1.7. Il modello completo e le sue proprietà



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Macroeconomia neoclassica 1 1.7. Il modello compleo e le sue proprieà Disponiamo ora di ui gli elemeni necessari a rappresenare il modello compleo e l equilibrio. I dai del modello sono: 1. numero degli ageni economici; 2. doazione dei faori produivi; 3. conoscenze ecnologiche; 4. preferenze. Parendo da quesi dai e dalle ipoesi di: 1. razionalià; 2. concorrenza perfea; 3. assenza di incerezza; si deducono le funzioni di domanda e offera, individuali e aggregae, nel modo che abbiamo descrio. U- guagliando domanda e offera si calcolano quindi simulaneamene i prezzi e le quanià di equilibrio. Il modello neoclassico compleo si compone di sei e- quazioni e sei incognie. Le equazioni sono: 1. domanda di lavoro; 2. uguaglianza ra domanda e offera di lavoro (nel puno di piena occupazione); 3. funzione di produzione aggregaa; 4. uguaglianza fra prodoo e reddio aggregao; 5. uguaglianza fra reddio aggregao e domanda aggregaa di beni oenua come somma di consumi e invesimeni; 6. equazione quaniaiva.

2 - Capiolo 1 ( N, F N = W N = N( W P) Q = F( N, Q = Y Y = C Y M = kpy P (, r) + I( r) [41] L idenià ra il numero delle equazioni e il numero delle incognie (Q, Y, W/P, N, r, P) è condizione necessaria (ma non sufficiene) per l esisenza di una soluzione; se ale uguaglianza non valesse il sisema risulerebbe indeerminao o sovra-deerminao. Perché l evenuale soluzione sia economicamene significaiva è necessario che ue le variabili assumano valori sreamene non negaivi. Ricordando che il risparmio del seore privao S è pari alla differenza fra il reddio (disponibile) e la spesa per consumi, il sisema [41] può essere riscrio nel modo seguene. ( N, F N = W N = N( W P) Q = F( N, Q = Y S( Y, r) = I( r) M = kpy P [42] Dal confrono fra i sisemi [41] e [42] si noa che: 1) l equilibrio fra domanda e offera di beni garanisce simulaneamene l equilibrio nel mercao dei presii; 2) anche se i presii avvengono maerialmene in forma monearia, è come se capialisi e imprese si scambiassero direamene beni fisici, l evenuale ruolo di inermediazione delle banche è, in quesa versione del modello, assoluamene passivo.

Macroeconomia neoclassica 3 Nell ipoesi che la forma delle funzioni sia ale da garanire ale equilibrio 1 deerminiamone le caraerisiche parendo dall analisi grafica del modello rappresenao in Figura 5. Figura 5. Il modello neoclassico compleo Il riquadro in alo a sinisra nella Fig. 5 rappresena il mercao del lavoro. Sull asse delle ascisse misuriamo la quanià di lavoro N, sull asse delle ordinae il salario reale W/P. La curva inclinaa negaivamene è la domanda di lavoro (prima equazione sisema 1), la curva inclinaa posiivamene è l offera di lavoro (seconda equazione sisema 1). Il puno d inersezione ra le due curve definisce l equilibrio di piena occupazione, una siuazione in cui chiunque sia disposo a lavorare al saggio del salario correne rova un occupazione. Evenuali squilibri ra domanda e offera di lavoro innescano variazioni compensaive dei salari (nominali e reali) alle qua- 1 Per un approfondimeno sulla quesione dell esisenza, unicià e sabilià dell equilibrio walrasiano cfr. ra gli alri Roncaglia (2001 p. 377 e segg.) e Varian (1992).

