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tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 1 Il saluto Vini e Lombardia, un binomio di eccellenza Parlare di vini di Lombardia significa pensare all eroica viticoltura della Valtellina, con gli impareggiabili e inimitabili Sforzati, all eccellenza delle bollicine di Franciacorta ormai regine incontrastate di ogni brindisi importante, all unicità dei Pinot neri dell Oltrepò Pavese, al Moscato di Scanzo, vino dolce da meditazione che ha ottenuto recentemente il riconoscimento di Docg. Ma anche a tutte le altre nostre Doc che dalle rive del Garda a Mantova, dalla Valcalepio a San Colombano, continuano a crescere conquistando spazi di mercato sempre più rilevanti. Qualità ed eccellenza del prodotto, ma anche professionalità delle aziende: sono questi gli elementi cardine che, da anni, caratterizzano il settore vitivinicolo lombardo. È ai produttori quindi che va il ringraziamento di tutti noi, con la speranza che il Vinitaly 2009 sia ricco di soddisfazioni e diventi il trampolino di lancio per affermare ancor più l arte del far vino in Lombardia. Un arte che è anche specchio di una tradizione all insegna del rispetto del territorio, delle regole e soprattutto del consumatore, che dimostra di aver colto in pieno la filosofia portata avanti dalla Regione e dai nostri produttori e richiede vini di qualità. In questo senso, vorrei ricordare che Regione Lombardia è stata una delle prime regioni italiane ad abbinare risorse eno-gastronomiche a offerte turistiche: con 10 strade dei vini e dei sapori, più di mille chilometri di itinerari, quasi 900 aziende agrituristiche, la Lombardia può vantare una straordinaria offerta di turismo enogatronomico legata all ambiente rurale. Vinitaly sarà un occasione per rilanciare i fattori di qualità e tradizione che definiscono i nostri vini, anche in vista dell Expo 2015: il forte richiamo all eccellenza e al gusto delle nostre tradizioni sarà il valore aggiunto di quest importante manifestazione globale, dal titolo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Auguro dunque a tutti coloro che parteciperanno a Vinitaly 2009 i migliori successi con la certezza che i vini di Lombardia saranno, anche quest anno, la punta di diamante della rassegna veronese. Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 2 L intervista Ferrazzi: Nella nostra regione domina la cultura della qualità LUCA DANIEL FERRAZZI, ASSESSORE ALL AGRICOLTURA DELLA REGIONE LOMBARDIA, ILLUSTRA LE CARATTERISTICHE DEL SETTORE VITIVINICOLO E SPIEGA QUELLE CHE SONO LE FUTURE STRATEGIE DI UN COMPARTO IN CONTINUA E COSTANTE CRESCITA 2 - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 3 Assessore Ferrazzi, Lombardia e vini: un binomio che continua a regalare soddisfazioni e successi anche internazionali? Proprio così, i nostri vini hanno raggiunto livelli qualitativi davvero importanti. Il merito di questo risultato va ricercato innanzitutto nell impegno quotidiano e nella professionalità dei nostri produttori. La strategia che la Regione Lombardia sta portando avanti, non solo nel settore vitivinicolo, ma più in generale in tutti gli ambiti produttivi del comparto agroalimentare, va proprio in questa direzione: collaborare costantemente con i produttori cercando di metterli nelle condizioni migliori per puntare alla sicurezza alimentare e all eccellenza. Ottimi vini in grado di soddisfare ogni tipo di palato. La vitivinicoltura lombarda è caratterizzata da una vasta gamma di aree produttive nelle quali esistono condizioni ambientali e climatiche ben distinte e particolari. L assessorato Agricoltura cerca di promuovere una cultura della qualità che oggi trova riscontri tangibili in vini totalmente differenti. Dalle bollicine della Franciacorta al Pinot Nero dell Oltrepò, dai rossi di Valtellina ai Lambruschi Mantovani, solo per citare alcuni esempi, l eccellenza risulta essere sempre più il denominatore comune dei nostri vini. Una Lombardia che detiene anche interessanti primati nel settore vitivinicolo. La nostra regione può contare sull Oltrepò, terza area italiana per estensione viticola DOC preceduta solo dall Asti e dal Chianti; sulla Franciacorta, in assoluto la prima area italiana per la produzione delle bollicine d eccellenza a metodo classico; sulla Valtellina, la maggior area viticola di montagna dell intero territorio nazionale La realtà di oggi è frutto di scelte attente e politiche mirate alla crescita del settore. E vero. A partire dagli anni ottanta, in Lombardia si sono intensificati i miglioramenti del vigneto e della cantina. Oggi in tutte le aree lombarde si producono vini apprezzati in tutto il mondo. A tal proposito devo sottolineare come nella nostra regione sia sempre più diffusa la consapevolezza di quanto il vino e tutto ciò che ad esso è collegato sia importante non solo come fonte di reddito, ma anche come fattore strategico in un ottica di marketing territoriale. E intanto nei prossimi giorni a Verona si celebra il Vinitaly, la più importante fiera italiana del settore. Stiamo lavorando in maniera serrata per perfezionare la nostra presenza al Vinitaly. I nostri produttori si apprestano a vivere questo appuntamento con la consueta professionalità e grande entusiasmo. Per comprendere con quanta serietà e attenzione Regione e Unioncamere Lombardia si dedichino ai progetti di promozione e commercializzazione è sufficiente pensare che, nonostante il periodo di crisi economica, negli ultimi anni la presenza delle aziende lombarde al Vinitaly è passata da 140 a 201 unità record di sempre. E questi successi sono anche il frutto dell instancabile lavoro messo in atto dall Ascovilo (Associazione dei Consorzi Vini di Lombardia), dai singoli Consorzi, punto di riferimento sui vari territori, ed ovviamente dai produttori, che operano sul campo per affermare con la giusta determinazione i nostri prodotti.

