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Corso di Fisica Generale 1 a.a. 2018/2019 corso di laurea in Ingegneria dell'automazione, Informatica, Biomedica, Telecomunicazioni ed Elettronica canali CIS-FER e RON-Z 11 lezione ( 8 / 11 / 2018) Prof. Laura VALORE Email : laura.valore@na.infn.it / laura.valore@unina.it Pagina web : www.docenti.unina.it/laura.valore Ricevimento : appuntamento per email studio presso il Dipartimento di Fisica (Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo, Edificio 6) stanza 1H09 Oppure Laboratorio (Hangar) 1H11c0

prova in aula test a scelta multipla

Forze conservative e non conservative Una forza si dice CONSERVATIVA se : 1. il lavoro da essa compiuto su una particella che percorre un cammino chiuso è zero 2. il lavoro da essa compiuto su una particella che si muove tra due punti qualsiasi è indipendente dal percorso Esempio di forze conservative : Esempio di forza non conservativa : forza gravitazionale forza di attrito forza elastica Il Teorema dell Energia Cinetica (detto anche Teorema delle Forze Vive) è valido sia per le forze conservative che per quelle non conservative : L tot = L + L = ΔK C NC

Conservazione dell'energia meccanica L'energia meccanica di un sistema è la somma dell'energia cinetica K e dell'energia potenziale U : Emec = K + U Assumiamo di essere in un sistema isolato, ovvero che non ci sia possibilità che forze esterne al sistema possano modificare l'energia all'interno del sistema, e che stiano agendo solo forze conservative : ΔK = L ΔU = -L ΔK = - ΔU K2 K1 = - (U2 U1) K2 + U2 = K1 + U1 principio di conservazione dell'energia meccanica Quando in un sistema isolato agiscono solo forze conservative, la somma dell'energia cinetica e dell'energia potenziale (energia meccanica) del sistema non cambia

Azione di una forza esterna su un sistema (sistema NON isolato) Il lavoro svolto da una forza esterna su un sistema è l'energia ceduta o assorbita dal sistema stesso c è variazione di energia! Quando le forze esterne sono molteplici, l'energia ceduta o assorbita corrisponde al lavoro totale. Il lavoro L è : positivo se l'energia viene ceduta al sistema negativo quando viene sottratta dal sistema. sistema sistema L positivo L negativo L energia del sistema NON si conserva! Sto fornendo o sottraendo energia

x Lavoro di una forza esterna su un sistema : senza attrito In assenza di attrito, il lavoro svolto dalla forza esterna sul sistema corrisponde alla variazione di energia meccanica : L F = E mec = K + U boccia Emec = K + U Terra... e con attrito Lavoro svolto dalla forza applicata sul sistema in presenza di attrito : il lavoro finisce parte in energia cinetica e parte in energia termica L = F E mec + E th E mec E th Attraverso esperimenti si puo' verificare che E th = f k d v 0 v f k F

Conservazione dell'energia Se un sistema è isolato,, quindi NON agiscono forze esterne, non possono esserci trasferimenti di energia tra il sistema e l'esterno. Lavoro totale di tutte le forze (conservative e non) interne al sistema L tot = 0 ΔE E = ΔE mec + ΔE th + ΔE int = 0 L'energia totale di un sistema isolato si conserva Entro il sistema isolato possono avvenire trasferimenti di energia, tra K ed U, o tra K ed Eth, ma la somma di tutte le forme di energia all'interno del sistema NON CAMBIA La conservazione dell'energia di un sistema isolato possiamo anche scriverla come : ΔE mec + ΔE th + ΔE int = 0 Emec,2 = Emec,1 - ΔE th ΔE int ovvero in un sistema isolato possiamo mettere in relazione le energie relative ad un certo istante con tutte le energie ad un altro istante qualsiasi, senza bisogno di considerare gli stati intermedi.

Conservazione dell'energia L'energia totale di un sistema, somma della sua energia meccanica e delle sue energie interne (inclusa quella termica), puo' variare solo se viene ceduta o assorbita energia dall'esterno Abbiamo visto finora che l'unico modo di trasferire energia ad un sistema o dal sistema è compiere lavoro. Se L è il lavoro svolto sul ( o dal ) sistema, allora : L = ΔE E = ΔE mec + ΔE th + ΔE ΔE int variazione di altre forme di energia interna, a parte quella termica

Centro di massa (o baricentro) Il centro di massa di un corpo (o di un sistema di corpi) è il punto che si muove come se : 1) tutta la massa del corpo fosse concentrata in quel punto 2) tutte le forze esterne agissero in quel punto Il moto complicato di un oggetto esteso i cui punti non si muovono tutti allo stesso modo puo' essere semplificato studiando il moto del suo centro di massa. ESEMPIO 1 : Una palla lanciata in aria senza farla roteare segue una traiettoria parabolica, tutti i suoi punti si muovono assieme e possiamo assimilarla ad una particella