4 - Capiolo 1 li lavoraori e imprese reagiscono porando il mercao verso l equilibrio. In presenza di disoccupazione, per esempio, i salari 2 diminuiscono per effeo della concorrenza che i disoccupai fanno agli occupai, offrendosi alle imprese a un salario più basso. 3 La diminuzione dei salari pora l offera di lavoro a ridursi e la domanda a aumenare fino a quando le due grandezze non coincidono (piena occupazione). 4 Il salario reale di equilibrio riflee, al empo sesso, la scarsià del lavoro e la sua produivià. Tue le imprese pagano lo sesso salario orario (il più basso possibile, compaibilmene con lo sao dell offera) e domandano una quanià maggiore o minore di lavoro in relazione alla loro capacià di valorizzarlo (produivià). Tui i lavoraori ricevono la sessa remunerazione (la più ala possibile, compaibilmene con lo sao della domanda e a parià di qualifica) e offrono più o meno lavoro a seconda delle loro preferenze. Chi resa disoccupao o lo è per scela (disoccupazione volonaria) o è in ransio da un occupazione all alra (disoccupazione frizionale). La disoccupazione volonaria è dovua al rifiuo o all incapacià di un singolo lavoraore in seguio a disposizioni legislaive o consueudini sociali, o a coalizioni per la conraazione colleiva, o alla lenezza nell adaarsi ai muameni di acceare una remunerazione corrispondene al prodoo aribuibile 2 Il livello generale dei prezzi è deerminao, come vedremo, dall equilibrio ra domanda e offera di monea, indipendenemene dal livello del salario nominale. A ogni livello del salario nominale conraao sul mercao del lavoro corrisponde un livello del salario reale ben deerminao. Come vedremo nel Cap. seguene ipoizzando che prezzi e salari varino proporzionalmene queso meccanismo viene meno. 3 Si ricorda che per ipoesi i lavoraori sono ui ugualmene produivi e abili. 4 L aggiusameno avviene nel corso di un empo logico di duraa imprecisaa ed è ano più rapido quano più il mercao del lavoro è flessibile. Ogni osacolo a quesa flessibilià, ogni sussidio, ogni sindacao non fa alro che rallenare il processo naurale di convergenza verso l efficienza. Il fao che si deermini un unico salario reale d equilibrio dipende dall ipoesi che il lavoro presao dagli m individui sia omogeneo.

Macroeconomia neoclassica 5 alla sua produivià marginale. 5 La disoccupazione frizionale è dovua a squilibri emporanei fra le quanià relaive di risorse specializzae, in seguio ad errori di calcolo o a disconinuià della domanda; oppure a sfasameni di empo derivani da muameni imprevisi; oppure al fao che il passaggio da un occupazione all alra non può compiersi senza un cero riardo. Solamene osacolando l aggiusameno auomaico nel mercao del lavoro araverso barriere di naura isiuzionale (es. salario minimo, sindacai) è possibile che l economia permanga in una condizione di disoccupazione involonaria. Dao il salario reale di equilibrio si deerminano simulaneamene la domanda e l offera di lavoro individuali e aggregae e la produzione individuale e aggregaa (cfr. Fig. 1 riquadro in basso a sinisra). Imponendo la condizione aggiuniva per cui i profii di ogni impresa (e quindi la loro somma) siano pari a zero (condizione di equilibrio di lungo periodo) e l uguaglianza fra prodoo e reddio (cfr. Fig. 1 riquadro in basso al cenro). La quina equazione del modello definisce la condizione di equilibrio ra domanda e offera aggregaa di beni. I reddii complessivamene disribuii nell economia sono pari a P Y = = W N + R 1 P 1 A 1 P Q [43] A frone di quesi reddii la domanda aggregaa di beni è pari a 6 P Y = P C + P C + P I [44] W K Somma di consumi di lavoraori e capialisi e inve- 5 Ovviamene per una persona che non disponga di alre risorse olre il proprio lavoro, la condizione di disoccupazione volonaria è necessariamene ransioria. 6 Per un approfondimeno sulla disribuzione del reddio cfr. Screpani (1980), Cap 3. Si noi che per avere perfea esausione del prodoo è necessario ipoizzare che la funzioni di produzione individuali e aggregaa esibiscano rendimeni cosani di scala. Su queso puno specifico confrona ra gli alri Blaug (1985), p. 440.