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 4 L intervista Bettoni: I nostri vini protagonisti in Italia e nel resto del mondo 4 - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 5 FRANCESCO BETTONI, PRESIDENTE DI UNIONCAMERE LOMBARDIA, DA MOLTI ANNI SI DEDICA CON PASSIONE ED INTERESSE AL SETTORE DEI VINI. IN QUESTA INTERVISTA RACCONTA COME IL MADE IN LOMBARDIA CONTINUI A MIETERE SUCCESSI SIA A LIVELLO NAZIONALE SIA OLTRE I CONFINI DEL NOSTRO PAESE. UN SUCCESSO CHE ARRIVA DA LONTANO ANCHE GRAZIE AL CONTRIBUTO DELLE CAMERE DI COMMERCIO CHE QUOTIDIANAMENTE OPERANO SUL TERRITORIO Presidente Bettoni, qual è il segreto del successo dei vini di Lombardia? Alla base di ogni successo c è sempre tanto lavoro e un modello organizzativo vincente. Ritengo che all interno di questo schema il sistema delle Camere di Commercio abbia giocato e continui a giocare un ruolo importante. In che senso? Commercializzazione, internazionalizzazione, promozione, sono solo alcune delle attività strategiche che le Camere di Commercio svolgono a favore di aziende vitivinicole che in Lombardia dimostrano di essere sempre più professionali e preparate. Il vino sembra non risentire particolarmente della crisi? Aggiungerei e specificherei, il vino buono, il vino di qualità. Effettivamente i dati più recenti ci dicono che complessivamente in Italia l acquisto dei vini a Denominazione è nel 2008, nonostante la crisi, addirittura in crescita del 7% rispetto al 2007. Il vino lombardo piace agli stranieri. Successi negli Stati Uniti, in Australia, in Cina, solo per citare le realtà più lontane. Lo confermo. Anche nella recente esperienza che un paio di mesi fa ha portato produttori lombardi a presentare i propri vini a New York e Miami il consenso è stato forte e unanime. Un giusto premio ad un sistema che ha sempre creduto ed investito in questo settore. Come dire... l orgoglio del made in Lombardia Vede, con un pizzico di campanilismo ma anche di sano realismo non nascondo che mi fa davvero piacere riscontrare la soddisfazione che soprattutto all estero la gente prova nel degustare le inimitabili bollicine di Franciacorta, gli eccellenti rossi della Valtellina o l ottimo Pinot Nero dell Oltrepò. Quando ciò accade, e vi garantisco che accade sempre più spesso, per me e per tutti coloro che lavorano su questi progetti la soddisfazione è davvero grande. E per il futuro cosa c è da augurarsi? Di crescere ulteriormente. Una crescita che deve essere dettata sempre e comunque dall elemento imprescindibile della qualità. Le Camere di Commercio della Lombardia saranno sempre un punto di riferimento per i Consorzi e per tutti i produttori. Anche in futuro potranno contare su di noi per rendere ancor più competitivo il modo di porsi sul mercato nazionale e estero. VINI DI LOMBARDIA - 5

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 6 E della Lombardia Il Vino del Presidente la notizia Forse non tutti lo sanno ma è lombardo Il Vino del Presidente. L idea, trasformata in realtà, nacque dopo che l allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi in occasione della visita in Valtellina, nel luglio del 2003, aveva rivolto un elogio particolare e di grande apprezzamento al Moscato Rosa, un prodotto - fino ad allora sperimentale - realizzato con l uva dei vigneti Triacca di Bianzone, in provincia di Sondrio. Da lì nacque la proposta di ribattezzare questo vino come Il Vino del Presidente. Un idea piaciuta a Ciampi e a sua moglie Franca che, qualche mese più tardi, a marzo del 2004, in occasione della visita a Sesto San Giovanni, ricevettero dall allora vicepresidente e assessore regionale all Agricoltura della Lombardia, Viviana Beccalossi, la prima bottiglia di quel moscato. A ricordare nel dettaglio l episodio avvenuto a Sondrio è Carlo Alberto Panont, già direttore del Consorzio Vini di Valtellina: Il Presidente Ciampi e sua moglie Franca al termine di un pranzo tutto a base di prodotti tipici locali, accostarono il Moscato Rosa di Bianzone a dolci secchi tradizionali di quella terra e subito ne apprezzarono le qualità ed in particolar modo i profumi speziati e di rosa selvatica. Il passo poi di trasformare quel vino nel Vino del Presidente fu molto breve.

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 7 Viaggio alla scoperta dei vini e dei Consorzi In Lombardia ogni anno si producono circa ottanta milioni di bottiglie a denominazione d origine su oltre 23.000 ettari di territorio censito. L attenzione dei Consorzi di Tutela è sempre più rivolta alla rintracciabilità del prodotto. Un elemento, questo, che offre certezze e sicurezze assolute al consumatore. Il settore vitivinicolo lombardo è caratterizzato infatti da disciplinari di produzione normati da regole chiare e precise, per un percorso che parte dalla vigna per arrivare alla bottiglia. Protagonisti assoluti di questo modo di agire sono, oltre ai produttori, i Consorzi di Tutela che operano sul territorio. Nelle pagine che seguono andiamo dunque a prendere in esame i singoli Consorzi e a descrivere i vini lombardi che nascono nelle differenti aree geografiche della Lombardia. Un percorso reso possibile grazie alle notizie pubblicate sul volume Vini di Lombardia, realizzato dall Assessorato all Agricoltura della Regione Lombardia, in collaborazione con l Associazione dei Consorzi Tutela Vini di Lombardia e al contributo offerto da Unioncamere Lombardia. VINI DI LOMBARDIA - 7

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 8 ENTE VINI BRESCIANI q ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA ENTE VINI BRESCIANI Viale Bornata, 110-25123 Brescia (Bs) Tel. 030364755 web: www.entevinibresciani.it e-mail: ufficio@entevinibresciani.it L Ente Vini Bresciani raggruppa e coordina alcuni Consorzi (Consorzio Botticino, Consorzio Capriano del Colle, Consorzio Cellatica, Garda Classico) che tutelano i vini a Denominazione di Origine della Provincia di Brescia. L'Ente Vini Bresciani nasce nel 1993 per la trasformazione del Consorzio Tutela Vini Bresciani a DOC fondato nel 1962. Svolge attività di supporto per gli aspetti tecnico-legislativi nel settore vitivinicolo ed enologico, realizza la promozione del vino bresciano, coordina la partecipazione delle Aziende a manifestazioni a carattere nazionale e internazionale e collabora con le pubbliche amministrazioni per tutte le iniziative di settore. L Ente Vini Bresciani rappresenta e gestisce gli interessi generali comuni delle DOC Botticino, Capriano del Colle, Cellatica, Garda Classico, S. Martino della Battaglia e Valcamonica. I Consorzi di produttori di vino associati all'ente Vini Bresciani tutelano e valorizzano i vini DOC (a Denominazione di Origine Controllata) e IGT (ad Indicazione Geografica Tipica) della propria zona, garantendone la qualità attraverso numerose azioni, tra le quali anche il controllo sul rispetto delle regole