Centro di massa Il centro di massa di un corpo (o di un sistema di corpi) è il punto che si muove come se : 1) tutta la massa del corpo fosse concentrata in quel punto 2) tutte le forze esterne agissero in quel punto Il cdm è il punto geometrico corrispondente al valor medio della distribuzione della massa del sistema nello spazio ESEMPIO 2 un tuffatore che salta dal trampolino : ogni parte del corpo si muove in modo diverso, seguendo traiettorie diverse. Il centro di massa seguirà una traiettoria parabolica : tutte le altre parti si muovono attorno al centro di massa.

Centro di massa di un sistema di particelle consideriamo un sistema di 2 particelle di massa m1 ed m2, separate da una distanza d. L'origine dell'asse x coincide con la posizione di m1. y m1 m2 x d La posizione del centro di massa x cdm di questo sistema di 2 punti materiali è : x cdm = m2 d m1 + m2

Centro di massa di un sistema di particelle x cdm = m2 d m1 + m2 y x cdm m1 m2 x d Supponiamo che sia presente solo la particella m1 : in questo caso, il centro di massa deve coincidere con la posizione di m1, ed infatti l'equazione ci dice che se m2=0 x cdm = 0. Se invece esiste solo m2 m1 = 0, x cdm = d Se m1 = m2, possiamo intuire che il cdm si debba trovare esattamente a metà strada : infatti se m1 = m2 = m x cdm = [m/(2m)] d d/2 Se m1 ed m2 0, la posizione del cdm deve essere sempre compresa tra 0 e d, ovvero il centro di massa è sempre situato in un punto compreso tra le posizioni delle due particelle.

Centro di massa di un sistema di particelle origine del sistema di riferimento traslata consideriamo un sistema di 2 particelle di massa m1 ed m2, separate da una distanza d. L'origine dell'asse x NON coincide con la posizione di m1. y x cdm m1 m2 x1 d x x2 x cdm = m1x1 + m2x2 m1 + m2 se x1 = 0, ovvero se l'origine degli assi coincide con la posizione di m1, ricaviamo l'equazione precedente. m1 + m2 = M x cdm = m1x1 + m2x2 M

Centro di massa di un sistema di particelle sistema di piu' particelle Per un sistema di n particelle, possiamo generalizzare l'espressione precedente : x cdm = m1x1 + m2x2 + m3x3 +... + m n x n = 1 m i x i M M i=1 n Se le particelle sono distribuite in uno spazio tridimensionale, occorrono 3 coordinate per definire il centro di massa : n n n x cdm = 1 m i x i y cdm = 1 m i y i z cdm = 1 m i z i M i=1 M i=1 M i=1

Centro di massa di un sistema di particelle notazione vettoriale Per un sistema di n particelle, possiamo generalizzare l'espressione precedente : x cdm = m1x1 + m2x2 + m3x3 +... + m n x n = 1 m i x i M M i=1 n Se le particelle sono distribuite in uno spazio tridimensionale, occorrono 3 coordinate per definire il centro di massa : usando la notazione vettoriale : r cdm = x cdm i + y cdm j + z cdm k quindi l'equazione che definisce la posizione del centro di massa puo' essere scritta così : n r cdm = 1 m i r i M i=1

Distribuzione continua di materia Un oggetto qualsiasi contiene un numero enorme di particelle puo' essere considerato come una distribuzione continua di materia. Le masse delle singole particelle sono infinitesime (m dm) e al posto della sommatoria usiamo l'integrale. In questo caso, le equazioni che descrivono la posizione del cdm si modificano come segue : x cdm = 1 x dm y cdm = 1 y dm z cdm = 1 z dm M M M Per ora prendiamo in considerazione solo oggetti UNIFORMI, cioè la cui densità ρ sia la stessa in qualsiasi punto dell'oggetto. ρ = dm/dv = M/V quindi possiamo scrivere le equazioni di sopra anche in funzione del volume : x cdm = 1 x dv y cdm = 1 y dv z cdm = 1 z dv V V V

Verifica 1)Dove si trova il centro di massa della piastra del disegno? 2)Dove si trova il cdm una volta rimosso : a)il quadratino 1 b)i quadratini 1 e 2 c)i quadratini 1 e 3 d)i quadratini 1,2 e 3 1 2 4 3

