La nascita del pensiero scientifico Talete, Pitagora, Euclide
Con la scoperta del numero e l invenzione della scrittura inizia il cammino dell uomo verso la comprensione delle leggi che governano il mondo.
nella mezzaluna fertile tra il Tigri e l Eufrate sorsero le civiltà Mesopotamiche; lungo il corso del Nilo si sviluppò la civiltà Egizia.
I più antichi documenti di indagini proto scientifiche provengono dalle civiltà Mesopotamiche.
I
Tavolette d argilla incise con scrittura cuneiforme riportano osservazioni astronomiche, liste di sostanze chimiche e svariate tavole matematiche.
Una delle tavolette chiamate Enuma Anu Enlil che riportano fenomeni astronomici e meteorologici, in particolare le fasi del pianeta Venere.
Tavola sumera che illustra il sistema sessagesimale
Le ricerche archeologiche degli anni più recenti hanno consentito una ricostruzione delle nozioni scientifiche dei Babilonesi che rivelano due interessi prevalenti: uno matematico e uno astronomico.
Tavolette risalenti al secondo millennio a.c includono tavole di moltiplicazione, frazioni, tavole trigonometriche e metodi risolutivi per equazioni lineari.
Teorema di Pitagora
Tavole della moltiplicazione
Altre tavolette documentano secoli di osservazioni dei fenomeni celesti
Gli imponenti monumenti costruiti dagli egizi e gli antichi i papiri attestano lo sviluppo delle conoscenze di quel popolo in tutti i campi della scienza, dalla matematica all astronomia, dalla medicina alla chimica.
Papiro di Rhind
Papiro di smit
Presso gli Egizi i Babilonesi le scoperte matematiche venivano solo descritte per essere utilizzate nella vita pratica, ma mai dimostrate: la speculazione scientifica, il calcolo astratto esulavano totalmente dalla mentalità di quei popoli.
E nella Grecia del VI secolo a.c. che la scienza si stacca dalle applicazioni pratiche per assumere una nuova connotazione.
La novità introdotta dalla scienza greca fu il ragionamento deduttivo che, partendo da certe premesse, giunge alla dimostrazione di quanto viene affermato.
I greci appresero dagli Egizi e dai Babilonesi innumerevoli conoscenze scientifiche.
A Talete di Mileto viene attribuito il merito di aver trasportato in Grecia il patrimonio di conoscenze dei Babilonesi e degli Egiziani; predicendo l eclissi solare del 585 a C divenne famoso per la sua conoscenza dell astronomia.
Talete viene considerato il padre dell indagine scientifica in quanto ricercava le cause dei fenomeni naturali proponendone una spiegazione razionale.
Fu il primo matematico della storia, il primo cioè a cercare regole generali per risolvere problemi di geometria.
Talete diede la dimostrazione del teorema, già noto ai Babilonesi ma ricordato col suo nome, riguardante il rapporto tra i segmenti omologhi creati sulle trasversali da un fascio di rette parallele.
Si racconta che Talete misurò l'altezza della piramide di Cheope calcolando il rapporto tra la sua ombra e quella della piramide nel momento del giorno in cui la sua ombra e il suo corpo avevano la stessa lunghezza.
Per il teorema di Talete h:h =o:o
Il personaggio più celebre della scienza e della matematica antica fu Pitagora, il matematico che pose le basi della geometria scientifica dimostrando che tutte le leggi apparentemente prive di relazioni reciproche che caratterizzavano la geometria empirica sono in realtà conseguenze logiche di un numero limitato di assiomi.
Pitagora è ricordato per il Teorema secondo il quale in un triangolo rettangolo il quadrato dei due lati perpendicolari tra loro è uguale al quadrato del terzo lato.
Dalle piastrelle al teorema di Pitagora
Il mito associa a Pitagora la scoperta costitutiva di quella che noi oggi chiamiamo scienza.
Si narra che Pitagora, passando di fronte all'officina di un fabbro, udì uscire dalla finestra i suoni dei martelli che battevano sulle incudini:
Incuriosito dal fatto che alcuni di questi suoni stavano bene insieme, altri invece stridevano tra loro, entrò nell'officina, si fece mostrare i martelli, e scoprì che quelli che risuonavano in consonanza avevano un preciso rapporto di peso, esprimibile con frazioni.
Da questa esperienza Pitagora dedusse l idea del legame esistente tra la musica, la matematica e la natura.
E poiché nelle leggi dell'armonia che aveva scoperto intervenivamo soltanto numeri frazionari, detti anche numeri razionali, Pitagora enunciò la sua scoperta nella famosa massima: tutto è razionale.
Il motto esprime la fede nella matematica come strumento per capire la natura ed è il presupposto dell'intera impresa scientifica di cui Pitagora è considerato appunto il padre fondatore.
La scienza ellenistica
Il pensiero matematico logico deduttivo trovò la sua sintesi nell opera di Euclide, considerato il più importante matematico dell antichità.
Il merito di Euclide è quello di aver sistemato in un contesto organico e rigoroso tutte le conoscenze scientifiche del suo tempo.
Della vita di Euclide si sa ben poco se non che visse nel terzo secolo a.c. e che insegnò geometria ad Alessandria d'egitto; fondò una scuola di matematica che divenne e rimase per molti secoli la più importante scuola matematica di tutto il mondo.
La popolarità di Euclide è dovuta a un opera monumentale intitolata Elementi, impostata sull assunzione di alcune nozioni comuni accettate come i postulati da cui vengono dedotti i teoremi.
Elementi sostanzialmente comprende costruzioni e dimostrazioni: costruzioni di oggetti geometrici (ossia le procedure che portano a costruire gli oggetti che godono di determinate proprietà) e dimostrazioni di teoremi.