dei disciplinari di produzione e l assistenza tecnica alle Aziende associate. L Ente Vini Bresciani è inoltre incaricato dai consorzi di tutela associati a gestire le attività previste dai D.M. 29/03/2007 e DD 13/07/2007 in merito ai piani di controllo. Le attività del Consorzio di tutela sono ulteriormente complesse e collegate a funzioni specifiche di controllo delegate dalle Pubbliche amministrazioni. Insieme, le produzioni bresciane rappresentano un totale di circa 4500 ettari di vigneti DOC posti su terreni vocati alla viticoltura, che producono circa 35.000 tonnellate di uva e 250.000 hl di vino: quantitativi bassi, oltre che per le ridotte superfici a disposizione, anche per le rese contenute che si debbono ottenere se l obbiettivo è la qualità del prodotto finale. Nel mercato mondiale del vino, così aggressivo, invaso da paesi stranieri ove le regole spesso sono aleatorie e quindi la produzione ingiustamente avvantaggiata e competitiva, non può esservi altro posto che quello riservato alla qualità, alla tradizione, alla tipicità, alla salvaguardia della viticoltura nel rispetto profondo dell ambiente e del paesaggio. All interno dell Ente Vini Bresciani ciascun Consorzio associato mantiene una propria autonomia ed individualità, anche per esaltare le peculiarità dei vini prodotti nelle diverse zone. 8 8 Vinidilombardia - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 9 ENTE VINI BRESCIANI BOTTICINO DOC LA SCHEDA Piccola area DOC limitrofa a Brescia e famosa nel mondo per il suo marmo, utilizzato anche per la costruzione della Casa Bianca e dell Altare della Patria a Roma. Qui i vigneti aggrappati alle soleggiate pendici delle Prealpi sopravvivono eroicamente alle pressioni urbanistiche, salvaguardando oltre all ambiente, l inestimabile patrimonio di tradizione e cultura legate al vino. Il clima caldo e le favorevoli esposizioni dei terreni creano l ambiente ideale per la produzione di vini rossi di notevole struttura, adatti al medio invecchiamento e a cibi ricchi e saporiti, come la selvaggina e gli arrosti. BOTTICINO DOC BOTTICINO DOC E BOTTICINO DOC RISERVA Il Botticino DOC è ottenuto da un oculato uvaggio di Barbera (min. 30%), vitigno diffuso nel mondo per le positive caratteristiche di attitudine all invecchiamento e struttura che conferisce; Marzemino (min. 20%), varietà locale che contribuisce in maniera determinante al colore, alla tipicità aromatica e al corpo; Sangiovese (min. 10%), il vitigno più diffuso d Italia che fornisce eleganza aromatica e piacevole morbidezza al gusto; Schiava gentile in piccola percentuale (min. 10%) per aggiungere un tocco di freschezza. Le migliori partite di Botticino possono acquisire la denominazione Riserva se invecchiate, anche in botti di legno, per almeno due anni. Il colore è rubino carico, brillante e con riflessi granata. L odore è spiccatamente vinoso, etereo, pieno e rotondo. Guadagna in pregio grazie a un oculato invecchiamento. Al gusto questo vino si offre giustamente tannico, pieno e caldo. La gradazione alcolica complessiva minima è di 12 gradi. Il Botticino DOC si serve a temperatura ambiente e accompagna bene i piatti elaborati a base di carni anche molto saporite: dal maiale alla selvaggina. Vino da tutto pasto, adatto in modo particolare per arrosti, cacciagione e salumi tipici bresciani. Per spuntini salati, lo si può gustare con scaglie di formaggi stagionati e ricchi di sapore. Il Botticino DOC Riserva è quello prodotto con le uve scelte dei vigneti più antichi e con la migliore esposizione. Un vino ricco e strutturato che si presta a essere consumato nel periodo medio-lungo. Servito a temperatura ambiente, può essere accostato a spiedi, piatti di carne ricchi di sapore e formaggi importanti. VINI DI LOMBARDIA Vinidilombardia - 9 9

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 10 ENTE VINI BRESCIANI CAPRIANO DEL COLLE DOC q ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA CONSORZIO CAPRIANO DEL COLLE DOC A sud della città di Brescia, nel territorio dei comuni di Capriano del Colle e di Poncarale, si erge nel bel mezzo della Pianura Padana un altopiano formato da terreni calcareo argillosi, il Monte Netto. Grazie alle caratteristiche dei suoli e alle ottime esposizioni, vi si ottengono vini molto piacevoli e da tutto pasto. CAPRIANO DEL COLLE DOC BIANCO (O TREBBIANO) Il Capriano del Colle DOC Bianco (o Trebbiano) è ottenuto dal medesimo Trebbiano di alta qualità enologica, selezionato e coltivato anche in Lugana (min. 85%), che contribuisce in modo determinante ai profumi delicati floreali e al gusto secco, sapido e strutturato, rendendolo adatto ad antipasti e piatti di pesce e carni bianche. Nella tipologia Frizzante il Bianco di Capriano si scopre come vino dissetante fresco e piacevole. Per questo vino si adoperano, dunque, il Trebbiano di Soave (Lugana) e/o Trebbiano toscano. Il colore è giallo paglierino, con riflessi verdognoli. All olfatto si offre con note floreali, delicato e gradevole. Al gusto è secco e rivela una struttura particolare. La gradazione alcolica complessiva minima è di 11 gradi. Perfetto per accompagnare antipasti, piatti di pesce e portate con rane e lumache. Si presta anche ad affiancare i tradizionali casonsei. La tipologia Frizzante si ottiene dal medesimo uvaggio indicato per il Capriano del Colle DOC Bianco. Per la sua produzione vengono selezionate le uve mature al punto giusto per dare vini freschi, piacevoli, ideali da consumare giovani. Il colore è giallo paglierino, con modesti riflessi verdognoli. Il profumo è delicato e molto gradevole. Il sapore è armonico e fresco. La gradazione alcolica complessiva minima è di 11 gradi. Si tratta di un vino da aperitivo, ma anche di un ottimo sostegno per antipasti, portate di pesce e altri piatti leggeri. Il Capriano del Colle DOC Rosso è ottenuto dal sapiente uvaggio di Sangiovese (min. 40%), Marzemino (min. 35%), Barbera (min. 3%), con possibili aggiunte di Merlot e/o Incrocio Terzi (max. 15%), dal quale nasce un vino delicato, morbido e di buon corpo, adatto alle carni rosse, ai secondi bresciani, ai formaggi e ai salumi nostrani. La caratteristica peculiare di queste uve è quella di essere cresciute e maturate da piante coltivate su terreni argillosi, in vigneti che godono di un esposizione particolarmente favorevole. Il colore è rosso intenso. All olfatto si presenta etereo, ampio, leggermente vinoso e caratteristico. Al gusto è secco, pieno e vellutato. La gradazione alcolica minima complessiva è di 12 gradi. Il Capriano del Colle DOC Riserva è il fior fiore della produzione di quest area e si produce con lo stesso uvaggio indicato per il Capriano del Colle DOC Rosso, dalle migliori selezioni di uve rosse, vinificate e successivamente affinate in botti di rovere per almeno due anni. Si tratta di un vino ampio, avvolgente, giustamente tannico, di ottima