JUAN FERNANDO LOPEZ AGUILAR A 338467 LO STATO AUTONOMICO SPAGNOLO Stato composto asimmetrico e fatti differenziali ' nella Costituzione spagnola del 1978 Un'analisi dello Stato delle autonomie nella prospettiva del costituzionalismo comparato: federalismo asimmetrico e "fatti differenziali costituzionalmente rilevanti" Prefazione di SILVIO GAMBINO Postfazione di FERNANDO PUZZO A cura e con traduzione di FERNANDO PUZZO CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 1999
Prefazione (di SILVIO GAMBINO) Pag. 1 PREMESSA CAPITOLO I LO STATO AUTONOMICO SPAGNOLO: I PRINCIPI COSTITUZIONALI DELL'ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLO STATO 1. Introduzione: il "problema regionale" come questione costituzionale Pag. 7 2. L'art. 2 CE e il Titolo Vili CE: le basi costituzionali per la costruzione dello Stato autonomico. Unità ed autonomia nello Stato autonomico. Diversità e solidarietà nelle nazionalità e nelle regioni che compongono la Nazione spagnola. I procedimenti di accesso» 9 2.1. Le basi costituzionali per la costruzione dello Stato autonomico» 9 2.2. Unità, autonomia e solidarietà delle nazionalità e delle regioni» 9 3. La costruzione giuridica della Comunità Autonoma: le istituzioni di base della Comunità Autonoma» 13 4. Altre clausole costituzionali per la definizione dello Stato autonomico» 16 5. I procedimenti di accesso ed il 'processo autonomico'» 18
VI INDICE CAPITOLO II L'ARTICOLAZIONE DELLO STATO AUTONOMICO SPAGNOLO: IL PRINCIPIO AUTONOMICO ED IL PRINCIPIO DISPOSITIVO. LA POSIZIONE COSTITUZIONALE DELL'AUTONOMIA DEGLI ENTI LOCALI. LA COSTRUZIONE GRADUALE DELLO STATO AUTONOMICO 1. Il principio dispositivo come criterio costituzionale per la distribuzione territoriale del potere Pag. 23 2. Gli altri enti territoriali: l'autonomia degli enti locali nella Costituzione: comuni, cabildos e consigli insulari, deputazioni provinciali ed altri enti locali. La relativa autonomia amministrativa e finanziaria» 25 2.1. Gli enti territoriali diversi dalle comunità autonome: autonomia locale e garanzia istituzionale» 25 2.2. La legislazione autonomica di sviluppo delle basi dello Stato in materia di amministrazioni pubbliche: il regime giuridico degli enti locali» 28 2.3. L'autonomia finanziaria degli enti locali» 29 3. L'"attivazione" del principio autonomico e di quello dispositivo: la graduale costruzione dello Stato autonomico attraverso il "blocco di costituzionalità"» 29 4. Principio dispositivo e "blocco di costituzionalità": fondamenti giuridici della formazione delle Comunità Autonome» 31 4.1. La forza costituzionale del principio dispositivo. La sua concretizzazione nel "blocco di costituzionalità"» 31 4.1.1. Principio dispositivo e struttura istituzionale delle Comunità» 32 4.1.2. Il principio dispositivo ed il quadro delle competenze delle Comunità Autonome» 36 4.2. Le distinte vie di accesso all'autonomia: incidenza sulla definizione dell'organizzazione e dell'ambito delle competenze delle diverse Comunità Autonome» 39 5. La proiezione evolutiva dello Stato autonomico. "Tappe" del processo autonomico e "chiusura" o perfezionamento del modello di Stato» 42
VE CAPITOLO III LO STATO AUTONOMICO SPAGNOLO: L'AMBITO DELLE COMPETENZE FRA STATO E COMUNITÀ AUTONOME. I RAPPORTI FRA STATO E COMUNITÀ AUTONOME. IL FINANZIAMENTO AUTONOMICO 1. L'ambito delle competenze fra Stato e Comunità Autonome: il "blocco di costituzionalità" ed il regime di distribuzione delle competenze tra Stato e Comunità Pag. 45 2. Le competenze dello Stato» 45 3. Le competenze delle Comunità Autonome» 50 4. Evoluzione ed apertura dell'ambito delle competenze» 51 5. I rapporti di collaborazione, cooperazione, coordinamento e conflitto nello Stato autonomico. Tecniche istituzionali di rapporto fra Stato e Comunità Autonome» 53 5.1. La graduale articolazione delle tecniche di interrelazione tra Stato e Comunità Autonome» 53 Convenzioni e Conferenze settoriali 5.2. Le tecniche di collaborazione e cooperazione:» 54 