6 - Capiolo 1 simeni. Espliciando il legame consumi, reddio aggregao e asso d ineresse, enendo cono delle equazioni [13] e [26] e dividendo enrambi i membri dell equazione [44] per il livello generale dei prezzi oeniamo ( Y r ) I ( r ) Y = C, + [45] La [45] deermina il asso d ineresse reale di equilibrio corrispondene al puno di piena occupazione. Tale condizione di equilibrio è rappresenaa nel riquadro in alo al cenro della Fig. 1. La rea vericale corrisponde al reddio di piena occupazione e coincide, di fao, con il PIL in ermini reali. La curva inclinaa negaivamene è pari alla somma fra la domanda di beni di consumo e la domanda di beni d invesimeno, enrambe funzione inversa del asso d ineresse reale. Soraendo la spesa per consumi da enrambi i membri dell equazione [45] e ricordando che il risparmio del seore privao coincide con la differenza fra reddio e consumi, la condizione di equilibrio nel mercao dei beni si rasforma nella condizione di equilibrio nel mercao dei presii in ermini reali. 7 ( r Y ) I ( r ) S, = [46] L equilibrio nel mercao dei presii si raggiunge araverso variazioni compensaive del asso d ineresse nominale e reale. Un eccesso di domanda di presii, per esempio, pora il asso d ineresse a aumenare. Tale aumeno spinge i capialisi ad aumenare l offera di presii e le imprese a ridurre la propria domanda. L aumeno del asso d ineresse si arresa nel puno in cui domanda e offera di presii sono in e- quilibrio. 7 Si noi che il risparmio è una funzione crescene sia del asso d ineresse reale sia del reddio nell ipoesi che valga lo smussameno nel consumo, ossia che il consumo vari nella sessa direzione del reddio ma meno che proporzionalmene.

Macroeconomia neoclassica 7 Il asso di ineresse reale d equilibrio è, al empo sesso, indice della scarsià di capiale e della sua produivià. Tue le imprese pagano lo sesso asso d ineresse (il più basso possibile, compaibilmene con lo sao dell offera di presii) e domandano più o meno capiale in relazione alla produivià. Tui i capialisi ricevono lo sesso asso di ineresse (il più alo possibile, compaibilmene con lo sao della domanda) e offrono più o meno capiale in relazione alla preferenza ra consumo presene e consumo fuuro. Definio r* si deerminano il livello di risparmio e di consumo dei singoli capialisi e aggregao, sia il livello di invesimeno individuale e aggregao. L ulima equazione del modello sabilisce l uguaglianza ra domanda e offera di monea esogena (M). Espliciando il livello dei prezzi a parire dall equazione quaniaiva si oiene un espressione della domanda aggregaa di beni in ermini nominali. Daa l equazione quaniaiva, il reddio di piena occupazione e l offera di monea si deermina il livello dei prezzi di equilibrio che genera una domanda capace di assorbire l offera di beni di piena occupazione (v. Riquadro V della Fig. 1). Moliplicando il livello dei prezzi per il salario reale di piena occupazione (calcolao uguagliando domanda e offera di lavoro) si deermina il salario moneario corrispondene alla piena occupazione. Aggiungendo al asso d ineresse reale di equilibrio (calcolao uguagliando domanda e offera di beni) il asso d inflazione aeso si deermina il asso d ineresse nominale di piena occupazione. 1 P = M ky [47] Con l espressione [47], la descrizione del modello macroeconomico neoclassico è complea. La possibilià di deerminare i prezzi relaivi (salario reale e asso d ineresse reale nel nosro modello) senza far riferimeno alla domanda e all offera di monea mee in lu-

8 - Capiolo 1 ce una proprieà essenziale del modello walrasiano, la separazione (dicoomia) ra la pare reale (Equazioni da 1 a 5 nel sisema [41] e la pare monearia del modello (Equazione 6). Una seconda caraerisica imporane del modello è che l offera (di piena occupazione) deermina la propria domanda. Tale caraerisica, definia legge di Say (v. dopo par. 1.8) dipende dall idenià fra produzione e reddio aggregao (vera per definizione) e fra reddio aggregao e domanda aggregaa. La seconda uguaglianza dipende dall ipoesi che nessuno decida di raenere presso di sé pare del proprio reddio soo forma monearia senza spenderlo. Tui i reddii vengono spesi direamene nell acquiso di beni e servizi o indireamene (ui i risparmi si rasformano in presii e ui i presii in invesimeni produivi). Come vedremo quesa ipoesi è alla base della legge di Say (v. dopo par. 1.8). L equilibrio generale al quale giunge il sisema economico araverso il dispiegarsi simulaneo e armonico della conraazione compeiiva all inerno del mercao del lavoro, dei presii e dei beni è caraerizzao dalla piena occupazione delle risorse disponibili e dalla loro massima valorizzazione. Imprese, lavoraori e capialisi realizzano congiunamene il miglior risulao possibile compaibilmene con le scele e le decisioni degli alri. Nessun agene economici è doao di poere di mercao, ui agiscono sullo sesso piano mossi unicamene dal proprio ineresse. Non esisono sindacai né associazioni degli imprendiori. Il libero scambio sosenuo dall informazione perfea, dall assenza di esernalià e di barriere all enraa e all uscia, dall omogeneià dei beni e dei servizi scambiai e dall assenza di incerezza (per ipoesi il fuuro è noo con cerezza o almeno in ermini probabilisici) garanisce un allocazione efficiene delle risorse, dal puno di visa ecnologico ed economico. Meiamo alla prova la capacià esplicaiva di queso modello descrivendo gli effei di uno shock ecnologico posiivo (incremeno della produivià del lavoro e del capiale v. Fig. 6).