ed elegante struttura. La gradazione alcolica complessiva minima è di 12 gradi. Si presta a essere servito con secondi piatti di carne sottoposti a lavorazioni complesse come arrosti, carni rosse saporite e al tipico spiedo bresciano. CAPRIANO DEL COLLE DOC ROSSO E ROSSO RISERVA CAPRIANO DEL COLLE DOC NOVELLO Il Capriano del Colle DOC Novello si produce con la macerazione carbonica di uve da vitigni Sangiovese (min. 40%), Marzemino (min. 35%), Barbera (min. 3%), Merlot e/o Incrocio Terzi (max. 15%). Il procedimento della macerazione carbonica consiste nel chiudere in botti le uve che vengono raccolte a mano e trasportate in piccole cassette. L anidride carbonica liberata all inizio della fase di fermentazione provoca la macerazione delle bucce e favorisce la liberazione di profumi assai delicati. Si tratta di un vino giovane e fruttato, che sprigiona delicati profumi di frutti di bosco. Il colore è rosso brillante, arricchito da riflessi violacei. Al gusto è fresco, rotondo ed equilibrato. La gradazione alcolica complessiva minima è di 11 gradi. Il Capriano del Colle DOC Novello accompagna i piatti tipici della stagione autunnale ed è particolarmente consigliato con le caldarroste. Piacevole bevuto anche da solo, ben si accompagna ai primi piatti saporiti, ai piatti di carne e ai formaggi a media stagionatura. 10 - VINI DI LOMBARDIA 10 Vinidilombardia

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 11 ENTE VINI BRESCIANI CELLATICA DOC LA SCHEDA Questa area si trova sulle colline rocciose calcareo-argillose immediatamente a ovest di Brescia ed è parzialmente coincidente con la Franciacorta. Nell ambito dei territori dei comuni di Cellatica, Collebeato, Gussago e Rodengo Saiano la viticoltura è tanto difficoltosa per le pendenze talvolta addirittura impervie dei colli coltivati, quanto determinante per la salvaguardia del territorio e per l armonia del paesaggio, fin da essere giustamente considerata un fattore irrinunciabile per la sopravvivenza stessa della stupenda area da essa interessata. CONSORZIO CELLATICA DOC CELLATICA DOC E CELLATICA DOC SUPERIORE Marzemino (min. 30%) e Barbera (min. 30%), insieme a piccole percentuali di Incrocio Terzi, vitigno originato dall incrocio tra Barbera e Cabernet franc (min. 10%), e Schiava gentile (min. 10%), sono varietà a diversa vocazione enologica che, combinate in modo sapiente e secondo tradizione, intervengono nella produzione del vino Cellatica DOC, contribuendo ciascuna con le proprie particolari attitudini alle caratteristiche finali del prodotto: un vino molto piacevole e da tutto pasto, ricco e ben strutturato ma non pesante, anzi elegante ed equilibrato. Il colore è rosso rubino, elegante al naso, intenso, di media struttura. Le selezioni più importanti, complesse e strutturate vengono affinate almeno un anno e destinate alla tipologia Superiore, vino invecchiato per legge almeno un anno, adatto al medio invecchiamento, da abbinarsi a piatti di carne sostanziosi e speziati, selvaggina e spiedo bresciano. VINI DI LOMBARDIA Vinidilombardia - 11 11

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 12 ENTE VINI BRESCIANI GARDA CLASSICO DOC q ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA CONSORZIO GARDA CLASSICO DOC In questa area limitrofa al più grande lago d Italia, di cui le splendide colline della Valtenesi rappresentano il fulcro produttivo, la qualità dei vini prodotti come DOC fino dal 1967 è cresciuta fino a meritarsi, nel 1996, l ambito riconoscimento rappresentato dalla menzione Classico accanto al nome Garda. Questa parola racchiude in sé significati che nel mondo del vino hanno grande valore: tradizione, poiché l accezione Classico viene concessa solo alle zone di più antica coltivazione della vite; qualità, poiché l importanza dell attribuzione ad un vino del termine Classico impone che tutti i Produttori siano coscienti che dalle loro terre e cantine debbono nascere vini di alto pregio, passione per la terra, l ambiente e il duro lavoro di campagna, dato che solo da vigneti rispettati e curati con ogni attenzione possono nascere le pregiate uve base per questi mirabili vini. San Martino della Battaglia è una zona di grandissimo interesse per le famose vicende storiche che l hanno segnata, una piccola nicchia geopedologica e climatica, al confine tra le colline moreniche e l entroterra a sud del Lago di Garda, parzialmente coincidente con Lugana e Garda Classico, dove il Tocai friulano ha trovato il suo ambiente di elezione, tanto da essere sopravvissuto nel tempo a tutte le influenze esterne che hanno diffuso in zona anche altre varietà bianche e rosse. GARDA CLASSICO DOC BIANCO È composto per il 70% da uve Riesling renano e italico. Si tratta di un vino secco, dal carattere energico e nobile che assume aromaticità delicate più o meno intense a seconda delle percentuali dei due vitigni. Il colore è brillante, paglierino con leggeri riflessi verdognoli. Ha un profumo fresco, delicato e di grande finezza. Al palato risulta armonico, vellutato, con leggera nota salina ed eventuale retrogusto leggermente ammandorlato. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11 gradi. Si sposa bene con cibi raffinati come pesce di lago e di mare, crostacei, frutti di mare, sformati di verdure e piatti di riso. Si adatta perfettamente, in generale, alla cucina dai gusti delicati. Ottenuto da vinificazione congiunta di Groppello (min. 30%), Marzemino (min. 5%), Barbera (min. 5%) e Sangiovese (min. 5%), sposa varietà locali (Groppello e Marzemino) e varietà diffuse a livello internazionale (Barbera e Sangiovese) per cogliere in una sintesi di particolare tipicità il meglio delle potenzialità viticole ed enologiche della zona. Il Garda Classico DOC Rosso è un vino di buona struttura, dal colore rosso rubino carico, brillante. Il profumo è vinoso, caratteristico. Può essere fruttato da giovane e speziato da vecchio. Il sapore è sapido, fine, con salinità caratteristica. La gradazione alcolica minima complessiva è 11 gradi. Quando supera i 12 gradi ed è affinato almeno un anno, assume la denominazione di Superiore e regge un invecchiamento di alcuni anni. Se giovane, si presenta come ricco complemento a pranzi non eccessivamente impegnativi, mentre nella tipologia Superiore si presta ad accompagnare i piatti di carni rosse o selvaggina, lo spiedo bresciano, fino ai più elaborati piatti della grande cucina nazionale ed internazionale.. GARDA CLASSICO DOC ROSSO E ROSSO SUPERIORE 12 - VINI DI LOMBARDIA 12 Vinidilombardia

