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Magaze di approfondimento Aletti Certificate 10 febbraio 2014

PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 7 febbraio 2014 - Variazioni dal 31 gennaio 2014 al 7 febbraio 2014) FTSE MIB DAX30 50 BANKS OIL&GAS Valore 19.692,08 9.301,92 3.038,49 198,83 320,08 Var % sett 1,41% -0,05% 0,81% 1,11% 0,58% TELECOM UTILITIES NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 291,77 281,80 3.561,91 1.797,02 14.462,41 Var % sett -0,76% 1,36% 1,14% 0,81% -3,03% IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI Si terrompe la breve serie negativa per i mercati azionari americani che hanno archiviato la prima settimana del mese di febbraio con una performance positiva dopo un mese di gennaio chiuso con una flessione del -3,6%. A sostenere i listi un clima di maggiore propensione al rischio alimentato anche da dati macroeconomici che anche se più deboli rispetto alle attese, contuano a sostenere le previsioni di crescita economica Us e una stagione di comunicazioni trimestrali che si avvia verso la conclusione con risultati complessivamente superiori rispetto alle attese degli analisti. Al momento fatti hanno reso noti i dati di bilancio il 70% circa delle compagnie appartenenti all S&P500 con una sorpresa sul fronte dei ricavi del +1,1% e del +5% degli utili, percentuali che si riducono al +0,9% e +3,7% al netto dei titoli fanziari. In termi di crescita vece i ricavi sono aumentati del +0,9% e gli utili del +9,7% e del +2,95% e del +7,2% al netto dei titoli fanziari. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana rialzo del +0,6%, S&P500 +0,8% e Nasdaq Comp +0,5%. Tra i settori i maggiori rialzi sono stati registrati dal comparto dei computers +3,5% con Apple che ha registrato un rimbalzo del +3,8%, retailers +2,1% e chimica +2%. In calo vece telecom -2,5% e utilities -0,7%. Settimana debole per i fanziari con le vestment banks calo dello 0,6%. Petroliferi -0,5% con il gregio Wti aumento del +2,45% a $99,9 al barile dai $97,5 della settimana precedente. Settimana positiva per i mercati azionari europei sostenuti dalla parole del Presidente della Bce Mario Draghi che nella conferenza stampa a marge delle riunione dell istituto centrale ha enfatizzato con maggiore forza l tenzione di tervenire, con tutti gli strumenti a disposizione e con un azione decisiva nel caso sui se ne presenti la necessità ad esempio per un peggioramento delle condizioni del mercato monetario o per un deterioramento del quadro relativo all flazione. Ulteriore sostegno al mercato è poi arrivato venerdì dalla decisione della Corte Costituzionale tedesca di rviare alla Corte Europea di giustizia il verdetto di legittimità sul piano Omt, una decisione che dovrebbe portare all approvazione del piano. Lo Stoxx 600 ha così archiviato la settimana con un rialzo dello 0,8%, EuroStoxx +1,15% e EuroStoxx50 +0,8%. In relazione ai settori dello Stoxx600 performance particolarmente positive sono state registrate dai comparti delle costruzioni +2,5%, materie prime +1,8%, trasporti +1,4%. In calo Telecom -0,8%, chimica -0,1% e praticamente flat la tecnologia - 0,004%. Settimana positiva per i fanziari con il settore bancario progresso del +1,1% e il comparto degli assicurativi rialzo del +1,3%.

IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 7 febbraio 2014 - Variazioni dal 31 gennaio 2014 al 7 febbraio 2014) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,3635 1,2243 0,8309 139,53 10,5795 Var % sett 1,10% 0,15% 1,28% 1,38% 1,03% La scorsa settimana scorsa le banche centrali hanno domato la scena, mentre le tensioni nei mercati emergenti sono andate gradualmente attenuandosi. La BCE ha annunciato nuove misure di politica monetaria nella riunione di giovedì, nescando, così, un rialzo dell EUR- USD, dagli iziali mimi sotto quota 1,35 alla chiusura di venerdì oltre quota 1,36, anche grazie ai dati sull occupazione feriori alle attese usciti negli Stati Uniti. Il Presidente della BCE Draghi si è comunque espresso di nuovo con prudenza sulla crescita di Eurozona e ha lasciato la porta aperta a nuove misure di politica monetaria, se necessario, ma ha anche affermato che i rischi di flazione al rialzo e al ribasso sono limitati, suggerendo qudi come la BCE tema un rischio di deflazione per Eurozona. La BOE ha anch essa mantenuto variata la stance di politica monetaria, ma il cambio GBP-USD è rimasto per lo più debole a ridosso di 1,63 risentendo il calo dei PMI manifatturiero e dei servizi UK, compensati solo parte dall aumento del PMI del settore delle costruzioni. Solo i dati calo sul mercato del lavoro negli US hanno riportato la sterla oltre 1,64. Il dollaro-yen si è stabilizzato torno a quota 101 ostante il forte calo del Nikkei settimana scorsa (martedì scorso ha perso oltre il 4% una giornata), per poi riuscire a risalire oltre quota 102. Questa ripresa, sieme al rialzo dell euro-dollaro, ha spto anche l euro-yen oltre quota 139 dopo i mimi di izio settimana a 136,50. Questa settimana l attenzione degli vestitori nei mercati G10 sarà rivolta prcipalmente al rilascio di importanti dati macro negli Stati Uniti, alla produzione dustriale ed al PIL del quarto trimestre 2013 Eurozona ed all Inflation Report della BOE. Euro-Sterla Euro-Yen Euro-Dollaro 0,0% 0,5% 1,0% 1,5%

IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 7 febbraio 2014 - Variazioni dal 31 gennaio 2014 al 7 febbraio 2014) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0,82-11 2,21-8 3,69-8 4,56-6 Bund 0,09 3 0,66 1 1,66 0 2,50 2 T-Bond 0,30-2 1,47-2 2,68 4 3,67 7 Gilt 0,48-2 1,57-6 2,71 1 3,52 2 JGB 0,08-1 0,20 1 0,62 0 1,61-2 La settimana è stata caratterizzata dalle riunioni della BCE e della Bank of England. In entrambi i casi sono state effettuate variazioni nella stance di politica monetaria. In particolare, la Bank of England ha lasciato variati i tassi allo 0,5% e l ammontare del programma di acquisto di asset sul mercato a 375 mld di sterle. Ora l attenzione passa alla pubblicazione dell Inflation Report settimana prossima alla ricerca di eventuali modifiche alla Forward Guidance. Anche la BCE ha deciso di lasciare variati i tassi allo 0,25% ed ha ribadito la forward guidance: la BCE contua ad attendersi che i tassi rimarranno ai livelli attuali o feriori per un prolungato arco temporale. L tenzione della BCE di mantenere la politica monetaria accomodante è basata sull analisi dell andamento dei prezzi che conferma la presenza di pressioni al ribasso nel medio lungo terme, sulla fragilità della ripresa economica e sulla damica del mercato monetario. La stima per gennaio dell flazione europea è stata dello 0,7% a/a, calo dallo 0,8% di dicembre, confermando la presenza di pressioni al ribasso sui prezzi anche se, l ultima rilevazione ha risentito del declo nei prezzi energetici. Le stime per i prossimi mesi rimangono tuttavia per un dato di flazione sui livelli correnti e nel medio terme si dovrebbero ancora evidenziare segnali di debolezza anche se le attese per il medio/lungo periodo rimangono ancorate ed lea con un livello di flazione leggermente feriore al target del 2%. I rischi all outlook di flazione sono visti come limitati e sostanzialmente bilanciati, escludendo qudi l ipotesi di uno scenario deflativo. Sul secondario, rendimenti ribasso nella giornata di venerdì per i prcipali Paesi di Eurozona sulla scia dell Employment Report US più debole delle attese. 10 anni 10 anni 2 anni T-BOND BUND 2 anni -3-2 -1 0 1 2 3 4

