0,17-21,21 26,66-0,05-31,12 23,59-0,07-10,79 19,74-0,02 24,35 21,32 0,15-17,86 25,23-0,05-27,75 22,46-0,07-2,9 18,93-0,01 20,14 19,82 0,12-17,64 23,44-0,06-27,5 20,97-0,08-5,08 17,96-0,02 FONDI&SICAV/Febbraio 2010 19

Fondi azionari tecnologici Descrizione Valuta ISIN Patrimonio Perf. 3m Volat. A. 3m Sharpe 3m Info.Ratio 3m Perf. 6m Volat. A. 6m JPMorga. JPMF Europe Technology A Acc. EUR LU0210532015 9.510.350 11,35 20,53 0,02 0,03 27,61 21,62 0,29 0,29 Allianc. Asian Technology Portfolio A EUR LU0252218267 3,97 13,89 0,05 7,58 14,56 0,27 AXA Wor. Framlington Global Technology A Cap. EUR LU0266013985 8.889.736 10,15 17,23 0,2 0,21 14,21 15,22 0,33 0,34 IT Asse. IT Technology Global Cap. 1 EUR LU0100548261 20.858.883 7,06 15,8 0,2 14,66 15,09 0,4 Janus C. Global Technology A Acc. EUR IE0002167009 3,24 15,91 0,09 0,1 10,09 16,57 0,3 0,31 ING (L). New Technology Leaders P Cap. EUR LU0119214004 21.536.375 10,42 15,19 0,19 0,11 14,51 15,25 0,33 0,12 BlackRo. BGF World Technology A2 Cap. EUR LU0171310443 37.051.686 11,84 17,73 0,22 0,16 14,01 15,45 0,31 0,09 Vitruvi. Growth Opportunities B Cap./Hedged Euro EUR LU0117772870 31.293.625 3,63 13,89 0,07 12,06 13,77 0,33 Fidelit. Global Technology A Dist. EUR LU0099574567 8,3 15,22 0,16 0,17 12,14 14,96 0,33 0,34 Fortis. Equity Technology Euro Classic/Cap. EUR LU0119121928 5.466.211 9,09 20,04-0,04-0,03 20,83 20,1 0,22 0,23 Frankli. Franklin Technology A Acc. EUR LU0260870158 3.369.354 12,11 17,75 0,26 0,21 15,7 15,96 0,35 0,15 Raiffei. Azionario Tecnologia V EUR AT0000688866 9,68 18,12 0,17 11,68 16,03 0,32 Fortis. Equity Technology World Classic/Cap. EUR LU0076273605 74.549.130 7,77 13,79 0,24 0,25 11,04 12,74 0,32 0,33 Eurizon. EasyFund Equity High Tech R EUR LU0114066961 3.509.963 9,59 14,31 0,25 0,26 11,57 13,22 0,33 0,34 Fortis. Equity Technology World P EUR LU0159028090 811.762 7,57 13,79 0,23 0,24 10,6 12,75 0,31 0,32 Groupam. Actions Techno Monde N Cap. EUR FR0010271510 469.712 9,83 15,18 0,23 0,14 10,09 13,22 0,29 0,01 Sella G. Internet Fund EUR LU0091864412 7.688.129 8,53 17,72 0,16 0,17 6,65 16,27 0,23 0,24 EURIZON AZIONI TECNOLOGIE AVANZATE EUR IT0001080669 233.981.000 7,23 11,62 0,44 0,45 10,4 12,15 0,45 0,45 BNP Par. Technologies EUR FR0010077453 0,56 21,11 0,02 9,6 22,45 0,16 Selecto. W&R Science & Technology A1 EUR LU0232239375 481.841 10,01 17,08 0,14 7,86 14,89 0,23 Popso Innovation Equity EUR LU0319106505 1.286.653 6,37 10,75 0,26 5,63 10,54 0,32 Sharpe 6m Info.Ratio 6m scontando la forte impennata degli utili del semestre passato. «L attuale livello delle valutazioni», spiega Parker, «implicherebbe un ritorno a una fase vivace come quella della metà anni degli novanta, fattore che sembra tuttavia poco probabile per via degli elementi di ostacolo menzionati». «Riteniamo che le valutazioni dei settori ciclici incorporino già uno scenario di crescita degli utili importante», confermano Giovanni Vietti e Massimo Cavalli di Allianz global investors Italia. E aggiunge Philip Parker: «Non crediamo inoltre che, nel breve termine, assisteremo a una crescita economica elevata dal momento che l economia globale deve prima eliminare gli eccessi creati nell ultimo decennio. Di conseguenza, puntiamo su quei settori con un potenziale di crescita organica e che offrono rendimenti elevati indipendentemente dall incerto contesto economico, come l healthcare, alimentato dalla crescente introduzione di nuove terapie, e le telecomunicazioni, che of- frono dividend yield elevati e soprattutto sicuri». Per Frédéric Buzaré, global head of equity di Dexia asset management, se i tassi di interesse aumenteranno più velocemente degli utili, assisteremo a una minore resa dei ciclici: «Le imprese industriali sono il migliore strumento per ottenere un esposizione verso la ripresa economica, ma vorremmo sottolineare la necessità di essere molto selettivi, privilegiando le imprese del lusso, del commercio al dettaglio e degli alimenti di base. Abbiamo anche sovrappesato il comparto estrattivo, della tecnologia dello spazio e dell energia, che beneficiano di una tendenza positiva di fondo. Il settore che ci piace meno, infine, è il bancario, poco attraente da molti punti di vista, ma soprattutto troppo esposto ai giochi politici». C È CHI PENSA AI DIFENSIVI Naturalmente ci sono tante tonalità di grigio e proprio intorno ai ciclici i gestori srotolano l intera gamma. Per Christoph Riniker, senior strategist di Bank Julius Baer, il comparto ha ancora in po di strada da percorrere verso quello dei titoli difensivi. «Ma il gap si sta restringendo, dato che gli indicatori di tendenza sono in forte anticipo», dice Riniker. «A causa del livello attuale degli utili, i previsti tassi di crescita sono notevolmente superiori rispetto a quelli dei settori difensivi. Attualmente i nostri portafogli sono sovrappesati sui settori energia, beni di consumo durevoli e abbigliamento, software e hardware, ma solo in Usa. Ciononostante, riteniamo che in futuro alcuni settori difensivi torneranno a essere più interessanti e riconquisteranno importanza». Non mancano infine i gestori che si dichiarano decisamente ottimisti nei confronti dell intera categoria. Questa linea prevale ovviamente tra quelli che credono in una ripresa più robusta. Molte le argomentazioni a favore di questa tesi. In primo luogo, dicono gli analisti, il 2010 si profila come un anno in cui l economia crescerà ancora e i tassi d interesse saranno mantenuti 20 FONDI&SICAV/Febbraio 2010