Problema svolto 9.1

Seconda legge di Newton per un sistema di punti materiali Come si muove il centro di massa sotto l'azione di forze esterne? Dato un sistema di punti materiali sottoposto all'azione di una forza esterna, l'equazione che governa il moto del suo centro di massa è : dove : F net = MaM cdm 1. F net è la somma vettoriale di tutte le forze esterne agenti sul sistema. Non vanno considerate le forze interne, ovvero quelle che i punti materiali del sistema esercitano tra loro! 2. M è la massa totale del sistema : deve restare invariata, nessuna massa deve entrare o lasciare il sistema che in questo caso si dice CHIUSO. 3. a cdm è l'accelerazione del solo centro di massa del sistema. come tutte le equazioni vettoriali, possiamo scriverla come 3 equazioni scalari : F net,x = Ma cdm,x F net,y = Ma cdm,y F net,z = Ma cdm,z

Dimostrazione F = ma net cdm Per un sistema di n particelle : n n r cdm = 1 m i r i Mr cdm = m i r i = m 1 r 1 + m 2 r 2 + m 3 r 3 +. m n r n M i=1 i=1 derivando la posizione di ciascuna particella i-esima rispetto al tempo : v i = dr i /dt n Mv cdm = m i v i = m 1 v 1 + m 2 v 2 + m 3 v 3 +. m n v n i=1 derivando ancora la velocità rispetto al tempo : a i = dv i /dt n Ma cdm = m i a i = m 1 a 1 + m 2 a 2 + m 3 a 3 +. m n a n = F 1 + F 2 + F 3 +. F n = F net i=1 queste forze sono sia interne che esterne. Per il principio di azione e reazione, le forze interne si annullano in coppie azione-reazione Restano quindi solo le forze esterne

Esercizio svolto 9.3 moto del centro di massa di 3 particelle Sistema di 3 particelle, ciascuna soggetta all'azione di una forza esterna. Tutte le particelle sono inizialmente a riposo. F1 = 6,0 N F2 = 12 N F3 = 14 N qual è l'accelerazione del centro di massa e in che direzione si muove?

Quantità di moto di un corpo puntiforme La quantità di moto di una particella è : p = mv E' una grandezza vettoriale o scalare? Che direzione e verso ha? Qual è la sua unità di misura nel S.I.? La quantità di moto è detta anche momento lineare della particella.

Quantità di moto di un corpo puntiforme La quantità di moto di una particella è : p = mv E' una grandezza vettoriale Ha stessa direzione e verso del vettore velocità della particella La sua unità di misura è il kg m/s La quantità di moto è detta anche momento lineare della particella.

Relazione tra forza e quantità di moto per un punto materiale La quantità di moto di una particella è : p = mv La seconda legge di Newton F net = ma puo' essere espressa anche così : F net = dp/dt E' facile infatti dimostrare che F net = dp/dt = d(mv)/dt = m(dv/dt) = ma La rapidità di variazione della quantità di moto una particella è proporzionale alla forza netta che agisce sulla particella ed ha la stessa direzione di quella forza Quando sulla particella agisce una forza esterna, la sua quantità di moto cambia. Viceversa, la quantità di moto puo' variare solo in presenza di una forza esterna, altrimenti resta costante.

Verifica In figura è riportato l'andamento della quantità di moto di una particella che si muove lungo l'asse x in funzione del tempo. Su di essa agisce una forza diretta lungo lo stesso asse. a) Ordinate le regioni indicate secondo valori decrescenti del modulo della forza b) In quali regioni la particella rallenta? p 1 2 3 4 t

Verifica In figura è riportato l'andamento della quantità di moto di una particella che si muove lungo l'asse x in funzione del tempo. Su di essa agisce una forza diretta lungo lo stesso asse. a) Ordinate le regioni indicate secondo valori decrescenti del modulo della forza il modulo della forza è la rapidità di variazione di p : 1, 3, 2 e 4 (uguali) b) In quali regioni la particella rallenta? nella regione 3, perché p = mv sta diminuendo p 1 2 3 4 t

Quantità di moto di un sistema di punti materiali Consideriamo un sistema di punti materiali, ciascuno con una propria massa, velocità e quantità di moto. I punti materiali possono interagire tra di loro ed essere soggetti all'azione di una o piu' forze esterne La quantità di moto del sistema è : P = p1 + p2 + p3 + pn = m 1 v 1 + m 2 v 2 +. + m N v N da cui P = M v cdm La quantità di moto di un sistema di particelle è uguale al prodotto della massa totale del sistema per la velocità del suo centro di massa

Relazione tra forza e quantità di moto di un sistema di punti materiali Derivando l'espressione precedente : P = M v cdm dp/dt = M dv cdm /dt = Ma cdm La seconda legge di Newton per un sistema di punti materiali è F net = dp/dt in cui F net è la forza risultante esterna che agisce sul sistema di particelle.