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 13 ENTE VINI BRESCIANI GARDA CLASSICO DOC GARDA BRESCIANO DOC NOVELLO Dalla particolare ed elaborata tecnica di vinificazione obbligatoria per ottenere questo gioioso vino, detta macerazione carbonica, condotta sulle uve rosse locali, si sprigionano strabilianti profumi di piccoli frutti di bosco, sapori freschi e delicati per un vino rosso che si accompagna meravigliosamente a primi anche al pomodoro, piatti di carne mediamente speziati, formaggi come il Provolone e infine caldarroste durante le feste d autunno. Il colore è rosso intenso, con riflessi viola. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11 gradi. Proviene dalle stesse uve rosse del Garda Classico DOC Rosso, ma viene sottoposto a una particolare lavorazione, che consiste nel mantenere solo per breve tempo il contatto delle bucce con il mosto in fermentazione, per non caricare più di tanto la gradazione del colore e ottenere così un vino dal colore rosato petalo di rosa e riflessi rubino. Il Chiaretto si differenzia dagli altri rosé per la sua sorprendente armonicità floreale e di frutti di bosco, accompagnata da una discreta acidità che determina una grande freschezza di sensazioni gustative e da una struttura eccezionale. Per le sue peculiarità è indicato anche come aperitivo e per il fuori pasto. Vino da bersi giovane per apprezzarne appieno la prorompente tipicità, si adatta perfettamente a parecchi piatti delicati ed estivi, a pesce saporito, a carni bianche anche abbastanza speziate, ad antipasti, verdure cotte e salumi dolci. GARDA CLASSICO DOC CHIARETTO GARDA CLASSICO DOC GROPPELLO E GROPPELLO RISERVA Il Groppello è ottenuto dall omonima uva, considerata una rarità enologica in quanto coltivata solo in Valtenesi, sulle pendici delle splendide colline del Lago di Garda; se ne riconoscono tre biotipi di pregio, il Gentile, il Mocasina ed il Santo Stefano. È il vino più tipico della zona, un rosso delicato e di pronta beva, speziato con note fruttate, vellutato e piacevole, che si accompagna a primi saporiti, a piatti di carne di tutti i tipi e a formaggi di media stagionatura. Scegliendo i vigneti migliori e talvolta a seguito di attenta cernita delle uve, dopo un invecchiamento di almeno due anni, si ottiene il Riserva, prodotto più ricco, intensamente profumato di spezie dolci, corposo, di ottimo spessore gustativo, sempre molto avvolgente ma dalla tannicità morbida, adatto al medio invecchiamento, da abbinare a piatti saporiti di carni rosse, al tipico spiedo bresciano, a molti secondi della cucina regionale lombarda. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11 gradi, che diventano 12 per il Riserva. È un vino bianco secco, prodotto con uve Tocai. Ha un colore giallo citrino con sfumature calde, dorate e tenui riflessi verde pallido. Il profumo è invitante, intenso e tipico, dall inconfondibile gusto fresco con fondo gradevolmente amarognolo. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11,5 gradi. La modesta acidità rende questo vino adatto ad aperitivi, antipasti, prosciutto crudo, risotti non piccanti, piatti leggeri e dal gusto delicato, con i quali esalta la finissima e armoniosa aromaticità del Tocai. SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA DOC SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA DOC LIQUOROSO Questo vino, come il San Martino della Battaglia DOC, viene prodotto con uve Tocai. Si ottiene aggiungendo alcol al vino mosto naturale, proveniente da uve con gradazione minima di 12 gradi e affinandolo per almeno sei mesi. Il risultato è un vino liquoroso di eccezionale pregio, dal colore caldo e dorato, il cui profumo è ampio, morbido, pieno e corposo. In esso sono enfatizzati i toni floreali insieme a note del miele, della frutta secca, dei canditi. Presenta equilibri e contrasti inaspettati tra gusti che si esaltano a vicenda. Il grado alcolico complessivo minimo è di 15 gradi. Questo vino è perfetto nell abbinamento con dolci secchi e formaggi piccanti, come gli erborinati o il gorgonzola. Splendido da solo, come vino da meditazione. VINI DI LOMBARDIA - 13 Vinidilombardia 13

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 14 FRANCIACORTA q ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FRANCIACORTA Via G. Verdi, 53-25030 Erbusco (BS) tel. 030 7760477 www.franciacorta.net consorzio@franciacorta.net Il Consorzio per la Tutela del Franciacorta (CVF) con il suo logo inconfondibile una effe merlata, simbolo delle antiche torri merlate medievali è stato costituito il 5 marzo 1990 come aggregazione di un gruppo di viticoltori accomunati da passione e stimoli comuni, interessati soprattutto alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione della vitivinicoltura franciacortina e del territorio nel suo insieme. Prende così vita una nuova e indipendente organizzazione consortile interprofessionale, in grado di fornire quel supporto di servizi, d immagine, di aggregazione uguale per tutti e forte. Nel tempo il Consorzio è cresciuto, ha sviluppato un preciso percorso fra studi e ricerca e fra controlli e vigilanza sulla denominazione, anche e soprattutto in collaborazione con gli Enti locali e con gli istituti universitari. L attività consortile è articolata: da un lato vigila sulla produzione e dall altro tutela e valorizza la denominazione e i vini. Il controllo avviene nel vigneto durante tutta l annata, sulle uve (con prelievi per determinare la gradazione minima naturale e per individuare la migliore epoca di raccolta), nella cantina durante l elaborazione dei vini (con analisi chimiche ed organolettiche dei campioni nelle varie fasi, sul rispetto dei tempi di vinificazione, imbottigliamento, affinamento e commercializzazione delle bottiglie). Tutti elementi fondamentali per garantire sempre più qualità al consumatore. I VINI FRANCIACORTA DOCG Il Franciacorta è il primo vino italiano prodotto esclusivamente con la lenta rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto fin dal 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, massimo riconoscimento di qualità e tipicità per un vino. Perciò è il nome della regione geografica dove crescono le sue vigne a battezzarlo, e solo quello. Franciacorta: un territorio, un metodo, un vino. Il Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero, raccolte solo a mano in piccole casse, e con una pressatura selezionata e soffice. Si ottiene dalla maturazione ed elaborazione per almeno 25 mesi dalla vendemmia (37 per il Franciacorta millesimato) di cui almeno 18 (30 per il Franciacorta millesimato) di lenta rifermentazione in bottiglia a contatto con i lieviti. Sono ammesse le tipologie di sapore: Non dosato (Pas Dosé, Dosage Zèro, Nature), Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec, Demi Sec. Abbinamenti: Regge magnificamente tutto il pasto; nella tipologia Demi Sec si abbina bene ad alcuni dolci della tradizione regionale italiana. Il Satèn è una delle massime espressioni dell armonia, del piacere e del gusto del Franciacorta. È ottenuto solo con uve Chardonnay (prevalenti) e Pinot bianco, con una pressione inferiore o uguale a 4,5 atm e un contenuto di zucchero non superiore a 15 g/litro, cioè solo nella