MACROECONOMIA Il PMI manifatturiero di Eurozona si è attestato su 54,0, rialzo da 52,7 di dicembre, sui massimi degli ultimi 32 mesi. Si tratta della quta rilevazione consecutiva cui si registra un rialzo dell dice fornendo un dicazione di accelerazione della ripresa Eurozona. Infatti, sia la produzione, sia i nuovi ordi, che le esportazioni stanno crescendo ai tassi più veloci da aprile 2011. Da osservare come, se i segnali di ripresa sono ormai estesi anche alla periferia, l accelerazione maggiore nell espansione della produzione deve essere ancora attribuita alla Germania. Per quanto riguarda l andamento dei nuovi ordi, tutte le nazioni monitorate hanno riportato un aumento per la prima volta da maggio 2011, con anche Francia e Grecia tornate a crescere dal punto di vista dei nuovi ordi destati al mercato estero. Le imprese tervistate hanno attribuito espansione dei nuovi ordi all aumento delle esportazioni dovuto al contuo miglioramento delle condizioni di mercato. Beneficiando della ripresa della domanda, a gennaio, per la prima volta quasi due anni, è stata registrata una crescita del livello occupazionale. L cremento, ostante sia di modesta entità, è risultato essere il maggiore da settembre 2011. Allo stesso modo il tasso d flazione dei prezzi di vendita è stato leggero, il più debole dallo scorso ottobre. Germania, Italia e Austria sono state le uniche nazioni ad aver riportato maggiori prezzi di vendita. Il PMI per i servizi di Eurozona per gennaio ha accelerato da 51,0 di dicembre a 51,6, ostante la revisione al ribasso rispetto alla stima prelimare (51,9). Il PMI composito sale così a 52,9 da 52,1 di dicembre, anche se più basso rispetto alla stima prelimare (53,2), segnalando l accelerazione nella ripresa di Eurozona. Si tratta fatti della settima rilevazione cui si registra un aumento della produzione. L occupazione a gennaio rimane variata per il secondo mese consecutivo. Tuttavia, questo significa che c è stato un miglioramento rispetto al lungo periodo di perdite di posti di lavoro degli ultimi due anni, e rispetto anche al calo margale che era stato previsto dalla stima flash di gennaio. La creazione di posti di lavoro Germania, ed il nuovo ritorno alla crescita dell occupazione Spagna, sono stati bilanciati da ulteriori tagli occupazionali effettuati Francia ed Italia anche se a tassi più lenti. La pressione flazionistica è rimasta generalmente debole a gennaio. La media delle tariffe applicate è scesa per il ventiduesimo mese consecutivo, anche se ad un ritmo tra i meno marcati di questa sequenza visto che la domanda è rimasta debole. EUROPA

L ISM manifatturiero per gennaio ha mostrato un calo atteso a 51,3 da 56,5 di dicembre, registrando così il mimo degli ultimi otto mesi ed il calo mensile più marcato da maggio 2011. L dice aveva registrato a novembre il massimo degli ultimi 31 mesi a 57,0 per poi correggere moderatamente a dicembre. La debolezza a gennaio è stata diffusa a tutte le componenti, con cali particolarmente marcati nelle voci prcipali: Nuovi Ordi (a 51,2 da 64,4), Produzione (a 54,8 da 61,7) ed Occupazione (a 52,3 da 55,8). Restano comunque tutti a livelli ancora buoni ed ampiamente area di espansione. L dice ISM manufacturg è salito a gennaio a 54,0 da 53,0 di dicembre, lea con le nostre attese. In questo modo l dice suggerisce espansione nel settore manifatturiero per il 48esimo mese consecutivo e ad un ritmo più rapido rispetto al mese precedente. Sulla survey manifatturiera si rilevano qudi gli effetti negativi delle avverse condizioni meteo che avevano vece impattato sulla survey manifatturiera. Resta qudi complessivamente da accertare che misura le condizioni meteo eccezionalmente fredde e nevose di izio gennaio abbiano impattato sull attività economica nel suo complesso al di là del tradizionale pattern stagionale. L Employment di gennaio ha visto un altro dato debole dopo il risultato di dicembre, con la creazione di solamente 113K nuovi posti di lavoro nel mese, ben al di sotto delle nostre aspettative. Le condizioni meteo avverse dovrebbero avere fluito meno rispetto a dicembre. Contemporaneamente, il tasso di disoccupazione è sceso ancora aspettatamente a 6,6% da 6,7% di dicembre, registrando il mimo da ottobre 2008, con il Partecipation Rate rialzo di 2 decimi a 63,0% da 62,8% che rappresentava il mimo degli ultimi 35 anni. STATI UNITI

