PERCHÈ? CAUSE DI ABBANDONO PRECOCE. Sono così possibili due ipotesi: 1.Abbandono precoce 2. Blocco prestativo

Documenti analoghi
METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO SPORTIVO la Prestazione il Modello Prestativo la Metodologia dell Allenamento

Università di Enna Kore Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Ettore Rivoli

Quale modello di competizioni per lo sviluppo psicofisico dei giovani?

PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna

Corso Aggiornamento Allenatori 9/02/13. Prof. Marco Guazzini

S.I.T. Settore Istruzione Tecnica

Appunti di attività motoria. Preparazione della forza

DRT EMILIA ROMAGNA Bologna 8 febbraio 2015 Corso per TECNICO DI BASE 1 modulo. Lo sviluppo degli SCHEMI MOTORI DI BASE

Le capacità condizionali

ANTONIO MAONE INDICE

Obiettivi generali. Contenuti. Educazione fisica (Sport, educazione corporea)

Corso Preparatori Fisici di 1 grado Strategie di preparazione dei giovani tennisti (6-13 anni)

Non c è Sport senza LIMITE. Da Sportivo a Cittadino.

SUMMIT Scienze Motorie Roma 24 ottobre 2015 PROVOCATORI: INNOVAZIONE E FUTURO NELLE SCIENZE MOTORIE. Stefano Livi

Corso di informazione per Tecnici che si occupano di bambini dai 6 agli 11 anni. Moisè Paolo Alpignano 12 novembre 2009

CORSO ISTRUTTORI NUOTO UISP

FISG - COMITATO NAZIONALE ALLENATORI MAESTRO DI BASE PER L AVVIAMENTO AGLI SPORT DEL GHIACCIO CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE ALLEGATO A

Comitato Provinciale di Roma

Allenamenti metodologici - didattici del giovane palleggiatore (15-19 anni) Per lo sviluppo tecnico dell alzata in salto

Aspetti qualitativi dell allenamento in età giovanile. Francesco Uguagliati

LA SEDUTA DI ALLENAMENTO

Programmazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio

"Consegna ai gruppi preposti breve ricerca di Scienze Motorie, con mappa concettuale"

I FATTORI DELLA PRESTAZIONE MOTORIO-SPORTIVA

Canoa. Scienze Motorie A.A Corso teorico-pratico. Dott. Ramazza Michele Cell Dott.

L insegnamento dell atletica leggera in ambito scolastico e giovanile: attività in miniatura o percorsi didattici e competizioni ad hoc?

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO RIMINI ANNO SCOLATICO 2014/2015

POTENZA E LA CAPACITA DI ESEGUIRE ESERCIZI DI FORZA ALLA MASSIMA VELOCITA

I motivi dello sport nel bambino. 3. Ha un effetto benefico sulla funzione cardiovascolare e sulla respirazione,

Corso per tecnici dell attività giovanile. a cura di SERGIO GENOVESE

Progetto Formazione Giovani Tecnici L attività giovanile in atletica Leggera

LE CAPACITÁ COORDINATIVE L APPRENDIMENTO MOTORIO

DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 4 L

Management di Staff dell Atleta di interesse Olimpico

Campobasso, 15 maggio 2015

EFFICIENZA FISICA E SPORTIVA

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO Settore squadre nazionali

Bellei Federica. Laurea magistrale in Scienze e Tecniche dell Attività Sportiva A.A. 2010/2011

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO

DRT Umbria Spoleto, 27 ottobre 2013 Corso sul Fondamentale del Tiro DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALL ABILITA SPORTIVA

Le competenze specifiche per il preparatore atletico del calcio nell alta prestazione

IL GIOCO CONTENUTI MODALITA. Corso di 1 livello per Allenatori-Educatori di CALCIO 23 marzo 8 giugno PROGRAMMA del CORSO DA COSA INIZIARE?

CURRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA

LE CAPACITÀ MOTORIE: CAPACITA COORDINATIVE E CONZIONALI. Prof. Ermanno Capurro

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA RIPARTIZIONE STUDENTI

A.S.D. SAVIO s.r.l. Scuola Portieri A.S.D. Savio Calcio Roma

SCUOLA CALCIO PROGRAMMAZIONE TECNICA E FINALITA STAGIONE SPORTIVA 2012/2013

Lezioni ADO UISP. Giorgio Piastra Medicina dello Sport

LEZIONE DI ATTIVITA MOTORIE

Il TALENTO nella PALLAVOLO

LICEO SCIENTIFICO STATALE A. VOLTA FOGGIA

LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE BENEDETTO DA NORCIA ROMA

L ALLENAMENTO SPORTIVO. Principi e criteri per la costruzione dell allenamento

LE CAPACITÀ FISICHE: DEFINIZIONE E LORO SVILUPPO

Corso: Tecnica e Didattica del Calcio. Docente: prof. Francesco Perondi

Testo adottato: In perfetto equilibrio, Del Nista, Parker,Tasselli Ed. G. D Anna

Principi dell allenamento dei giovani. Roberto Cerasaro

PROGRAMMAZIONE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 1A

EDUCAZIONE MOTORIA. Karate Project Noale Settore FORMAZIONE TECNICA

TREDICESIMA EDIZIONE giugno luglio Programma per la preparazione del colloquio orale