tipologia di sapore brut. Cremoso, morbido e armonico può essere anche millesimato. Il marchio Satèn, registrato dal CVF nel 1995 per individuare questa particolare tipologia di Franciacorta, è riservato solo ai produttori associati al Consorzio che ne hanno piena disponibilità purché si attengano alle rigide norme di produzione. FRANCIACORTA DOCG SATÈN 14 14 Vinidilombardia - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 15 FRANCIACORTA I VINI FRANCIACORTA DOCG ROSÉ Le uve bianche e rosse sono vinificate separatamente secondo il metodo Franciacorta e la preparazione della cuvée con vino Chardonnay, vino Pinot bianco e il 15% almeno di vino Pinot nero avviene a fine fermentazione. Le uve Pinot nero vengono fatte fermentare a contatto con la buccia per il tempo necessario all ottenimento di un vino base rosato o rosso atto a conferire al prodotto finale una tinta rosa pallido. Durante la presa di spuma il Franciacorta Rosé presenta una leggerissima tonalità rosa. Il Franciacorta Rosé può essere millesimato e prodotto in tutte le tipologie di sapore. La presenza del Pinot nero conferisce a questo Franciacorta un corpo e un vigore di rilievo. Viene prodotto con uve Chardonnay, in maggior parte, Pinot bianco e Pinot nero. Il Curtefranca DOC Bianco è di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, di gusto particolarmente delicato. Il sapore è asciutto, fresco e vellutato. La gradazione minima è di 11 gradi. Il Curtefranca DOC Bianco con il toponimo di Vigna identifica un prodotto superiore, maturato per almeno 12 mesi e lungamente affinato in bottiglia; acquista così particolare importanza e sprigiona profumi di fiori e di frutta particolarmente intensi, caratteristici e fini. La gradazione minima è di 12 gradi. Abbinamenti: Antipasti, salumi, pesci in generale, primi piatti tradizionali e, se affinato in legno, ottimo accostamento anche con i piatti più importanti accompagnati a salse. CURTEFRANCA DOC BIANCO CURTEFRANCA DOC ROSSO Viene prodotto principalmente con uve Cabernet franc e Cabernet sauvignon; in minima parte Barbera, Nebbiolo e Merlot. Le principali caratteristiche sono il colore rosso vivace, con riflessi violacei; di sapore erbaceo e fruttato. Di medio corpo, ha una gradazione minima di almeno 11 gradi. Il Curtefranca Rosso che reca in etichetta il toponimo di Vigna identifica un prodotto superiore e invecchiato per più tempo, è prodotto solo in vigneti selezionati ed in annate particolari. Di colore granato, vellutato ed intenso, con una gradazione minima di 12 gradi, invecchiato in legno e affinato per almeno 24 mesi. Abbinamenti: Primi piatti con sughi a base di carne; con carni bianche, carni rosse o selvaggina se invecchiato VINI DI LOMBARDIA Vinidilombardia - 15 15

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 16 LUGANA DOCq ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA CONSORZIO TUTELA LUGANA DOC V.le Marconi, 2-25019 Sirmione (Bs) Tel. 0459233070 web: www.consorziolugana.it e-mail: info@consorziolugana.it Condensare in poche righe i pregi dei vini e le meraviglie naturali della zona DOC Lugana è impresa assai ardua, tanto che la miglior sintesi possibile si ottiene degustando un Lugana DOC abbinato ad un buon piatto di prelibato pesce di lago e visitando un Azienda di Lugana. I vini di Lugana, ottenuti da un particolare biotipo di Trebbiano detto appunto di Lugana (min. 90%), dalle strabilianti potenzialità enologiche, selezionato nei secoli dai vignaioli locali, sono marcati indelebilmente dalla terra che li fa nascere e che conferisce loro la grande sapidità, la struttura, la schiettezza e l armonia di profumi e gusti che rapiscono per intensità e carattere. La Lugana è una piccola, meravigliosa zona adiacente alla sponda meridionale del Lago di Garda, che da Desenzano attraversa Sirmione fino a Peschiera e prosegue all interno dei territori di Pozzolengo e Lonato. Qui il terreno è costituito da una variegata combinazione di argilla prevalentemente calcarea ricca di sali minerali. I VINI LUGANA DOC E LUGANA DOC SUPERIORE Il Lugana DOC e il Lugana DOC Superiore vengono prodotti esclusivamente con uve del vitigno tipico della zona, il Trebbiano di Lugana. Le tonalità della colorazione vanno da un brillante paglierino ad accennate sfumature verdognole. Con l invecchiamento il vino assume un gradevole colore dorato. Le caratteristiche del profumo e quelle del gusto sono in questo prodotto più che mai strettamente associate e individuano un vino delicato e armonico, secco, asciutto e vivace. Il Lugana DOC Superiore viene prodotto da uve selezionate e subisce un invecchiamento di almeno un anno; questa tipologia riserva eccezionali sorprese alla degustazione, con la quale si scopre un vino intenso, ampio, dai sentori di spezie fresche, fiori e frutta matura, incredibilmente sapido, strutturato, persistente e longevo, tanto da poter sopportare senza problemi alcuni anni di bottiglia. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11,5 gradi. Il Lugana è stuzzicante come aperitivo, pregevole sugli antipasti all italiana e destinato a matrimonio d amore con il pesce di lago, in particolare coregone e anguilla; va servito in tulipano medio alla temperatura di 8-12 C; il Lugana Superiore viene apprezzato a temperature di 12-14 C, abbinato a pietanze eleganti e delicate di ogni genere, formaggi dolci, insaccati. Dal Lugana Tranquillo nasce il Lugana DOC Spumante. Il procedimento di spumantizzazione viene effettuato secondo il metodo Charmat o il metodo Classico. Il vino è di colore paglierino e presenta perlage fine, vivace e persistente. All olfatto suggerisce note di lievito e ricordi di fermentazione. Il gusto è asciutto, equilibrato e vi si riscontra l armonia del vino bianco tranquillo da cui deriva. La gradazione alcolica minima complessiva è di 12 gradi. Deve essere servito a temperatura compresa tra 6 e 8 C come aperitivo, oppure per accompagnare piatti delicati a base di pesce o aperitivi. LUGANA DOC SPUMANTE 16 16 Vinidilombardia - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 17 LUGANA DOC VINI DI LOMBARDIA Vinidilombardia - 17 17

