3. Traccia il grafico della funzione scelta in un piano cartesiano avente in ascisse il tempo t espresso in ore e in

Documenti analoghi
Sia y una grandezza che varia, in funzione del tempo, secondo la legge

1. La funzione f(x) deve avere uno zero in corrispondenza di x=3

1. Studia la funzione che rappresenta la superficie del parallelepipedo in funzione del lato b della base quadrata e rappresentala graficamente;

Prove di esame a.a

Soluzione esercizi sulle funzioni - 5 a E Liceo Scientifico - 04/11/ 13

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI

Argomento 7. Studio di funzione

y = x 3 infinitesimo per x 3 lim = l 0 allora f(x) è dello stesso ordine di g(x), ossia tendono a DEF. Una funzione y = f(x) si dice infinitesimo per

SCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA PROBLEMA 2. Figura 1

RENDITE. Ricerca del tasso di una rendita

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1

Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture / Metodi. partecipazione degli alunni. 2 Completamento equazioni e disequazioni.

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri

Detto x 0 il numero di minuti di conversazione già effettuati nel mese corrente, determina x 1 tale che: g ( x 1. )= x 0

Capitolo 6. Variabili casuali continue. 6.1 La densità di probabilità

M557- Esame di Stato di Istruzione Secondaria Superiore

Prima prova in itinere di Analisi Matematica 1 Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano. A.A. 2015/2016. Prof. M. Bramanti.

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

risoluzione della prova

ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI

ULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE

Analisi Matematica 1

Programmazione per competenze del corso Matematica, Quinto anno

Programmazione classi quinte Sezione A Architettura

ẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1

Scale Logaritmiche. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16

Funzioni. Scrivi l espressione esplicita di una funzione quadratica passante per i punti (-1,0), (1,0) e con lim per x uguale a +

LICEO SCIENTIFICO PROBLEMA 1

Le funzioni reali di una variabile reale

Esami a. a Analisi Matematica Svolgere i seguenti esercizi motivando tutte le risposte.

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale ANALISI ARMONICA

Derivate. Rette per uno e per due punti. Rette per uno e per due punti

Verifica di matematica. Nel piano riferito a coordinate ortogonali monometriche (x; y) è assegnata la curva Γ di equazione: 2

Universita degli Studi di Ancona - Facolta di Ingegneria Laurea in Ing. Elettronica (VO) Ing. Informatica e Automatica - Ing. delle Telecomunicazioni

Esercizi su: insiemi, intervalli, intorni. 4. Per ognuna delle successive coppie A e B di sottoinsiemi di Z determinare A B, A B, a) A C d) C (A B)

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

PROGRAMMA CONSUNTIVO

Sistemi differenziali 2 2: esercizi svolti. 1 Sistemi lineari Stabilità nei sistemi lineari

Corso di Analisi Numerica

Secondo parziale di Matematica per l Economia (esempio)

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale

la velocità degli uccelli è di circa (264:60= 4.4) m/s)

ANTITRASFORMATA DI LAPLACE MODI DI UN SISTEMA

Microeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 2010/2011 Prof. C. Perugini

LA RETTA. La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine.

Le disequazioni. BM4 pag Esercizi pag es ) Situazioni al massimo

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y

Studio di funzione appunti

APPLICAZIONI DEL CONCETTO DI DERIVATA

Geometria analitica di base (seconda parte)

Corpi in caduta. d) Se il corpo impiega esattamente T secondi per cadere, quale deve essere l altezza iniziale? Risposta: in tal caso h 0 = gt 2 /2

Extracorrente di chiusura in un circuito

Limiti di successioni

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991)

x log(x) + 3. f(x) =

Esercitazioni di Fisica 1

Equazioni differenziali

Scheda elaborata dalla prof.ssa Biondina Galdi Docente di Matematica

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

y 3y + 2y = 1 + x x 2.

Liceo Scientifico Statale G. Stampacchia Tricase

1 Nozioni utili sul piano cartesiano

I LIMITI. non è definita per valori della x uguali a + 5 e 5. In questo caso l insieme di variabilità della variabile x, che si chiama dominio, è

Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo?

TEMATICA 3 - GONIOMETRIA E TRIGONOMETRIA

9.9.1 Applicazione al calcolo di aree Esercizi Soluzioni...361

Proposizioni. Negazione di una proposizione. Congiunzione e disgiunzione di due proposizioni. Predicati. Quantificatori.

Distribuzione Normale

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa

CAMPO DI ESISTENZA. Poiché la funzione data è polinomiale, essa risulta definita su tutto l asse reale, cioè: C.E. = {x R: < x < + } 2 x1,2 C +

EQUAZIONE LOGISTICA: MODELLO POLINOMIALE PER LA CRESCITA DEMOGRAFICA

Tipologia delle funzioni studiate: 1. y= ax n + bx n y= e x 3. y= (ax + b)/ (cx + d) 4. y= (ax 2 + b) (cx + d)

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni

N(t+ t) N(t) = (a N a M )N(t) t. (0.9) Dalla (0.9) si ricava = (a N a M )N(t). (0.10)

ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2

Corso di Laurea in Ingegneria, Settore Informazione (gruppi 2-3), A.A. 2007/2008 Docente: Antonio Ponno

Indicando con x i minuti di conversazione effettuati in un mese, con la spesa totale nel mese e con il costo medio al minuto:

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III)

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

Per semplicità ci limitiamo al caso del moto in una o due dimensioni.