ANNO SCOLASTICO

indirizzo

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

I.I.S. Beccaria sede di Villamassargia Programma di Educazione Fisica per la classe 1^A Anno Scolastico 2015/2016 Docente: prof.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA PRIMARIA Fonte di legittimazione: indicazioni nazionali per il curricolo 2012

Il progetto Nuoto in Cartella è una proposta nata dalla collaborazione tra Ministero Della Pubblica Istruzione e Federazione Italiana Nuoto, che dal

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE

L'ALLENAMENTO ( CONTENUTO ) Rappresenta l'attività motoria e sportiva che l'istruttore propone concretamente ai propri giocatori, i attraverso la qual

La resistenza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

SCUOLA CALCIO CONCETTI DI PROGRAMMAZIONE

Principi del carico fisico la forza ed il suo sviluppo programmazione

Elementi di acrobatica per l atletica leggera

LA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE

SVILUPPO DELLA POTENZA AEROBICA ATTRAVERSO IL METODO INTEGRATO

FEDERAZIONE ITALIANA CANOA KAYAK CENTRO STUDI RICERCA E FORMAZIONE

L ISTRUTTORE DEI PICCOLI AMICI

G.V.A.C. GRUPPO VARESINO ALLENATORI DI CALCIO

OGGETTO: progetto scuola KICK BOXING PREMESSA:

Ezio Caldognetto Tecnico Federale Federazione Italiana Canoa Kayak. Programmazione e Metodologia delle Attività 2015

Progetto Motoria - Nuoto

SPORTIVAMENTE A SCUOLA

Apprezziamo i bambini per quello che sono e non per come vorremmo che fossero

I.C. 66 MARTIRI - GRUGLIASCO

COLLEGIO MAESTRI DI SCI DEL LAZIO

Istituti Comprensivi di Udine allegato al Piano dell Offerta Formativa CURRICOLO VERTICALE

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI

PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SVOLTO NELLA CLASSE 1 B A.S

ALLENAMENTO FUNZIONALE DELLA FORZA

ESERCITAZIONI DI TENNISTI IN ETAʼ COMPRESA FRA ANNI! a cura di Vittorio Santini"

PROGRAMMAZIONE UNDER 14 Stagione 2015/2016

Al corso potranno iscriversi anche tecnici che vogliono equiparare i loro titoli secondo il Sistema SNaQ del Coni.

S.S.D. CALCIO TUSCIA

S.S.D. CALCIO TUSCIA. Categ. Esordienti. Io la palla, i compagni e gli avversari in superioritá e in inferioritá numerica

LE COMPETENZE DELL ISTRUTTORE

Federazione Italiana Giuoco Handball

Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello

EDUCAZIONE MOTORIA. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

PREPARATORI FISICI DI ALTO LIVELLO SETTORE GIOVANILE

L allenamento tecnico tattico attraverso il gioco minivolley e under 12

Transcript:

!! " # $ % $ % & ' ( ) *+,, -. -, / 0 1 2 3, -. + 4 + 0 5 6 1 3 5 7 5 8 5 9 ' ( : 1

Federazione Italiana Nuoto: tesserati agonisti 1997 8-13 anni 85% > 13 anni 15% Finalisti campionati assoluti F.I.N. 1997 Già vincitori campionati giovanili 3% Già sul podio campionati giovanili 8% Quindi il 92% di quelli che vincono nelle categorie giovanili non consegue risultati nei campionati assoluti (o abbandona) e di conseguenza, quasi sempre chi nel nuoto raggiunge risultati nella fase di maturità atletica non era un vincente da piccolo. PERCHÈ? Sono così possibili due ipotesi: 1.Abbandono precoce 2. Blocco prestativo CAUSE DI ABBANDONO PRECOCE 1. MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE SFAVOREVOLI 2. CATTIVO ALLENAMENTO 3. ASPETTI PSICOLOGICI 4. CAUSE ESTERNE 1. MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE SFAVOREVOLI precocità maturativa (utile oggi, dannosa domani ) trasformazioni adolescenziali parametri antropometrici sfavorevoli ;< =>?@ABC?<DE> ; F=>DGD; HGI=>JJ>=G >K>=L>=> M> <G< NGMM> A=?MDO=?A? @? NG=K?P;G<> DGG=H;<?A;I?C DE> <G< Q =>DOF>=?J;@>R 2. CATTIVO ALLENAMENTO A. SPECIALIZZAZIONE PRECOCE problemi di tecnica per eccessiva stabilizzazione (lavoro eccessivo e/o stereotipato) problemi psicologici del successo precoce stress da allenamento e/o gara B. ECCESSO DI CARICO DI LAVORO richieste inadeguate a capacità e disponibilità 2