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 18 MANTOVANI q ORIZZONTE DI PIETRA IL CONSORZIO ASSOCIA LE DUE REALTÀ VITICOLE PRESENTI NELLA PROVINCIA RAGGRUPPATE NEI RISPETTIVI CONSORZI:CONSORZIO VINI COLLI MANTOVANI DOC E CONSORZIO VOLONTARIO LAMBRUSCO MANTOVANO DOC. LA SCHEDA VINI COLLI MANTOVANI DOC CONSORZIO PROVINCIALE TUTELA VINI MANTOVANI Via Calvi 28-46010 Mantova Tel. 0376-234420 I Colli Morenici Mantovani si trovano nella fascia pede-collinare che confina con le province di Brescia e Verona, è attraversata dal Mincio e si estende a sud del Lago di Garda. La lunga tradizione enologica della zona si arricchisce della vicinanza di altre vitivinicolture di pregio: la bresciana e la veronese. Il vino Garda Colli Mantovani ha ottenuto la DOC nel 1976 mentre il vino Garda ha ottenuto la DOC nel 1996. Nella zona è presente il vino IGT Alto Mincio. I VINI GARDA COLLI MANTOVANI DOC RUBINO Il Garda Colli Mantovani DOC Rubino si produce con uve da vitigni Rondinella (40%), Merlot (45%) e Cabernet (massimo 40%). Per le sue caratteristiche, è preferibile consumarlo giovane. Le uve che concorrono alla produzione di questo vino provengono da piante coltivate su terreni morenici profondi ricoperti da strati argillosi superficiali. Il colore, come suggerisce il nome, è rubino chiaro, che invecchiando tende al cerasuolo. All olfatto colpisce il sentore gradevole, vinoso e delicato.il gusto è leggermente e gradevolmente amarognolo, asciutto e armonico. La gradazione alcolica minima complessiva è 12 gradi. Il Garda Colli Mantovani DOC Rubino si abbina perfettamente a piatti tipici della cucina mantovana, come i tortelli di zucca o gli arrosti lungamente cotti. Il Garda Colli Mantovani DOC Chiaretto viene prodotto con le stesse uve adoperate per il Garda Colli Mantovani DOC Rubino e deve il suo particolare colore rosato allo speciale procedimento di vinificazione, con macerazione parziale delle vinacce. Le bucce degli acini vengono tenute nel mosto fino a quando non è raggiunta l intensità di colorazione desiderata. All olfatto questo vino risulta delicato e gradevole. Il gusto è leggermente e piacevolmente amarognolo, armonico e asciutto. La gradazione alcolica complessiva minima è 11,5 gradi. Per le sue caratteristiche, il Garda Colli Mantovani DOC Chiaretto accompagna in tavola antipasti, risotti e piatti con pesce di lago o carni bianche. GARDA COLLI MANTOVANI DOC CHIARETTO GARDA COLLI MANTOVANI DOC BIANCO Il Garda Colli Mantovani DOC Bianco si produce con uve da vitigni Trebbiano giallo, Trebbiano toscano (35%), Garganega (35%), Chardonnay (35%). Le uve adoperate per la produzione di questo vino vengono da viti coltivate su terreni con struttura ghiaiosa. Per apprezzare al meglio le caratteristiche del Garda Colli Mantovani DOC Bianco è opportuno consumarlo giovane. Il risultato è un vino di colore giallo paglierino, che all olfatto si presenta sapido, asciutto e armonico. Il gusto mantiene una gradevole nota leggermente amarognola ed è armonico e asciutto. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11,5 gradi. Questo vino si presta ad accompagnare antipasti, portate a base di pesce, piatti delicati e a base di rane. Il Garda Colli Mantovani DOC Sauvignon è prodotto con sole uve di vitigno Sauvignon. Il colore è giallo chiaro dorato, il profumo è delicato e armonico. Al gusto si rivela un vino di corpo, asciutto e vellutato. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11 gradi. Questo vino si presta ad accompagnare antipasti sostanziosi, primi piatti importanti e portate a base di pesce. GARDA COLLI MANTOVANI DOC SAUVIGNON 18 18 Vinidilombardia - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 19 MANTOVANI I VINI GARDA COLLI MANTOVANI DOC MERLOT Il Garda Colli Mantovani DOC Merlot viene prodotto con l impiego esclusivo di uve di Merlot. Il colore è rosso rubino, ma con l invecchiamento tende al granato. L odore è caratteristico e intenso, vinoso e delicato. Con l invecchiamento diventa etereo. Si tratta di un vino di buon corpo, che al gusto si presenta sapido, giustamente tannico, asciutto e armonioso. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11,5 gradi. Questo vino deve essere servito a temperatura ambiente (comunque compresa tra i 16 e i 18 C) e si presta ad accompagnare piatti a base di carni rosse o selvaggina e arrosti di vario tipo. Il Garda Colli Mantovani DOC Cabernet viene prodotto con uve da vitigni Cabernet sauvignon (86%) e Cabernet franc (15%). Il procedimento di lavorazione prevede una macerazione lunga e l invecchiamento in botti di legno. Il colore è rosso rubino, con sfumature granata che vengono acquisite con l invecchiamento. All olfatto si offre vinoso, intenso, con un profumo gradevole e caratteristico. Il gusto è lievemente erbaceo, caratteristico e armonico, che rivela un vino di corpo, giustamente tannico. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11,5 gradi. Questo vino si presta ad accompagnare in tavola pietanze a base di carni rosse, brasati, arrosti e piatti cucinati con la selvaggina. GARDA COLLI MANTOVANI DOC CABERNET GARDA COLLI MANTOVANI DOC CHARDONNAY Il Garda Colli Mantovani DOC Chardonnay si lavora con uve di vitigni Chardonnay coltivati su terreni di struttura ghiaiosa. Il colore è paglierino e il profumo fine, lievemente fruttato e caratteristico. Al gusto è asciutto e talvolta morbido. La gradazione alcolica minima complessiva è di 11 gradi. Questo vino si presta ad accompagnare in tavola antipasti, pietanze dal gusto delicato e piatti cucinati con pesce di lago o con le rane. LA SCHEDA CONSORZIO VOLONTARIO LAMBRUSCO MANTOVANO DOC CONSORZIO PROVINCIALE TUTELA VINI MANTOVANI Via Calvi 28-46010 Mantova Tel. 0376-234420 La pluricentenaria esperienza e tradizione viticola dell area del Lambrusco Mantovano DOC è risalente al tempo dei Benedettini. La pianura a destra del Po è sempre stata regno del Lambrusco Mantovano, che si può considerare la bandiera enologica della Bassa Padana orientale. Dal 1987 ha avuto il riconoscimento DOC e in quest ultimo decennio ha ottenuto i più alti riconoscimenti attribuiti ai Lambruschi. È prodotto in due zone distinte separate dal fiume Po: Viadanese-Sabbionetano e Oltrepò Mantovano. Si tratta di un vino più o meno frizzante, sottoposto alla pratica della rifermentazione naturale, alla quale deve la spuma evanescente che è una delle sue caratteristiche salienti. Si ottiene per almeno l 85% con uve di vitigni Lambrusco viadanese, Groppello Ruberti, Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani e Lambrusco salamino e, per il rimanente, con Uva d Oro (o Fortana). Il colore può essere, con varia intensità, rosato, rosso rubino o granato. Il profumo è fruttato e vinoso, con una caratteristica nota di viola. Il gusto è frizzante e armonico, sapido, asciutto e amabile. La gradazione alcolica minima complessiva è 10,5 gradi. Per le sue caratteristiche, è da ritenersi un vino da tutto pasto e uno dei pochi vini rossi che si può servire fresco, anche per supportare pietanze saporite. Si presta ad accompagnare anche antipasti, primi piatti impegnativi o tradizionali (addirittura lo si consiglia per diluire il brodo delle tagliatelle o degli agnolotti) e secondi piatti, anche elaborati, a base di carne. LAMBRUSCO MANTOVANO DOC VINI DI LOMBARDIA Vinidilombardia - 19 19