PROGRAMMA DI MATEMATICA APPLICATA Classe III SIA sez. A A.S. 2015/2016

Programmazione per Obiettivi Minimi. Matematica Primo anno

Le disequazioni frazionarie (o fratte)

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME

V Esercitazione di Matematica Finanziaria

CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI A.A DIAGRAMMI DEL MOTO SEMPLIFICATI

e una frequenza = 0 /2 =1/T (misurata in Hertz). Infine è la fase, cioè un numero (radianti) che dipende dalla definizione dell istante t=0.

Analisi Matematica I Primo Appello ( ) - Fila 1

A.A. 2016/17 - Analisi Matematica 1

3. Segni della funzione (positività e negatività)

06. Analisi Armonica. Controlli Automatici. Prof. Cesare Fantuzzi Ing. Cristian Secchi Ing. Federica Ferraguti

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2007 Sessione suppletiva

SCOPO DELL ANALISI DI CORRELAZIONE

Esercizi di Matematica per le Scienze Studio di funzione

1.4 Geometria analitica

Compito del 14 giugno 2004

Transcript:

PROBLEMA. 1 Americhe Stai seguendo un corso, nell'ambito dell'orientamento universitario, per la preparazione agli studi di Medicina. Il docente introduce la lezione dicendo che un medico ben preparato deve disporre di conoscenze, anche matematiche, che permettano di costruire modelli ed interpretare i dati che definiscono lo stato di salute e la situazione clinica dei pazienti. Al tuo gruppo di lavoro viene assegnato il compito di preparare una lezione sul tema: "come varia nel tempo la concentrazione di un farmaco nel sangue?". Se il farmaco viene somministrato per via endovenosa, si ipotizza per semplicità che la concentrazione del farmaco nel sangue raggiunga subito il valore massimo e che immediatamente inizi a diminuire, in modo proporzionale alla concentrazione stessa; nel caso che il docente ti ha chiesto di discutere, per ogni ora che passa la concentrazione diminuisce di 1/7 del valore che aveva nell ora precedente. 1. Individua la funzione ( ) che presenta l andamento richiesto, ipotizzando una concentrazione iniziale (0) =1 / (microgrammi a millilitro) e rappresentala graficamente in un piano cartesiano avente in ascisse il tempo t espresso in ore e in ordinate la concentrazione espressa in. Se invece la somministrazione avviene per via intramuscolare, il farmaco viene dapprima iniettato nel muscolo e progressivamente passa nel sangue. Si ipotizza pertanto che la sua concentrazione nel sangue aumenti per un certo tempo, raggiunga un massimo e poi inizi a diminuire con un andamento simile a quello riscontrato nel caso della somministrazione per via endovenosa. 2. Scegli tra le seguenti funzioni quella che ritieni più adatta per rappresentare l andamento descritto per il caso della somministrazione per via intramuscolare, giustificando la tua scelta: 3. Traccia il grafico della funzione scelta in un piano cartesiano avente in ascisse il tempo t espresso in ore e in ordinate la concentrazione y espressa in / e descrivi le sue caratteristiche principali, in rapporto al grafico della funzione relativa alla somministrazione per via endovenosa. Per evitare danni agli organi nei quali il farmaco si accumula è necessario tenere sotto controllo la concentrazione del farmaco nel sangue. Supponendo che in un organo il farmaco si accumuli con una velocità v, espressa in (microgrammi a millilitro all ora), proporzionale alla sua concentrazione nel sangue: ( ) = ( ). 4. Determina la quantità totale di farmaco accumulata nell organo nel caso della somministrazione endovenosa e di quella intramuscolare studiate in precedenza. In quale delle due l accumulo sarà maggiore? Soluzione 1. La funzione che rappresenta la concentrazione del farmaco nel sangue al tempo t,quando è somministrato per via endovenosa, ha un andamento esponenziale,in quanto l incremento relativo ad certo intervallo è proporzionale al valore attuale, ovvero il rapporto intervalli di tempo di uguale ampiezza. è costante se riferito a

I valori di y possono essere calcolati mediante il seguente algoritmo iterativo che deriva dall informazione per ogni intervallo di tempo -------------------------------------------------------------- = Se il tempo è misurato in ore, l intervallo è unitario e possiamo scrivere con t La scelta della base della funzione esponenziale è collegata alla scelta dell intervallo, intervallo entro cui è osservata la variazione della grandezza. Sappiamo che, studiando il fenomeno in termini di variabile continua, ovvero come variazione istantanea, la base <<naturale>> della funzione esponenziale è il numero di Nepero e la funzione assume la forma con t Il parametro, che ha le dimensioni di, è il tasso di variazione istantaneo, ovvero che è diverso Il tasso di variazione relativo all intervallo di tempo unitario il cui valore è noto ed è uguale a Per determinare il valore di possiamo procedere al calcolo del limite = Più semplicemente, interpretando la funzione in base come interpolatrice della funzione ad andamento discreto,si può determinare co u ca b a e o d base della funzione esponenziale