Macroeconomia neoclassica 9 Figura 6. Effei macroeconomici di uno shock ecnologico posiivo Il primo effeo di uno shock ecnologico posiivo è l innalzameno della funzione di produzione; a parià di inpu l oupu aumena. L aumeno della produivià provoca l innalzameno della domanda di lavoro. A parià di offera di lavoro queso aumeno genera, araverso la concorrenza fra le imprese, un aumeno dell occupazione e del salario reale di equilibrio. La produzione complessiva aumena per due moivi: aumeno dell occupazione, maggiore produivià dei lavoraori occupai. Nel mercao dei beni aumenano sia l offera che la domanda aggregaa. La domanda aggregaa aumena: 1) per effeo della maggiore domanda di beni di consumo provocaa dal maggior reddio e 2) per effeo della maggiore domanda di beni di invesimeni innescaa dall incremeno nella produivià del capiale. Nel mercao dei presii, ipoizzando che i consumi crescano meno del reddio, aumena il risparmio e l offera di presii. Il asso d ineresse reale di equilibrio aumena, diminuisce o rimane cosane (come nel grafi-

10 - Capiolo 1 co) a seconda del prevalere di un effeo sull alro. L aumeno dell offera di beni (e del reddio aggregao) a parià di offera di monea deermina infine un abbassameno del livello generale dei prezzi (5). Un secondo shock di cui è ineressane rappresenare gli effei è uno shock moneario negaivo. Una riduzione improvvisa dell offera di monea M può essere provocaa da una poliica monearia resriiva (riduzione della base monearia da pare della banca cenrale), dall emergere di una sfiducia diffusa del pubblico nei confroni delle banche, 8 o da una maggiore propensione delle banche a enere riserve liquide. 9 Figura 7. Effei macroeconomici di uno shock moneario negaivo Il primo effeo di una conrazione dell offera di monea si osserva nel Riquadro in basso a desra in 8 Tale sfiducia si riflee in un aumeno della domanda di circolane e ceeris paribus in una conrazione dell offera di monea. L effeo in quesa direzione può essere poenziao da un aumeno del coefficiene di giacenza media. 9 Una maggiore propensione delle banche a raenere riserve liquide equivale a una conrazione dell offera di presii e ceeris paribus in una conrazione dell offera di monea.

Macroeconomia neoclassica 11 Fig. 7. In corrispondenza del livello generale dei prezzi, che prima dello shock assicurava l equilibrio, si deermina un eccesso di domanda di monea (e specularmene un eccesso di offera di beni). Gli ageni e- conomici, nel enaivo di ricosiuire le score monearie precedeni, vendono i beni a un prezzo più basso e/o riducono i propri acquisi. La diminuzione della domanda aggregaa in ermini nominali provocaa dalla resrizione monearia, compora una diminuzione del livello generale dei prezzi, un aumeno del salario reale (a parià di salario nominale) e un aumeno del asso d ineresse reale ( a parià di aspeaive sul livello dei prezzi fuuro). Nel mercao del lavoro l aumeno del salario reale pora alla comparsa della disoccupazione. Se non ci sono osacoli alla flessibilià verso il basso dei salari moneari, ale disoccupazione si risolve da sé. I disoccupai fanno concorrenza agli occupai proponendosi alle imprese a un salario più basso. I salari moneari e reali scendono fino a riprisinare l equilibrio di piena occupazione. Se il movimeno è abbasanza rapido il livello della produzione e i reddii di equilibrio non si modificano in maniera apprezzabile. Nel mercao dei beni avviene qualcosa di analogo, l aumeno del asso d ineresse reale (innescao dalla deflazione) provoca la cadua della domanda aggregaa al di soo dell offera di piena occupazione. Se non vi sono osacoli, il asso d ineresse nominale si riduce in linea con la deflazione riprisinando l equilibrio fra domanda e offera. 10 Una prima esensione del modello neoclassico consise nell inrodurre la Pubblica Amminisrazione e con essa la spesa pubblica per l acquiso di beni e servizi (G ), la spesa pubblica per rasferimeni (TR )e la assazione (TAX ) ipoizzae ue variabili esogene. 10 Si noi che il sisema economico ende a riornare all equilibrio precedene lo shock moneario secondo quel principio di omeosasi di cui s è deo nel capiolo inroduivo.

