Il prelievo in fase liquida. B. Ghiringhello

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Transcript:

Il prelievo in fase liquida B. Ghiringhello A.O.U. Città della salute e della scienza, Torino

STRISCI ETEROGENEI

FATTORI LIMITANTI SPESSORE DELLO STRISCIO QUADRO INFIAMMATORIO QUADRO EMATICO ERRORI DI FISSAZIONE

Differenze dagli strisci tradizionali Metodo di raccolta L aspetto del preparato La morfologia cellulare La tecnica di screening La valutazione dell adeguatezza La scuola Nuove opportunità

Metodo di raccolta Dispositivi in plastica (Cervex broom) Cellule messe nel mezzo di trasporto liquido (preservative) Il prelievo contiene tutto il materiale prelevato dalla cervice Le cellule in sospensione vengono inviate in laboratorio Fissazione e conservazione standardizzate Le cellule restano ben conservate per molte settimane a temperatura ambiente.

Differenze dagli strisci tradizionali Metodo di raccolta L aspetto del preparato La morfologia cellulare La tecnica di screening La valutazione dell adeguatezza La scuola Nuove opportunità

L aspetto del preparato Diametro cerchio 1.9cm Area di raccolta ben circoscritta Nell area delimitata dal cerchio Cellule regolarmente distribuite Sangue del tutto lisato Conventional

Differenze dagli strisci tradizionali Metodo di raccolta L aspetto del preparato La morfologia cellulare La tecnica di screening La valutazione dell adeguatezza La scuola Nuove opportunità

Morfologia cellulare No essicamento parziale Poca o assente oscurazione L essudato infiammatorio tende a disporsi in cumuli delimitati senza oscurare le cellule Sangue detriti granulari o eritrociti fantasma Citolisi non ulteriormente incrementata dalla sospensione cellulare

Morphological differences from conventional smears Air dried atrophic Atrophic Inflammatory exudate Inflammatory exudate Conventional ThinPrep

Morphological differences from conventional smears Too thick Bloody Conventional ThinPrep

ThinPrep peripheral artefact Il bordo in plastica del filtro può causare una lieve distorsione cellulare che assomiglia ad un artefatto da essicamento

DATI PROGETTO PILOTA TORINO

INFEZIONE LATENTE virus presente, anche nell epitelio, ma senza segni morfologici di infezione ASC-US (< (< 3% 3% dei dei casi) casi) Anomalie citologiche suggestive di di LSIL, LSIL, ma ma senza senza i i criteri criteri per per un interpretazione definitiva Bassa Bassa riproducibilità INFEZIONE PRODUTTIVA INFEZIONE CON TRASFORMAZIONE espressione dei geni virali L1 ed L2 nell epitelio degli strati superficiali ed intermedi H-SIL (,3-1%) L-SIL (1% in donne <35 anni) espressione dei geni virali precoci E6 ed E7 nelle cellule basali Riproducibile se basata sulla presenza del coilocita Diagnosi più riproducibile basata sulle anomalie nelle cellule basali

n cito + n HPV positivi % 21 152 49 37,2 211 194 824 23,5 212 146 1178 12,3 213 98 986 9,9

ASCUS % L-SIL % test HPV 21 22,32 18 1,61 6671 211 36,28 121,97 12421 212 31,22 83,6 13624 213 4,4 63,68 9236

DISTRIBUZIONE DIAGNOSI I LIVELLO (ASCUS, L-SIL) % SU CITO+ 15 ASCUS 121 (62,37) L-SIL 18 (71,5) 1 83 (56,84) 63 (64,28) 5 22 (14,47) 36 (18,55) 31 (21,23) 4 (4,8) 21 211 212 213

DISTRIBUZIONE DIAGNOSI I LIVELLO (ASCUS, L-SIL) % SU CITO +/TEST 12 1 18 121 8 6 83 63 ASCUS L-SIL 4 2 36 31 22 3 21 (6671) 211 (12421) 212 (13624) 213 (9236)

VARIAZIONE DELLE DIAGNOSI DOPO REVISIONE SU CASI HPV-TEST POSITIVI (1537 casi) NEG (%) INAD (%) ASCUS (%) ASC-H (%) L-SIL (%) H-SIL (%) TOT I LETTORE 16 66 47 3 136 9 37 2 264 17 47 3 1537 SUPERVISORE 151 (+45) 68 54 4 73 (- 63) 5 3 2 273 (+9) 18 48 3 1537

VARIAZIONE DELLE DIAGNOSI DOPO REVISIONE SU CASI HPV-TEST POSITIVI : FOLLOW UP Nel 21 e 211 45 casi di ASCUS/ASC-H e L-SIL sono stati ridotti a NEGATIVO e sono stati seguiti nel tempo Casi (%) 24 (53,33) 14 (31,11) 4 (8,88) 3 (3,33) FU NO citologico successivo (forse HPV test negativo) Citologia negativa Citologia: L-SIL Citologa: H-SIL