2. CATTIVO ALLENAMENTO C. COMPETIZIONI INADEGUATE eccesso di selettività criteri e modelli di scelta troppo simili a quelli degli adulti D. ECCESSO DELL IMPORTANZA ATTRIBUITA ALLA QUANTITÁ RISPETTO ALLA QUALITÁ troppo = male 3. ASPETTI PSICOLOGICI mancanza di successo mancanza di gioco e divertimanto lavoro e sacrificio invece di sfida e piacere pressioni ed aspettative eccessive (famiglie e tecnici) frustrazioni (cambi di categorie agonistiche.) 4. CAUSE ESTERNE occasionali: cambio residenza. problemi scolastici : allora non fai sport!! problemi di salute problemi logistici tentazioni ambientali ed affettive Rimedi all abbandono precoce 1. CULTURA DELLO SPORT DEI BAMBINI non sono degli adulti-atleti piccoli! 2. MULTILATERALITÀ DELL ALLENAMENTO 3. RITARDO NELLA SPECIALIZZAZIONE 4. IMPOSTAZIONE DELL ALLENAMENTO SU BASE PLURIENNALE IN PRATICA: 1. FORMAZIONE DI BASE MULTILATERALE gamma più ampia possibile di esperienze motorie 2. PROGRESSIVITÀ DEI CARICHI 3. RECUPERI AMPI 4. CAUTELA NEI CARICHI DI FORZA RAPIDA 5. AMPIA GAMMA DI ESERCIZI DI COORDINAZIONE A DIFFICOLTÀ CRESCENTE 6. IMPOSTAZIONE LUDICA CON FREQUENTI RINFORZI POSITIVI LE FASI SENSIBILI Non è possibile un allenamento delle capacità coordinative e condizionali che abbia la stessa efficacia in qualsiasi età: nessuna capacità può essere infatti allenata nella stessa misura in qualsiasi età (Israel 1976) Rimedi all abbandono precoce 3

Quindi i periodi dello sviluppo nei quali c è un allenabilità molto favorevole per una determinata capacità motoria o classe di compiti sportivi (ad esempio sviluppo della mobilità articolare, perfezionamento della tecnica sportiva) vanno considerati fasi sensibili per quella classe di compiti. Allo stesso tempo è presente una stessa sensibilità anche verso metodi di allenamento inadeguati o sbagliati. Ad esempio, se non si utilizzano gli anni dell infanzia più favorevoli per la formazione della coordinazione e della tecnica sportiva, o si permette che in essi si formino comportamenti atletici errati, le conseguenze negative saranno sicuramente più vistose e quindi più durature che in altri periodi. CAPACITÀ NEUTRE RESISTENZA AEROBICA È possibile svilupparla già dall età prescolare per essere continuate nelle successive tappe evolutive, sino a giungere al periodo di spinta puberale che in base alle attuali conoscenze sembra essere quello più favorevole. CAPACITÀ PRECOCI CAPACITÀ COORDINATIVE RAPIDITÀ DI REAZIONE E DI FREQUENZA MOTORIA MOBILITÀ ARTICOLARE PASSIVA CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO (con compiti di apprendimento che non richiedano presupposti elevati di forza massima o di forza relativa) CAPACITÀ INTERMEDIE Verso la fine del periodo scolare elementare e per tutta la prima fase puberale vanno allenate con attenzione crescente MOBILITÀ ARTICOLARE ATTIVA FORZA RAPIDA RESISTENZA ALLA FORZA RAPIDITÀ DI MOVIMENTO (ACICLICO), DI LOCOMOZIONE E ACCELERAZIONE 4

CAPACITÀ TARDIVE FORZA MASSIMA CAPACITÀ DI RESISTENZA ANAEROBICA Sono qualità da esercitare in periodi meno precoci anche la FORZA RAPIDA e la RESISTENZA alla FORZA se esercitate contro opposizioni elevate 5