12 - Capiolo 1 ( N, F N = W N = N( W P) Q = F( N, Q = Y Y = C Y M = kpy P ( + TR TAX, r) + I( r) + G [48] Le prime quaro equazioni del modello e l ulima resano assoluamene ideniche (nell ipoesi che non vi sia moneizzazione del defici pubblico). L equazione della domanda aggregaa si modifica aggiungendo la spesa pubblica per l acquiso di beni e servizi alle componeni privae della domanda aggregaa e ricordando che il consumo adesso è funzione del reddio disponibile (reddio aggregao più rasferimeni provenieni dal bilancio pubblico meno impose diree e indiree e conribui sociali). Aggiungendo i rasferimeni e soraendo le asse a desra e a sinisra dell equazione (5) del sisema [48] e la definizione di risparmio come reddio disponibile meno consumi privai, il sisema [43] si può riscrivere nel modo seguene ( N, F N = W N = N( W P) Q = F( N, Q = Y S M = kpy P ( Y + TR TAX, r) = I( r) + ( G + TR TAX ) [49] La quina equazione del sisema [49] definisce la condizione di equilibrio nel mercao dei presii in presenza della pubblica amminisrazione. L offera di presii coincide con il risparmio. La domanda di presii coincide con la somma ra invesimeni e disavanzo del bilancio pubblico (risparmio pubblico negaivo). La rappresenazione grafica del modello è idenica a

Macroeconomia neoclassica 13 quella proposa in Fig. 5 con l unica avverenza sul muao conenuo del riquadro in alo al cenro e il alo a desra. Figura 8. Effei macroeconomici di un aumeno di G a parià di TR e TAX Un aumeno improvviso della spesa pubblica per l acquiso di beni e servizi (ceeris paribus e senza ener cono della possibilià che gli ageni economici aendendosi che a queso aumeno seguirà un maggiore assazione in fuuro, vedi dopo equivalenza ricardiana) provoca come unico effeo un aumeno del asso d ineresse reale, una riduzione degli invesimeni privai e dei consumi, un aumeno del risparmio che va a finanziare il bilancio pubblico (v. Fig 8). La riduzione degli invesimeni privai, provocaa dall aumeno del asso d ineresse reale, innescao a sua vola dalla maggior spesa pubblica finanziaa in defici prende il nome di spiazzameno finanziario. Il livello del reddio e dell occupazione rimangono immuai, così come il livello generale dei prezzi. Figura 9. Effei di un aumeno di TR a parià di G e TAX

14 - Capiolo 1 Un aumeno improvviso della spesa pubblica per rasferimeni genera gli sessi effei sulla domanda aggregaa di beni e di presii (v. Fig 9). A parià di impulso fiscale espansivo, l aumeno del asso d ineresse reale è miigao dal maggior reddio disponibile che fa aumenare i risparmi e l offera di presii (anche se in misura inferiore all aumeno della domanda). Anche in queso caso, come nel caso di un aumeno improvviso della spesa pubblica per l acquiso di beni e servizi, prodoo e reddio aggregao, occupazione e livello dei prezzi non si modificano. Infine, un aumeno improvviso della assazione (in somma fissa), a parià di uo il reso, genera una diminuzione sia della domanda che dell offera di presii (v. Fig 10). Il asso d ineresse ende a diminuire, i consumi e gli invesimeni ad aumenare e i risparmi a ridursi. Se a variare è la assazione del lavoro o quella del capiale è possibile che le curve di domanda e offera dei faori si sposino auonomamene. Es. deassazione del lavoro (abbaimeno del cuneo fiscale) può deerminare un innalzameno della domanda di lavoro con gli sessi effei di uno shock ecnologico posiivo. Figura 10. Effei di un aumeno di TAX a parià di G e TAX