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 20 MOSCATO DI SCANZO q ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA CONSORZIO TUTELA MOSCATO DI SCANZO via Abadia 33 24020 Scanzorosciate (Bg) www.consorziomoscatodiscanzo.it info@consorziomoscatodiscanzo.it Il Consorzio Tutela Moscato di Scanzo si costituisce con atto notarile nel 1993, dalla trasformazione dell Associazione Produttori Moscato di Scanzo formatasi nel 1982. Il Consorzio si pose come primo obiettivo il miglioramento del prodotto, una maggior omogeneità nelle operazioni di lavorazione, ripromettendosi, pur sempre, di giungere ad un riconoscimento autonomo rispetto al Valcalepio. Il Moscato di Scanzo sembra essere uno dei vini più antichi d Italia dato che se ne trovano tracce documentali a partire dal 1372 in un carteggio del Vescovo feudatario della Tribulina di Scanzo. Da sempre è prodotto sulle colline moreniche del comune di Scanzorosciate, colline che, dipartendosi dall ansa del fiume Serio, si sviluppano fino al lago di Endine e di Sarnico. Il terreno di Scanzorosciate, composto dal degrado della pietra di luna, pare favorire in modo unico la produzione di tali uve e vino. La zona di produzione riguarda solo la parte collinare del comune di Scanzorosciate e il lato meridionale. La superficie interessata è quindi di circa 3 chilometri quadrati, per cui si può affermare che sarà la DOCG più piccola d Italia. Il Consorzio di Tutela partecipa alle varie manifestazioni enologiche nazionali ed internazionali e rilascia il bollino di qualità. 20 20 Vinidilombardia - VINI DI LOMBARDIA

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 21 MOSCATO DI SCANZO I VINI MOSCATO DI SCANZO Il Moscato di Scanzo si ottiene da uve a bacca rossa provenienti da vitigno autoctono. Sono stati selezionati tre cloni a maggiore e migliore produttività. Gli allevamenti maggiormente praticati sono a pergola e a cordone speronato. Il grappolo si presenta piccolo, spargolo, con acini ben distanziati. La raccolta avviene nel mese di ottobre e le uve vengono messe ad appassire in locali condizionati con temperatura non superiore ai 14 C e bassa umidità. I grappoli vengono rivoltati su graticci durante l appassimento che può durare dai 40 ai 50 giorni. Si provvede poi alla spremitura e alle successive operazioni. Il Moscato di Scanzo non tollera il legno per cui tutte le operazioni debbono avvenire in contenitori di acciaio o vetro. Il vino può essere commercializzato successivamente al 1 novembre dei due anni seguenti alla vendemmia. Il Moscato di Scanzo è un vino rosso, dolce con profumi fruttati, predominanti di marasca e di frutti di bosco; al palato, vista anche la sua densità (equiparabile a quella del Porto), oltre ai gusti fruttati si percepiscono il retrogusto di pietra focaia, le spezie ed anche il pepe. È un tipico vino da meditazione e va gustato da solo o accompagnato da formaggi, possibilmente piccanti. La denominazione Moscato di Scanzo ha superato tutte le tappe di riconoscimento della DOCG. VINI DI LOMBARDIA Vinidilombardia - 21 21

tutto 27-03-2009 13:05 Pagina 22 OLTREPO' q ORIZZONTE DI PIETRA LA SCHEDA CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPO PAVESE P.za Vittorio Veneto 24-27043 Broni (Pv) Tel. 0385-250261 www.vinoltrepo.it e-mail: info@vinoltrepo.it Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese è stato ufficialmente costituito nel 1977 e riconosciuto dal Ministero nel settembre 2001. Oggi raggruppa aziende vitivinicole private e cantine sociali. Il suo primo impegno fu unificare sotto la sola denominazione Oltrepò Pavese il vino tutelato, definirne la zona di origine, i vitigni e le tecniche di produzione di ciascuna delle tipologie che caratterizzano la denominazione. L attività odierna si articola nella tutela e nella promozione. La tutela viene attuata assistendo e affiancando il produttore per aiutarlo e incoraggiarlo a operare nel rispetto delle regole vigenti. Quest azione efficace e generalizzata di assistenza ha consentito di uniformare ed elevare lo standard qualitativo generale della zona, qualificandone l immagine. I VINI OLTREPÒ PAVESE DOC BONARDA Vino dal colore rosso rubino carico con riflessi violacei, intenso e brillante, si ottiene dalla tradizionale vinificazione in rosso di uve Croatina (dall 85% al 100%) e altri vitigni, Barbera, Uva Rara, Ughetta, fino ad un massimo del 15%. Fine, franco e vinoso, si caratterizza per intensi profumi di marasca e mora; ha un corpo leggermente tannico e di medio-lunga persistenza aromatica. È previsto nelle versioni: Fermo, Vivace, Frizzante. Si gusta nella sua giovinezza accostandolo liberamente ad ogni raffinata elaborazione gastronomica ed in particolare a primi piatti con sughi di carne o di funghi, formaggi di buona stagionatura, salumi e carni rosse o aromatizzate. Si serve alla temperatura di cantina. Vino in gioventù di colore rosso rubino intenso, diventa successivamente granato acceso. Si ottiene dalla vinificazione di uve Barbera (dall 85% al 100%) e altri vitigni, Croatina, Uva Rara, Ughetta e Pinot nero, fino ad un massimo del 15%. Fine, intenso e pulito, possiede penetranti profumi vinosi e fruttati con sentori di marasca e di viola; un sapore un po tannico, asciutto, corposo con media persistenza aromatica. È previsto nelle versioni: Fermo, Vivace, Frizzante. Lo si apprezza accostato a primi piatti saporiti, ad arrosti, selvaggina, bolliti misti, salumi caldi e piatti tipici della cucina regionale. Si serve alla temperatura di cantina. OLTREPÒ PAVESE DOC BARBERA OLTREPÒ PAVESE DOC BUTTAFUOCO Vino dall intenso colore rosso rubino vivace con riflessi violacei, è ottenuto dalla vinificazione di uve Croatina (dal 25% al 65%), Barbera (dal 25% al 65%) e altri vitigni, Uva Rara, Ughetta e Pinot nero, fino ad un massimo del 45%. Può essere prodotto solo in sette comuni dell Oltrepò Pavese: Stradella, Broni, Canneto Pavese, Montescano, Castana, Cigognola e Pietra de Giorgi. Di buona intensità e penetrante, presenta un netto e delicato profumo di confettura di ribes con sfumature speziate, che prosegue in un sapore particolarmente robusto, netto e corposo. È previsto nelle versioni: Fermo, Vivace, Frizzante. Esprime il meglio di sé se gustato in compagnia di ravioli, salumi caldi, cacciagione. Si serve a temperatura di cantina. Vino dall intenso colore rosso rubino carico, è ottenuto dalla vinificazione di uve Croatina (dal 25% al 65%), Barbera (dal 25% al 65%) e altri vitigni, Uva Rara, Ughetta e Pinot nero, fino ad un massimo del 45%. La denominazione Riserva è attribuita al vino sottoposto all invecchiamento per un periodo di almeno 24 mesi a partire dal novembre dell anno di produzione. Intenso, pulito, penetrante, si contraddistingue per le cadenze di frutta fresca e floreali che ben si amalgamano a sentori speziati, per un sapore pieno e leggermente tannico. È previsto nelle versioni Fermo e Vivace. La denominazione Riserva è prevista solo nella versione Fermo. Ottimo con primi piatti con sugo di carne, brasati e formaggi stagionati. Si serve a temperatura di cantina. OLTREPÒ PAVESE DOC ROSSO E ROSSO RISERVA 22 22 Vinidilombardia - VINI DI LOMBARDIA