Stato dell arte all 8/1/213 ANNO TOT test POS (%) NEG (%) Doppio test (%) Doppio test POS (%) Doppio test NEG (%) 21 6671 49 (6,13) 6261 (93,9) 211 12421 842 (6,78) 11579 (93,2) 185 (1,48) 11 (59,45) 75 (4,54) 212 13624 1178 (8,65) 12443 (91,3) 455 (3,33) 274 (6,21) 181 (39,78) 213 9236 986 (1,7) 8248 (89,3) 394 (4,26) 237 (6,15) 157 (39,84) TOT 41952 3415 (8,14) 38531 (91,84) 134 (2,46) 621 (6,5) 413 (39,94) Non si tratta di reale incremento di positività in quanto nel numero complessivo sono comprese le ripetizioni del test HPV

Ripetizione ad 1 anno (Doppio test HPV) PERIODO DI RIFERIMENTO MARZO 21- OTTOBRE 213 TOT DOPPIO TEST HPV TEST HPV POSITIVO TEST HPV NEGATIVO 134 621 413 Compliance alla INVIO IN colposcopia: COLPOSCOPIA > 9% INVIO A 3 ANNI

GRADO COLPOSCOPICO (tot casi 677 su 2336 test HPV positivi) (periodo 21-213) GRADO COLPOSCOPICO (29 casi su 512 doppio test HPV positivo) (periodo 21-213) Grado colposcopico N casi % Grado colposcopico N casi % 33 44,75 94 44,97 1 323 47,71 1 11 52,63 2 46 6,79 2 5 2,39 3-4 5,73 3-4 p =.46 X 2 = 6.137

DOPPIO TEST HPV POSITIVO Diagnosi citologica in colposcopia (dati aggiornati al 2/11/13) Frequenza % Frequenza cumulativa Percentuale cumulativa Non ancora refertato 11 2.15 11 2.15 INAD 5.98 16 3.13 Negativo 391 76.37 47 79.49 ASC-H 9 1.76 416 81.25 LSIL 79 15.43 495 96.68 HSIL 17 3.32 512 1.

DOPPIO TEST HPV POSITIVO Diagnosi istologica in colposcopia (dati aggiornati al 2/11/13) Frequenza % Frequenza cumulativa Percentuale cumulativa non eseguita biopsia 33 59.18 33 59.18 inadeguato 7 1.37 31 6.55 epitelio normale 83 16.21 393 76.76 alterazioni flogistiche e/o distrofiche benigne 66 12.89 459 89.65 atipia di incerto significato 5.98 464 9.63 coilocitosi senza CIN 16 3.13 48 93.75 CIN 1 5.98 485 94.73 CIN 2 9 1.76 494 96.48 CIN 3 3.59 497 97.7 CIN NAS 15 2.93 512 1.

ISTOLOGIA TOT CIN NAS CIN3 CIN2 CIN1 COILO ATIPIA NAS NEG INAD Biopsia non eseguita CITOLOGIA 512 15 3 9 5 16 5 149 7 33 TOT 17 5 1 5 1 5 HSIL 79 4 4 4 9 17 41 LSIL 9 2 2 3 2 ASC-H 391 2 1 7 5 127 7 242 NEG 5 2 1 2 INAD 11 11 IN ATTESA DOPPIO TEST HPV POSITIVO correlazione cito-isto (dati aggiornati al 2/11/13)

Marzo 21, prima dell avvio del test pilota.. Il test virale ha una specificità elevata ma è poco riproducibile se non sottoposto a RIGOROSI CONTROLLI DI QUALITA Il test virale precede di alcuni anni la diagnosi di lesione cervicale Il test virale è previsto nel triage delle diagnosi borderline, poco riproducibili Utile proporre il test virale come test primario di screening, anche se invierebbe alla colposcopia un numero maggiore di donne Il protocollo potrebbe essere rappresentato da HPV test al I livello, pap-test al II livello e colposcopia al III livello (solo se il pap-test è dubbio o positivo) contenendo in tal modo anche i costi

G. Accinelli, I. Frittella, C. Aiello, B. Gandolfo, G. Alfonso, B. Ghiringhello, E. Allia, A.Giglio Tos, S. Arnaud, C. Larato, MT. Benenti, D. Loche, D. Biscaro, P. Luparia, V. Buratti, L. Macrì, P. Burlo, F. Maletta, F. Carlone, D. Maso, A. Coccia, P. Plachesi, C. Cozzani, L. Porcu, C. Deambrogio, S. Privitera, L. Di Marco, A. Sapino, C. Fiorito M. Verga