COMUNE DI TREZZO SULL ADDA PROVINCIA DI MILANO SISTEMAZIONE A ROTATORIA DELL INTERSEZIONE TRA VIA QUARTO E VIA MARCONI PROGETTO PRELIMINARE progettazione direzione tecnica TAU Trasporti e Ambiente Urbano s.r.l. p.iva e c.f. 05500190961 t +39 02 26417244 t +39 02 26417284 f +39 02 26417968 via Oslavia, 18/7 20134 Milano studio@t-au.com studio@pec.tau.com www.t-au.com codifica elaborato commessa fase livello tipo prog rev nr scala 3228 PRO P RG 01 A 1 - oggetto rev data autore verifica approvazione A 27.03.2013 Fabrizio Iotti Marco Salvadori Giorgio Morini La proprietà intellettuale di questo documento è riservata alla società Tau Trasporti e Ambiente Urbano s.r.l. ai sensi di legge. Il presente documento non può pertanto essere utilizzato per alcun scopo eccetto quello per il quale è stato realizzato e fornito senza l'autorizzazione scritta di Tau Trasporti e Ambiente Urbano s.r.l. né venire comunicato a terzi o riprodotto. La società proprietaria tutela i propri diritti a rigore di legge.
INDICE 1. INTRODUZIONE... 4 1.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 6 2.1. Descrizione delle motivazioni giustificative della necessità dell'intervento e delle finalità che si prefigge di conseguire... 6 2.2. Inserimento dell intervento sul territorio... 6 2.3. Descrizione dettagliata: soluzioni spaziali, tipologiche, funzionali, architettoniche e tecnologiche.... 7 2.4. Criteri di progettazione di strutture e impianti riguardo la sicurezza, la funzionalità e l economia di gestione... 7 2.5. Caratteristiche della sovrastruttura e particolari costruttivi... 8 2.6. Componenti prefabbricati... 9 3. ESPOSIZIONE DELLA FATTIBILITÀ DELL'INTERVENTO... 10 3.1. Aspetti riguardanti la geologia, la topografia, l'idrologia, le strutture e la geotecnica... 10 3.2. Aspetti riguardanti le interferenze... 10 3.3. Aspetti riguardanti gli espropri... 10 3.4. Aspetti riguardanti il paesaggio e l'ambiente... 10 3.5. Aspetti riguardanti gli immobili di interesse storico, artistico ed archeologico... 11 3.6. Indagini, rilievi e studi integrativi... 11 2
4. EVENTUALI CAVE O DISCARICHE AUTORIZZATE E IN ESERCIZIO... 12 5. SOLUZIONI ADOTTATE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE... 13 6. IDONEITA DELLE RETI ESTERNE DEI SERVIZI... 14 7. INTERFERENZE DELLE RETI AEREE E SOTTERRANEE CON I NUOVI MANUFATTI... 15 3
1. INTRODUZIONE Il Trezzo sull Adda ha affidato alla società TAU trasporti e ambiente urbano s.r.l. l incarico di redigere il progetto preliminare di Sistemazione a rotatoria dell intersezione tra via Quarto e via Marconi. Il progetto preliminare è redatto in conformità a quanto previsto dall articolo 17 del D.P.R. 207 del 5 ottobre 2010 e s.m.i. Di seguito si riportano gli elaborati del progetto preliminare. ELABORATO OGGETTO SCALA CODIFICA 1-3228_PRO_P_RG_01 2 PLANIMETRIA DI PROGETTO 1:100 3228_PRO_P_PL_01A 3 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO E QUADRO ECONOMICO - 3228_PRO_P_CM_01 1.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Si richiamano a titolo informativo, ma non limitativo, alcune tra le principali norme. D.P.R. 207 del 5 ottobre 2010 Regolamento di esecuzione ed attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n 163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce. D.lgs. 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture e s.m.i. 4
D.M. 19 aprile 2006 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali e s.m.i. D.M. 5 novembre 2001: Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade e s.m.i. D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici" e s.m.i. D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada e s.m.i. D.L. 30 aprile 1992, n. 285: Nuovo Codice della Strada e s.m.i. 5
2. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 2.1. Descrizione delle motivazioni giustificative della necessità dell'intervento e delle finalità che si prefigge di conseguire Gli obiettivi dell intervento sono da intendersi inquadrati in un opera generale di riqualificazione urbanistica, mediante l attuazione d interventi precisi per quanto riguarda opere pubbliche e manutenzioni. L obiettivo principale dell Amministrazione Comunale, è quello di realizzare un intervento volto all incremento della sicurezza di dell intersezione tra via Quarto e via Marconi, rendendo più sicura la circolazione, non solo dei veicoli, ma anche quella degli utenti deboli. In particolare, tra le finalità dell intervento si hanno: Miglioramento della qualità urbana; Messa in sicurezza dell intersezione; Aumento degli spazi e percorsi protetti al servizio degli utenti deboli in modo da consentire un agevole e facile accesso alle strutture di interesse primario collocate sul territorio. Sistemazione ed adeguamento di alcune infrastrutture di servizio presenti nel sottosuolo. 