5.3. Le tecniche istituzionali per il coordinamento: la garanzia statale dell'omogeneità sostanziale nell'esercizio autonomico delle proprie competenze. Le tecniche di conflitto non giurisdizionalizzato» 56 6. Il finanziamento delle Comunità Autonome: autonomia finanziaria, solidarietà finanziaria e corresponsabilità fiscale» 59 6.1. La Costituzione economica» 59 6.2. Il finanziamento delle Comunità Autonome: autonomia politica e finanziaria. Regime finanziario comune e regimi speciali» 60 6.2.1. Autonomia politica e finanziaria» 60 6.2.1.1. Le Comunità Autonome a finanziamento forale. Il "concerto" basco ed il "convegno" navarro» 61 6.2.1.2. Le Comunità Autonome di regime comune» 62 6.1.2.3. Il REF delle Canarie» 63 6.3. La solidarietà finanziaria: Legge del Fondo di Compensazione Interterritoriale, strumenti regionali e fondi europei» 64
CAPITOLO IV POLITICA E DIRITTO NELLA COSTRUZIONE DELLO STATO DELLE AUTONOMIE IN SPAGNA: LA SUA TRASPOSIZIONE AL DIBATTITO SUI FATTI DIFFERENZIALI 1. Politica e diritto nei fatti differenziali Pag. 67 2. L'inquadramento giuridico del dibattito: difficoltà e possibilità» 68 3. I "fatti differenziali costituzionalmente rilevanti" come differenzialità direttamente o indirettamente accolte e tutelate dalla Costituzione» 75 4. Tre specificazioni di "fatti differenziali" strettamente giuridici: i diritti autonomia differenziali che hanno fondamento nella Costituzione» 78 5. Verso una conclusione provvisoria: ìa cautela di fronte al problema delle vie "false" e "vere" per l'identificazione e la costruzione giuridica dei fatti differenziali costituzionalmente rilevanti» 81 CAPITOLO V LO STATO AUTONOMICO SPAGNOLO COME PECULIARE MODELLO DI STRUTTURAZIONE TERRITORIALE DEL POTERE: IL MITO E LA REALTÀ 1. Il punto di partenza: la rilevanza costituzionale del patto e del principio dispositivo. La dimensione "processuale" della costruzione dello Stato delle autonomie Pag. 83 2. La problematica attuazione pratica della dimensione processuale della costruzione dello Stato delle autonomie: le "infinite." vie di accesso; la "obsolescenza pianificata" del titolo Vili CE; le false contrapposizioni tra Comunità Autonome ed il superamento convenzionale nei successivi patti» 85 3. L'asimmetria.nell'orizzonte dello Stato autonomico: il luogo costituzionale del fatto differenziale in uno Stato composto funzionalmente federale» 94 4. Verso una conclusione: la considerazione dei fatti differenziali nella e dalla Costituzione» 95
EX CAPITOLO VI LE FALSE E LE VERE VIE PER L'INDIVIDUAZIONE E L'IDENTIFICAZIONE DI FATTI DIFFERENZIALI COSTITUZIONALMENTE RILEVANTI 1. Una premessa: i fatti differenziali come elaborazione dottrinaria a partire dalla lettura della Costituzione Pag. 97 2. Un'approssimazione ad un'altra falsificabile via: le "nazionalità e regioni" dell'ari. 2 CE: la relativa importanza di chiamarsi "nazione" come fattore di differenziazione» 104 3. Verso una conclusione: l'elaborazione dottrinaria dei fatti differenziali come risposta ad una scommessa strutturale della Costituzione» 106 CAPITOLO VII L'ELABORAZIONE DOTTRINARIA DEL FATTO DIFFERENZIALE NELLA E DA PARTE DELLA COSTITUZIONE SPAGNOLA DEL 1978 1. La revisione dottrinaria della teorizzazione costituzionale sul fatto differenziale nello Stato autonomico Pag. 107 2. Verso una configurazione "costruttiva" del fatto differenziale nello Stato autonomico» 111 3. Verso una conclusione: i fatti differenziali e la loro individuazione da parte della Costituzione ed il blocco costituzionale. Un approccio giuridico e istituzionale» 112 CONCLUSIONI Rilievo costituzionale del fatto differenziale autonomico e configurazione di un diritto autonomico differenziale Pag. 117 Nota bibliografica» 125
X INDICE POSTFAZIONE Una riflessione su regionalismo asimmetrico, fatti differenziali e costituzioni, a partire dal caso spagnolo (di FERNANDO PUZZO) Pag. 135 Principali leggi citate nel testo (sigle)» 155 Principali riviste citate nel testo (sigle)» 155