10-feb 08:45 FR Produzione dustriale m/m Dec 0,00% 1,30% 10-feb 08:45 FR Produzione dustriale a/a Dec 1,00% 1,50% 10-feb 10:00 IT Produzione dustriale m/m Dec 0,00% 0,30% 10-feb 10:00 IT Prod dustriale WDA a/a Dec 0,90% 1,40% 10-feb 10:30 EC Sentix Fiducia vestitori Feb 10,3 11,9 10-feb 11:00 GR Produzione dustriale a/a Dec -- -6,10% 10-feb 11:00 GR CPI a/a Jan -- -1,70% 11-feb RU Bilancia commerciale Dec 14.2B 16.6B 12-feb 00:50 JN Ordi macchari m/m Dec -3,80% 9,30% 12-feb 11:00 EC Prod dustriale destag m/m Dec -0,30% 1,80% 12-feb 11:30 UK Bank of England Inflation Report 12-feb 12:00 PO CPI a/a Jan -- 0,20% 12-feb CH Bilancia comm Jan $24.10B $25.64B 13-feb 00:50 JN CGPI nazionale m/m Jan 0,10% 0,30% 13-feb 01:30 AU Disoccupazione Jan 5,90% 5,80% 13-feb 08:00 GE CPI m/m Jan F -0,60% -0,60% 13-feb 09:30 SW Tassi Riksbank 41306 0,75% 0,75% 13-feb 11:00 GR Disoccupazione Nov -- 27,80% 13-feb 14:30 US Vendite al dettaglio anticipate m/m Jan 0,00% 0,20% 13-feb 14:30 US Nuove richieste disoccupazione 39479 330K 331K 14-feb 02:30 CH CPI a/a Jan 2,40% 2,50% 14-feb 07:30 IN Prezzi all'grosso a/a Jan 5,58% 6,16% 14-feb 07:30 FR Pil a/a 4Q P 0,60% 0,20% 14-feb 07:30 FR PIL t/t 4Q P 0,30% -0,10% 14-feb 08:00 GE PIL destag t/t 4Q P 0,30% 0,30% 14-feb 09:00 SP CPI m/m Jan -- 0,10% 14-feb 10:00 IT PIL WDA t/t 4Q P 0,10% 0,00% 14-feb 10:30 PO PIL t/t 4Q P -- 0,20% 14-feb 11:00 GR PIL STAG a/a 4Q A -- -3,00% 14-feb 11:00 EC PIL destag t/t 4Q A 0,20% 0,10% 14-feb 11:00 EC Pil destag a/a 4Q A 0,40% -0,40% 14-feb 15:15 US Produzione dustriale m/m Jan 0,30% 0,30% F P S fale prelimare seconda stima La presente pubblicazione è predisposta da Banca Aletti & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire formazioni sull andamento dei mercati fanziari e costituisce offerta o raccomandazione all vestimento. Le formazioni riportate sono di pubblico domio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti è grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né l aggiornamento. pubblicazione è Tutte predisposta le formazioni da Banca riportate Aletti & sono C. S.p.A. date (Banca buona Aletti) fede, al sulla solo scopo base dei di fornire dati disponibili, formazioni e sono sull andamento suscettibili di dei variazioni, mercati fanziari anche senza e preavviso, costituisce offerta qualunque o raccomandazione momento dopo all vestimento. la pubblicazione. Le formazioni Pertanto, Banca riportate Aletti sono di assume pubblico alcuna domio responsabilità e sono considerate per le formazioni attendibili ma contenute Banca Aletti nella presente è grado pubblicazione di assicurarne e per l esattezza ogni e la eventuale completezza danno derivante né l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte Chiunque le formazioni tenda riportate effettuare sono operazioni date buona d vestimento fede, sulla dovrà, base dei via dati prelimare, disponibili, acquisire e sono suscettibili tutte le formazioni di variazioni, e anche i dati necessari senza preavviso, per valutare qualunque modo corretto momento il rischio dopo la relativo pubblicazione. e l adeguatezza Pertanto, relazione Banca Aletti ai propri obiettivi assume d vestimento, alcuna responsabilità alla propensione per le formazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente materia d vestimenti pubblicazione e alla per ogni propria eventuale situazione danno fanziaria. derivante La decisione dal loro utilizzo. di effettuare Chiunque qualunque tenda operazione effettuare fanziaria operazioni è d vestimento a rischio esclusivo dovrà, dei destatari via prelimare, della acquisire presente pubblicazione. tutte le formazioni Banca e Aletti i dati necessari può per esserevalutare considerata modo responsabile correttoad il rischio alcun titolo relativo perele l adeguatezza formazioni contenute relazione nella ai propri presente obiettivi pubblicazione. d vestimento, alla propensione al rischio, all esperienza materia d vestimenti e alla propria situazione fanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione fanziaria è a rischio esclusivo dei destatari della presente pubblicazione. Banca Aletti può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le formazioni contenute nella presente pubblicazione.