2.2. Inserimento dell intervento sul territorio Le opere descritte sono ubicate, su sede stradale, all interno del centro abitato. I materiali utilizzati per le cordolature e le pavimentazioni dei camminamenti sono scelte uguali a quelle delle aree adiacenti, in modo da creare omogeneità. Ove possibile si riutilizzano i materiali e la segnaletica verticale già presenti. 6
2.3. Descrizione dettagliata: soluzioni spaziali, tipologiche, funzionali, architettoniche e tecnologiche. La riorganizzazione dell intersezione tra le vie Quarto e Marconi consiste nella realizzazione di una rotatoria a 5 rami, con precedenza al flusso nella corona circolatoria. La rotatoria ha forma circolare; l anello circolatorio ha una larghezza di 6 m, con una zona sormontabile al centro della rotatoria, mentre l isola centrale ha diametro di 4 m. Viene inoltre prevista la sistemazione dei marciapiedi, mediante la realizzazione di nuovi camminamenti pedonali a raso di larghezza minima sempre di 1,5 m. Il progetto prevede la realizzazione di due attraversamenti pedonali rialzati, che consentono una miglior condizione di sicurezza, e l adeguamento dell impianto di raccolta delle acque meteoriche. Infine si riorganizzano i sensi di circolazione delle vie direttamente prospicenti all intervento, adeguando le circolazioni doppie ed a senso unico nella logica di un anello di circolazione più sicuro. 2.4. Criteri di progettazione di strutture e impianti riguardo la sicurezza, la funzionalità e l economia di gestione Il progetto non prevede la realizzazione di strutture. Il progetto prevede l adeguamento dell impianto di raccolta delle acque meteoriche alla nuova conformazione dell intersezione e l adeguamento delle pendenze dei marciapiedi in funzione della posizione delle caditoie esistenti. Le caditoie interferenti con i manufatti in progetto verranno sostituite da bocche di lupo o da nuove griglie posizionate in prossimità delle caditoie stesse. Le prime sono collocate lungo il marciapiede all angolo tra via Galli e via XI Febbraio e collegati all impianto di raccolta delle acque meteoriche esistente. Le caditoie invece sono collocate lungo la strada e collegate all impianto di raccolta delle acque meteoriche esistente, mediante le vecchie caditoie che fungeranno da ispezione. 7
2.5. Caratteristiche della sovrastruttura e particolari costruttivi I criteri adottati per la scelta dei materiali di pavimentazione e degli elementi di arredo urbano hanno tenuto conto della necessità di soddisfare le esigenze connesse con un uso funzionale degli spazi da parte dei fruitori della mobilità urbana, sia veicolare sia degli utenti deboli, oltre ad un abbellimento della strada ed al contenimento dei costi di esecuzione. I materiali scelti hanno caratteristiche tipologiche e costruttive di durabilità nel tempo, di adattabilità e compatibilità con la pluralità delle utenze. Di seguito vengono riportate le stratigrafie previste dal progetto: La sede stradale viene solamente fresata di 3 cm, con la conseguente riposa del manto in conglomerato bituminoso per strato d usura (tappetino). Gli attraversamenti pedonali rialzati rispetto alla sede stradale sono eseguiti mediante irruvidimento della pavimentazione stradale esistente, fresatura della pavimentazione stradale esistente per uno spessore di 3 cm nelle zone corrispondenti all inizio delle rampe, realizzazione di strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso dello spessore di 7 cm ed infine manto d usura in conglomerato bituminoso dello spessore finito di 3 cm. I percorsi pedonali di nuova realizzazione in conglomerato bituminoso prevedono una fondazione in misto granulare di sabbia/ghiaia dello spessore finito di circa 20 cm, un massetto in cls dello spessore finito di 10 cm con rete elettrosaldata, maglia 20x20 e diametro 8 mm ed infine il manto d usura in conglomerato bituminoso dello spessore finito di 2,5 cm. I percorsi pedonali di nuova realizzazione in masselli autobloccanti, in uniformità con i materiali esistenti, prevedono una bonifica del piano di posa della fondazione stradale con misto naturale di cava o equivalente materia prima secondaria, massetto in cls dello spessore finito di 10 cm con rete elettrosaldata, maglia 20x20 e diametro 8 mm, sabbia dello spessore di 4/5 cm ed infine posa dei masselli autobloccanti in cls, dello spessore di 8 cm. I percorsi pedonali in masselli autobloccanti esistenti vengono adeguati alle quote di progetto. 8