La funzione che rappresenta l andamento istantaneo, con t variabile reale, può essere espressa pertanto come esponenziale in base nella forma, essendo, t OSSERVAZIONE 1. Generalizzando il risultato precedente, se indichiamo con z il tasso di variazione relativo al unitario, il tasso di variazione istantaneo è Se z è abbastanza piccolo si osserva che Considerata infatti la funzione e il punto, e un incremento z della variabile x, il termine rappresenta l incremento della variabile y, mentre è uguale al differenziale Sappiamo che l approssimazione lineare dell incremento di una funzione, a partire da un valore iniziale corrispondente differenziale è valido solo in un opportuno intorno di. Nel nostro caso Se si approssima il tasso di variazione istantaneo con il tasso di variazione unitario l espressione della funzione esponenziale in base e diventa,con il OSSERVAZIONE 2. Noto il valore del tasso di variazione istantaneo la funzione y(t) si può determinare risolvendo il seguente problema di Cauchy L equazione differenziale è a variabili separabili Ovvero avendo posto La costante C può essere determinata imponendo la condizione iniziale Poiché inoltre deve essere la soluzione del problema di Cauchy è Nella figura seguente sono rappresentate le due funzioni Sul grafico della prima è riportata la sequenza dei punti della successione che rappresentano i valori di y distanziati da un intervallo di tempo di 1 ora

2. Dopo un tempo sufficientemente lungo a da e o de e due fu z o deve essere simile, quindi anche la seconda funzione deve ammettere un asintoto orizzontale per. Vanno scartate subito, quindi, le due funzioni polinomiali. Anche la seconda funzione non si dimostra adatta a rappresentare il fenomeno descritto, essendo una funzione oscillante, anche se a p ezza de e osc lazioni tende esponenzialmente a 0 La scelta cade, per esclusione, sulla quarta funzione, di cui f e e Verifica dimensionale: Scriviamo la funzione nella forma generalizzata s e a e b la quantità che compare tra parentesi, somma algebrica di due esponenziali, deve essere adimensionale, pertanto la costante A ha le dimensioni di una concentrazione Massa/Volume le costanti a e b hanno le dimensioni di S ud o de a da e o d per La funzione è continua e derivabile in R Studio di f(t) alla frontiera del dominio

e e Segno di f(t) e e e e La funzione assume valori positivi per e e e Monotonia e e e e e e f 0 +++++++++ -------------------- Massimo : La funzione f ha un andamento coerente con quello descritto: la concentrazione aumenta per un certo tempo, raggiunge un massimo e poi inizia a diminuire tendendo asintoticamente a 0 3.Confronto dei due grafici Il confronto è più semplice se la prima funzione è approssimata al valore variazione istantaneo coincide con quello unitario, in cui il tasso di

Risolviamo la disequazione e e e e e e e e e e e e La concentrazione del farmaco iniettato per via endovenosa raggiunge istantaneamente il valore massimo di 1 /, poi diminuisce tendendo asintoticamente a 0. La concentrazione del farmaco iniettato per via intramuscolare, nulla a s a e cresce e raggiunge dopo circa 5 ore e 53 minuti il valore massimo di 0,43 /, valore uguale a quello raggiunto, nello stesso tempo, dal farmaco somministrato per via endovenosa. Dopo questo istante la concentrazione corrispondente alla somministrazione intramuscolare è maggiore di quella corrispondente alla somministrazione per via endovenosa. 4. La ve oc à co cu far aco s accu u a e orga o è ( ) = ( ) quindi la costante k ha le dimensioni di, essendo misurata in = La quantità di farmaco(riferita al volume di un ml) accu u a a e orga o dura e. erva o d e po La quantità totale, nel corso del processo, la cui durata si suppone infinita, durante il quale la concentrazione nel sangue si annulla, corrisponde al valore, se esiste finito, del limite

Primo caso: somministrazione per via endovenosa = essendo. Pertanto a qua à o a e d far aco accu u a a e orga o è ugua e a Verifica dimensionale: poiché le costanti k e hanno le stesse dimensioni, il risultato ha le stesse dimensioni di cioè quelle della concentrazione Massa/volume Secondo caso: somministrazione per via intramuscolare e e e be e be a qua à o a e d far aco accu u a a e orga o è ugua e a Verifica dimensionale poiché le costanti a e ha o e d e s o d u e po e re ha e d e s o de verso s u e po il risultato ha le stesse dimensioni di cioè quelle della concentrazione Massa/volume Confronto dei due risultati Somministrazione via endovenosa: quantità accumulata= a =6,49 k Se utilizziamo il modello approssimato qua à accu u a a Somministrazione via endovenosa:

qua à accu u a a Le due quantità sono circa uguali.