Macroeconomia neoclassica 15 Volendo esendere uleriormene il modello all economia apera è necessario inrodurre: 1. le esporazioni di beni e servizi X funzione direa del asso di cambio E (quanià di valua nazionale per unià di valua esera fissa se siamo in regime di Gold sandard), del livello del reddio esero Y* e del livello dei prezzi esero P* e funzione inversa del livello dei prezzi inerno P 2. le imporazioni di beni e servizi Z funzione inversa del asso di cambio e del livello dei prezzi esero e funzione direa del livello dei prezzi e del reddio inerno 3. i movimeni privai di capiale MK funzione del differenziale fra il asso d ineresse inerno e il asso d ineresse inernazionale r* (dao per ipoesi) 4. La bilancia dei pagameni espressa in valua nazionale 5. La condizione di equilibrio fra livello dei prezzi inerno ed esero P = EP* (parià dei poeri d acquiso. 11 Alla luce di quese esensioni il modello macroecono- 11 In assenza di barriere al commercio inernazionale gli sessi beni devono cosare la sessa somma di denaro nel paese o all esero NOTA

16 - Capiolo 1 mico divena ( N, F N = W P N = N( W P) Q = F( N, Q = Y Y = C( Y + TR TAX, r) + I() r + G + X () Z() X = X ( E, P, P*, Y *) Z = Z( E, P, P*, Y ) PX EP * Z + MK( r r*) = M P = EP * M = kpy [45] Aggiungendo le asse al neo dei rasferimeni al membro di desra e sinisra della quina equazione del sisema [45] e soraendo i consumi si oiene la condizione di equilibrio macroeconomico in economia apera per cui il risparmio privao al neo dell invesimeno deve coincidere con la somma fra saldo del pubblico (G+TR-TAX) e saldo del cono correne della bilancia dei pagameni (X-Z); Se il cambio è fisso, deerminao dal rapporo ra le quanià d oro equivalene alle due unià monearie, e il livello dei prezzi inernazionale è dao, i prezzi inerni sono ugualmene dai e la quanià di monea varia in risposa allo squilibrio di pare correne in maniera ale da riporare in equilibrio prezzi inerni ed eseri. 12 In equilibrio con cambi fissi il asso d ineresse inerno ed esero coincidono. I proveni delle esporazioni servono esaamene a pagare le imporazioni. Lo sesso vale per i movimeni di capiale e M=0. Uno surplus di bilancia dei pagameni in regime di cambi fissi deermina un afflusso di monea dall esero 12 Per una spiegazione deagliaa dei vari concei e un serio approfondimeno di concei qui semplicemene enunciai rimandiamo il leore ineressao a Gandolfo (1994, 1995).

Macroeconomia neoclassica 17 che fa aumenare la domanda aggregaa e i prezzi inerni favorendo il riprisino dell equilibrio araverso la riduzione delle esporazioni e l aumeno delle imporazioni. Per frenare l afflusso moneario la banca cenrale può spingere il asso d ineresse inerno al di soo dei asso inernazionale. Specularmene un defici di bilancia dei pagameni in regime di cambi fissi deermina un deflusso di monea verso l esero che pora a una riduzione della domanda aggregaa e dei prezzi inerni a un aumeno (compensaivo) delle esporazioni e a una riduzione delle imporazioni. Per frenare il deflusso moneario in aesa che esporazioni e imporazioni si muovano nel senso dell equilibrio la banca cenrale può spingere i assi d ineresse inerni al di sopra dei assi inernazionali vendendo ioli sul mercao inerno. In ue e re le versioni del modello lo sviluppo dell economia nel empo dipende da re faori: la crescia demografica (che incide sull offera di lavoro e la domanda di beni), l accumulazione del capiale (fruo dell inerazione ra risparmi e invesimeni) e il progresso ecnico (che aumena la produivià e la domanda per i faori della produzione).