Le isole spartitraffico non sormontabili sono previste in masselli autobloccanti di colore grigio dello spessore di 8 cm posti in opera su un allettamento di circa 4/5 cm di sabbia e su un massetto dello spessore di 10 cm con rete elettrosaldata, maglia 20x20 cm e diametro 8 mm. Le aree sormontabili sono realizzate mediante bonifica del piano di posa della fondazione stradale con misto naturale di cava o con equivalente materia prima secondaria dello spessore di 20 cm, massetto dello spessore di 15 cm con doppia rete elettrosaldata, maglia 20x20 cm con diametro 8 mmq, sabbia dello spessore di 4/5 cm ed infine posa dei masselli autobloccanti in cls, dello spessore di 8 cm. Le aiuole sono previste con terra di coltivo dello spessore di 50 cm e finitura a prato. I cordoli vengono posati in granito per delimitare le aree pedonali realizzate in masselli autobloccanti, in uniformità con i materiali esistenti, e in cls per delimitare le aree pedonali realizzate con manto d usura in asfalto. 2.6. Componenti prefabbricati Il progetto non prevede l impiego di componenti prefabbricati. 9
3. ESPOSIZIONE DELLA FATTIBILITÀ DELL'INTERVENTO 3.1. Aspetti riguardanti la geologia, la topografia, l'idrologia, le strutture e la geotecnica Topograficamente le opere sono ubicate all interno di una porzione di territorio comunale pianeggiante parzialmente urbanizzato. 3.2. Aspetti riguardanti le interferenze A seguito di sopralluogo, considerata la tipologia delle lavorazioni, è possibile affermare che le eventuali interferenze dovrebbero essere di modesta entità, ad eccezione dello spostamento di una caditoia, la chiusura di altre esistenti e la predisposizione di nuove che si connettono a quelle già presenti. 3.3. Aspetti riguardanti gli espropri Le opere previste dal progetto sono situate su aree pubbliche. 3.4. Aspetti riguardanti il paesaggio e l'ambiente Il progetto tiene conto del paesaggio e dell ambiente circostante per minimizzare l impatto visivo delle nuove opere. 10
3.5. Aspetti riguardanti gli immobili di interesse storico, artistico ed archeologico La realizzazione delle opere previste dal progetto ricadono in aree non di interesse archeologico. Inoltre, si evidenzia che le lavorazioni non comportano nuova edificazione o scavi a quote diverse da quelle già impegnate dai manufatti esistenti. 3.6. Indagini, rilievi e studi integrativi In considerazione della localizzazione delle opere da realizzare non risultano necessarie indagini. Il rilievo topografico dell area interessata è stato effettuato dall Amministrazione comunale di Trezzo sull Adda e trasmesso alla società TAU trasporti e ambiente urbano s.r.l. per la progettazione preliminare. 11
4. EVENTUALI CAVE O DISCARICHE AUTORIZZATE E IN ESERCIZIO Considerata la natura delle lavorazioni e tenendo conto delle modeste quantità dei materiali da reperire e/o portare in discarica si ritiene superfluo indicare le cave o le discariche da utilizzare. 12
5. SOLUZIONI ADOTTATE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE L area di intervento è costituita da una parte su sede stradale e una parte riguarda i percorsi pedonali. In corrispondenza degli attraversamenti pedonali ed in prossimità dei marciapiedi sono state previste rampe così da non creare ostacoli fisici fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea. 13
6. IDONEITA DELLE RETI ESTERNE DEI SERVIZI Non sono richieste reti esterne di servizi atti a soddisfare le esigenze connesse all esercizio delle opere in progetto. La rete relativa alla fognatura bianca non viene interessata da maggiori portate in quanto le superfici impermeabili e permeabili dell area di intervento rimangono pressoché inalterate. 14
7. INTERFERENZE DELLE RETI AEREE E SOTTERRANEE CON I NUOVI MANUFATTI Allo stato attuale, sono note le interferenze dell opera con i sottoservizi. In particolare lo spostamento di una caditoia, la chiusura di altre esistenti e la predisposizione di nuove che si connettono a quelle già presenti. 15